Via dei Feudi Carretteschi sulla Rivista del Trekking

Notizie e recensioni su riviste, libri, cartine e guide

Moderator: Moderatori

Post Reply
User avatar
giorgio.mazzarello
Quotazerino doc
Posts: 1234
Joined: Fri Mar 21, 2008 9:56
Location: GENOVA Molassana
Contact:

Via dei Feudi Carretteschi sulla Rivista del Trekking

Post by giorgio.mazzarello »

Ciao a tutti,

vi segnalo che nel prossimo numero (novembre-dicembre 2012) della "Rivista del Trekking"
http://www.trekking.it/it/index.html
sara' presente un esteso articolo sulla "Via dei Feudi Carretteschi",
lungo itinerario interregionale che da Finale Ligure raggiunge Santo Stefano Belbo
(9 tappe di una giornata per 120 km circa).

L'articolo, che ho preparato assieme al caro amico Ferrari Franco (CAI Ule)
ideatore e realizzatore sul territorio del percorso, descrive tutto l'itinerario.

Alla seguente pagina:
http://www.mappeliguria.com/TRK-SV-009- ... teschi.php" onclick="window.open(this.href);return false;

e' possibile avere altre info sul percorso ed e' possibile scaricare il pieghevole
di presentazione del percorso visibile sotto.

Image
Image
User avatar
giobibo
Quotazerino doc
Posts: 2215
Joined: Wed Apr 02, 2008 21:47
Location: Piemonte

Re: Via dei Feudi Carretteschi sulla Rivista del Trekking

Post by giobibo »

=D> =D> =D>
Bravi !
Sono anni che penso di ripetere questo itinerario. Ovviamente in senso contrario dalle colline al mare.
Fino a Saliceto più o meno lo conosco, oltre ho percorso solo i sentieri del Finalese.
Magari quest'articolo fa scattare la molla per un impresa nella prossima primavera.
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
User avatar
mazzysan
Cintura nera di Quotazero
Posts: 5735
Joined: Tue Jan 29, 2008 16:32
Location: Genova

Re: Via dei Feudi Carretteschi sulla Rivista del Trekking

Post by mazzysan »

giorgio.mazzarello wrote:Ciao a tutti,

vi segnalo che nel prossimo numero (novembre-dicembre 2012) della "Rivista del Trekking"
http://www.trekking.it/it/index.html
sara' presente un esteso articolo sulla "Via dei Feudi Carretteschi",
lungo itinerario interregionale che da Finale Ligure raggiunge Santo Stefano Belbo
(9 tappe di una giornata per 120 km circa).

L'articolo, che ho preparato assieme al caro amico Ferrari Franco (CAI Ule)
ideatore e realizzatore sul territorio del percorso, descrive tutto l'itinerario
.

Alla seguente pagina:
http://www.mappeliguria.com/TRK-SV-009- ... teschi.php" onclick="window.open(this.href);return false;

e' possibile avere altre info sul percorso ed e' possibile scaricare il pieghevole
di presentazione del percorso visibile sotto.

Image
Image
Ricordo molto bene il trekking effettuato dall'ULE - e non solo - parecchi anni fa.
Ji ta kyo ei
Amicizia e mutua prosperità
User avatar
amadablam
Sherpani di Quotazero
Posts: 7611
Joined: Tue Jun 08, 2010 21:40
Location: Valle del Kumbu

Re: Via dei Feudi Carretteschi sulla Rivista del Trekking

Post by amadablam »

mazzysan wrote:
giorgio.mazzarello wrote:Ciao a tutti,

vi segnalo che nel prossimo numero (novembre-dicembre 2012) della "Rivista del Trekking"
http://www.trekking.it/it/index.html
sara' presente un esteso articolo sulla "Via dei Feudi Carretteschi",
lungo itinerario interregionale che da Finale Ligure raggiunge Santo Stefano Belbo
(9 tappe di una giornata per 120 km circa).

L'articolo, che ho preparato assieme al caro amico Ferrari Franco (CAI Ule)
ideatore e realizzatore sul territorio del percorso, descrive tutto l'itinerario
.

Alla seguente pagina:
http://www.mappeliguria.com/TRK-SV-009- ... teschi.php" onclick="window.open(this.href);return false;

e' possibile avere altre info sul percorso ed e' possibile scaricare il pieghevole
di presentazione del percorso visibile sotto.

