Arma Strapatente

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soundofsilence
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Arma Strapatente

Post by soundofsilence »

Domenica 28-12-2008: Boragni – Arma Strapatente – Orco

Partecipanti: Andrea e Davide

Dopo 6 anni di nuovo alla Strapatente, non per mia scelta in realtà: mio figlio vuole tornare a fare una gita con me e vuole anche scegliere il posto, vuole assolutamente andare nel finalese; siccome il finalese l’abbiamo girato tutto e anche più volte scelgo il posto da cui è più tempo che manchiamo, tra l’altro una delle prime escursioni che ho fatto (del 1991 sono le prime foto che ho, ma credo di esserci stato anche un’altra volta prima nel 90).
Sarebbe probabilmente stato meglio andare in riviera per scongelarsi un po’, ma preferisco accontentare mio figlio, che, dopotutto, penso, vengo soprattutto per farmi contento e, forse, per un pizzico di nostalgia che non posso che assecondare portandolo in un posto conosciuto…
Nostalgia la provo anch’io a rivedere dopo tanto tempo un posto che ha sempre qualcosa di magico, non solo perché mi ricorda gli albori della mia carriera escursionistica…
Non posso comunque esimermi dal tentare qualcosa di nuovo, seppur non molto in verità: progetto quindi, invece di salire alla Strapatente dal primo bivio che si incontra venendo da Boragni, quello delle ex mutande sporche (non ci sono più!) come ho sempre fatto per arrivare all’ingresso est, vorrei invece proseguire sul sentiero principale per trovare una nuova deviazione che porti all’entrata ovest della Grotta; vorrei poi proseguire verso Orco e arrivare a San Lorenzino, come avevo fatto nel 91, seguendo un sentiero non segnato e, perdipiù, appena percorso dal fuoco il giorno prima.
Parcheggiato quindi a Boragni imbocchiamo la sterrata che parte dal parcheggio che adesso presenta 2 segnavia (anzi 3 col sentiero natura) che sulla mia cartina non sono riportati e sento quindi il dovere di capire dove vanno…
Finita la sterrata, o meglio, lasciata proseguire sulla destra mentre noi continuiamo sulla sinistra seguendo il segnavia punto rosso ci si immerge in un ambiente spettacolare caratterizzato da un caos di rocce e massi scolpiti dall’erosione calcarea. Il posto è altamente suggestivo e sono contento di trovarlo immutato nel tempo, sono però diversi gli occhi con cui lo guardo io, dopo 6 anni, grazie anche a mia moglie, è cambiato il mio modo di andare per sentieri e adesso noto e cerco punti di vista che prima ignoravo, seguendo fin troppo scrupolosamente la traccia…
Non è facile, però, rendere la suggestione del posto nelle foto…. ed è ancora più difficile a causa del freddo (siamo a 0 dalla macchina, ma, qui, in questo posto dove non batte mai il sole, come testimoniano anche le numerose stalattiti di ghiaccio, è sicuramente anche più freddo), a causa della poca luce e a causa di Andrea che non ama le pause per le fotografie… Me ne dispiace un po’, mi sembra mi manchi qualcosa, forse non sono più capace a serbare le sensazioni nell’animo, senza aver la necessità di portar via qualcosa di materiale e di questo mi dispiace ancor di più…
Proseguiamo quindi fino al bivio delle ex-mutande sporche, sempre ben individuabile, nonostante l’assenza delle mutande, e quindi continuiamo dritti, cercando di capire dov’è la seconda deviazione. Con grande sorpresa scopro che non è un compito così difficile come pensavo: un cartello indicatore segna la giusta via – allora è questa la ‘via normale’ per la Strapatente, ci sono venuto tante volte e ci ho anche portato più di una volta gente, ma non l’ho mai saputo!
La salita è breve e neanche troppo ripida e tutto sommato è più facile dell’altro sentiero. In breve siamo alla grotta dei Balconi. Prima sosta quindi per le relative foto, un po’ rovinate, purtroppo dalla presenza di un gruppo di climbers svizzeri e dalla loro attrezzatura… Esploro comunque un anfratto che non ricordavo così carino con 3 colonne allineate… Passiamo quindi alla Strapatente, cinquanta metri più avanti: l’ingresso è sempre bellissimo sorretto com’è dall’elegante colonna sulla destra, è, a mio parere, il più bello tra le grotte che ho visto, a parte quello della Grotta San Giovanni a Laorca…
L’interno per fortuna è immutato, cosa che non sempre capita, purtroppo, nelle grotte, ed è un sollievo, ho occasione quindi di recuperare le foto mai fatte in precedenza…
Finita l’esplorazione e constatato che gli svizzeri sono sempre tra i piedi alla Grotta dei Balconi, decido di proseguire verso Orco, riprendiamo quindi il sentiero segnato col triangolo rosso, che pare aver sostituito, se i miei ricordi non mi ingannano, quello non segnato percorso nel 91, fino ad arrivare ad un bivio col sentiero natura a sinistra, proseguiamo invece a destra fino ad arrivare ad una casa in costruzione: qui i segnavia finiscono, ma proseguendo diritti (c’è in realtà anche una sterrata sulla sinistra che non so dove porti) si arriva in breve alla partenza del sentiero presso la chiesa di Orco. Se fossi solo o con qualcuno più interessato di mio figlio proseguirei per San Lorenzino e tornerei indietro a percorrere il Sentiero Natura per vedere dove porta, ma Andrea è già abbastanza stufo per il tempo perso per le foto e così torniamo in breve alla macchina.
In conclusione una gita che non mi è dispiaciuto rifare e che, anzi, mi ha lasciato la voglia di tornarci a breve per le cose lasciate in sospeso, nonostante non fosse per niente nei miei piani tornare da queste parti dopo l’intensa frequentazione di qualche anno fa…

