Pegli - Turchino - Praglia - Incisa - Pegli
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Pegli - Turchino - Praglia - Incisa - Pegli
Venerdì mi sono preso il ponte e ho considerato fosse giunto il momento di tentare di chiudere il cerchio!
Partenza h 8.00 da casa con l'intenzione di arrivare al Turchino e lì decidere se proseguire
Protagonista di queste secche giornate è il vento. Il cielo è bellissimo, ma il vento è sempre contro ovunque sia passato.
in mezzora sono a Voltri e da lì salgo al Turchino passando per Acquasanta e Giutte. Non forzo l'andatura e sfrutto tutti i rapporti della MTB.
La salita nel bosco autunnale è tra le mie preferite, varia ma in costante ascesa.
Nell'ultimo tratto di saliscendi prima di scollinare sono compagni, miei e d'un altro ciclista incontrato in salita, due cani bianchi che trotterellano accanto divertiti
sono le 9.30: mi sento in forma, il tempo è con me. proseguo.
Discesa su Masone e poi a proseguire sino a Campo Ligure. h 10.00
Mi tolgo i K-way e mangio un po' di cioccolata.
Da Campo al bivio per le Capanne di Marcarolo sono all'incirca 9 Km, ma a fare i primi 3 ci vuole tanto tempo come per i successivi 6.
Dal bivio ad andare il Praglia comincia a non finire mai.. i tratti di falsopiano e le brevi discese con il vento contrario.. bevo parecchio e aggiungo i sali che mi ero portato dietro..
Comincio a sentire che la stanchezza mi sta asciugando la pedalata e cerco ristoro nell'ultimo pezzo di cioccolato.
Sono a San Martino di Paravanico che è mezzo giorno, ma la discesa non mi ha riposato..
penso: un'ora e sono a Pegli
mezzora a salire all'Incisa e mezzora per scendere la val Varenna ci possono stare? invece no , non ci stanno più
le gambe sono di legno e "l'ho fatta fuori dal bulacco"
2 km prima del vallico metto i piedi per terra perchè ho nausea e cammino notando che il contachilometri segna una velocità pari a quella che tenevo nelle ultima pedalate!
un'ora per salire all'incisa e sono uno straccetto.. la Val Varenna la scendo in mezzora e arrivato in Pegli smonto e risalgo a casa a piedi..
giro completato (82Km complessivi), ma qua c'è una lezione da imparare
Partenza h 8.00 da casa con l'intenzione di arrivare al Turchino e lì decidere se proseguire
Protagonista di queste secche giornate è il vento. Il cielo è bellissimo, ma il vento è sempre contro ovunque sia passato.
in mezzora sono a Voltri e da lì salgo al Turchino passando per Acquasanta e Giutte. Non forzo l'andatura e sfrutto tutti i rapporti della MTB.
La salita nel bosco autunnale è tra le mie preferite, varia ma in costante ascesa.
Nell'ultimo tratto di saliscendi prima di scollinare sono compagni, miei e d'un altro ciclista incontrato in salita, due cani bianchi che trotterellano accanto divertiti
sono le 9.30: mi sento in forma, il tempo è con me. proseguo.
Discesa su Masone e poi a proseguire sino a Campo Ligure. h 10.00
Mi tolgo i K-way e mangio un po' di cioccolata.
Da Campo al bivio per le Capanne di Marcarolo sono all'incirca 9 Km, ma a fare i primi 3 ci vuole tanto tempo come per i successivi 6.
Dal bivio ad andare il Praglia comincia a non finire mai.. i tratti di falsopiano e le brevi discese con il vento contrario.. bevo parecchio e aggiungo i sali che mi ero portato dietro..
Comincio a sentire che la stanchezza mi sta asciugando la pedalata e cerco ristoro nell'ultimo pezzo di cioccolato.
Sono a San Martino di Paravanico che è mezzo giorno, ma la discesa non mi ha riposato..
penso: un'ora e sono a Pegli
mezzora a salire all'Incisa e mezzora per scendere la val Varenna ci possono stare? invece no , non ci stanno più
le gambe sono di legno e "l'ho fatta fuori dal bulacco"
2 km prima del vallico metto i piedi per terra perchè ho nausea e cammino notando che il contachilometri segna una velocità pari a quella che tenevo nelle ultima pedalate!
un'ora per salire all'incisa e sono uno straccetto.. la Val Varenna la scendo in mezzora e arrivato in Pegli smonto e risalgo a casa a piedi..
giro completato (82Km complessivi), ma qua c'è una lezione da imparare
Azzarola che giretto
Ma nel punto in cui ti sei sentito poco bene, quanti chilometri avevi già macinato?
