Cima della Gardiola
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- Pazzaura
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Cima della Gardiola
Domenica avevo intenzione di fare una ciaspolata "tranquilla".... però la voglia di godersi il panorama (che si preannunciava stupendo) da una cima era tanta.... Così alla fine abbiamo abbandonato la passeggiata... e abbiamo optato per la cima della Gardiola, una punta alta 1889 metri che rimane sullo spartiacque pesio/Ellero famosa per il panorama stupendo che si ha dalla vetta. (dico famosa, perchè dopo la gita, ho fatto caso che in molti locali di Pratonevoso c'è un grosso poster con la panoramica da questa cima!). In più era una delle poche cime sicure visto la situazione pericolosa di questo periodo, infatti abbiamo trovato molti frequentatori.
Si aggregano alla gita anche Topo ed Elena che sono in Week-end a Chiusa Pesio.
La gita richiede di salire più di 1000 metri di dislivello... con le ciaspole la salita è certamente appesantita quindi non siamo ottimisti... inoltre per loro è la prima volta con le ciaspole. In ogni caso alle 8 siamo già in cammino... Si parte dalla Certosa di Pesio.
Partiamo senza arnesi ma dopo 10 minuti li indossiamo... si segue una bellissima pista nel bosco, dapprima battuta dal gatto, dopodichè battuta dai passaggi dei ciaspolatori e degli scialpinisti. La salita non è mai ripida ma è lunga... l'ultimo tratto del bosco si impenna e con un tratto ripido si esce dagli alberi, andando a risalire un pendio nevoso seguendo le traccie a zig zag. Io mi sento bene, così allungo un po il passo. Cerco di mantenere un ritmo costante... Mi fermo un po ad aspettare ma subito mi viene freddo... così preferisco continuare, tanto Claudia è in compagnia. supero un dosso e vedo la vetta! A quel punto metto il turbo e cerco di raggiungerla
Una volta raggiunta, in circa 3 ore e 20 minuti, mi godo un panorama che lascia senza parole.
Faccio due foto, poi mi rivolgo al sentiero di salita dove pensavo di vedere gli altri 3 che stavano arrivando... invece vedo solo Claudia in lontananza. E' stanca, fa 20 passi e si ferma, però tiene duro e alla fine arriva in vetta.
Topo ed Elena però non si vedono, Claudia mi dice che Elena aveve dei dolori, che hanno rallentato e le hanno detto di proseguire dato che mancava molto poco. Così mangiamo un panino e scendiamo. Poco dopo li incontriamo, Elena è davvero cotta così decidono di non proseguire per la vetta. Comunque tanto di cappello a loro due che per la prima volta con le ciaspole si sono fatti 950 metri di dislivello! Mitici!
In effetti è stata dura, immaginavo, perchè salire con le ciaspole è abbastanza faticoso e di certo è poco scorrevole.
Pian piano cominciamo a scendere. Dopo un po', a malincuore, dobbiamo salutare i nostri due compagni di gita perchè dovevamo raggiungere delle persone ad Artesina... e così abbiamo dovuto scendere velocemente, mentre loro hanno fatto con più calma.
La discesa è stata abbastanza lunghetta, ma abbiamo cercato di "darci una botta" e in 2 orette eravamo dall'auto.
E' stata una gita di grossa soddisfazione... Io sono partito pessimista... alla fine è stata un po dura ma ci ha regalato un panorama impagabile... la giornata era splendida e si vedeva tutto l'arco alpino.
Rinnovo i complimenti ai miei compagni di gita che hanno tenuto duro e li ringrazio per la bella giornata!
Stasera da casa carico qualche foto e la panoramica dalla vetta.
Si aggregano alla gita anche Topo ed Elena che sono in Week-end a Chiusa Pesio.
La gita richiede di salire più di 1000 metri di dislivello... con le ciaspole la salita è certamente appesantita quindi non siamo ottimisti... inoltre per loro è la prima volta con le ciaspole. In ogni caso alle 8 siamo già in cammino... Si parte dalla Certosa di Pesio.
