Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... /Basso.htm
Sabato 7-12-2019: - Ponte Cornei (70) – Grotta del Basso (170) – Grotta del rio Cornei (120) – Arma do Bruxiou (180) – Grotta dei Pippistrelli (215) - Arma Strapatente (315) – Grotta dei Balconi (300) –- Arma Strapatente (315) – Dolmen Strapatente (350) – Rocca di Nava (385) – Caverna della Bastionata (370) – Madonna delle Rose degli Uccelli (220) – Ponte Cornei (70).
Partecipanti: Marco, Ratasuira, Olga e soundofsilence.
Lunghezza: 9,5 Km circa.
Dislivello: 600 m. circa.
Difficoltà: si tratta complessivamente del giro più difficile che si possa realizzare nel finalese, sia per parecchi passaggi attrezzati e non che richiedono comunque tecnica e assenza di vertigini o paura dell’esposizione, sia perché l’orientamento è in alcuni punti molto complesso e l’impressione di esplorare una giungla è piuttosto forte. Detto questo da Ponte Cornei alla Grotta del Basso il percorso è EE, soprattutto per le difficoltà di orientamento e l’infrascamento finale. Per il tratto poi fino alla Grotta dei Pippistrelli riporto quanto già detto in altra pagina del mio sito:F+, magari molti non saranno d’accordo classificando il tutto come un semplice EE, ma se consideriamoo le difficoltà di orientamento, i numerosi punti da superare in arrampicata, non sempre muniti di corda e spesso anche abbastanza esposti e scivolosi, a me sembra che siamo sicuramente più nell’alpinistico che nell’escursionistico.
In particolare se i primi due tratti attrezzati non sono granchè, già il terzo è più complesso e, pur presentando due corde per 2 diverse possibilità di salita, quella più semplice a sinistra necessita comunque di un passo esposto. La quinta corda poi è in discesa e sicuramente non semplice, facile invece la sesta, ma esposta, seppur l’esposizione è un po’ nascosta dalla vegetazione. Si trova poi ancora un passaggio difficile non attrezzato per salire all’ingresso inferiore della Grotta dei Pippistrelli su un muretto ripido e scivoloso.
Infine al bivio per la falesia del Tempio del Vento, vi è una bella grotta da raggiungere salendo al ripiano superiore mediante d-3 metri di arrampicata un poco esposta e non attrezzata.
EE il tratto tra i Pippistrelli e la Strapatente, nonché la semplice percorrenza della grotta, EE anche il percorso fino al Dolmen, dove ci sono più problemi di orientamento che difficoltà tecniche, mentre il tratto per la Strapatente può essere classificato EE per qualche tratto ripido. EE anche la traversata della Rocca di Nava per sentiero non chiarissimo, ma comunque facile. La discesa poi verso Boragni potrebbe essere anche E, ma presenta però un singolo passaggio assai ostico, una parete senza appoggi per i piedi di circa 4 metri, attrezzata comunque con corda, passaggio che per me equivale, come impegno, ad un PD alpinistico. EE infine la salita alla Madonna delle Rose degli Uccelli su sentiero un po’ ripido e non chiarissimo, tutto il resto E.
Per la visita alle grotte consigliabili come sempre l’utilizzo di casco e lampada, anche se non indispensabili, ma percorrere la Strapatente senza illuminazione, seppur possibile, può essere un poco difficoltoso.
E’ altresì consigliabile portare una corda da 10 metri per attrezzare un paio di passaggi che non lo sono.
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada fino a Spotorno. Da Spotorno si prende a destra la SP8 per Tosse eVezzi Portio. Giungiamo quindi alla località Tosse e la attraversiamo, superiamo cartelli indicanti località Vezzi Portio e Magnone e quindi giungiamo a un bivio con indicato a destra per San Giorgio e San Filippo, mentre noi prendiamo a sinistra per Portio, Finale e Noli.
Dopo 300 metri incontriamo un altro bivio, dove prendiamo a destra per Portio e Finale Ligure, lasciando a sinistra la strada per le Manie (indicazioni anche per Voze e Noli).
Poco meno di 3 Km di discesa e raggiungiamo la strada di fondovalle che imbocchiamo verso sinistra.
Seicento metri ancora e tralasciamo sulla destra il bivio per Boragni e Orco continuando invece dritti per altri 700 metri fino a scorgere sulla destra la Pizzeria Cornei, subito dopo la quale raggiungiamo infine la località Ponte Cornei, dove possiamo parcheggiare in un piccolo slargo sulla destra alla partenza del sentiero segnato una linea e due pallini rossi (lo spazio non è molto, ma è comunque possibile parcheggiare qui anche più di una macchina).
Percorso a piedi: Dal parcheggio si imbocca il sentiero segnato (un trattino e due pallini rossi, l’unico che c’è comunque…) e lo si segue giungendo ad un ponticello in legno (Volendo qui si può proseguire dritti senza imboccare il ponticello, seguendo il ripido vecchio sentiero a sinistra del torrente, in parte franato e assicurato con corda, EE), dopo il quale il sentiero prosegue per un tratto nell’alveo asciutto del torrente, per poi continuare a sinistra dello stesso. Seguiamo quindi il sentiero segnato, sempre a sinistra del torrente Cornei fino a giungere al bivio a sinistra per la Gola dei Briganti, segnalato nei pressi di un grosso masso. Poco prima di questo, non saprei dire esattamente dove, che ci sono tanti sentierini o tracce, si scende nell’alveo del torrente, attraversandolo, e si segue poi il sentiero che punta verso sinistra salendo verso le falesie Camelot. Dopo poche decine di metri deviamo però seguendo una traccia a destra, che seguiamo per una cinquantina di metri, per poi salire al ripiano superiore nel passaggio che lo consente, ripido, ma non difficilissimo, da qui pieghiamo a destra in una fitta vegetazione per una decina di metri e scorgiamo quindi un poco più in alto sulla sinistra l’ingresso della grotta. Torniamo quindi sui nostri passi fino al ponticello e qui imbocchiamo il sentiero a sinistra per la Falesia del Cinghiale, sentiero riconoscibile per un piccolo tronco fissato per allargare lo stretto passaggio.
Dopo 80 metri, pochi metri sopra e sulla sinistra del sentiero possiamo fare una breve visita alla Grotta del rio Cornei, quindi proseguiamo incontrando le prime corde fisse (ogni tanto compaiono anche C rosse come segnavia a indicare la falesia del cinghiale verso cui comunque ci stiamo dirigendo). Dopo circa 130 metri dal bivio per la grotta ci troviamo a un ulteriore bivio, dove prendiamo a destra, lasciando a sinistra il sentiero per la Falesia del Tempio del Vento.
Qui, dopo pochi metri, possiamo trovare sulla sinistra il punto più facile per salire al ripiano superiore e visitare una bella grotta, purtroppo non visibile da sotto.
Continuiamo quindi sul sentiero qui pianeggiante e arriviamo in breve all’Arma do Bruxiou.
Il sentiero qui, proprio all’imbocco della grotta, anche se poco visibile, gira a destra in discesa (non proseguire sul piano della grotta, dove si trovano comunque corde fisse che non so bene dove portino…); se abbiamo fatto giusto dopo non molto incontreremo un passaggio attrezzato in discesa, quindi proseguiamo fino ad incontrare una corda in piano (in realtà piuttosto difficile da individuare, perché seminascosta dalla vegetazione), utile per un passaggio abbastanza esposto, seppur piano e non difficile, si giunge quindi all’ingresso inferiore della grotta dei pipistrelli, chiuso con un cancello per scavi archeologici; subito dopo vi è da superare una paretina scivolosa di due o tre metri non attrezzata, per poi arrivare agli altri due più noti ingressi della Grotta dei Pippistrelli (poco sopra la grotta dei Pippistrelli da segnalare un’altra caverna facilmente visitabile.
