In particolare una fastidiosa tosse secca , di origine misteriosa , che non vuole proprio decidersi a passare ... 
Siccome però la voglia di montagna è tanta , mi sono deciso a fare una gitarella per vedere come va ... 
Ovviamente doveva essere un giro facile e senza troppi sbattimenti . Così ho pensato ai comodi montarozzi a ponente del Colle di Nava , che ancora mancavano alla mia raccolta di vette , anche se la stagione estiva non è la più indicata , per il caldo e per le quote bassine .Così , giovedì 29 agosto , intorno alle 8 lascio l'auto nel piazzale del Colle di Nava per fare quest'anello studiato a tavolino guardando le mappe . Proprio a fianco della Pizzeria Ai Forti inizia l'AVML , che sale nel bosco raggiungendo rapidamente il Forte Pozzanghi
da cui si hanno belle visuali sul sottostante intaglio del colle
e sul più lontano Pizzo d'Ormea
Girando intorno al torrione , l'Alta Via prosegue quasi in piano , passando accando a svariate postazioni militari sotterranee ( le riservette )
e poi raggiunge il Poggio delle Forche , già sede di una batteria di cannoni di cui non ho trovato traccia . Andando avanti sempre nel bosco si attraversa la Provinciale per Monesi e ci si riinnesta nell'AV in direzione del Forte Montescio . Si lascia l' Alta Via a sinistra e si arriva al grande forte
di forma trapezoidale e circondato da un ampio fossato ben munito di difese .
Proseguendo nel successivo bosco , ci si inserisce su di un'ampia sterrata , spesso frequentata dai mezzi dei boscaioli , all'altezza di un bivio . Imboccando il ramo a sinistra si arriva dopo un chilometro al piccolo santuario campestre della Madonna dei Cancelli
con area pic nic e fontana funzionante . Dallo spiazzo si aprono belle visuali verso il Bertrand
e verso la breve dorsale rocciosa del Pian Cavallo , che mi ha sempre attirato per la sua panoramicità e respinto per l'assenza di sentieri ben segnati ( pare ... )
Dietro alla chiesa la strada prosegue , raggiungendo una croce e poi inoltrandosi sulle pendici orientali del boscoso Monte dei Cancelli . Nei miei piani c'era il raggiungerne la vetta , ma mi è sembrata subito una pessima idea per la vegetazione impenetrabilissima ...
, almeno da quella parte . La sterrata si riduce a sentiero inerbito , frequentato forse più dagli animali che dagli uomini ... 
ma ha il merito di condurmi ad una propaggine del monte proprio a picco sulla Val Tanaro . Panorami spettacolari sulla valle e sulle cime che la sovrastano .
Si vede bene anche il vicino , erto Bric Cornia , cui dedicherò una non semplicissima deviazione .
Infatti il sentiero si riduce ad una traccia nel ripido bosco , poi c'è da attraversare una zona rocciosa piena di arbusti ed infine da salire nel fitto bosco . Il risultato finale è piuttosto deludente : la boscosa vetta del Bric Cornia non è per nulla panoramica , si vede solo il Monte dei Cancelli ...
L'esile traccia parrebbe proseguire per dirigersi verso la Val Tanarello , ma non è nei miei programmi . Torno così alla Madonna dei Cancelli e , seguendo i bolli rossi , mentre la giornata peggiora un po' , salgo sull' anonimo Monte Prati di Cosio , cima Coppi di giornata con i suoi 1532 metri ... 
Scendo nella boscaglia sul lato opposto e , con qualche difficoltà , giungo nei pressi del Poggio dell'Allodola , arrotondata vetta dove stazionano parecchi mezzi dei taglialegna . Bella vista sul Pizzo d'Ormea che si sta coprendo di nubi e sul paesino di Quarzina , sovrastato dalle Rocce di Perabruna e dall' Antoroto .
Peccato che sia pieno di moscerini
, per la vicinanza di mandrie bovine . Nei miei piani ci sarebbe stato un salto alla sottostante Rocca Pizzo , ripida cima rocciosa che dev'esser assai panoramica sulla Val Tanaro , ma la stanchezza , il caldo , la mancanza di segnavia , le inondazioni , gli alieni e chi più ne ha più ne metta , mi convincono a rinunciare . 
Dal Poggio dell'Allodola prendo un vistoso sentiero ( non segnalato ) che scende con lungo percorso nel bosco e , toccando un paio di casupole-stalle , mi conduce al parco giochi della Valle dei Boschetti di Nava . Da lì seguo la Statale 28 e , con breve sosta per una birretta gelata , arrivo all'auto .Anello di circa 15 chilometri per quasi 1000 metri di dislivello totale , con i vari saliscendi , più adatto sicuramente alla primavera o all' autunno ( e magari pure all' inverno ) . La tosse non ha rotto le scatole più di tanto , ma persiste ancora oggi ...
