Anello della Val Corsaglia: giro di Cima Ferrarine.

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msaetta
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Anello della Val Corsaglia: giro di Cima Ferrarine.

Post by msaetta »

Sabato scorso 4 ottobre, approfittando della bellissima giornata io e L. decidiamo di partire per la Cima Ferrarine, seguendo fedelmente l’itinerario proposto su http://www.anfablopir.com/ferrarine.asp .
Il giro parte da Stalla Rossa, poco distante dalle grotte di Bossea, raggiungibile tramite una strada sterrata che si diparte dal primo tornante a destra dopo le grotte (località Scarrone) risalendo il fiume Corsaglia.
Lasciata la macchina nei pressi della Stalla, ci incamminiamo per lo sterrato, fino a raggiungere un ponticello che attraversa il fiume, per raggiungere il casotto dei guardiapesca. Da dietro la costruzione inizia il sentiero nel bosco che è indicato con un pallino rosso, seppure poco evidente e cancellato dal tempo.
Purtroppo nel bosco avvertiamo quasi subito la presenza di cani da caccia e relativi cacciatori, poco sopra di noi. Segnaliamo la nostra presenza con un fischietto, mentre i cani si lanciano all’inseguimento di qualche preda senz’altro più interessante…rimane un po' di paura di finire impallinati per sbaglio, ma proseguiamo cercando di affrettare il passo.
Il tratto nel bosco è abbastanza lungo, ma molto piacevole e termina in una bellissima conca erbosa dalla quale si domina già un panorama mozzafiato coloratissimo, dovuto al fatto che gli alberi hanno già iniziato a cambiare colore e non c’è una nube in cielo. Continuamo a salire verso la Colletta, meraviglioso balcone verso il Baussetti che abbiamo risalito poche settimane prima.
Giunti alla Colletta decidiamo di fermarci per riprendere fiato ed energie e studiarci il percorso: la descrizione che abbiamo con noi parla di un tratto difficoltoso dato dal fatto che il sentiero si perde nella vegetazione. In realtà il recente passaggio delle mucche ci agevola non poco, arretrando infatti di una ventina di metri e salendo in direzione sud-ovest ritroviamo la traccia che dopo diversi tornanti ci conduce verso un altro incantevole pianoro adibito a pascolo: a questo punto non siamo molto lontani dalla cima.
Sempre seguendo i rari segni rossi risaliamo lungo un tappeto di rododendri profumati fino ad arrivare alla tanto agognata cima data a 2241 m. Il panorama è quanto di più bello si possa immaginare: la vista spazia dal mare al monviso, a 360°. Non c’è una nuvola in cielo, la giornata è bellissima e c’è solo il vento che ci costringe a ripararci dietro i resti di un muro a secco che circonda la cima. Mangiamo velocemente il nostro panino e riprendiamo a camminare: c’è troppo vento per stare fermi e iniziamo ad avere freddo nonostante il sole, la giacca e il pile.
Dalla cima scendiamo in direzione del pizzo d’ormea: io lascio alla mia destra la cima Ruscarina che L. decide di salire. Ci diamo appuntamento poco vicino al colle del Pizzo, al ricongiungersi dei due sentieri. Sotto di noi un solitario laghetto (lago Valcaira?).
Dal colle del Pizzo il sentiero in discesa verso la Sella Revelli inizia ad essere ben segnato (sempre pallino rosso, inizieranno poi ad esservi anche i segnali bianco-rossi) anche se un po’ scosceso. Il pianoro sotto di noi è abbastanza asciutto e si attraversa facilmente. Un ultimo sforzo in salita per valicare una collinetta e arriviamo alla Sella Revelli, da lì il percorso di rientro ci è noto, lasciate le indicazioni per il bivacco Cavarero scendiamo lentamente verso il gias Traversa ricongiungendoci allo sterrato che riporta alla Stalla rossa, non senza un mio allungamento per terra tipo sacco di patate :oops: , proprio nella parte meno impegnativa del percorso.
Per fortuna nessuna conseguenza grave, a parte qualche livido: rientriamo lentamente verso la casa di Fontane contenti della bellissima giornata e rammaricandoci di non aver avuto con noi una macchina fotografica, meritava proprio.
Come giusta ricompensa ci aspettano per cena una bottiglia di Barbaresco tenuta per l’occasione, tajarin al ragù di salsiccia e una fantastica torta alle mele della bottega di Corsaglia che spazzoliamo almeno per una volta senza troppi rimorsi di coscienza.
Che dire: un giro bellissimo e non difficile, forse poco conosciuto e un po’ lungo (noi siamo partiti alle 9.30 e siamo arrivati alle 18.00), ma che vale la pena di provare…giornate di caccia permettendo ovviamente. :D
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Post by paolo59 »

E' un bel giro che ho sempre in mente di fare.....Bravi! :wink:
Paolo

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Alec
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Post by Alec »

Bella cima, l'avevo salita con gli sci qualche anno fa. Da Bossea in effetti è lunghetta.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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em
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Post by em »

Effettivamente qualche anno fa il sentiero sopra la Colletta era quasi scomparso, soffocato dagli arbusti (si faceva fatica a trovarlo) cosi` come anche la parte iniziale del sentiero, poco dopo il casotto del guardapesca.

Il laghetto che hai visto (a nord del Pizzo di Ormea) dovrebbe essere il Lago del Pizzo. C'e` poi un altro laghetto alla Conca Revelli (Lago Revelli) ma direi che dal colle del Pizzo non si vede.
Last edited by em on Fri Oct 10, 2008 17:36, edited 1 time in total.
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msaetta
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sentieri belli ma un po' sgarruppati...

Post by msaetta »

Il problema della val Corsaglia è che i sentieri sono mal tenuti, poco indicati, assolutamente poco frequentati (a parte qualche scialpinista di inverno) e spesso il taglio dei boschi, seppur legittimo e autorizzato, avviene con modalità tali che le poche tracce che vi sono spariscono (vedi salita al monte Fantino partendo da Stalle Buorch o salita alla cima Ferrarine passando da Borrello) e magari dopo due ore che cammini te ne devi tornare indietro scornato.
Mi consolo solo del fatto che è una valle molto bella e piena di animali per cui non è raro incontrare da vicino tassi, scoiattoli, volpi, caprioli e basta quello a farmi dimenticare i pochi inconvenienti. E i locali che ho conosciuto finora sono fantastiche. :D
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scinty
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Re: Anello della Val Corsaglia: giro di Cima Ferrarine.

Post by scinty »

Che bel girone! :D
msaetta wrote: Purtroppo nel bosco avvertiamo quasi subito la presenza di cani da caccia e relativi cacciatori, poco sopra di noi. Segnaliamo la nostra presenza con un fischietto,
Tattico, dovrei prendere esempio, anche io ho il terrore dei cacciatori. :(
msaetta wrote: rammaricandoci di non aver avuto con noi una macchina fotografica, meritava proprio.
Peccato, chissà che colori, la prossima volta ci devi far vedere qualche foto eh! :wink:
msaetta wrote: Come giusta ricompensa ci aspettano per cena una bottiglia di Barbaresco tenuta per l’occasione, tajarin al ragù di salsiccia e una fantastica torta alle mele della bottega di Corsaglia che spazzoliamo almeno per una volta senza troppi rimorsi di coscienza.
Fantastico! Mi sembra giusto!!! :smt118
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msaetta
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Re: Anello della Val Corsaglia: giro di Cima Ferrarine.

Post by msaetta »

msaetta wrote: Come giusta ricompensa ci aspettano per cena una bottiglia di Barbaresco tenuta per l’occasione, tajarin al ragù di salsiccia e una fantastica torta alle mele della bottega di Corsaglia che spazzoliamo almeno per una volta senza troppi rimorsi di coscienza.
Fantastico! Mi sembra giusto!!! :smt118[/quote]

La torta di Basso e Vinai è un grande classico: sembrano le torte fatte da nonna Papera e sono buonissime. Per fortuna stasera è venerdì e si va!!!
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Re: Anello della Val Corsaglia: giro di Cima Ferrarine.

Post by scinty »

msaetta wrote:La torta di Basso e Vinai è un grande classico: sembrano le torte fatte da nonna Papera e sono buonissime. Per fortuna stasera è venerdì e si va!!!
Torta di Basso e Vinai che si trova nella bottega di Corsaglia? Farò una capatina se passo di lì... 8)
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YESSSS

Post by msaetta »

Si, Alimentari Basso e Vinai è il nome dell'alimentari che si trova a Corsaglia, salendo rimane sulla strada principale, sulla sx. La signora Mirella (Vinai) fa le torte e le crostate come fatte in casa (9 €/kg!!!), inoltre fanno le paste di meliga e il pane.
E' sempre aperto anche al sabato e alla domenica e, caratteristica assai comune in zona, sono molto gentili.
:P

PS:
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Re: YESSSS

Post by Fabio/5 »

msaetta wrote:Basso e Vinai è il nome dell'alimentari che si trova a Corsaglia
Confermo la bontà delle torte e non solo (anche i formaggi sono ottimi, ad esempio)

E se passate da lì, non perdete l'occasione di riempirvi la macchina di burro.
Una pasta al burro, con quel burro, diventa un piatto davvero prelibato.
E se poi lo usate per farci i biscotti... meglio ancora!


