Monte Moro
Moderator: Moderatori
Monte Moro da Frabosa Soprana.
Tra le varie possibilità di salita a questo monte, solcato da alcune piste per lo sci, scegliamo un percorso un po’ “alternativo” che conduce in luoghi più appartati, almeno in inverno; solo nell’ultima parte si sale lungo una strada battuta dai battipista e frequentata dai “discesisti”…anche se noi l’abbiamo trovata ancora “vergine” prima della fine dell’anno.
Si parte dalla frazione del Serro (m. 856), da una piazzetta con una fontana posta poche centinaia di metri prima della rotonda che porta al centro di Frabosa Soprana.
Dalla fontana (piazza G. Odetti), prendiamo una strada posta a destra (Via Del Biale) che ci fa scendere per circa mezzo chilometro in mezzo alle case per poi sfociare presso alcune stalle.
Alle spalle della prima grossa stalla, al termine della discesa, indossiamo le racchette da neve; da qui parte il sentiero (estivo) che sale nel bosco sulla destra orografica di un torrente. Seguendone il tracciato (anche se innevato si intuisce chiaramente tra gli alberi) si passa sotto un bel gruppo roccioso (“Rocce di Costabella”), si attraversa il torrente e si raggiunge un piccolo gruppo di case.
Proseguendo sui pendii innevati (immacolati e solcati solo dalle tracce degli animali), a sinistra delle case, si passa nei pressi di un’altra cascina per poi salire più decisamente verso sinistra, attraversare nuovamente il torrente e raggiungere un altro gruppo di case che si nota sul pendio (“Case Rocce Soprane” m.1084).
Da qui scegliamo di salire nel bosco a sinistra; si passa nei pressi di un rudere ed infine, seguendo la costa della collina verso destra, si sbuca ai piedi di un bel pendio innevato.
Questo pendio, detto anche pista del “Pilone”, veniva servito da uno skilift (ora chiuso) chiamato Lusera. Sulla sinistra si nota uno stradello che arriva da Frabosa.
Risaliamo il pendio, solcato dalle tracce dei discesisti in fuoripista, e giungiamo in breve al Pilone votivo posto in bella posizione panoramica; ci rinfranchiamo con... “pozione” calda e ripartiamo nel vento e nella neve che ha ricominciato a cadere (…e qui la macchina fotografica esaurisce le pile!! ).
Dopo aver tralasciato a sinistra una strada-pista (che porta verso le piste da sci che scendono dal Moro), saliamo ancora il pendio fino ad imboccare uno stradello sulla destra che, passando vicino all’arrivo dell’ex skilift lusera, porta sui pendii nord del M. Moro.
(ricordo solo che, in caso di dichiarato pericolo slavine, questi versanti sono un po’ “esposti”; in questo caso meglio prendere la strada-pista detta sopra).
Sempre seguendo il tracciato dello stradello, si passa nei pressi di una bella formazione rocciosa a guglie (“Gruppo del Dente” m.1552); da qui si piega decisamente a sinistra.
Poco dopo si sbuca sul pendio finale che conduce all’ arrivo della seggiovia che sale da Frabosa, con annesso bar-tavola calda (la “Baita delle stelle” m. 1678).
Per raggiungere la vera sommità del M. Moro, proseguiamo ancora per un breve tratto lungo la strada che conduce verso Prato Nevoso, per poi risalire a sinistra una dorsale che conduce alla vetta (m. 1739).
La discesa si può effettuare da vari percorsi; oppure si può tranquillamente scendere con la seggiovia che riporta a Frabosa.
Tra le varie possibilità di salita a questo monte, solcato da alcune piste per lo sci, scegliamo un percorso un po’ “alternativo” che conduce in luoghi più appartati, almeno in inverno; solo nell’ultima parte si sale lungo una strada battuta dai battipista e frequentata dai “discesisti”…anche se noi l’abbiamo trovata ancora “vergine” prima della fine dell’anno.
Si parte dalla frazione del Serro (m. 856), da una piazzetta con una fontana posta poche centinaia di metri prima della rotonda che porta al centro di Frabosa Soprana.
Dalla fontana (piazza G. Odetti), prendiamo una strada posta a destra (Via Del Biale) che ci fa scendere per circa mezzo chilometro in mezzo alle case per poi sfociare presso alcune stalle.
Alle spalle della prima grossa stalla, al termine della discesa, indossiamo le racchette da neve; da qui parte il sentiero (estivo) che sale nel bosco sulla destra orografica di un torrente. Seguendone il tracciato (anche se innevato si intuisce chiaramente tra gli alberi) si passa sotto un bel gruppo roccioso (“Rocce di Costabella”), si attraversa il torrente e si raggiunge un piccolo gruppo di case.
Proseguendo sui pendii innevati (immacolati e solcati solo dalle tracce degli animali), a sinistra delle case, si passa nei pressi di un’altra cascina per poi salire più decisamente verso sinistra, attraversare nuovamente il torrente e raggiungere un altro gruppo di case che si nota sul pendio (“Case Rocce Soprane” m.1084).
Da qui scegliamo di salire nel bosco a sinistra; si passa nei pressi di un rudere ed infine, seguendo la costa della collina verso destra, si sbuca ai piedi di un bel pendio innevato.
Questo pendio, detto anche pista del “Pilone”, veniva servito da uno skilift (ora chiuso) chiamato Lusera. Sulla sinistra si nota uno stradello che arriva da Frabosa.
Risaliamo il pendio, solcato dalle tracce dei discesisti in fuoripista, e giungiamo in breve al Pilone votivo posto in bella posizione panoramica; ci rinfranchiamo con... “pozione” calda e ripartiamo nel vento e nella neve che ha ricominciato a cadere (…e qui la macchina fotografica esaurisce le pile!! ).
Dopo aver tralasciato a sinistra una strada-pista (che porta verso le piste da sci che scendono dal Moro), saliamo ancora il pendio fino ad imboccare uno stradello sulla destra che, passando vicino all’arrivo dell’ex skilift lusera, porta sui pendii nord del M. Moro.
(ricordo solo che, in caso di dichiarato pericolo slavine, questi versanti sono un po’ “esposti”; in questo caso meglio prendere la strada-pista detta sopra).
Sempre seguendo il tracciato dello stradello, si passa nei pressi di una bella formazione rocciosa a guglie (“Gruppo del Dente” m.1552); da qui si piega decisamente a sinistra.
Poco dopo si sbuca sul pendio finale che conduce all’ arrivo della seggiovia che sale da Frabosa, con annesso bar-tavola calda (la “Baita delle stelle” m. 1678).
Per raggiungere la vera sommità del M. Moro, proseguiamo ancora per un breve tratto lungo la strada che conduce verso Prato Nevoso, per poi risalire a sinistra una dorsale che conduce alla vetta (m. 1739).
La discesa si può effettuare da vari percorsi; oppure si può tranquillamente scendere con la seggiovia che riporta a Frabosa.
"E®ne" ...VECCHIA BELINA DOC.
bella gita!!
E bei posti.
"Life is what happens to you while you're busy making other plans" John Lennon, 1980.
- MountainMaso
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- Joined: Thu Jun 12, 2008 14:50
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Mitico, un vero druido!!!Erne wrote:...per le pile, in genere abbiamo la scorta ma purtroppo non questa volta !!
alec wrote:Bello Erne
Erne wrote:ci rinfranchiamo con... “pozione” calda
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Risalire le piste
All'occhio se si decidesse di risalire per la pista perchè di giorno e' vietato per legge risalire sulle piste quando queste sono aperte...
"Life is what happens to you while you're busy making other plans" John Lennon, 1980.
Re: Risalire le piste
La parte finale, la sola che può seguire lo stradello-pista, si può tranquillamente fare al di fuori del tracciato fatto dai "gatti", battendo una propria traccia sui pendii. Noi cmq. l'avevamo trovata ancora "intonsa" !msaetta wrote:All'occhio se si decidesse di risalire per la pista perchè di giorno e' vietato per legge risalire sulle piste quando queste sono aperte...
Devo però dire che sciando nel giorno precedente, e in altri dopo, ....ho visto parecchi scialpinisti che risalivano tranquillamente sui bordi della principale pista che scende da M. Moro, sul lato sud-est.
"E®ne" ...VECCHIA BELINA DOC.
Vero che magari qualcuno lo fa e non succede nulla però.... Vi ricordate la storia del cavetto d'acciaio di un anno fa?
Frabosa gatti e cavetti
Frabosa gatti e cavetti
"Life is what happens to you while you're busy making other plans" John Lennon, 1980.
Re: Monte Moro
Nel giorno dell'Epifania, salita al monte con ciaspole (da metà in sù) partendo questa volta da più in alto
nel paese di Frabosa Soprana; oltre la caserma dei carabinieri, proprio dove la strada
che sale nel centro del borgo vecchio si infila in un tunnel sotto le piste da sci.
Da quì, sulla destra, parte uno sterrato che passa dietro a delle villette per poi salire ai
margini di una pineta di abeti.
Alcuni cartelli, di cui uno all'imbocco della sterrata, e qualche segnavia rosso/arancio nella parte alta.
Si tratta di un susseguirsi di vecchie mulattiere che salgono nei boschi del versante nord-est,
abbastanza ben innevate nella parte alta.
Eccellenti panorami sulla pianura, dagli Appennini (e il mare coperto di nubi) alle Alpi verso e oltre Torino.
Mangiato (bene!) alla Baita delle Stelle.
Rientro giù per il versante sud-ovest lungo le (chiuse per scarso innevamento) piste da sci.
Nel bosco, ..senza neve
Si indossano le ciaspole
Pendio finale verso "Baita delle Stelle"
La vera cima del Moro...
Luci ed ombre al rientro serale
nel paese di Frabosa Soprana; oltre la caserma dei carabinieri, proprio dove la strada
che sale nel centro del borgo vecchio si infila in un tunnel sotto le piste da sci.
Da quì, sulla destra, parte uno sterrato che passa dietro a delle villette per poi salire ai
margini di una pineta di abeti.
Alcuni cartelli, di cui uno all'imbocco della sterrata, e qualche segnavia rosso/arancio nella parte alta.
Si tratta di un susseguirsi di vecchie mulattiere che salgono nei boschi del versante nord-est,
abbastanza ben innevate nella parte alta.
Eccellenti panorami sulla pianura, dagli Appennini (e il mare coperto di nubi) alle Alpi verso e oltre Torino.
Mangiato (bene!) alla Baita delle Stelle.
Rientro giù per il versante sud-ovest lungo le (chiuse per scarso innevamento) piste da sci.
Nel bosco, ..senza neve
Si indossano le ciaspole
Pendio finale verso "Baita delle Stelle"
La vera cima del Moro...
Luci ed ombre al rientro serale
"E®ne" ...VECCHIA BELINA DOC.
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
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- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
Re: Monte Moro
purtroppo quando frequentavo Frabosa ero ancora nella fase solo sci... Vedendo le vostre foto affiorano un sacco di ricordi!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser