Ve ne parlo perché ho partecipato in piccolissima parte anch'io alla genesi del romanzo, nel senso che Silvano mi aveva dato da leggerne una delle prime versioni, chiedendomi di dirgli cosa ne pensavo.
Da bravo scolaretto, mi sono letto il libro con la matita in mano, segnando tutti i punti che mi sembravano poco chiari o troppo prolissi e, alla fine, Silvano ha tenuto conto anche di qualche mia osservazione.
Poi ha spedito il libro a tanti editori e nel frattempo ha continuato a migliorarlo, e poi Mursia gli ha detto che poteva anche essere interessante e insomma, alla fine delle fini, il libro è stato ora pubblicato.
A me, che oltre i libri di montagna, leggo di tutto, dalla "Recherche" di Proust alla fantascienza e a Topolino, a me è sembrato un buon libro già subito, e poi, tolti alcuni difetti e punti oscuri iniziali, alla fine direi che non ha niente da invidiare a tanti romanzi di grande successo.
Parla della piramide-laboratorio dell'Everest, che è anche in copertina, parla di un geologo che vuole prevedere i terremoti, della sua storia d'amore con una ricercatrice straniera, del gas raro xeno che esce dalle viscere della terra e ne combina di tutti i colori...
C'è ironia e suspense, amore, scienza e fantascienza e anche un po' di alpinismo himalayano...
Insomma, leggetelo, e poi ditemi che cosa ne pensate.
Comunque a circa metà libro la vicenda pare debba ancora iniziare...........
) ma l'ho ordinato 
E non è in cima a un monte ma sulla pianura..........