Segnalo però che bisogna armarsi di pazienza, il negozio è spesso pieno (almeno in stagione turistica), e la velocità nel servire non è proprio la migliore delle loro qualità, a voler minimizzare... :roll:
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formaggi e salame

Post by msaetta »

Per il raschera e il salame io mi servo anche dal ristorante Corsaglia che è anche proprietario della rivendita di vini che sta di fronte. Il salame lo fa lui sia di maiale che di cinghiale, il raschera, mediamente, è più stagionato di quello di Basso e Vinai, ma parliamo sempre di prodotti molto validi.

Il top, però, è comprare al caseificio Valle Josina di Mondovì o di Ceva: non ho mai visto tanta scelta e prezzi così bassi, abituata come sono a farmi spennare a Genova!!. :roll:
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Re: sentieri belli ma un po' sgarruppati...

Post by em »

msaetta wrote:Il problema della val Corsaglia è che i sentieri sono mal tenuti, poco indicati, assolutamente poco frequentati (a parte qualche scialpinista di inverno) e spesso il taglio dei boschi, seppur legittimo e autorizzato, avviene con modalità tali che le poche tracce che vi sono spariscono (vedi salita al monte Fantino partendo da Stalle Buorch o salita alla cima Ferrarine passando da Borrello) e magari dopo due ore che cammini te ne devi tornare indietro scornato.
Mi consolo solo del fatto che è una valle molto bella e piena di animali per cui non è raro incontrare da vicino tassi, scoiattoli, volpi, caprioli e basta quello a farmi dimenticare i pochi inconvenienti. E i locali che ho conosciuto finora sono fantastiche. :D
Effettivamente i giri bisogna guadagnarseli ma a me in fondo non dispiace! :wink:

La salita alla Ferrarine da Borrello non la conosco... potresti descriverla? In compenso da Borrello mi ricordo qualche difficolta` a districarsi in un boschetto per salire alla cima Robert.
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msaetta
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Re: sentieri belli ma un po' sgarruppati...

Post by msaetta »

Effettivamente i giri bisogna guadagnarseli ma a me in fondo non dispiace! :wink:

La salita alla Ferrarine da Borrello non la conosco... potresti descriverla? In compenso da Borrello mi ricordo qualche difficolta` a districarsi in un boschetto per salire alla cima Robert.[/quote]

Ciao Em

Per tentare quel giro ci siamo basati sul libro del CAI delle alpi liguri, si parte dal solito bivio in località Bossea-Scarrone e si prende prende il secondo ponte sulla sx (il primo va alla località Mottoni, il secondo a Borrello). La strada è sempre dritta e attraversa diverse borgate in pietra disabitate. Continuando a salire per la carrozzabile si arriva verso i 1350 m e lì inizia il disastro, nel senso che il bosco non esiste più e noi, essendo la prima volta che ci passavamo, non siamo stati in grado di ritrovare il sentiero (che ovviamente non è segnato, come usa in zona).
Teoricamente si dovrebbe continuare a salire nell'ex bosco per poi piegare a dx una volta fuori.
Per cima Robert invece è decisamente più comodo partire da Costacalda o da Pra di Roburent (altro giro facile, ma lungo) e seguire la carrozzabile. Se non vuoi arrivare fino a Costacalda puoi portare la macchina a 1/3 della salita che va da Bossea a Costacalda, e da un tornante che gira a sx si diparte una evidente sterrata che ti porta ad una borgata sulla tua dx. Da lì si prosegue a occhio risalendo il prato erboso, si tratta di addentrarsi nel castagneto, e girarci intorno fino a che non si incontra un muretto di pietra che si segue (c'è una sorta di sentiero). Si sbuca poi nel terreno sottostante la Cà de Marcel, che è una baita solitaria ristrutturata (secondo me bellissima) alla quale peraltro si accede comodamente sul retro dalla strada che parte da Costacalda.
Morale: visto lo sbattimento e la mancanza assoluta di indicazioni è meglio partire da Costacalda.

Mi spiace essere stata un po' vaga, ma il libro lo teniamo su a Fontane e sto andando a memoria. La prossima settimana ti so descrivere un po' meglio il tutto, mettendo anche i nomi delle borgate. :P

Il percorso Fontane-Balma passando da Casera Vecchia e Pian dei Gorghi lo conosci? E' molto bello e, strano a dirsi, abbastanza tracciato. :shock:
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