Faccio fatica a capire perche si continuano a pubblicare (e a comperare) delle guide fatte cosi (male!). Eppure non bisogna inventarsi niente, basta prendere degli esempi editoriali tipo la guida di Kalymnos (ma anche tante altre) e tentare di fare un lavoro simile. Anche perche comunuqe il buon Thomas ci avra dedicato moltissimo tempo.
Non ne posso più del format delle guide Versante Sud, coi disegnini da bambini, senza il nome degli apritori, ne l'anno: una gravissima perdita di memoria storica.
Inoltre è un singolo volume pesantissimo e ingombrante.
Ripeto, ci sono degli ottimi esempi in giro da cui attingere.
Peccato, non la acquisterò.
Ciao
Nuova guida di Thomas
Moderator: Moderatori
Re: Nuova guida di Thomas
non ci avevo fatto caso perche' non ne ho mai preso.... ma non mettere l'anno e gli apritori e' una bestemmia
Re: Nuova guida di Thomas
L'anno è fondamentale.adrian wrote:non ci avevo fatto caso perche' non ne ho mai preso.... ma non mettere l'anno e gli apritori e' una bestemmia
Chiunque abbia mai arrampicato a Finale sa che il grado attribuito ad una via degli anni 80 non è paragonabile ad un grado attribuito ad una via chiodata l'altro ieri........
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
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- Titus
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Re: Nuova guida di Thomas
Il brutto vizio ...che chi abbia aperto o scalato vie ...prima dei soggetti contemporanei ...non valgano come come loro....il tutto per dire.... "io sono più forte"...... e gli altri tutti mezze segheserena wrote:L'anno è fondamentale.adrian wrote:non ci avevo fatto caso perche' non ne ho mai preso.... ma non mettere l'anno e gli apritori e' una bestemmia
Chiunque abbia mai arrampicato a Finale sa che il grado attribuito ad una via degli anni 80 non è paragonabile ad un grado attribuito ad una via chiodata l'altro ieri........
C'è sempre stato e sempre ci sarà.......ma un po' di onestà intellettuale ci vorrebbe
Poi, se non lo capiscono perchè sono giovani ci sta......ma che vadano ad eiaculare da un altra parte
Una razza, una faccia...
Re: Nuova guida di Thomas
Invito tutti a postare commenti evitando epiteti gratuiti che non aggiungono nulla alla discussione.
La critica se costruttiva può essere utile altrimenti rimane fine a se stessa.
Grazie della collaborazione
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- Utente di Quotazero
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Re: Nuova guida di Thomas
Preso la nuova guida di Thomas.
Considerazioni :
concordo con la critica riguardo le info scarse o nulle su anno di apertura e apritori dei tiri. Oltre a perdere la memoria storica , si prendono anche bastonate ( e rischi ). Chiunque scali a Finale sa che a parità di grado, un tiro degli anni '80 e uno di una falesia nuova sono due sport diversi
A favore di Thomas ci sono senza dubbio le descrizioni degli avvicinamenti , in macchina e a piedi. Non so se uno che viene per la prima volta a Finale, riesce a trovare le falesie con "l'aiuto " della guida di Gallo. ( io non ci sono riuscito! )
I gradi sono più morbidi rispetto all'altra guida, ma in alcuni casi sono stati corretti rispetto alla guida precedente di Thomas, ad esempio Eco inferiore, Cordonbleu e probabilmente altre. Non mi interessa la disputa sul grado, ma se compro una guida, voglio almeno trovare le falesie, poi se non chiudo i tiri è colpa mia.
Negli ultimi anni sono state aperte molte falesie nuove, ben venga un testo che ponga fine alle fotocopie volanti, ma ormai il numero di tiri e quindi di pagine è davvero consistente. Penso che per Finale sarebbe ormai il momento di dividere la guida in più volumi a seconda dei settori. Un volumone di quasi mille pagine non è più così comodo da portare nella sacca , e non credo che chi va a scalare ad esempio a Rocca di Corno trovi così utile avere nella guida i tiri di Perti o di Capra zoppa.
Detto questo, sono contento di averla presa. Vista la mole, lo considero di più un testo da consultazione casalinga. Se e quando uscirà la nuova guida di Gallo, prenderò anche quella.
Considerazioni :
concordo con la critica riguardo le info scarse o nulle su anno di apertura e apritori dei tiri. Oltre a perdere la memoria storica , si prendono anche bastonate ( e rischi ). Chiunque scali a Finale sa che a parità di grado, un tiro degli anni '80 e uno di una falesia nuova sono due sport diversi
A favore di Thomas ci sono senza dubbio le descrizioni degli avvicinamenti , in macchina e a piedi. Non so se uno che viene per la prima volta a Finale, riesce a trovare le falesie con "l'aiuto " della guida di Gallo. ( io non ci sono riuscito! )
I gradi sono più morbidi rispetto all'altra guida, ma in alcuni casi sono stati corretti rispetto alla guida precedente di Thomas, ad esempio Eco inferiore, Cordonbleu e probabilmente altre. Non mi interessa la disputa sul grado, ma se compro una guida, voglio almeno trovare le falesie, poi se non chiudo i tiri è colpa mia.
Negli ultimi anni sono state aperte molte falesie nuove, ben venga un testo che ponga fine alle fotocopie volanti, ma ormai il numero di tiri e quindi di pagine è davvero consistente. Penso che per Finale sarebbe ormai il momento di dividere la guida in più volumi a seconda dei settori. Un volumone di quasi mille pagine non è più così comodo da portare nella sacca , e non credo che chi va a scalare ad esempio a Rocca di Corno trovi così utile avere nella guida i tiri di Perti o di Capra zoppa.
Detto questo, sono contento di averla presa. Vista la mole, lo considero di più un testo da consultazione casalinga. Se e quando uscirà la nuova guida di Gallo, prenderò anche quella.
- mikesangui
- Quotazerino doc
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Re: Nuova guida di Thomas
Non ho la nuova guida di Thomas, per ora vado avanti con la Y2K di Gallo... che è bella vecchia... pure troppo.
Ne prenderò una nuova penso l'anno prossimo , facendo confronti con quelle disponibili.
Le guide andrebbero fatte a moduli prevedendo degli aggiornamenti e non delle riedizioni. La guida non è un libro, è una cosa in evoluzione come l'arrampicata stessa. Ma è chiaro che gli aggiornamenti non li buoi mettere 40 euro.
Io uso le guide per trovare i posti , ma soprattutto per scegliere la falesia dove andare in un certo giorno con certe condizioni meteo.
E' incredibile come quasi tutte le guide diano spazio a descrizioni quasi inutili della via, e non indichino chiaramente cose come la scalabilità con sole, pioggia , vento. Questo anche solo per parti di falesia. Ad esempio venerdì scorso rischiava pioggia, sono andato al litigometro perché so che 5 tiri restano asciutti anche se piove forti .
Ma nessuna guida me lo dice.
come non mi dice se le catene del grotto di perti, o dell'antro rosso di corso sono asciutte in caso di pioggia e posso andarci. Nelel guide sono indicate alcune falesia consigliate per la pioggia, ma son quelle classiche evidenti, dove cmq rischi di metterti in tiri bagnati (Anfiteatro di cucco se ti metti su cianbalaur gli ultimi due / tre rinvii li fai sull'acqua).
E il vento??? se c'è vento da W quali sono riparate?
Sono queste le info che solo un local conosce e che darebbero valore aggiunto , altro che i commenti sulla via che lasciano il tempo che trovano.
Poi, senza dubbio la memoria storica va mantenuta e quindi va indicato l'anno di apertura, l'apritore , ma anche se e quando è stata richiodata e come (non tanto da chi.. ma se è resinata nel 2005 una via del 79 vale la pena saperlo).
Poi una bella cartina dei sentieri ? ha senso metterla , io ne ho una che regalavano con alp anni fa che chiarisce molto bene come arrivare (in diversi modi) alle falesie.
Poi sono carini icapitoli con i racconti dei protagonisti, ma la guida , soprattutto per i turisti, è un oggetto di pianificazione e logistica per le proprie uscite.
Ne prenderò una nuova penso l'anno prossimo , facendo confronti con quelle disponibili.
Le guide andrebbero fatte a moduli prevedendo degli aggiornamenti e non delle riedizioni. La guida non è un libro, è una cosa in evoluzione come l'arrampicata stessa. Ma è chiaro che gli aggiornamenti non li buoi mettere 40 euro.
Io uso le guide per trovare i posti , ma soprattutto per scegliere la falesia dove andare in un certo giorno con certe condizioni meteo.
E' incredibile come quasi tutte le guide diano spazio a descrizioni quasi inutili della via, e non indichino chiaramente cose come la scalabilità con sole, pioggia , vento. Questo anche solo per parti di falesia. Ad esempio venerdì scorso rischiava pioggia, sono andato al litigometro perché so che 5 tiri restano asciutti anche se piove forti .
Ma nessuna guida me lo dice.
come non mi dice se le catene del grotto di perti, o dell'antro rosso di corso sono asciutte in caso di pioggia e posso andarci. Nelel guide sono indicate alcune falesia consigliate per la pioggia, ma son quelle classiche evidenti, dove cmq rischi di metterti in tiri bagnati (Anfiteatro di cucco se ti metti su cianbalaur gli ultimi due / tre rinvii li fai sull'acqua).
E il vento??? se c'è vento da W quali sono riparate?
Sono queste le info che solo un local conosce e che darebbero valore aggiunto , altro che i commenti sulla via che lasciano il tempo che trovano.
Poi, senza dubbio la memoria storica va mantenuta e quindi va indicato l'anno di apertura, l'apritore , ma anche se e quando è stata richiodata e come (non tanto da chi.. ma se è resinata nel 2005 una via del 79 vale la pena saperlo).
Poi una bella cartina dei sentieri ? ha senso metterla , io ne ho una che regalavano con alp anni fa che chiarisce molto bene come arrivare (in diversi modi) alle falesie.
Poi sono carini icapitoli con i racconti dei protagonisti, ma la guida , soprattutto per i turisti, è un oggetto di pianificazione e logistica per le proprie uscite.