Ciaoo
Ma nel punto in cui ti sei sentito poco bene, quanti chilometri avevi già macinato?
Ciaoo
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Do you speak English?
Belandi!
(by Origone)
tieni presente che il mio ciclo computer è da verificare (un po' a spanne), ma andando per differenza (10 Km sono la val Varenna da casa mia) e dando per buoni gli 82 .. ho messo a terra i piedi prima dei 70 kmcolsub wrote:Azzarola che giretto
Ma nel punto in cui ti sei sentito poco bene, quanti chilometri avevi già macinato?
Ciaoo
[align=center]__[/align]
guardando Google Maps
30 Km da Pegli a Campo Ligure via Giutte - 27 Km da Campo a Gazzolo da dove parte la salita de Lincisa - 5 Km di salita - 12.8 ad arrivare a casa mia
tot 74.8 Km
da questo vorrebbe dire che la crisi l'ho avuta al 60 Km circa
grazie, troppo buoni.. in realtà mi merito una strigliata
il giro è fattibile e bello, ma i punti che ho giocato male sono l'allenamento e l'alimentazione...
le gambe per fare il giro ce l'ho, niente risentimenti e pochissimo a recuperare il giorno dopo, ma che mal di schiena!!
non sono dispiaciuto di aver dovuto mettere i piedi a terra..
sono dispiaciuto di non aver saputo regolare le mie risorse
non ditelo a nessuno ma mi sono divertito !
il giro è fattibile e bello, ma i punti che ho giocato male sono l'allenamento e l'alimentazione...
le gambe per fare il giro ce l'ho, niente risentimenti e pochissimo a recuperare il giorno dopo, ma che mal di schiena!!
non sono dispiaciuto di aver dovuto mettere i piedi a terra..
sono dispiaciuto di non aver saputo regolare le mie risorse
non ditelo a nessuno ma mi sono divertito !
non me ne intendo di bici ma non mi sembra proprio un giretto breve...
io ho avuto una crisi quest'estate durante un giro di allenamento parecchio lungo...e avevo finito il cibo
se non trovavo l'agriturismo aperto per rifocillarmi dovevo bivaccare alle capanne di carrega
io ho avuto una crisi quest'estate durante un giro di allenamento parecchio lungo...e avevo finito il cibo
se non trovavo l'agriturismo aperto per rifocillarmi dovevo bivaccare alle capanne di carrega
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Bravo Topo, bel giro! Però, c'è un però e te lo dico per esperienza personale...a perte l'allenamento che in bici è fondamentale, bisogna tener conto che superate certe distanze e certi orari bisogna avere dietro qualcosa da mangiare. La crisi di fame in bici è terribile. Io l'ho provata una volta e d'allora se faccio giri più lunghi ho sempre nella tasca quelle barrette vomitevoli che sembrano cacche di vacca ma che ti salvano.topo wrote:grazie, troppo buoni.. in realtà mi merito una strigliata
il giro è fattibile e bello, ma i punti che ho giocato male sono l'allenamento e l'alimentazione...
le gambe per fare il giro ce l'ho, niente risentimenti e pochissimo a recuperare il giorno dopo, ma che mal di schiena!!
non sono dispiaciuto di aver dovuto mettere i piedi a terra..
sono dispiaciuto di non aver saputo regolare le mie risorse
non ditelo a nessuno ma mi sono divertito !
Comunque penso proprio che ti sia servita per una prossima volta.
Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
Il silenzio è il grido più forte.
Bel giro che conosco abbastanza bene anche se invece di scendere a Pegli, da Praglia solitamente scendiamo verso Bolzaneto.
Posso riportarTi la mia esperienza.
Può far ridere ma l'ho verificata più volte e con me la cosa funziona.
Se al di là dell'alimentazione che faccio durante il percorso, a colazione mangio una banana, il punto di 'crisi' da superare passa dai 50 Km a circa 100 Km.
