Capo Mortola.
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Capo Mortola.
Qualcuno sa qualcosa di sentieri costieri a Capo Mortola? La mia cartina non li riporta e non ne ho mai avuto notizia fino ad adesso che ho trovato questo sito: http://www.magnetorad.it/naturimperia/itroya.html" onclick="window.open(this.href);return false;
Qualcuno ne sa qualcosa in più?
Qualcuno ne sa qualcosa in più?
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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- giorgio.mazzarello
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Re: Capo Mortola.
Il link che riporti è il sito di Lara Ferrero geologa, fotografa, guda ambientale ed appassionata di escursionismo.
Quel sito non è più stato aggiornato perchè ne ha realizzato uno nuovo:
http://www.gecoliguria.it/" onclick="window.open(this.href);return false;
Per quanto riguarda i percorsi su Capo Mortola dovrebbe essercene uno che contorna tutto il capo lambendo i confini di Villa Hanbury. Non ho la certezza che sia segnalato ma credo che se chiedi a Lara Ferrero ti saprà dare tutte le informazioni.
Giorgio
Quel sito non è più stato aggiornato perchè ne ha realizzato uno nuovo:
http://www.gecoliguria.it/" onclick="window.open(this.href);return false;
Per quanto riguarda i percorsi su Capo Mortola dovrebbe essercene uno che contorna tutto il capo lambendo i confini di Villa Hanbury. Non ho la certezza che sia segnalato ma credo che se chiedi a Lara Ferrero ti saprà dare tutte le informazioni.
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Re: Capo Mortola.
Grazie, sono andato a vedere il nuovo sito, ma il link per il 'dischetto' relativo all'itinerario in questione non funziona lo stesso....giorgio.mazzarello wrote:Il link che riporti è il sito di Lara Ferrero geologa, fotografa, guda ambientale ed appassionata di escursionismo.
Quel sito non è più stato aggiornato perchè ne ha realizzato uno nuovo:
http://www.gecoliguria.it/" onclick="window.open(this.href);return false;
Per quanto riguarda i percorsi su Capo Mortola dovrebbe essercene uno che contorna tutto il capo lambendo i confini di Villa Hanbury. Non ho la certezza che sia segnalato ma credo che se chiedi a Lara Ferrero ti saprà dare tutte le informazioni.
Giorgio
Ho già anche provato a scrivere all'e-mail presente sul vecchio sito, che vedo comunque essere la stessa di quella del nuovo, ma, finora non ho ricevuto risposta...
Ho comunque trovato nel frattempo un itinerario simile che parte dal confine, anche se, pure per questo, le indicazioni sono scarne, mi sa che la cosa migliore è andarci di persona....
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- giorgio.mazzarello
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Re: Capo Mortola.
A dire il vero il link per il dischetto non ha mai funzionato, ma quando contattai Lara per avere informazioni sulla zona della valle Argentina mi rispose in breve in modo molto cortese e con una rara competenza del territorio.soundofsilence wrote:Grazie, sono andato a vedere il nuovo sito, ma il link per il 'dischetto' relativo all'itinerario in questione non funziona lo stesso....
Sicuramente andare di persona a Capo Mortola ti ripagherà del viaggio !!
Giorgio
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Re: Capo Mortola.
Ripagherà sicuramente anche la società autostrade...giorgio.mazzarello wrote:Sicuramente andare di persona a Capo Mortola ti ripagherà del viaggio !!
A Capo Mortola ci sono già stato ed ho sempre pensato che una gita non ci sarebbe stata male, solo che non ho mai preso seriamente la cosa a causa dell''invadenza' di Villa Hanbury...
Ora che ho trovato queste notizie prima o poi ci vado di sicuro, solo che per le escursioni costiere sembra ancora più difficile trovare compagni e allora finisce che privilegio quelle in quota per non andare da solo....
In ogni caso mi farebbe piacere sapere prima di andare qualcosa in più sul punto di partenza del sentiero (qui: http://www.gulliver.it/index.php?modulo ... gita=14257" onclick="window.open(this.href);return false; mi pare lo posizionino da un'altra parte, anche se non ricordo bene dove sia l'ultima galleria prima del confine...) e se è possibile, da una parte, continuare oltre a Capo Mortola e dall'altra, arrivare fino a Mentone senza seguire la strada asfaltata..
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Re: Capo Mortola.
ciao, abbiamo percorso più volte quel sentiero (alla fine della prima galleria direzione Francia)per andare al mare . Il sentiero percorre parte della vecchia via Aurelia e costeggiaVilla Hambury,ma mi pare che finisca lì.
Se ti piacciono i sentieri litorali puoi trovare interessante anche Mentone -MOntecarlo http://www.lemiemontagne.it/sitopubblic ... ecarlo.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Se ti piacciono i sentieri litorali puoi trovare interessante anche Mentone -MOntecarlo http://www.lemiemontagne.it/sitopubblic ... ecarlo.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
- soundofsilence
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Re: Capo Mortola.
Mi sapresti dire, più o meno, quant'è lungo, non mi ricordo bene in che punto si trova la predetta galleria, in particolare in relazione ai Balzi Rossi, dove un altro sito (http://www.gulliver.it/index.php?modulo ... gita=14257" onclick="window.open(this.href);return false; ) dice che comincia il sentiero. Riguardo a Mentone-Montecarlo la mia precedente domanda se si riesce a proseguire fino a Mentone era proprio intesa a percorrere nella stessa gita anche questo tratto di sentiero... E' parecchio che ho messo da parte il link che mi riporti anche tu, ma non ho mai avuto abbastanza voglia per farlo davvero: ho già fatto il tratto da Montecarlo a Cap d'Ail in effetti, ma il tratto di Sentier Littoral che mi piace davvero inizia non prima di Theoule sur Mer e arriva fino a Marsiglia...dani wrote:ciao, abbiamo percorso più volte quel sentiero (alla fine della prima galleria direzione Francia)per andare al mare . Il sentiero percorre parte della vecchia via Aurelia e costeggiaVilla Hambury,ma mi pare che finisca lì.
Se ti piacciono i sentieri litorali puoi trovare interessante anche Mentone -MOntecarlo http://www.lemiemontagne.it/sitopubblic ... ecarlo.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
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Re: Capo Mortola.
Subito dopo la galleria, girando sulla sinistra, il tratto che comincia è quello sull'antico tracciato della Via Julia, se ho capito bene quello che chiedi. Io l'ho fatto, un po' di anni fa anche da villa Hanbury ma ultimamente ho avuto notizie che non si riuscirebbe più a completarlo non tanto per passaggi su tratti su scogliera (a volte particolari e che si potevano più o meno aggirare) ma per tratti che interessano proprietà private, dove un tempo ti salutavano e chiaccheravano volentieri oggi non ti fanno più passare. In primavera vorrei andare a rifarlo per verificarlo, se mai ci si può andare insieme.soundofsilence wrote:..... Ora che ho trovato queste notizie prima o poi ci vado di sicuro, solo che per le escursioni costiere sembra ancora più difficile trovare compagni e allora finisce che privilegio quelle in quota per non andare da solo.... In ogni caso mi farebbe piacere sapere prima di andare qualcosa in più sul punto di partenza del sentiero..
"Siamo ormai giunti vicini al confine della Liguria e dell’Italia con la Francia... Si attraversa la foce del Latte, proseguendo sulla spiaggia di ciottoli. Ad un certo punto, nei pressi di un piccolo alberghetto, si diparte uno dei viottoli che portano alla Via Romana. Si può percorrere un tratto a piedi fino ad un’antica villa e qui il percorso inizia ad essere problematico dato che si rischia di entrare nelle proprietà private delle ville circostanti..." (da "Lungo la Via Julia" http://www.lulu.com/content/728424 http://www.pelos.it)
Dalla parte della Francia ne ho fatto dei tratti ma nella zona provenzale.
- soundofsilence
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Re: Capo Mortola.
Grazie, mi farebbe molto piacere, ma perchè non adesso in inverno, dopotutto Capo Mortola è la zona col miglior clima di tutta la Liguria...enrico pelos wrote:In primavera vorrei andare a rifarlo per verificarlo, se mai ci si può andare insieme.
Da dentro villa Hanbury mi pare si veda un tracciato che la attraversa, più o meno come segnato sulla cartina che hai postato, ma a me interesserebbe molto di più restare proprio sulla costa piuttosto che attraversare la Villa... D'altronde, mi pare di ricordare di aver visto gente in spiaggia sempre dalla Villa, in qualche modo devono pur esserci andati, o erano tutti proprietari del posto?
Grazie per il link al tuo sito e quello al tuo libro, ma non ho capito bene se ci dovevo trovare qualcosa di relativo all'argomento, in questo caso non ce l'ho trovato, ma, in effetti, non ho cercato molto...enrico pelos wrote:http://www.lulu.com/content/728424 http://www.pelos.it
Io ho fatto Montecarlo-Cap d'ail, il circuito di Cap Ferrrat, il Circuit de l'Aiguille a Theoule sur Mer, buona parte del magnifico tratto da Trayas a Saint-Raphael, poi la zona da Saint Tropez a Cavalaire sur mer e infine i Calanques di Marsiglia...enrico pelos wrote:Dalla parte della Francia ne ho fatto dei tratti ma nella zona provenzale.
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- enrico pelos
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Re: Capo Mortola.
E' vero che tutta quella zona ha il miglior clima ed anche a Natale fanno il bagno ma a me interessa fare delle foto e quando il tempo non è bello preferisco non andare, ciò non toglie che non si possa lo stesso fare una gita ma a gen-feb ho diversi impegni.soundofsilence wrote:Grazie, mi farebbe molto piacere, ma perchè non adesso in inverno, dopotutto Capo Mortola è la zona col miglior clima di tutta la Liguria... Da dentro villa Hanbury mi pare si veda un tracciato che la attraversa, più o meno come segnato sulla cartina che hai postato, ma a me interesserebbe molto di più restare proprio sulla costa piuttosto che attraversare la Villa... D'altronde, mi pare di ricordare di aver visto gente in spiaggia sempre dalla Villa, in qualche modo devono pur esserci andati, o erano tutti proprietari del posto?enrico pelos wrote:In primavera vorrei andare a rifarlo per verificarlo, se mai ci si può andare insieme.Grazie per il link al tuo sito e quello al tuo libro, ma non ho capito bene se ci dovevo trovare qualcosa di relativo all'argomento, in questo caso non ce l'ho trovato, ma, in effetti, non ho cercato molto...enrico pelos wrote:http://www.lulu.com/content/728424 http://www.pelos.itIo ho fatto Montecarlo-Cap d'ail, il circuito di Cap Ferrrat, il Circuit de l'Aiguille a Theoule sur Mer, buona parte del magnifico tratto da Trayas a Saint-Raphael, poi la zona da Saint Tropez a Cavalaire sur mer e infine i Calanques di Marsiglia...enrico pelos wrote:Dalla parte della Francia ne ho fatto dei tratti ma nella zona provenzale.
