Anello Ormea - M.Armetta - Colle S.Bartolomeo - Ormea
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Anello Ormea - M.Armetta - Colle S.Bartolomeo - Ormea
Anello Ormea – Monte Armetta – Colle San Bartolomeo – Ormea
L’indisponibilità di Gianfranco, le previsioni meteo non brillanti ed il fatto che alzarsi presto la mattina non fa mai piacere non ci hanno fermato: sabato 30/4, con Pierpaolo, abbiamo messo in cantiere un “giretto” (mai fidarsi ciecamente delle proposte del tuo compagno di merende ) ad anello con base Ormea.
Lo scopo dell’escursione, oltre a godere della bellezza dei posti, era di fare fiato nella parte di salita, circa 945 metri, seguendo il percorso dell’Alta Via che corrisponde a quello della corsa in montagna KMV (Chilometro Verticale Ormea). Il percorso è lungo circa 5-6 km con una pendenza media del 33%, ben tracciato e sistemato (La gara è prevista per il 3 luglio 2011).
Mentre la gara parte da Ponte S. Giuseppe (strada per Bossieta, Bossi etc.) noi evitiamo il tratto asfaltato e lasciamo l’auto un poco più in alto (Giro di Martin - palina), punto esatto di partenza ed arrivo dell’anello che intendiamo fare.
Il sentiero sale con pendenza moderata sino a case Fasce per poi irripidirsi notevolmente nella parte successiva. Il terreno molto umido e le foglie fradice in terra rendono la nostra salita più dura di quanto già non sia, vista anche la forma che in questa parte della stagione non è mai buona. Nell’ultimo tratto la pendenza diminuisce sino al raggiungimento di un colletto erboso dove incrociamo il sentiero che corre in cresta ed in pochi minuti, nella nebbia, arriviamo in cima all’Armetta.
Ci fermiamo il tempo strettamente necessario a scattare poche foto, poi il vento freddo ci obbliga a lasciare la vetta . Tempo di salita 2h 15’ ( la gara di corsa presenta un record intorno ai 55’).
Seguendo sempre l’Alta Via arriviamo a Casa Pian del Colle dove, finalmente, possiamo fermarci a mangiare al riparo dal vento.
Ripartiamo dopo una quindicina di minuti ed in breve tocchiamo il Colle S.Bartolomeo di Ormea. Lasciata a destra la sterrata per Madonna del Lago e poco piu avanti anche l’Alta Via seguiamo la rotabile sterrata che, con direzione est, taglia le pendici nord del Monte Dubasso.
Quando incominciamo a nutrire qualche dubbio sull’esattezza del percorso che continua ad andare verso est, con un tornante, la sterrata prende la direzione giusta (ovest) e con pendenza ridotta si inoltra nel bel bosco di faggi.
E’ stata una lunghissima camminata, nell’ultima parte anche un poco noiosa , con scarse visuali sulla Val Tanaro impedite dalla vegetazione. Dopo 3h 20’ effettivi dalla cima dell’Armetta raggiungiamo il punto di partenza.
Tempo totale del circuito 5h 50’ – Dislivello totale 1035 m.
Ottima la segnaletica A.V. (che non lascia spazio al minimo dubbio) oltre a frequenti indicazioni “KM e KMV” .
Appena posso carico qualche foto.
FRANKIE@
L’indisponibilità di Gianfranco, le previsioni meteo non brillanti ed il fatto che alzarsi presto la mattina non fa mai piacere non ci hanno fermato: sabato 30/4, con Pierpaolo, abbiamo messo in cantiere un “giretto” (mai fidarsi ciecamente delle proposte del tuo compagno di merende ) ad anello con base Ormea.
Lo scopo dell’escursione, oltre a godere della bellezza dei posti, era di fare fiato nella parte di salita, circa 945 metri, seguendo il percorso dell’Alta Via che corrisponde a quello della corsa in montagna KMV (Chilometro Verticale Ormea). Il percorso è lungo circa 5-6 km con una pendenza media del 33%, ben tracciato e sistemato (La gara è prevista per il 3 luglio 2011).
Mentre la gara parte da Ponte S. Giuseppe (strada per Bossieta, Bossi etc.) noi evitiamo il tratto asfaltato e lasciamo l’auto un poco più in alto (Giro di Martin - palina), punto esatto di partenza ed arrivo dell’anello che intendiamo fare.
Il sentiero sale con pendenza moderata sino a case Fasce per poi irripidirsi notevolmente nella parte successiva. Il terreno molto umido e le foglie fradice in terra rendono la nostra salita più dura di quanto già non sia, vista anche la forma che in questa parte della stagione non è mai buona. Nell’ultimo tratto la pendenza diminuisce sino al raggiungimento di un colletto erboso dove incrociamo il sentiero che corre in cresta ed in pochi minuti, nella nebbia, arriviamo in cima all’Armetta.
Ci fermiamo il tempo strettamente necessario a scattare poche foto, poi il vento freddo ci obbliga a lasciare la vetta . Tempo di salita 2h 15’ ( la gara di corsa presenta un record intorno ai 55’).
Seguendo sempre l’Alta Via arriviamo a Casa Pian del Colle dove, finalmente, possiamo fermarci a mangiare al riparo dal vento.
Ripartiamo dopo una quindicina di minuti ed in breve tocchiamo il Colle S.Bartolomeo di Ormea. Lasciata a destra la sterrata per Madonna del Lago e poco piu avanti anche l’Alta Via seguiamo la rotabile sterrata che, con direzione est, taglia le pendici nord del Monte Dubasso.
Quando incominciamo a nutrire qualche dubbio sull’esattezza del percorso che continua ad andare verso est, con un tornante, la sterrata prende la direzione giusta (ovest) e con pendenza ridotta si inoltra nel bel bosco di faggi.
E’ stata una lunghissima camminata, nell’ultima parte anche un poco noiosa , con scarse visuali sulla Val Tanaro impedite dalla vegetazione. Dopo 3h 20’ effettivi dalla cima dell’Armetta raggiungiamo il punto di partenza.
Tempo totale del circuito 5h 50’ – Dislivello totale 1035 m.
Ottima la segnaletica A.V. (che non lascia spazio al minimo dubbio) oltre a frequenti indicazioni “KM e KMV” .
Appena posso carico qualche foto.
FRANKIE@
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
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Re: Anello Ormea - M.Armetta - Colle S.Bartolomeo - Ormea
Ecco alcune foto. Le prime, fatte durante la salita, risentono parecchio del tempo nuvoloso e della scarsa luminosità, migliori le altre per l'evoluzione positiva del tempo:
Tempo poco rassicurante alla partenza
Il cippo di vetta
Casa Pian del Colle
Il Colle San Bartolomeo di Ormea
I ruderi della chiesetta di San Bartolomeo
Nel bosco durante il ritorno
La piccola chiesetta che sovrasta l'abitato di Ormea. Raggiungibile con una breve deviazione
Il Pizzo di Ormea nella nebbia
Saluti.
Tempo poco rassicurante alla partenza
Il cippo di vetta
Casa Pian del Colle
Il Colle San Bartolomeo di Ormea
I ruderi della chiesetta di San Bartolomeo
Nel bosco durante il ritorno
La piccola chiesetta che sovrasta l'abitato di Ormea. Raggiungibile con una breve deviazione
Il Pizzo di Ormea nella nebbia
Saluti.
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Re: Anello Ormea - M.Armetta - Colle S.Bartolomeo - Ormea
Domenica 10 settembre parto per l' ultima escursione estiva di quest' anno . E' un periodo in cui non ho grandi entusiasmi , ho perso un po' di stimoli avendo già girato un po' tutte le cime della zona anche più di una volta . Pure i lunghi spostamenti in auto da solo cominciano a pesarmi . Così , nonostante le ottime previsioni meteo , rinuncio ad una meta nuova in zona Casterino per una più comoda meta già fatta e rifatta : il Monte Armetta . Perlomeno però la farò con un itinerario nuovo . Arrivo ad Ormea verso le 7,15 , con tempo bello e temperatura freschina ( 10° ) . Posteggio vicino alla vecchia stazione e supero il cosiddetto Ponte dei Sospiri . Lì c' è il primo dei tanti cartelli indicatori , nuovi e dettagliati , che troverò lungo il cammino .
Non c' è un' indicazione per l' Armetta , ma per la mia prima meta sì : il Castelletto . Il percorso di salita sarà tutto lungo lo scosceso versante nord dell' Armetta e rimarrà all' ombra per tutta la mattina . Il sentiero sale in un bel bosco di castagni , un luogo che pare fatto apposta per i funghi . Ma il terreno è secchissimo ed in giro non c' è nulla di nulla . Più in alto troverò invece una bella gettata di mazze di tamburo novelle .
Passo accanto ad un paio di ruderi nel bosco e poi giungo ad un colletto a cui arriva pure una carrareccia . Qui c' è anche una bella casona con giardino , ancora frequentata . Nei dintorni gironzola un capriolo che appena mi sente fugge a gambe levate . Una breve deviazione a sinistra e sono in vetta al Castelletto ( 927 m. ) , dove si trovano una chiesina ed una grossa stele adornata da una Madonna . La vegetazione consente solo visuali verso l' alto , dove ovviamente svetta il Pizzo .
Risceso al colletto , cerco di orientarmi con la mia cartina OSM perchè agli incroci abbondano i cartelli , che indicano però destinazioni a breve raggio ( fontane , belvederi , località fuori dal mio percorso ... ) . Per non sbagliare imbocco la carrareccia principale che pianeggia sino ad un incrocio dove si stacca una stradina per località Vespi , che è sul mio tragitto . Quasi sicuramente esiste una via più corta ma non segnata sulla mia mappa , comunque arrivo ai primi ruderi di Vespi dove , proprio tra due casupole in rovina c'è per terra un' indicazione a sinistra per Fasce .
Passo accanto ad un paio di casone ben tenute e circondate da uno steccato
e proseguendo un po' oltre mi inserisco in una bella mulattiera ( che probabilmente viene più direttamente dal colletto del Castelluccio ) , dove trovo la prima indicazione diretta per l' Armetta . La tempistica per fortuna si rivelerà parecchio esagerata .
La mulattiera sale dolcemente verso i ruderi di Case Fasce , in totale rovina , mentre i castagni lasciano il posto ai primi faggi .
Poco oltre incrocio una carrareccia parecchio inerbita , la attraverso e di fronte il sentiero prosegue sempre più ripido nella faggeta . Il tracciato prosegue un po' a zig zag nel bel bosco con uno spesso tappeto di foglie . Per fortuna in giro ci sono ancora tanti segnavia biancorossi o rossi che , pur essendo molto vecchi e stinti , sono fondamentali per non perdere la retta via .
Il sentiero passa sotto ad un paio di bastionate rocciose e trova un varco per aggirarle , giungendo in un piccolo pianoro erboso panoramico . La dorsale però è ancora lontana .
La faticosa salita continua ancora per una mezz'oretta , poi appare il crinale prativo baciato dal sole . Sono ormai sull' Alta Via . Verso destra la lunga dorsale svetta nel Monte della Guardia .
A sinistra invece in pochi minuti arrivo sulla vetta dell' Armetta ( 1739 m. ) . La giornata è magnifica ed i panorami sono adeguati , anche se il mare è seminascosto dalla foschia .
Mi fermo un po' sulla cima , mangiando qualcosina anche se è molto presto . Infatti non sono nemmeno le 10 . Non c'è vento e si sta molto bene . Già che ci sono , segnalo che i due libri di vetta sono stracolmi . Se qualcuno avesse voglia di portarne su uno nuovo .... Nel frattempo medito su quale percorso di discesa utilizzare . Il dubbio è se scendere dalla sterrata del Colle di San Bartolomeo ( soluzione facile ) oppure vedere se esiste ancora il sentiero che dalla Colla Bassa scende verso Alpisella o addirittura verso Prale ( soluzione difficile ) . La mia pigrizia ha il sopravvento e così dopo mezz' ora lascio la sommità dell' Armetta e mi dirigo lungo l' Alta Via verso il Colle di San Bartolomeo . La pigrizia si riferisce soprattutto alla voglia di avventura , perchè il percorso scelto è decisamente molto più lungo ( ma molto più tranquillo ) dell' altro .
Arrivato al casolare di Pian del Colle però non riesco a resistere all' impulso di dedicare un quarto d' ora alla deviazione in cima al vicino Monte Pesauto ( 1544 m. ) .
Raggiungo quindi il sottostante Colle di San Bartolomeo , dove incontro l' unico escursionista del giorno , salito dalla Madonna del Lago . Facciamo una veloce chiacchierata sui sentieri della zona e poi imbocco la mia carrareccia che scende lungamente nella bellissima e secchissima faggeta , con pochissimi scorci sui dintorni . .
Alla fine la strada , azzeccando le giuste deviazioni , mi conduce nei pressi del Castelletto , dove ero già passato in mattinata . Ne approfitto per prendere un tratto del Sentiero delle Vallette ( recentemente esplorato da Locontim ) ed arrivare allo splendido Belvedere della Cava , che sovrasta l' abitato di Ormea .
Da lì poi , in pochi minuti scendo in città innestandomi ancora sul tracciato iniziale di salita . Alla fin fine , mi risulta una anellone di una ventina di km per circa 1150 metri di dislivello .
Non c' è un' indicazione per l' Armetta , ma per la mia prima meta sì : il Castelletto . Il percorso di salita sarà tutto lungo lo scosceso versante nord dell' Armetta e rimarrà all' ombra per tutta la mattina . Il sentiero sale in un bel bosco di castagni , un luogo che pare fatto apposta per i funghi . Ma il terreno è secchissimo ed in giro non c' è nulla di nulla . Più in alto troverò invece una bella gettata di mazze di tamburo novelle .
Passo accanto ad un paio di ruderi nel bosco e poi giungo ad un colletto a cui arriva pure una carrareccia . Qui c' è anche una bella casona con giardino , ancora frequentata . Nei dintorni gironzola un capriolo che appena mi sente fugge a gambe levate . Una breve deviazione a sinistra e sono in vetta al Castelletto ( 927 m. ) , dove si trovano una chiesina ed una grossa stele adornata da una Madonna . La vegetazione consente solo visuali verso l' alto , dove ovviamente svetta il Pizzo .
Risceso al colletto , cerco di orientarmi con la mia cartina OSM perchè agli incroci abbondano i cartelli , che indicano però destinazioni a breve raggio ( fontane , belvederi , località fuori dal mio percorso ... ) . Per non sbagliare imbocco la carrareccia principale che pianeggia sino ad un incrocio dove si stacca una stradina per località Vespi , che è sul mio tragitto . Quasi sicuramente esiste una via più corta ma non segnata sulla mia mappa , comunque arrivo ai primi ruderi di Vespi dove , proprio tra due casupole in rovina c'è per terra un' indicazione a sinistra per Fasce .
Passo accanto ad un paio di casone ben tenute e circondate da uno steccato
e proseguendo un po' oltre mi inserisco in una bella mulattiera ( che probabilmente viene più direttamente dal colletto del Castelluccio ) , dove trovo la prima indicazione diretta per l' Armetta . La tempistica per fortuna si rivelerà parecchio esagerata .
La mulattiera sale dolcemente verso i ruderi di Case Fasce , in totale rovina , mentre i castagni lasciano il posto ai primi faggi .
Poco oltre incrocio una carrareccia parecchio inerbita , la attraverso e di fronte il sentiero prosegue sempre più ripido nella faggeta . Il tracciato prosegue un po' a zig zag nel bel bosco con uno spesso tappeto di foglie . Per fortuna in giro ci sono ancora tanti segnavia biancorossi o rossi che , pur essendo molto vecchi e stinti , sono fondamentali per non perdere la retta via .
Il sentiero passa sotto ad un paio di bastionate rocciose e trova un varco per aggirarle , giungendo in un piccolo pianoro erboso panoramico . La dorsale però è ancora lontana .
La faticosa salita continua ancora per una mezz'oretta , poi appare il crinale prativo baciato dal sole . Sono ormai sull' Alta Via . Verso destra la lunga dorsale svetta nel Monte della Guardia .
A sinistra invece in pochi minuti arrivo sulla vetta dell' Armetta ( 1739 m. ) . La giornata è magnifica ed i panorami sono adeguati , anche se il mare è seminascosto dalla foschia .
Mi fermo un po' sulla cima , mangiando qualcosina anche se è molto presto . Infatti non sono nemmeno le 10 . Non c'è vento e si sta molto bene . Già che ci sono , segnalo che i due libri di vetta sono stracolmi . Se qualcuno avesse voglia di portarne su uno nuovo .... Nel frattempo medito su quale percorso di discesa utilizzare . Il dubbio è se scendere dalla sterrata del Colle di San Bartolomeo ( soluzione facile ) oppure vedere se esiste ancora il sentiero che dalla Colla Bassa scende verso Alpisella o addirittura verso Prale ( soluzione difficile ) . La mia pigrizia ha il sopravvento e così dopo mezz' ora lascio la sommità dell' Armetta e mi dirigo lungo l' Alta Via verso il Colle di San Bartolomeo . La pigrizia si riferisce soprattutto alla voglia di avventura , perchè il percorso scelto è decisamente molto più lungo ( ma molto più tranquillo ) dell' altro .
Arrivato al casolare di Pian del Colle però non riesco a resistere all' impulso di dedicare un quarto d' ora alla deviazione in cima al vicino Monte Pesauto ( 1544 m. ) .
Raggiungo quindi il sottostante Colle di San Bartolomeo , dove incontro l' unico escursionista del giorno , salito dalla Madonna del Lago . Facciamo una veloce chiacchierata sui sentieri della zona e poi imbocco la mia carrareccia che scende lungamente nella bellissima e secchissima faggeta , con pochissimi scorci sui dintorni . .
Alla fine la strada , azzeccando le giuste deviazioni , mi conduce nei pressi del Castelletto , dove ero già passato in mattinata . Ne approfitto per prendere un tratto del Sentiero delle Vallette ( recentemente esplorato da Locontim ) ed arrivare allo splendido Belvedere della Cava , che sovrasta l' abitato di Ormea .
Da lì poi , in pochi minuti scendo in città innestandomi ancora sul tracciato iniziale di salita . Alla fin fine , mi risulta una anellone di una ventina di km per circa 1150 metri di dislivello .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Anello Ormea - M.Armetta - Colle S.Bartolomeo - Ormea
ED ecco la registrazione del mio percorso , presa da Strava ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
- Littletino
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Re: Anello Ormea - M.Armetta - Colle S.Bartolomeo - Ormea
Ma bene Dani! Ora che lo hai salito anche dal suo Dark Side puoi finalmente fregiarti del titolo di "Umile Adepto del Sacro Monte Armetta", che io per primo mi onoro di possedere avendo salito il Nobile Scoglio per ogni dove, per ogni versante ed in ogni stagione.
E mai mi ha deluso, anzi, ogni volta Egli si rinnova e sempre mi stupisce.
La salita dalle case Fasce per il versante nord di Ormea (sentiero A15) è stata per me l'ultima, e fatta in tempi recenti, ad aprile di quest'anno: solo quella mi mancava.
Mi è piaciuta tantissimo ma la salita nel bosco dopo dalla sterrata sopra le case Fasce fino all'AVML è stata piuttosto impegnativa a causa dello spesso strato di foglie di faggio secche nel quale si sprofondava a volte fino al ginocchio.
Eravamo alla fine del lungo periodo di siccità e le foglie erano scivolosissime, oltre a risultare instabili. La forte pendenza del sentiero nel bosco ci ha fatto veramente penare. Sarebbero stati utili i ramponcini da neve (già brillantemente sperimentati su prati ripidissimi).
Tuttavia arrivati in vetta l'idea iniziale era scendere per il sentiero che dicevi, dalla Colla Bassa alla sterrata per Alpisella, e da qui indietro ad Ormea. Ma il pensiero di percorrere un ripido sentiero in discesa sprofondando dello spesso strato scivoloso di foglie senza vedere dove metti i piedi ci ha consigliato di prenderla più larga.
Siamo quindi andati in direzione del colle di Caprauna seguendo l'Alta Via e poco prima del colle abbiamo preso un sentiero sulla dx (con indicazione Alpisella) che ritorna indietro a mezza costa. Il tracciato è molto bello e diventa poi strada sterrata fino ad Alpisella.
Da Alpisella invece di seguire la strada asfaltata, che comunque ci avrebbe riportato ad Ormea, abbiamo preso una sterrata inizialmente in salita ma poi in piano che ci ha portato sopra le case Fasce a riprendere in discesa il sentiero segnato biancorosso A15 utilizzato per la salita.
Arrivati a Case Vespi è in effetti possibile seguire l'indicazione sulla dx che hai fotografato per abbreviare il tratto fino al Castelletto (su OSM non è riportato questo sentiero).
Tanto ci piacque questo versante nord che la domenica successiva ritornammo ad Ormea per fare un altro anello esplorativo passando per la Balma del Messere ed altre belle balconate panoramiche sulla valle Tanaro.
Ah, dimenticavo, la fontana Cravorella, indicata sulle paline al Castelletto, merita senz'altro la divagazione: è da vedere.
Concludendo, come diceva il vecchio Mike, l'Armetta è sempre bello ed interessante da qualsiasi parte lo si salga. E la rete di sentieri lato Ormea merita sicuramente una o più visite.
I sentieri non sono tutti presenti su OSM, e alcuni un pò si perdono, ma un pizzico di avventura ogni tanto ci sta.
Metto qualche foto anch'io, dai.
E il percorso.
E mai mi ha deluso, anzi, ogni volta Egli si rinnova e sempre mi stupisce.
La salita dalle case Fasce per il versante nord di Ormea (sentiero A15) è stata per me l'ultima, e fatta in tempi recenti, ad aprile di quest'anno: solo quella mi mancava.
Mi è piaciuta tantissimo ma la salita nel bosco dopo dalla sterrata sopra le case Fasce fino all'AVML è stata piuttosto impegnativa a causa dello spesso strato di foglie di faggio secche nel quale si sprofondava a volte fino al ginocchio.
Eravamo alla fine del lungo periodo di siccità e le foglie erano scivolosissime, oltre a risultare instabili. La forte pendenza del sentiero nel bosco ci ha fatto veramente penare. Sarebbero stati utili i ramponcini da neve (già brillantemente sperimentati su prati ripidissimi).
Tuttavia arrivati in vetta l'idea iniziale era scendere per il sentiero che dicevi, dalla Colla Bassa alla sterrata per Alpisella, e da qui indietro ad Ormea. Ma il pensiero di percorrere un ripido sentiero in discesa sprofondando dello spesso strato scivoloso di foglie senza vedere dove metti i piedi ci ha consigliato di prenderla più larga.
Siamo quindi andati in direzione del colle di Caprauna seguendo l'Alta Via e poco prima del colle abbiamo preso un sentiero sulla dx (con indicazione Alpisella) che ritorna indietro a mezza costa. Il tracciato è molto bello e diventa poi strada sterrata fino ad Alpisella.
Da Alpisella invece di seguire la strada asfaltata, che comunque ci avrebbe riportato ad Ormea, abbiamo preso una sterrata inizialmente in salita ma poi in piano che ci ha portato sopra le case Fasce a riprendere in discesa il sentiero segnato biancorosso A15 utilizzato per la salita.
Arrivati a Case Vespi è in effetti possibile seguire l'indicazione sulla dx che hai fotografato per abbreviare il tratto fino al Castelletto (su OSM non è riportato questo sentiero).
Tanto ci piacque questo versante nord che la domenica successiva ritornammo ad Ormea per fare un altro anello esplorativo passando per la Balma del Messere ed altre belle balconate panoramiche sulla valle Tanaro.
Ah, dimenticavo, la fontana Cravorella, indicata sulle paline al Castelletto, merita senz'altro la divagazione: è da vedere.
Concludendo, come diceva il vecchio Mike, l'Armetta è sempre bello ed interessante da qualsiasi parte lo si salga. E la rete di sentieri lato Ormea merita sicuramente una o più visite.
I sentieri non sono tutti presenti su OSM, e alcuni un pò si perdono, ma un pizzico di avventura ogni tanto ci sta.
Metto qualche foto anch'io, dai.
E il percorso.
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Re: Anello Ormea - M.Armetta - Colle S.Bartolomeo - Ormea
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Re: Anello Ormea - M.Armetta - Colle S.Bartolomeo - Ormea
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Anello Ormea - M.Armetta - Colle S.Bartolomeo - Ormea
, Little . Tu sei il Gran Maestro del Sacro Monte Armetta . Io sono solo alla terza volta .... Comunque sono contento di averti stimolato a pubblicare finalmente qualcosa delle tue escursioni ! Ci voleva proprio l' Armetta ....
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Anello Ormea - M.Armetta - Colle S.Bartolomeo - Ormea
Sono sempre salito sull'Armetta dall'altro versante, perché sono sempre andato lì con un'amica che vuole il sole a palla.
Devo provare anche questo, assieme alla balconata di Ormea come anello dal paese. Magari ci provo ad ottobre, anche se dovrò alzarmi prestissimo vista la distanza. Di qui mi pare più rupestre
Devo provare anche questo, assieme alla balconata di Ormea come anello dal paese. Magari ci provo ad ottobre, anche se dovrò alzarmi prestissimo vista la distanza. Di qui mi pare più rupestre
«Vai finché sei giovane, perché da vecchio puoi solo andare al ricovero» (Saggezza occitana)
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Re: Anello Ormea - M.Armetta - Colle S.Bartolomeo - Ormea
Dal versante sud, che io affronto risalendo la bellissima val Pennavaira, tra tutte le molteplici varianti di percorso che si possono inventare, la mia preferita è quella che parte da Caprauna centro.awretus wrote:Sono sempre salito sull'Armetta dall'altro versante, perché sono sempre andato lì con un'amica che vuole il sole a palla.
Dapprima ci si dirige dolcemente verso est al passo del Sii e poi, superato il colle di san Bartolomeo, si arriva in vetta seguendo l'AVML. Per il ritorno dalla Colla Bassa seguo una concatenazione di sentieri vari che alla fine portano alla cappella della Madonna Guarneri, dove è bello fare l'ultima sosta. Ma siamo off-topic e magari questo lo descrivo meglio in altra sede.
La balconata è un'esperienza che rimane nel cuore, specie se fatta con Alec e la Scintyawretus wrote:Devo provare anche questo, assieme alla balconata di Ormea come anello dal paese. Magari ci provo ad ottobre, anche se dovrò alzarmi prestissimo vista la distanza. Di qui mi pare più rupestre
Ma per arrivare ad Ormea da Torino mi risulta siano solo 1h 30', come da casa mia, non serve levataccia anche perché essendo versante nord al mattino presto l'ambiente è molto luvego (tetro).
Il versante Tanaro del monte Armetta è sicuramente più verticale e selvaggio rispetto al versante Pennavaira ma è comunque ben percorribile grazie ad una rete di sentieri che collegano le piccole frazioni di cui è cosparso.
Molto interessante anche il breve anello sempre da Ormea per la Balma del Messere e Orrido di Prale con ritorno a mezza costa per le Rocche Balcatte.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
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Re: Anello Ormea - M.Armetta - Colle S.Bartolomeo - Ormea
Eh si Dani, con l'Armetta mi hai stanato.daniele64 wrote: , Little . Tu sei il Gran Maestro del Sacro Monte Armetta . Io sono solo alla terza volta .... Comunque sono contento di averti stimolato a pubblicare finalmente qualcosa delle tue escursioni ! Ci voleva proprio l' Armetta ....
Ma tre volte son poche per l'Armetta, che dà il meglio di sè con la neve.
Recentemente ho fatto un bellissimo anello in val Gesso partendo dalla Francia, roba da Frankie.
Se riesco metto due righe e due foto perchè, anche se non banale e un pò faticoso, merita veramente.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Anello Ormea - M.Armetta - Colle S.Bartolomeo - Ormea
Ciao Sergio . Da questo lato il sole a palla te lo scordi proprio .... resta all'ombra quasi tutto il giorno, il che garantisce una buona temperatura anche in estate . Ad ottobre le giornate sono un po' corte per concatenare l' Armetta con un pezzo di Balconata , ma se qualcuno ce la può fare, quel qualcuno sei tu ...awretus wrote:Sono sempre salito sull'Armetta dall'altro versante, perché sono sempre andato lì con un'amica che vuole il sole a palla.
Devo provare anche questo, assieme alla balconata di Ormea come anello dal paese. Magari ci provo ad ottobre, anche se dovrò alzarmi prestissimo vista la distanza. Di qui mi pare più rupestre
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Re: Anello Ormea - M.Armetta - Colle S.Bartolomeo - Ormea
Ciao Daniele, 20 km è un bel "giretto" per chi dice di essere un poco "scarico"
E' abbastanza normale che i posti che si frequentano da anni alla lunga non offrano più molti stimoli.
Il concetto vale anche per me e i miei compagni di merende. La nostra attività in montagna è ormai abbastanza sporadica, senza guizzi e con poca voglia di fare molti chilometri per cercare nuove cime. Ultima nostra uscita è stato il Monte Castello di Quarzina, cima che avevamo tralasciato per la vecchiaia , e questo dice tutto
Speriamo solo che il 2024 sia migliore (ma gli anni passano )
Saluti
E' abbastanza normale che i posti che si frequentano da anni alla lunga non offrano più molti stimoli.
Il concetto vale anche per me e i miei compagni di merende. La nostra attività in montagna è ormai abbastanza sporadica, senza guizzi e con poca voglia di fare molti chilometri per cercare nuove cime. Ultima nostra uscita è stato il Monte Castello di Quarzina, cima che avevamo tralasciato per la vecchiaia , e questo dice tutto
Speriamo solo che il 2024 sia migliore (ma gli anni passano )
Saluti
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Amedeo Modigliani
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Re: Anello Ormea - M.Armetta - Colle S.Bartolomeo - Ormea
Ciao grande Frankie . Purtroppo è vero , col tempo calano gli stimoli e le forze . Io avrei ancora voglia di faticare un po' ma mi piacerebbe vedere zone nuove e cime diverse . Però i lunghi viaggi solitari in auto mi stufano , non trovo proficui gli spostamenti di 5/6 ore o più tra andata e ritorno in giornata ( a meno che non siano in gruppo , per farsi compagnia ed ammortizzare le spese ). Piuttosto preferisco fermarmi una notte fuori e concatenare 2 escursioni nella stessa zona . Comunque adesso l'estate è finita e torno a girare nel Genovesato e nel Levante , dove ho ancora qualche vetta immacolata ....
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