Partiamo senza arnesi ma dopo 10 minuti li indossiamo... si segue una bellissima pista nel bosco, dapprima battuta dal gatto, dopodichè battuta dai passaggi dei ciaspolatori e degli scialpinisti. La salita non è mai ripida ma è lunga... l'ultimo tratto del bosco si impenna e con un tratto ripido si esce dagli alberi, andando a risalire un pendio nevoso seguendo le traccie a zig zag. Io mi sento bene, così allungo un po il passo. Cerco di mantenere un ritmo costante... Mi fermo un po ad aspettare ma subito mi viene freddo... così preferisco continuare, tanto Claudia è in compagnia. supero un dosso e vedo la vetta! A quel punto metto il turbo e cerco di raggiungerla
Una volta raggiunta, in circa 3 ore e 20 minuti, mi godo un panorama che lascia senza parole.
Faccio due foto, poi mi rivolgo al sentiero di salita dove pensavo di vedere gli altri 3 che stavano arrivando... invece vedo solo Claudia in lontananza. E' stanca, fa 20 passi e si ferma, però tiene duro e alla fine arriva in vetta.
Topo ed Elena però non si vedono, Claudia mi dice che Elena aveve dei dolori, che hanno rallentato e le hanno detto di proseguire dato che mancava molto poco. Così mangiamo un panino e scendiamo. Poco dopo li incontriamo, Elena è davvero cotta così decidono di non proseguire per la vetta. Comunque tanto di cappello a loro due che per la prima volta con le ciaspole si sono fatti 950 metri di dislivello! Mitici!
In effetti è stata dura, immaginavo, perchè salire con le ciaspole è abbastanza faticoso e di certo è poco scorrevole.
Pian piano cominciamo a scendere. Dopo un po', a malincuore, dobbiamo salutare i nostri due compagni di gita perchè dovevamo raggiungere delle persone ad Artesina... e così abbiamo dovuto scendere velocemente, mentre loro hanno fatto con più calma.
La discesa è stata abbastanza lunghetta, ma abbiamo cercato di "darci una botta" e in 2 orette eravamo dall'auto.
E' stata una gita di grossa soddisfazione... Io sono partito pessimista... alla fine è stata un po dura ma ci ha regalato un panorama impagabile... la giornata era splendida e si vedeva tutto l'arco alpino.
Rinnovo i complimenti ai miei compagni di gita che hanno tenuto duro e li ringrazio per la bella giornata!
Stasera da casa carico qualche foto e la panoramica dalla vetta.
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
- federico67
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la giornata, la neve, il panorama!
tutto favoloso !
solo le ciaspole sono state un po' rognosette ...
una vocina mi dice che siamo stati un po' troppo pretenziosi ad affrontare la prima gita con racchette su un dislivello di mille metri... mah, forse è vero, comunque la vetta era lì
Elena ha cominciato a metà salita a lamentare dolori inguinali che sono andati via via aumentando e l'idea del ritorno non le faceva certo sperare in un cambiamento delle cose, anzi
in effetti.. la discesa con le ciaspole è quasi faticosa come la salita, certo molto noiosa
(non pensiate che io faccia paragoni con i molti scialpinisti presenti che vedevamo godersi l'ottimo innevamento.. quando mai! )
ripagante il bellissimo ambiente, la luce e l'aria che ci hanno accompagnato anche dopo che abbiamo salutato i più in forma compagni di gita
Fatto è che al più presto, quando abbiamo raggiunto la sterrata battuta per lo sci da fondo, ci siamo cavati via quelle trappole infernali e ci siamo goduti il bosco a piedi
belli cotti ci siamo ristorati con cappuccino e fetta di torta !
