Monte Monega (1882)

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mett_costabalenae
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Re: Monte Monega (1882)

Post by mett_costabalenae »

Piervi wrote: Il Menhir l'ho preso dall'alto con lo zoom e lo era quasi 2 metri perche' alto come me :ahah:

: Thanks :
sei un grande uomo, ma non così grande ahahahaha
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Littletino
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Re: Monte Monega (1882)

Post by Littletino »

Grazie per le dritte, amici. : Thumbup :
Appena sarò di nuovo in grado di praticare l'off-road ci farò sicuramente un giro.

Ultima info: per arrivare al Mezzaluna o al Carmo partendo da Drego/Molini o comunque dalla valle Argentina, è umanamente fattibile?
Ho visto sulla carta al 50.000 che sono indicati dei sentieri. Esistono? Sapete se sono in condizioni accettabili?

Grazie.

P.S. :idea1: Sì sì, ecco cos'era! Una bottiglia di Pigato: .... col tappo. :risataGrassa:
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mett_costabalenae
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Re: Monte Monega (1882)

Post by mett_costabalenae »

Littletino wrote: Ultima info: per arrivare al Mezzaluna o al Carmo partendo da Drego/Molini o comunque dalla valle Argentina, è umanamente fattibile?
Ho visto sulla carta al 50.000 che sono indicati dei sentieri. Esistono? Sapete se sono in condizioni accettabili?
qualche anno fà l'ho fatta da drego...fattibile, un pò ripidina ma fattibile...purtroppo non ho idea delle condizioni attuali : Sorry! :
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Piervi
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Re: Monte Monega (1882)

Post by Piervi »

Domenica scorsa avevo voglia di calpestare un po' di neve e la piu' vicina a casa mia era quella del Monega.
Per questo ho deciso di risalire il bosco di Rezzo fino a p.sso Teglia col mio mezzo da lavoro 4x4: impresa risultata impossibile per la grande quantita' di neve. (detta strada non viene spazzata quindi interdetta nel periodo invernale)
Arrivando da S.Bernardo di Conio, ho lasciato il mezzo all'incrocio nel bosco.
Da qui, dritto per dritto sono salito nel bosco cercando di scivolare, quando era possibile, verso dx per incrociare l'asfalto piu' vicino possibile a p.sso Teglia.
In questo punto ho calzato le ciaspole perche' lo spessore della neve cominciava ad essere tanto. Raggiunto il Teglia ho proseguito speditamente verso S.Lorenzo scegliendo il sentiero esposto a sud-ovest senza neve.
Rientrato al nord poco sopra il p.sso delle Porte e reindossato le ciaspole mi sono diretto verso la Mezzaluna sul bel sentiero nel bosco di cui ignoravo l'esistenza: qui ho sentito forte e chiaro l'ululato del lupo.
Sono giunto intorno a mezzogiorno dopo 3 ore di cammino. Il passo della Mezzaluna era vergine, nessuna impronta di umani dopo la nevicata di venerdi', un panino e via di corsa verso il Monega. Ben presto mi sono accorto, pero' che non sarei potuto arrivare in cima in tempo utile per il rientro con la luce del giorno. La camminata diventava pesante a causa della leggera crosta che a tratti cedeva.
Ho seguito per molto tempo le orme di due lupi e quando sono arrivato a quota 1700 ho desistito. (Erano le 13,30 - 4h,30 dalla partenza).
Di nuovo alla Mezzaluna, sono sceso lungo la pista, nel bosco, che conduce a Rezzo; nel grande piazzale al fondo del bosco, a dx per raggiungere l'asfalto, di nuovo a dx fino all'auto che ho visto alle 17 ormai all'imbrunire.
Bellissima giornata di sole e neve, non particolarmente fredda all'insegna del "chi troppo vuole... nulla stringe" sopravalutando non poco le mie modeste capacita' tecniche. Se mi fossi accontentato del Carmo dei Brocchi, come in origine pianificato, avrei chiuso un anello perfetto conquistando almeno una vetta, ma non l'ho giudicata una cosa importante.
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Re: Monte Monega (1882)

Post by Littletino »

Bella gita Piervi. : Thumbup :
Non te la prendere per il Monega, a dicembre é cosí: sempre a guardare l'orologio perché in un attimo é buio. Domenica mi é capitato uguale al Carmo di Loano. Vabbé.

Che differenza di innevamento tra i versanti....

Io al Monega sono sempre andato dal Teglia, invece da Rezzo si segue una sterrata? Ma è quella che poi si compare al Mezzaluna?
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Piervi
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Re: Monte Monega (1882)

Post by Piervi »

Littletino wrote:Che differenza di innevamento tra i versanti....

Io al Monega sono sempre andato dal Teglia, invece da Rezzo si segue una sterrata? Ma è quella che poi si compare al Mezzaluna?
Si si, con quella pui andare a Rezzo. Io ad un certo punto ho svoltato a destra per tornare dove avevo l'auto che era sulla strada Rezzo-Teglia.
Un anello ideale (che prima o poi faro') sarebbe di partire dal santuario di Rezzo, salire sulla cresta che resta in faccia (est) alla via dal Teglia fin a passo Pian del Latte e il ritorno verso la Mezzaluna per poi prendere la pista che hai notato: un po' lunghetto ma fattibile
Ciao e buone feste
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Re: Monte Monega (1882)

Post by FRANKIE@ »

=D> =D> Complimenti : Thumbup : gran bel giro.

La neve a che quota inizia? C'è del ghiaccio ??

Comunque è un giro parecchio lungo per giornate così corte ed oltretutto con le ciaspole :shock: .
Bravo !!!


FRANKIE@
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Piervi
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Re: Monte Monega (1882)

Post by Piervi »

FRANKIE@ wrote: La neve a che quota inizia? C'è del ghiaccio ??

FRANKIE@
Al nord gia' a quota 1000 eravamo sui 30 cm, neve buona da ciaspolare
Invece dopo la mezzaluna, sempre a nord, crosta leggera che a tratti cedeva; difficile e faticosa la progressione. A quota 1600 c'erano 60 cm buoni.
Al sud invece quasi nulla. (che strano!.. )

Grazie per i complimenti
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Re: Monte Monega (1882)

Post by daniele64 »

Finalmente riesco a fare il resoconto della mia escursione del 20 aprile , vigilia di Pasqua ed unica giornata bella del week end . Era mia intenzione originaria fare un giro sui crinali tra Ceriale e Borghetto ma avevo anche voglia di quote un po' più alte :pensoso: . Così ho pensato al Monega ( che ha un' altitudine doppia rispetto al Poggio Grande : Thumbup : ), contando sul fatto che il caldo degli ultimi giorni avesse già sciolto la neve caduta in precedenza . Sabato mattina me la sono presa comoda , partendo dal Passo della Teglia alle 9 in punto , con un po' di vento fastidioso . Bella vista verso il crinale di confine , con Toraggio , Pietravecchia e Cima Marta

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Ho seguito prima un pezzo di crinale e poi ho intersecato il sentierone nel bosco , che mi ha condotto al Sotto di San Lorenzo , spianata erbosa proprio ai piedi del Carmo di Brocchi

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Veloce deviazione per rivedere la cosiddetta "pietra altare "

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e poi riprendo il cammino nel bosco raggiungendo rapidamente il Passo della Mezzaluna .

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La mia idea era di risalire il ripido crinale e poi seguire l' ondulata dorsale sino alla cima del Monega , ma il forte vento :angry1: che si percepiva già in basso mi ha fatto cambiare idea e così sono salito lungo la sterrata , sino al Passo di Pian di Latte dove ho incontrato i primi tratti innevati . Lungo la strada , parecchie recenti impronte evidenti di canidi , che ho fotografato e pubblicato nel topic dei lupi sperando che qualcuno chiarisca i miei dubbi ... :pensoso: Dal Passo si risale il facile crinale , pulito a sud ed innevato a settentrione ,

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da cui si aprono finalmente i panorami verso le maggiori delle Alpi Liguri , un po' rannuvolate .

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Pestando qualche chiazzetta di neve ( evitabile ) arrivo in vista della cima del Monega

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su cui spira un vento molto forte e gelido . Arrivo alla croce

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e cerco inutilmente :evil1: un posticino riparato per mangiare qualcosa . Per estrarre dalla neve il contenitore del libro di vetta dalla nicchia in cui è nascosto , mi congelo le mani :imbarazzo:

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Poi , mentre sfido il vento per fotografare il crinale verso il Frontè ed il Saccarello

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e quello che scende a sud verso il Passo della Mezzaluna ( la mia via di ritorno ) ,

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mi raggiungono due ragazze imbacuccate che sono salite proprio seguendo la ventosissima dorsale sud ( si vedono nella foto ! ) : Thumbup : Due parole al volo , ma poi il vento mi convince che è meglio iniziare la discesa . La faccio seguendo il crinale che avrei voluto fare in salita , toccando una serie di cimette che lo rendono ondulato . Il vento qui è meno freddo e mi posso godere qualche bella visuale all' indietro , verso il Monega

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sino a raggiungere l'ultima elevazione della cresta , Cima Donzella .

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Mentre il vento finalmente cala di intensità , scendo il ripido declivio verso il Passo della Mezzaluna

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e poi risalgo il versante opposto per toccare la rocciosa cima del Monte Arborea , da cui si può intravvedere ancora il Passo ,

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per poi risalire un po' ad occhio l' aspro Carmo di Brocchi , con la sua croce di MR.

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Dalla cima , bei panorami sull' alta Valle Argentina con i suoi pittoreschi borghi , come Andagna , Molini , Triora e Corte

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e sul successivo crinale che va dal Carmo dell' Omo al Monte Grande

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Scendo quindi dal versante opposto , arrivando ancora al Sotto di San Lorenzo , proprio davanti al famoso menhir .

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Mi trovo ancora davanti l'erta salita del poco invitante Carmo dell' Omo e , siccome manca alla mia collezione , mi decido a provare . La traccia è esile e tende a scomparire sulla dorsale , boscosamente fitta ed est e molto scoscesa ad ovest .

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La vetta è assolutamente anonima e non vale la fatica che ho fatto per arrivarci , tanto più che pure la discesa non è agevolissima . Raggiungo comunque il sentiero sottostante e poi , soddisfatto , arrivo al Passo della Teglia . : Thumbup : Sul Monega c'ero già stato un po' di anni fa ma stavolta almeno sono riuscito a beccare una bella giornata e a fare tutta la panoramica dorsale ... : Ok : Anellone consigliabilissimo in primavera o in autunno . :wink:
:smt006
Last edited by daniele64 on Sat May 04, 2019 16:13, edited 3 times in total.
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Monte Monega (1882)

Post by Ratasuira »

Bello!
Il Monega mi manca ma avendo già fatto il giro Carmo Brocchi, passo Mezzaluna dal passo della Teglia, appena becco una bella giornata farò il giro salendo dal Prearba per vedere anche il nuovo pilastro MR
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Re: Monte Monega (1882)

Post by teo-85 »

Grande Daniele =D> =D>
Bel giro sul Monega e cime circostanti... incredibile come anche sul versante sud qualche strisciata di neve resista :o
Invece mi pare dalle foto che la dorsale Frontè-Saccarello ha ancora un discreto strato nevoso... mi sa che quest'anno i rododendri sul lato nord tarderanno un po' :pensoso:
Coraggioso comunque per aver affrontato la "furia di Eolo" :risata: :risata:
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Re: Monte Monega (1882)