Da qui proseguiamo il più possibile dritti (vi sono varie tracce) fino a ricongiungerci, in un punto o nell’altro, al sentiero segnato con un bollo rosso e che imbocchiamo verso destra seguendolo per un 150 metri circa, e prendere quindi a sinistra il sentiero segnato per la Strapatente, con il quale raggiungiamo prima la piccola Grotta della Frangia, pochi metri a sinistra del sentiero e, quindi, il bivio per il Sentiero Fossati, che imboccheremo successivamente, mentre adesso proseguiamo a sinistra dirigendoci al già visibile grande antro della Strapatente, per una delle varie tracce che vi arrivano. Prima di entrare in grotta abbiamo però esplorato la falesia a destra, che si raggiunge tramite un breve tratto attrezzato, fino a giungere ad una nuova grande rientranza nelle pareti, che però non da adito ad alcuna cavità, ma dove possiamo osservare qualche bella colata concrezionale nera. Torniamo quindi all’ingresso della Strapatente e la percorriamo fino ad uscire sull’altro lato della montagna, quindi prendiamo a destra il sentiero e saliamo quindi alla vicina Grotta dei Balconi. Visitata la Grotta dei Balconi torniamo sui nostri passi fino al bivio per il Sentiero Fossati, che imbocchiamo. Seguiamo quindi il Sentiero Fossati per qualche decina di metri, per poi dirigerci più decisamente verso le falesie seguendo una traccia segnata mi pare in bianco e appena individuato un facile canalino che permette di salire sopra la falesia, oltre quale però la traccia si infrasca e occorre combattere con la vegetazione per pochi metri per raggiungere la traccia che, imboccata verso sinistra, conduce fino al Dolmen piazzato proprio sopra alla Strapatente. Giunti al Dolmen ripercorriamo il sentiero sui nostri passi e giunti al punto in cui vi ci siamo immessi continuiamo invece dritti per una quarantina di metri, dopo i quali il sentiero piega a sinistra ed inizia a scendere verso il fondovalle. Dopo però un’ulteriore ventina di metri, in un piccolo spazio con ometto, troviamo un bivio a destra che imbocchiamo e che ci porta a percorrere il crinale della Rocca di Nava. Dopo un centinaio di metri circa giungiamo ad una prima sommità della bastionata, che non so se sia la vera vetta della Rocca di Nava, che più avanti si trovano punti anche più alti, ma sono distanti da dove le mappe riportano la vetta. Superata comunque questa prima vetta continuiamo sulla traccia sempre abbastanza chiara e in poco più di 200 metri notiamo sulla destra una seconda sommità rocciosa. Qui occorre fare attenzione e prendere a destra per raggiungere la vicina vetta e poi continuare sul sentiero non evidentissimo quasi a bordo falesia e non su quello più a sinistra che stavamo percorrendo e che più avanti si infrasca notevolmente. Altri 200 metri più avanti troviamo un ulteriore vetta della Rocca questa forse effettivamente la più alta, dalla quale poi il sentiero scende, parallelo ma sotto il filo della falesia, fino a giungere in 160 metri circa ad una sorta di selletta, dove prendiamo a destra un sentiero in discesa. Il sentiero dopo un breve tratto dritto in discesa, piega a destra e segue le falesie sull’altro versante. Qui sono presenti varie tracce, di cui solo una segnata, e, per non perderla consiglio di tenersi sempre il più vicini alle falesie, nel dubbio tra una traccia e l’altra. Dopo 170 metri circa notiamo quindi, sopra il sentiero, l’imponente antro della Caverna della Bastionata, facilmente raggiungibile e visitabile, dopo il quale riprendiamo a seguire le falesie. Meno di 100 metri dopo la Caverna, troviamo un’altra grotta (Grotta Adriana) dall’ingresso un po’ basso e che abbiamo deciso di non esplorare, ma che probabilmente non va troppo dentro e, poco dopo, occorre abbandonare