Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
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Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
CASTEL FRIPPI (m. 2256) da Carnino Superiore
Uscita del 6/6/2015 con Gianfranco e Pierpaolo
Dislivello totale 1015 (915+100)
Dutata: 3h 30' (poco più di 3 ore il ritorno)
Meteo: limpido e molto caldo già di primo mattino, nuvole nel pomeriggio.
Difficoltà: E (in caso di nebbia, vista la conformazione della zona, possibili problemi di orientamento)
Famosissima cima, che non può mancare nel "palmares" di un escursionista che si rispetti
Non volendo allontanarci troppo da casa era una delle poche cime "vergini" ancora da salire.
Speravamo anche che salendo di quota il caldo si facesse sentire meno, purtroppo non è stato così, almeno al mattino.
Partiti alle 8 da Carnino soprano nelle ormai consuete 2h 15' siamo arrivati al Don Barbera. Breve sosta e poi seguendo la strada sterrata in direzione Colle di Tenda ci siamo messi alla ricerca di una via logica e tranquilla di avvicinamento alla base della montagna.
Una bella "cella" (sella) per la conservazione dei formaggi
Lasciata la strada dopo poco più di 1 km., con alcuni saliscendi tra nevai e zone erbose, abbiamo raggiunto una margheria proprio alla base del monte.
La sua estesa parete strapiombante non consente alcuna possibilità di salita (almeno per noi ) e non avendo una relazione ci tocca un poco improvvisare.
A vista l'unico punto abbordabile è l'ultimo canalino della parete est, in alternativa bisogna cercare una via sul versante sud, che dovrebbe essere ripido ma erboso.
Risalite le pendici di un costone arriviamo sotto il canalino: volendo avremmo anche potuto provare ma alla fine abbiamo deciso per l'aggiramento che in meno di 20 minuti ci ha portato in vetta.
Ecco alcune foto e panoramiche dalla cima:
Gianfranco alla ricerca (infruttuosa) di un passaggio a nord-est
L'unica difficoltà della giornata, il "passaggino" esposto per raggiungere l'ometto di vetta
Dal Colle dei Signori durante il ritorno:
Saluti a tutti
Uscita del 6/6/2015 con Gianfranco e Pierpaolo
Dislivello totale 1015 (915+100)
Dutata: 3h 30' (poco più di 3 ore il ritorno)
Meteo: limpido e molto caldo già di primo mattino, nuvole nel pomeriggio.
Difficoltà: E (in caso di nebbia, vista la conformazione della zona, possibili problemi di orientamento)
Famosissima cima, che non può mancare nel "palmares" di un escursionista che si rispetti
Non volendo allontanarci troppo da casa era una delle poche cime "vergini" ancora da salire.
Speravamo anche che salendo di quota il caldo si facesse sentire meno, purtroppo non è stato così, almeno al mattino.
Partiti alle 8 da Carnino soprano nelle ormai consuete 2h 15' siamo arrivati al Don Barbera. Breve sosta e poi seguendo la strada sterrata in direzione Colle di Tenda ci siamo messi alla ricerca di una via logica e tranquilla di avvicinamento alla base della montagna.
Una bella "cella" (sella) per la conservazione dei formaggi
Lasciata la strada dopo poco più di 1 km., con alcuni saliscendi tra nevai e zone erbose, abbiamo raggiunto una margheria proprio alla base del monte.
La sua estesa parete strapiombante non consente alcuna possibilità di salita (almeno per noi ) e non avendo una relazione ci tocca un poco improvvisare.
A vista l'unico punto abbordabile è l'ultimo canalino della parete est, in alternativa bisogna cercare una via sul versante sud, che dovrebbe essere ripido ma erboso.
Risalite le pendici di un costone arriviamo sotto il canalino: volendo avremmo anche potuto provare ma alla fine abbiamo deciso per l'aggiramento che in meno di 20 minuti ci ha portato in vetta.
Ecco alcune foto e panoramiche dalla cima:
Gianfranco alla ricerca (infruttuosa) di un passaggio a nord-est
L'unica difficoltà della giornata, il "passaggino" esposto per raggiungere l'ometto di vetta
Dal Colle dei Signori durante il ritorno:
Saluti a tutti
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
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Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
Già richiesto spostamento topic in Alpi Liguri
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Amedeo Modigliani
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Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
Bravi Complimenti a tutti e tre
Ancora uno "scalpo prezioso" nel vostro palmares...
Scherzi a parte,ormai dovete aver salito proprio tutto in zona...
Per fortuna io ho ancora un po' di cime minori da raggiungere !
Un saluto.
Ancora uno "scalpo prezioso" nel vostro palmares...
Scherzi a parte,ormai dovete aver salito proprio tutto in zona...
Per fortuna io ho ancora un po' di cime minori da raggiungere !
Un saluto.
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
daniele64 wrote:Bravi Complimenti a tutti e tre
Ancora uno "scalpo prezioso" nel vostro palmares...
Scherzi a parte,ormai dovete aver salito proprio tutto in zona...
Per fortuna io ho ancora un po' di cime minori da raggiungere !
Un saluto.
C'è ancora Castel Chevolail......... poi il fondo del barile sarà raschiato del tutto
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Amedeo Modigliani
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Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
Spostato! Bravi!! Un modello di gita che mi è familiare, ricerca del percorso, passaggini esposti...
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
- soundofsilence
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Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
Bella scelta è da molto che l'ho in programma insieme a Castel Scevolai, prossimamente spero di farlo, ma vorrei partire dalla val Roja, passando da Castel Tournou, giusto per fare 3 castelli al prezzo di uno....
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
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Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
soundofsilence wrote:Bella scelta è da molto che l'ho in programma insieme a Castel Scevolai, prossimamente spero di farlo, ma vorrei partire dalla val Roja, passando da Castel Tournou, giusto per fare 3 castelli al prezzo di uno....
Si, da Tenda è un bel percorso nel Vallone del Riofreddo (Refrei), molto lungo se hai intenzione di toccare le due cime e Castel Tournou con la sua postazione. Si può arrivare in macchina sino alle Granges La Pia, dove si parcheggia. Conviene in quanto sono circa 4,5 km. (risparmiati )
Partendo abbastanza bassi (900 m. circa) IMHO conviene impostare questo giro in primavera inoltrata o autunno, meno caldo e meno mosche
Ciao
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Amedeo Modigliani
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Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... Frippi.htm
Sabato 20-7-2019: Carnino Superiore (1400) – Gola Chiusetta (1845) – Rifugio Don Barbera (2085) - Colle dei Signori (2105) – Castel Frippi (2245) – Colle dei Signori (2105) – – Rifugio Don Barbera (2085) - Gola Chiusetta (1845) – Carnino Superiore (1400).
Partecipanti: Em, Ornella, Daniela e soundofsilence.
Lunghezza: 21 Km. circa.
Dislivello: 1100 m. circa.
Difficoltà: EE tutto il percorso fuori sentiero da quando si abbandona la sterrata fino a quando la si riprende, soprattutto perché il percorso non è tracciato, quindi le principali difficoltà sono di orientamento. Vi è comunque un passo esposto per raggiungere la vetta del Castel Frippi, ed un canalino erboso di due metri salendo all’anticima del Castel Scevolai dove servono le mani, ma non si supera il I grado, probabilmente comunque anche evitabile, passando più a destra. Tutto il resto E, a parte la facoltativa visita ai campi solcati alla Gola della Chiusetta, EE.
Percorso in macchina: Da Genova fino a Savona e quindi all’uscita di Ceva sulla Savona-Torino. Da ceva si prende per Garessio, Ormea e Colle di Nava. Raggiunta Ormea si continua verso il Colle di Nava. Giunti a Ponte di Nava, invece di svoltare sulla ss28 per il colle, si prosegue dritti per Viozene sulla sp154. In 10 Km si arriva a Viozene e dopo altri 5 Km si arriva al bivio per Carnino che si imbocca sulla destra. Percorriamo quindi quasi un Km e mezzo e giungiamo quindi a un bivio, dove prendiamo sulla sinistra per Carnino Superiore, mentre a destra andremmo a Carnino Inferiore, di pochi metri più basso; proseguiamo quindi per soli 300 metri e parcheggiamo quindi a Carnino Superiore.
Percorso a piedi: dal parcheggio prendiamo a destra il sentiero segnato per il Rifugio Don Barbera, che passa subito in mezzo alle case, quindi lasciamo a sinistra il bivio per Upega e continuiamo verso dritti verso il Rifugio, incontrano subito un ponticello sotto una bella cascata. Dopo un km incontriamo quindi una fonte sul sentiero, e quindi, in località Pian Ciucchea, troviamo il bivio a destra per il Passo Mastrelle, che ignoriamo per proseguire ancora dritti, giungendo così ai prati della Chiusetta. Attraversata la zona pascoliva pianeggiante, giungiamo alla Gola della Chiusetta, dove il sentiero riprende a salire sulla sinistra del torrente, caratterizzato in questo punto da bei campi solcati. Volendo si possono visitare i campi solcati passando poco sotto il sentiero e quindi risalendoli sulla sinistra per ripido pendio prativo e ricongiungersi al sentiero. Giungiamo quindi ad una nuova zona pianeggiante prativa, sulla destra della quale, una ventina di metri sopra il sentiero, si notano due grotte, che siamo saliti a visitare brevemente, ma che non presentano particolari motivi di interesse, finendo dopo pochissimi metri. Visitate le grotte si può indifferentemente salire sul sentiero a destra o a sinistra del torrente, noi abbiamo scelto quello di destra, ma abbiamo fatto una breve visita al laghetto formato da una piccola chiusa (Chiusetta appunto), che si trova sul sentiero di sinistra. Da qui comunque giungiamo in breve al Rifugio Don Barbera, dal quale saliamo a sinistra al vicino Colle dei Signori, dove imbocchiamo la sterrata verso destra. Seguiamo quindi la sterrata per circa 1,2 Km, fino a trovarci proprio di fronte al Castel Frippi (altro riferimento è che abbiamo abbandonato la sterrata circa 60 metri prima del bivio sulla destra per il sentiero che torna indietro al Colle dei Signori passando sopra e parallelo alla sterrata). Lasciamo quindi la sterrata dirigendoci senza sentiero, ma seguendo la conformazione del terreno, verso l’evidente Castel Frippi di fronte a noi. Così facendo giungiamo quindi in cima ad un dosso erboso, da quale scendiamo sull’altro versante fino ad una traccia che intercettiamo e seguiamo brevemente verso sinistra fino ad arrivare ad una bianca capanna metallica, punto di appoggio per gli speleo. Da qui puntiamo a sinistra dirigendoci verso lo spigolo sud del Castel Frippi, al quale saliamo per un pendio prativo immediatamente a destra di una barra rocciosa. Giunti allo spigolo aggiriamo la cupola sommitale verso sinistra, per giungere quindi, dopo circa 150 metri, alla fine delle soprastanti pareti rocciose e possiamo quindi dirigerci a destra risalendo il pendio prativo che ci porta alla cresta prativa sommitale ed al passo finale esposto che porta sulla piccola (ed esposta) vetta rocciosa. Dalla vetta torniamo sui nostri passi fino allo spigolo sud, quindi continuiamo a sinistra, appena sotto e paralleli alle pareti rocciose, su traccia non molto evidente, ma comunque presente ed individuabile. Giungiamo quindi alla fine della parete est e attingiamo al successivo colletto che ci separa dall’elevazione successiva, che credevamo, erroneamente essere il Castel Scevolai. Qui troviamo comunque un sentierino che traversa a sinistra le pareti della predetta elevazione, alla quale saliamo tramite un canalino erboso e roccioso sulla destra, che ci porta in breve al colletto tra le due cime, da cui prendiamo a sinistra giungendo in breve alla panoramica vetta. Dalla vetta torniamo indietro una settantina di metri per fare quindi una digressione a destra verso due belle terrazze calcaree. Visitate le terrazze scendiamo verso sinistra, dove il terreno sembra permetterlo, per intercettare un sentierino che porta verso la sterrata. Raggiunta la sterrata la percorriamo verso sinistra in salita, superando subito un tornante e quindi continuando per altri 200 metri circa, raggiungendo il retro dell’elevazione che dalla vetta precedentemente raggiunta avevamo di fronte verso ovest e segnata da un grosso ometto di pietra. Qui abbiamo lasciato la sterrata per prendere a sinistra e salire per prati ed un breve canalino un po’ più ripido alla vetta in questione, credendo di nuovo trattarsi del Castel Scevolai, che invece si trova ancora più a ovest (oltre 400 metri). Torniamo quindi sui nostri passi sulla sterrata e la percorriamo fino al Colle dei Signori e, quindi, ancora sui nostri passi, fino al parcheggio.
Conclusioni: dal rifugio Don Barbera non è solo il Marguareis l’unica vetta che merita di essere salita, il Castel Frippi non è certo una vetta molto nota, ma dall’elegante struttura calcarea, piazzata inoltre in una zona selvaggia e dalle spettacolari forme di carsismo, a pochi metri dalla sterrata, bellissima anche quella, ma percorsa da troppi mezzi motorizzati; ed è proprio questo uno dei meriti principali di questa gita, il far ammirare la bellissima zona carsica attorno al Rifugio Don Barbera, dimenticandosi della sterrata che la attraversa. Oltre al Castel Frippi la gita avrebbe previsto anche la salita all’ancora meno noto Castel Scevolai, ma, a posteriori, abbiamo verificato di aver salito due cime vicine e senza nome, non la vera vetta del monte in questione, vette comunque, soprattutto la prima, che meritano la visita per lo spettacolare ambiente carsico.
Cascata salendo da Carnino
Il Ferà salendo alla Gola della Chiusetta
Cima Pertegà salendo alla Gola della Chiusetta
Pian Ballaur salendo a Gola Chiusetta
ista verso mare salendo a Gola Chiusetta
Cresta del Ferà salendo a Gola Chiusetta
Cima Palù dal Prato della Chiusetta
Cresta delFerà dal Prato della Chiusetta
Cima appuntita sopra Prato della Chiusetta più da vicino
Prato della Chiusetta
Marmitta verde in Gola della Chiusetta da sopra
Campi solcati in Gola della Chiusetta
Campi solcati in Gola della Chiusetta più da vicino
Primo piano campi solcati in Gola della Chiusetta
Primo piano campi solcati in Gola della Chiusetta più da vicino
Campi solcati da sopra in Gola della Chiusetta primo piano
Due grotte sopra Selle di Carnino
Laghetto e Chiesetta alle Selle di Carnino
Chiesetta da grotta sopra Selle di Carnino
Seconda grotta sopra Selle di Carnino
Chiesetta da seconda grotta sopra Selle di Carnino
Chiesetta da seconda grotta sopra Selle di Carnino più dall'interno
Cima di Gaina andando al Rifugio Don Barbera
Balze calcaree andando al Rifugio Don Barbera più da vicino
Cima Pertegà e balze calcaree andando al Rifugio Don Barbera
Cima di Seneca dal Don Barbera
Mare di nuvole e Cresta del Ferà salendo al Colle dei Signori
Marguareis e balze calcaree salendo al Colle dei Signori
Castel Frippi dal Colle dei Signori
Castel Frippi e Monte delle Carsene dal Colle dei Signori
Vista su Alpi Marittime dal Colle dei Signori
Vista su Alpi Marittime dal Gelas al Monte Matto dal Colle dei Signori
Castel Frippi dal Colle dei Signori
Castel Frippi e Monte Carsene dalla sterrata
Castel Frippi e Monte Carsene dalla sterrata più da lontano
Monte delle Carsene dalla sterrata
Castel Frippi dalla sterrata
Balze calcaree da strada militare
Castel Frippi dalla sterrata più da vicino
Balze calcaree da strada militare più da vicino
Castel Frippi e anticima Scevolai da sterrata
Cima della Gaina spunta sopra strada militare andando a Castel Frippi
Castello delle Aquile andando a Castel Frippi
Campi solcati andando a Castel Frippi
Castel Frippi e anticima Scevolai andandovi
Primo piano Castel Frippi andandovi
Primo piano anticima Castel Scevolai andando al Frippi
Castello delle Aquile e Marguareis andando al Frippi
Primo piano anticima Castel Scevolai andando al Frippi
Castel Frippi andandovi
Crepaccio calcareo andando al Castel Frippi
Campi solcati e Castel Frippi andandovi
Castello delle Aquile andando a Castel Frippi
Primo piano Castel Frippi andandovi
Primo piano anticima Castel Scevolai andando al Frippi
Bivacco speleo con Castello delle Aquile e Marguareis sullo sfondo
Versante est Castel Frippi
Castello delle Aquile andando a Castel Frippi
Anticima Castel Scevolai con via discesa andando al Frippi
Castello delle Aquile e Marguareis andando al Frippi
Cresta del Ferà e Cima Pertega salendo al Castel Frippi
Cima Pertega con sullo sfondo Missun e Bertrand
Monte delle Carsene salendo a Castel Frippi
Tete Chaudon e Cima della Fascia salendo a Castel Frippi
Crinale erboso verso Castel Frippi
Monte delle Carsene e vetta Castel Frippi
Vetta Castel Frippi con sullo sfondo Chaudon Fascia e Carsene
Crinale erboso Castel Frippi dalla vetta con Missun e Bertrand sullo sfondo
Castel Scevolai e Monte delle Carsene dal Frippi
Castello delle Aquile e Marguareis dal Frippi
Alpi Marittime con Argentera e Matto dal Frippi
Gruppo su crinale Castel Frippi
Castel Scevolai e Monte delle Carsene dal Frippi
Pareti est Castel Frippi
Enrico su cengia sotto pareti est Castel Frippi
Doline da cengia sotto pareti est Castel Frippi
Anticima Scevolai da cengia sotto pareti est Castel Frippi
Anticime Scevolai da cengia sotto pareti est Castel Frippi
Castel Frippi da nord
Andando verso anticima Scevolai
Castel Frippi da nord più da lontano
Castel Frippi da nord più da lontano
Crepaccio calcareo e Castel Frippi da nord
Castel Frippi salendo ad anticima Scevolai
Pianoro sommitale anticima Scevolai con Monte Carsene sullo sfondo
Castel Frippi da pianoro sommitale anticima Scevolai
Seconda anticima Scevolai da prima
Castello delle Aquile e Marguareis da anticima Scevolai
Monte delle Carsene e Punta Straldi da anticima Scevolai
Marguareis da anticima Scevolai
Castello delle Aquile e Marguareis da anticima Scevolai più da vicino
Due terrazze calcaree e Castel Frippi scendendo da anticima Scevolai
Campi solcati con piante dentro scendendo da anticima Scevolai più da vicino
Campi solcati con piante dentro scendendo da anticima Scevolai primo piano
Terrazza calcarea scendendo da anticima Castel Scevolai
Campi solcati su terrazza scendendo da anticima Castel Scevolai
Terrazza calcarea scendendo da anticima Castel Scevolai
Primo piano campi solcati su terrazza scendendo da anticima Castel Scevolai
Monte delle Carsene da sterrata
Castello delle Aquile e Marguareis da seconda anticima Scevolai
Monte delle Carsene da seconda anticima Scevolai
Castello delle Aquile e Marguareis da seconda anticima Scevolai
Due anticime Scevolai da sterrata
Castel Frippi da sterrata
Castel Frippi e anticima Scevolai da sterrata
Vista verso Alpi Marittime tornando al Colle dei Signori
Nebbia scendendo verso la Chiusetta
Cresta del Ferà nella nebbia tornando a Carnino
Sabato 20-7-2019: Carnino Superiore (1400) – Gola Chiusetta (1845) – Rifugio Don Barbera (2085) - Colle dei Signori (2105) – Castel Frippi (2245) – Colle dei Signori (2105) – – Rifugio Don Barbera (2085) - Gola Chiusetta (1845) – Carnino Superiore (1400).
Partecipanti: Em, Ornella, Daniela e soundofsilence.
Lunghezza: 21 Km. circa.
Dislivello: 1100 m. circa.
Difficoltà: EE tutto il percorso fuori sentiero da quando si abbandona la sterrata fino a quando la si riprende, soprattutto perché il percorso non è tracciato, quindi le principali difficoltà sono di orientamento. Vi è comunque un passo esposto per raggiungere la vetta del Castel Frippi, ed un canalino erboso di due metri salendo all’anticima del Castel Scevolai dove servono le mani, ma non si supera il I grado, probabilmente comunque anche evitabile, passando più a destra. Tutto il resto E, a parte la facoltativa visita ai campi solcati alla Gola della Chiusetta, EE.
Percorso in macchina: Da Genova fino a Savona e quindi all’uscita di Ceva sulla Savona-Torino. Da ceva si prende per Garessio, Ormea e Colle di Nava. Raggiunta Ormea si continua verso il Colle di Nava. Giunti a Ponte di Nava, invece di svoltare sulla ss28 per il colle, si prosegue dritti per Viozene sulla sp154. In 10 Km si arriva a Viozene e dopo altri 5 Km si arriva al bivio per Carnino che si imbocca sulla destra. Percorriamo quindi quasi un Km e mezzo e giungiamo quindi a un bivio, dove prendiamo sulla sinistra per Carnino Superiore, mentre a destra andremmo a Carnino Inferiore, di pochi metri più basso; proseguiamo quindi per soli 300 metri e parcheggiamo quindi a Carnino Superiore.
Percorso a piedi: dal parcheggio prendiamo a destra il sentiero segnato per il Rifugio Don Barbera, che passa subito in mezzo alle case, quindi lasciamo a sinistra il bivio per Upega e continuiamo verso dritti verso il Rifugio, incontrano subito un ponticello sotto una bella cascata. Dopo un km incontriamo quindi una fonte sul sentiero, e quindi, in località Pian Ciucchea, troviamo il bivio a destra per il Passo Mastrelle, che ignoriamo per proseguire ancora dritti, giungendo così ai prati della Chiusetta. Attraversata la zona pascoliva pianeggiante, giungiamo alla Gola della Chiusetta, dove il sentiero riprende a salire sulla sinistra del torrente, caratterizzato in questo punto da bei campi solcati. Volendo si possono visitare i campi solcati passando poco sotto il sentiero e quindi risalendoli sulla sinistra per ripido pendio prativo e ricongiungersi al sentiero. Giungiamo quindi ad una nuova zona pianeggiante prativa, sulla destra della quale, una ventina di metri sopra il sentiero, si notano due grotte, che siamo saliti a visitare brevemente, ma che non presentano particolari motivi di interesse, finendo dopo pochissimi metri. Visitate le grotte si può indifferentemente salire sul sentiero a destra o a sinistra del torrente, noi abbiamo scelto quello di destra, ma abbiamo fatto una breve visita al laghetto formato da una piccola chiusa (Chiusetta appunto), che si trova sul sentiero di sinistra. Da qui comunque giungiamo in breve al Rifugio Don Barbera, dal quale saliamo a sinistra al vicino Colle dei Signori, dove imbocchiamo la sterrata verso destra. Seguiamo quindi la sterrata per circa 1,2 Km, fino a trovarci proprio di fronte al Castel Frippi (altro riferimento è che abbiamo abbandonato la sterrata circa 60 metri prima del bivio sulla destra per il sentiero che torna indietro al Colle dei Signori passando sopra e parallelo alla sterrata). Lasciamo quindi la sterrata dirigendoci senza sentiero, ma seguendo la conformazione del terreno, verso l’evidente Castel Frippi di fronte a noi. Così facendo giungiamo quindi in cima ad un dosso erboso, da quale scendiamo sull’altro versante fino ad una traccia che intercettiamo e seguiamo brevemente verso sinistra fino ad arrivare ad una bianca capanna metallica, punto di appoggio per gli speleo. Da qui puntiamo a sinistra dirigendoci verso lo spigolo sud del Castel Frippi, al quale saliamo per un pendio prativo immediatamente a destra di una barra rocciosa. Giunti allo spigolo aggiriamo la cupola sommitale verso sinistra, per giungere quindi, dopo circa 150 metri, alla fine delle soprastanti pareti rocciose e possiamo quindi dirigerci a destra risalendo il pendio prativo che ci porta alla cresta prativa sommitale ed al passo finale esposto che porta sulla piccola (ed esposta) vetta rocciosa. Dalla vetta torniamo sui nostri passi fino allo spigolo sud, quindi continuiamo a sinistra, appena sotto e paralleli alle pareti rocciose, su traccia non molto evidente, ma comunque presente ed individuabile. Giungiamo quindi alla fine della parete est e attingiamo al successivo colletto che ci separa dall’elevazione successiva, che credevamo, erroneamente essere il Castel Scevolai. Qui troviamo comunque un sentierino che traversa a sinistra le pareti della predetta elevazione, alla quale saliamo tramite un canalino erboso e roccioso sulla destra, che ci porta in breve al colletto tra le due cime, da cui prendiamo a sinistra giungendo in breve alla panoramica vetta. Dalla vetta torniamo indietro una settantina di metri per fare quindi una digressione a destra verso due belle terrazze calcaree. Visitate le terrazze scendiamo verso sinistra, dove il terreno sembra permetterlo, per intercettare un sentierino che porta verso la sterrata. Raggiunta la sterrata la percorriamo verso sinistra in salita, superando subito un tornante e quindi continuando per altri 200 metri circa, raggiungendo il retro dell’elevazione che dalla vetta precedentemente raggiunta avevamo di fronte verso ovest e segnata da un grosso ometto di pietra. Qui abbiamo lasciato la sterrata per prendere a sinistra e salire per prati ed un breve canalino un po’ più ripido alla vetta in questione, credendo di nuovo trattarsi del Castel Scevolai, che invece si trova ancora più a ovest (oltre 400 metri). Torniamo quindi sui nostri passi sulla sterrata e la percorriamo fino al Colle dei Signori e, quindi, ancora sui nostri passi, fino al parcheggio.
Conclusioni: dal rifugio Don Barbera non è solo il Marguareis l’unica vetta che merita di essere salita, il Castel Frippi non è certo una vetta molto nota, ma dall’elegante struttura calcarea, piazzata inoltre in una zona selvaggia e dalle spettacolari forme di carsismo, a pochi metri dalla sterrata, bellissima anche quella, ma percorsa da troppi mezzi motorizzati; ed è proprio questo uno dei meriti principali di questa gita, il far ammirare la bellissima zona carsica attorno al Rifugio Don Barbera, dimenticandosi della sterrata che la attraversa. Oltre al Castel Frippi la gita avrebbe previsto anche la salita all’ancora meno noto Castel Scevolai, ma, a posteriori, abbiamo verificato di aver salito due cime vicine e senza nome, non la vera vetta del monte in questione, vette comunque, soprattutto la prima, che meritano la visita per lo spettacolare ambiente carsico.
Cascata salendo da Carnino
Il Ferà salendo alla Gola della Chiusetta
Cima Pertegà salendo alla Gola della Chiusetta
Pian Ballaur salendo a Gola Chiusetta
ista verso mare salendo a Gola Chiusetta
Cresta del Ferà salendo a Gola Chiusetta
Cima Palù dal Prato della Chiusetta
Cresta delFerà dal Prato della Chiusetta
Cima appuntita sopra Prato della Chiusetta più da vicino
Prato della Chiusetta
Marmitta verde in Gola della Chiusetta da sopra
Campi solcati in Gola della Chiusetta
Campi solcati in Gola della Chiusetta più da vicino
Primo piano campi solcati in Gola della Chiusetta
Primo piano campi solcati in Gola della Chiusetta più da vicino
Campi solcati da sopra in Gola della Chiusetta primo piano
Due grotte sopra Selle di Carnino
Laghetto e Chiesetta alle Selle di Carnino
Chiesetta da grotta sopra Selle di Carnino
Seconda grotta sopra Selle di Carnino
Chiesetta da seconda grotta sopra Selle di Carnino
Chiesetta da seconda grotta sopra Selle di Carnino più dall'interno
Cima di Gaina andando al Rifugio Don Barbera
Balze calcaree andando al Rifugio Don Barbera più da vicino
Cima Pertegà e balze calcaree andando al Rifugio Don Barbera
Cima di Seneca dal Don Barbera
Mare di nuvole e Cresta del Ferà salendo al Colle dei Signori
Marguareis e balze calcaree salendo al Colle dei Signori
Castel Frippi dal Colle dei Signori
Castel Frippi e Monte delle Carsene dal Colle dei Signori
Vista su Alpi Marittime dal Colle dei Signori
Vista su Alpi Marittime dal Gelas al Monte Matto dal Colle dei Signori
Castel Frippi dal Colle dei Signori
Castel Frippi e Monte Carsene dalla sterrata
Castel Frippi e Monte Carsene dalla sterrata più da lontano
Monte delle Carsene dalla sterrata
Castel Frippi dalla sterrata
Balze calcaree da strada militare
Castel Frippi dalla sterrata più da vicino
Balze calcaree da strada militare più da vicino
Castel Frippi e anticima Scevolai da sterrata
Cima della Gaina spunta sopra strada militare andando a Castel Frippi
Castello delle Aquile andando a Castel Frippi
Campi solcati andando a Castel Frippi
Castel Frippi e anticima Scevolai andandovi
Primo piano Castel Frippi andandovi
Primo piano anticima Castel Scevolai andando al Frippi
Castello delle Aquile e Marguareis andando al Frippi
Primo piano anticima Castel Scevolai andando al Frippi
Castel Frippi andandovi
Crepaccio calcareo andando al Castel Frippi
Campi solcati e Castel Frippi andandovi
Castello delle Aquile andando a Castel Frippi
Primo piano Castel Frippi andandovi
Primo piano anticima Castel Scevolai andando al Frippi
Bivacco speleo con Castello delle Aquile e Marguareis sullo sfondo
Versante est Castel Frippi
Castello delle Aquile andando a Castel Frippi
Anticima Castel Scevolai con via discesa andando al Frippi
Castello delle Aquile e Marguareis andando al Frippi
Cresta del Ferà e Cima Pertega salendo al Castel Frippi
Cima Pertega con sullo sfondo Missun e Bertrand
Monte delle Carsene salendo a Castel Frippi
Tete Chaudon e Cima della Fascia salendo a Castel Frippi
Crinale erboso verso Castel Frippi
Monte delle Carsene e vetta Castel Frippi
Vetta Castel Frippi con sullo sfondo Chaudon Fascia e Carsene
Crinale erboso Castel Frippi dalla vetta con Missun e Bertrand sullo sfondo
Castel Scevolai e Monte delle Carsene dal Frippi
Castello delle Aquile e Marguareis dal Frippi
Alpi Marittime con Argentera e Matto dal Frippi
Gruppo su crinale Castel Frippi
Castel Scevolai e Monte delle Carsene dal Frippi
Pareti est Castel Frippi
Enrico su cengia sotto pareti est Castel Frippi
Doline da cengia sotto pareti est Castel Frippi
Anticima Scevolai da cengia sotto pareti est Castel Frippi
Anticime Scevolai da cengia sotto pareti est Castel Frippi
Castel Frippi da nord
Andando verso anticima Scevolai
Castel Frippi da nord più da lontano
Castel Frippi da nord più da lontano
Crepaccio calcareo e Castel Frippi da nord
Castel Frippi salendo ad anticima Scevolai
Pianoro sommitale anticima Scevolai con Monte Carsene sullo sfondo
Castel Frippi da pianoro sommitale anticima Scevolai
Seconda anticima Scevolai da prima
Castello delle Aquile e Marguareis da anticima Scevolai
Monte delle Carsene e Punta Straldi da anticima Scevolai
Marguareis da anticima Scevolai
Castello delle Aquile e Marguareis da anticima Scevolai più da vicino
Due terrazze calcaree e Castel Frippi scendendo da anticima Scevolai
Campi solcati con piante dentro scendendo da anticima Scevolai più da vicino
Campi solcati con piante dentro scendendo da anticima Scevolai primo piano
Terrazza calcarea scendendo da anticima Castel Scevolai
Campi solcati su terrazza scendendo da anticima Castel Scevolai
Terrazza calcarea scendendo da anticima Castel Scevolai
Primo piano campi solcati su terrazza scendendo da anticima Castel Scevolai
Monte delle Carsene da sterrata
Castello delle Aquile e Marguareis da seconda anticima Scevolai
Monte delle Carsene da seconda anticima Scevolai
Castello delle Aquile e Marguareis da seconda anticima Scevolai
Due anticime Scevolai da sterrata
Castel Frippi da sterrata
Castel Frippi e anticima Scevolai da sterrata
Vista verso Alpi Marittime tornando al Colle dei Signori
Nebbia scendendo verso la Chiusetta
Cresta del Ferà nella nebbia tornando a Carnino
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
Bella uscita (e foto) in un ambiente carsico molto interessante. Castel Chevolail effettivamente è abbastanza distante da Castel Frippi. Ti resta una cima per il futuro impostando un percorso diverso, magari proprio da Tenda (Granges de la Pia) verso il Gias di Malabergue e poi fuori sentiero cercare di arrivare in cima. Percorso comunque parecchio lungo.
Saluti
FRANKIE@
Saluti
FRANKIE@
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
Amedeo Modigliani
Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
Bella gita , che mi è utile per capire quali siano i sentieri migliiori per arrivare su queste due vette poco note anche se abbastanza appariscenti . Non ho ben compreso però perchè non siete riusciti a salire la vera cima di Castel Scevolai . Avete solo sbagliato cima , scoprendolo troppo tardi , o c'è qualche difficoltà oggettiva per salirla ? La vera cima è quella segnata dalla mia freccia sbilenca ?
Ciao .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
Sound, non mi hai citato perché vi ho abbandonato prima?
Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
Domenica 5 luglio , approfittando di una splendida giornata , mi sono dedicato a questa cima poco nota ma abbastanza appariscente , questo grande ammasso di pietra che sporge dal territorio carsico sotto al Marguareis . Già che ho avuto tempo ho fatto l' accoppiata col meno appariscente ma più alto Castel Chevolail . L' itinerario pedonale più logico mi è parso quello con partenza da Carnino Superiore e così alle 6,30 mi sono avviato dal caratteristico borgo dell'alta Val Tanaro . Stranamente c'erano già un sacco di macchine parcheggiate lungo la strada e ho avuto qualche difficoltà a trovare un posteggio . L' itinerario di salita è stato quello classico nel Vallone di Carnino , di solito usato per raggiungere il Rifugio don Barbera ed il Marguareis . Non mi dilungherò quindi a spiegarlo , pubblicando solo qualche foto di questo arcinoto tratto .
Al rifugio c'era un bel po' di gente , molti accampati in tenda nei prati vicini . Sopra al rifugio c'è l'evidente Colle dei Signori , dove passa la sterrata a pedaggio Monesi Limone e dove ci si affaccia sul pianoro carsico dove si staglia la mole di Castel Frippi e di altre elevazioni simili ma senza nome .
L'avvicinamento avviene seguendo la sterrata per un paio di km , fino a trovare sulla sinistra una piccola carrareccia che conduce ad una capanna speleologica .
Ci si trova in pratica ai piedi dell' erta pareta rocciosa di Castel Frippi , che da qui sembra quasi inespugnabile .
Ma ormai so dalle precedenti relazioni di Frankie e Sound che una via di accesso c'è e che non è difficile . Ma ormai sono arrivato a 10 foto e così mi devo fermare ....
CONTINUA....
Al rifugio c'era un bel po' di gente , molti accampati in tenda nei prati vicini . Sopra al rifugio c'è l'evidente Colle dei Signori , dove passa la sterrata a pedaggio Monesi Limone e dove ci si affaccia sul pianoro carsico dove si staglia la mole di Castel Frippi e di altre elevazioni simili ma senza nome .
L'avvicinamento avviene seguendo la sterrata per un paio di km , fino a trovare sulla sinistra una piccola carrareccia che conduce ad una capanna speleologica .
Ci si trova in pratica ai piedi dell' erta pareta rocciosa di Castel Frippi , che da qui sembra quasi inespugnabile .
Ma ormai so dalle precedenti relazioni di Frankie e Sound che una via di accesso c'è e che non è difficile . Ma ormai sono arrivato a 10 foto e così mi devo fermare ....
CONTINUA....
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
Infatti , basta spostarsi a sinistra lungo i prati alla base , per arrivare al limitare di una pietraia . Lì si sale agevolmente per tracce raggiungendo la base della parete rocciosa .
Il punto di vista inizia a variare e si comincia a vedere il pianora dall'alto , con belle viste anche del Vallone francese di Malabergue , verso Tenda
mentre si aggirano verso sinistra le ripide pareti rocciose . Facendo un po' di attenzione sulle sdrucciolevoli cenge prative , si arriva in breve aud un ripido ma facile pendio verde che ci porta direttamente sulla piatta vetta .
Vista la giornate , i panorami sono eccellenti e a 360°...
Individuo pure quello che secondo tutte le mappe da me trovate dovrebbe essere Castel Chevolail , il panettone erboso e fiorito che si vede al centro di questa foto ...
Dopo aver fatto l' immancabile aereo saltino che mi ha portato sulla esile vera cima , mi accorgo che ho finito le 10 foto pubblicabili e mi devo fermare per la seconda volta ....
Il punto di vista inizia a variare e si comincia a vedere il pianora dall'alto , con belle viste anche del Vallone francese di Malabergue , verso Tenda
mentre si aggirano verso sinistra le ripide pareti rocciose . Facendo un po' di attenzione sulle sdrucciolevoli cenge prative , si arriva in breve aud un ripido ma facile pendio verde che ci porta direttamente sulla piatta vetta .
Vista la giornate , i panorami sono eccellenti e a 360°...
Individuo pure quello che secondo tutte le mappe da me trovate dovrebbe essere Castel Chevolail , il panettone erboso e fiorito che si vede al centro di questa foto ...
Dopo aver fatto l' immancabile aereo saltino che mi ha portato sulla esile vera cima , mi accorgo che ho finito le 10 foto pubblicabili e mi devo fermare per la seconda volta ....
Last edited by daniele64 on Sun Jul 12, 2020 18:36, edited 1 time in total.
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
Eccomi sulla vera cima , piuttosto instabile e scagliosa ...
ed ecco la vista dal bordo della parete rocciosa a strapiombo sui sottostanti prati dove sono accampate un paio di famigliole francesi con bambinelli ...
Dopo lo spuntino di prammatica , torno sui miei passi , raggiungendo la Monesi Limone , fitta di traffico di ciclisti , motociclisti e automobilisti .... Ancora una bella inquadratura di Castel Frippi , appena conquistato ...
e poi lunga camminata sulla sterrata , sino a raggiungere l' anonimo rilievo di Castel Chevolail posto poche decine di metri sopra alla strada , in prossimità del colletto delle Carsene .
Raggiungerne la cima piatta ed erbosa è un gioco da ragazzi . Però devo ammettere che vi trovo le uniche stelle alpine di giornata e pure panorami davvero meritevoli .
Poi torno indietro percorrendo un bel pezzo di dorsale erbosa e rocciosa , sino ad un dossone con ometto di pietre , molto panoramico verso il lato B di Castel Frippi
Scendo poi ripidamente sulla strada al Col de Malabergue e torno indietro sino al Colle dei Signori , passando stavolta sul sentiero che sovrasta la sterrata .
Nei prati attorno al rifugio c'è il mondo , compresi parecchi merenderos saliti in auto . Evito quindi di fermarmi per premiarmi con la solita birrozza , rimandando il tutto al mio rientro a Carnino , dove non posso esimermi dal fare una deviazione verso la locale Foresteria per sorseggiare una meritata Peroni ghiacciata ...
Una gita molto soddisfacente , in un'ottima giornata , calda ma non troppo . Alla fine mi risultano 23 km per 1100 metri di dislivello totale .
ed ecco la vista dal bordo della parete rocciosa a strapiombo sui sottostanti prati dove sono accampate un paio di famigliole francesi con bambinelli ...
Dopo lo spuntino di prammatica , torno sui miei passi , raggiungendo la Monesi Limone , fitta di traffico di ciclisti , motociclisti e automobilisti .... Ancora una bella inquadratura di Castel Frippi , appena conquistato ...
e poi lunga camminata sulla sterrata , sino a raggiungere l' anonimo rilievo di Castel Chevolail posto poche decine di metri sopra alla strada , in prossimità del colletto delle Carsene .
Raggiungerne la cima piatta ed erbosa è un gioco da ragazzi . Però devo ammettere che vi trovo le uniche stelle alpine di giornata e pure panorami davvero meritevoli .
Poi torno indietro percorrendo un bel pezzo di dorsale erbosa e rocciosa , sino ad un dossone con ometto di pietre , molto panoramico verso il lato B di Castel Frippi
Scendo poi ripidamente sulla strada al Col de Malabergue e torno indietro sino al Colle dei Signori , passando stavolta sul sentiero che sovrasta la sterrata .
Nei prati attorno al rifugio c'è il mondo , compresi parecchi merenderos saliti in auto . Evito quindi di fermarmi per premiarmi con la solita birrozza , rimandando il tutto al mio rientro a Carnino , dove non posso esimermi dal fare una deviazione verso la locale Foresteria per sorseggiare una meritata Peroni ghiacciata ...
Una gita molto soddisfacente , in un'ottima giornata , calda ma non troppo . Alla fine mi risultano 23 km per 1100 metri di dislivello totale .
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Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
posti e ambienti particolari dove non sono mai stato, ma bisogna che mi decida, prima o poi
........ma qs. cima, quindi, quale sarebbe ?daniele64 wrote:
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
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Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
Il castel scevolai senza traccia gps non è omologabile, da una lettura sommaria secondo me sei salito sullo stesso panettone dove sono salito io.
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Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
psiconauta wrote:posti e ambienti particolari dove non sono mai stato, ma bisogna che mi decida, prima o poi
........ma qs. cima, quindi, quale sarebbe ?daniele64 wrote:
Non lo so ... Forse i torrioni del Cros
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Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
Non credo , io sono salito su di un panettone più ad est del tuo . Esattamente dove la cartina IGN francese mette Castel Chevolail , attribuendogli 2273 metri di altezza.... Ho pura la traccia di Strava che me lo conferma ... Non che sia una cima molto prestigiosa ma fa sempre numero !soundofsilence wrote:Il castel scevolai senza traccia gps non è omologabile, da una lettura sommaria secondo me sei salito sullo stesso panettone dove sono salito io.
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
Splendido itinerario Dani
Hai beccato pure la giornata "spaziale" sotto il lato panoramico
Carine le marmotte
Paesaggi veramente spaziosi e ampi (certo se si becca la giornata afosa dev'essere un po' tragico senza ombra ...), tutti quei dossi tra prati e rocce
Comunque davvero meritevole lo sviluppo, più di una mezza maratona
Hai beccato pure la giornata "spaziale" sotto il lato panoramico
Carine le marmotte
Paesaggi veramente spaziosi e ampi (certo se si becca la giornata afosa dev'essere un po' tragico senza ombra ...), tutti quei dossi tra prati e rocce
Comunque davvero meritevole lo sviluppo, più di una mezza maratona
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
Grazie , Teo . Sì , in effetti mi è andata davvero bene col meteo , splendido e non troppo caldo ... Il chilometraggio sarà quello di una mezza maratona ma la tempistica è stata modesta : ci ho messo sette ore e mezza , compresa un' ora di sosta sulle cime ...
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Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
Gran bella giornata ed escursione sicuramente fruttuosa. Due cime da smarcare
Castel Chevolail mi manca ancora. Penso che proverò a farlo nell'autunno ma non da Carnino. Probabilmete sabato prossimo, con i soliti compagni, saliremo al Marguareis (gambe e tempo permettendo ) passando dal Vallone dei Maestri, che ho fatto tante di quelle volte che ormai "m'anguscia !" . Pensavo, come già detto su questo topic, di partire da Tenda ( Loc. La Pia ) e dopo il Chevolail fare una breve deviazione, al ritorno, per vedere Castel Tournou.
Complimenti
FRANKIE@
Castel Chevolail mi manca ancora. Penso che proverò a farlo nell'autunno ma non da Carnino. Probabilmete sabato prossimo, con i soliti compagni, saliremo al Marguareis (gambe e tempo permettendo ) passando dal Vallone dei Maestri, che ho fatto tante di quelle volte che ormai "m'anguscia !" . Pensavo, come già detto su questo topic, di partire da Tenda ( Loc. La Pia ) e dopo il Chevolail fare una breve deviazione, al ritorno, per vedere Castel Tournou.
Complimenti
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Amedeo Modigliani
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Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
Grazie , Frankie .Castel Chevolail ( se è davvero quello che ho salito io ... ) e' un'elevazione davvero modesta , anche se panoramica . Castel Tornou interesserebbe pure a me però ho paura che la strada per Grange La Pia sia piuttosto brutta...
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Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
E hai pescato un bel Jolly Meteo in Val Tanaro a inizio luglio, posti stupendi ma in quel periodo io ho sempre preso mosche temporali e nebbie.daniele64 wrote: ... Una gita molto soddisfacente , in un'ottima giornata , calda ma non troppo . Alla fine mi risultano 23 km per 1100 metri di dislivello totale .
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
Grazie , Little . Però nella gita successiva ho rimediato e ho beccato mosche e nebbia in quantità ... La sto giusto per pubblicare adesso ...
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Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
daniele64 wrote:Grazie , Frankie .Castel Chevolail ( se è davvero quello che ho salito io ... ) e' un'elevazione davvero modesta , anche se panoramica . Castel Tornou interesserebbe pure a me però ho paura che la strada per Grange La Pia sia piuttosto brutta...
Lunedì siamo saliti a Castel Tournou per visitarlo e fare un giro ad anello che ci consentisse di passare sul versante opposto e quindi alla macchina. Strada Tenda>Granges de la Pia: stretta ed asfaltata sino al Pont Riche (piccolo parcheggio) poco prima del Lac de La Pia. Poi 1 km di sterrato ben tenuto e fattibile anche con un auto normale sino alle granges (parcheggio).
Tempo 1h 30' dal Pont Riche a Castel Tournou, bella mulattiera in mezzo a piante di lavanda e macchia mediterranea. Discreta la visita di Castel Tournou. Il problema, in ottica di arrivare a Castel Chevolail, è che il tratto di sentiero successivo è invaso da vegetazione molto alta (tra cui parecchia ortica ) ed arrivati alla balise 314, dove avremmo dovuto iniziare il ritorno sul versante opposto, la situazione è peggiorata ulteriormente tanto da farci desistere e tornare per la stessa via di salita .
Se ciò non fosse sufficiente mi sono beccato anche due "zecche".
Giornata di m..da
FRANKIE@
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Amedeo Modigliani
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Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
Non ti deprimere , Frankie . Ogni tanto una gita può anche non venire benissimo .... Le zecche purtroppo ormai sono una molesta costante ... E le erbacce che coprono i sentieri purtroppo testimoniano lo scarso passaggio umano in zona . Se non altro avete visto Castel Tournou . Ma siete entrati anche dentro ? Hai qualche foto ? Certo , da lì salire a Castel Chevolail mi pare ancora lunghetta ...E poi avete appurato che si può raggiungere La Pia in auto senza troppi problemi . Anche se fare tutta quella strada solo per Castel Tournou non mi attira , vedremo ...
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Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
Per quanto concerne le foto ho quelle sino a Castel Tournou. Farò, appena mi è passata la delusione, un mini topic dedicato con le foto fatte. All'interno della postazione le foto sono poche per il buio totale. La struttura del forte, a differenza di altri luoghi simili che ho visitato, è molto ben fatta, vivibile e cosa ancora più sorprendente nonostante gli anni, del tutto priva di umidità. Tieni presente che non è mai stata utilizzata né completata a livello armamenti.
Riguardo Castel Chevolail nelle condizioni attuali la salita sarebbe eccessivamente lunga e stressante (almeno per me).
Devo anche dire che è la prima volta che i francesi a livello escursionistico mi deludono Sarà colpa del Covid
Saluti
Riguardo Castel Chevolail nelle condizioni attuali la salita sarebbe eccessivamente lunga e stressante (almeno per me).
Devo anche dire che è la prima volta che i francesi a livello escursionistico mi deludono Sarà colpa del Covid
Saluti
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Amedeo Modigliani
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Re: Castel Frippi (m. 2256) da Carnino Sup.
Grazie delle info. Aspetto le foto...
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