Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
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Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Mont Pelat (3051 m.) dal Col de la Cayolle
Sabato 24 luglio 2010 gita di chiusura della prima parte della stagione 2010: Mont Pelat, bella e arida montagna di 3051 m. che svetta tra la valle del Var e quella d’Allos.
Due sono le vie più frequentate per la cima: dal lago d’Allos, più corta e meno faticosa, e dal Col della Cayolle, che prevede prima la salita al Colle della Petite Cayolle (310 m. disl.) la successiva discesa e perdita di 260 m. di dislivello passando a lato dell’omonimo laghetto. Raccordo con il sentiero proveniente dal Lago d’Allos ed infine la risalita, con numerosissimi tornanti in un ambiente sempre più sassoso ed arido, degli ulteriori 670 m. per la cima.
Noi abbiamo scelto quella dal colle della Cayolle, con pernottamento al Ref. de la Cantoniere nel piccolo gruppo di case di Estenc, a 6 km. e circa 400 m. più in basso rispetto al Colle.
La mattina dopo il gruppo “storico” si riduce da 3 a 2 unità. Pierpaolo, per grossi problemi di stomaco avuti nella notte, decide di non partire, decisione logica viste le basse temperature ed il vento freddo che ci avevano accolto già la sera prima e che perdurano.
Alle 6h e 45’ con Gianfranco siamo al colle (m. 2326). Temperatura intorno ai 10/12 gradi, vento teso e freddo da nord ovest . In cinque minuti netti ci mettiamo gli scarponi, indossiamo pile, berretto, guanti di lana, ed iniziamo a risalire il sentiero per il Colle della Petite Cayolle.
Il freddo ed il vento onnipresente mi costringono, contrariamente alle mie abitudini, a tenere un passo sostenuto. Di fare fotografie neanche a parlarne: levarsi i guanti e fermarsi non è salutare ma, al di là di questo, ci pensa la mia digitale a togliermi qualsiasi velleità rifiutandosi caparbiamente di fare il suo dovere , causa problemi di carica delle pile !!!!.
In 40 min. siamo al colle e senza indugi ci buttiamo giù verso il laghetto. A rallentarci ci pensa una folata di vento, più forte del solito, che fa volare i miei sovraocchiali da sole. Nonostante dieci minuti persi a cercarli, non c’è verso di trovarli.
Ripartiamo, ripromettendoci una ulteriore ricerca al ritorno (che non darà alcun esito).
Mentre perdiamo quota si aprono alla nostra vista i numerosissimi tornanti che intagliano le pendici sud della nostra montagna. Dopo un’ora e un quarto siamo al raccordo (2380 m. circa) con il sentiero proveniente da Allos. La digitale ritiene di essersi scaldata abbastanza nella mia tasca e mi concede i primi scatti: la vetta che si staglia contro il cielo, quasi 700 m. più il alto, ed il lago d’Allos, letteralmente circondato da vette prati e boschi, in uno scenario da cartolina.
Il sentiero, con un lungo traverso da destra a sinistra inizia a risalire il ripido pendio (Ravin de Mèouille) per superare la rocciosa Barre du Pelat.
In caso di neve abbondante o ghiaccio è il punto critico dell’ascensione, presentando alcuni tratti parecchio esposti che impongono molta cautela nel procedere.
Di buona lena lo passiamo ed iniziamo la lunga serie di tornanti che lentamente ci fanno prendere quota nella Comba del Pelat.
A 2800 m. approfittando di un punto soleggiato e riparato dal vento, decidiamo di fermarci a prendere fiato e mangiare.
Incrociamo un’escursionista che sta scendendo e che, senza neanche rallentare, ci dice “beaucoup de vent sur le sommet !!”. Gli crediamo sulla parola !! .
Dal punto in cui siamo ci resta un tratto verso destra sino ad un costone e poi un lunghissimo traverso a sinistra che ci porta sotto la cima. Altro tornante a destra e siamo al colletto del Pelat. Inizia la parte finale della salita, poco sotto la cresta rocciosa, sferzata dal vento. Dieci minuti e siamo in cima, dove stanno sostando tre escursionisti che ci hanno preceduto. Giro d’orizzonte impressionante: gruppo degli Ecrins, Brec e Aiguille de Chambeyron, Viso, Oronaye, Argentera , Gelas per poi continuare verso ovest-nord ovest con la Cime de l’Estrop, il Mont Ventoux, la lontana Montagne St. Victoire e tante altre, citatemi da un simpatico francese, arrivato poco dopo di noi.