il sentiero lungo la falesia che finisce per perdersi ed infrascarsi, per calarsi giù per la parete sottostante, tramite una corda ivi piazzata. Il passaggio è decisamente difficile, ma arriviamo comunque nuovamente a poggiare i piedi per terra sul chiaro sentiero sottostante. Seguiamo quindi il nuovo sentiero, tenendo la destra ad un bivio dopo oltre 100 metri e giungiamo quindi in vista di un grande arco naturale, che possiamo raggiungere facendoci largo tra la vegetazione. Proseguiamo quindi su più largo sentiero fino a giungere ad immetterci sul sentiero che da Boragni porta alla Strapatente, Imbocchiamo quindi quest’ultimo sentiero verso sinistra e verso Boragni, ma solo per pochi metri, per prendere quindi una sterrata a destra che ci consentirà di tagliare un bel pezzo di asfalto. Dopo un primo pezzo univoco troviamo poi varie intersezioni di strade e sentieri in cui dobbiamo cercare di mantenere la direzione est, per sbucare quindi sull’asfalto che imbocchiamo verso destra in discesa. Scendiamo quindi per un paio di tornanti e ci immettiamo sulla strada di fondovalle, che imbocchiamo verso destra, e, dopo una cinquantina di metri, individuiamo sulla destra un appena visibile sentierino che si addentra nella fitta vegetazione. Dopo pochi metri di ripida salita giungiamo a un bivio pressoché in piano, dove occorre prendere a sinistra e in breve si giunge in vista delle pareti butterate che ospitano la Cappella Rupestre Madonna delle Rose degli Uccelli. Si può quindi arrampicare brevemente (ma non facilmente) sulla destra per portarsi al livello superiore e quindi ridiscendere o per la stessa via, o proseguendo a destra fino a limite della cengia e addentrandosi quindi nel bosco per un sentierino che piega quindi a destra e si ricongiunge al succitato bivio con quello percorso all’andata. Si può ancora mantenersi alla base della parete risalendo la ripida traccia fino in cima (pochi metri comunque), per poi, su esposta cengia, passare ancora ad un livello superiore. Torniamo quindi sui nostri passi all’asfalto e lo percorriamo verso sinistra fino al parcheggio.
Conclusioni: giro per persone dallo spirito avventuroso e con esperienza ed attitudini alpinistiche, oltrechè assenza di vertigini, probabilmente il più difficile che si possa progettare nel finalese, sia per i singoli passaggi, sia per le difficoltà di orientamento, se queste cose vi piacciono ne vale sicuramente la pena che offre anche alcuni posti e grotte assai suggestivi, altrimenti escludete la salita da Ponte Cornei alla Grotta dei Pippistrelli che tutto il resto è sicuramente più abbordabile, partendo quindi invece dal parcheggio di Boragni per la Strapatente, che è sicuramente la cosa più bella del percorso, insieme magari all’alveare della Madonna delle Rose degli Uccelli.
Grotta del Martinetto Inferiore
Uscita Grotta del Basso
Concrezioni bianche in Grotta del Basso
Scanalature ocra e bianche in Grotta del Basso
Concrezioni ocra da sotto in Grotta del Basso
Parete concrezionata in Grotta del Basso
Scanalature multicolori in Grotta del Basso
Parete con concrezioni rosa in Grotta del Basso
Parete con concrezioni rosa in Grotta del Basso
Scanalature bianche in Grotta del Basso
Pareti e volta Grotta del Basso
Volta Grotta del Basso
Parete con concrezioni rosa in Grotta del Basso
Parete con concrezioni rosa in Grotta del Basso
Uscita secondaria in Grotta del Basso
Uscita Grotta del Basso
Caverna Cornei
Caverna Cornei più da sinistra
Caverna Cornei vista panoramica
Caverna a spirale vista panoramica
Caverna a spirale da fuori
Buchetto con colonnine
Arma do Bruxiou vista panoramica
Doppia uscita Grotta dei Pippistrelli
Doppia uscita Grotta dei Pippistrelli più da vicino
Uscita Grotta sopra Pippistrelli vista verticale