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teo-85
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Re: Arma Strapatente

Post by teo-85 »

Con un certo ritardo (!) descrivo questo anello effettuato nel Finalese agli inizi di gennaio, per raggiungere diversi punti interessanti tra i quali spicca la grotta di Strapatente...
La partenza avviene alle 10 e 30 poco dopo la chiesa di Boragni, posteggiando l'auto nei pressi di un tornante sulla destra a salire; con me c'è anche mio fratello, che si è premunito portando anche il thermos da caffè (risulterà fondamentale per riscaldarci al termine del pranzo!); tutta la zona è frequentata sopratutto dai "climbers" che sulle falesie vicine si esercitano e si divertono...
Si prende una carrareccia che conduce quasi subito ad una prima parete di roccia, svoltando poi a sinistra su una antica mulattiera (è ancora visibile il selciato!) e attraversando un impluvio stretto tra due pareti... oltrepassato questo putno la mulattiera-sentiero si va restringendo e immergendosi nella macchia, fino ad arrivare ad un bivio dove svoltiamo su un sentiero a destra subito in forte salita, che ci peremetterà di raggiungere l'ingresso nord della grotta di Strapatente: un ingresso veramente scenografico, che sbuca dalla vegetazione (perennemente in ombra in questa stagione); risalendo il canalino un po' scivoloso raggiungiamo l'entrata della grotta: con l'intento di sbucare dall'altra parte, ci muniamo di torcia giusto all'inizio, e sopratutto per guardare bene il terreno... la grotta è una sorta di "tunnel" naturale che permette di uscire dall'altro lato a sud, dove già entra una discreta luce, e, a parte l'abbassarsi all'inizio per un passaggio basso, l'unico grosso problema è lo sviluppo della grotta in discesa: occorre un po' di attenzione a non scivolare lungo la grotta!
Sbucati così all'ingresso sud, ci dirigiamo a destra verso la successiva grotta che si incontra poco dopo: la grotta dei Balconi. In realtà è una grotta abbastanza breve, è possibile anche in questo caso passare da una parte all'altra della parete, ma l'uscita è decisamente più "ostica" dato che si sbuca su una paretina quasi verticale, e nel nostro caso era decisamente affollata di climbers che sfruttavano l'esposizione a sud di tale paretina!
Decidiamo così di passare dalla traccia (un po' infrascata) esterna alla grotta, osservando l'altra uscita dal basso... il sentiero poi prosegue verso il centro dell'ex impluvio della valle dei Frassini, una valle secca come altre qua nel Finalese.
Raggiunto con una breve discesa il centro della valletta, svoltiamo a destra a risalire lentamente verso il paesino di Orco, che raggiungiamo dopo svariati minuti, oltrepassando due ripiani, e poco dopo il piccolo cimitero; qui gironzoliamo un po' tra le case di pietra, e riprnediamo il percorso rifacendo per 100 metri lo stesso percorso, ma all'altezza appunto del cimitero, svoltiamo a destra per una carrabile, che si mantiene sul versante ovest; passiamo così nelle vicinanze di un appezzamento coltivato ad ulivi e poco prima di ridiscendere nella valle dei Frassini, riusciamo a individuare un ottimo "ciappo" con vista per fermarci a rifocillare le nostre mascelle: ci attende un polpettone classico alla genovese unito ad un ottima focaccia, con alcune fette di un formaggio di capra stagionato che abbiamo portato... alla fine ci riscaldiamo la digestione con il caffè del thermos!