Non ci fidiamo a immortalarci con l’autoscatto sulla cima. Il vento è veramente forte e bisogna stare molto attenti (anche a non perdere la digitale!). Quindi solo foto reciproche.
Tempo di salita totale 3 ore (compresa sosta e ricerca occhiali) per un dislivello di poco più di 1000 metri. Altri 260 ci toccheranno al ritorno.
Trovato un punto più riparato dal vento ci fermiamo 20 minuti a mangiare bere e goderci il panorama che i francesi non esiterebbero a definire “superbe” .
Un bel 3000, facile e sentierato dalla partenza alla vetta. Meta molto frequentata dai francesi. Dalla cima possiamo osservarli mentre risalgono, numerosi, la comba sottostante.
Sulla via del ritorno sarà una serie interminabile di “bonjour”…”bonjour”…….”bonjour”………….”bonjour”………………..”.onjour”………………..”..njour”…………………………………………………………………..”…jour”.. . . . . . . . . . . “….our” . . . . . . . . “…..ur” .
Dopo 2h e 45’, con la gola completamente secca, arriviamo alla nostra vettura.
La maggior parte delle foto sono state fatte durante il ritorno.
Appena posso le caricherò in ordine inverso per seguire, visivamente, il racconto della salita.
Sabato 24 luglio 2010 gita di chiusura della prima parte della stagione 2010: Mont Pelat, bella e arida montagna di 3051 m. che svetta tra la valle del Var e quella d’Allos.
Due sono le vie più frequentate per la cima: dal lago d’Allos, più corta e meno faticosa, e dal Col della Cayolle, che prevede prima la salita al Colle della Petite Cayolle (310 m. disl.) la successiva discesa e perdita di 260 m. di dislivello passando a lato dell’omonimo laghetto. Raccordo con il sentiero proveniente dal Lago d’Allos ed infine la risalita, con numerosissimi tornanti in un ambiente sempre più sassoso ed arido, degli ulteriori 670 m. per la cima.
Noi abbiamo scelto quella dal colle della Cayolle, con pernottamento al Ref. de la Cantoniere nel piccolo gruppo di case di Estenc, a 6 km. e circa 400 m. più in basso rispetto al Colle.
La mattina dopo il gruppo “storico” si riduce da 3 a 2 unità. Pierpaolo, per grossi problemi di stomaco avuti nella notte, decide di non partire, decisione logica viste le basse temperature ed il vento freddo che ci avevano accolto già la sera prima e che perdurano.
Alle 6h e 45’ con Gianfranco siamo al colle (m. 2326). Temperatura intorno ai 10/12 gradi, vento teso e freddo da nord ovest . In cinque minuti netti ci mettiamo gli scarponi, indossiamo pile, berretto, guanti di lana, ed iniziamo a risalire il sentiero per il Colle della Petite Cayolle.
Il freddo ed il vento onnipresente mi costringono, contrariamente alle mie abitudini, a tenere un passo sostenuto. Di fare fotografie neanche a parlarne: levarsi i guanti e fermarsi non è salutare ma, al di là di questo, ci pensa la mia digitale a togliermi qualsiasi velleità rifiutandosi caparbiamente di fare il suo dovere , causa problemi di carica delle pile !!!!.
In 40 min. siamo al colle e senza indugi ci buttiamo giù verso il laghetto. A rallentarci ci pensa una folata di vento, più forte del solito, che fa volare i miei sovraocchiali da sole. Nonostante dieci minuti persi a cercarli, non c’è verso di trovarli.
Ripartiamo, ripromettendoci una ulteriore ricerca al ritorno (che non darà alcun esito).
Mentre perdiamo quota si aprono alla nostra vista i numerosissimi tornanti che intagliano le pendici sud della nostra montagna. Dopo un’ora e un quarto siamo al raccordo (2380 m. circa) con il sentiero proveniente da Allos. La digitale ritiene di essersi scaldata abbastanza nella mia tasca e mi concede i primi scatti: la vetta che si staglia contro il cielo, quasi 700 m. più il alto, ed il lago d’Allos, letteralmente circondato da vette prati e boschi, in uno scenario da cartolina.
Il sentiero, con un lungo traverso da destra a sinistra inizia a risalire il ripido pendio (Ravin de Mèouille) per superare la rocciosa Barre du Pelat.