Image
Image
Ricordo molto bene il trekking effettuato dall'ULE - e non solo - parecchi anni fa.
: Thumbup :
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)

Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
User avatar
giobibo
Quotazerino doc
Posts: 2215
Joined: Wed Apr 02, 2008 21:47
Location: Piemonte

Re: Via dei Feudi Carretteschi sulla Rivista del Trekking

Post by giobibo »

giobibo wrote:=D> =D> =D>
Bravi !
Sono anni che penso di ripetere questo itinerario. Ovviamente in senso contrario dalle colline al mare.
Fino a Saliceto più o meno lo conosco, oltre ho percorso solo i sentieri del Finalese.
Magari quest'articolo fa scattare la molla per un impresa nella prossima primavera.
Finalmente ieri è arrivato il grande giorno; dopo anni che inseguivo il sogno di arrivare al mare su sterrato finalmente ci sono riuscito
Se non vi annoia troppo (lo so, non sono un grande scrittore) questo è il raccontino della giornata

Partenza, sono le 5:15 comincia ad albeggiare, direzione Canelli con l’ intenzione di fare meno km possibile.
Statale poi via Buenos Aires e salita verso reg. Castagnole dove mi attraversano la strada due splendidi caprioli. Tratto corto di sterrato per saltare gli ultimi tornanti di Seirole e in breve sono al monumento dei caduti sopra Santo Stefano.
Il sole è sorto alle mie spalle. Che meraviglia.
Sterrato verso bricco Falchetto, poi direzione Castino, cavalcando la cresta spartiacque tra Bormida e Belbo, lascio le morbide colline ricche di vigneti alle mie spalle e m’immergo nel territorio della tonda gentile, la famosa nocciola.
A Castino prima barretta. Ora direzione Cortemilia, breve salita, poi falsopiano fino alla lunga discesa asfaltata su Cortemilia.
In paese comincio a salire verso Bergolo, poi torno indietro, voglio seguire l’ itinerario integralmente. Così cerco i segnavia trovandolo in mezzo alle case e m’infilo in un viottolo che mi porterà nuovamente sulla strada per Bergolo.
L itinerario lo conosco l ho già fatto due anni fa e so benissimo cosa mi aspetta nel primo tratto di salita. Scendo e spingo tra un masso e l’ altro. Ora il sentiero si fa più dolce. Bello. Arrivo a Bergolo seconda barretta.
Mi guardo intorno, è sempre un bel paesello con quelle colline da urlo. Che meraviglia queste langhe al confine con l appenino. Ora il sole è pallido.
Salgo fino al campeggio è poi di nuovo in cresta direzione Perletto
Sto bene ma nelle gambe ho solo poco meno di 40 km.
La strada scorre veloce un po' di asfalto un po' sterrato qualche leggera saltella. Tutto liscio, troppo!
A un tratto i pedali si bloccano completamente. In un attimo i miei sogni svaniscono e comincio a pensare come è da chi farmi venire a recuperare. Sono le 9.
Calma, respira Gianni, respira.
Quando ho assemblato questa bici ho inizialmente avuto dei problemi con il movimento centrale era uno Sram l’ ho poi sostituito con un XT e mi sembrava di andare a gonfie vele.
E invece, ecco che la guarnitura raschia contro il telaio ma cosa diavolo è successo
Smonto la pedivella, la guarnitura, e i cuscinetti girano bene. Allora è proprio la guarnitura che raschia contro il telaio. Per fortuna, deformazione professionale mi sono portato un paio di pinze a pappagallo, ma quelle piccole. Provo a prendere la calotta per svitarla e allontanarlo dal telaio, ma sono troppo piccole. Riesco comunque a svitare un po' la calotta di dx, rimonto tutto e non raschia più. Riparto.
Qualche centinaio di metri e solo da capo.
Ripeto l’operazione. E lo farò per tre volte, fino a quando sentendo raschiare qualcosa sempre in zona pedali, mi fermo e guardando con attenzione ciò che raschiava vedo che è una vite della corona piccola che si sta svitando. CHE CRETINO non potevo vederla prima!
Non era un problema di movimento centrale!
E' proprio vero che quando si hanno dei pregiudizi, dei preconcetti non si vede di là del proprio naso.
Per l’ennesima volta smonto tutto e riparo. Regolo il deragliatore e riparto; non è perfetto ma non da grossi problemi ma quel che peggio ho perso la concentrazione, oltre ad aver perso tempo.
Da Perletto a Gottasecca provo a recuperare non tanto il tempo quanto la concentrazione, un altra barretta.
A un bivio uscendo dallo sterrato seguo come un caprone le indicazioni del GTL come è giusto fare, peccato che sul piccolo cartello invece di esserci scritto Saliceto c’ era scritto Monesiglio. CRETINO DUE VOLTE.
Ritorno sui miei passi ed al bivio mi accorgo che le indicazioni giuste c’ erano bastava leggere. CRETINO! Faccio il punto, tra guasto e strada sbagliata ho perso un’oretta
Da Gottasecca al Santuario un bel sentiero pulito con indicazioni MTB, goduria. Breve indecisione al Santuario e poi direzione Saliceto.
Sopra l’ abitato di Saliceto preso dalla foga della discesa salto un bivio e di nuovo mi ritrovo a dover tornare indietro. Ovviamente il ritorno è sempre in salita.
Leggero sconforto nel tratto prima di Rocchetta di Cengio. Forse è ora di fermati per una pausa. E così faccio. Prima di scendere in paese mi fermo. La campana suona le 12 ho percorso 77 km. Mi siedo, mangio e ragiono sulla strada ancora da percorrere. Dopo 20 minuti sono nuovamente in sella, scendo nella abitato di Rocchetta C. , direzione Millesimo.
Da qui in avanti il percorso mi è completamente sconosciuto; solo segnavia e la traccia sul GPS.
Dopo il paese è di nuovo fuoristrada e questa volta lo scenario cambia sono Calanchi e tufo fino o ad un punto in cui il sentiero sparisce nel nulla, da una parte campi dalla altra una flebile traccia nel bosco impenetrabile. Non sapendo dove andare, seguo la traccia sul GPS che mi fa attraversare il campo con l’erba altissima e al termine di questo attraverso un varco invisibile tra le piante e sono nuovamente nel bosco. Tracce di moto e se non fosse per queste, il sentiero non esisterebbe più.
Salita brutta e umida, spingo, poi campo a seguire la traccia, erba al manubrio. Altra salita spingo di nuovo, brutte sensazioni, le gambe non ci sono e neanche la testa. Finalmente ne esco sono sulla statale 42 verso Cengio a Case di Bertula, un breve tratto di questa e poi nuovamente nel bosco. Sconforto, altra salita da spingere e di questo tratto, fino a Millesimo non ricordo più nulla.
A Millesimo passo sotto l’autostrada e si comincia a salire, ora qualche punto di riferimento ce l’ho e soprattutto so che salirò fino sopra ad Osiglia. Questo è il momento di un miracoloso gel
Finisce l’asfalto e comincia un bellissimo sterrato che mi porterà a ritrovare la civiltà in località Cabitti, secondo gel e poi sull’incrocio tra provinciale 16 e provinciale 38. I cartelli indicano Melogno 8 km Osiglia 3 Km sono a un’altitudine di circa 1000 mt.
Mi sento quasi arrivato ma non è così.
Qualche centinaio di metri di asfalto che non disdegno, poi giù in discesa su ampio sterrato verso Bormida.
La mia speranza è di scendere poco ma so benissimo che non sarà così.
Indecisione nel seguire la traccia perché non corrisponde alla strada, ma seguo l’intuito e mi trovo nuovamente sulla itinerario corretto a Pian Soprano.
Ora nuovamente salita su strada sterrata. Terreno pesante con diversi tratti di fango. Spingo sovente e ho finito l’acqua. Sono cotto e ho sete. Devo fermarmi per mangiare e bere e voglio togliermi da mezzo a quel bosco. E proprio mentre penso che mal che vada possa abbeverarmi in una pozza d’acqua, dietro ad una curva una fonte con un bel tronco di legno che da cui sgorga acqua fresca e cristallina. Bevo, mangio e bevo. Preparo una borraccia con i sali e riparto.
Ora le gambe spingono bene, un passo lento, deciso e continuo mi porta nuovamente a quota mille, scarsi.
Incrocio la SP 23 e comincia la lunga e goduriosa discesa verso la meta.
Ogni tanto un occhio alla traccia e giù veloce fino ad abbandonare la comoda sterrata per una diretta poco ciclabile e infrascata verso Calice Ligure.
Tra pietre massi e sassi mi ritrovo con la posteriore a terra. Per fortuna un rapido gonfia e ripara acquistato sabato, mi rimette in carreggiata in un minuto.
Da Calice l’ultima salita, su acciottolato umido e spingendo bellamente guadagno Perti Alto, da qui verso Finalborgo passando per Castel Govone dove la scalinata in discesa mi porta a Quotazero o quasi.
Ultimi km verso la stazione, c’è traffico di auto e bikers che supero senza rispetto e con un sorriso da ebete stampato in faccia. Alle 18:30 davanti alla stazione di Finale dichiaro conclusa con successo la mia cavalcata riuscendo a prendere l’ultimo treno per il rientro a casa.
A questo punto sono doverosi i ringraziamenti.
In primis a Giorgio Mazzarello che mi ha passato la traccia del tratto Saliceto-Finale e alcuni indispensabili consigli, tra cui la variante per aggirare monte Ronco di Maglio.
Non fosse stato per lui, non avrei sicuramente portato a termine l’impresa e sareste a cercami nei boschi.
Poi alla S. C. Calamandranese che in questi ultimi mesi si è tirato dietro con pazienza un vecchietto facendolo banfare e schiattare a ogni uscita o quasi. Probabilmente è servito !
Infine un ringraziamento anche a Matteo (Pazzaura) che con il giro invernale in MTB a Finale e il consiglio di prendere una 29” ha dato la svolta per riportarmi sulla “cattiva strada”; sui sentieri.
Per gli amanti dei numeri:
130 km percorsi, comprese deviazioni ed errori.
3700 mt dislivello
Ore 11:30 percorsi sulla sella pedalando
Ore 13:30 il tempo totale
Nr. 15 zecche che la mia adorata mogliettina mi ha tolto con tanta pazienza questa sera