Post by daniele64 »

Ratasuira wrote:Bello!
Il Monega mi manca ma avendo già fatto il giro Carmo Brocchi, passo Mezzaluna dal passo della Teglia, appena becco una bella giornata farò il giro salendo dal Prearba per vedere anche il nuovo pilastro MR
Il Prearba ed il suo pilastrino di MR incuriosiscono anche me , ma non credo che per quest'anno mi capiterà di andarci ... :pensoso:
:smt006
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Re: Monte Monega (1882)

Post by daniele64 »

teo-85 wrote:Grande Daniele =D> =D>
Bel giro sul Monega e cime circostanti... incredibile come anche sul versante sud qualche strisciata di neve resista :o
Invece mi pare dalle foto che la dorsale Frontè-Saccarello ha ancora un discreto strato nevoso... mi sa che quest'anno i rododendri sul lato nord tarderanno un po' :pensoso:
Coraggioso comunque per aver affrontato la "furia di Eolo" :risata: :risata:
: Thanks : , teo .
Sul versante sud la neve era davvero ai minimi termini , penso che ormai sia scomparsa del tutto . A nord invece ...
In effetti in vetta al Monega il vento gelato era moolto forte :angry1: ! Per fortuna solo lì ...
:smt006
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Re: Monte Monega (1882)

Post by psiconauta »

belin, la neve, che sballo! giusto un po' da mangiarne mentre si cammina.... 8)

comunque tutto bello, eh, ma il pacman ? Image

niente pacman ? ImageImage

uff, mi sa che devo intervenire 8)

c'è anche il Carmo dei Brocchi.........sembra proprio che mi tocchi......... pure la rima ! :uahuah: :roll:
Image
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
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Re: Monte Monega (1882)

Post by daniele64 »

psiconauta wrote:belin, la neve, che sballo! giusto un po' da mangiarne mentre si cammina.... 8)

comunque tutto bello, eh, ma il pacman ? Image

niente pacman ? ImageImage

uff, mi sa che devo intervenire 8)

c'è anche il Carmo dei Brocchi.........sembra proprio che mi tocchi......... pure la rima ! :uahuah: :roll:
Ovviamente non potevo esimermi di mangiare un po' di neve in vetta ... :risata:
Il pacman me lo sono proprio scordato , non l'ho cercato e non l'ho visto , essì che ho girato per tutto il crinale ... :pensoso: Se lo saranno mangiato i fantasmini blu ? :risataGrassa:
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Re: Monte Monega (1882)

Post by Maury76 »

Qui la descrizione della gita al Monega dal Passo della Teglia con percorso di crinale : https://finoincima.altervista.org/monte-monega-mt-1882/" onclick="window.open(this.href);return false;
Qui l'album su facebook: https://www.facebook.com/pg/finoincima/ ... tn__=-UC-R" onclick="window.open(this.href);return false;
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http://www.finoincima.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;

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Re: Monte Monega (1882)

Post by daniele64 »

=D> =D> =D>
In buona sostanza è lo identico stesso giro che ho fatto io a Pasqua , solo al contrario... : Thumbup :
:smt006
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Re: Monte Monega (1882)

Post by steop »

Maury76 wrote:Qui la descrizione della gita al Monega dal Passo della Teglia con percorso di crinale : https://finoincima.altervista.org/monte-monega-mt-1882/" onclick="window.open(this.href);return false;
Qui l'album su facebook: https://www.facebook.com/pg/finoincima/ ... tn__=-UC-R" onclick="window.open(this.href);return false;
niente pacman :lol: ma belle foto :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Monte Monega (1882)

Post by soundofsilence »

Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... rocchi.htm

Domenica 2 giugno 2019: Passo Teglia (1390) – Monte Pizzo (1415) – Carmo dell’Omo (1510) – Carmo dei Brocchi (1600) – Monte Arborea (1540) – Passo Mezzaluna (1450) – Cima di Donzella (1640) – Monte Bussana (1710) – Poggio Buoi di Raxin (1715) – Passo Monega (1670) – Poggio d’Alpette (1755) – Rocca dell’Agnello (1765) – Monte Monega (1860) – Passo Pian del Latte (1730) –
Passo Mezzaluna (1450) – Sotto di San Lorenzo (1380) – Passo Teglia (1390).

Partecipanti: Em, Maury76 (http://finoincima.altervista.org/), Ornella, Oliver, Elisabetta, Roberta e soundofsilence.

Lunghezza: 15,4 Km. circa.

Dislivello: 1000 m. circa.

Difficoltà: EE la salita al Carmo dell’Omo per una cresta erbosa e ripida in cui può essere utile aiutarsi con le mani, EE la discesa sempre dal Carmo, senza una vera e propria traccia e quindi con necessità di scegliere il percorso migliore, ma comunque non difficile. EE la discesa dal Carmo dei Brocchi, senza traccia e con necessità di scegliere il percorso, comunque non difficile. EE l’ultima parte della salita alla Cima di Donzella, su prati assai ripidi in cui può servire usare le mani, tutto il resto E.

Percorso in macchina: Da genova in autostrada fino all’uscita di Albenga e quindi fino a Pieve di Teco dove, prima di entrare in paese, si svolta a sinistra per Rezzo. Raggiunto Rezzo si prosegue sulla stessa strada (non fare caso al cartello di divieto di transito, messo unicamente per manlevarsi dalla manutenzione della strada) fino ad un bivio, dove si prende a destra per Andagna, Molini di Triora (a sinistra si va a San Bernardo di Conio); si prosegue dal bivio per circa 4,5 Km fino a giungere al Passo della Teglia (1387), dove, con un po’ di fatica (c’è posto evidente per 2 macchine, poi bisogna usare un po’ di fantasia…) si parcheggia.

Percorso a piedi: dal parcheggio prendiamo il sentiero segnato per il Passo Mezzaluna (cartelli) che si stacca in direzione nord dall’apice del tornante, quindi lo lasciamo subito per una traccetta poco evidente a sinistra che consente di raggiungere in pochi metri il crinale, che iniziamo a seguire su traccia abbastanza evidente verso destra. In 230 metri circa arriviamo sulla prima vetta del crinale il Monte Pizzo. Dalla poco pronunciata cima continuiamo sul crinale, seguendo una chiara traccia che porta anche qualche pallino bianco e rosso come segnavia. Dopo 300 metri circa la traccia che stiamo seguendo passa vicinissima al sentiero segnato a destra, ma noi continuiamo a seguirla, però da qui in poi si distacca verso sinistra dal crinale e taglia il versante ovest del Carmo dell’Omo praticamente in piano. Dopo 700 metri, proprio sotto la vetta del Carmo dell’Omo, il crinale a destra sembra più abbordabile e lasciamo quindi il sentiero per risalire il crinale sulla destra, senza traccia, ma su ripidi gradoni erbosi.
Giungiamo quindi in vetta e da qui prendiamo a sinistra seguendo più o meno fedelmente il crinale, ma cercando anche di effettuare il percorso più facile e meno infrascato. Giungiamo quindi, quasi all’inizio della successiva risalita per il Carmo dei Brocchi, presso un bel menhir (costituito da una pietra inclinata di circa due metri) e qui la traccia è decisamente più chiara e la seguiamo dirigendoci in vetta al nuovo Carmo. La discesa dal Carmo dei Brocchi ci porta presso un precipite spallone che però sulla destra consente una più agevole discesa, attraverso un canalino in parte erboso ed in parte occupato da una pietraia, ma non troppo pendente. Giunti quindi in fondo al canalino, prendiamo il facile crinale a destra, con il quale giungiamo sulla vetta del Monte Arborea, ultima di una serie di piccole elevazioni. Dal Monte Arborea scendiamo brevemente al passo della Mezzaluna, dal quale continuiamo nella stessa direzione iniziando a risalire l’antistante ripido crinale che ci porta a raggiungere la Cima di Donzella. Dopo la Cima di Donzella il crinale si addolcisce e noi continuiamo a seguirlo fedelmente toccando le vette anche del Monte Bussana e del Poggio dei Buoi di Raxin, dal quale scendiamo una cinquantina di metri fino al Passo Monega. Dal Passo riprendiamo a salire, sempre lungo il crinale, toccando altre due cime ravvicinate (Poggio d’Alpette e Rocca dell’Agnello) e quindi giungiamo in vetta al Monte Monega. Dalla vetta prendiamo a destra l’unico sentiero, che scende al Passo Pian del Latte e, giuntivi, prendiamo a destra per il Passo Mezzaluna su comoda sterrata. Seguiamo quindi la sterrata per 1,2 Km. circa, fino al primo tornante, qui noi l’abbiamo abbandonata per seguire un sentierino a mezza costa che taglia in orizzontale, ma è possibile anche continuare a seguire la sterrata, che fa un giro più lungo e con un poco più di dislivello in salita, ma è sicuramente più comoda. Se seguiamo il sentierino invece, dovremo più volte cambiare traccia, scendendo ogni volta qualche metro per trovare quindi nuova traccia più evidente, che tutte quelle seguite dopo un po’ tendevano a perdersi. Si tratta comunque di traversare paralleli alla sottostante sterrata (che possiamo comunque decidere di raggiungere scendendovi in qualsiasi punto) traversando abbastanza in orizzontale, fino poi a scendere gli ultimi metri fino al passo Mezzaluna. Al passo lasciamo a sinistra la sterrata e prendiamo la carrareccia subito alla destra della stessa, ed iniziamo quindi a scendere nel bosco. Usciti dal bosco attraversiamo una prima radura e ne raggiungiamo subito dopo una seconda, in località Sotto di San Lorenzo, dove, con una breve deviazione a destra, possiamo visitare l’evidente masso altare. Riprendiamo quindi a seguire il sentiero segnato che effettua una breve salita e poi prosegue in piano o nuovamente in leggera salita ma sempre nel bosco, fino a sbucare sulla strada asfaltata dove abbiamo lasciato la macchina.

Conclusioni: Il bello della gita è che all’andata si segue fedelmente praticamente tutto il crinale, il che ne fa sicuramente un gita molto panoramica, anche se con un po’ di saliscendi. Tanti bei prati e fiori poi, e anche alcune curiosità archeologiche come il menhir e la pietra altare, per il resto forse un po’ noiosa la sterrata al ritorno.

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Toraggio e Pietravecchia dal Passo Teglia

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Carmo dei Brocchi andando al Monte Pizzo

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Carmo dei Brocchi e dell'Omo dal Monte Pizzo

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Toraggio e Pietravecchia dal Carmo dell'Omo

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Carmo dei Brocchi dal Carmo dell'Omo

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Ornella Roberta e Maury in passaggio roccioso scendendo dal Carmo dell'Omo

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Ornella Maury Elisabetta ed Enrico con sullo sfondo Carmo dell'Omo più da vicino

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Carmo dei Brocchi andandovi

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Frontè Cima di Donzella e Monega andando al Carmo dei Brocchi

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Menhir andando al Carmo dei Brocchi

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Menhir andando al Carmo dei Brocchi visto dall'altro lato

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Sotto di San Lorenzo dall'alto

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Sotto di San Lorenzo con sullo sfondo Cima Donzella e Monega

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Menhir salendo al Carmo dei Brocchi

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Mare salendo al Carmo dei Brocchi

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Roberta in salita al Carmo dei Brocchi

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Carmo dell'Omo salendo al Carmo dei Brocchi

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Poggio strapiombante dal Carmo dei Brocchi

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Toraggio e Pietravecchia dal Carmo dei Brocchi

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Monte Monega dal Carmo dei Brocchi

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Croce di vetta Carmo dei Brocchi e vista verso mare

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Croce di vetta Carmo dei Brocchi con Toraggio e Pietravecchia sullo sfondo

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Alpi Marittime dal Bego al Frisson dal Carmo dei Brocchi

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Poggio strapiombante Alpi Marittime Saccarello e Frontè dal Carmo dei Brocchi

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Monte Monega dal Carmo dei Brocchi

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Croce vetta Carmo dei Brocchi con Saccarello e Frontè sullo sfondo

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Roberta e Oliver su poggio strapiombante in discesa Carmo dei Brocchi

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Monti Arborea Saccarello e Frontè da poggio strapiombante in discesa Carmo dei Brocchi

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Cresta Carmo dei Brocchi guardando indietro

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Pendio disceso dal Monte Arborea

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Ripido pendio prativo verso Cima di Donzella

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Malghe in basso salendo a Cima di Donzella

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Monte Monega dalla Cima di Donzella

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Cima di Donzella e Carmo dei Brocchi guardando indietro

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Poggio d'Alpette Rocca dell'Agnello e Monega salendovi

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Cespuglio di Narcisi e Monte Monega salendovi

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Croce di vetta Monega con sullo sfondo Alpi Liguri da Marguareis a Pizzo d'Ormea

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Monte Bego dal Monega

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Vista da Mongioie a Pizzo d'Ormea dal Monega

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Crinale con Carmo dei Brocchi dal Monega

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Saccarello Frontè e Garlenda dal Monega

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Viole scendendo dal Monega

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Crinale Monega dal Passo Pian Latte

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Bosco di faggi andando al Sotto di San Lorenzo

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Pietra Altare al Sotto di San Lorenzo

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Pietra Altare al Sotto di San Lorenzo più da vicino
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Monte Monega (1882)

Post by daniele64 »

=D> =D> Toh , un giretto che mi sembra di conoscere ... : Thumbup :
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soundofsilence
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Re: Monte Monega (1882)

Post by soundofsilence »

daniele64 wrote:=D> =D> Toh , un giretto che mi sembra di conoscere ... : Thumbup :
:smt006
Anche il monte Pizzo?
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Re: Monte Monega (1882)

Post by daniele64 »

soundofsilence wrote:
daniele64 wrote:=D> =D> Toh , un giretto che mi sembra di conoscere ... : Thumbup :
:smt006
Anche il monte Pizzo?
Oh yes , pure il Pizzo , che ho fatto per primo , E' a 300 metri dal passo della Teglia ... :risata:
:smt006
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steop
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Re: Monte Monega (1882)

Post by steop »

niente pacman
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Re: Monte Monega (1882)

Post by soundofsilence »

steop wrote:niente pacman
Cos'e?
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Re: Monte Monega (1882)

Post by psiconauta »

steop wrote:niente pacman
ma infatti.... [-(
Image
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
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steop
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Re: Monte Monega (1882)

Post by steop »

soundofsilence wrote:
steop wrote:niente pacman
Cos'e?
roccia a forma di pac man che ho pubblicato qui
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Re: Monte Monega (1882)

Post by daniele64 »

Sabato 20 giugno ho approfittato di una bella giornata per tornare sul Monega ma da un percorso diverso dal solito . Ho deciso di partire da Rezzo , itinerario poco noto che mi ha permesso di toccare anche la cima del monte Prearba per vedere l' ultima installazione di MR , la stele lignea piantata per non scontentare quelli che non apprezzano le croci sulle cime dei monti .... :neutral: Per diminuire un po' il dislivello , sono partito dal magnifico Santuario della Madonna Bambina , posto un paio di km sopra al paese di Rezzo . Contrariamente a quello che pensavo i posteggi non abbondano , però in questa stagione ci sono . Mi sono quindi avviato lungo la stradina asfaltata che conduce ad alcune casette e ad una stalla in localita Bueleo . Sulla strada ho anche incontrato un animaletto che potrebbe essere una faina o qualcosa di simile . Poco dopo la stalla , l'asfalto finisce ma la straduzza sale ancora sino ad un paio di case di pietra in un tornante . Qui appare di fronte il Passo della Mezzaluna
DSCF6891.JPG
e qui ho abbandonato la strada cercando di seguire una traccia nell' erba alta sopra le case . Impresa tutt' altro che agevole , comunque con un po' di fantasia e usando una mappetta OSM , ho raggiunto un paio di ruderi e poi , più sopra , una traccia più evidente che mi ha fatto attraversare un lungo tratto di bosco . Questa è stata la parte più complicata , che ha richiesto un po' di ravanaggio , probabilmente non necessario in altre stagioni . Uscendo dal bosco mi sono trovato infatti sulla dorsale laterale del Prearba , ancora lontano ma già visibile . Superati altri ruderi in pietra tra i quali i resti di una funicolare , ho seguito una vaga traccia tra l' erba alta dirigendomi verso la piccola piramide del Prearba
DSCF6898.JPG
Sotto la cima ho trovato alcuni ruderi che dovrebbero essere quelli dell' irriconoscibile chiesina di San Salvatore , visibili a sinistra nella foto .
DSCF6904.JPG
Sulla ripida cima del Prearba ho trovato il pilastrino ligneo di MR ed un bel panorama , anche se le grandi vette delle Liguri erano un po' coperte dalle nubi .
DSCF6913.JPG
Si vedeva bene anche la lunga dorsale che dovevo percorrere per il Monega .
DSCF6920 (2).JPG
Mi sono quindi avviato lungo il crinale piuttosto ondulato , incontrando anche una bella mandria di mucche , con annesso toro . :roll: Superato l'anonimo Monte Bisciaire , ho raggiunto il Poggio Pian Latte , con bella vista del crinale appena salito
DSCF6930.JPG
Dopo aver attraversato quindi la sterrata che collega il Passo della Mezzaluna con Montegrosso , ho salito l' ultimo tratto di dorsale sino alla croce di vetta del Monega .
DSCF6942.JPG
DSCF6950.JPG
DSCF6939.JPG
Bella sosta a godermi i panorami e a mangiarmi un panetto , come direbbe psiconauta :risataGrassa: , e poi ho iniziato il ritorno per la stessa via , un po' preoccupato per le nuvole che si avvicinavano sempre di più ... Superato il Poggio Pian Latte ho provato una variante che si intavvedeva tra l'erba alta e che passava ad ovest del crinale , una cinquantina di metri sotto . Pur essendo molto inerbita mi ha condotto senza troppe difficolta alle rovine di San Salvatore , evitandomi i saliscendi della dorsale e facendomi vedere un daino sfuggente . : Thumbup : Ho poi continuato la discesa sino ai ruderi con teleferica
DSCF6967.JPG
poco sotto ai quali ho lasciato la via dell' andata per imboccare un evidente sentiero diritto che entra nel bosco , segnato da numerosi nastri bianchi attaccati agli alberi . Si tratta di una vecchia mulattiera , che qualcuno cerca ancora di tenere in ordine ( anche se non ci sono segnavia ufficiali ) . Il tracciato scende molto lungamente nel bosco , toccando diversi ruderi e poi , alla fine , incrocia perpendicolarmente una stradina sterrata . Sotto si vede già il paese di Ranzo , ma seguendo a destra la sterrata per quasi un km , si arriva proprio davanti al Santuario e alla macchina . Oggi mi risultano circa 18 km di percorso , con quasi 1250 metri di dislivello totale . L' impressione è che alcuni tratti di sentiero siano quasi abbandonati e ben poco frequentati , specialmente quelli tra Case Bueleo e la dorsale .. :imbarazzo: Il caldo comincia a farsi sentire , specie a quote basse , e i moschini iniziano ad essere fastidiosi . :evil1:
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Re: Monte Monega (1882)

Post by psiconauta »

Bello..............bei crinali, immagino in primavera siano presenti fioriture interessanti.....forse adesso è in effetti un po' caldo, ma beccare il periodo migliore per ogni gita non sempre è possibile...........comunque sempre km e dislivello notevoli ! : Thumbup :
Image
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Re: Monte Monega (1882)

Post by daniele64 »

Grazie , psico . Fioriture ce n'erano ancora parecchie , anche se erano semplici fiori di prato ed un bel po' di gigli di San Giovanni . Il caldo si è fatto sentire a bassa quota , in cima l'aria era frizzante e ho dovuto mettere per qualche minuto anche la maglia ... In compenso c'erano i primi fastidiosi insetti . E poi c'è scappata pure una visita al Santuario con i suoi bellissimi affreschi cinquecenteschi. : Thumbup :
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Re: Monte Monega (1882)

Post by teo-85 »

Gran bella salita Daniele : Thumbup :
Forse adesso con il periodo caldo non è proprio ottimale, ma mi sembra comunque una gita fattibile per gran parte dell'anno, dalla primavera (con le fioriture), all'autunno (con panorami più nitidi), e anche in inverno (con quei pratoni, sarebbe interessante ciaspolare, se ci fosse neve...)

Peccato per la segnaletica un po' mancante...
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Re: Monte Monega (1882)

Post by daniele64 »

Grazie , Teo . Il caldo era previsto , del resto partendo da quota 700 metri era scontato in questa stagione . Anche il sentiero sapevo che era poco segnato ( solo qualche vecchia tacca rossa ) . Però la gita mi è piaciuta molto lo stesso , anche se ho fatto un po' più di fatica del solito . Almeno non ho beccato zecche ... : Thumbup :
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Re: Monte Monega (1882)

Post by FRANKIE@ »

Complimenti : Ok : sempre interessanti le tue varianti. Al Prearba c'eravamo stati l'anno scorso, partendo però da Cenova, non molto prima dell'enorme frana che aveva interessato il paesino :angry1: . Ovviamente non eravamo saliti al Monega, troppo lontano. Il ritorno era avvenuto su Rezzo, penso sul percorso che hai fatto tu in salita, dove avevamo la seconda auto :pensoso:

Ciao :esclamativo:


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Re: Monte Monega (1882)

Post by daniele64 »

Grazie , Frankie . Avevo preso in considerazione anch'io la partenza da Cenova ma oltre ad essere più lunga temevo che i sentieri fossero ancora più infrascati ... Non mi ricordo però di aver letto la tua relazione di quella gita... :pensoso:
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Re: Monte Monega (1882)

Post by FRANKIE@ »

daniele64 wrote:Grazie , Frankie . Avevo preso in considerazione anch'io la partenza da Cenova ma oltre ad essere più lunga temevo che i sentieri fossero ancora più infrascati ... Non mi ricordo però di aver letto la tua relazione di quella gita... :pensoso:
Effettivamente non l'avevo postata (niente foto): il sentiero era comunque in uno stato più che buono e taglia il versante sud della dorsale M. Baraccone >> Monte Prearba, passando dalla bella cappella di S. Bernardo di Cenova per arrivare sino ad un'altra cappella, mi sembra piuttosto malridotta, a 1320 m. circa, proprio sotto la cima del Prearba.
Escursione che non mi aveva entusiasmato. Molto lunga e con visuali ridotte nel traverso da Cenova alla seconda cappelletta.

