Cresta Punta Havis - Biecai - Maraquaià - Ballaur

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soundofsilence
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Cresta Punta Havis - Biecai - Maraquaià - Ballaur

Post by soundofsilence »

Sul mio sito la traccia GPS:http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... aquaia.htm

Lunedì 5-7-2021: Porta Pian Marchisio (1640) – Rifugio Havis de Giorgio (1770) – Canalino delle Masche (1900-2090) – Punta Havis (2203) – Rocche del Biecai (2230) – Rocca Maraquaià (2401) – Cima Pian Ballaur (2604) – Colle del Pas (2342) – Lago Ratavolaira (2230) – Lago delle Moglie (2140) – Porta Biecai (2000) - Rifugio Havis de Giorgio (1770) - Porta Pian Marchisio (1640).

Partecipanti: soundofsilence.

Lunghezza: 16,5 Km. circa.

Dislivello: 1050 m. circa.

Difficoltà: E (escursionistico) fino al Rifugio Havis, EE (per escursionisti esperti) per sentiero assai ripido su ghiaione fino al canalino delle Masche. F (alpinistico facile), caratterizzato da vari passaggi di I su pietre instabili che possono consigliare l’uso del casco, specie se non si procede compatti o vi sono altre persone nel canale. Il breve tratto attrezzato presenta un paio di passaggi di II, ma la catena facilita il passaggio di questo punto spesso bagnato e scivoloso. EE (per escursionisti esperti) la salita alla Punta Havis e tutto il crinale fin quasi alla Pian Ballaur, caratterizzata da assenza di traccia, alcuni tratti ripidi per la salita alle vette ed alcuni passaggi di I grado per superare vari crepacci rocciosi, passaggi magari anche evitabili facendo giri più lunghie contorti, ma non ne vale la pena direi, qualche crepaccio si incontra per forza. La salita alla vetta di Rocca Maraquaià può essere poi considerata F, per un paio di passaggi esposti di I grado, anche questi magari evitabili passando sotto per prati. Altro passaggio degno di nota è l’attacco della cresta verso la Pian Ballaur, che è facile ma un poco esposto. E, per escursionisti, tutto il resto del percorso.

Percorso in macchina: Da Genova fino a Savona con l’A10 e quindi con la Savona-Torino fino a Mondovì. Da Mondovì si prende verso sud per Villanova Mondovì e, superatala, ci si dirige verso Roccaforte Mondovì; a Roccaforte si prende per la Val Ellero e Rastello. Si prosegue quindi per la strada a tratti sterrata, ma decisamente migliorata rispetto agli anni scorsi, fino al suo termine presso il parcheggio di Porta Pian Marchisio.