Problema: Vista la digeribilità della banana, ho necessità di mangiarla circa un paio d'ore prima di mettermi in bici. Quindi se d'estate si parte intorno alle 7.30, lascio a Te dedurre la levataccia
Posso riportarTi la mia esperienza.
Può far ridere ma l'ho verificata più volte e con me la cosa funziona.
Se al di là dell'alimentazione che faccio durante il percorso, a colazione mangio una banana, il punto di 'crisi' da superare passa dai 50 Km a circa 100 Km.
Problema: Vista la digeribilità della banana, ho necessità di mangiarla circa un paio d'ore prima di mettermi in bici. Quindi se d'estate si parte intorno alle 7.30, lascio a Te dedurre la levataccia
Ma perchè siete tutti fissati con sta banana ? Una colazione standar con pane e marmellata basta e si digerisce abbastanza velocemente. In ogni caso, qualunque cosa si ingerisca a colazione calcolare un paio di ore prima di averla disponibile. Come detto già molte volte bisogna puntare sul pasto della sera precedente (carboidrati). Poi, anche se non ci sono le superbarrette (che vano digerite pure quelle), vanno benissimo paninetti e tortine standar.
Sulla prestazione di Topo direi che più che una crisi di fame ha influito il poco allenamento. Se non abitui i muscoli a lavorare per ore puoi mangiare anche un bue che quando sei "cotto" sei "cotto"..................
Inoltre hai superato i mille metri dislivello. Se ottanta km. li avessi fatti tutti in pianura forse le cose sarebbero andate diversamente.
Sulla prestazione di Topo direi che più che una crisi di fame ha influito il poco allenamento. Se non abitui i muscoli a lavorare per ore puoi mangiare anche un bue che quando sei "cotto" sei "cotto"..................
Inoltre hai superato i mille metri dislivello. Se ottanta km. li avessi fatti tutti in pianura forse le cose sarebbero andate diversamente.
Belin !
l'allenamento mi sembrava buono per ciò che mi proponevo di fare, ma sbagliavo
per andare in bici bisogna essere allenati ad andare in bici e l'ultima pedalata seria era lontana più di un mese...
l'allenamento complessivo, quello "a far fatica" c'è infatti me ne sarei tornato a casa a piedi via pennello più che volentieri
per quanto riguarda l'alimentazione accolgo i consigli e cercherò di prestare più attenzione..
...la sera prima?..
stinco e crauti
pretzel
Weissbier
strudel
per andare in bici bisogna essere allenati ad andare in bici e l'ultima pedalata seria era lontana più di un mese...
l'allenamento complessivo, quello "a far fatica" c'è infatti me ne sarei tornato a casa a piedi via pennello più che volentieri
per quanto riguarda l'alimentazione accolgo i consigli e cercherò di prestare più attenzione..
...la sera prima?..
stinco e crauti
pretzel
Weissbier
strudel
Ciao Granpasso.granpasso wrote:Ma perchè siete tutti fissati con sta banana ? Una colazione standar con pane e marmellata basta e si digerisce abbastanza velocemente. In ogni caso, qualunque cosa si ingerisca a colazione calcolare un paio di ore prima di averla disponibile. Come detto già molte volte bisogna puntare sul pasto della sera precedente (carboidrati). Poi, anche se non ci sono le superbarrette (che vano digerite pure quelle), vanno benissimo paninetti e tortine standar.
Sulla prestazione di Topo direi che più che una crisi di fame ha influito il poco allenamento. Se non abitui i muscoli a lavorare per ore puoi mangiare anche un bue che quando sei "cotto" sei "cotto"..................
Inoltre hai superato i mille metri dislivello. Se ottanta km. li avessi fatti tutti in pianura forse le cose sarebbero andate diversamente.
Io vado in bici con nessun altro obbiettivo se non quello di svagarmi, pertanto, non faccio particolari attenzioni.
Ho fatto alcune volte delle gran fondo ma non mi sono piaciute e non credo ripeterò l'esperienza.
Non ho quindi competenze per affermare cosa sia giusto o sbagliato.
Spesso leggo i topic dedicati alla corsa in montagna per tutta una serie di info veramente interessanti.
