Cima Baussetti

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soundofsilence
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Cima Baussetti

Post by soundofsilence »

Domenica 7 Maggio 2017: Borello (935) – Casa Manera (1100) – Passo Valletta (1835) – Cima Baussetti (2000) – Cima Robert (1820) - Casa Manera (1100) – Borello (935).

Partecipanti: Maury76, Stefania, Gheroppa, Kay e soundofsilence.

Lunghezza: 17 Km. circa.

Dislivello: 1100 circa.

Difficoltà: il percorso sarebbe tutto E, ma le difficoltà di orientamento tra la fine della sterrata e il Passo della Valletta fanno propendere per questo tratto ad un EE. Consigliabile inoltre essere attrezzati con GPS e possibilmente traccia del percorso.

Percorso in macchina: Da Genova in autostrada fino a Savona e poi con la Savona-Torino fino a Niella Tanaro. Da Niella Tanaro si prende a sinistra la SP60 per San Michele Mondovì, quindi si continua sulla SP360 passando da Torre Mondovì e si continua quindi in direzione Frabosa. Ci si innesta quiindi sulla SP183, pe continuare però dritti quando questa svolta a destra per raggiungere appunto la località di Frabosa. Passiamo invece per Corsaglia, quindi per la Grotta di Bossea e al primo tornante dopo la predetta Grotta (dopo circa 1,4 Km.) tiriamo dritti per la strada sterrata per Borello. In 1,2 Km. di buona e poco pendente sterrata giungiamo in località Borello dove troviamo cartelli segnaletici dei sentieri, un ponte sulla sinistra, e un piccolo spiazzo dove parcheggiare. Attualmente la situazione è un po’ mutata e la sterrata è assai meno buona, da non percorrere assolutamente con tempo non buono per il rischio di impantanarsi; inoltre adesso la sterrata è pure vietata da un’odrinanza comunale per pericolo di alluvioni, possibile quindi lasciare la macchina a Fontane, aggiungendo quindi 2 Km di percorso tra andata e ritorno e una novantina di metri di dislivello.