Dall'interno della villa si passa su un ponticello dove sotto passa l'antica strada romana e si vede(va) la targa in marmo a ricordo del passaggio di Papa Innocenzo IV nel 1251, Macchiavelli, Napoleone ed altri personaggi famosi e di qui sono poi passato perchè io cercavo questo percorso. La bella spiaggia l'ho vista dall'alto in fondo alla villa ma non ci sono andato perchè in effetti da lì non ho visto passaggi "regolari" e non mi interessava non essendo sul tracciato
Il link alla pubblicazione è relativo ai percorsi dove è posssibile fare a piedi l'antico tracciato.
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Re: Capo Mortola.
Beh anche a me piace fare le foto e la luce delle nitide giornate invernali non trovo sia così male, se poi è brutto tempo si evitano i controluce...enrico pelos wrote:E' vero che tutta quella zona ha il miglior clima ed anche a Natale fanno il bagno ma a me interessa fare delle foto e quando il tempo non è bello preferisco non andare, ciò non toglie che non si possa lo stesso fare una gita ma a gen-feb ho diversi impegni.
Se trovi un giorno libero tra gennaio e febbraio fammi sapere, io sono sempre disponibile e se, al contrario, decidessi di andarci prima, magari con famiglia al seguito, ti faccio sapere....
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Re: Capo Mortola.
Sono d'accordo con te sulla luce ma preferendo i colori saturi ... ma qui andiamo OT.soundofsilence wrote:Beh anche a me piace fare le foto e la luce delle nitide giornate invernali non trovo sia così male, se poi è brutto tempo si evitano i controluce...enrico pelos wrote:E' vero che tutta quella zona ha il miglior clima ed anche a Natale fanno il bagno ma a me interessa fare delle foto e quando il tempo non è bello preferisco non andare, ciò non toglie che non si possa lo stesso fare una gita ma a gen-feb ho diversi impegni.
Se trovi un giorno libero tra gennaio e febbraio fammi sapere, io sono sempre disponibile e se, al contrario, decidessi di andarci prima, magari con famiglia al seguito, ti faccio sapere....
Ok a risentirci e auguri di Buon Anno
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Re: Capo Mortola.
Auguri anche a te!enrico pelos wrote:Ok a risentirci e auguri di Buon Anno
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Re: Capo Mortola.
Ciao, il sentiero che vedi dal ponticello di Villa Hambury inizia proprio dopo la prima galleria (da Ventimiglia verso la Francia).
Scavalchi il guard rail e sei già sul sentiero che và giù verso le spiagge e passa sotto al pontino suddetto, costeggia la zona Sud della villa e accedi alle varie calette (tutte rocciose!).
Qui c'è la cartina con il sentiero evidenziato
Farai foto magnifiche!!
Scavalchi il guard rail e sei già sul sentiero che và giù verso le spiagge e passa sotto al pontino suddetto, costeggia la zona Sud della villa e accedi alle varie calette (tutte rocciose!).
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Re: Capo Mortola.
Grazie! Magnifico lavoro...dani wrote:Ciao, il sentiero che vedi dal ponticello di Villa Hambury inizia proprio dopo la prima galleria (da Ventimiglia verso la Francia).
Scavalchi il guard rail e sei già sul sentiero che và giù verso le spiagge e passa sotto al pontino suddetto, costeggia la zona Sud della villa e accedi alle varie calette (tutte rocciose!).
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Re: Capo Mortola.
Confermo sul campo il magnifico lavoro e ti ringrazio ancora, la traccia è proprio perfetta, l'ho percorsa tutta e anche qualcosa in più e non si discosta per niente da quella rilevata dal mio GPS...soundofsilence wrote:Grazie! Magnifico lavoro...dani wrote:Ciao, il sentiero che vedi dal ponticello di Villa Hambury inizia proprio dopo la prima galleria (da Ventimiglia verso la Francia).
Scavalchi il guard rail e sei già sul sentiero che và giù verso le spiagge e passa sotto al pontino suddetto, costeggia la zona Sud della villa e accedi alle varie calette (tutte rocciose!).
Qui c'è la cartina con il sentiero evidenziato
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Re: Capo Mortola.
Domenica 3 gennaio 2010: Capo Mortola
Partecipanti: Erika, Federica, Francesca, Laura, Davide.
Lunghezza: 4,2 Km
Dislivello: Quasi niente.
Difficoltà: Un tratto quasi EE per scendere alla spiaggia immediatamente a est di Capo Mortola, data la traccia un po’ ripida. Un passaggio decisamente EE per superare un tratto di sentiero franato presso la prima spiaggia di Capo Mortola: il passaggio è esposto, gli appoggi per i piedi sono bagnati, ma comodi appigli per le mani rendono più facile l’impresa’. Per il resto il sentiero è quasi ‘turistico’ data anche la brevità (ma lo si può sicuramente allungare verso ovest a piacimento) e la quasi assenza di dislivello.
Bello finalmente fare una gita in famiglia con la squadra tipo, solo con la sostituzione di mio figlio Andrea, che studia (dice lui…), con la migliore amica di mia figlia Laura… Bello anche svernare finalmente al caldo della riviera di ponente… Peccato solo che troviamo poco sole, le previsioni di meteo france erano troppo ottimistiche e, per il meteo, sarebbe stato meglio rimanere un poco più a est.
La terza gita in 2 giorni sicuramente non sfigura a fianco delle altre 2: l’ambiente di Capo Mortola e le sue scogliere e spiaggette è molto bello anche con poco sole ed in più impreziosito dall’attraversamento di Villa Hanbury e della sua vegetazione lussureggiante e, soprattutto, dai tantissimi fossili delle calette presso il Capo. In macchina, giunti a Ventimiglia si prende la variante bassa dell’Aurelia, quella che porta ai Balzi Rossi; non mi ricordo più come è indicata nei cartelli ma basta, al bivio, non prendere sopra a destra per Villa Hanbury, ma in basso a sinistra. Si prosegue quindi fino alla Galleria della Mortola (il nome c’è scritto) e attraversatala si cerca uno slargo sulla sinistra dove si può parcheggiare. Il primo slargo si trova a circa 400 metri dall’uscita della galleria. Dopo 200 metri di Aurelia verso est si può decidere se continuare fino all’imbocco della predetta galleria o imboccare una traccia che porta a scavalcare la ferrovia su un ponticello. La prima ipotesi è più panoramica e veloce, ma non consente di scendere al mare. La seconda ipotesi permette almeno una discesa al mare (che, purtroppo, non ho avuto occasione di verificare) nelle spiagge precedenti Capo Mortola a ovest e si riconnette poi presso la solita galleria al sentiero soprastante. Il sentiero soprastante, appunto, assai largo e panoramico giunge ben presto ad attraversare Villa Hanbury tra 2 muri. Qui il panorama scompare, ma si può apprezzare la vegetazione della Villa esondare dalle recinzioni e pendere sul sentiero e si può anche dare un’occhiata da vicino ai muri, ricchi di fossili…
Terminato il breve attraversamento il sentiero si biforca: proseguendo dritti (sinistra) in piano si hanno belle viste su una spiaggia e una bellissima scogliera dominata dal verdissimo parco di una villa, dopodichè il sentiero svolta a sinistra per risalire, temo, sull’Aurelia (non ho verificato ma ne sarei abbastanza sicuro: le ville non lasciano altro spazio…), ma scendendo invece brevemente a destra e approfittando di un varco nella recinzione della ferrovia si arriva sul sedime che si può percorrere per qualche metro ben distanti dai binari per ammirare il profilo di Capo Mortola da est; si può anche, subito dopo aver superato la recinzione, scendere per una ripida traccia che porta alla spiaggia sottostante, purtroppo invasa da alghe e continuare fino a una scarpata rossiccia e franosa che blocca, purtroppo, il proseguimento sui verdi prati sottostanti una villa e la bellissima successiva scogliera… Proseguendo invece a destra in discesa si giunge rapidamente su uno stretto sentiero sul bordo del mare; questo è un tratto che ricorda molto lo stile dei vicini ‘sentier littoral’ in Francia per il modo in cui segue fedelmente e da vicino la linea di costa… Il tratto è assai suggestivo e sfrutta il poco spazio lasciato dalle mura di Villa Hanbury per giungere, dopo l’attraversamento di alcuni simpatici ponticelli in pietra, alla spiaggetta di Capo Mortola, caratterizzata dalle rocce che formano una specie di gradinata naturale e impreziosita da numerosissimi fossili. Il posto è molto carino e ragazze/bambina e moglie si ci fermano volentieri a lungo… Io, dopo mangiato, approfittando di ciò, cerco una via per proseguire: all’estremità ovest della spiaggetta il sentiero è franato, a prima vista il passaggio sembra troppo pericoloso, ma, poi, guardo meglio e individuo appoggi e appigli che favoriscono il passaggio…. Un breve tratto di scogliera ed eccomi su una nuova, molto più grande spiaggia, proprio in corrispondenza del bar di Villa Hanbury dal quale sono separato da un cancello. Anche qui molti fossili, ma proseguo verso la scogliera di Capo Mortola, dove troneggia anche un bel cannone. Ancora qualche passo e la recinzione di Villa Hanbury che si estende perdipiù un poco all'esterno fino al bordo della scogliera a picco per non lasciare il minimo passaggio… Soddisfatto del panorama decido di tornare indietro, anche, se, in realtà, ci sarebbe un’altra possibilità per chiudere l’anello, ma preferisco non parlarne per non rischiare di creare dei problemi a chi, probabilmente, non fa niente di male, almeno credo, visto che io, di solito, nel dubbio, ho fiducia nella gente…
Ritorno quindi alla spiaggia dove ho lasciato la famiglia e ripartiamo ripercorrendo a ritroso il percorso dell’andata.
Varrà sicuramente la pena di tornare per proseguire verso ovest o sulle tracce sottostanti la variante dell’Aurelia o sulla Via Julia Augusta, laddove sia percorribile, e cercare di giungere fino a Mentone per collegarsi quindi al Sentier Littoral per Montecarlo e Cap d’Ail.
Foto: http://luoghidasogno.altervista.org/Mar ... ortola.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Partecipanti: Erika, Federica, Francesca, Laura, Davide.
Lunghezza: 4,2 Km
Dislivello: Quasi niente.
Difficoltà: Un tratto quasi EE per scendere alla spiaggia immediatamente a est di Capo Mortola, data la traccia un po’ ripida. Un passaggio decisamente EE per superare un tratto di sentiero franato presso la prima spiaggia di Capo Mortola: il passaggio è esposto, gli appoggi per i piedi sono bagnati, ma comodi appigli per le mani rendono più facile l’impresa’. Per il resto il sentiero è quasi ‘turistico’ data anche la brevità (ma lo si può sicuramente allungare verso ovest a piacimento) e la quasi assenza di dislivello.
Bello finalmente fare una gita in famiglia con la squadra tipo, solo con la sostituzione di mio figlio Andrea, che studia (dice lui…), con la migliore amica di mia figlia Laura… Bello anche svernare finalmente al caldo della riviera di ponente… Peccato solo che troviamo poco sole, le previsioni di meteo france erano troppo ottimistiche e, per il meteo, sarebbe stato meglio rimanere un poco più a est.
La terza gita in 2 giorni sicuramente non sfigura a fianco delle altre 2: l’ambiente di Capo Mortola e le sue scogliere e spiaggette è molto bello anche con poco sole ed in più impreziosito dall’attraversamento di Villa Hanbury e della sua vegetazione lussureggiante e, soprattutto, dai tantissimi fossili delle calette presso il Capo. In macchina, giunti a Ventimiglia si prende la variante bassa dell’Aurelia, quella che porta ai Balzi Rossi; non mi ricordo più come è indicata nei cartelli ma basta, al bivio, non prendere sopra a destra per Villa Hanbury, ma in basso a sinistra. Si prosegue quindi fino alla Galleria della Mortola (il nome c’è scritto) e attraversatala si cerca uno slargo sulla sinistra dove si può parcheggiare. Il primo slargo si trova a circa 400 metri dall’uscita della galleria. Dopo 200 metri di Aurelia verso est si può decidere se continuare fino all’imbocco della predetta galleria o imboccare una traccia che porta a scavalcare la ferrovia su un ponticello. La prima ipotesi è più panoramica e veloce, ma non consente di scendere al mare. La seconda ipotesi permette almeno una discesa al mare (che, purtroppo, non ho avuto occasione di verificare) nelle spiagge precedenti Capo Mortola a ovest e si riconnette poi presso la solita galleria al sentiero soprastante. Il sentiero soprastante, appunto, assai largo e panoramico giunge ben presto ad attraversare Villa Hanbury tra 2 muri. Qui il panorama scompare, ma si può apprezzare la vegetazione della Villa esondare dalle recinzioni e pendere sul sentiero e si può anche dare un’occhiata da vicino ai muri, ricchi di fossili…
Terminato il breve attraversamento il sentiero si biforca: proseguendo dritti (sinistra) in piano si hanno belle viste su una spiaggia e una bellissima scogliera dominata dal verdissimo parco di una villa, dopodichè il sentiero svolta a sinistra per risalire, temo, sull’Aurelia (non ho verificato ma ne sarei abbastanza sicuro: le ville non lasciano altro spazio…), ma scendendo invece brevemente a destra e approfittando di un varco nella recinzione della ferrovia si arriva sul sedime che si può percorrere per qualche metro ben distanti dai binari per ammirare il profilo di Capo Mortola da est; si può anche, subito dopo aver superato la recinzione, scendere per una ripida traccia che porta alla spiaggia sottostante, purtroppo invasa da alghe e continuare fino a una scarpata rossiccia e franosa che blocca, purtroppo, il proseguimento sui verdi prati sottostanti una villa e la bellissima successiva scogliera… Proseguendo invece a destra in discesa si giunge rapidamente su uno stretto sentiero sul bordo del mare; questo è un tratto che ricorda molto lo stile dei vicini ‘sentier littoral’ in Francia per il modo in cui segue fedelmente e da vicino la linea di costa… Il tratto è assai suggestivo e sfrutta il poco spazio lasciato dalle mura di Villa Hanbury per giungere, dopo l’attraversamento di alcuni simpatici ponticelli in pietra, alla spiaggetta di Capo Mortola, caratterizzata dalle rocce che formano una specie di gradinata naturale e impreziosita da numerosissimi fossili. Il posto è molto carino e ragazze/bambina e moglie si ci fermano volentieri a lungo… Io, dopo mangiato, approfittando di ciò, cerco una via per proseguire: all’estremità ovest della spiaggetta il sentiero è franato, a prima vista il passaggio sembra troppo pericoloso, ma, poi, guardo meglio e individuo appoggi e appigli che favoriscono il passaggio…. Un breve tratto di scogliera ed eccomi su una nuova, molto più grande spiaggia, proprio in corrispondenza del bar di Villa Hanbury dal quale sono separato da un cancello. Anche qui molti fossili, ma proseguo verso la scogliera di Capo Mortola, dove troneggia anche un bel cannone. Ancora qualche passo e la recinzione di Villa Hanbury che si estende perdipiù un poco all'esterno fino al bordo della scogliera a picco per non lasciare il minimo passaggio… Soddisfatto del panorama decido di tornare indietro, anche, se, in realtà, ci sarebbe un’altra possibilità per chiudere l’anello, ma preferisco non parlarne per non rischiare di creare dei problemi a chi, probabilmente, non fa niente di male, almeno credo, visto che io, di solito, nel dubbio, ho fiducia nella gente…
Ritorno quindi alla spiaggia dove ho lasciato la famiglia e ripartiamo ripercorrendo a ritroso il percorso dell’andata.
Varrà sicuramente la pena di tornare per proseguire verso ovest o sulle tracce sottostanti la variante dell’Aurelia o sulla Via Julia Augusta, laddove sia percorribile, e cercare di giungere fino a Mentone per collegarsi quindi al Sentier Littoral per Montecarlo e Cap d’Ail.
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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Capo Mortola.
Bella passeggiata!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Capo Mortola.
Grazie.Sub-Comandante wrote:Bella passeggiata!
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- giorgio.mazzarello
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Re: Capo Mortola.
Bravo Sound, mi sembra che sei riuscito nel tuo intento (associare ad una gita con famiglia una picola esplorazione).
Io apprezzo tutte le tue relazioni, che se riguardano posti che conosco, mi fanno spesso rivivere emozioni passate.
Purtroppo (e me ne scuso) i tuoi "post", per la loro lunghezza (o meglio per la mia cronica mancanza di tempo) non riesco a leggerli entro i 2-3 giorni seguenti a quando sono stati scritti.
Comunque bravo!!
Giorgio
Io apprezzo tutte le tue relazioni, che se riguardano posti che conosco, mi fanno spesso rivivere emozioni passate.
Purtroppo (e me ne scuso) i tuoi "post", per la loro lunghezza (o meglio per la mia cronica mancanza di tempo) non riesco a leggerli entro i 2-3 giorni seguenti a quando sono stati scritti.
Comunque bravo!!
Giorgio
Re: Capo Mortola.
mi fa piacere esserti stata d'aiuto!! E' da tempo che non faccio quel sentiero e grazie al tuo racconto l'ho ripercorso mentalmente!!
Metti qualche foto?
Metti qualche foto?
l'abbiamo fatto... shhhSoddisfatto del panorama decido di tornare indietro, anche, se, in realtà, ci sarebbe un’altra possibilità per chiudere l’anello, ma preferisco non parlarne per non rischiare di creare dei problemi a chi, probabilmente, non fa niente di male, almeno credo, visto che io, di solito, nel dubbio, ho fiducia nella gente…
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Re: Capo Mortola.
Ci mancherebbe, mica devi chiedermi scusa, non ho ancora messo un tempo massimo, anzi sono io che ti ringrazio per l'attenzione che mi dedichi....giorgio.mazzarello wrote:Purtroppo (e me ne scuso) i tuoi "post", per la loro lunghezza (o meglio per la mia cronica mancanza di tempo) non riesco a leggerli entro i 2-3 giorni seguenti a quando sono stati scritti.
Piuttosto aspetto sempre che passi per il city navigator...
Ciao.
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Re: Capo Mortola.
Grazie ancora ...dani wrote:mi fa piacere esserti stata d'aiuto!!
C'è il link in fondo al racconto, non l'hai visto?dani wrote:Metti qualche foto?
In ogni caso lo ripeto qua:
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Re: Capo Mortola.
visto, grazie!!!!!bei posti e belle foto, complimenti
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Re: Capo Mortola.
Sul mio sito la traccia GPS:http://luoghidasogno.altervista.org/Mar ... ortola.htm
Martedì 8-12-2020: Punta Garavano (30-0) – Capo Mortola (30-0) - Capo Benjamin (45-0) e ritorno per la SS1 Aurelia.
Partecipanti: Chiara e soundofsilence.
Lunghezza: 7,3 Km il giro completo, giro che in effetti risulta dall’unione di più giri esplorativi da me effettuati.
Dislivello: difficile quantificare tutte le discese e risalite, comunque all’incirca 250 m.