Considerazioni sul percorso:
Itinerario logico, bello, vario.
Sentieri in alcuni tratti da ripulire e segnavia al minimo indispensabile. Ci vuole l'aiuto di una cartina o traccia GPS.
A piedi risulta comunque tutto più facile.
Il senso di percorrenza migliore è partendo da Finale per giungere in Piemonte.
Bei tratti da percorrere anche fine a se stessi, ma il vero senso dell'itinerario è percorrerlo da un punto all'altro.
Molto interessante, cosa che io non ho fatto, è la visita ai vari paesi, Santuari, Castelli, Ruderi etc. etc. ma ci vuole molto tempo a disposizione.

Questa è l'unico brutto contributo fotografico. L'arrivo alla stazione
Image
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
Stefs
Utente Molto Attivo
Posts: 374
Joined: Wed Mar 28, 2012 20:35

Re: Via dei Feudi Carretteschi sulla Rivista del Trekking

Post by Stefs »

Ciao... gran bella cavalcata : Thumbup :
Che bici è?
User avatar
giobibo
Quotazerino doc
Posts: 2215
Joined: Wed Apr 02, 2008 21:47
Location: Piemonte

Re: Via dei Feudi Carretteschi sulla Rivista del Trekking

Post by giobibo »

Niner Air 9 Alu, con forca rigida in carbonio
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
User avatar
Littletino
Quotazerino doc
Posts: 1434
Joined: Tue Jan 29, 2008 15:41
Location: Arenzano

Re: Via dei Feudi Carretteschi sulla Rivista del Trekking

Post by Littletino »

Che bella impresa Gio!! : Ok :
Realizzarla dopo averla tanto pensata e sognata, e dopo aver passato momenti difficili nei quali uno nemmeno sa più cosa potrà ancora fare é una cosa grandiosa. : Thumbup :
Hai tutta la mia stima e il mio entusiasmo.

Sei un grande.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
User avatar
Pazzaura
Titano di Quotazero
Posts: 15183
Joined: Fri Feb 09, 2007 9:23
Location: Genova Sestri
Contact:

Re: Via dei Feudi Carretteschi sulla Rivista del Trekking

Post by Pazzaura »

Bellissimo... che numeri!! Grande giro!! Non credo ce l'avrei fatta... ma forse ci avrei provato. I miei complimenti : Thumbup : : Thumbup :
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
User avatar
scinty
Amministratore
Posts: 12276
Joined: Mon Apr 30, 2007 21:42
Location: Genova

Re: Via dei Feudi Carretteschi sulla Rivista del Trekking

Post by scinty »

Ma grandissimo giobibo!!! =D>

anche a me era venuto un simile sogno ciclistico ma sono una dilettante, non posso competere con te che sei super allenato!!!