Percorso a a piedi: dal parcheggio si prende immediatamente a sinistra su un ponte a lastroni di ferro, iniziando a seguire la sterrata che subito si biforca: prendiamo a sinistra visto che il ramo di destra, pur più evidente, è in parte franato.
In ogni caso, dopo poche decine di metri, le due sterrate si riuniscono e giungiamo subito alle case disabitate di Borello. Continuiamo sempre sulla sterrata e a quota 1100 circa notiamo una nuova grande casa (Località Casa Manera) che superiamo continuando sempre sulla sterrata. Settecento metri dopo, a quota 1200 circa, dalla sterrata si diparte una carrareccia sulla destra. Qui noi abbiamo preso a sinistra continuando sulla sterrata principale, come indicano anche i cartelli dei sentieri fin qui presenti, ma potrebbe essere invece meglio seguire la carrareccia da cui forse inizia il sentiero a bolli rossi di cui usufruiremo più avanti, però non posso dirlo con sicurezza avendo seguito l’altro percorso. 550 Metri dopo, a quota 1620 circa, troviamo un nuovo meno evidente bivio: cartelli indicano di continuare a sinistra sulla sterrata, mentre dritti davanti a noi si diparte una nuova carrareccia; anche qui seguiamo la sterrata come da cartelli, ma anche qui valgono i discorsi appena fatti e sarebbe potuto essere meglio seguire la carrareccia dritta sulla destra; seguendo invece la sterrata segnalata, dopo appena 50 metri, troviamo un nuovo bivio, molto evidente, ma non segnalato. La sterrata a sinistra in piano la useremo per il ritorno, prendiamo invece a destra un’altra sterrata in ripida salita. Percorriamo quindi la sterrata fino al suo termine, dove, purtroppo, non troviamo una continuazione su sentiero come pensavamo\speravamo. Occorre quindi proseguire nella stessa direzione (sud-est) per circa 240 metri su terreno semplice e non molto infrascato, individuando la via più logica di passaggio, quindi pieghiamo verso sinistra (est), per poco meno di 100 metri, e, se siamo fortunati, dovremmo incocciare una traccia segnata a bolli rossi che dobbiamo imboccare in salita; tale traccia forse proviene dalle sottostanti carrarecce, ma con sicurezza non lo posso dire, se così fosse, comunque, la si dovrebbe intercettare comunque più in basso anche continuando a procedere nella stessa direzione da quando finisce la sterrata. Seguiamo quindi scrupolosamente il nuovo sentiero stando attenti ai bolli rossi, che aiutano quando la traccia si infrasca o si confonde un po’. Guadiamo quindi un rio che attraversa il sentiero con qualche difficoltà dato qualche smottamento del terreno (unico passo forse EE dell’intero percorso). A quota 1580 circa giungiamo ad una radura, dove giriamo bruscamente a destra in leggera discesa seguendo i segni rossi, mentre ometti di pietra continuano dritti (abbiamo anche provato a seguirli, essendo questa la direzione più breve per il passo della Valletta, ma dopo poco si perdono); dopo poco però anche i segni rossi finiscono e restano da seguire alcuni nylon attaccati agli alberi (che, indubbiamente, non è detto resistano a lungo). Ci troviamo quindi in una nuova radura dove non è facile capire dove proseguire, la traccia che seguivamo, pur aiutati da bolli rossi e nylon, è praticamente sparita, resta solo qualche nylon non molto facile da reperire e dobbiamo farrci largo tra la vegetazione dirigendoci verso il bosco sulla sinistra, dove la pendenza di salita sembra minore. Nel bosco troviamo fortunatamente una traccia più intellegibile e continuiamo anche a prestare attenzione ai nylon sugli alberi. Usciti dal bosco seguiamo l’impluvio della valle e, superata, una depressione, giungiamo ad un prato pianeggiante sotto la pareti della Cima Baussetti a sinistra e il Passo della Valletta poco sopra. Ormai non ci sono più neanche i nylon, ma il terreno è semplice e basta seguire l’impluvio della valle (presente comunque una chiara traccia) per giungere in breve al passo. Dal passo prendiamo a sinistra l’evidente cresta della Cima Baussetti, percorsa comunque da una traccia. Con percorso a tratti ripido giungiamo quindi alla croce di vetta (la seconda). Dalla vetta si scende su evidente sentiero segnato su una dolce e ampia cresta, dove sono presenti anche resti di trincee napoleoniche, evidenziati ancor più da soldati e cannoni di ferro battuto. A quota 1800 o poco più giungiamo sulla piccola elevazione di Cima Robert, circondata da un recinto in legno a protezione anche qui di una trincea napoleonica.
Continuiamo quindi a scendere la sterrata in un piacevole ambiente di dolci prati e passiamo quindi alla sinistra di un’ulteriore postazione napoleonica costituita da un cumulo di grosse pietre. Sotto di noi vediamo ormai distintamente e abbastanza vicine una casa con un’adiacente stalla\rimessa, che in breve raggiungiamo. Da qui proseguiamo sulla sterrata ancora per circa 400 metri, dove troviamo una biforcazione presso un grande albero. Prendiamo quindi la sterrata di sinistra che scende a tratti ripida, ma con ampi tornanti. Dopo 1,7 Km. di sterrata giungiamo a guadare un ampio torrente (rio Capanne) e c’immettiamo sulla continuazione della sterrata che imbocchiamo verso destra. In circa 300 metri di sterrata pressochè pianeggiante ci ricolleghiamo quindi al percorso dell’andata, che seguiamo quindi a ritroso fino al parcheggio.

Conclusioni: sicuramente più semplice salire alla Baussetti e alla Robert partendo da Valcasotto e probabilmente il giro non ne perderebbe granchè, dato che rimarrebbe comunque la bella e rilassante cresta sommitale, e la splendida zona del Passo della Valletta, noi però volevamo risolvere il “mistero” del sentiero da Borello, che tutte le cartine segnano interrotto, mentre cartelli segnaletici in loco sembrano indicare il contrario. Non so se abbiamo quindi risolto il mistero, ma sicuramente ora sappiamo come arrivare al Passo della Valletta senza perderci e rischiare di passare la notte nel bosco, come avevamo rischiato un anno fa. In definitiva comunque il giro vale la pena, sia da Borello che, probabilmente, da Valcasotto, ma per farlo dalla prima località sarebbe consigliabile essere muniti di gps, e, possibilmente traccia del percorso, che potete tranquillamente chiedermi, che se non la chiedete a me non so proprio dove la potreste trovare….