Saluti :esclamativo:
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Re: Monte Monega (1882)

Post by daniele64 »

Venerdì 24 giugno ho fatto l' ennesima escursione sul Monte Monega , quella che è stata pure la gita meno fortunata degli ultimi 5 anni ... :angry1: :evil1: Avevo in mente un bell' anellone che mi permettesse anche di rivedere dopo tanti anni le cascate dell' Arroscia e pure il borgo abbandonato di Poilarocca , dove non ero mai stato . Le previsioni meteo sono tutte eccellenti , sole pieno ed un po' di vento a rinfrescare la giornata calda . Raggiungo Montegrosso Pian Latte e lo supero in direzione di Case Fascei , fermandomi al Pilone di Sant' Antonino ( 900 m. ) , presso la grande cisterna dell' acqua . Sono passate da poco le 7,30 ma ci sono già 14° ... :diavoletto: , mentre il sentiero ( quasi una sterrata ) nel bosco è ben indicato con i classici segnavia biancorossi .

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Il sottobosco è decisamente asciutto e pure i pochi funghi che vedo sono rinsecchiti . Arrivo in breve al guado dell' Arroscia e scopro che le alluvioni degli ultimi anni hanno fatti molti danni , con frane e grossi macigni nell' alveo del torrente . Comunque l' attraversamento è abbastanza facile vista anche la poca acqua ... Sull' altra sponda risalgo il sentiero con i suoi tornantini sino al punto panoramico sulla cascata principale , certamente meno impressionante di come la ricordavo , a causa della siccità . :angry1:

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Mi fermo un po' a fare le foto e mentre sono all' opera sbuca fuori un furetto distratto che si dirige verso di me prima di notarmi e fuggire ...

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Riprendo la lunga salita , raggiungendo un vecchio pilone in uno dei pochi punti non avvolti dalla boscaglia .

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Proseguendo arrivo anche al guado del rivolo d' acqua che alimenta le cascate , protetto da catene di ferro decisamente inutili in questo periodo ...

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La strada è ancora lunga prima di raggiungere i ruderi di Poilarocca , unico punto in cui il sentiero è completamente invaso da ortiche ed altre erbacce .

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La salita nel bosco non è ancora terminata , ancora una decina di minuti e raggiungo la carrareccia del Garezzo . La seguo per quasi 3 chilometri , incontrando parecchie mucche al pascolo sui verdi prati .

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Il tempo però sta decisamente cambiando : sulla dorsale si sono addensate molte nubi , che la avvolgono quasi completamente . Scarto immediatamente l' ideuzza di fare una puntatina sul Frontè , una delle poche decisioni intelligenti che ho preso quel giorno :pensoso: . Arrivato al tunnel , salgo sul crinale soprastante perchè vorrei raggiungere il Monega da lì , conquistando quel paio di cimette che ancora mi mancano ... :risata: Dalla Valle Argentina sale un forte vento freddino che trasporta una fitta nebbia ... :angry1:

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Proseguo comunque sulla facile dorsale erbosa e dopo un po' la mia tenacia viene premiata : la nebbia inizia a scomparire e si aprono discrete visuali tutt' attorno ! : Thumbup : In compenso il vento aumenta ... :diavoletto: Dalla sommità del Poggio Fearia ( 1846 m.) si vedono già bene le maggiori vette delle Liguri .

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E continuando verso il Monega , alle mie spalle si può apprezzare il lungo crinale in direzione Frontè e Saccarello .

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Giungo infine senza problemi sulla vetta del Monte Monega ( 1887 m. ) , con la sua vecchia croce ed il suo libro di vetta che avrebbe bisogno di una scatola nuova in cui essere protetto ... :pensoso:

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Cerco un posticino un po' riparato dal forte vento e mi fermo a mangiare i miei panini , mentre arriva anche un ciclista , unica anima viva di giornata . Da qui in avanti non ne azzeccherò più una !! :angry1: Approfitto della sosta per fare qualche foto dei dintorni

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e comincio a farmi venire idee strane ... :imbarazzo: :evil1: Poco sotto vedo la sommità del Poggio Scravaglione ( 1584 m. ) che non sembra difficile da raggiungere lungo un evidente ( apparentemente ... :evil1: ) crinale un po' erboso ma pure boscoso che si stacca dalla sottostante sterrata . Cambio quindi i miei programmi che prevedevano di raggiungere la Margheria Pian di Latte e da lì Case Fascei , e scendo per ripidi ed ispidi prati sino alla carrareccia . La percorro avanti ed indietro alla ricerca di un punto da cui dirigermi verso il fantomatico ed ambitissimo Poggio Scravaglione , ma la boscaglia è davvero fittissima e non mi pare il caso di buttarmici dentro alla sperindio ... Un po' di sale in zucca forse mi è rimasto e così rinuncio alla balzana idea e mi dirigo verso la Margheria . In fin dei conti , ho solo perso un po' di tempo e fatto un po' di strada e di dislivello in più :diavoletto: ! Arrivo facilmente alla casa dei pastori , attorniata da parecchi bovini e da svariati cani e cagnetti . I margari evidentemente non ci sono , i cani grossi sono fortunatamente legati , mentre tre cucciolotti di verie razze ( non sempre definite ... ) mi vengono incontro abbaiando festosamente . I cartelli indicatori davanti alla margheria sono chiari .