Complimenti!!! :D :D :D
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
User avatar
lupo della steppa
Quotazerino doc
Posts: 1506
Joined: Wed Jan 27, 2010 20:38
Location: sassello
Contact:

Re: Via dei Feudi Carretteschi sulla Rivista del Trekking

Post by lupo della steppa »

complimenti :!:
la prossima potresti arrivare al mare passando dal Beigua..
...montagna vissuta,tempo per respirare... (Reinhard Karl)

"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
(Nuvola Rossa,capo Sioux)
User avatar
giobibo
Quotazerino doc
Posts: 2215
Joined: Wed Apr 02, 2008 21:47
Location: Piemonte

Re: Via dei Feudi Carretteschi sulla Rivista del Trekking

Post by giobibo »

Un grazie a tutti per l'apprezzamento.

@lupo: non mettermi certe idee in testa :risataGrassa:
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
User avatar
giobibo
Quotazerino doc
Posts: 2215
Joined: Wed Apr 02, 2008 21:47
Location: Piemonte

Re: Via dei Feudi Carretteschi sulla Rivista del Trekking

Post by giobibo »

A volte ritornano....
Sabato mi sono ripetuto. Questa volta con la bici da corsa, partendo dal mare per raggiungere le mie amate colline.
L'itinerario seguito è questo: http://www.dirienzi.net/products/via-de ... uristica-/" onclick="window.open(this.href);return false;
Brevemente: Treno fino a Finale, poi Calice ligure e su per Pian dei corsi, si scende in val Bormida fino a Pallare per risalire in fr. Biestro e raggiungere Plodio.
Si segue per Millesimo, Cengio e Saliceto; da qui nuovamente su sul crinale tra valle Bormida e Uzzone per raggiungere Gottasecca (in questo tratto crisi pazzesca accompagnata da crampi poi per fortuna mi sono ripreso) scendendo prima a "Valle" poi Prunetto Levice e Bergolo. Discesa su Cortemilia, ultima salita a Castino ed infine giù in valle Belbo fino a casa

Image

Image

Image

Image

Image
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
User avatar
Littletino
Quotazerino doc
Posts: 1434
Joined: Tue Jan 29, 2008 15:41
Location: Arenzano

Re: Via dei Feudi Carretteschi sulla Rivista del Trekking

Post by Littletino »

Complimenti, hai preso oltretutto una giornata favolosa. : Thumbup :
E le foto sono molto belle.
Ma la prima? Avevi un complice alla stazione? :risataGrassa:
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
User avatar
topo
mus musculus januensis mont.
Posts: 3799
Joined: Tue Apr 10, 2007 14:46
Location: qui

Re: Via dei Feudi Carretteschi sulla Rivista del Trekking

Post by topo »

fantastico!
perbacco :D
User avatar
bade
Amministratore
Posts: 16166
Joined: Thu Dec 29, 2005 15:45
Location: Genova
Contact:

Via dei Feudi Carretteschi sulla Rivista del Trekking

Post by bade »

Davvero bello, poi le zone collinari intorno a cortemilia ultimamente un po' le ho vissute e sono molto belle :lol:
User avatar
lupo della steppa
Quotazerino doc
Posts: 1506
Joined: Wed Jan 27, 2010 20:38
Location: sassello
Contact:

Re: Via dei Feudi Carretteschi sulla Rivista del Trekking

Post by lupo della steppa »

quindi 5 gpm :D .... Pian dei Corsi salita di tutto rispetto :esclamativo: ... ma da Feglino è più dura :mrgreen:
..bella cavalcata..
quando la vorrai fare da Varazze ,oltre al Beigua,ho alcune salite da suggerirti (tipo fondoferle-cimaferle ,Montechiaro da Cartosio,Roccaverano...ecc... :mrgreen: )
...montagna vissuta,tempo per respirare... (Reinhard Karl)

"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
(Nuvola Rossa,capo Sioux)
Post Reply

Return to “Libri e Guide”