In caso di neve abbondante o ghiaccio è il punto critico dell’ascensione, presentando alcuni tratti parecchio esposti che impongono molta cautela nel procedere.
Di buona lena lo passiamo ed iniziamo la lunga serie di tornanti che lentamente ci fanno prendere quota nella Comba del Pelat.
A 2800 m. approfittando di un punto soleggiato e riparato dal vento, decidiamo di fermarci a prendere fiato e mangiare.
Incrociamo un’escursionista che sta scendendo e che, senza neanche rallentare, ci dice “beaucoup de vent sur le sommet !!”. Gli crediamo sulla parola !! .
Dal punto in cui siamo ci resta un tratto verso destra sino ad un costone e poi un lunghissimo traverso a sinistra che ci porta sotto la cima. Altro tornante a destra e siamo al colletto del Pelat. Inizia la parte finale della salita, poco sotto la cresta rocciosa, sferzata dal vento. Dieci minuti e siamo in cima, dove stanno sostando tre escursionisti che ci hanno preceduto. Giro d’orizzonte impressionante: gruppo degli Ecrins, Brec e Aiguille de Chambeyron, Viso, Oronaye, Argentera , Gelas per poi continuare verso ovest-nord ovest con la Cime de l’Estrop, il Mont Ventoux, la lontana Montagne St. Victoire e tante altre, citatemi da un simpatico francese, arrivato poco dopo di noi.
Non ci fidiamo a immortalarci con l’autoscatto sulla cima. Il vento è veramente forte e bisogna stare molto attenti (anche a non perdere la digitale!). Quindi solo foto reciproche.
Tempo di salita totale 3 ore (compresa sosta e ricerca occhiali) per un dislivello di poco più di 1000 metri. Altri 260 ci toccheranno al ritorno.
Trovato un punto più riparato dal vento ci fermiamo 20 minuti a mangiare bere e goderci il panorama che i francesi non esiterebbero a definire “superbe” .
Un bel 3000, facile e sentierato dalla partenza alla vetta. Meta molto frequentata dai francesi. Dalla cima possiamo osservarli mentre risalgono, numerosi, la comba sottostante.
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Dopo 2h e 45’, con la gola completamente secca, arriviamo alla nostra vettura.
La maggior parte delle foto sono state fatte durante il ritorno.
Appena posso le caricherò in ordine inverso per seguire, visivamente, il racconto della salita.
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Amedeo Modigliani
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
bello il pelat è da tanto che lo "punto" con gli sci...quest'anno volevo andarci ma poi han chiuso il maddalena...
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
FRANKIE@ wrote:Sulla via del ritorno sarà una serie interminabile di “bonjour”…”bonjour”…….”bonjour”………….”bonjour”………………..”.onjour”………………..”..njour”…………………………………………………………………..”…jour”.. . . . . . . . . . . “….our” . . . . . . . . “…..ur” .
Dopo 2h e 45’, con la gola completamente secca, arriviamo alla nostra vettura.
Chissà che bello il panorama sulla Provenza!
attendo foto!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Ci sono stato in moto su quel colle! (E ci torno a fine agosto a finire "il lavoro").
Bello, aspettiamo foto!
Bello, aspettiamo foto!
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Ecco le foto:
Il col della Cayolle salendo a quello della Petite Cayolle
Il colle della Petite Cayolle
Il lago della Petite Cayolle
Il vallone che scende ad Allos
Il raccordo del nostro sentiero con quello proveniente da Allos
Un attimo di respiro risalendo il Ravin de Mèouille sotto la Barre du Pelat
Il Trou de l'Aigle dalla comba del Pelat
La nostra meta
Il lunghissimo traverso nell'arida comba del Pelat
Panorama verso sud-est
Un ultimo sforzo per arrivare in cima
In cima
In cima
Monviso e Oronaye svettano inconfondibili all'orizzonte
Il Lago di Allos, piccola perla (ma poi neanche tanto piccola) incastonata in una corona di cime
La comba del Pelat vista dalla cima
Panorama verso nord: sullo sfondo il massiccio degli Ecrins
Momento di relax in cima
Saluti e buone ferie a tutti. Ci rivediamo a settembre.
FRANKIE@
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Amedeo Modigliani
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Bellissimo!!
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Bellissime foto
Gran bei posti , panorama superlativo e soprattutto il lago di Allos e' davvero meraviglioso....
Bravissimi
Gran bei posti , panorama superlativo e soprattutto il lago di Allos e' davvero meraviglioso....
