Gola delle Fascette

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soundofsilence
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Gola delle Fascette

Post by soundofsilence »

Gola delle Fascette

Lunedì 16-6-2008

Partecipanti: Erika e Davide

Resoconto:
Fidandoci di una sedicente webcam del rifugio Mongioie che ci mostra la mattina alle 8 uno splendido sole, decidiamo di partire alla volta delle Alpi Liguri nonostante le previsioni inclementi. Dello splendido sole purtroppo non troveremo traccia, ma, dopotutto, nemmeno ci bagneremo, penso non si potesse pretendere di più di questi tempi…
Arriviamo quindi verso le 11 ad Upega e parcheggiamo nel grande spiazzo subito prima del paese, da qui poco più di un centinaio di metri sulla strada ci portano a una deviazione sterrata sulla destra che scende verso il Negrone. Seguiamo quindi per qualche centinaio di metri il torrente in cerca di un ponte che dovrebbe portarci sull’altra sponda. Invece del ponte troviamo però un cartello che indica l’inizio del sentiero EE per la Gola delle Fascette. Constatiamo quindi che il cartello è in perfette condizioni, ma non altrettanto purtroppo si può dire del ponte… In effetti del ponte ne manca più di metà e l’attraversamento dell’impetuoso torrente ci sembra al di sopra delle nostre possibilità. Decidiamo quindi di ritornare sulla strada e scendere più a valle per trovare il ponte che dovrebbe esserci alla fine del sentiero in questione, per vedere se si può fare l’itinerario al contrario. Nel risalire sulla strada ci sembra di vedere un punto dove si può attraversare e ridiscendiamo al torrente, in realtà ci siamo sbagliati: la limitata visuale dall’alto ci ha fatto sembrare un semplice restringimento del torrente un punto di facile passaggio, comunque, probabilmente, quando il negrone è meno in piena, da questo punto (poco più a valle del ponte distrutto) si dovrebbe riuscire ad attraversare. Risaliamo di nuovo quindi sulla strada e scendiamo cercando di vedere se vi siano altre possibilità di attraversamento. Lungo la strada incrociamo la Grotta della Scala, qualche metro sopra l’asfalto, si potrebbe, con un piccolo sforzo e grazie alle corde in loco, riuscire ad entrare, ma il tempo incomincia già a scarseggiare, considerando anche che il crollo del ponte a monte (bella rima..) potrebbe raddoppiare la nostra camminata, in ogni caso non ho nessuna notizia sullo sviluppo e le difficoltà della grotta in questione e, quindi, se qualcuno ne sa qualcosa gliene sarei grato…
Proseguendo arriviamo di fronte al grande antro della Chiocciola (o Arma Ciosa) e qui, mentre studiamo, come poter scendere al torrente, visto che ci sembra il punto migliore, ci accorgiamo che qualcun altro deve averla pensata come noi, visto che poco più a valle scorgiamo il cartello gemello di quello sul ponte crollato che indica una traccia che scende appunto al torrente sempre come sentiero EE della Gola delle Fascette. Lo prendiamo quindi e constatiamo che qui il ponte è in perfette condizioni, forse perché qui di acqua non ce ne passa granchè. Incoraggiati comunque dalla solidità del ponte ci intratteniamo sul medesimo a fotografare le bellissime marmitte presenti sopra e sotto il predetto manufatto architettonico. Proseguiamo quindi in salita fino ad un bivio, segnalato o forse dire sbarrato rende meglio l’idea, da alcuni tronchi e rami, che non si capisce, appunto, se vogliano chiudere il bivio in discesa o rinforzare il sentiero principale. Il bivio in questione, come si intuisce facilmente a vista, porta al sottostante spettacolare Garb del Butau, dove il Negrone scompare sottoterra. Arriviamo quindi al predetto inghiottitoio e percorriamo a valle il letto secco del torrente fino ad alcune corde fisse soprastanti un laghetto, queste portano all’Arma del Lupo Inferiore, ma purtroppo mentre tento di verificare se è proprio così, mia moglie vede muoversi un piantone del filo metallico a cui mi sono attaccato e mi convince a tornare indietro…
In ogni caso, guardando successivamente dall’alto del sentiero l’Arma del Lupo Inferiore risulta ampiamente allagata, non è invece allagata l’Arma del Lupo Superiore (anche se perché così fosse ci sarebbe seriamente da preoccuparsi) che vediamo occhieggiarci sempre dall’alto del sentiero, grotta che per me rappresenta un sogno proibito visto che non avrò mai la capacità di arrampicatorie per arrivarci…
Sarebbe comunque interessante tornare (accidenti non c’è mai una gita in cui non mi rimane niente in …), perché con l’asciutto, da questo punto credo si possa avere accesso oltre che all’Arma del Lupo, forse un po’ troppo speleo per i miei gusti, anche alla Chiocciola di fronte. Dopo mangiato torniamo quindi sul sentiero principale e arriviamo fino al punto più alto, da dove poi il sentiero dovrebbe iniziare a scendere, dico dovrebbe perché non si riesce ad individuare bene dove passi il sentiero, sembra comunque si possa scendere per la massima pendenza anche se non sono sicuro che il sentiero segua questa via. In effetti leggendo poi a casa una guida sembrerebbe che dopo il punto più alto (nominato come il Passetto a 1300 circa di quota) il sentiero dovrebbe proseguire per un po’ in piano, anche se ricordando, sempre da casa, non capisco bene che itinerario possa effettivamente seguire e la discesa diretta continua a sembrarmi la via migliore, dopo quella, come abbiamo fatto noi, di tornare indietro, visto che tanto il ponte crollato non avrebbe consentito di completare l’anello, e che, perdipiù, quest’ultima parte, abbandonata ormai la Gola delle Fascette, non sembra molto interessante e si abbraccia quasi tutta a vista dall’alto del Passetto in questione.
In ogni caso la mancanza di tracce in discesa mi fa venire il dubbio che questa parte non sia più percorsa e che il ponte non sia crollato adesso come supponevo, ma già da tempo.
Torniamo quindi al Ponte (quello intero) e qui facciamo una breve digressione a valle che ci offre belle vedute sulle marmitte.
Ritornati sulla strada proseguiamo ancora sulla strada fino al Garb dla Fus, peccato che il sentiero non arrivi fino a qui, dopotutto è proprio qui che si ha il panorama più bello… Torniamo quindi indietro sulla strada afaltata accorgendoci di quanta poca strada abbiamo percorso col sentiero…..
Ma va bene così, perchè appena saliti in macchina inizia a piovere....

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Post by gecko »

Complimenti per le foto! :smt038 Era tanto che non vedevo la cascata uscire dal buco! :smt039
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Re: Gola delle Fascette

Post by giumork »

soundofsilence wrote:Gola delle Fascette

... possibilità di attraversamento. Lungo la strada incrociamo la Grotta della Scala, qualche metro sopra l’asfalto, si potrebbe, con un piccolo sforzo e grazie alle corde in loco, riuscire ad entrare, ma il tempo incomincia già a scarseggiare, considerando anche che il crollo del ponte a monte (bella rima..) potrebbe raddoppiare la nostra camminata, in ogni caso non ho nessuna notizia sullo sviluppo e le difficoltà della grotta in questione e, quindi, se qualcuno ne sa qualcosa gliene sarei grato…
credo che lo sviluppo della grotta sia di pochi metri.. in definitiva non vale la pena...
posso suggerirti una delle poche grotte visitabili lì vicino? La grotta delle vene del tanaro...
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Re: Gola delle Fascette

Post by soundofsilence »

giumork wrote:credo che lo sviluppo della grotta sia di pochi metri.. in definitiva non vale la pena...
posso suggerirti una delle poche grotte visitabili lì vicino? La grotta delle vene del tanaro...
Grazie dell'informazione, per quanto riguarda invece la Grotta delle Vene ce l'ho presente e prima o poi credo e spero che ci andrò, però, sinceramente, mi attirano di più le grotte concrezionate....
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Post by soundofsilence »

Nel mio resoconto ho dimenticato di dire che non ho apprezzato per niente le traversine al Garb del Butau, magari sarò ignorante in materia, ma credo che sarebbe possibile creare un punto di assicurazione per scendere nella grotta che fosse altrettanto sicuro ma non così antiestetico a vedersi....
Dopotutto credo che le grotte dovrebbero essere di tutti e non soltanto degli speleologi e anche chi si limita a guardarle dal di fuori o che entra fin dove se la sente (come me...) avrebbe diritto a a non trovarle rovinate in vari modi o adibite a un solo uso specifico e ciò quindi vale sia per le traversine, che per le concrezioni rotte, che per i cancelli posti per i più svariati motivi, almeno per quelli che non si possono aprire, magari con la scusa di preservare la grotta per le generazioni future: ma cosa la preserviamo a fare se praticamente nessuno può vederla nè adesso, nè probabilmente in futuro... Sinceramente credo, anche se sono andato fuori tema rispetto al Garb del Butau, ci debbano essere altri metodi per rendere fruibili a tutti, o quasi, le bellezze della natura, mantenendole nello stesso tempo il più possibile integre...
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