Io, comunque, mi comporto così:
- sera precedente: solitamente riso o pasta, verdura e frutta in abbondanza (vado matto per la frutta)
- colazione: pane - marmellata - banana
- durante le 3-4 ore di bici: acqua, acqua con sali, marmellatine e/o barrette e se ci fermiamo in qualche bar anche un caffè
- dopo : continuo a bere
Se però, e forse a questo punto potrebbe essere un effetto placebo, a colazione tolgo la banana, mi pare d'essere più 'fiacco'.
@ Topo: leggo tardi il tuo giro... Spettacolare!!! La prossima volta, però (dopo le date maledette del 27 e 28 nov) fai un fischio, che mi aggrego!!!
http://giancarla-agostini.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
molto volentieriGiancarla wrote:@ Topo: leggo tardi il tuo giro... Spettacolare!!! La prossima volta, però (dopo le date maledette del 27 e 28 nov) fai un fischio, che mi aggrego!!!
in realtà sono un'incostante e non so' quand'è che mi dedicherò ad altre "imprese"
normalmente funziona così:
ho un'idea che m'ispira e me la penso e me la tengo lì buona..
poi capita un momento buono per salire su i monti , ma Elena ha tutt'altro da fare ...
allora? ..in sella! si parte !
la MTB è il mio modo di andare in montagna (salite), in bellissimi posti dietro casa, in tempi ragionevoli d'una mattina, per lo più se mi lasciano solo...
se però si organizza, una di queste volte, potrei sempre aggregarmi a voi professionisti del pedale
non vado forte, ma non faccio capricci
Oggi ho fatto un piccoo esperimento. Sono partito per fare un giro di corsa intorno al pennello senza aver fatto colazione pronto ad una eventuale crisi ipoglicemica. L'obbiettivo è quello di allenare il metabolismo dei grassi utile per tutte le prove di endurance. Nonostante 1500 mt. dislivello pos e oltre venti km percorsi in quattro ore e più non è successo nulla.
Volevo solo segnalarvi l'esperienza visto che anche la bici è sport di "resistenza". Ora vado su Corsa in montagna a discutere la cosa...............
Ciao.
Volevo solo segnalarvi l'esperienza visto che anche la bici è sport di "resistenza". Ora vado su Corsa in montagna a discutere la cosa...............
Ciao.
Belin !
Questo è molto interessante. Quando potrai, mi interesserebbe conoscere le ragioni che determinano questa capacità fisica e come allenarla.granpasso wrote:Oggi ho fatto un piccoo esperimento. Sono partito per fare un giro di corsa intorno al pennello senza aver fatto colazione pronto ad una eventuale crisi ipoglicemica. L'obbiettivo è quello di allenare il metabolismo dei grassi utile per tutte le prove di endurance. Nonostante 1500 mt. dislivello pos e oltre venti km percorsi in quattro ore e più non è successo nulla.
Volevo solo segnalarvi l'esperienza visto che anche la bici è sport di "resistenza". Ora vado su Corsa in montagna a discutere la cosa...............
Ciao.
Grazie
Si sto seguendo. Graziegranpasso wrote:Ne stiamo parlando quà
viewtopic.php?t=2788&start=40
Ieri ho ripetuto il giro di Topo, passando però per la statale del turchino e non per le giutte.
Un breve riassunto.
Giornata a casa...ero un pò privo di iniziativa e mi è venuta voglia di andare in bici: malgrado il caldo ho pensato che sarei potuto partire per le 16 e andare a fare un bel giro. Ho pensato al fatto che ho preso la bici una volta dall'autunno scorso e che non vado mai a far giri più òunghi di una salita con ritorno...però la voglia era tanta. Il mitico Pazz mi ha così suggerito un bell'anello, che poi è praticamente quello che una anno fa aveva fatto topo e raccontato in questo topic.
Parto da casa alle 16:45, morale alto, gambe non saprei..si vedrà!
Di solito quando salgo il turchino cerco di dar del mio meglio (anche se non vado mai provo a vedere quanto ci metto, o meglio dò un'occhiata ai km/h per farmi un'idea del mio ritmo) ma questa volta penso "Beid non tirare la corda...il giro è lungo!" Salgo sugli 11 km/h ma con un rapporto molto agile, visto che sento la muscolatura un pò dolorante (anche se non so il perchè). Passo il turchino verso le 18 (un 45 min di salita, compresa la sosta a fado per bere) e veloce proseguo per Masone...dove mi fermo a rifornirmi nuovamente di acqua. A questo punto vado verso Campo Ligure e la pianura non mi fa avvertire strane sensazioni, tranne un pò di fastdio a star seduto in sella. Comunque sia mi sento mentalmente motivato e arrivato a Campo inizio la mia seconda salita di giornata, che mi porterà vicino a Capanne di Marcarolo e poi per saliscendi a Praglia. E' una salita che nella sua prima parte ha degli stratti decisamente più forti rispetto al turchino, cerco di usare rapporti agili visto che le mie gambe non è che diano segnali molto buoni...comunque salgo e per le 19 ho passato il bivio per voltaggio e sto andando verso praglia. Mi sento stanco, soprattutto debole. Già, mi sono dimenticato di portare qualcosa da mangiare e a pranzo avevo mangiato un piatto di pasta per star leggero...e ora pago.
Proseguo a ritmi bassi sperando inizi presto la discesa....arrivo a Pian di Praglia e alla fine in un modo o nell'altro inizio a scendere verso San Martino. Sono molto stanco, debole, ho sudato moltissimo e le gambe sono davvero sofferenti. Passo San Martino e alla fine raggiungo il bivio per Lencisa.
Vedere lassù la Guardia mi dà fiducia che ormai ce la posso fare, che devo solo stringere i denti e fare una pedalata alla volta...inizio la salita. Vado a ritmi davvero bassi, oscillando tra i 5 e i 10 km/h ma ormai il mio obiettivo è solo quello di arrivare fino in cima, di resistere. Mi fermo una volta per bere gli ultimi sorsi che ho nella bottiglia e proseguo a zig zag, non guardando avanti. La pensavo più breve questa ultima salita ma il problema non è la lunghezza ma il mio stato...sono un morto su una bicicletta! Manca 1 km...devo resistere...oscillo da un lato all'altro della strada, il cielo è scuso..sono quasi le 21. Non passano auto, sembra che ci sia solo io per km e km. Quando meno me lo aspetto arrivo a Lencisa, sono a casa, per certi versi. Ho raggiunto il mio obiettivo!
Non mi reggo più...non ho soldi ma provo a chiedere al ristorante sulla destra (quello dove sbuca la stradina per il proratado) se posso usare bancomat e prendere qualcosa di dolce. Il signore con cui parlo credo si renda conto del mio stato e senza esitare prende due mars/gelato dal frigo e me li dà, dicendomi che ci aggiusteremo un'altra volta, di non preoccuparmi. Li prendo...li divoro mentre chiamo il Paz per dirgli che sono riuscito a completare!
Sono le 21 passate da qualche min e inizio la discesa verso Pegli...ormai è scuro e ci sono tratti in cui la quantità di moscerini che mi sbatte in faccia è davvero notevole. stringo gli occhi e alla fine arrivo a pegli...mi faccio la passeggiata e poi su verso casa, in parte camminando per non star in mezzo alla strada in bici al buio e senza fari. Arrivo a casa alle 21:45. Morto.
Sceso dalla bici...bè, non ho mai avuto un male ai quadricipiti simile a questo. Tutta la notte in un dormi veglia dal male...continue contrazioni...e così concludo con l'affermazione che il mio predecessore topo ha usato per definire la sua avventura...
"l'ho fatta fuori dal bulacco"
p.s. comunque molto soddisfatto
Un breve riassunto.
Giornata a casa...ero un pò privo di iniziativa e mi è venuta voglia di andare in bici: malgrado il caldo ho pensato che sarei potuto partire per le 16 e andare a fare un bel giro. Ho pensato al fatto che ho preso la bici una volta dall'autunno scorso e che non vado mai a far giri più òunghi di una salita con ritorno...però la voglia era tanta. Il mitico Pazz mi ha così suggerito un bell'anello, che poi è praticamente quello che una anno fa aveva fatto topo e raccontato in questo topic.
Parto da casa alle 16:45, morale alto, gambe non saprei..si vedrà!
Di solito quando salgo il turchino cerco di dar del mio meglio (anche se non vado mai provo a vedere quanto ci metto, o meglio dò un'occhiata ai km/h per farmi un'idea del mio ritmo) ma questa volta penso "Beid non tirare la corda...il giro è lungo!" Salgo sugli 11 km/h ma con un rapporto molto agile, visto che sento la muscolatura un pò dolorante (anche se non so il perchè). Passo il turchino verso le 18 (un 45 min di salita, compresa la sosta a fado per bere) e veloce proseguo per Masone...dove mi fermo a rifornirmi nuovamente di acqua. A questo punto vado verso Campo Ligure e la pianura non mi fa avvertire strane sensazioni, tranne un pò di fastdio a star seduto in sella. Comunque sia mi sento mentalmente motivato e arrivato a Campo inizio la mia seconda salita di giornata, che mi porterà vicino a Capanne di Marcarolo e poi per saliscendi a Praglia. E' una salita che nella sua prima parte ha degli stratti decisamente più forti rispetto al turchino, cerco di usare rapporti agili visto che le mie gambe non è che diano segnali molto buoni...comunque salgo e per le 19 ho passato il bivio per voltaggio e sto andando verso praglia. Mi sento stanco, soprattutto debole. Già, mi sono dimenticato di portare qualcosa da mangiare e a pranzo avevo mangiato un piatto di pasta per star leggero...e ora pago.
Proseguo a ritmi bassi sperando inizi presto la discesa....arrivo a Pian di Praglia e alla fine in un modo o nell'altro inizio a scendere verso San Martino. Sono molto stanco, debole, ho sudato moltissimo e le gambe sono davvero sofferenti. Passo San Martino e alla fine raggiungo il bivio per Lencisa.
Vedere lassù la Guardia mi dà fiducia che ormai ce la posso fare, che devo solo stringere i denti e fare una pedalata alla volta...inizio la salita. Vado a ritmi davvero bassi, oscillando tra i 5 e i 10 km/h ma ormai il mio obiettivo è solo quello di arrivare fino in cima, di resistere. Mi fermo una volta per bere gli ultimi sorsi che ho nella bottiglia e proseguo a zig zag, non guardando avanti. La pensavo più breve questa ultima salita ma il problema non è la lunghezza ma il mio stato...sono un morto su una bicicletta! Manca 1 km...devo resistere...oscillo da un lato all'altro della strada, il cielo è scuso..sono quasi le 21. Non passano auto, sembra che ci sia solo io per km e km. Quando meno me lo aspetto arrivo a Lencisa, sono a casa, per certi versi. Ho raggiunto il mio obiettivo!
Non mi reggo più...non ho soldi ma provo a chiedere al ristorante sulla destra (quello dove sbuca la stradina per il proratado) se posso usare bancomat e prendere qualcosa di dolce. Il signore con cui parlo credo si renda conto del mio stato e senza esitare prende due mars/gelato dal frigo e me li dà, dicendomi che ci aggiusteremo un'altra volta, di non preoccuparmi. Li prendo...li divoro mentre chiamo il Paz per dirgli che sono riuscito a completare!
Sono le 21 passate da qualche min e inizio la discesa verso Pegli...ormai è scuro e ci sono tratti in cui la quantità di moscerini che mi sbatte in faccia è davvero notevole. stringo gli occhi e alla fine arrivo a pegli...mi faccio la passeggiata e poi su verso casa, in parte camminando per non star in mezzo alla strada in bici al buio e senza fari. Arrivo a casa alle 21:45. Morto.
Sceso dalla bici...bè, non ho mai avuto un male ai quadricipiti simile a questo. Tutta la notte in un dormi veglia dal male...continue contrazioni...e così concludo con l'affermazione che il mio predecessore topo ha usato per definire la sua avventura...
"l'ho fatta fuori dal bulacco"
p.s. comunque molto soddisfatto
Belin Beid che avventura!
Dillo che volevi allenarti sulla resistenza! Ciao, Grande!
Dillo che volevi allenarti sulla resistenza! Ciao, Grande!
Chi sale sulle montagne cerca un punto di vista diverso del mondo che è abituato a vedere tutti i giorni.
roberto_sarmenti@hotmail.com
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Re: Pegli - Turchino - Praglia - Incisa - Pegli
Questo topic lo ricordavo... ai tempi mi sembrava un giro pazzesco
Fantastici i racconti di Topo e Bade... son già passati 6 anni.
