. Problemi fisici prima, il Covid poi hanno impedito quella fase di allenamento, da fine inverno ad inizio primavera, che prelude a quelle escursioni più impegnative che si svolgono nel periodo estivo. Vista quindi la forma piuttosto precaria (i due "cavalli bolsi" siamo ovviamente io e Pierpaolo) e per mettere qualche metro di dislivello in cascina, ho imbastito un'uscita in Val Tanaro, scegliendo come luogo di partenza l'abitato di Trappa (620 m. slm), frazione di Garessio.Il vallone alle spalle del paesino è quello che viene chiuso in alto dal passo di Colla Bassa, situato tra la cima del Monte Antoroto ed il Monte Grosso. La scelta è caduta su una vetta ed un percorso nuovo, una cima di una certa rilevanza
che non può mancare nel "palmarès" di un buon escursionista 
e che voi tutti sicuramente conoscerete: IL BRIC RONZINO (1712 m. slm) 
.
Lasciata l'auto in un piccolo parcheggio poco dopo la chiesa di Trappa abbiamo imboccato Via "Pian Bernardo", piccolo gruppo di case in parte ristrutturate raggiungibili con una sterrata in buone condizioni. Per chi procede a piedi una bella mulattiera, in parecchi tratti ancora ben conservata, evita i numerosi tornanti della sterrata risparmiando tempo. La salita a Pian Bernardo (circa 909 m. slm) avviene in un fresco bosco di faggi, castagni e betulle, un ottimo posto da funghi nei periodi giusti.
Passato il ponte sul torrente, a sinistra, parte la mulattiera
Le falesie di Pian Bernardo (climbing)
In poco meno di un'ora raggiungiamo Pian Bernardo. Un attimo di sosta per bere e "rubare" qualche ciliegia e quindi, seguendo ora lo stradone, ci portiamo nella parte alta del paese dove si lascia la sterrata e si riprende a salire su sentiero/mulattiera.
Dopo non molto una prima deviazione sulla sinistra (ometto) porta alla falesia di Pian Bernardo con vie alpinistiche dal 6° all' 8°c. Non fanno per noi. Proseguiamo ancora per un bel tratto nel fresco bosco che inizia leggermente a diradarsi intorno ai 1350 metri alternandosi a verdi pascoli. Poco dopo la deviazione per il Colletto dei prati sopra le balze, a circa 1530 m., lasciamo il sentiero che prosegue verso il Passo della Scaletta e poi si raccorda con il quello proveniente da Valdinferno per la Colla Bassa.
Svoltiano a sinistra e su sentiero rovinato da piogge, cinghiali e armenti andiamo ad incrociare la cresta sud-est che porta all'Antoroto (via delle crestine - 3 h da Trappa).
La Borgata di Valdinferno
Il Monte Berlino
Il Bric Mindino
Restano da salire solo altri 200 m. per pratoni e tracce di sentiero. In 25 minuti raggiungiamo quella che dovrebbe essere la cima, una cupoletta appena accennata con qualche roccia. Benchè il termine "bric" in Piemonte indichi la cima di una collina restiamo perplessi anche perchè entrambi gli altimetri indicano una quota di 40 metri inferiore a quella prevista. A nord della nostra vetta (
), dopo una brevisssima discesa ad un colletto, si erge un ammasso di rocce che danno più l'idea di una cima e decidiamo, a scanso di equivoci, di salire pure quella, ravanando tra rododendri e rocce accatastate al rinfusa 
che obbligano ad usare le mani.
Il Pizzo di Ormea
Il "mucchio di pietre"
In basso quello che dovrebbe essere il Bric Ronzino
In cima al "mucchio di pietre"
I prati sopra le balze
La torre di avvistamento nei pressi di Barchi
Il Monte Galero
Al di là dell'ironia di presentazione e del fatto di non aver ancora capito quale sia il Bric Ronzino, è stato un buon allenamento: 1200 metri di dislivello con una durata di 4 h scarse per la salita e 3 h 10' per il ritorno.
Bello l'ambiente e le visuali, ottime le cigliege. Dai
ne valeva comunque la pena 
Saluti a tutti
FRANKIE@
Magari al momento giusto potrebbero esserci pure i funghi ... 
ormai in Val Tanaro siamo costretti a raschiare il "terreno" sotto il fondo del barile 