Bravissimi
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Quoto!MAURY76 wrote:Bellissime foto
Gran bei posti , panorama superlativo e soprattutto il lago di Allos e' davvero meraviglioso....
Bravissimi
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Anche io ci avevo fatto un pensiero con gli sci, ma quest'anno tutte le gite previste in zona sono saltate causa chiusura della Maddalena.
L'aridita` della comba l'avevo gia` notata durante la gita alla Pointe da la Cote de l'Ane (se non sbaglio la cima sullo sfondo a sinistra nella prima foto) ma da vicino e` ancora peggio. Dovrebbe essere molto meglio con la neve.
L'aridita` della comba l'avevo gia` notata durante la gita alla Pointe da la Cote de l'Ane (se non sbaglio la cima sullo sfondo a sinistra nella prima foto) ma da vicino e` ancora peggio. Dovrebbe essere molto meglio con la neve.
Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Stupenda!!!!!!!!!!!!!!!!!FRANKIE@ wrote:
Il Lago di Allos, piccola perla (ma poi neanche tanto piccola) incastonata in una corona di cime
Le cose che possiedi alla fine ti possiedono...
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
giumork wrote:Stupenda!!!!!!!!!!!!!!!!!FRANKIE@ wrote:
Il Lago di Allos, piccola perla (ma poi neanche tanto piccola) incastonata in una corona di cime
Eh si, anche secondo me......e' quella che preferisco
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Domanda : è un ex-cono vulcanico, uno sprofondamento o quale origine geomorfologica ha generato questo cesello?FRANKIE@ wrote:Il Lago di Allos, piccola perla (ma poi neanche tanto piccola) incastonata in una corona di cime
Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Anche io mi sono posto la stessa domanda, la conformazione della zona lo farebbe pensare: cercando su internet pare essere, semplicemente, di origine glaciale. Quota 2230 m. prof. max. 45/49 metri.Ago wrote:Domanda : è un ex-cono vulcanico, uno sprofondamento o quale origine geomorfologica ha generato questo cesello?FRANKIE@ wrote:Il Lago di Allos, piccola perla (ma poi neanche tanto piccola) incastonata in una corona di cime
FRANKIE@
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Giovedì scorso io ,em e soundofsilence siamo stati su questa montagna......premetto che non sono molto soddisfatto... Dopo le varie contrattazioni del giorno precedente si sceglie la meta...e già sulla meta non ero d'accordo , avrei preferito effettuare quest'escursione nel periodo in cui l'ha fatta FRANKIE@ così da poter godere dei fantastici colori estivi, ma non c'e' stato verso di distoglierli dalla loro convinzione...ed essendo in minoranza.... Visto che l'indomani dovrò essere piuttosto presto a casa e la gita e' in un luogo ,per noi geovesi,un pò distantuccio ,chiedo che venga anticipato l'orario dalle 5 alle 4:30 e la cosa viene accolta. Giunto a casa mi preparo lo zaino ,in modo da fare poco rumore l'indomani mattina e non svegliare moglie e figlia.....ma la sfiga e' in agguato e la sveglia impostata per le 3:50 non suonerà , così verrò svegliato di soprassalto dalla suoneria del mio cellulare posto in cucina ....domandandomi come mai qualcuno mi chiama nel cuore della notte, constato essere le 4:40 e' sound che mi chiede dove sono....faccio presente che la sveglia non ha suonato, così mi verranno a prendere sotto casa (per la cronaca la sveglia ha esaurito le batterie all' 1:15...sta carogna.. ) Mi vesto in fretta e furia per non far aspettare troppo i compari di gita e nel mentre sveglio tutti ,sbatto contro i tavoli, faccio cadere le cose...e ovviamente mia moglie .... Finalmente riesco ad uscire di casa e sono le 5:00 Partiamo per questo lunghissimo viaggio ,provo ancora a proporre qualche gita alternativa....ma niente....perciò mi rassegno ad andare al Pelat. Giunti a Barcellonette il GPS di sound inizia a dare i numeri e pensa bene di farci svalicare un monte su di una pista da sci alla fine riusciamo ad arrivare in qualche modo al Col de la Cayolle e alle 10:00 ,dopo solo 5 ore ore di viaggio iniziamo l'escursione....non la sto a descrivere perchè l'aveva già fatto FRANKIE@....Comunque, malgrado la palina al Colle indichi 3 ore 45 min. ,alle 12:20 siamo già in vetta. Qui facciamo foto e pranziamo, il meteo e' ottimo e le temperature gradevoli. Poi con calma rientriamo alla macchina ,per effettuare il lungo viaggio di ritorno.