Percorso a piedi: dal parcheggio proseguiamo sulla sterrata per oltre un Km, pressochè in piano, e quindi risaliamo su una delle varie tracce, o direttamente per prati al vicino Rifugio Havis de Giorgio. Dal Rifugio continuiamo dritti nella stessa direzione (sud, a destra invece si va alla Porta Biecai, ed a sinistra al Gias Gruppetti), seguendo i segnavia biancorossi che ci guidano verso la gola rocciosa del canalino delle Masche. Saliamo prima su erba, traversando verso sinistra, quindi saliamo più diretti su pietre instabili e pendio assai ripido e faticoso, ma sempre seguendo i segnavia. Arriviamo quindi all’imbocco del canalino, anch’esso con pietre piuttosto instabili, e subito superiamo il passaggio attrezzato, oltre il quale il canalino continua comunque assai ripido e con pietre sempre più instabili. Usciamo quindi dal canalino arrivando in una zona più aperta e meno ripida, ma si continua comunque a salire fino ad immetterci in una nuova gola, meno ripida e più facile, con la quale si sbuchiamo nella pianeggiante conca delle Masche. Qui, proprio in corrispondenza dell’uscita dalla gola, prendiamo a destra senza traccia, risalendo facili pendii erbosi. Saliamo quindi seguendo il pendio e poi pieghiamo più a destra fino a giungere al ciglio del pendio, dove troviamo anche una traccia che sale e che seguiamo. Più in alto la traccia si perde, ma continuando nella stessa direzione, pur su terreno ripido, arriviamo senza problemi sul crinale. Qui, prendendo a destra raggiungiamo la Punta Havis, che non è il punto più alto, ma è la guglia rocciosa che si sporge sul fondovalle. Raggiunta la cima torniamo sui nostri passi e continuiamo sul crinale in direzione sud, trovando anche, raramente, qualche ometto, ma direi che non servono, basta seguire il crinale ed il pendio, evitando le asperità e i numerosi buchi carsici, cosa che non risulta difficile data la cresta ampia e pianeggiante, ma richiede comunque un po’ di attenzione e di scelta del percorso. In breve raggiungiamo quindi la vetta di due successive collinette erbose, attraversiamo quindi una zona più prativa, ma sempre caratterizzata da affioramenti carsici. Giungiamo quindi in vista del punto in cui la cresta inizia a scendere per poi finire in corrispondenza di un intaglio vallivo in discesa verso la zona del Biecai, mentre sul versante opposto inizia il crinale Maraquaià-Ballaur. Qui occorre scendere il meno possibile tenendosi sulla sinistra, con qualche ometto che ci conferma di essere sulla strada giusta. Riprendiamo quindi a salire nella stessa direzione (sempre sud, magari piegando poi leggermente verso ovest) seguendo ed interpretando il terreno cercando i pendii meno ripidi, per poi piegare piano piano sempre più decisamente verso destra, quando il pendio lo consente. Saliamo quindi in direzione della Rocca Maraquaià e giungiamo ai ripidi prati sommitali, con i quali raggiungiamo l’anticima erbosa. Da qua, sulla destra vediamo la punta rocciosa che costituisce la vera vetta e la raggiungiamo seguendo il crinale, con attenzione, essendo a tratti stretto ed esposto. Torniamo quindi sui nostri passi e continuiamo in direzione opposta, superando una selletta e quindi trovandoci al cospetto dell’inizio del crinale verso la Cima Pian Ballaur. L’inizio del crinale è ripido e per evitare di arrampicare occorre seguire una traccettina sulla destra, che passa tra le tocce un po’ espostamente, ma senza difficoltà. Superati questi primi metri il crinale diventa largo e facile e continuiamo senza nessuna difficoltà, raggiungendo una prima elevazione, che ho chiamato cima nord, e poi la vera vetta della Cima Pian Ballaur, dalla quale, prendendo a sinistra, si imbocca il sentiero segnato per il Colle del Pas. Scendiamo quindi al Colle del Pas, da cui prendiamo a destra e scendiamo in breve fino al Lago Ratavolaira. Al lago ignoriamo i cartelli che indicano a sinistra per Porta Marguareis e proseguiamo ancora qualche metro fino ad un successivo non molto evidente bivio, dove comunque ci teniamo a sinistra (più avanti troviamo indicazioni per il Lago delle Moie che dobbiamo seguire). Dopo 400 metri circa noto sulla destra un’elevazione calcarea con bei campi solcati che vado a visitare con una breve deviazione, che mi porta praticamente a raggiungere il sentiero lasciato a destra al precedente bivio (sarebbe quindi stato più opportuno prendere questo e poi deviare a sinistra per raggiungere l’altro sentiero in corrispondenza dei campi solcati). Visitati i campi solcati torno sui miei passi e riprendo a seguire il sentiero, e, dopo poco meno di 600 metri, troviamo un bivio dove continuiamo a destra ed in piano verso il Lago delle Moie, lasciando a sinistra per Porta Sestrera e, subito dopo, troviamo un nuovo bivio, dove ci teniamo a sinistra, sempre seguendo per il lago.
Con qualche breve saliscendi giungiamo quindi al Lago e lo aggiriamo sulla sinistra (con attenzione che, come dice il nome, vi è parecchio terreno paludoso anche dove il lago sembra finito), per poi prendere il sentiero segnato verso destra, trovando subito un bivio sulla sinistra per il Colle Serpentera, che ignoriamo (volendo può essere un alternativa più breve di circa 1,5 Km per il ritorno, ma che comporta un poco di salita in più), proseguendo invece a destra, seguendo i segnavia biancorossi per il Biecai ed il Rifugio Havis. Il sentiero piega subito a destra e procede per un tratto in falsopiano, per poi piegare a sinistra ed iniziare a scendere verso Porta Biecai, passaggio tra le rocce che da accesso all’altopiano del Biecai, dove in primavera si forma un lago di scioglimento. Giunti a Porta Biecai iniziamo quindi a scendere verso il Rifugio Havis, dal quale poi torniamo sui nostri passi alla macchina.

Conclusioni: giro molto suggestivo e selvaggio, nonché sempre panoramico, il ritorno può essere abbreviato e reso un anello perfetto non tornando al Rifugio Havis, ma salendo una cinquantina di metri fino al Colle Serpentera e scendendo da lì. Le Alpi liguri della Val Tanaro sono un ambiene carsico molto particolare e spettacolare, difficile restarne delusi, a parte per il tempo spesso nebbioso, se non in autunno.

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Cima delle Masche Saline e Punta Havis da Pian Marchisio

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Punta Havis e Rocca Maraquaià da Pian Marchisio

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Ellero con sullo sfondo Cima Masche Saline Punta Havis e Rocca Maraquaià

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Punta Havis salendo al Rifugio

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Edicola votiva e Cima delle Masche

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Malga e Punta Havis

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Malga e Cima delle Masche

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Brignola e Mongioie salendo al Canalino Masche

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Rifugio Havis e Cima Durand salendo al Canalino delle Masche

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Canalino delle Masche salendovi

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Canalino delle Masche dall'ingresso

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Rifugio Havis e Cima Durand dal Canalino delle Masche

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Rifugio Havis dal Canalino delle Masche

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Rifugio Havis dal Canalino delle Masche

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Cima Durand dal Canalino delle Masche

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Canalino delle Masche guardando indietro

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Canalino delle Masche guardando indietro più da lontano

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Canalino delle Masche da sopra e Cima Durand sullo sfondo

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Canalino delle Masche da sopra

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Gola rocciosa di accesso alla Conca delle Masche

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Cima Pian Ballaur salendo alla Punta Havis

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Pendio di salita alla Punta Havis

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Vallone carsico dele Masche e Cima Saline salendo a Punta Havis

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Vallone carsico Cima delle Masche e delle Saline salendo a Punta Havis

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Vallone carsico Cima delle Masche e delle Saline salendo a Punta Havis più da lontano

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Cima delle Saline e Pian Ballaur salendo alla Punta Havis

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Cima Pian Ballaur e Rocca Maraquaià dalla Punta Havis

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Vallone carsico Cima delle Masche e Saline dalla Punta Havis

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Marguareis dalla Punta Havis

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Rocche Serpentera con Monviso che spunta da Punta Havis

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Precipizi ed Ellero dalla Punta Havis

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Vallone carsico Cima delle Masche e Saline dalla Punta Havis più da vicino

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Marguareis dalla Punta Havis più da lontano

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Punta Havis dal crinale successivo più da vicino

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Punta Havis dal crinale successivo più da lontano

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Cima delle Masche e Saline andando verso Rocche del Biecai

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Punta Havis andando verso Rocche del Biecai

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Ballaur Maraquaià e Marguareis andando verso Rocche del Biecai

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Cima delle Masche e Saline andando verso Rocche del Biecai

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Cima Pian Ballaur andando verso Rocche Biecai

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Cima delle Masche e Punta Rovereto andando verso Rocche Biecai

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Masche Rovereto e Saline salendo verso Rocche Biecai

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Cima Pian Ballaur e Rocca Maraquaià andando verso Rocche Biecai

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Crepaccio carsico salendo a Rocca Maraquaià

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Pian Ballaur e Rocca Maraquaià salendovi

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Rocche del Biecai guardando indietro

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Rocche del Biecai guardando indietro più da vicino

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Pendii carsici con Rocca Maraquaià sullo sfondo

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Cima delle Masche Punta Rovereto e Saline salendo a Rocca Maraquaià

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Camoscio salendo a Rocca Maraquaià

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Prati gialli e Rocca Maraquaià

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Pian Ballaur avvicinandosi a Rocca Maraquaià

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Prati gialli e Rocca Maraquaià più da vicino

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Punta Havis da anticima Maraquaià

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Primule e Aster a Rocca Maraquià

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Rocca Maraquaià con Monviso sulla destra

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Marguareis e Argentera da anticima Rocca Maraquaià

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Rocca Maraquaià dall'anticima

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Pian Ballaur da anticima Maraquaià

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Cima delle Masche Punta Rovereto e Saline da anticima Maraquaià più da vicino

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Cima delle Masche Punta Rovereto e Saline da Rocca Maraquaià

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Saline e Pian Ballaur da Rocca Maraquià

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Marguareis da Rocca Maraquaià primo piano

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Monviso dalla Rocca Maraquaià

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Brignola e Mongioie dietro Cima Masche da Rocca Maraquaià

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Punta Havis da Rocca Maraquaià

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Rocca Maraquaià andando verso Cima Pian Ballaur

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Pendio iniziale verso Cima Pian Ballaur

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Cima della Brignola dietro Cima delle Masche salendo alla Pian Ballaur

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Rocca Maraquaià salendo alla Pian Ballaur

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Cima delle Saline salendo alla Pian Ballaur

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Marguareis e Argentera salendo alla Pian Ballaur

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Marguareis tra Gelas e Argentera da Ballaur nord

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Cespuglio Genzianelle su crinale Pian Ballaur

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Mongioie e Conoia dalla Pian Ballaur

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Nuvole verso il mare dalla Pian Ballaur

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Cima Pian Ballaur scendendo al Colle del Pas

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Cime Serpentera e Monviso scendendo al Colle del Pas

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Conca Piaggiabella scendendo al Colle del Pas

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Cime Serpentera e Ratavolaira scendendo al Colle del Pas

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Lago Ratavolaira dal Colle del Pas

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Lago Ratavolaira e Cime Serpentera scendendo dal Colle del Pas

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Lago Ratavolaira scendendovi

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Lago Ratavolaira scendendovi

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Lago Ratavolaira con Cima Serpentera Nord e San Lorenzo sullo sfondo

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Lago Ratavolaira con Cime Serpentera e San Lorenzo sullo sfondo

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Campi Solcati e Cima Seirasso andando al Lago delle Moglie

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Rocca Maraquaià andando al Lago delle Moglie più da vicino

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Campi solcati e Rocca Maraquaià

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Campi solcati e Rocca Maraquaià più da vicino

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Campi solcati andando al Lago delle Moglie

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Campi solcati andando al Lago delle Moglie primo piano

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Altri campi solcati andando al Lago delle Moglie

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Rocca Maraquaià andando al Lago delle Moglie ancora più da vicino

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Cespuglio di Primule andando al Lago delle Moglie

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Cima delle Masche Punta Rovereto e Maraquaià davanti a Saline andando alle Moglie

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Cima delle Masche Punta Rovereto Maraquaià davanti a Saline e Ballaur

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Lago delle Moglie

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Lago delle Moglie con Cima Seirasso sullo sfondo

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Lago delle Moglie con Cima Seirasso sullo sfondo più da vicino

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Lago delle Moglie e Cima Serpentera sud

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Cima delle Saline scendendo dal Lago delle Moglie

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Bianca zona calcarea e Marguareis scendendo dal Lago delle Moglie

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Cima delle Saline che spunta e Rocca Maraquaià

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Giglio Martagone scendendo al Rifugio Havis

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Giglio Martagone scendendo al Rifugio Havis visto da sotto

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Giglio Martagone scendendo al Rifugio Havis visto da sotto più da lontano

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Giglio Martagone da sotto scendendo al Rifugio Havis

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Punta Havis tornando a Pian Marchisio
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Ratasuira
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Cresta Punta Havis - Biecai - Maraquaià - Ballaur

Post by Ratasuira »

Il canalino è quello alla sinistra orografica del Pis dell'Ellero che piega a sinistra salendo?
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