La freccia sull'albero indica di procedere a destra, qui iniziando la vera e propria mulattiera per Campoveneroso, che si inerpica lungo la sponda destra idrografica del Rio Grande
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La distanza dal guado ai primi ruderi di Campoveneroso è di 2 km e 800 metri, di cui i primi duemila metri sono di salita vera e propria, con pendenze anche severe (fino al 21%) e la parte finale con prevalente falsopiano. Per superare un dislivello di 400 metri ci sono anche alcuni tornanti che fanno prendere rapidamente quota lungo un tracciato che è sempre ampio, con molti scalini e fondo tutto sommato ben percorribile
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Sul lato opposto della vallata a un certo punto si cominciano a vedere le case di o' Ciappa e se ne apprezza la bella posizione soleggiata
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L'inizio del tratto meno erto corrisponde anche alla comparsa di muretti a secco, testimonianza di come, fino al 1960, gli abitanti di Campoveneroso ben sfruttassero la zona grazie a numerose ampie fasce alle pendici del Monte Acuto. Si arriva poi a un imponente terrazzamento
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da cui si può vedere bene tutta la bassa valle del Rio Grande, con in fondo Bromia, e, a destra, il Monte Acuto (la cui cima si può raggiungere, in salita libera, partendo da una traccia, a sinistra prima del terrazzamento, individuabile per la presenza di un paio di fettucce su alberi)
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L'ultima parte è pressochè in piano con la mulattiera che si restringe a sentiero da cui si scorge, davanti, il Monte Caricato (su cui passa l'itinerario QZ5)
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e si arriva alle prime case di Campoveneroso, le due che si trovano sulla selletta che divide la valle del Rio Grande da quella del Rio Branca, sulla prima delle quali resiste la lapide dedicata a Gildo Pensiero "Giuda", lì deceduto a 22 anni, partigiano della Brigata volante Severino, che tra fine 1944 e inizio 1945 fece di Campoveneroso la propria base operativa, teatro di scontri con i nazifascisti (che nel febbraio 1945 incendiarono la scuola, deposito della Brigata)
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Per scendere al resto del paese, che, nel periodo primaverile-estivo è quasi sommerso dalla vegetazione, si deve procedere rasenti la casa sulla selletta e poi andare a destra per un centinaio di metri. Prendendo invece a sinistra (abbiamo messo una freccia) si va sul sentiero che, lungo il versante Nord del Monte Acuto, scende a Salice e poi, come detto alla fine del precedente post, al famoso bivio storico dello scomparso "ponte delle corde"
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Da inizio itinerario (Bromia) a Campoveneroso occorrono 1 ora e 55', a cui aggiungere 5 minuti per percorrere i 300 metri che portano alla fine ufficiale del sentiero QZ6, ovvero ad allacciarsi col percorso di crinale Monte Bano-Monte Candelozzo, caratterizzato dal segnavia quadrato giallo e dalla indicazione Sentiero 2 Quotazero. Ecco l'incrocio dove a breve piazzeremo il palo con tabella
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A sinistra c'è il QZ6, a destra il QZ2, seguendo il quale, in direzione Nord Est arriviamo in breve alla Costa del Fo' (incrocio col QZ5) e, in direzione Sud Ovest, in circa 600 metri alla Sella di Noci, dove inizia il Sentiero 5 Quotazero (per Monte Caricato-Costa del Fo'-Cresta Costa Carmaiola-Sella del Carmo/Avml), si può scendere a Noci sul sentiero Cai Ule Governa oppure proseguire sul QZ2 e, in 15 minuti, ritrovarsi a Casa Teitin (inizio del Sentiero della Resistenza-QZ4 che porta a Montoggio centro via o' Ciappa).
Ultima cosa: noterete una bella differenza di tempistica fra salita e discesa, ma è proprio la pendenza a rendere particolarmente veloce la direzione monte-valle, in condizioni atmosferiche buone, naturalmente, perché, in caso di pioggia o umidità, il fondo pietroso e scivoloso della mulattiera deve indurre a un cammino prudente. Ognuno, sulla base dei suoi programmi, può dunque disegnare molti e diversi anelli.
A breve inseriremo un bel video realizzato con la consueta maestria da Riccardo Molinari (Colsub) col quale forniremo ulteriori informazioni geografiche e storiche del QZ6, che ovviamente vi invitiamo a percorrere per segnalarci tutte le eventuali migliorie che possiamo apportare. A oggi ci sono tre alberi caduti nella parte alta della mulattiera e che a breve dovrebbero essere tagliati. Uno si supera lato monte, due devono essere "attraversati", ma non è difficile...
Gambe in spalla a tutti.