In conclusione non sono molto soddisfatto, anzi....come dicevo all'inizio avrei preferito fare questa gita in Luglio per godere dei bei colori estivi ,sia dei laghi che dell'ambiente in generale. Comunque anche in estate non credo che ne valga la pena fare un viaggio così lungo per una gita del genere, ci sono posti dello stesso livello molto più vicini di questo.
Foto e descrizione dettagliata sono le trovate qui:
http://www.finoincima.altervista.org/Pe ... 0Pelat.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Appena riesco ne allego qualcuna
In conclusione non sono molto soddisfatto, anzi....come dicevo all'inizio avrei preferito fare questa gita in Luglio per godere dei bei colori estivi ,sia dei laghi che dell'ambiente in generale. Comunque anche in estate non credo che ne valga la pena fare un viaggio così lungo per una gita del genere, ci sono posti dello stesso livello molto più vicini di questo.
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Maury76 wrote:Giovedì scorso io ,em e soundofsilence siamo stati su questa montagna......premetto che non sono molto soddisfatto... Dopo le varie contrattazioni del giorno precedente si sceglie la meta...e già sulla meta non ero d'accordo , avrei preferito effettuare quest'escursione nel periodo in cui l'ha fatta FRANKIE@ così da poter godere dei fantastici colori estivi, ma non c'e' stato verso di distoglierli dalla loro convinzione...ed essendo in minoranza.... Visto che l'indomani dovrò essere piuttosto presto a casa e la gita e' in un luogo ,per noi geovesi,un pò distantuccio ,chiedo che venga anticipato l'orario dalle 5 alle 4:30 e la cosa viene accolta. Giunto a casa mi preparo lo zaino ,in modo da fare poco rumore l'indomani mattina e non svegliare moglie e figlia.....ma la sfiga e' in agguato e la sveglia impostata per le 3:50 non suonerà , così verrò svegliato di soprassalto dalla suoneria del mio cellulare posto in cucina ....domandandomi come mai qualcuno mi chiama nel cuore della notte, constato essere le 4:40 e' sound che mi chiede dove sono....faccio presente che la sveglia non ha suonato, così mi verranno a prendere sotto casa (per la cronaca la sveglia ha esaurito le batterie all' 1:15...sta carogna.. ) Mi vesto in fretta e furia per non far aspettare troppo i compari di gita e nel mentre sveglio tutti ,sbatto contro i tavoli, faccio cadere le cose...e ovviamente mia moglie .... Finalmente riesco ad uscire di casa e sono le 5:00 Partiamo per questo lunghissimo viaggio ,provo ancora a proporre qualche gita alternativa....ma niente....perciò mi rassegno ad andare al Pelat. Giunti a Barcellonette il GPS di sound inizia a dare i numeri e pensa bene di farci svalicare un monte su di una pista da sci alla fine riusciamo ad arrivare in qualche modo al Col de la Cayolle e alle 10:00 ,dopo solo 5 ore ore di viaggio iniziamo l'escursione....non la sto a descrivere perchè l'aveva già fatto FRANKIE@....Comunque, malgrado la palina al Colle indichi 3 ore 45 min. ,alle 12:20 siamo già in vetta. Qui facciamo foto e pranziamo, il meteo e' ottimo e le temperature gradevoli. Poi con calma rientriamo alla macchina ,per effettuare il lungo viaggio di ritorno.
In conclusione non sono molto soddisfatto, anzi....come dicevo all'inizio avrei preferito fare questa gita in Luglio per godere dei bei colori estivi ,sia dei laghi che dell'ambiente in generale. Comunque anche in estate non credo che ne valga la pena fare un viaggio così lungo per una gita del genere, ci sono posti dello stesso livello molto più vicini di questo.
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che viaggione che vi siete sparati!
già è un bel viaggio...fino al Colle della Maddalena.......
poi c'è ancora un bel pò di strada fino a Barcellonette....
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
...e da Barcellonette ce ne vuole ancora un bel pò...... ......serena wrote:che viaggione che vi siete sparati!
già è un bel viaggio...fino al Colle della Maddalena.......
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Ecco le foto:
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Foto bellissime!! Mi piacerebbe andarci!
Anche a me una volta è capitato che la sveglia non abbia suonato...