Riprendendo il cammino, scendiamo a questo punto verso l'impluvio della valle dei Frassini, ma poco prima di giungere ad un ripiano ove finisce la sterrata (e dove all'andata eravamo risaliti imboccando una carrareccia sulla destra) individuiamo un sentierino verso destra, con le indicazioni per alcune palestre di roccia, raggiungibili calandosi dall'alto... percorriamo così un crinale che ha una visuale sia verso est (valle dei Frassini) sia verso ovest (valle Cornei).
Il senitero prosegue pressochè in piano, scendendo quasi all'ultimo per raggiungere l'impluvio della valle dei Frassini, all'altezza di un quadrivio nei pressi di un ponticello; a questo punto cerchiamo di inviduare il sentiero che brevemente ci porti alla poco frequentata grotta dei Pipistrelli: dopo un tentativo a vuoto, riusciamo a trovare il sentiero (o meglio , la traccia di sentiero...) che ci conduce con una decisa discesa di una 50ina di metri all'imbocco di tale grotta, che si presenta più bassa, ma non eccessivamente, infatti si riesce a stare poco piegati; all'interno si può notare una sorta di recinto di pietre che circonda una buca,probabilmente aveva la funzione di deposito di qualche genere...
Ritorniamo sui nostri passi, all'altezza del quadrivio, dove imbocchiamo il sentiero che aggira in basso la parete della Strapatente, e ci riconduce così al posteggio iniziale nei pressi del tornante.
Splendida gita in ambienti molto suggestivi, di seguito allego alcune foto...

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Il primo tratto di mulattiera
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L'entrata della Strapatente da nord

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L'ingresso da sud

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Grotta dei Balconi

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Il museo ad Orco

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S.Lorenzino e monte Cucco

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grotta dei Pipistrelli
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Re: Arma Strapatente

Post by psiconauta »

bel giro Teo...........eh sì, Finalese tante sorprese !

alla Strapatente ci sono stato qualche anno fa durante una vacanza in campeggio a Finale, dopo una passeggiata in Val Ponci, al ritorno, non pago, mi ero diretto a Boragni giusto per vedere Strapatente e Balconi e vagare un po' nel bosco (molto bello, tra l'altro)

Ci tornerei con più calma per fare un giro un po' più di ampio respiro e per andare a vedere questo simil-dolmen sopra la grotta di cui allora non sapevo l'esistenza...
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...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
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teo-85
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Re: Arma Strapatente

Post by teo-85 »

Guarda.. il dolmen ne ho sentito parlare, ma non abbiamo avuto abbastanza tempo per andarcelo a cercare :roll: ... ma me lo tengo a mente per un eventuale ritorno in zona, magari partendo direttamente da Orco per accorciare un po'... si, la zona sembra piccola, in realtà da girovagare ce n'è :esclamativo:
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Re: Arma Strapatente

Post by delorenzi »

Bello c'ero ieri . : Thumbup :
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