Interno Grotta sopra Pippistrelli
Grotta della Frangia
Dolmen Strapatente e falesie sottostanti
Falesie bianconere a lato Strapatente
Dolmen Strapatente e falesie sottostanti più da lontano
Dolmen Strapatente da grande rientranza in falesie
Scanalature nere in falesie presso Strapatente
Falesie bianconere a lato Strapatente più da vicino
Scanalature nere e anfratto a lato Strapatente
Scanalature nere in falesie presso Strapatente più da vicino
Dolmen Strapatente da falesie sottostanti
Uscita Strapatente
Uscita Strapatente vista verticale
Uscita Strapatente più da lontano
Interno Strapatente dall'ingresso
Stalagmite e uscita Strapatente
Seconda uscita Strapatente
Seconda uscita Strapatente più da vicino
Acquasantiera in Strapatente senza luce
Interno Strapatente da seconda uscita
Uscita Grotta dei Balconi
Uscita Grotta dei Balconi più da vicino
Uscita Grotta F143 più da vicino
Uscita Grotta F143 primo piano
Grotta F143
Dolmen e Strapatente andandovi
Antro in falesie andando a Dolmen Strapatente
Antro in falesie andando a Dolmen Strapatente
Dolmen Strapatente
Falesie e Dolmen Strapatente vista panoramica
Dolmen Strapatente da dietro
Falesie Rocca di Nava
Falesie Rocca di Nava più da lontano
Gruppo e falesie Rocca di Nava
Uscita Caverna della Bastionata vista panoramica
Uscita Caverna della Bastionata vista panoramica
Falesie lavorate scendendo verso Boragni
Roccia bucherellata scendendo verso Boragni
Roccia bucherellata scendendo verso Boragni più da lontano
Grotta Adriana
Pareti Rocca di Nava da sotto
Ratasuira in punto difficile scendendo verso Boragni
Punto difficile scendendo verso Boragni vista verticale
Arco naturale scendendo verso Boragni
Arco naturale scendendo verso Boragni più da vicino
Arco naturale scendendo verso Boragni vista verticale
Arco naturale scendendo verso Boragni da sotto
Arco naturale scendendo verso Boragni con massi accatastati
Alveare Madonna delle Rose degli Uccelli
Alveare Madonna delle Rose degli Uccelli
Cappella rupestre Madonna delle Rose degli Uccelli
Cappella rupestre Madonna delle Rose degli Uccelli più da vicino
Ponte Cornei - Grotta del Basso -Arma e Dolmen Strapatente
Moderator: Moderatori
- soundofsilence
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Ponte Cornei - Grotta del Basso -Arma e Dolmen Strapatente
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Re: Ponte Cornei - Grotta del Basso -Arma e Dolmen Strapaten
Metto qualche foto anch'io
Concrezioni Grotta del Basso
Caverna Cornei
Colata concrezionale verde a cielo aperto
Colonna in Arma Strapatente
Doppio androne uscita Arma Strapatente
Seconda apertura Grotta dei Balconi
Marco e Soundofsilence su vetta Rocca di Nava
Concrezioni Grotta del Basso
Caverna Cornei
Colata concrezionale verde a cielo aperto
Colonna in Arma Strapatente
Doppio androne uscita Arma Strapatente
Seconda apertura Grotta dei Balconi
Marco e Soundofsilence su vetta Rocca di Nava
Re: Ponte Cornei - Grotta del Basso -Arma e Dolmen Strapaten
Grotta a Spirale
Roccia ad alveare
Falesia ad alveare presso chiesa rupestre Madonna delle Rose degli Uccelli
Roccia ad alveare
Falesia ad alveare presso chiesa rupestre Madonna delle Rose degli Uccelli
Re: Ponte Cornei - Grotta del Basso -Arma e Dolmen Strapaten
Complimenti per il giro
Il finalese si mostra con il lato più ostico e selvaggio, uno può pensare che con quelle "quote" sia solo la distanza a preoccupare, invece certi passaggi descritti non sono proprio da sottovalutare...
Il finalese si mostra con il lato più ostico e selvaggio, uno può pensare che con quelle "quote" sia solo la distanza a preoccupare, invece certi passaggi descritti non sono proprio da sottovalutare...
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...