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Case Borello col flash

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Casa Manera

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Lavatoio presso Case Pian Manera

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Monte Fantino salendo al Passo della Valletta

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Cima Ciuaiera inizia a spuntare

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Bivio sterrate

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In cammino su sterrata con Baussetti e Ciuaiera sullo sfondo

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Monte Fantino salendo al Passo della Valletta

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Ricovero salendo al Passo della Valletta

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Cima Baussetti salendo alla Valletta

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Kay e orme sulla neve salendo alla Valletta

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Alpeggio salendo alla Valletta

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Cima Baussetti salendo alla Valletta

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Vista nord con Mondolè salendo alla Valletta

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Cima Baussetti avvicinandosi alla Valletta

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Cima Ciuaiera dal Passo della Valletta

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Lago Lamazzi al Passo della Valletta

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Cima Baussetti dalla Valletta

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Lago Lamazzi al Passo della Valletta più da vicino

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Lago Lamazzi al Passo della Valletta

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Cima Ciuaiera dal Passo della Valletta

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Lago Lamazzi al Passo della Valletta più da vicino

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Cima Bausetti dalla Valletta

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Lago Lamazzi dalla Valletta primo piano

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Brignola Ferlette e Seirasso dal Passo della Valletta

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Laghi Lamazzi e Antoroto salendo alla Baussetti

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Laghi Lamazzi e Antoroto salendo alla Baussetti

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Laghi Lamazzi salendo alla Baussetti

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Laghi Lamazzi salendo alla Baussetti

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Laghi Lamazzi e Antoroto salendo alla Baussetti

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Laghi Lamazzi e Ciuaiera salendo alla Baussetti

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Revelli e Mongioie salendo alla Baussetti

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Brignola Ferlette e Seirasso salendo alla Baussetti

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Laghi Lamazzi e Antoroto salendo alla Baussetti

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Cresta Baussetti salendola

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Mongioie Brignola e Ferlette salendo alla Baussetti

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Cresta Baussetti e Antoroto sullo sfondo

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Cresta Baussetti salendola

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Pizzo d'Ormea salendo alla Baussetti

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Pietraia su cresta Baussetti

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Vista da Antoroto a Ciuaiera da anticima Baussetti

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Revelli e Mongioie dalla Baussetti

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Pizzo d'Ormea dalla Baussetti

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Vista nord da Baussetti

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Croce vetta Baussetti e sullo sfondo Antoroto e Ciuaiera

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Antoroto e Ciuaiera dalla Baussetti

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Pizzo d'Ormea e Mongioie dalla Baussetti

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Croce vetta Baussetti tra Pizzo d'Ormea e Mongioie

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Vista nord da Cima Baussetti

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Croce vetta Baussetti e Antoroto

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Soldato cannone in ferro battuto presso Cima Baussetti

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Soldato cannone in ferro battuto presso Cima Baussetti

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Soldato cannone in ferro battuto presso Cima Baussetti da sotto

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Crinale scendendo da Baussetti

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Baussetti Antoroto e Ciuaiera andando verso Cima Robert

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Crinale Cima Robert e vista nord

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Cima Robert con soldato e cannone in ferro battuto

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Soldato in ferro battuto su cumulo di pietre scendendo dalla Robert

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Gias dell'Asino scendendo da Cima Robert

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Gias dell'Asino scendendo da Cima Robert più da lontano

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Baussetti e Ciuaiera scendendo da Cima Robert

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Pascoli Gias dell'Asino

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Gias dell'Asino guardando indietro

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Guado torrente Capanna
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daniele64
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Re: Cima Baussetti

Post by daniele64 »

Volevate proprio chiudere i conti con il percorso dove vi eravate quasi persi l'anno scorso , eh ... :risataGrassa:
Comunque un bel giretto ! Bravi ! =D> =D> La Baussetti e la Robert ce le ho anch'io in programma , ma pensavo di salire dallla ValCasotto tramite il Colle della Navonera . Se non altro non dovrebbero esserci problemi di itinerario ( spero ! ) :risata:
Non credevo ci fosse ancora tanta neve ai Lamazzi , evidentemente il versante rimane ben bene all' ombra della Ciuaiera . Aspetterò ancora un po'...
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Last edited by daniele64 on Mon May 15, 2017 20:41, edited 1 time in total.
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soundofsilence
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Re: Cima Baussetti

Post by soundofsilence »

daniele64 wrote:Volevate proprio chiudere i conti con il percorso dove vi eravate quasi persi l'anno scorso , eh ... :risataGrassa:
Comunque un bel giretto ! Bravi ! =D> =D> La Baussetti e la Durand ce le ho anch'io in programma , ma pensavo di salire dallla ValCasotto tramite il Colle della Navonera . Se non altro non dovrebbero esserci problemi di itinerario ( spero ! ) :risata:
Non credevo ci fosse ancora tanta neve ai Lamazzi , evidentemente il versante rimane ben bene all' ombra della Ciuaiera . Aspetterò ancora un po'...
:smt006
Era nevicato parecchio in settimana, adesso non credo ci troverai più molto.
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scinty
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Re: Cima Baussetti

Post by scinty »

Molto molto bello! Apprezzo questi percorsi più che mai, una buona opzione per tornare in zona! : Ok :
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Maury76
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Re: Cima Baussetti

Post by Maury76 »

Eccomi, aggiungo anch'io il mio contributo fotografico della gita di "ricerca sentieri" :risata: alla Baussetti....

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Come al solito qui la descrizione dettagliata : http://www.finoincima.altervista.org/Ba ... Robert.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
E qui tutte le altre foto dell'album : https://photos.google.com/share/AF1QipN ... R5bFh2OG5n" onclick="window.open(this.href);return false;
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daniele64
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Re: Cima Baussetti

Post by daniele64 »

Bravo Maury . =D> =D>
Certo che le tue foto sono molto meglio di quelle di sound... :risataGrassa: : Thumbup :
La mia preferita è quella con la Colla Bassa al centro ... : Thumbup :
:smt006
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daniele64
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Re: Cima Baussetti

Post by daniele64 »

Sabato 12 agosto avevo in programma un bel giretto sul Mongioie , però già venerdì pomeriggio dall'autostrada avevo intravvisto tra le nubi un anomalo colore bianco sulle cime del Pizzo e del Mongioie #-o . La mattina , risalendo la Valle Impero , ho avuto conferma dei miei sospetti vedendo tutte le vette delle Liguri sopra i 2000 metri decisamente ben impolverate di neve . Per evitare rischi inutili , ho quindi dirottato la mia auto a destinazioni più basse , puntando deciso sulla graziosa borgata di Nascio in Valcasotto per compiere un bell'anellone che avevo in programma per l'autunno . Parcheggiata l'auto dove termina l'asfalto ( 1220 m. ) , ho iniziato il mio percorso arrivando subito alla chiesina di San Lorenzo

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per poi proseguire su facile sterrata sino al Colle della Navonera ( 1422 m. ) , dove ci sono un piccolo Santuario mariano ed un rifugio e dove inizia la cosiddetta " via dei cannoni ".

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Si imbocca questa strada che in seguito diventa sentiero e attraversa per alcuni chilometri un bel bosco sino a sbucare nel prato sommitale della Cima Robert , dove la vista finalmente si apre verso le cime maggiori delle Liguri , spruzzate di bianco

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e verso la pianura contornata dalle lontane Alpi Valdostane .

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Risalendo il pendio sommitale , trovo i resti di un antico riparo sotterraneo , chissà se costruito dai pastori o dai soldati francesi che hanno stazionato quassù per un paio di anni ...

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Poco sotto l'erboso cocuzzolo della Robert ( che deve il suo nome al generale di artiglieria francese ) ci sono un didascalico cartellone e la sagoma metallica di un soldato , la prima di una piccola serie recentemente installata per ricordare le vicende storiche che hanno caratterizzato la zona a fine Settecento .

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Sulla vicina vetta ( 1819 m. ) , altre due sagome sorgono tra i resti dei vecchi trinceramenti militari .

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Da qui incomincia a vedersi davvero bene la massiccia mole del Monviso : Thumbup : .

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Mentre continuo la salita sull'elementare dorsale , mi giro per ammirare ancora il bel panorama d'insieme

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Mentre sul sentiero cominciano ad apparire chiazze sempre più ampie di quella che credevo neve ma che più probabilmente era grandine , compaiono lontani tra i rododendri due bei camosci , troppo timidi per i miei riflessi :imbarazzo:

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Sulle ultime pendici della Cima Baussetti , c'è ancora un'altra installazione monumentale , forse leggermente pericolante .

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Ancora pochi passi e sono sulla vetta della Cima Baussetti ( 2004 m. ) , adornata da una croce di legno ,

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da cui si possono "gustare " bellissimi panorami a 360° : verso la Colla Bassa , incassata tra il Monte Grosso e l'Antoroto

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sulle vette delle Alpi Liguri lievemente imbiancate

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e pure verso nord , con il crinale di salita e la pianura piemontese .

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In una radura "innevata" pochi metri più avanti trovo una seconda , recentissima croce , in memoria di un escursionista garessino .

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Prima di scendere verso il sottostante Passo della Valletta , un ultima foto con il Monviso e le due croci insieme .

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La discesa è piuttosto ripida ed avviene su di un esile traccia che mi consente di passare accanto ad un bel guglione roccioso .

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Mentre scendo , vedo subito gli stagni dei Lamazzi desolatamente asciutti ma noto pure un curioso animale rossiccio in movimento nei prati sottostanti . Fugge subito via , ma riesco a fotografarlo da lontano : a me è parsa una bella volpe :?: , voi che ne dite ?

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Raggiunto il Passo della Valletta ( 1838 m. ), aggiro ad occhio quel che resta dei Lamazzi , tenendomi sotto alle pareti rocciose della Cima Ciuaiera . Da questo lato la Cima Baussetti sembra quasi un signor monte ... :risata:

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Ritrovo il sentiero taccato di biancorosso che scende nel vallone ed incontro le prime anime vive della giornata , due attempati motocrossisti in risalita verso i Lamazzi :pensoso: . Al termine del pendio prativo c'è un gias abbandonato e da quelle parti dovrebbe dipartirsi un sentiero nel bosco ( il suo nome conosco ... :risata: ehm scusatemi , sono vecchio ! :imbarazzo: ) che riporta direttamente a Nascio . Ma non c'è nessuna indicazione o traccia che lo individui ... :evil1: Comunque , già che è presto , ne approfitto per un salto alla vicinissima chiesuola dei pastori

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e poi alla successiva Capanna Sociale Manolino , che sorge ai margini della scenografica Alpe di Perabruna .

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Qui trovo un buon numero di persone , tutte salite direttamente da Valcasotto , ed un pannello con cartina che mi conferma l'esistenza del sentiero di ritorno . Faccio due chiacchiere con un'allegra comitiva di Genovesi intenti a mangiare ( grazie per il bacio di dama ! =D> ) e poi torno indietro per cercare meglio la via del rientro . Per mia fortuna , presso il gias abbandonato , trovo una coppia di escursionisti locali a cui chiedo informazioni . Uno di loro conosce bene il sentiero ed è così gentile : Thumbup : da accompagnarmi all'imboccatura tra gli alberi . Il tracciato appare subito molto evidente e contrassegnato da vecchi segni rossi . Si inoltra ondulato nella boscaglia per un bel pezzo , sino a sbucare presso il Gias della Valletta , costruzione metallica attorno a cui pascolano parecchie mucche . Voltandomi indietro , c'è ancora tempo per una bella vista sull'ormai lontana Alpe di Perabruna , contornata dal Monte Grosso , dall'Antoroto e dalle Rocce omonime : Thumbup : .

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Dal gias parte una lunga sterrata che contorna il profilo delle montagne e mi conduce di nuovo nei pressi della chiesetta di San Lorenzo , ora baciata dal sole pomeridiano .

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Approfitto con piacere della fresca acqua che sgorga dalla fontana a fianco : Thumbup : ed infine raggiungo la mia auto .
Per finire in bellezza la piacevole giornata :idea: , faccio pure un salto a Serra di Pamparato ( a pochi chilometri ) per trovare mia figlia che sta facendo la cambusiera per un gruppo scout di Imperia accampato proprio lì :strizzaOcchio:: .
In definitiva , una bella e semplice escursione ad anello di circa 19 chilometri per quasi 900 metri di dislivello complessivo , fatta oltretutto in una magnifica giornata nemmeno tanto calda : Thumbup : .

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Re: Cima Baussetti

Post by teo-85 »

Bel giro per essere un'alternativa =D> =D> Notevole la vista dal Bausetti, cima decisamente molto interessante... me la segno assolutamente per il prossimo autunno, certo a primavera si becca la fioritura e soprattutto gli stagni :esclamativo:
Per il sentiero di ritorno mi pare di capire che alla fine è proprio l'imbocco di tale traccia il problema maggiore :pensoso:
Comunque l'animale visto anche a me pare una volpe...

P.S. la capanna sociale ha eventualmente una specie di riparo/tettoia esterni? So che l'accesso è privato e di solito non è aperta...
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Re: Cima Baussetti

Post by daniele64 »

Grazie , teo .
Per il sentiero di ritorno forse ho drammatizzato un po' le difficoltà reali :imbarazzo: . E' vero che non c'è un 'indicazione nè una traccia evidente nell'erba , ma non è difficile trovarlo . Sia la mia mappa OSM che la cartina al rifugio Manolino indicavano il sentiero ed il punto approssimativo di inizio .In pratica , scendendo dai Lamazzi si arriva in un prato con una costruzione abbandonata ( si vede nella foto della chiesetta ) e subito dopo ,accanto ad un masso gigantesco e prima di risalire verso la chiesina dei pastori , c'è una palina che indica la via per il Passo della Valletta . Proprio lì , dalla palina , si percorre per 50 metri a sinistra il prato e si entra nel bosco : si vede subito il sentiero e dopo non ci si può sbagliare tanto è evidente e taccato di rosso . : Thumbup :
Onestamente non ho fatto caso a tettoie o ripari esterni al Manolino . Io però credevo ci fosse un ricovero di emergenza .
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Re: Cima Baussetti

Post by topo »

mi hai fatto venir voglia, tu e le tue foto : Thumbup :

mezze stagioni permettendo :D
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Re: Cima Baussetti

Post by daniele64 »

topo wrote:mi hai fatto venir voglia, tu e le tue foto : Thumbup :

mezze stagioni permettendo :D
: Thanks : , topo .
Il mio scopo è proprio questo , cercare di invogliare altra gente a visitare posti ( magari ) poco conosciuti ma secondo me bellissimi ... : Thumbup :
Qualche volta può essere faticoso , qualche volta può andare storto qualcosa :evil1: ma , in giornate così , ne vale sempre la pena ... :risata:
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Re: Cima Baussetti

Post by teo-85 »

daniele64 wrote:Grazie , teo .
Per il sentiero di ritorno forse ho drammatizzato un po' le difficoltà reali :imbarazzo: . E' vero che non c'è un 'indicazione nè una traccia evidente nell'erba , ma non è difficile trovarlo . Sia la mia mappa OSM che la cartina al rifugio Manolino indicavano il sentiero ed il punto approssimativo di inizio .In pratica , scendendo dai Lamazzi si arriva in un prato con una costruzione abbandonata ( si vede nella foto della chiesetta ) e subito dopo ,accanto ad un masso gigantesco e prima di risalire verso la chiesina dei pastori , c'è una palina che indica la via per il Passo della Valletta . Proprio lì , dalla palina , si percorre per 50 metri a sinistra il prato e si entra nel bosco : si vede subito il sentiero e dopo non ci si può sbagliare tanto è evidente e taccato di rosso . : Thumbup :
Onestamente non ho fatto caso a tettoie o ripari esterni al Manolino . Io però credevo ci fosse un ricovero di emergenza .
:smt006
Grazie per le indicazioni : Thanks : basta dirigersi all'inizio del boschetto prendendo come riferimento la palina... ottimo!
Certo, magari un paletto in mezzo al prato farebbe comodo :roll:
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Re: Cima Baussetti

Post by soundofsilence »

Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... Aquila.htm

Sabato 1 giugno 2019: Valcasotto (990) – Pian Marta (1425) – Rifugio Manolino (1610) – Rocca dell’Aquila (1875) – Passo della Valletta (1820) – Cima Baussetti (2000) – Cima Robert (1820) – Valcasotto (990).

Partecipanti: Em, Ornella, Daniela e soundofsilence.

Lunghezza: 21,7 Km circa.

Dislivello: 1200 m. circa.

Difficoltà: EE la salita alla Rocca dell’Aquila in quanto senza sentiero ed a tratti ripida, oltre alcune roccette scomode sulla cresta di vetta, tutto il resto E.

Percorso in macchina: da Genova in autostrada a10 fino a Savona, dove si imbocca la Savona Torino e la si segue fino all’uscita di Niella Tanaro. All’uscita imbocchiamo la SP60 verso sinistra seguendo le indicazioni per San Michele Mondovì. Giunti a San Michele attraversiamo il paese e, quasi all’uscita dello stesso, prendiamo a sinistra seguendo le indicazioni per Val Corsaglia e Val Casotto. Al successivo bivio per Bossea e Moline sulla destra non continuiamo invece dritti sulla SP35. Al successivo bivio prendiamo a sinistra per Pamparato e Roburent, lasciando a destra per Mondovì. Giungiamo quindi a Roburent e al bivio per San Giacomo sulla destra, noi proseguiamo dritti per Pamparato. In località Serra troviamo quindi un bivio dovre proseguiamo ancora dritti per Pamparato, lasciando a destra per Montaldo, per giungere quindi ad una rotonda, dove prendiamo a destra la prima uscita per Valcasotto.
Giunti a Valcasotto parcheggiamo in uno slargo a destra subito prima della piccola Cappella San Rocco (sulla destra della careggiata, subito prima a sua volta di un negozio di Panetteria Commestibili).

Percorso a piedi: dal parcheggio proseguiamo neanche 100 metri su asfalto e quindi imbocchiamo la sterrata sulla destra, recante indicazioni per il Rifugio Manolino, dove siamo diretti. Continuiamo quindi sulla sterrata guadando quasi subito un torrente e poi proseguendo paralleli ed a sinistra del Torrente Casotto pe run buon tratto, fino a giungere ad un bivio, dove un cartello ci indica a sinistra per il Rifugio Manolino, mentre lasciamo a destra una carrareccia che prosegue dritta e che costituiva il vecchio sentiero, ora dismesso e con problemi di guado poco più avanti. Compiamo quindi un ampio tornante distaccandoci dal torrente e quindi proseguiamo più o meno dritti per oltre un km, giungendo quindi ad un piccolo tornante, dove subito dopo il quale lasciamo la sterrata per seguire i segnavia verso destra, che ce la fanno scorciare leggermente. Dopo 370 metri ci riimmettiamo sulla sterrata in località Pian di Marta, e, dopo altri 300 metri circa in piano, la sterrata si trasforma in sentiero ed iniziamo a salire verso il Rifugio Manolino. Giunti in vista del rifugio, in corrispondenza di alcuni ruderi, la traccia segnata tende un po’ a perdersi, ma ci si può dirigere al rifugio che è la nostra meta. Giunti al Rifugio, prendiamo la sottostante carrareccia sulla destra, con la quale, in breve, giungiamo ad una cappelletta. Dalla Cappelletta proseguiamo su sentiero in direzione pressochè ovest, ignorando un poco evidente bivio sulla destra. Passiamo quindi sotto le incombenti pareti della Rocca dell’Aquila che ci sovrasta a sinistra e superatele (ignorato un ulteriore e non molto evidente bivio a destra), scorgiamo a sinistra un’agevole via di salita alla Rocca che prima sembrava irraggiungibile.
Saliamo quindi a sinistra tra cespugli ed alberi non troppo fitti, fino a raggiungere il crinale, che imbocchiamo verso sinistra, giungendo in oltre 200 metri di cresta con qualche roccetta, sulla vetta. Torniamo quindi sui nostri passi al sentiero segnato e riprendiamo a seguirlo in salita, giungendo in 350 metri circa al primo dei Laghi Lamazzi. Da qui possiamo proseguire sul sentiero od esplorare un po’ i vari laghi, che il terreno consente di muoversi a piacimento, per dirigerci poi verso l’evidente crinale a destra della Cima Baussetti. Il sentiero segnato segue fedelmente il crinale a tratti ripido per giungere quindi in vetta, dove troviamo una corce ed un soldato napoleonico in ferro battuto. Dalla vetta proseguiamo sul crinale in leggera discesa in direzione sud, superiamo una deviazione a destra con cartello che indica per Valcasotto (volendo possiamo tornare anche da questa) e proseguiamo dritti fino alla Cima Robert, in vetta alla quale troviamo un recinto ed alcuni soldati napoleonici in ferro battuto. Alla vetta proseguiamo ancora 150 metri sul crinale, per prendere poi a destra praticamente senza traccia, ma seguendo dei paletti in legno. La traccia diventa quindi più evidente e la seguiamo fino ad una malga, sotto la quale imbocchiamo una sterrata che cominciamo a seguire. Dopo più di 400 metri ci immettiamo quindi su una nuova sterrata che imbocchiamo verso destra in discesa. Scendiamo quindi sulla nuova sterrata per oltre 3,5 Km per giungere ad un bivio, dove a sinistra è indicato per il Colle Navonera, mentre noi proseguiamo a destra, giungendo in breve ad una cappelletta. Superata la Cappelletta la strada diventa poi asfaltata e, con una risalita finale, ci porta al parcheggio dove abbiamo lasciato la macchina.

Conclusioni: Gita lungamente su sterrate che porta però in posti pittoreschi come il Passo della Valletta ed il Rifugio Manolino, consigliabile quando c’è ancora troppa neve sulle cima maggiori delle liguri della Val Tanaro.

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Cascatella in Torrente Casotto

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Laghetto e cascatella in Torrente Casotto

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Cascatella dall'alto in Torrente Casotto

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Rapide in Torrente Casotto da sopra

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Laghetto in Torrente Casotto presso guado difficile

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Rocca dell'Aquila e Cima Ciuaiera salendo al Pian Marta

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Antoroto dal Pian Marta

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Sterrata Antoroto e Rocce Perabruna dal Pian Marta

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Sterrata Antoroto e Rocce Perabruna dal Pian Marta più da vicino

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Rifugio Manolino comincia a spuntare

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Primissimo piano Rocce di Perabruna salendo al Rifugio Manolino

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Prati salendo al Rifugio Manolino

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Primissimo piano Rocce di Perabruna dal Rifugio Manolino

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Ornella Daniela ed Enrico al Rifugio Manolino

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Rocce di Perabruna dal Rifugio Manolino

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Rifugio Manolino e Rocce di Perabruna

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Chiesetta sopra il Rifugio Manolino

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Rocca dell'Aquila e Malga

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Rio e Malga salendo ai Laghi Lamazzi

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Rocca dell'Aquila salendo ai Laghi Lamazzi

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Versante di salita Rocca dell'Aquila

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Inizio crinale Rocca dell'Aquila

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Rocche di Perabruna da crinale Rocca dell'Aquila

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Inizio crinale Rocca dell'Aquila e roccette sommitali

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Roccette sommitali Rocca dell'Aquila Punta dei Termini e Baussetti

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Roccette sommitali Rocca dell'Aquila

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Roccette sommitali Rocca dell'Aquila Punta dei Termini e Baussetti

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Rocce di Perabruna da Rocca dell'Aquila

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Strapiombo e parete Rocca dell'Aquila

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Monte Grosso dalla Rocca dell'Aquila

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Laghi Lamazzi dalla Rocca dell'Aquila

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Torrione e Cima Baussetti da Rocca dell'Aquila

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Versante di salita Rocca dell'Aquila più da vicino

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Cima Baussetti salendo ai Laghi Lamazzi

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Laghetto Lamazzi con zolla e Cima Baussetti

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Primo Lago Lamazzi e Cima Baussetti più da vicino

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Due Fritillarie ai Laghi Lamazzi

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Primo Lago Lamazzi da sopra

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Secondo Lago Lamazzi e Cima Baussetti

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Secondo Lago Lamazzi e Cima Baussetti dalla sponda

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Laghetto Lamazzi

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Laghetto Lamazzi da sopra

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Terzo Laghetto Lamazzi e Cima Baussetti più da vicino

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Terzo Laghetto Lamazzi vista parziale e Cima Baussetti

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Parte centrale Terzo Laghetto Lamazzi più da vicino

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Crinale Cima Baussetti

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Laghi Lamazzi salendo alla Baussetti

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Crinale Cima Baussetti salendolo

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Croce di vetta Cima Baussetti con Antoroto e Perabruna sullo sfondo

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Cannone soldato e croce vetta Cima Baussetti

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Cannone soldato e croce di vetta Baussetti con Antoroto sullo sfondo

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Recinto Cima Robert e Baussetti sullo sfondo

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Soldato napoleonico e recinto Cima Robert

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Paletti segnano inizio sentiero per Valcasotto

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Grillotalpa scendendo a Valcasotto più da vicino

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Chiesetta San Lorenzo scendendo a Valcasotto
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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steop
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Re: Cima Baussetti

Post by steop »

ho visto la neve del primo post ero gia' armi e bagagli pronti, ma era del 2017 :risata: :risata:

bel posto davvero pero' : Thumbup : anche senza neve :risataGrassa: :risataGrassa:
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daniele64
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Re: Cima Baussetti

Post by daniele64 »

=D> =D> Bravi ! : Thumbup :
:smt006
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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resina65
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Re: Cima Baussetti

Post by resina65 »

lunedi 30 settembre gitarella pomeridiana in mtb;
sono salito al rif. manolino e adiacente chiesetta;
volevo solo segnalare che ahimè la grande opera di disboscamento prosegue e in pratica la strada di servizio ora attraversa Pian Marta (o Marlà) e sale molto ripida praticamente fin sotto al rifugio
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