Grazie ancora a Pazzaura e Claudia che ci sono stati di ottima compagnia
(sicuramente di più di quanto non lo siamo potuti essere noi )
faremo altre racchettate, il nostro spirito è indomito ,
ma me le immagino piuttosto come lunghi giri in seliscendi tra ameni boschi innevati, magari con percorso ad anello
tutto favoloso !
solo le ciaspole sono state un po' rognosette ...
una vocina mi dice che siamo stati un po' troppo pretenziosi ad affrontare la prima gita con racchette su un dislivello di mille metri... mah, forse è vero, comunque la vetta era lì
Elena ha cominciato a metà salita a lamentare dolori inguinali che sono andati via via aumentando e l'idea del ritorno non le faceva certo sperare in un cambiamento delle cose, anzi
in effetti.. la discesa con le ciaspole è quasi faticosa come la salita, certo molto noiosa
(non pensiate che io faccia paragoni con i molti scialpinisti presenti che vedevamo godersi l'ottimo innevamento.. quando mai! )
ripagante il bellissimo ambiente, la luce e l'aria che ci hanno accompagnato anche dopo che abbiamo salutato i più in forma compagni di gita
Fatto è che al più presto, quando abbiamo raggiunto la sterrata battuta per lo sci da fondo, ci siamo cavati via quelle trappole infernali e ci siamo goduti il bosco a piedi
belli cotti ci siamo ristorati con cappuccino e fetta di torta !
Grazie ancora a Pazzaura e Claudia che ci sono stati di ottima compagnia
(sicuramente di più di quanto non lo siamo potuti essere noi )
faremo altre racchettate, il nostro spirito è indomito ,
ma me le immagino piuttosto come lunghi giri in seliscendi tra ameni boschi innevati, magari con percorso ad anello
Per il resto attendo le foto..OT
Eh, le ciaspole comuque ti fanno fare un movimento un pò strano e la questione dolori inguinali la provo spesso anche io..
Il massimo secondo me è far percorso con ciaspole che abbiano pendenze sempre moderate e le prime volte giri brevi.
(noi in zona faiallo ad es ne abbiamo di possibilità in periodi come questi)
/OT
Bella gita e complimenti a Topo per le foto
Video e foto panoramiche a 360° in Montagna e non solo --> Colsub.it
Colsub TV in onda 24 ore su 24
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Belandi!
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Da fondista con passo classico, approvo in pienoem wrote:Se la convivenza dei ciaspolisti con gli scialpinisti puo` essere difficile quella con i fondisti e` impossibile.
Ciaspolisti e pedoni devono assolutamente evitare di percorrere le piste di fondo.
Tra l'altro i fondisti pagano un biglietto per l'utilizzo delle piste battute.
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Ecco una panoramica dalla Vetta in alta risoluzione:
http://www.clikon.it/uploads/ori/200812 ... rdiola.jpg
La qualità non è delle migliori, le foto erano con diversa esposizione, comunque rende l'idea
http://www.clikon.it/uploads/ori/200812 ... rdiola.jpg
La qualità non è delle migliori, le foto erano con diversa esposizione, comunque rende l'idea
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Stupenda la panoramica.
Complimenti Claudia e Paz per essere arrivati in cima
Complimenti Claudia e Paz per essere arrivati in cima
Video e foto panoramiche a 360° in Montagna e non solo --> Colsub.it
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il giro è molto bello e si può anche fare un anello nei boschi anche in alternativa alla vettadags1972 wrote:sembra un bel giro
topo elena che cose avete preso ? come ciaspe?
Le racchette le abbiamo affittate in sezione a Bolzaneto e paiono due modelli antiquati...
le mie erano Salewa (gialle e nere) tutte da allacciare con fibbie (no attacco rapido),
a Elena ho lasciato quelle che mi sembravano più recenti TSL Rando più affusolate con alzatacco (le mie no)
lei ha però "lamentato" la lunga punta posteriore (avendo foggia simile alle racchette tradizionali)
sicuramente avevano ampiezza doppia rispetto a quelle calzate da Paz e Claudia
il "rifugetto" è il Gias Sottano da LulaPazzaura wrote: Il rifugetto che abbiamo incontrato a circa metà gita
Lo scorso anno avevo iniziato un percorso con ciaspole(ero titubante alla partenza perchè
non ero sicuro se il percorso fosse abilitato anche per i ciaspolisti.......
Comunque .....con molta discrezione e senza creare problemi al prox sono arrivato sino al gias sottano....
solo ora che ho visto la foto mi ha fatto ritornare alla mente quel giorno....
Purtroppo ero da solo e con troppi ritardi accumulati e quindi arrivato al gias sottano avevo optato per il dietrofront.