Anche a me una volta è capitato che la sveglia non abbia suonato...
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
La strada da Barcellonette e` lunga ma le Gorges du Bachelard sono affascinanti.
Ancora piu` belle dovrebbero essere le Gorges du Cian e le Gorges du Daluis.
Ancora piu` belle dovrebbero essere le Gorges du Cian e le Gorges du Daluis.
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
e le ultime :
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Il panorama dalla vetta e' bello, ma ne ho comunque visto di migliori....Martu wrote:Foto bellissime!! Mi piacerebbe andarci!
...non so se consigliartela, e non di certo in questo periodo...
A me e' già la seconda volta che capita...Martu wrote:Anche a me una volta è capitato che la sveglia non abbia suonato...
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Ma dalle foto il paesaggio mi sembra fantastico, "lunare", come piace a me!Maury76 wrote:Il panorama dalla vetta e' bello, ma ne ho comunque visto di migliori....Martu wrote:Foto bellissime!! Mi piacerebbe andarci!
...non so se consigliartela, e non di certo in questo periodo...
Poi noi in fatto di panorami dalla vetta abbiamo una sfiga...
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
in generale la valle Ubayette meriterebbe una visita....
ci sono stata di recente (ero in valle Stura e pioveva, abbiamo fatto un giro in Francia)..... ci sono diversi giri che possono essere interessanti!
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Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Intendiamoci ,non e' male , ma avrei preferito vederlo in un altro momento.....se confronti le foto fatte da FRANKIE@ fatte a Luglio al lac de la petite cayolle ed il Lac d'Allos ,con quelle fatte da me ora ,c'e' una bella differenza di coloriMartu wrote:Ma dalle foto il paesaggio mi sembra fantastico, "lunare", come piace a me!
Comuqnue da Genova e' un viaggione ,bisogna avercene voglia....
Questo e' vero...... .....Martu wrote:Poi noi in fatto di panorami dalla vetta abbiamo una sfiga...
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Direi che in generale e` interessante tutta l'Ubaye, non solo l'Ubayette (il ramo laterale che sale al Col de Larche/Colle della Maddalena).serena wrote:in generale la valle Ubayette meriterebbe una visita....
ci sono stata di recente (ero in valle Stura e pioveva, abbiamo fatto un giro in Francia)..... ci sono diversi giri che possono essere interessanti!
Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Prima di tutto voglio complimetarmi per la salita, molto veloce, visto che noi eravamo saliti in 3 ore. Ma io non brillo certamente per il ritmo .
Forse l'epoca non è stata la migliore (penso che una salita primaverile con ancora un poco di neve non sarebbe male), ed il Pelat, benchè sia un 3000, non merita 5 ore di macchina . Stroncherebbero chiunque e quindi anche il giudizio finale sull'escursione sicuramente ne risente.
A mio parere impostando la gita con un pernottamento nelle vicinanze del Colle della Cayolle o se possibile su due giorni, visitando magari il paese di Entrevaux o le Gorges de Daluis, il giudizio sarebbe meno severo.
Comunque è una vetta in più da segnare, cosa di non poco conto per noi "biechi" conquistatori di vette !!!
Ciao
Forse l'epoca non è stata la migliore (penso che una salita primaverile con ancora un poco di neve non sarebbe male), ed il Pelat, benchè sia un 3000, non merita 5 ore di macchina . Stroncherebbero chiunque e quindi anche il giudizio finale sull'escursione sicuramente ne risente.
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Amedeo Modigliani
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
FRANKIE@ wrote: Prima di tutto voglio complimetarmi per la salita, molto veloce, visto che noi eravamo saliti in 3 ore. Ma io non brillo certamente per il ritmo .
C'e' da dire che siamo andati a ritmo piuttosto sostenuto in quanto io dovevo essere a casa relativamente presto (prima delle 20:00)...dovendo recuperare il viaggio un pò più lungo del previsto anche a causa dell'errore del GPS e della mia sveglia
Il mio giudizio finale, più che per il lungo viaggio, risente più che altro dei colori trovati, molto migliori i tuoi....FRANKIE@ wrote:Forse l'epoca non è stata la migliore (penso che una salita primaverile con ancora un poco di neve non sarebbe male), ed il Pelat, benchè sia un 3000, non merita 5 ore di macchina . Stroncherebbero chiunque e quindi anche il giudizio finale sull'escursione sicuramente ne risente.
