Canellona - Sella Barnè, salita al Dente - Turchino - Giutte
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Canellona - Sella Barnè, salita al Dente - Turchino - Giutte
mentre tutti quanti erano sulle marittime (invidia )
e la giornata di domenica evolveva verso una serata spettacolare
ho inforcato la bici con qualcosa di importante in mente:
h 16.45 da casa mia a scendere sul lungomare di Pegli e poi a ponente sino al punto in cui il mar mediterraneo lambisce la latitudine maggiore (capolinea dell'uno)
ripercorrendo la strada dei Maggiori scendo alla cappelletta di Santa Libania e attacco l'erta della Canellona!
Superato l'ospedale e la deviazione per il Santuario delle Grazie la strada sembra ripianare un poco, ma arrivato a ricongiungersi con la strada che sale dalla valle di Fabbriche.. all'anima che salita dopo Ca' d'Anime!
intanto è tutta una salita fatta di odori, i castagni e i loro amenti, il penetrante odore dei noci, l'avvicinarsi dei prati sfalciati o delle stalle non ancora in vista, ma già nell'aria..
Il Voltino, la Canellona e finalmente, di lontano, il forte Geremia.
La luce è splendida e la vista sui monti e sui prati.. le rocce: FANTASTICO!
Arrivato alla strada del Faiallo giro a sinistra, salita verso la meta...
mi riempio gli occhi del panorama familiare delle nostre montagne e intanto si avvicinano i dirupi che conducono alla sella Barnè. Qui infrasco la bici tra gli ontani.
un quarto d'ora a piedi e sono sulla vetta del Dente h 18.45
scrivo sul libro di vetta, telefono a Elena che è a casa a studiare e rimpiango forte di non avere la macchina fotografica
nel giorno del loro santo vedo ben due gigli arancioni, mentre scendo verso la bici.
Discesa al Turchino, passaggio della galleria e ritorno attraverso le giutte:
la luce filra tra i castagni, qualcuno negli orti, qualcuno con le bestie nei prati... non una macchina, non una bici lungo tutta la discesa all'Acquasanta...
Il ritorno a Pegli lungo la litoranea è questione di testa più che di gambe (o gambali di piombo?).. poi salita sino a casa e, in fine doccia!
e la giornata di domenica evolveva verso una serata spettacolare
ho inforcato la bici con qualcosa di importante in mente:
h 16.45 da casa mia a scendere sul lungomare di Pegli e poi a ponente sino al punto in cui il mar mediterraneo lambisce la latitudine maggiore (capolinea dell'uno)
ripercorrendo la strada dei Maggiori scendo alla cappelletta di Santa Libania e attacco l'erta della Canellona!
Superato l'ospedale e la deviazione per il Santuario delle Grazie la strada sembra ripianare un poco, ma arrivato a ricongiungersi con la strada che sale dalla valle di Fabbriche.. all'anima che salita dopo Ca' d'Anime!
intanto è tutta una salita fatta di odori, i castagni e i loro amenti, il penetrante odore dei noci, l'avvicinarsi dei prati sfalciati o delle stalle non ancora in vista, ma già nell'aria..
Il Voltino, la Canellona e finalmente, di lontano, il forte Geremia.
La luce è splendida e la vista sui monti e sui prati.. le rocce: FANTASTICO!
Arrivato alla strada del Faiallo giro a sinistra, salita verso la meta...
mi riempio gli occhi del panorama familiare delle nostre montagne e intanto si avvicinano i dirupi che conducono alla sella Barnè. Qui infrasco la bici tra gli ontani.
un quarto d'ora a piedi e sono sulla vetta del Dente h 18.45
scrivo sul libro di vetta, telefono a Elena che è a casa a studiare e rimpiango forte di non avere la macchina fotografica
nel giorno del loro santo vedo ben due gigli arancioni, mentre scendo verso la bici.
Discesa al Turchino, passaggio della galleria e ritorno attraverso le giutte:
la luce filra tra i castagni, qualcuno negli orti, qualcuno con le bestie nei prati... non una macchina, non una bici lungo tutta la discesa all'Acquasanta...
