Ciao a tutti!!
Sabato scorso, l’unica giornata con tempo decente del fine settimana, ho inforcato la MTB.
Parto alle 9 da Molassana, la temperatura è di 2 gradi a Prato, ma la salita fino a Bavari da Fontanegli è piuttosto dura e mi scaldo rapidamente. Scendo su Borgoratti che raggiungo un poco infreddolito, ma da dove so che mi aspetta la “lunga” salita fino al Fasce.
Faccio parecchie soste sia per prendere fiato (.. ) che per fare qualche foto al bel panorama su Genova.
PANORAMA SU GENOVA
BELLA VISTA SUL CRINALE DEL FORTE RATTI
Nonostante la giornata di sole e la mattinata avanzata, man mano che salgo, nelle zone d’ombra c'è ancora un leggero strato di brina ghiacciata che luccica.
UNA SOSTA AL PIAZZALE DEL MONTE BORRIGA
Raggiungo il grande piazzale dopo due ore abbondanti dalla partenza!! Me la sono presa proprio comoda, anche se tanto comoda non sembrava… ...sarà che ormai l’allenamento è sotto le scarpe, ma poi mi consolo, l’andamento lento è quello che più fa apprezzare ogni cosa.
IL TANTO MARTORIATO DI ANTENNE MONTE FASCE
PANORAMA SULLA VAL LENTRO E SU TERRUSSO
UNO STRANO SIMBOLO E’ COMPARSO SULLA MIA MTB
Proseguo lungo l’asfalto in discesa fino alle case Cordona dove i soliti maiali scorrazzano liberamente per i prati, e poi imbocco la vecchia mulattiera che scende verso la Val Lentro.
Purtroppo attualmente non si può più imboccare l’antica via nel modo più semplice (transitando a fianco delle case Cordona) in quanto chi gestisce l’area ha recintato tutto con mezzi di fortuna (vecchie reti da letto ecc.) chiudendo di fatto l’accesso alla mulattiera .
In più un paio di cani sono pronti ad abbaiare appena ti avvicini.
Voglio pensare che questa recinzione sia stata fatta almeno con un qualche diritto, anche se lo dubito fortemente .
Comunque raggiungo la mulattiera attraversando la zona prativa in discesa poco oltre la casa.
Scendo lungo il sentiero che alterna parti con ancora il vecchio fondo fatto di lunghi scalini di pietre a tratti terrosi dove il fango è abbondante. Fortunatamente, anche se non so se sia una fortuna, questo versante della val Lentro è quello esposto a nord e la temperatura è tale che le zone fangose sono praticamente ghiacciate.
Lungo il percorso incontro un paio di ruderi di probabili seccherecci. In prossimità di uno di essi mi accorgo di avere forato la ruota posteriore. Forse una “pizzicata” in uno scalino più spigoloso, va bè, sosta forzata!!. Cambio la camera d’aria a fatica in un tempo incredibilmente lungo (più di 20 minuti) a causa del freddo alle mani che mi rende tutto molto difficile.
VICINO AI RUDERI DI UN SECCHERECCIO UNO DEI TANTI ALBERI CADUTI
Riprendo la strada. La pendenza a tratti è notevole e qualche scalino viscido non sempre semplice da superare assieme a diversi alberi e rami caduti rendono la discesa non proprio ciclabile e mi obbligano a percorrere molti tratti a piedi.
Supero alcuni bei rii tramite ponticelli in cemento ed all’ultimo, in prossimità del Torrente Lentro, passo a fianco di una bella cascatella che si getta in un laghetto limpido.
NEI PRESSI DI UNO DEI VARI PONTICELLI IN CEMENTO
LA BELLA CASCATELLA CHE SI GETTA NEL LENTRO
Oltrepassato il Lentro su di un vecchio ponte in pietra la cui spessa copertura di muschio dimostra che mi trovo dove il sole non batte mai. Risalgo nel versante opposto fino alle ultime case di Cisiano con vari tornanti ripidi e parecchio umidi (non ciclabili).
L’ULTIMO PONTE CHE ATTRAVERSA IL LENTRO
Raggiungo una bella cementata in piano e finalmente illuminata da un bel sole caldo, dove mi fermo qualche minuto per scaldarmi. Seguo la cementata verso valle fino ad immettermi sull’asfalto che imbocco per scendere in breve fino alla val Bisagno dove alla Presa di Bargagli prendo la statale che mi riporta a Molassana.
Complessivamente un giro quasi tutto su asfalto, con un breve tratto su mulattiera poco ciclabile, ma che oltre a permettere di chiudere un bell’anello, porta a conoscere forse uno dei punti più belli di tutto il Torrente Lentro.
Credo che la zona della cascata e del laghetto potrebbe essere interessante dal punto di vista del torrentismo.
ECCO LA CARTINA DEL PERCORSO
Complessivamente sono circa 50km con un dislivello di 1300m.
Giorgio
Anello della Val Lentro (tributaria del Bisagno)
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Last edited by giorgio.mazzarello on Mon Jan 18, 2010 21:40, edited 1 time in total.
Re: Anello della Val Lentro (tributaria del Bisagno)
Complimenti Giorgio, gran bel giro
Re: Anello della Val Lentro (tributaria del Bisagno)
Già, la nostra terra è davvero ricca di sorprese! Che zone sconosciute per me, ma che bello percorrerle attraverso le tue foto!delorenzi wrote:Complimenti Giorgio, gran bel giro
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Re: Anello della Val Lentro (tributaria del Bisagno)
Grazie ragazzi.scinty wrote:Già, la nostra terra è davvero ricca di sorprese! Che zone sconosciute per me, ma che bello percorrerle attraverso le tue foto!delorenzi wrote:Complimenti Giorgio, gran bel giro
Scinty ha proprio ragione, io poi sono un grande sostenitore del "dietro casa".
La nostra bella Liguria ha spesso angoli nascosti che spesso rivelano belle sorprese.
Giorgio