Questo si.....un'altra vetta smarcataFRANKIE@ wrote:Comunque è una vetta in più da segnare, cosa di non poco conto per noi "biechi" conquistatori di vette !!!
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Giovedì 22 settembre 2011: Col de la Cayolle (2320) – Col de la Petite Cayolle (2600) – Mont Pelat (3050) e ritorno.
Partecipanti: Em, Maury76 e Soundofsilence.
Lunghezza: 15 Km. circa. La tempistica per la salita al Mont Pelat è indicata in loco in 3h e 45, noi ci abbiamo impiegato 2h e 20 circa.
Dislivello: 1200 circa (1000 all’andata e 200 al ritorno).
Difficoltà: senza neve, come l’abbiamo trovato noi, direi tutto E, probabilmente il più facile 3000 che abbia mai fatto.
Percorso in macchina: Da Genova fino a Savona sull’Autostrada dei Fiori, poi fino a Mondovì sulla Savona Torino. Da Mondovì si segue per Cuneo e, poi, per Borgo San Dalmazzo e il Colle della Maddalena. Si segue la strada per il Colle della Maddalena e si svalica in Francia; si scende quindi dal Colle della Maddalena, passando per Larche, e quindi si arriva a incrociare la D902, che si imbocca verso sinistra; si giunge quindi a Jausiers e quindi a Barcelonnette dove si continua sulla D902, svoltando a sinistra per il Col de la Cayolle, che si raggiunge dopo oltre 20 Km. di stretta stradina e qui si parcheggia. In totale 280 Km e 4 ore di viaggio circa.
Percorso a piedi: Dal parcheggio si prende il sentiero sulla destra per il Col de la Petite Cayolle. Si giunge prima a un laghetto e quindi al colle. Dal Colle si prende il sentiero sulla destra, che passa sulla destra del Lac de la Petite Cayolle, e si continua a scendere lasciando sulla sinistra 2 deviazioni per il Lac d’Allos e, in corrispondenza della seconda, a quota 2400 circa, si ricomincia a salire verso la vetta, dove si giunge dopo circa 600 metri di salita. Il ritorno si effettua per la stessa via.
Conclusioni: Veramente bella la vista sul Lac d’Allos e le cime sovrastanti salendo e dalla vetta. Carino il Lac de la Petit Cayolle, ma sarebbe stato molto più bello trovarlo azzurro come nelle foto che avevamo visto su quotazero e non verde. Per il resto non molto da dire, bello in panorama di vetta ma non eccezionale, sicuramente ha il vantaggio di essere una salita breve e facile per un 3000, anche se, partendo dal Lac d’Allos sarebbe stata ancora più breve, ma con un viaggio in macchina assai più lungo.
Link alle foto:
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Partecipanti: Em, Maury76 e Soundofsilence.
Lunghezza: 15 Km. circa. La tempistica per la salita al Mont Pelat è indicata in loco in 3h e 45, noi ci abbiamo impiegato 2h e 20 circa.
Dislivello: 1200 circa (1000 all’andata e 200 al ritorno).
Difficoltà: senza neve, come l’abbiamo trovato noi, direi tutto E, probabilmente il più facile 3000 che abbia mai fatto.
Percorso in macchina: Da Genova fino a Savona sull’Autostrada dei Fiori, poi fino a Mondovì sulla Savona Torino. Da Mondovì si segue per Cuneo e, poi, per Borgo San Dalmazzo e il Colle della Maddalena. Si segue la strada per il Colle della Maddalena e si svalica in Francia; si scende quindi dal Colle della Maddalena, passando per Larche, e quindi si arriva a incrociare la D902, che si imbocca verso sinistra; si giunge quindi a Jausiers e quindi a Barcelonnette dove si continua sulla D902, svoltando a sinistra per il Col de la Cayolle, che si raggiunge dopo oltre 20 Km. di stretta stradina e qui si parcheggia. In totale 280 Km e 4 ore di viaggio circa.
Percorso a piedi: Dal parcheggio si prende il sentiero sulla destra per il Col de la Petite Cayolle. Si giunge prima a un laghetto e quindi al colle. Dal Colle si prende il sentiero sulla destra, che passa sulla destra del Lac de la Petite Cayolle, e si continua a scendere lasciando sulla sinistra 2 deviazioni per il Lac d’Allos e, in corrispondenza della seconda, a quota 2400 circa, si ricomincia a salire verso la vetta, dove si giunge dopo circa 600 metri di salita. Il ritorno si effettua per la stessa via.