Image

Case Fascei si può raggiungere girando a sinistra ( e la mia mappetta indica ben 2 opzioni !! ) oppure andando dritti lungo l' interminabile sterrata . Ovviamente vado a sinistra , cercando quella che dovrebbe essere una discesa diretta nel bosco sottostante . Ma , sarà per l' erba molto alta o sarà per i cani che mi distraggono , non trovo il sentiero ... :imbarazzo: Poco male , mi dico , la mappa indica ancora più a sinistra un percorso un po' più lungo che conduce nello stesso posto . Questo sembra proprio facile , è quasi una carrareccia inerbita che pianeggia addentrandosi nel boschetto ... La percorro baldanzoso , seguito dai tre cuccioloni che non riesco a scrollarmi di dosso . Procedo per almeno un km finchè la stradina , ridotta a sentiero , non scompare in un prato !! Mi accorgo così che ho imboccato il ramo sbagliato . Torno indietro , sempre seguito dalle bestiole , in cerca della deviazione giusta , ma trovo solo una traccia non segnata che si addentra nella faggeta sempre più buia . E sì , perchè nel frattempo il meteo sta di nuovo peggiorando , il cielo si è tutto coperto e cade pure qualche gocciolina innocua ! Così , prima di andare a perdermi come un allocco , torno deciso alla margheria . Qui finalmente i cagnetti mi abbandonano ed io seguo tranquillizzato la carrareccia che discende pigramente nel bosco . Sarà lunga ma almeno è facile e con tanto di segnavia !! Ma non è finità . Un po' più sotto trovo un bel cartello che avvisa che la strada è chiusa per frane ... :evil1: Prima di suicidarmi , ho l' intuizione che forse si intende " chiusa al traffico veicolare " e magari a piedi si può passare ... In effetti le prime frane che incontro sono solo piccoli smottamenti di poco conto , facilmente evitabili . Più in basso però , in rapida successione , trovo ben tre grosse frane che hanno scavato profondi e ripidi solchi sui fianchi della montagna .

Image

Fortunatamente , con un po' di attenzione si riesce a passare e così alla fine giungo al bel borgo di Case Fascei . : Thumbup : Sono salvo , oramai , cosa volete che possa ancora succedere ?? :?: " Potrebbe piovere ! " , come direbbe Aigor di Frankenstein Junior ... :risataGrassa: :risataGrassa: Infatti , dopo aver superato il paese , quando mi mancano ancora 3 km alla macchina , si scatena l' inferno ! Pioggia torrenziale con vento fortissimo e pure la grandine !!! :angry1: Provo a ripararmi sotto un albero ma non smette , la mia mantella è ormai ultra fradicia e non tiene più . Per fortuna ho una clamorosa botta di c**o , : Sorry! : , 100 metri davanti a me c'è una cappelletta . E , come noto , la funzione di queste costruzioni era di dare riparo ai poveri viandanti ... :risata: Con uno scatto felino la raggiungo e trovo il cancelletto aperto . Mi ci fiondo dentro , togliendomi le vesti più inzuppate e mettendo il pile . Il temporalone va avanti per quasi mezz' ora , con altri scrosci di grandine , poi si placa . Mi arrischio quindi ad uscire dal mio riparo e procedo lungo la strada , non prima di essermi preso un grosso sacco della spazzatura :imbarazzo: ( ce n' era una pila dentro la cappelletta ! ) come ulteriore protezione in caso di ulteriori scrosci . Siccome poi devo essere in credito con la fortuna , poco dopo passa una macchina ( no , non è il Soccorso Alpino :risataGrassa: , è addirittura il Sindaco del paese ! =D> ) che mi dà un graditissimo passaggio fino all' auto , risparmiandomi gli ultimi 2,5 km di asfalto . : Thanks :
Come avete visto , si è trattato di una gita piuttosto movimentata , non mi sono certo annoiato ! E meno male che non pioveva in questo modo da mesi ... Comunque poteva persino andare peggio , se si fosse messo a piovere così durante l' attraversamento delle mega frane ... :pensoso: Con tutti i giri imprevisti ed i ravanamenti annessi mi risulta un anello a piedi di oltre 22 km ( escluso il pezzo in auto ) per circa 1300 metri di dislivello complessivo .
:smt006
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Re: Monte Monega (1882)

Post by daniele64 »

Ed ecco il tracciato del mio sfortunato giro , scaricato da Strava ....
monega 22.png
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Re: Monte Monega (1882)

Post by Littletino »

Un bel catalogo di sfighe escursionistiche, non c'è che dire, a parte l'infortunio (per fortuna) e le batterie scariche del cell direi che c'è tutto, non manca niente.

Peccato perché sono belle zone anche se, come tutti sappiamo, dal meteo molto volubile specie ad inizio estate: il Monega poi col suo amico Frontè nella mia esperienza l'ho visto quasi sempre avvolto nella nebbia dopo essere partito col sole splendente e il meteo che ti dice: vai tranqui!! : Thumbup :

Peccato le devastazioni delle alluvioni, e adesso la siccità: aspettiamo le cavallette, i marziani hanno dovuto prendere il biglietto e mettersi in coda.

Ah dimenticavo, i cani .... hai detto niente avere trovato quelli grossi legati. Ti è andata bene va. :strizzaOcchio::
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Re: Monte Monega (1882)

Post by daniele64 »

: Thanks : , Little . Eh sì , è stata una gita un po' sfigatella , ma poteva anche andare peggio ... :risataGrassa:
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Monte Monega (1882)

Post by Ratasuira »

"La maledizione del Monega" io la chiamo così, ogni volta che ci sono andato o ci ho provato è andato storto qualcosa, nebbia, neve imprevista, ortiche, ravanamenti, torrenti ingrossati non guadabili, frane...mai una volta che sia andato tutto liscio

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Re: Monte Monega (1882)

Post by daniele64 »

Beh , questa dev'essere la quarta volta che salgo sul Monega e ( a parte qualche ravanamento salendo da Rezzo ) non ho mai trovato grossi intoppi , nemmeno meteoreologici . Stavolta ho voluto recuperare alla grande ... :risataGrassa: e ho potuto provare anch'io la maledizione del Monega . :diavoletto:

Ciao Rat , come va ? Tra il 16 ed il 24 luglio sono in ferie ad Imperia . Se vuoi fare qualche giro insieme , proponi le tue idee ... :strizzaOcchio::

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