Il ritorno a Pegli lungo la litoranea è questione di testa più che di gambe (o gambali di piombo?).. poi salita sino a casa e, in fine doccia!
Last edited by topo on Mon Jun 25, 2007 17:03, edited 2 times in total.
in che senso?
ho preso la deviazione sulla salita all'ospedale (prima dell'ospedale) a sinistra, che passa sopra l'autostrada e poi ho seguito la Via dei Giovi senza deviarne mai sino a ricongiungermi con quella che sale dalla valle di fabbriche
perchè..
.. semplicemente perchè non ne' conosco altre e sono andato su di buona lena sapendo di non aver poi così tanto tempo a disposizione per salire sino al Dente
- CortoFiato
- Utente di Quotazero
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- Joined: Wed May 23, 2007 15:18
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topo wrote:
in che senso?
ho preso la deviazione sulla salita all'ospedale (prima dell'ospedale) a sinistra, che passa sopra l'autostrada e poi ho seguito la Via dei Giovi senza deviarne mai sino a ricongiungermi con quella che sale dalla valle di fabbriche
perchè..
.. semplicemente perchè non ne' conosco altre e sono andato su di buona lena sapendo di non aver poi così tanto tempo a disposizione per salire sino al Dente
da questa frase avevo capito che non avessi preso la via superiore dei giovi .... invece l'hai presa! Allora ok...hai fatto come dicevo anche io..Superato l'ospedale e la deviazione per il Santuario delle Grazie la strada sembra ripianare un poco, ma arrivato a ricongiungersi con la strada che sale dalla valle di Fabbriche.. all'anima che salita dopo Ca' d'Anime!
ti ho tratto in inganno.. sorry
ma in realtà volevo intendere..
.. passati oltre la conca dietro l'ospedale e giunti dove arriva la strada che porta al santuario delle Grazie (cancello superiore della Villa duchessa di Galliera), la strada sembra ripianare un poco..
infatti dopo le prime secche salite sulla Via dei Giovi si incontra sulla destra una strada in piano che se ripercorsa in senso opposto (tornando indietro) ti porta alla sommità della Villa Duchessa, all'interno della quale c'è appunto il piccolo Santuario..
da li si può ridiscendere a Voltri da dentro la Villa oppure prendere la mattonata che fiancheggia tutto il muro di cinta, tra questa e l'ospedale, e arrivare sul viale mattonato dietro S.Erasmo
questa creusa in discesa l'ho sofferta e in salita la ritengo proibitiva, ma se qualcuno volesse verificarla..
questa strada poi che ho appena indicato, una volta che si fonde con la Via dei Giovi, poco dopo devia sulla destra.
La Via dei Giovi sulla sinistra quasi scende, questa si tiene in leggera salita a destra curvando e dovrebbe poter scendere prima o dopo nella valle di Mele... ma non l'ho mai fatta
ma in realtà volevo intendere..
.. passati oltre la conca dietro l'ospedale e giunti dove arriva la strada che porta al santuario delle Grazie (cancello superiore della Villa duchessa di Galliera), la strada sembra ripianare un poco..
infatti dopo le prime secche salite sulla Via dei Giovi si incontra sulla destra una strada in piano che se ripercorsa in senso opposto (tornando indietro) ti porta alla sommità della Villa Duchessa, all'interno della quale c'è appunto il piccolo Santuario..
da li si può ridiscendere a Voltri da dentro la Villa oppure prendere la mattonata che fiancheggia tutto il muro di cinta, tra questa e l'ospedale, e arrivare sul viale mattonato dietro S.Erasmo
questa creusa in discesa l'ho sofferta e in salita la ritengo proibitiva, ma se qualcuno volesse verificarla..
questa strada poi che ho appena indicato, una volta che si fonde con la Via dei Giovi, poco dopo devia sulla destra.
La Via dei Giovi sulla sinistra quasi scende, questa si tiene in leggera salita a destra curvando e dovrebbe poter scendere prima o dopo nella valle di Mele... ma non l'ho mai fatta