Oggi invece sono riuscito a farlo, facendo un taglio da Praglia a Lencisa utilizzando i sentieri invece di scendere e risalire su asfalto. A livello di fatica credo sia paragonabile, ma i Km ed il dislivello sono un po' meno.
Non mi sono nemmeno particolarmente stancato quindi sono molto soddisfatto. E' da dire che ero con un amico leggermente più lento quindi non ho tirato, ma va bene così abbiamo tenuto la giusta andatura tranquilla per tutto il percorso.
Il Turchino, mai fatto, lo immaginavo peggiore. Non c'è pendenza e si sale alla grande. Il tratto da Campoligure alle Capanne è anch'esso agevole, qualche muretto all'inizio poi saliscendi che però ti stanca. La parte di Praglia si immagina in piano invece con già 40 km nelle gambe si comincia a sentire...
Divertente il tratto sterrato da Praglia fino alle pendici del Proratado (fatto varie volte ma sempre piacevole), e poi giù verso Rocca Maia. Da li sentierino in parte non ciclabile, che ci ha portato dritti a Lencisa, e poi rientro per asfalto.
Un percorso quasi interamente su asfalto, vario e piacevole, comunque da non sottovalutare (come bade ai tempi ), indispensabile aver dietro "energia" sotto forma di gel o barrette per i momenti di stanchezza.
Un cenno alla bici: queste front da 29" sono pazzesche... scorrono su asfalto quasi come una bici da corsa. In discesa e su sterrato sentono poco le asperità con quelle ruotone... insomma una bici fantastica!
Il nostro percorso mi risulta 66 km circa e 1350 di dislivello.
Dati giro: http://www.movescount.com/moves/move11632004" onclick="window.open(this.href);return false;
Fantastici i racconti di Topo e Bade... son già passati 6 anni.
Oggi invece sono riuscito a farlo, facendo un taglio da Praglia a Lencisa utilizzando i sentieri invece di scendere e risalire su asfalto. A livello di fatica credo sia paragonabile, ma i Km ed il dislivello sono un po' meno.
Non mi sono nemmeno particolarmente stancato quindi sono molto soddisfatto. E' da dire che ero con un amico leggermente più lento quindi non ho tirato, ma va bene così abbiamo tenuto la giusta andatura tranquilla per tutto il percorso.
Il Turchino, mai fatto, lo immaginavo peggiore. Non c'è pendenza e si sale alla grande. Il tratto da Campoligure alle Capanne è anch'esso agevole, qualche muretto all'inizio poi saliscendi che però ti stanca. La parte di Praglia si immagina in piano invece con già 40 km nelle gambe si comincia a sentire...
Divertente il tratto sterrato da Praglia fino alle pendici del Proratado (fatto varie volte ma sempre piacevole), e poi giù verso Rocca Maia. Da li sentierino in parte non ciclabile, che ci ha portato dritti a Lencisa, e poi rientro per asfalto.
Un percorso quasi interamente su asfalto, vario e piacevole, comunque da non sottovalutare (come bade ai tempi ), indispensabile aver dietro "energia" sotto forma di gel o barrette per i momenti di stanchezza.
Un cenno alla bici: queste front da 29" sono pazzesche... scorrono su asfalto quasi come una bici da corsa. In discesa e su sterrato sentono poco le asperità con quelle ruotone... insomma una bici fantastica!
Il nostro percorso mi risulta 66 km circa e 1350 di dislivello.
Dati giro: http://www.movescount.com/moves/move11632004" onclick="window.open(this.href);return false;
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Re: Pegli - Turchino - Praglia - Incisa - Pegli
grande Pazz!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Pegli - Turchino - Praglia - Incisa - Pegli
questo sì che è un giro degno !!
la mia resta una spacconata improvvisata, senza un minimo di preparazione
una guasconata che infatti è rimasta in solitudine nel mio palmares
tu sei bello preparato e allora queste cose diventano una fattibile sgambata di soddisfazione
la mia resta una spacconata improvvisata, senza un minimo di preparazione
una guasconata che infatti è rimasta in solitudine nel mio palmares
tu sei bello preparato e allora queste cose diventano una fattibile sgambata di soddisfazione