Domandona per PAZZA E TOPO:guardando la foto del rifugietto,siete saliti passando sulla sinistra di quest'ultimo?
Avete detto che si trova a circa metà del percorso......la seconda metà è piu faticosa o sullo stesso stile della prima?
non ero sicuro se il percorso fosse abilitato anche per i ciaspolisti.......
Comunque .....con molta discrezione e senza creare problemi al prox sono arrivato sino al gias sottano....
solo ora che ho visto la foto mi ha fatto ritornare alla mente quel giorno....
Purtroppo ero da solo e con troppi ritardi accumulati e quindi arrivato al gias sottano avevo optato per il dietrofront.
Domandona per PAZZA E TOPO:guardando la foto del rifugietto,siete saliti passando sulla sinistra di quest'ultimo?
Avete detto che si trova a circa metà del percorso......la seconda metà è piu faticosa o sullo stesso stile della prima?
- Pazzaura
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Dunque, arrivati al rifugio abbiamo consultato la cartina ed abbiamo visto che proseguendo alla SINISTRA del rifugio avremmo perso un po quota, avremmo raggiunto una cascina, per poi risalire. Quindi abbiamo deciso di seguire un altra traccia che proseguiva sul crinale dritto dietro al rifugio (tendendo a destra). Infatti, vista la cartina, ci siamo accorti che quel crinale era proprio quello che, percorrendolo, portava alla vetta. Molti scialpinisti hanno infatti fatto come noi.
La seconda metà della gita è la più dura. Le tracce erano meno evidenti (quindi si faticava di più) e il percorso nel bosco segue il crinale quindi è a tratti più ripido, per poi sbucare sul pendio, fuori dal bosco, che si risale abbastanza faticosamente a zigzag.
La seconda metà della gita è la più dura. Le tracce erano meno evidenti (quindi si faticava di più) e il percorso nel bosco segue il crinale quindi è a tratti più ripido, per poi sbucare sul pendio, fuori dal bosco, che si risale abbastanza faticosamente a zigzag.
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
e daie co sto "rifugio"Pazzaura wrote:Dunque, arrivati al rifugio abbiamo consultato la cartina ed abbiamo visto che proseguendo alla SINISTRA del rifugio avremmo perso un po quota, avremmo raggiunto una cascina, per poi risalire. Quindi abbiamo deciso di seguire un altra traccia che proseguiva sul crinale dritto dietro al rifugio (tendendo a destra). Infatti, vista la cartina, ci siamo accorti che quel crinale era proprio quello che, percorrendolo, portava alla vetta. Molti scialpinisti hanno infatti fatto come noi.
La seconda metà della gita è la più dura. Le tracce erano meno evidenti (quindi si faticava di più) e il percorso nel bosco segue il crinale quindi è a tratti più ripido, per poi sbucare sul pendio, fuori dal bosco, che si risale abbastanza faticosamente a zigzag.
per il resto tutto Ok
la Cascina che si raggiunge andando a sinistra mi sembra si chiami San Michele o qualcosa del genere
volendo si può chiudere un anello tra i boschi Certosa-Gias da Lula- Grangia San Michele-Certosa
comunque tutti percorsi segnalati dalla Cartina del Parco Valle Pesio e Tanaro
anzi
ecco qua:L'anello di San Bruno
-
- Matricola
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- Joined: Tue Nov 25, 2008 2:29
- Location: mandrogne al
cima della gardiola
bellisima gita ed ottime foto
quest'anno spero di eseguirla ancch'io
ciao
quest'anno spero di eseguirla ancch'io
ciao
pier luigi
Domenica con Luca e Albaboy siamo stati su questa cima..
Partiti alle 9:20 dal parcheggio vicino alla partenza della pista di sci di fondo,
abbiamo seguito l'ampia traccia battuta di fresco.. per fortuna. (altrimenti avremmo impiegato ben di più delle circa 3h per salire e 2 per scendere!!)
Abbiamo incontrato veramente tantissime persone rispetto al solito... ecco la vetta:
Fa impressione la differenza di neve rispetto alle foto di pazzaura:
Bello il panorama sulle alpi liguri, come ad esempio il mindino:
Partiti alle 9:20 dal parcheggio vicino alla partenza della pista di sci di fondo,
abbiamo seguito l'ampia traccia battuta di fresco.. per fortuna. (altrimenti avremmo impiegato ben di più delle circa 3h per salire e 2 per scendere!!)
Abbiamo incontrato veramente tantissime persone rispetto al solito... ecco la vetta:
Fa impressione la differenza di neve rispetto alle foto di pazzaura:
Bello il panorama sulle alpi liguri, come ad esempio il mindino:
Le cose che possiedi alla fine ti possiedono...
http://www.adessospiana.it" onclick="window.open(this.href);return false;
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si si è luibade wrote:Complimenti
p.s.
Mitica la foto con albaboy che procede sofferente nella neve.. (è lui vero?)
Le cose che possiedi alla fine ti possiedono...
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- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
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- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
Re: Cima della Gardiola
Martedì Martu ha dato l'esame che l'ha costretta in casa nell'ultimo week-end di tempo spaziale, così visto che il tempo era ancora buono, abbiamo deciso di farci un bel giro sulle Alpi!
Eravamo molto incerti sulla meta, alla fine abbiamo trovato la relazione per La Gardiola sul sito di Gambeinspalla e abbiamo deciso di salirla!
Alle 8 in punto partiamo da Certosa di Pesio, con la relazione in mano risaliamo la pista molto battuta che si inoltra nel bosco.
dopo poco più di un'ora raggiungiamo il Gias Sottano del Baus Lula
Tra gli alberi spunta il Monviso
ancora poco più di un'ora di cammino e usciamo dal bosco
risaliamo l'ingannevole dosso nevoso, dal basso sembra che sia a portata di mano invece non lo è affatto, ma una volta che si è quasi in cima alla costa spartiacque si scopre che la cima è ormai vicina.
In tre ore esatte siamo in vetta!
siamo venuti così male per colpa del sole in faccia...
Bisalta e Bric Costa Rossa
Rocca dell'Abisso
Cima Cars e Marguareis
Mondolè e Mongioie, un po' scura per via del controluce.
Il tempo non era bellissimo, c'erano alcune velature ma che non hanno rovinato il panorama. La neve era bella dura e la traccia in molti punti ghiacciata. Siamo saliti senza ciaspole e per fortuna perchè il sottoscritto se le era dimenticate a casa...
Di tanto in tanto il silenzio era rotto dal vento che ci portava le voci degli sciatori sulla Turra.
ps Ringrazio ancora una volta Gambeinspalla per l'ottima relazione!
Eravamo molto incerti sulla meta, alla fine abbiamo trovato la relazione per La Gardiola sul sito di Gambeinspalla e abbiamo deciso di salirla!
Alle 8 in punto partiamo da Certosa di Pesio, con la relazione in mano risaliamo la pista molto battuta che si inoltra nel bosco.
dopo poco più di un'ora raggiungiamo il Gias Sottano del Baus Lula
Tra gli alberi spunta il Monviso
ancora poco più di un'ora di cammino e usciamo dal bosco
risaliamo l'ingannevole dosso nevoso, dal basso sembra che sia a portata di mano invece non lo è affatto, ma una volta che si è quasi in cima alla costa spartiacque si scopre che la cima è ormai vicina.
In tre ore esatte siamo in vetta!
siamo venuti così male per colpa del sole in faccia...
Bisalta e Bric Costa Rossa
Rocca dell'Abisso
Cima Cars e Marguareis
Mondolè e Mongioie, un po' scura per via del controluce.
Il tempo non era bellissimo, c'erano alcune velature ma che non hanno rovinato il panorama. La neve era bella dura e la traccia in molti punti ghiacciata. Siamo saliti senza ciaspole e per fortuna perchè il sottoscritto se le era dimenticate a casa...
Di tanto in tanto il silenzio era rotto dal vento che ci portava le voci degli sciatori sulla Turra.
ps Ringrazio ancora una volta Gambeinspalla per l'ottima relazione!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Cima della Gardiola
Bel racconto e belle foto!! Peccato per la foto di vetta, è proprio brutta, non so chi dei due sia venuto meglio!
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)