Ci sono uscite che si ricordano per tutta la vita. Questa è una di quelle.
La scorsa settimana, passando per Pian Marchisa ho avuto occasione di valutare le condizioni delle montagne intorno al Marguareis. Il caldo degli ultimi giorni, può averle modificate, ma sicuramente non sconvolte, per cui giovedì inizio a pianificare il gitone, cercandolo di inserire nei meandri del vivere quotidiano. Ho un impegno venerdì sera ed uno sabato alle 18,30 con una camminata nei boschi notturna organizzata dalla PRO LOCO. Per cui, esclusa la partenza il venerdì sera, rivolgo lo sguardo a sabato, faccio due conti, si può fare.
L’idea è di partire da Artesina ed arrivare a Limone. Classica traversata, da compiere con neve sicura. E con compagni fidati e allenati. Fabrizio è dei nostri di default, ma tiro dentro anche Emiliano, sempre pronto ai grandi appuntamenti, che, pur con pochissimo allenamento, so essere persona di estrema caparbietà e tenacia, date anche le esperienze precedenti.
Rimane da decidere il tragitto di massima. Dato il poco tempo a disposizione decido di privilegiare i colli ed i passi rispetto alle punte, e così sabato mattina alle 4 sono a casa di Emiliano a prendere il caffè con suo suocero che, gentilmente, si offre per il passaggio ad Artesina . Recuperiamo anche Fabri a Villanova e via, alle 5,30 le luci della mia auto (guidata dal buon Marco) si allontanano nel buio e rimaniamo soli con il nostro sogno di attraversata… Questo è solitamente un momento topico di queste avventure, che segna il distacco dalle sicurezze del mondo civile, e mi crea sempre un bel brivido.
Andiamo via leggeri, fiduciosi di arrivare presto.
Le piste scorrono via alla luce delle frontali ed in breve siamo al colle Bauzano. E’ ancora notte fonda. Decidiamo di attraversare il versante nord ovest del Mondolè per scendere poi sopra Pian di Male. Così è, e la discesa con le frontali ancora accese è caratteristica. Ripelliamo per raggiungere la Colla Rossa. Via le pelli e giù verso Pian Marchisa. Il giorno si palesa. Dietro un gobbone, a poco più di 10 metri si leva in volo un gipeto… Da rimanere senza fiato per maestosità e dimensioni, ma anche per la goffaggine di una animale così grande nel prendere il volo. Solo questo vale la levataccia dopo 2 ore di sonno…
Per ora la neve tiene bene (ma sono solo le 7,15), e percorriamo buona parte di Pian Marchisa in sketing. Di nuovo le pelli sotto al Mondovì direzione passo Biecai. Neve sempre dura fin sotto il passo, dove reperiamo una traccia provvidenziale che ci permette di raggiungerlo senza faticare troppo. A questo punto lasciamo la traccia che si inoltra in un vallone laterale e andiamo verso Porta Sestrera. Il Vallone è un posto solitario ed affascinante. Molti camosci ci guardano dallo spartiacque col vallone di San Lorenzo. Ora finalmente siamo al sole, che tiepido ci scalda, ce lo godiamo. Ancora un po’ di tracement e siamo a Porta Sestrera. Foto e giù verso il Rifugio Garelli, dove avevamo previsto di fare la prima pausa. Il vallone è ancora in ombra e, dove il sole nei giorni scorsi ha lavorato, la neve tiene e la discesa è entusiasmante. Anche il rifugio è ancora in ombra e così ci sistemiamo poco sotto al bivio per il Laghetto del Marguareis, al sole. Riprendiamo la discesa nel Vallone del Marguareis e raggiungiamo il bivio per il colle del Prel. Qui la neve è marcia e fatichiamo a progredire. Ci spostiamo a destra nel letto di una slavina di fondo che ha lasciato l’erba fuori e progrediamo con gli sci sul sacco. Ripidissima e faticosa, ma usciamo e con due traversi un po’ delicati siamo al colle. Di lì al Passo scorgiamo tracce fresche ed infatti incontriamo 3 scialpinisti. La conca delle Carsene è lì con le sue formazioni calcaree ed i suoi “buchi”, ma riusciamo anche a vedere bene la nostra “pre-meta”, la cima della Fascia. Leviamo ancora le pelli, le rimettiamo, le ritogliamo e, seguendo il sentiero estivo, giungiamo al Gias dell’Ortica. Finora niente caldo, ma ora sono le 10,30 e qui è diverso. La neve è molle e bisogna tracciare faticosamente. Progrediamo, ma con lentezza. In vista della capanna Morgantini cerchiamo un passaggio che ci permetta di accedere ai pendii superiori di Cima della Fascia, lo troviamo, ma più difficile del previsto e perdiamo un po’ di tempo con qualche funambolismo su rocce di scarsa qualità e guadagniamo nuovamente la neve. Tracciando ancora in neve molle scorgiamo finalmente la punta. A questo punto Emiliano, alla sua seconda uscita stagionale sugli sci decide che va bene così, e con Fabri raggiungiamo la cima.
Foto, via le pelli e ci ricongiungiamo ad Emiliano. Alcuni ragazzi incontrati in cima ci rassicurano sulla discesa tutta in neve. La tensione e la stanchezza lasciano a questo punto spazio alla convinzione di avercela quasi fatta. Al colletto del Cross tranquillizziamo chi è rimasto a casa. E poi giù su neve ancora decente (sono le 13). Le gambe tengono ancora per divertirci, nel frattempo il papà di Emiliano ci comunica di essere già a Limone e così poco prima delle 14 lo raggiungiamo, stanchi ma convinti di aver compiuto una bella traversata che ci ha permesso di ammirare innumerevoli scenari, sempre diversi e maestosi che solo la montagna ci permette.
L’aver condiviso mille scelte, difficoltà e taaaaanto tempo insieme non fa che cementare la nostra amicizia, che va ben al di là del “mero” andare per monti. Ringrazio i miei due amici del fatto di seguirmi in queste mie idee balzane.
Per finire la giornata, con Emiliano andiamo alla passeggiata notturna nei boschi del nostro paese e, finalmente, alle 21,30, siamo con le gambe sotto il tavolo davanti ad una buona bottiglia (forse due, non ricordo...).
Da Artesina a Limone: Artesina-Colle Bauzano-Pian dei Mali-Colla Rossa-Pian Marchisa-Passo Biecai-Porta Sestrera-Rifugio Garelli-Vallone del Marguareis-Colle del Prel-Passo del Duca-Gias dell’Ortica- Capanna Morgantini-Cime della Fascia- Limone.
Dislivello Positivo: 2500mt e sviluppo di 30km (circa)
Possibili innumerevoli varianti, con cime, canali alpinistici e molti punti di appoggio. Da effettuare con condizioni di neve assolutamente sicure, numerosi pendii esposti a pericolo valanghe.
Da Artesina a Limone
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Re: Da Artesina a Limone
cielo blu!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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Re: Da Artesina a Limone
Che route spettacolare!!!
Bravi!!
Bravi!!
Re: Da Artesina a Limone
Bell'impresa, sono quelle cose che rimangono......
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
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