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In effetti l'ho notato anche io, che è franato un pezzo di strapiombo. Ci sono stato in gennaio. Sono comunque uscito dritto per lo strapiombo (la difficoltà direi che è rimasta la stessa). C'è comunque la possibilità di aggirare lo strapiombo a sinistra: in apertura lo avevo aggirato, perché, appun...

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Dai brava Scinty! l'importante è andare: le relazioni sono un optional

Belle poi le foto: un po' è anche merito della Rocca Brancia con i suoi strati verticali

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Li aveva messi Goretti quando aveva individuato e segnalato il percorso, se ben ricordo intorno alla metà degli anni Ottanta...

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Bravo. Dopo il 2011 ci sono tornato anche io, due volte (ovviamente con forbicioni e una anche con il seghetto). La seconda volta ci avevamo addirittura fatto una gita del nostro gruppo (I Geki) con otto-nove partecipanti. Per farli salire con una certa sicurezza abbiamo adottato il sistema delle co...

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Come al solito a me la roccia era sembrata abbastanza buona... La placca sullo sperone di sinistra (che avevo chiamato Placca delle Viole (per la splendida fioritura della Viola di Bertoloni direttamente sulla roccia) l'avevo aperta in solitaria il giorno del giro d'italia sul Beigua (maggio 1997 di...

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La variante di destra nel diedro non l'ho ancora fatta, ma dovrebbe ricongiungersi alla via principale con un traverso.

Sulla Torre, in alternativa allo Spigolo Manni, consiglio anche il tiro sulla placca a sinistra dello spigolo: un 5c molto elegante.

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L'ho fatta in tutti i modi, sempre salendo fino in vetta. E' anche bello arrivare in cima al tramonto d'inverno e vedere la Corsica in fondo al mare. E poi scendere con la pila e ogni tanto spegnerla per guardare le luci dei paesi e delle città sulla costa. Anche partire da Prato Rotondo ha un suo f...

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Sulla seconda torre (quella che Goretti ha chiamato "La Torre") ci sono ben quattro varianti: tre di Guastavino e, in mezzo lo Spigolo Manni. Il tiro sulla placca a sinistra dello spigolo (l'ultimo nato) l'ho trovato molto bello: roccia lavoratissima e difficoltà omogenee di 5b/5c. Da non ...

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Grazie. Ora è uscita la nuova guida del Béigua...

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Hai ragione, è potenzialmente un bel sentiero. Il problema è che non possiamo apettarci che lo pulisca il Parco (ne ha già troppi di quelli "ufficiali" da pulire) e neppure il Cai (pochi volontari e tanti sentieri vedi stella bianca, sentiero A, sentiero V ecc.) nè la Comunità Montana (per...

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Nei giorni scorsi sono stato due volte sulla Direttissima al Monte Rama. Il 28 dicembre con Giorgio, a pulire un tratto del sentiero basso e poi su a cercare in alto un percorso più valido di quello vecchio: dove avevo tracciato prima, dopo il lunghissimo diagonale a destra, ci sono pendii erbosi ri...

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Ci sono tratti facili su rocce inclinate e blocchi accatastati, ma anche molti tratti di arrampicata di II/II+ e passi di III piuttosto esposti...

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Se arrampichi disinvoltamente slegato sul III/III+ anche esposto, puoi fare tutta la traversata senza corda... Basta stare molto all'occhio e non sbagliare via...

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Direi che l'attacco è ancora più a destra, nel punto di minor resistenza.
Poi, superato il primo breve risalto, è tutta una rampa facile obliqua a sinistra.

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L'attacco è a destra della verticale della Cima Verani. E' un piccolo canalino che porta sulle placche inclinate da destra a sinistra che fanno capo alla Cima Verani.

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Per quel che mi ricordo (e anche dal mio disegno nelle Alpi del Sole) il canalino di attacco è molto più a destra di quello evidenziato nella foto...

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Io l'avevo fatto, tanti anni fa: non allunghi di molto

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L'avevo già scritto in precedenza e lo ripeto: occhio a parlare male di un rifugio in un forum se ci vai una volta e non ti trovi bene. Potrebbe essere una situazione occasionale: magari il cuoco quel giorno era in crisi perché era stato piantato dalla fidanzata o semplicemente aveva un terribile ma...

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Comunque le condizioni erano migliori in dicembre e gennaio, e non faceva neppure così freddo... Magari ad aprile e maggio fa caldo e sali su neve marcia, poi, al contrario, capita che quasi a inizio estate (18 e 19 giugno 2011) il canale sia ancora in condizioni ottime con neve dura al mattino... C...

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Grazie: troppo buono. Comunque il lavoro è stato grosso e per fortuna si vede... Anche la proiezione penso che sia carina, perché è divisa per argomenti, e quindi più interessante ed accessibile anche per chi conoscesse poco i luoghi. Prossimi appuntamenti: Mercoledì 16 aprile, alle ore 21, a Genova...

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Grazie per i complimenti: la serata a Mondovì è andata molto bene, c'era parecchia gente e mi sembra siano rimasti contenti... malgrado fosse la prima e e io mi sentissi ancora un po' in rodaggio... Alle prossime

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Il 2 maggio da Feltrinelli farò solo quattro chiacchiere e una breve carrellata di immagini. A Genova, la proiezione completa la farò il 16 maggio al CAI Ligure. Ecco il calendario con le date fino ad ora concordate: 17 aprile, martedì, ore 21, a Mondovì presso la sala conferenze del Comune (Corso S...

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Finalmente, dopo due anni di lavoro, ho pubblicato la guida "Nel cuore delle Alpi Liguri (escursioni nei gruppi del Marguareis e del Mongoie)" che, oltre gli accessi ai rifugi e molte altre escursioni e traversate, contiene anche le salite facili alle principali vette. Mi sembra sia venuta...

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Pare che, almeno fino a qualche mese fa, ce ne fossero ancora alcune copie disponibili alla Libreria La Montagna di Torino...

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Riguardo al Canale dei Pancioni, mi sembra che la relazione di Diego, con tutti quei traversi a destra, segua la via originale che esce al colletto tra la Guglietta e l'Armusso. Noi invece eravamo saliti più dritti (vedi relazione su Montagne d'Oc), per il canalino che esce a sinistra della Gugliett...

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Bene. Mi fa piacere che qualcuno la ripeta e rimanga contento. Riguardo alla chiodatura, la via fu salita in origine senza spit, ma poi abbiamo deciso di metterli perché senza spit la salita era assai avventurosa e meno elegante in quanto, giocoforza, si andava a passare dov'è più facile, però anche...

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Sono curioso: le condizioni com'erano? Le difficoltà sono come scritto nella realazione?

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E' una mia amica con la quale avevo già fatto alcune scalate in precedenza e mi sembrava sufficientemente tosta per cacciarsi in un posto simile: e in effetti se l'è cavata benissimo.

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Dopo la bella scalata del 26 dicembre alla nord del Castello delle Aquile, anche per l'Epifania ho pensato di tornare nel Marguareis con un'amica, per fare con la neve la "Variante dei Torinesi" che avevo già percorso in estate con mio figlio. Saliti al buio al Rifugio Garelli, ci abbiamo ...

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Per Natale mi sono fatto un regalo: ho tirato fuori un vecchio sogno dal cassetto e con due amici sono andato a piantare la tenda al Pian delle Gorre. Il 26 abbiamo scalato la parete nord del Castello delle Aquile per la via Billò-Biancardi-Castellino del 1952: una via che cerca il facile, tutta a z...

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C'è un'antica via di salita sulla Rocca a valle del sentiero, ma più ad occidente della Costa di Lerbin. Parlo del costone con i tralicci della corrente, poi proseguendo, molto discontinuo, finisci alla Gua da Botte e da lì per bella cresta rocciosa sulla Rocca Turchina

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Infatti nel volumetto "Appennino Ligure" ho inserito anche l'Ingegnere, ad anello, con partenza e arrivo al bivio sopra Case Motta. Poi dire quali siano proprio i più belli sarebbe difficile e pretenzioso, comunque credo che quelli descritti meritino tutti una visita

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Oggi sono tornato a fare la Mediterranea con un'amica piuttosto tosta che è salita a comando alternato. Confermo che l'inverno è la stagione migliore perché la vegetazione è in ritiro e non dà fastidio... Anche se, a dire il vero, oggi faceva piuttosto freddo e i passi più delicati erano un po' alea...

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La Costa di Lerbin è una delle creste più consigliabili per il concatenamenteo con quella dell'Argentea: hanno difficoltà analoghe. La Costa di Lerbin la puoi prendere dal Sentiero dell'Ingegnere, attaccando presso una forcella rocciosa. Il primo tratto è discontinuo, con passi di terzo e parti in c...

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Rilancio la crestina dell'Argentéa: c'è andato recentemente il mio amico Giorgio ed è piaciuta anche a lui: fra l'altro è piuttosto raro trovare vie facili di primo e secondo grado con roccia così compatta. Poi, volendo, i satini intermedi si possono anche prendere dritti e allora si trovano anche p...

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Il primo tiro della Via dei Diedri ha una storia: prima era più facile, c'era un blocco appigliato su cui ti tiravi e c'era piantato anche un chiodo a meno di tre metri da terra. Un giorno tirandomi su, mi ha dato l'idea che il blocco muovesse lievemente: allora ho preso il martello e ho provato a f...

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Per evitare il lungo avvicinamento, merita sicuramente concatenare la Via dei Diedri con la fessura della Tuschetti (ora chiodata), poi, scavalcata anche la Punta Cinè, si scende in breve al colletto tra Cinè e Turchina: da lì scendendo a destra per il canale facile tra la vegetazione, in dieci minu...

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La corda fissa l'ha messa sicuramente il Guasta: dovrebbe portare a destra per raggiungere in fretta il sentiero di discesa. Guastavino ha fatto un lavoro ciclopico, tra varianti, collegamenti e vie d'uscita. L'idea della via come una rete, dove puoi sceglierti il percorso secondo la voglia, le capa...

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Con le varianti più facili, la "Guastavino" è una bellissima via di nove o dieci tiri tutta omogenea tra il 4a e il 5b max, chiodata molto bene. Il primo tiro è il più continuo con un tratto 5b ma tirando i chiodi è più facile. La via si divide in due parti: quattro tiri sotto il sentiero ...

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Il canalino di accesso dal Vallone del Rio Freddo al Colle del Filo di Ferro non l'ho guardato attentamente, perché quando sono passato di lì avevo fretta di attaccare la cresta. Però data l'esposizione penso che dovrebbe rimanere innevato fino a inizio estate. Il che vuol dire che si può salire tra...

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