Conclusioni: Veramente bella la vista sul Lac d’Allos e le cime sovrastanti salendo e dalla vetta. Carino il Lac de la Petit Cayolle, ma sarebbe stato molto più bello trovarlo azzurro come nelle foto che avevamo visto su quotazero e non verde. Per il resto non molto da dire, bello in panorama di vetta ma non eccezionale, sicuramente ha il vantaggio di essere una salita breve e facile per un 3000, anche se, partendo dal Lac d’Allos sarebbe stata ancora più breve, ma con un viaggio in macchina assai più lungo.
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Ma com'e' che quando lo dicevo io mi zittivi?soundofsilence wrote: Conclusioni: Veramente bella la vista sul Lac d’Allos e le cime sovrastanti salendo e dalla vetta. Carino il Lac de la Petit Cayolle, ma sarebbe stato molto più bello trovarlo azzurro come nelle foto che avevamo visto su quotazero e non verde. Per il resto non molto da dire, bello in panorama di vetta ma non eccezionale
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Ma sei proprio incontentabile!!! Anche quando dico quello che dici te ti lamenti....Maury76 wrote:Ma com'e' che quando lo dicevo io mi zittivi?soundofsilence wrote: Conclusioni: Veramente bella la vista sul Lac d’Allos e le cime sovrastanti salendo e dalla vetta. Carino il Lac de la Petit Cayolle, ma sarebbe stato molto più bello trovarlo azzurro come nelle foto che avevamo visto su quotazero e non verde. Per il resto non molto da dire, bello in panorama di vetta ma non eccezionale
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
......io me ne accorgo subito (anzi anche prima)...tu forse hai bisogno di una decina di giorni per metabolizzare la gita e renderti conto di che ciofeca era.... .....mah.....soundofsilence wrote:Ma sei proprio incontentabile!!! Anche quando dico quello che dici te ti lamenti....Maury76 wrote:Ma com'e' che quando lo dicevo io mi zittivi?soundofsilence wrote: Conclusioni: Veramente bella la vista sul Lac d’Allos e le cime sovrastanti salendo e dalla vetta. Carino il Lac de la Petit Cayolle, ma sarebbe stato molto più bello trovarlo azzurro come nelle foto che avevamo visto su quotazero e non verde. Per il resto non molto da dire, bello in panorama di vetta ma non eccezionale
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Non ho affatto detto che era brutta e che non ne valeva la pena, sono contento di esserci andato, molto meglio del Sautron sicuramente....Maury76 wrote:......io me ne accorgo subito (anzi anche prima)...tu forse hai bisogno di una decina di giorni per metabolizzare la gita e renderti conto di che ciofeca era.... .....mah.....soundofsilence wrote:Ma sei proprio incontentabile!!! Anche quando dico quello che dici te ti lamenti....Maury76 wrote:Ma com'e' che quando lo dicevo io mi zittivi?soundofsilence wrote: Conclusioni: Veramente bella la vista sul Lac d’Allos e le cime sovrastanti salendo e dalla vetta. Carino il Lac de la Petit Cayolle, ma sarebbe stato molto più bello trovarlo azzurro come nelle foto che avevamo visto su quotazero e non verde. Per il resto non molto da dire, bello in panorama di vetta ma non eccezionale
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Ahhhhhhhh.......per favore, perlomeno non dire stupidate..soundofsilence wrote:molto meglio del Sautron sicuramente....
Questo non mi sembra un commento molto positivo:soundofsilence wrote:Non ho affatto detto che era brutta e che non ne valeva la pena, sono contento di esserci andato
E' inutile continuare la discussione tanto te la canti e te la suoni.....soundofsilence wrote:ma sarebbe stato molto più bello trovarlo azzurro.....Per il resto non molto da dire.....
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Re: Mont Pelat (m. 3051) dal Col de la Cayolle
Quoto. In effetti però il viaggio è così lungo (ci arrivi in Trentino in 5 ore ) che è meglio fare una due giorni (con sosta obbligatoria per il gelato di Agnello ).em wrote:Direi che in generale e` interessante tutta l'Ubaye, non solo l'Ubayette (il ramo laterale che sale al Col de Larche/Colle della Maddalena).serena wrote:in generale la valle Ubayette meriterebbe una visita....
ci sono stata di recente (ero in valle Stura e pioveva, abbiamo fatto un giro in Francia)..... ci sono diversi giri che possono essere interessanti!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa