Sentiero dei Giganti al Monte Nero

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soundofsilence
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Sentiero dei Giganti al Monte Nero

Post by soundofsilence »

Sabato 18 marzo 2017: Castellaro (265) – Sentiero dei Giganti (825) – Colla di Curenna (885) – Montenero (975) –
Monte Pendino (915) – Castellaro (265).

Partecipanti: Stefs e soundofsilence.

Lunghezza: 14,5 Km circa.

Dislivello: 825 m. circa

Difficoltà: EE l’ultima parte del Sentiero dei Giganti, dove alcuni traversi e alcune ripide risalite sono un poco insidiose per il sentiero ridotto ai minimi termini dal dilavamento, si tratta di passaggi non pericolosi, ma la possibilità di scivolare in questi tratti, perdipiù fangosi, è abbastanza rilevante. Per il resto tutto E.

Percorso in macchina: da Genova in autostrada A10 fino all’uscita di Albenga, quindi prendiamo per Pieve di Teco e, passati a fianco dell’aeroporto di Villanova, prendiamo a destra per Castellaro e, al successivo bivio, ancora a destra (seguendo le indicazioni di un cartello indicante il parco sculture di Rainer Kriester). Dopo poco giungiamo in vista di tale parco, poco sotto la strada, e al primo slargo successivo sulla destra parcheggiamo.

Percorso a a piedi: Dal parcheggio torniamo brevemente indietro e imbocchiamo una rampa cementata e poi subito sterrata in salita sulla destra. Seguiamo quindi la sterrata, occasionalmente segnata con un rombo rosso e anche con dei +, piuttosto grossi e non nel solito stile dei segnavia, o le scorciatoie che permettono di abbreviare, non molto a dire il vero, tantopiù che sono discretamente infrascate, un poco il percorso. A quota 420 circa, se abbiamo seguito la strada e non la scorciatoia segnata, troviamo un bivio dove continuare sulla sterrata a destra e non quella di sinistra. Poi continuiamo senza ulteriori dubbi sempre scegliendo tra la strada e le scorciatoie segnate col rombo rosso, fino ad incrociare (a quota 785 circa) un’altra sterrata, che tralasciamo, continuando in direzione nord-ovest, praticamente senza traccia, in facili prati che ci portano in breve ad una fornace (cartello indicatore con scritto Fornace Madonna del Rosario) e quindi al crinale sulla val Pennavaira. Se abbiamo tenuto la direzione giusta arriviamo proprio sulla sella dove parte il Sentiero dei Giganti, in caso contrario ragigungiamo comunque in breve l’evidente insellatura. Con un po’ di fortuna comunque posisamo notare il cartello in legno appoggiato su un piccolo tumulo di pietre, che indica appunto l’inizio del sentiero, se no seguiamo comunque l’evidente traccia che scende abbastanza dolcemente verso la Val Pennavaira in direzione nord-ovest. Il sentiero è comunque segnato con abbondanti bolli rossi, che aiutano nei punti dubbi che incontreremo più avanti.
Dopo la discesa iniziale il sentiero traversa lungamente, pressochè in piano, sotto le imponenti pareti e i torrioni del Montenero, fino a giungere ad una terrazza calcarea, a quota 680 circa, da dove il sentiero svolta in salita e inizia a dirigersi verso la Colla di Curenna. Da qui in poi occorre fare più attenzione ai bolli rossi, che il sentiero non è sempre evidentissimo ed anche un po’ rovinato, ma è comunque abbastanza semplice seguire i bolli, che sono numerosi, seppur alcuni stranamente cancellati con vernice nera, ma comunque visibili.
Giunti alla Colla di Curenna, prendiamo a sinistra e saliamo, su sentiero segnato, fino alla vetta del Montenero, segnata da un gruppetto di pietre che sorreggono una piccola croce in legno. Da qui continuiamo sul crinale prativo, seguendo i segnavia, fino a giungere alla sommità di un nuovo monte, il Monte Pendino, dove troviamo anche una stazione di rilevamento meteo. Scendiamo quindi dalla vetta seguendo il sentiero segnato fino alla successiva sella, che è quella dove abbiamo imboccato all’andata il Sentiero dei Giganti, e prendiamo a destra il sentiero percorso all’andata, con il quale torniamo fino alla macchina.

Conclusioni: peccato per il tempo nebbioso che non ci ha consentito di godere appieno del panorama e mi impedisce una valutazione obiettiva, comunque il Sentiero dei Giganti ci è piaciuto, l’ambiente è grandioso e dolomitico, sempre con vista aperta da un lato sui torrioni del Montenero e, dall’altra, sulla Val Pennavaira e i monti soprastanti. Bellissimo poi il “Giardino” del Montenero nel classico panorama dalla Colla di Curenna, ma anche salendo dal sentiero dei Giganti, che ne offre una vista inusuale e senz’altro meritevole. Piacevole anche la passeggiata di crinale, tra dolci e bei prati , ma con spesso vista sui sottostanti torrioni e dirupi, meno interessante invece la noiosa sterrata iniziale, tanto che progettiamo di tornare in loco a cercare una salita dal versante Pennavaira che, invero, dovrebe essserci, dato l’evidente bivio che abbiamo trovato in tale direzione all’inizio del Sentiero dei Giganti.

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Fornace Madonna del Rosario

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Cartello Sentiero dei Giganti

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Torrioni sottostanti sentiero da inizio Sentiero Giganti

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Torrione ad inizio Sentiero dei Giganti

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Pareti Monte Nero sopra Sentiero dei Giganti

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Montenero da Sentiero dei Giganti

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Torrione dentellato nella nebbia in Sentiero dei Giganti primo piano

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Torrione da sotto in Sentiero dei Giganti

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Due torrioni in Sentiero dei Giganti

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Anfiteatro roccioso sopra Sentiero dei Giganti

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Anfiteatro roccioso sopra Sentiero dei Giganti primo piano

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Anfiteatro roccioso sopra Sentiero dei Giganti

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Pareti Monte Nero sopra Sentiero dei Giganti

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Balze calcaree in Sentiero dei Giganti

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Pareti e torrioni Monte Nero sopra Sentiero dei Giganti

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Fornace di calce in Sentiero dei Giganti

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Tetto di roccia e pareti Monte Nero da sotto in Sentiero dei Giganti

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Tetto di roccia e pareti Monte Nero in Sentiero dei Giganti

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Due Torrioni in Sentiero dei Giganti

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Due Torrioni in Sentiero dei Giganti primo piano

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Due Torrioni in Sentiero dei Giganti visti da sotto

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Balze calcaree e Castelbianco da Sentiero dei Giganti

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Anfratto in Sentiero dei Giganti

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Terrazza calcarea a blocchi in Sentiero dei Giganti

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Roccia a strapiombo in Sentiero dei Giganti

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Torrioni nella nebbia in Sentiero dei Giganti

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Quattro torrioni nella nebbia in Sentiero dei Giganti più da vicino

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3 Torrioni nella nebbia in Sentiero dei Giganti

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Torrioni gemelli dietro rami in Sentiero dei Giganti

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Torrioni gemelli in Sentiero dei Giganti

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3 Torrioni nella nebbia in Sentiero dei Giganti

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Torrioni Giardino arrivando a Colla Curenna

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Torrioni Giardino arrivando a Colla Curenna

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3 Torrioni nella nebbia in Sentiero dei Giganti

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Torrioni Giardino arrivando a Colla Curenna

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3 Torrioni nella nebbia in Sentiero dei Giganti

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Giardino nella nebbia da Sentiero dei Giganti

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3 Torrioni nella nebbia in Sentiero dei Giganti

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Torrioni gemelli in Sentiero dei Giganti più da lontano

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Torrioni Giardino arrivando a Colla Curenna

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Torrioni Giardino da Colla Curenna

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Torrioni Giardino da Colla Curenna più da vicino

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Grosso Torrione da crinale Monte Nero

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Vista verso Monte Pendino da crinale Monte Nero

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Dirupi e torrioni andando verso il Monte Pendino

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Monte Nero nella nebbia andando verso il Monte Pendino

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Torrioni andando verso il Monte Pendino

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Torrione nella nebbia scendendo dal Monte Pendino
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daniele64
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Re: Sentiero dei Giganti al Monte Nero

Post by daniele64 »

=D> =D>
Peccato per non aver azzeccato la giornata ma anche così certe foto dei torrioni avvolti nella nebbia sono assai suggestive . : Thumbup :
Il posto sicuramente merita un viaggio .
:smt006
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soundofsilence
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Re: Sentiero dei Giganti al Monte Nero

Post by soundofsilence »

daniele64 wrote: =D> =D>
Peccato per non aver azzeccato la giornata ma anche così certe foto dei torrioni avvolti nella nebbia sono assai suggestive . : Thumbup :
Il posto sicuramente merita un viaggio .
:smt006
Con la nebbia a volte i torrioni vengono ancora meglio, che crea profondità e separazione per quelli addossati alla roccia, ma, in effetti, sabato scorso la nebbia era veramente troppa e alcuni di torrioni non li abbiamo proprio visti....
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Stefs
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Re: Sentiero dei Giganti al Monte Nero

Post by Stefs »

Ciao. Si potrebbe anche fare una traversata Nasino-Castelbianco, avendo due macchine o tornando sulla provinciale al ritorno, dato che il sentiero sembrava puntare proprio li.

Ciao, Ste
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soundofsilence
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Re: Sentiero dei Giganti al Monte Nero

Post by soundofsilence »

Stefs wrote:Ciao. Si potrebbe anche fare una traversata Nasino-Castelbianco, avendo due macchine o tornando sulla provinciale al ritorno, dato che il sentiero sembrava puntare proprio li.

Ciao, Ste
Sì, è una buona idea, anche se mi pare di aver individuato dove possa arrivare il sentiero, credo comunque sia più sicuro farlo in discesa.
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teo-85
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Re: Sentiero dei Giganti al Monte Nero

Post by teo-85 »

Complimenti per il giro : Thumbup : Questi torrioni mi mancano, ne avevo sentito parlare un po' di tempo fa, ma non ho mai approfondito la cosa... e direi che sono molto interessanti per la loro morfologia, ma anche tutto il paesaggio; me la segno :esclamativo:
Tempo totale? Soste escluse...
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soundofsilence
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Re: Sentiero dei Giganti al Monte Nero

Post by soundofsilence »

teo-85 wrote:Complimenti per il giro : Thumbup : Questi torrioni mi mancano, ne avevo sentito parlare un po' di tempo fa, ma non ho mai approfondito la cosa... e direi che sono molto interessanti per la loro morfologia, ma anche tutto il paesaggio; me la segno :esclamativo:
Tempo totale? Soste escluse...
Il tempo si dovrebbe desumere da lunghezza e dislivello, nonche dalla propria velocità. Comunque diciamo che ci puo volere 1 ora x raggiungere l'inizio del sentiero dei giganti, un due ore x percorrerlo comodamente (nonostante il cartello dica 3 ore e mezza) e altre 2 scarse x tornare al punto di partenza.
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Re: Sentiero dei Giganti al Monte Nero

Post by FRANKIE@ »

: Thumbup : Peccato per la nebbia, ma un'ottima idea per una futura escursione in questa splendida e dolomitica zona.
Con i miei soci siamo saliti venerdì 31/3/17 (sabato era previsto tempo brutto) al Monte Nero e Castellermo da Menosio e abbiamo visto l'indicazione del sentiero dei Giganti.
Penso che in autunno andremo a darci un'occhiata :mrgreen:.
L'altra tua escursione (Circo du Barei), che ho visto ma non ancora letto (provvederò), fa sempre parte del Sentiero dei Giganti?.

Grazie per avermi dato uno spunto molto interessante : Thumbup : : Thanks : e per le eventuali ulteriori delucidazioni che potrai fornirmi.

Ciao!

FRANKIE@
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soundofsilence
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Re: Sentiero dei Giganti al Monte Nero

Post by soundofsilence »

FRANKIE@ wrote:L'altra tua escursione (Circo du Barei), che ho visto ma non ancora letto (provvederò), fa sempre parte del Sentiero dei Giganti?.
No, il Sentiero dei Giganti fa il giro alla base dei torrioni del Monte Nero, dalla sella tra il Monte Pendino e il Montenero (che è un'altro Montenero a est di quello in questione, così almeno riportano le mie mappe e cartine) fino alla Colla di Curenna (tra Castellermo e Monte Nero). Il circo du Barei sono i torrioni del Castellermo e ci si accede o direttamente dalla Colla d'Onzo, o prendendo un sentierino poco sotto la vetta del Castellermo.
Spero di essere stato chiaro, ma chiedimi pure se hai ancora dubbi, che mi fa piacere.
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Re: Sentiero dei Giganti al Monte Nero

Post by psiconauta »

posti stupendi !

a me la cosa che più mi frena sono le 2 ore di macchina per arrivarci e per tornarci, che da solo diventano quasi insostenibili...

vabbè, grazie per aver condiviso, comunque =D>

sempre il n°1, sound :wink: : Thumbup :
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...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
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Ratasuira
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Sentiero dei Giganti al Monte Nero

Post by Ratasuira »

Eccomi qua, ho fatto più o meno lo stesso giro ma in condizioni meteo nettamente migliori, in realtà sono andato col fuoristrada fino all'imbocco del Sentiero dei Giganti e poi ho allungato fino al Circo du Barei (non sono riuscito a girarlo tutto ma questa è comunque un'altra storia)
Vi allego alcune foto
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Le varie frazioni di castelbianco da imbocco sentiero dei giganti
Le varie frazioni di castelbianco da imbocco sentiero dei giganti
Arco naturale con finestra vicino a imbocco sentiero dei giganti
Arco naturale con finestra vicino a imbocco sentiero dei giganti
Arco naturale con finestra vicino a imbocco sentiero dei giganti
Arco naturale con finestra vicino a imbocco sentiero dei giganti
Pareti rocciose e torrioni lungo il sentiero
Pareti rocciose e torrioni lungo il sentiero
Pareti rocciose e torrioni lungo il sentiero
Pareti rocciose e torrioni lungo il sentiero
Pareti rocciose e torrioni lungo il sentiero
Pareti rocciose e torrioni lungo il sentiero
Pareti rocciose e torrioni lungo il sentiero
Pareti rocciose e torrioni lungo il sentiero
Antica fornace per la calce
Antica fornace per la calce
Pezzo di ala di un aereo, né cercando online, né chiedendo in giro ho trovato nulla riguardo a questo incidente, qualcuno sa quando è successo?
Pezzo di ala di un aereo, né cercando online, né chiedendo in giro ho trovato nulla riguardo a questo incidente, qualcuno sa quando è successo?
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Ratasuira
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Re: Sentiero dei Giganti al Monte Nero

Post by Ratasuira »

Queste me le ha caricate nell'ordine cronologico inverso : WallBash :
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Albenga da strada sterrata al ritorno
Albenga da strada sterrata al ritorno
Castelvecchio di Rocca Barbera da vetta monte pendino
Castelvecchio di Rocca Barbera da vetta monte pendino
Frazione Vesallo
Frazione Vesallo
Frazione Oresine
Frazione Oresine
Frazione Colletta primissimo piano
Frazione Colletta primissimo piano
Frazione Colletta primo piano
Frazione Colletta primo piano
Monte Nero
Monte Nero
Monte Nero
Monte Nero
Monte Nero
Monte Nero
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Re: Sentiero dei Giganti al Monte Nero

Post by psiconauta »

questa zona sembra veramente bella !

l'ala dell'aereo ! :shock:
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Ratasuira
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Re: Sentiero dei Giganti al Monte Nero

Post by Ratasuira »

psiconauta wrote:questa zona sembra veramente bella !

l'ala dell'aereo ! :shock:
Si, molto bella e suggestiva anche se a quote basse

Dell'aereo c'erano anche altri pezzi
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teo-85
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Re: Sentiero dei Giganti al Monte Nero

Post by teo-85 »

Gran belle guglie! : Thumbup : Sì. merita davvero farci un giretto... anche per i piccoli paeselli tutti in pietra lì intorno :esclamativo:
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Re: Sentiero dei Giganti al Monte Nero

Post by daniele64 »

=D> =D>
Bellissimi posti e bella giornata . : Thumbup :
I resti dell' aereo mi incuriosiscono... :?: :?: Mi ricordo che molti anni fa era caduto un aereo militare vicino al Galero , ma è un po' troppo lontano ... :pensoso:
:smt006
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awretus
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Re: Sentiero dei Giganti al Monte Nero

Post by awretus »

30 marzo 2019. Dopo una settimana di vento, non c’è una nuvola in cielo, ma l’aria ora calma e la temperatura salita con uno sbalzo primaverile, hanno prodotto una foschia asciutta al tatto ma visivamente untuosa, che non ci ha permesso di vedere il mare, se non per deduzione cartesiana. Lungo l’Aurelia, il mare oleoso e caliginoso restituiva un’atmosfera da “Morte a Venezia”.

Partiamo da Vendone Capoluogo, curiosa frazione che consiste praticamente solo di municipio e parrocchiale. Un’indicazione per il Castell’Ermo ci indirizza su una strada, che ben presto diventa sterrata e si arrampica per una dorsale con una successione di tornanti. A uno di questi lasciamo un primo ampio sentiero che prosegue dritto in piano, quindi a un bivio successivo prendiamo a destra un sentiero sassoso che si inerpica lungo la dorsale per la massima pendenza, in un ambiente abbastanza spoglio di macchia a cisto e qualche pino (lungo la strada c’era del bosco termofilo, con sottobosco di eriche fiorite e profumo dolce nell'aria). Finalmente compare il segnavia dei due + rossi. Quasi giunti sul displuvio, ci congiungiamo a un sentiero che arriva dalla Colla di Curenna, seguendo le curve di livello; lo percorreremo al ritorno. Prendiamo invece verso nordest e seguendo varie tracce, senza percorso obbligato, puntiamo al colle tra il Monte Pendino e il Montenero, dove comincia il Sentiero dei Giganti, che aggira sul lato nord il Monte Pendino e il Monte Nero (da non confondere con il precedente quasi omonimo). Non vediamo cartelli, ma l’imbocco è evidente.
La prima parte si svolge su un sentiero ben marcato, che consentiva l’accesso a una fornace, dove il calcare era scaldato e si decomponeva in anidride carbonica e calce viva. Un cartello del comune informa che risale al 1850. Il sentiero prosegue ancora buono per un tratto, fino a delle caverne, dopodiché si fa più incerto e scompare del tutto nel primo tratto dell’erta risalita verso la colla di Curenna. Qui il fondo è anche pessimo, del terriiccio nudo e inconsistente. Immagino che in periodi normali, e non al culmine di una lunga siccità come ora, l'umidità del versante ombroso e del bosco lo renda sufficientemente sdrucciolevole. Per fortuna non ci sono passaggi pericolosi, dove si rischia di farsi molto male, ma in certi passaggi è un po’ una purga. Dove finisce il bosco, il sentiero torna più evidente e agevole, ma il grugno continua a raschiare il pendio. Il paesaggio calcareo di tutto il percorso in compenso è dantesco, o da sublime di Burke se preferite, di guglie gotiche e forre oscure. Al proposito, Quintino Sella, nella relazione della prima salita al Monviso, si rammaricava che il Sommo Poeta non avesse potuto trarre ispirazione che dalle «microscopiche accidentalità» degli Appennini, ma ambienti come questo mostrano chiaramente che non serve salire sopra il limite delle nevi perenni, per sperimentare i «sublimi orrori delle Alpi» (qui non siamo neanche a quota 1000). La luce radente, che filtra verticale su questo accidentato versante nord, modella le forme delle rupi e ne offre una percezione tridimensionale per mezzo dei chiaroscuri. Dai poggi panoramici in corrispondenza degli espluvi godiamo anche una bella vista sulla valle, con i suoi paesini medievali e i monti Alpe e Galero, che si spinge anche più lontano fino al Carmo e al mare di Ceriale. Non abbiamo visto animali, che magari sono scesi più in basso dove persiste un po' di umido, ma in un punto abbiamo fiutato un forte odore di capra.

Alla colla troviamo un varco aperto per le persone in una barriera fatta da corde sostenute da pali di legno. Serve a impedire che i bovini, che pascolano su questi monti, vadano a cacciarsi nei guai. Proseguiamo ancora in salita verso San Calocero, una semplice chiesetta in posizione assai panoramica. Alcune finestre lasciano intravedere l’interno, dipinto di bianco e arredato semplicemente con i banchi da preghiera. Una statua sull'altare preconciliare raffigura il santo in abito da legionario romano e con la palma del martirio in mano. Deduco che fosse uno dei martiri della Legione Tebea, un culto molto diffuso nelle Alpi Occidentali, che evidentemente si è spinto fin qui, quasi in riva al mare. Ci fermiamo a fare il pasto principale della giornata (avevamo fatto uno spuntino prima di imboccare il sentiero dei Giganti). Visto che sono quasi le 16, è sostanzialmente una merenda.
Dal precedente passaggio, ricordo di aver fatto una foto alla chiesetta da monte. Vado perciò a cercare il point de vue, seguendo il sentiero che sale al Castell’Ermo, e lo trovo quasi subito. Allora era gennaio e l'aria decisamente più limpida, tanto che si vedeva la Corsica, mentre oggi neanche si scorge la linea che delimita cielo e mare, inglobata nella foschia, che rende tutto un poltiglia informe. Quindi, visto che la doppia cima è a due passi, proseguo e la raggiungo in breve. Tocco prima il poggio più alto, da cui fotografo i picchi sottostanti e i dossi della valle, illuminati da una bella luce radente di tre quarti, poi mi infilo nella forra e raggiungo il cocuzzolo con la croce. Scendo e motivo altri due compagni a ripetere l’esperienza. Il quarto invece, che in settimana per un’urgenza in fabbrica ha fatto dei turni di dodici ore e ieri è uscito alle 22, resta impiombato per un’ora sul prato.
Torniamo quindi alla colla di Curenna e proseguiamo sul sentiero che rimane in quota, marcato dai due + rossi. Bordeggia gli impluvi e le dorsali che scendono dal Monte Nero e dal Bric Vendiano, attraversando dei pascoli arborati molto panoramici. Prima che il sole scompaia, facciamo la pausa della staffa per consumare le ultime cibarie (il mio litro e mezzo d’acqua è invece già finito a San Calocero). Arrivati al punto dove chiudiamo l’anello e ritroviamo il sentiero di salita, udiamo dei gracidii di rane, sopravvissute alla siccità in un abbeveratoio, per grazia ricevuta dalla legione al completo. Le previsioni lasciano sperare che finalmente pioverà di nuovo un po'. Senza storia torniamo alla macchina, poco dopo il calar del sole. Oggi non abbiamo visto nessuno per tutto il giorno.
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Panorama dal Castell'Ermo
Panorama dal Castell'Ermo
Nasino
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San Calocero
San Calocero
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Re: Sentiero dei Giganti al Monte Nero

Post by awretus »

Le ultime tre foto
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Vendone
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Re: Sentiero dei Giganti al Monte Nero

Post by steop »

belle ste foto : Thumbup :

faccio ricerche sull'aereo :wink:

edit no, ho trovato cose in slovenia ecc..monte nero e' un nome piuttosto comune ed essendo comunque venuti dalle mie parti ignoro dove siano i posti di cui parlate :risata: :risata: :risata:
perche' il castellaro che conosco io e' un paese sopra taggia e il montenero che dico io e' sopra bordighera :risataGrassa: :risataGrassa:
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