Difficoltà: si tratta di un percorso in generale EE, tranne il ritorno su Via Aurelia, classificabile turistico, T, tratto volendo evitabile ripercorrendo in parte a ritroso il percorso effettuato, ma che alla fine è consigliabile per un veloce ritorno, dato anche il tempo che richiede sicuramente l’orientarsi ed esplorare le varie scogliere e cale. Nel dettaglio la spiaggia Benjamin e il periplo di Punta Garavano non presentano difficoltà di sorta, quindi E, eccetto l’ultimo tratto di scogliera ad est della Spiaggia Benjamin, che presenta un tratto attrezzato con cavo d’acciaio (non in ottime condizioni, ma usabile) per superare una breve cengia rocciosa, superabile comunque anche senza; il tratto di sentiero e scogliere poi tra Punta Garavano e Capo Mortola è decisamente impegnativo in quanto stretto ed esposto sul ciglio della scogliera e alcune discese a mare lo sono altrettanto, altre sono semplici e alcune richiedono invece l’uso delle mani con passaggi al massimo di I. Discorso diverso per il periplo invece di Capo Mortola, dove il percorso è in genere facile, ma il crollo dell’ultimo ponticello per la spiaggia di Capo Mortola obbliga ad un passaggio non facile per superare un salto di roccia, direi III grado, data la mancanza di appigli, ma non esposto, ed un secondo passaggio meno tecnico, ma comunque un po’ esposto sul mare è necessario per continuare dalla spiaggia verso ovest; infine la zona di Capo Benjamin presenta un facile cancello da superare e una ripida discesa di una breve scarpata, entrambe le cose considerabile EE, per il resto facile.
Percorso in macchina: da Genova in autostrada fino all’uscita di Ventimiglia, subito dopo l’uscita si prende a destra per Ventimiglia, lasciando a sinistra per Cuneo e Limone, passiamo quindi il viadotto sul Roja e prendiamo subito a destra per Ventimiglia e Villa Hanbury. Continuiamo quindi in direzione mare per oltre 1,5 Km, fino alle segnalazioni verso destra per la Francia, che seguiamo attraversando nuovamente il Roja, oltre al quale prendiamo ancora a destra sempre seguendo le indicazioni per la francia. Superiamo quindi un lungo tunnel e giungiamo quindi in località Latte e, appena superato il centro abitato, troviamo un bivio dove a destra è indicato per Villa Hanbury e Ponte San Luigi, mentre noi prendiamo a sinistra per Ponte San Ludovico e, dopo poco, incontriamo un primo tunnel (Galleria della Mortola), superato il quale cerchiamo un parcheggio sulla sinistra, che troviamo in corrispondenza di un’interruzione del marciapiede dirimpetto ad una piazzola sul mare, il cui accesso è però bloccato dal guardrail.
Percorso a piedi: premetto che il percorso che mi accingo a descrivere è un sunto di più gite diverse in cui ho esplorato le varie parti della zona e che quindi nella traccia GPS qui allegata non troverete il periplo completo di Capo Mortola né la visita a Capo Benjamin, ma volendo potete comunque contattarmi per le altre tracce.
Dal parcheggio proseguiamo per un centinaio di metri sulla strada asfaltata (si tratta della SS1 Aurelia) in direzione Francia giungendo così al cancello della Locanda Benjamin, sulla sinistra del quale troviamo un sentierino che vi accede attraverso un varco nella recinzione (direi che non si tratta di una violazione di proprietà privata in quanto vi si può accedere senza recinzioni da ovest, come descritto più avanti). Superata la recinzione continuiamo quindi al margine sinistro del prato successivo, per poi immetterci sulla stradina proveniente dal cancello, con la quale scendiamo verso il mare. Poco prima di giungere al mare la stradina si biforca, proseguendo verso sinistra per una cinquantina di metri, per esaurirsi sopra una spiaggetta di difficile (ma non impossibile) accesso da qui, mentre a destra si scende verso la locanda e la spiaggia principale (Spiaggia Baia Benjamin). Fatta la breve deviazione a sinistra e rinunciato a scendere la spiaggetta, che raggiungeremo successivamente per la più facile scogliera, ci dirigiamo a destra e scendiamo alla spiaggia. Raggiunta la spiaggia la percorriamo verso sinistra giungendo prima alla spiaggetta di cui sopra e quindi ad un punto attrezzato con cavo metallico che aiuta a superare una breve cengia esposta sul mare, superata la quale raggiungiamo una nuova spiaggetta, oltre la quale diventa assai difficile proseguire senza entrare in mare. Invertiamo quindi marcia e ripercorriamo i nostri passi fino al punto in cui siamo scesi in spiaggia, raggiunto il quale continuiamo a percorrere la spiaggia verso ovest fino al suo termine, dove imbocchiamo uno stradino verso destra e quindi, seguendolo, iniziamo il periplo di Punta Garavano. Giunti quindi nei pressi dell’estremità della punta lasciamo il viottolo per continuare su scogliera, che qui presenta alcune belle vene di quarzo e di roccia rossa e anche alcune piccole piscine naturali che vale la pena di visitare. Attraversiamo quindi la scogliera paralleli al viottolo che stavamo percorrendo, per poi riprenderlo poco meno di 100 metri più avanti. Concludiamo quindi il periplo di Punta Garavano arrivando ad un bivio: a sinistra si va ai Balzi Rossi e alla Spiaggia delle Uova, mentre noi prendiamo a destra trovando, dopo poco, un nuovo bivio, dove a sinistra si sale verso Grimaldi, mentre noi prendiamo a destra, raggiungendo dopo 150 metri circa l’Aurelia, che iniziamo a percorrere verso est. Percorriamo quindi la strada superando il breve tunnel della Dogana e quindi passiamo davanti al cancello della Locanda Benjamin, 50 metri dopo il quale imbocchiamo un sentierino a destra, in corrispondenza di una interruzione del marciapiede simile a quella, poco più avanti, presso la quale abbiamo parcheggiato. Scendiamo quindi sul sentierino, poi percorriamo un tratto parallelo e sovrastante alla ferrovia quindi riprendiamo a scendere fino ad incrociare un altro sentiero parallelo alla costa e sul ciglio del mare, che imbocchiamo verso destra, giungendo subito sul ciglio di una bella spiaggetta, apparentemente inaccessibile; guardando meglio una esile cengia verso sinistra permette di scendervi con attenzione, ma senza difficoltà. Dalla spiaggetta si può percorrere la scogliera verso destra (ovest) per circa 150 metri senza difficoltà, attraverso anche una spettacolare e larga cengia che ci porta ad un ultima spiaggetta, oltre la quale, per proseguire, occorre arrampicare con passaggi di II che permettono di avanzare ancora qualche metro e di giungere a vedere, distante una ventina di metri, il punto in cui ci siamo arrestati precedentemente esplorando la baia Benjamin. Torniamo quindi sui nostri passi fino al punto in cui siamo scesi alla prima spiaggia e continuiamo in direzione opposta (est) passando all’interno di un curioso parapetto di roccia (possibile anche passare all’esterno ma se il mare è mosso si rischia di bagnarsi), per giungere ad una nuova spiaggetta oltre la quale troviamo una punta rocciosa che ci impedisce di proseguire senza compiere un difficile guado saltando sulle rocce, impossibile comunque da eseguire senza bagnarsi se il mare non è più che calmo. Rinunciato quindi al guado torniamo per pochi metri indietro, individuando una cengia terrosa che permette di risalire al soprastante sentiero, che imbocchiamo verso destra (est), trovando subito, in rapida sequenza, due successive brevi discese a mare che, però, nell’occasione ignoriamo. Una trentina di metri dopo la seconda discesa a mare è possibile deviare a destra per raggiungere l’estremità di una punta panoramica, poco prima della quale vi è una terza discesa a mare sulla sinistra, anche questa rimandata ad un’altra volta.
Riprendiamo quindi a seguire lo stretto e suggestivo sentierino a picco sul mare in direzione est, saltando una nuova discesa a mare dopo 150 metri, per poi imboccare invece la successiva dopo quasi altrettanti metri, discesa piuttosto impegnativa in cui bisogna usare un poco le mani per giungere ad una nuova spiaggetta. Tornati dalla spiaggetta riprendiamo a percorrere il sentierino verso est, deviando a destra sulla successiva punta rocciosa, per poi riprendere il percorso verso est, giungendo in breve ad una spiaggia dove sono presenti resti di costruzioni, che si raggiunge con pochi metri di deviazione. Da questa spiaggia sarebbe possibile poi proseguire lungamente sull’arenile e sui successivi probabilmento giungendo fin quasi a Capo Mortola, ma nell’occasione, avendo meno di mezza giornata a disposizione, abbiamo preferito evitare. Siamo quindi risaliti pochi metri e, constatato che il sentierino non continua più verso est, abbiamo seguito una traccia che risale verso nord-ovest fin quasi a raggiungere i binari della ferrovia.
In vista dei binari si continua su traccia infrascata, parallela agli stessi, sempre in direzione est, scendendo sui sedimenti adiacenti ai binari quando il sentiero non è più percorribile o individuabile, per poi tornare quindi a percorrere il sentiero sempre nella stessa direzione. Dopo quindi oltre 200 metri paralleli, o sui, binari, giungiamo ad incrociare un sentiero più evidente, che imbocchiamo verso destra in discesa, per poi girare a sinistra e percorrere un largo sentiero attraverso le mura di Villa Hanbury. Alla fine delle mura incrociamo quindi un sentiero parallelo alla costa, che imbocchiamo verso destra, iniziando così il periplo di Capo Mortola. Il sentiero quindi svolta a destra e supera un paio di graziosi ponticelli in pietra, ma il terzo purtroppo è franato e costringe a superare un difficile, ma basso e non esposto, salto di roccia per raggiungere la spiaggia di Capo Mortola, ricca di fossili. All’estremità ovest della spiaggetta il sentiero è franato e, a prima vista, il passaggio sembra troppo pericoloso, ma, poi, guardando meglio si individuano appoggi e appigli che permettono di passare con un poco di attenzione. Un breve tratto di scogliera e giungiamo quindi su una nuova, molto più grande spiaggia, proprio in corrispondenza del bar di Villa Hanbury dal quale ci separa un cancello. Anche qui molti fossili- Si può quindi proseguire ancora verso la scogliera di Capo Mortola, dove troneggia anche un bel cannone. Ancora qualche passo e la recinzione di Villa Hanbury che si estende perdipiù un poco all'esterno fino al bordo della scogliera a picco per non lasciare il minimo passaggio impedisce la prosecuzione, torniamo quindi indietro sui nostri passi fino al punto in cui abbiamo iniziato il periplo del capo, proseguendo quindi dritti, invece di svoltare a sinistra tra le mura di Villa Hanbury dove siamo passati all’andata. Novanta metri dopo questo punto troviamo un bivio: continuando dritti a sinistra, e al successivo bivio a destra, arriviamo in breve all’Aurelia, mentre noi prendiamo invece il sentierino a destra, che scende ai binari della ferrovia e poi svolta a destra verso il mare. Si giunge così ad una spiaggia adiacente alla scogliera di Capo Benjamin ed una scarpata ripida e terrosa ci sbarra la strada per la prosecuzione verso il predetto Capo. Per proseguire occorre invece scavalcare un cancello sul retro della spiaggia (scavalcamento facile e anche qui non credo si possa parlare di violazione di proprietà privata, stante la mancanza di segnalazioni e la possibilità di accedervi liberamente dall’altro lato) e quindi piegare a destra su un ripiano erboso, fino al limitare dello stesso. Scendiamo quindi una ripida, ma breve e non difficile, scarpata scavalcando poi un fosso tra le canne e raggiungiamo quindi un viottolo dal quale si può accedere, tramite un basso cancelletto, alla successiva spiaggia e alle rocce di Capo Benjamin. Visitata la spiaggia torniamo quindi al viottolo e lo imbocchiamo verso destra ed, in 200 metri circa, arriviamo all’Aurelia, che imbocchiamo verso sinistra, Sull’Aurelia, in poco più di 200 metri raggiungiamo la galleria della Mortola (450 m. circa), che dobbiamo attraversare su comodo marciapiede e quindi, in meno di 400 metri, raggiungiamo il parcheggio.
Conclusioni: giro breve ma che prende molto più tempo di quanto si possa immaginare per le difficoltà sia di orientamento ed esplorazione su tracce a volte appena accennate, sia per quelle tecniche dovute a tratti esposti o dove si devono usare le mani, è tuttavia possibile ultimarlo in una mezza giornata piena, ma consiglio di dedicarvici una giornata intera per godere appieno dei tanti punti di interesse che il giro presenta, in particolare il bellissimo sentiero a picco sul mare Punta Garavano e Capo Mortola, la scogliera di Punta Garavano con le vene di roccia rossa e di quarzo, la bella spiaggia di Capo Mortola con i suoi fossili, nonché le altre cale e spiagge, alcune selvagge e solitarie che costellano il percorso.
Cap Martin e Montecarlo dall'Aurelia
Balzi Rossi dall'Aurelia più da lontano
Capo Mortola dall'Aurelia
Infiorescenza di fiorellini bianchi a Capo Mortola più da lontano
Ponticello Villa Hanbury sopra il sentiero
Vegetazione rigogliosa Villa Hanbury incombe sopra il sentiero
3 Infiorescenze fiorellini bianchi a Capo Mortola
Spiaggia e scogliera a est Capo Mortola più da vicino
Spiaggia a est Capo Mortola
Profilo scuro Capo Mortola dalla ferrovia primo piano
Profilo scuro Capo Mortola dalla ferrovia più da lontano ancora più chiara
Scogliera a est Capo Mortola primo piano più da vcino
Sentiero costiero per Capo Mortola
Capo Mortola da sentiero costiero
Ponticello Francesca e Capo Mortola
Muri Villa Hanbury sommersi da vegetazione avvicinandosi a spiaggia della Mortola
Spiaggia della Mortola con il Capo sullo sfondo
Spiaggia della Mortola con il Capo sullo sfondo più da vicino
Spiaggia della Mortola col flash
Scogliera gradonata in spiaggia della Mortola
Ciotolo rotondo bucherellato sulla spiaggia della Mortola
Pietra bucherellata sula spiaggia della Mortola
Conchiglia inglobata in roccia sulla spiaggia della Mortola
Fossili di nummuliti e patelle sulla spiaggia della Mortola
Fossili a bastoncini sulla spiaggia della Mortola
Fossile concavo di Bivalva sulla spiaggia della Mortola
Chiocciola fossile sulla spiaggia della Mortola
Bivalva parzialmente fossile sulla spiaggia della Mortola
Fossile di Bivalva sulla spiaggia della Mortola
Flabellum fossile sulla spiaggia della Mortola
Flabellum fossile più da vicino sulla spiaggia della Mortola
Flabellum fossile primo piano sulla spiaggia della Mortola
Altro Flabellum fossile primo piano sulla spiaggia della Mortola
Rametto corallo fossile sulla spiaggia della Mortola
Fossile convesso di Bivalva sulla spiaggia della Mortola
Spiaggia della Mortola lato ovest primo piano
Scogliera gradonata in spiaggia della Mortola più da vicino
Spiaggia e Capo Mortola
Spiaggia e Capo Mortola primo piano
Albero spiaggia e Capo Mortola dall'alto
Spiaggia e Capo Mortola più da vicino
Fossile conchiglia a spirale slla spiaggia della Mortola
Fossile a punto interrogativo sulla spiaggia della Mortola
Spiaggia Capo Mortola da ovest
Spiaggia Capo Mortola da ovest più da vicino
Masso tempestato di nummuliti sulla spiaggia della Mortola
Masso tempestato di nummuliti sulla spiaggia della Mortola più da vicino
Scogliera Capo Mortola e Cap Martin sullo sfondo
Scoglio-Isola davanti a Capo Mortola
Cannone e Cap Martin da Capo Mortola
Ancora altro Flabellum fossile primo piano sulla spiaggia della Mortola
Sperone di roccia a Capo Mortola e vista su Montecarlo
Capo Mortola con cannone
Fossile di Conchiglia a spirale e ramo di corallo sulla spiaggia della Mortola
Fine del sentiero a Capo Mortola
Fossile convesso di Bivalva sulla spiaggia della Mortola più da vicino
Fine del sentiero a Capo Mortola più da vicino
Scogliere verso la Francia da Capo Mortola
Ponticelli su sentiero per spiaggia della Mortola
Spiaggia della Mortola lato ovest col flash
Scogliera gradonata in spiaggia della Mortola ancora più da vicino
Spiaggia della Mortola tornando alla macchina più da lontano
Panchina in marmo e vista fino a Capo Mortola
Spiaggia e scogliera a est Capo Mortola scendendovi
Arisaro rosso tra i muri di Villa Hanbury vista verticale
Fossili sui muri di Villa Hanbury
Fossile venato sui muri di Villa Hanbury
Fossile sui muri di Villa Hanbury
Spiaggia Capo Benjamin
Promontorio a fine spiaggia in Capo Benjamin
Capo Mortola da spiaggia Capo Benjamin
Scogliera Capo Benjamin
Pino marittimo a picco su scogliera in Capo Benjamin
Capo Benjamin e costa est
Scogliera Capo Benjamin primo piano
Scogliera Capo Benjamin primissimo piano
Scogliera Capo Benjamin primissimo piano più da lontano
Scogliera Capo Benjamin primo piano più da vicino
Luci del tramonto su costa est andando a Capo Mortola
Tramonto su Capo Mortola
Ponticello in pietra e tramonto a Capo Mortola
Tramonto su Capo Mortola più da vicino
Ponticello in pietra e vista est al tramonto a Capo Mortola
Tramonto su Capo Mortola ancora più da vicino
Sottopasso tra le mura di Villa Hanbury
Spiaggia a ovest Capo Mortola più da vicino
Primo piano Punta Garavano da parco Locanda Benjamin
Punta Garavano da parco Locanda Benjamin
Cactus e mare da parco Locanda Benjamin
Cactus e Punta Garavano da parco Locanda Benjamin più da vicino
Cengia attrezzata ad est Baia Benjamin
Punta rocciosa ad est Baia Benjamin primo piano
Scogliera ad est Baia Benjamin
Spiaggia Baia Benjamin e Punta Garavano primo piano andandovi
Spiaggia Baia Benjamin e Punta Garavano andandovi
Inizio sentiero per periplo Punta Garavano
Punta Garavano andandovi
Isolotto a Punta Garavano
Piscinette a Punta Garavano
Vena di quarzo a Punta Garavano più da lontano
Piscinetta in vena quarzo e isolotto Punta Garavano
Due piscinette a Punta Garavano
Piscinetta e rocce rosse a Punta Garavano
Piscinetta rocce rosse e Punta Garavano
Piscinetta rocce rosse e Punta Garavano più da vicino
Piscinetta rocce rosse e Punta Garavano ancora più da vicino
Piscinetta rocce rosse e Punta Garavano ancora più da vicino
Piscinetta rocce rosse e Punta Garavano primo piano
Piscinetta tra rocce rosse a Punta Garavano
Punta Garavano con piscinetta
Piscinetta a Punta Garavano e vista ovest
Faraglioni a Punta Garavano
Balzi Rossi da Punta Garavano
Sentiero Punta Garavano verso ovest
Sentiero Punta Garavano verso est
Isolotto davanti a Spiaggia delle Uova da Punta Garavano
Sentiero sopra ferrovia
Punta Garavano andando verso Capo Mortola
Spiaggetta con isolotti da sopra
Spiaggetta con isolotti scendendovi
Vista est da spiaggetta con isolotti
Scogliera andando verso ovest da spiaggetta con isolotti
Spiaggia ad ovest spiaggetta con isolotti
Larga cengia e spiaggetta successiva
Larga cengia percorrendo scogliera verso ovest
Larga cengia e spiaggia a ovest
Larga cengia e spiaggia a ovest più da vicino
Punta rocciosa e Punta Garavano in lontananza
Scogliera andando verso Baia Benjamin
Baia Benjamin da scogliera ad est
Scogliera superata per andare verso Baia Benjamin
Spiaggetta e punta rocciosa tornando a spiaggetta con isolotti
Spiaggetta e punta rocciosa andando a spiaggetta con isolotti
Spiaggetta con isolotti andandovi
Parapetto di roccia e isolotto
Isolotti e mare d'oro
Spiaggia con isolotti davanti vista da est
Punta rocciosa a est spiaggia con isolotti
Spiaggia con isolotto e scia di luce sul mare
Spiaggette e punta rocciosa risalendo al sentiero
Sentiero a picco su scogliera andando verso Capo Mortola
Punta rocciosa da sentiero soprastante
Sentiero a picco su scogliera andando verso Capo Mortola
Scogliera da sentiero a picco soprastante
Punte rocciose da sentiero soprastante
Punta rocciosa con intaglio da sentiro soprastante
Primo piano punta rocciosa con intaglio da sentiro soprastante
Discesa a punta rocciosa da sentiero soprastante
Punta stratificata da sentiero soprastante
Due punte rocciose e Capo Mortola
Due punte rocciose e Capo Mortola più da vicino
Due punte rocciose e Capo Mortola più da lontano
Spiaggetta andando verso Capo Mortola
Scogliera stratificata andando verso Capo Mortola
Punte rocciose a ovest andando verso Capo Mortola
Punta rocciosa andando verso Capo Mortola
Piscinetta in scogliera andando verso Capo Mortola
Punta rocciosa andando verso Capo Mortola più da vicino
Spiaggia a ovest Capo Mortola
Capo Mortola da ovest
Ponticello in pietra andando a spiaggia Mortola
Tramonto andando a spiaggia Mortola
Tramonto da spiaggia Capo Mortola
Mura Villa Hanbury da spiaggia Capo Mortola
Fossile su spiaggia Capo Mortola più da vicino
Conchiglia fossile su spiaggia Capo Mortola
Tramonto da spiaggia Capo Mortola
Fossile su spiaggia Capo Mortola
Grosso fossile a Capo Mortola
Fossile a Capo Mortola
Fossile a Capo Mortola
Martedì 8-12-2020: Punta Garavano (30-0) – Capo Mortola (30-0) - Capo Benjamin (45-0) e ritorno per la SS1 Aurelia.
Partecipanti: Chiara e soundofsilence.
Lunghezza: 7,3 Km il giro completo, giro che in effetti risulta dall’unione di più giri esplorativi da me effettuati.
Dislivello: difficile quantificare tutte le discese e risalite, comunque all’incirca 250 m.
Difficoltà: si tratta di un percorso in generale EE, tranne il ritorno su Via Aurelia, classificabile turistico, T, tratto volendo evitabile ripercorrendo in parte a ritroso il percorso effettuato, ma che alla fine è consigliabile per un veloce ritorno, dato anche il tempo che richiede sicuramente l’orientarsi ed esplorare le varie scogliere e cale. Nel dettaglio la spiaggia Benjamin e il periplo di Punta Garavano non presentano difficoltà di sorta, quindi E, eccetto l’ultimo tratto di scogliera ad est della Spiaggia Benjamin, che presenta un tratto attrezzato con cavo d’acciaio (non in ottime condizioni, ma usabile) per superare una breve cengia rocciosa, superabile comunque anche senza; il tratto di sentiero e scogliere poi tra Punta Garavano e Capo Mortola è decisamente impegnativo in quanto stretto ed esposto sul ciglio della scogliera e alcune discese a mare lo sono altrettanto, altre sono semplici e alcune richiedono invece l’uso delle mani con passaggi al massimo di I. Discorso diverso per il periplo invece di Capo Mortola, dove il percorso è in genere facile, ma il crollo dell’ultimo ponticello per la spiaggia di Capo Mortola obbliga ad un passaggio non facile per superare un salto di roccia, direi III grado, data la mancanza di appigli, ma non esposto, ed un secondo passaggio meno tecnico, ma comunque un po’ esposto sul mare è necessario per continuare dalla spiaggia verso ovest; infine la zona di Capo Benjamin presenta un facile cancello da superare e una ripida discesa di una breve scarpata, entrambe le cose considerabile EE, per il resto facile.
Percorso in macchina: da Genova in autostrada fino all’uscita di Ventimiglia, subito dopo l’uscita si prende a destra per Ventimiglia, lasciando a sinistra per Cuneo e Limone, passiamo quindi il viadotto sul Roja e prendiamo subito a destra per Ventimiglia e Villa Hanbury. Continuiamo quindi in direzione mare per oltre 1,5 Km, fino alle segnalazioni verso destra per la Francia, che seguiamo attraversando nuovamente il Roja, oltre al quale prendiamo ancora a destra sempre seguendo le indicazioni per la francia. Superiamo quindi un lungo tunnel e giungiamo quindi in località Latte e, appena superato il centro abitato, troviamo un bivio dove a destra è indicato per Villa Hanbury e Ponte San Luigi, mentre noi prendiamo a sinistra per Ponte San Ludovico e, dopo poco, incontriamo un primo tunnel (Galleria della Mortola), superato il quale cerchiamo un parcheggio sulla sinistra, che troviamo in corrispondenza di un’interruzione del marciapiede dirimpetto ad una piazzola sul mare, il cui accesso è però bloccato dal guardrail.
Percorso a piedi: premetto che il percorso che mi accingo a descrivere è un sunto di più gite diverse in cui ho esplorato le varie parti della zona e che quindi nella traccia GPS qui allegata non troverete il periplo completo di Capo Mortola né la visita a Capo Benjamin, ma volendo potete comunque contattarmi per le altre tracce.
Dal parcheggio proseguiamo per un centinaio di metri sulla strada asfaltata (si tratta della SS1 Aurelia) in direzione Francia giungendo così al cancello della Locanda Benjamin, sulla sinistra del quale troviamo un sentierino che vi accede attraverso un varco nella recinzione (direi che non si tratta di una violazione di proprietà privata in quanto vi si può accedere senza recinzioni da ovest, come descritto più avanti). Superata la recinzione continuiamo quindi al margine sinistro del prato successivo, per poi immetterci sulla stradina proveniente dal cancello, con la quale scendiamo verso il mare. Poco prima di giungere al mare la stradina si biforca, proseguendo verso sinistra per una cinquantina di metri, per esaurirsi sopra una spiaggetta di difficile (ma non impossibile) accesso da qui, mentre a destra si scende verso la locanda e la spiaggia principale (Spiaggia Baia Benjamin). Fatta la breve deviazione a sinistra e rinunciato a scendere la spiaggetta, che raggiungeremo successivamente per la più facile scogliera, ci dirigiamo a destra e scendiamo alla spiaggia. Raggiunta la spiaggia la percorriamo verso sinistra giungendo prima alla spiaggetta di cui sopra e quindi ad un punto attrezzato con cavo metallico che aiuta a superare una breve cengia esposta sul mare, superata la quale raggiungiamo una nuova spiaggetta, oltre la quale diventa assai difficile proseguire senza entrare in mare. Invertiamo quindi marcia e ripercorriamo i nostri passi fino al punto in cui siamo scesi in spiaggia, raggiunto il quale continuiamo a percorrere la spiaggia verso ovest fino al suo termine, dove imbocchiamo uno stradino verso destra e quindi, seguendolo, iniziamo il periplo di Punta Garavano. Giunti quindi nei pressi dell’estremità della punta lasciamo il viottolo per continuare su scogliera, che qui presenta alcune belle vene di quarzo e di roccia rossa e anche alcune piccole piscine naturali che vale la pena di visitare. Attraversiamo quindi la scogliera paralleli al viottolo che stavamo percorrendo, per poi riprenderlo poco meno di 100 metri più avanti. Concludiamo quindi il periplo di Punta Garavano arrivando ad un bivio: a sinistra si va ai Balzi Rossi e alla Spiaggia delle Uova, mentre noi prendiamo a destra trovando, dopo poco, un nuovo bivio, dove a sinistra si sale verso Grimaldi, mentre noi prendiamo a destra, raggiungendo dopo 150 metri circa l’Aurelia, che iniziamo a percorrere verso est. Percorriamo quindi la strada superando il breve tunnel della Dogana e quindi passiamo davanti al cancello della Locanda Benjamin, 50 metri dopo il quale imbocchiamo un sentierino a destra, in corrispondenza di una interruzione del marciapiede simile a quella, poco più avanti, presso la quale abbiamo parcheggiato. Scendiamo quindi sul sentierino, poi percorriamo un tratto parallelo e sovrastante alla ferrovia quindi riprendiamo a scendere fino ad incrociare un altro sentiero parallelo alla costa e sul ciglio del mare, che imbocchiamo verso destra, giungendo subito sul ciglio di una bella spiaggetta, apparentemente inaccessibile; guardando meglio una esile cengia verso sinistra permette di scendervi con attenzione, ma senza difficoltà. Dalla spiaggetta si può percorrere la scogliera verso destra (ovest) per circa 150 metri senza difficoltà, attraverso anche una spettacolare e larga cengia che ci porta ad un ultima spiaggetta, oltre la quale, per proseguire, occorre arrampicare con passaggi di II che permettono di avanzare ancora qualche metro e di giungere a vedere, distante una ventina di metri, il punto in cui ci siamo arrestati precedentemente esplorando la baia Benjamin. Torniamo quindi sui nostri passi fino al punto in cui siamo scesi alla prima spiaggia e continuiamo in direzione opposta (est) passando all’interno di un curioso parapetto di roccia (possibile anche passare all’esterno ma se il mare è mosso si rischia di bagnarsi), per giungere ad una nuova spiaggetta oltre la quale troviamo una punta rocciosa che ci impedisce di proseguire senza compiere un difficile guado saltando sulle rocce, impossibile comunque da eseguire senza bagnarsi se il mare non è più che calmo. Rinunciato quindi al guado torniamo per pochi metri indietro, individuando una cengia terrosa che permette di risalire al soprastante sentiero, che imbocchiamo verso destra (est), trovando subito, in rapida sequenza, due successive brevi discese a mare che, però, nell’occasione ignoriamo. Una trentina di metri dopo la seconda discesa a mare è possibile deviare a destra per raggiungere l’estremità di una punta panoramica, poco prima della quale vi è una terza discesa a mare sulla sinistra, anche questa rimandata ad un’altra volta.
Riprendiamo quindi a seguire lo stretto e suggestivo sentierino a picco sul mare in direzione est, saltando una nuova discesa a mare dopo 150 metri, per poi imboccare invece la successiva dopo quasi altrettanti metri, discesa piuttosto impegnativa in cui bisogna usare un poco le mani per giungere ad una nuova spiaggetta. Tornati dalla spiaggetta riprendiamo a percorrere il sentierino verso est, deviando a destra sulla successiva punta rocciosa, per poi riprendere il percorso verso est, giungendo in breve ad una spiaggia dove sono presenti resti di costruzioni, che si raggiunge con pochi metri di deviazione. Da questa spiaggia sarebbe possibile poi proseguire lungamente sull’arenile e sui successivi probabilmento giungendo fin quasi a Capo Mortola, ma nell’occasione, avendo meno di mezza giornata a disposizione, abbiamo preferito evitare. Siamo quindi risaliti pochi metri e, constatato che il sentierino non continua più verso est, abbiamo seguito una traccia che risale verso nord-ovest fin quasi a raggiungere i binari della ferrovia.
In vista dei binari si continua su traccia infrascata, parallela agli stessi, sempre in direzione est, scendendo sui sedimenti adiacenti ai binari quando il sentiero non è più percorribile o individuabile, per poi tornare quindi a percorrere il sentiero sempre nella stessa direzione. Dopo quindi oltre 200 metri paralleli, o sui, binari, giungiamo ad incrociare un sentiero più evidente, che imbocchiamo verso destra in discesa, per poi girare a sinistra e percorrere un largo sentiero attraverso le mura di Villa Hanbury. Alla fine delle mura incrociamo quindi un sentiero parallelo alla costa, che imbocchiamo verso destra, iniziando così il periplo di Capo Mortola. Il sentiero quindi svolta a destra e supera un paio di graziosi ponticelli in pietra, ma il terzo purtroppo è franato e costringe a superare un difficile, ma basso e non esposto, salto di roccia per raggiungere la spiaggia di Capo Mortola, ricca di fossili. All’estremità ovest della spiaggetta il sentiero è franato e, a prima vista, il passaggio sembra troppo pericoloso, ma, poi, guardando meglio si individuano appoggi e appigli che permettono di passare con un poco di attenzione. Un breve tratto di scogliera e giungiamo quindi su una nuova, molto più grande spiaggia, proprio in corrispondenza del bar di Villa Hanbury dal quale ci separa un cancello. Anche qui molti fossili- Si può quindi proseguire ancora verso la scogliera di Capo Mortola, dove troneggia anche un bel cannone. Ancora qualche passo e la recinzione di Villa Hanbury che si estende perdipiù un poco all'esterno fino al bordo della scogliera a picco per non lasciare il minimo passaggio impedisce la prosecuzione, torniamo quindi indietro sui nostri passi fino al punto in cui abbiamo iniziato il periplo del capo, proseguendo quindi dritti, invece di svoltare a sinistra tra le mura di Villa Hanbury dove siamo passati all’andata. Novanta metri dopo questo punto troviamo un bivio: continuando dritti a sinistra, e al successivo bivio a destra, arriviamo in breve all’Aurelia, mentre noi prendiamo invece il sentierino a destra, che scende ai binari della ferrovia e poi svolta a destra verso il mare. Si giunge così ad una spiaggia adiacente alla scogliera di Capo Benjamin ed una scarpata ripida e terrosa ci sbarra la strada per la prosecuzione verso il predetto Capo. Per proseguire occorre invece scavalcare un cancello sul retro della spiaggia (scavalcamento facile e anche qui non credo si possa parlare di violazione di proprietà privata, stante la mancanza di segnalazioni e la possibilità di accedervi liberamente dall’altro lato) e quindi piegare a destra su un ripiano erboso, fino al limitare dello stesso. Scendiamo quindi una ripida, ma breve e non difficile, scarpata scavalcando poi un fosso tra le canne e raggiungiamo quindi un viottolo dal quale si può accedere, tramite un basso cancelletto, alla successiva spiaggia e alle rocce di Capo Benjamin. Visitata la spiaggia torniamo quindi al viottolo e lo imbocchiamo verso destra ed, in 200 metri circa, arriviamo all’Aurelia, che imbocchiamo verso sinistra, Sull’Aurelia, in poco più di 200 metri raggiungiamo la galleria della Mortola (450 m. circa), che dobbiamo attraversare su comodo marciapiede e quindi, in meno di 400 metri, raggiungiamo il parcheggio.
Conclusioni: giro breve ma che prende molto più tempo di quanto si possa immaginare per le difficoltà sia di orientamento ed esplorazione su tracce a volte appena accennate, sia per quelle tecniche dovute a tratti esposti o dove si devono usare le mani, è tuttavia possibile ultimarlo in una mezza giornata piena, ma consiglio di dedicarvici una giornata intera per godere appieno dei tanti punti di interesse che il giro presenta, in particolare il bellissimo sentiero a picco sul mare Punta Garavano e Capo Mortola, la scogliera di Punta Garavano con le vene di roccia rossa e di quarzo, la bella spiaggia di Capo Mortola con i suoi fossili, nonché le altre cale e spiagge, alcune selvagge e solitarie che costellano il percorso.
Cap Martin e Montecarlo dall'Aurelia
Balzi Rossi dall'Aurelia più da lontano
Capo Mortola dall'Aurelia
Infiorescenza di fiorellini bianchi a Capo Mortola più da lontano
Ponticello Villa Hanbury sopra il sentiero
Vegetazione rigogliosa Villa Hanbury incombe sopra il sentiero
3 Infiorescenze fiorellini bianchi a Capo Mortola
Spiaggia e scogliera a est Capo Mortola più da vicino
Spiaggia a est Capo Mortola
Profilo scuro Capo Mortola dalla ferrovia primo piano
Profilo scuro Capo Mortola dalla ferrovia più da lontano ancora più chiara
Scogliera a est Capo Mortola primo piano più da vcino
Sentiero costiero per Capo Mortola
Capo Mortola da sentiero costiero
Ponticello Francesca e Capo Mortola
Muri Villa Hanbury sommersi da vegetazione avvicinandosi a spiaggia della Mortola
Spiaggia della Mortola con il Capo sullo sfondo
Spiaggia della Mortola con il Capo sullo sfondo più da vicino
Spiaggia della Mortola col flash
Scogliera gradonata in spiaggia della Mortola
Ciotolo rotondo bucherellato sulla spiaggia della Mortola
Pietra bucherellata sula spiaggia della Mortola
Conchiglia inglobata in roccia sulla spiaggia della Mortola
Fossili di nummuliti e patelle sulla spiaggia della Mortola
Fossili a bastoncini sulla spiaggia della Mortola
Fossile concavo di Bivalva sulla spiaggia della Mortola
Chiocciola fossile sulla spiaggia della Mortola
Bivalva parzialmente fossile sulla spiaggia della Mortola
Fossile di Bivalva sulla spiaggia della Mortola
Flabellum fossile sulla spiaggia della Mortola
Flabellum fossile più da vicino sulla spiaggia della Mortola
Flabellum fossile primo piano sulla spiaggia della Mortola
Altro Flabellum fossile primo piano sulla spiaggia della Mortola
Rametto corallo fossile sulla spiaggia della Mortola
Fossile convesso di Bivalva sulla spiaggia della Mortola
Spiaggia della Mortola lato ovest primo piano
Scogliera gradonata in spiaggia della Mortola più da vicino
Spiaggia e Capo Mortola
Spiaggia e Capo Mortola primo piano
Albero spiaggia e Capo Mortola dall'alto
Spiaggia e Capo Mortola più da vicino
Fossile conchiglia a spirale slla spiaggia della Mortola
Fossile a punto interrogativo sulla spiaggia della Mortola
Spiaggia Capo Mortola da ovest
Spiaggia Capo Mortola da ovest più da vicino
Masso tempestato di nummuliti sulla spiaggia della Mortola
Masso tempestato di nummuliti sulla spiaggia della Mortola più da vicino
Scogliera Capo Mortola e Cap Martin sullo sfondo
Scoglio-Isola davanti a Capo Mortola
Cannone e Cap Martin da Capo Mortola
Ancora altro Flabellum fossile primo piano sulla spiaggia della Mortola
Sperone di roccia a Capo Mortola e vista su Montecarlo
Capo Mortola con cannone
Fossile di Conchiglia a spirale e ramo di corallo sulla spiaggia della Mortola
Fine del sentiero a Capo Mortola
Fossile convesso di Bivalva sulla spiaggia della Mortola più da vicino
Fine del sentiero a Capo Mortola più da vicino
Scogliere verso la Francia da Capo Mortola
Ponticelli su sentiero per spiaggia della Mortola
Spiaggia della Mortola lato ovest col flash
Scogliera gradonata in spiaggia della Mortola ancora più da vicino
Spiaggia della Mortola tornando alla macchina più da lontano
Panchina in marmo e vista fino a Capo Mortola
Spiaggia e scogliera a est Capo Mortola scendendovi
Arisaro rosso tra i muri di Villa Hanbury vista verticale
Fossili sui muri di Villa Hanbury
Fossile venato sui muri di Villa Hanbury
Fossile sui muri di Villa Hanbury
Spiaggia Capo Benjamin
Promontorio a fine spiaggia in Capo Benjamin
Capo Mortola da spiaggia Capo Benjamin
Scogliera Capo Benjamin
Pino marittimo a picco su scogliera in Capo Benjamin
Capo Benjamin e costa est
Scogliera Capo Benjamin primo piano
Scogliera Capo Benjamin primissimo piano
Scogliera Capo Benjamin primissimo piano più da lontano
Scogliera Capo Benjamin primo piano più da vicino
Luci del tramonto su costa est andando a Capo Mortola
Tramonto su Capo Mortola
Ponticello in pietra e tramonto a Capo Mortola
Tramonto su Capo Mortola più da vicino
Ponticello in pietra e vista est al tramonto a Capo Mortola
Tramonto su Capo Mortola ancora più da vicino
Sottopasso tra le mura di Villa Hanbury
Spiaggia a ovest Capo Mortola più da vicino
Primo piano Punta Garavano da parco Locanda Benjamin
Punta Garavano da parco Locanda Benjamin
Cactus e mare da parco Locanda Benjamin
Cactus e Punta Garavano da parco Locanda Benjamin più da vicino
Cengia attrezzata ad est Baia Benjamin
Punta rocciosa ad est Baia Benjamin primo piano
Scogliera ad est Baia Benjamin
Spiaggia Baia Benjamin e Punta Garavano primo piano andandovi
Spiaggia Baia Benjamin e Punta Garavano andandovi
Inizio sentiero per periplo Punta Garavano
Punta Garavano andandovi
Isolotto a Punta Garavano
Piscinette a Punta Garavano
Vena di quarzo a Punta Garavano più da lontano
Piscinetta in vena quarzo e isolotto Punta Garavano
Due piscinette a Punta Garavano
Piscinetta e rocce rosse a Punta Garavano
Piscinetta rocce rosse e Punta Garavano
Piscinetta rocce rosse e Punta Garavano più da vicino
Piscinetta rocce rosse e Punta Garavano ancora più da vicino
Piscinetta rocce rosse e Punta Garavano ancora più da vicino
Piscinetta rocce rosse e Punta Garavano primo piano
Piscinetta tra rocce rosse a Punta Garavano
Punta Garavano con piscinetta
Piscinetta a Punta Garavano e vista ovest
Faraglioni a Punta Garavano
Balzi Rossi da Punta Garavano
Sentiero Punta Garavano verso ovest
Sentiero Punta Garavano verso est
Isolotto davanti a Spiaggia delle Uova da Punta Garavano
Sentiero sopra ferrovia
Punta Garavano andando verso Capo Mortola
Spiaggetta con isolotti da sopra
Spiaggetta con isolotti scendendovi
Vista est da spiaggetta con isolotti
Scogliera andando verso ovest da spiaggetta con isolotti
Spiaggia ad ovest spiaggetta con isolotti
Larga cengia e spiaggetta successiva
Larga cengia percorrendo scogliera verso ovest
Larga cengia e spiaggia a ovest
Larga cengia e spiaggia a ovest più da vicino
Punta rocciosa e Punta Garavano in lontananza
Scogliera andando verso Baia Benjamin
Baia Benjamin da scogliera ad est
Scogliera superata per andare verso Baia Benjamin
Spiaggetta e punta rocciosa tornando a spiaggetta con isolotti
Spiaggetta e punta rocciosa andando a spiaggetta con isolotti
Spiaggetta con isolotti andandovi
Parapetto di roccia e isolotto
Isolotti e mare d'oro
Spiaggia con isolotti davanti vista da est
Punta rocciosa a est spiaggia con isolotti
Spiaggia con isolotto e scia di luce sul mare
Spiaggette e punta rocciosa risalendo al sentiero
Sentiero a picco su scogliera andando verso Capo Mortola
Punta rocciosa da sentiero soprastante
Sentiero a picco su scogliera andando verso Capo Mortola
Scogliera da sentiero a picco soprastante
Punte rocciose da sentiero soprastante
Punta rocciosa con intaglio da sentiro soprastante
Primo piano punta rocciosa con intaglio da sentiro soprastante
Discesa a punta rocciosa da sentiero soprastante
Punta stratificata da sentiero soprastante
Due punte rocciose e Capo Mortola
Due punte rocciose e Capo Mortola più da vicino
Due punte rocciose e Capo Mortola più da lontano
Spiaggetta andando verso Capo Mortola
Scogliera stratificata andando verso Capo Mortola
Punte rocciose a ovest andando verso Capo Mortola
Punta rocciosa andando verso Capo Mortola
Piscinetta in scogliera andando verso Capo Mortola
Punta rocciosa andando verso Capo Mortola più da vicino
Spiaggia a ovest Capo Mortola
Capo Mortola da ovest
Ponticello in pietra andando a spiaggia Mortola
Tramonto andando a spiaggia Mortola
Tramonto da spiaggia Capo Mortola
Mura Villa Hanbury da spiaggia Capo Mortola
Fossile su spiaggia Capo Mortola più da vicino
Conchiglia fossile su spiaggia Capo Mortola
Tramonto da spiaggia Capo Mortola
Fossile su spiaggia Capo Mortola
Grosso fossile a Capo Mortola
Fossile a Capo Mortola
Fossile a Capo Mortola
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Capo Mortola.
Bellissimi i fossili
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Re: Capo Mortola.
Che bello . Ci sono passato vicino tante volte e non sapevo nemmeno che esistesse 'sto sentiero ....
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
- soundofsilence
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Re: Capo Mortola.
in effetti non esiste....daniele64 wrote: Che bello . Ci sono passato vicino tante volte e non sapevo nemmeno che esistesse 'sto sentiero ....
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Capo Mortola.
Beh , non c'è un intero sentiero costiero che permetta una facile traversata point to point ma mi pare dalle foto che ci siano ampi tratti di tracciato ( magari in cattivo stato ) a Capo Mortola e a capo Garavan. È già qualcosa ...
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Re: Capo Mortola.
Nuova versione arricchita di poche cose, ma molto interessanti.
Martedì 8-12-2020: Punta Garavano (30-0) – Capo Mortola (30-0) - Capo Benjamin (45-0) e ritorno per la SS1 Aurelia.
Partecipanti: Chiara, Ivonne e soundofsilence.
Lunghezza: 7,3 Km il giro completo, giro che in effetti risulta dall’unione di più giri esplorativi da me effettuati.
Dislivello: difficile quantificare tutte le discese e risalite, comunque all’incirca 250 m.
Difficoltà: si tratta di un percorso in generale EE, tranne il ritorno su Via Aurelia, classificabile turistico, T, tratto volendo evitabile ripercorrendo in parte a ritroso il percorso effettuato, ma che alla fine è consigliabile per un veloce ritorno, dato anche il tempo che richiede sicuramente l’orientarsi ed esplorare le varie scogliere e cale. Nel dettaglio la spiaggia Benjamin e il periplo di Punta Garavano non presentano difficoltà di sorta, quindi E, eccetto l’ultimo tratto di scogliera ad est della Spiaggia Benjamin, che presenta un tratto attrezzato con cavo d’acciaio (non in ottime condizioni, ma usabile) per superare una breve cengia rocciosa, superabile comunque anche senza; il tratto di sentiero e scogliere poi tra Punta Garavano e Capo Mortola è decisamente impegnativo in quanto stretto ed esposto sul ciglio della scogliera e alcune discese a mare lo sono altrettanto, altre sono semplici e alcune richiedono invece l’uso delle mani con passaggi al massimo di I. Discorso diverso per il periplo invece di Capo Mortola, dove il percorso è in genere facile, ma il crollo dell’ultimo ponticello per la spiaggia di Capo Mortola obbliga ad un passaggio non facile per superare un salto di roccia, direi III grado, data la mancanza di appigli, ma non esposto, ed un secondo passaggio meno tecnico, ma comunque un po’ esposto sul mare è necessario per continuare dalla spiaggia verso ovest; infine la zona di Capo Benjamin presenta un facile cancello da superare e una ripida discesa di una breve scarpata, entrambe le cose considerabile EE, per il resto facile.
Percorso in macchina: da Genova in autostrada fino all’uscita di Ventimiglia, subito dopo l’uscita si prende a destra per Ventimiglia, lasciando a sinistra per Cuneo e Limone, passiamo quindi il viadotto sul Roja e prendiamo subito a destra per Ventimiglia e Villa Hanbury. Continuiamo quindi in direzione mare per oltre 1,5 Km, fino alle segnalazioni verso destra per la Francia, che seguiamo attraversando nuovamente il Roja, oltre al quale prendiamo ancora a destra sempre seguendo le indicazioni per la francia. Superiamo quindi un lungo tunnel e giungiamo quindi in località Latte e, appena superato il centro abitato, troviamo un bivio dove a destra è indicato per Villa Hanbury e Ponte San Luigi, mentre noi prendiamo a sinistra per Ponte San Ludovico e, dopo poco, incontriamo un primo tunnel (Galleria della Mortola), superato il quale cerchiamo un parcheggio sulla sinistra, che troviamo in corrispondenza di un’interruzione del marciapiede dirimpetto ad una piazzola sul mare, il cui accesso è però bloccato dal guardrail.
Percorso a piedi: premetto che il percorso che mi accingo a descrivere è un sunto di più gite diverse in cui ho esplorato le varie parti della zona e che quindi nella traccia GPS qui allegata non troverete il periplo completo di Capo Mortola né la visita a Capo Benjamin, ma volendo potete comunque contattarmi per le altre tracce. Dal parcheggio proseguiamo per un centinaio di metri sulla strada asfaltata (si tratta della SS1 Aurelia) in direzione Francia giungendo così al cancello della Locanda Benjamin, sulla sinistra del quale troviamo un sentierino che vi accede attraverso un varco nella recinzione (direi che non si tratta di una violazione di proprietà privata in quanto vi si può accedere senza recinzioni da ovest, come descritto più avanti). Superata la recinzione continuiamo quindi al margine sinistro del prato successivo, per poi immetterci sulla stradina proveniente dal cancello, con la quale scendiamo verso il mare. Poco prima di giungere al mare la stradina si biforca, proseguendo verso sinistra per una cinquantina di metri, per esaurirsi sopra una spiaggetta di difficile (ma non impossibile) accesso da qui, mentre a destra si scende verso la locanda e la spiaggia principale (Spiaggia Baia Benjamin). Fatta la breve deviazione a sinistra e rinunciato a scendere la spiaggetta, che raggiungeremo successivamente per la più facile scogliera, ci dirigiamo a destra e scendiamo alla spiaggia. Raggiunta la spiaggia la percorriamo verso sinistra giungendo prima alla spiaggetta di cui sopra e quindi ad un punto attrezzato con cavo metallico che aiuta a superare una breve cengia esposta sul mare, superata la quale raggiungiamo una nuova spiaggetta, oltre la quale diventa assai difficile proseguire senza entrare in mare. Invertiamo quindi marcia e ripercorriamo i nostri passi fino al punto in cui siamo scesi in spiaggia, raggiunto il quale continuiamo a percorrere la spiaggia verso ovest fino al suo termine, dove imbocchiamo uno stradino verso destra e quindi, seguendolo, iniziamo il periplo di Punta Garavano. Giunti quindi nei pressi dell’estremità della punta lasciamo il viottolo per continuare su scogliera, che qui presenta alcune belle vene di quarzo e di roccia rossa e anche alcune piccole piscine naturali che vale la pena di visitare. Attraversiamo quindi la scogliera paralleli al viottolo che stavamo percorrendo, per poi riprenderlo poco meno di 100 metri più avanti. Concludiamo quindi il periplo di Punta Garavano arrivando ad un bivio: a sinistra si va ai Balzi Rossi e alla Spiaggia delle Uova, mentre noi prendiamo a destra trovando, dopo poco, un nuovo bivio, dove a sinistra si sale verso Grimaldi, mentre noi prendiamo a destra, raggiungendo dopo 150 metri circa l’Aurelia, che iniziamo a percorrere verso est. Percorriamo quindi la strada superando il breve tunnel della Dogana e quindi passiamo davanti al cancello della Locanda Benjamin, 50 metri dopo il quale imbocchiamo un sentierino a destra, in corrispondenza di una interruzione del marciapiede simile a quella, poco più avanti, presso la quale abbiamo parcheggiato. Scendiamo quindi sul sentierino, poi percorriamo un tratto parallelo e sovrastante alla ferrovia quindi riprendiamo a scendere fino ad incrociare un altro sentiero parallelo alla costa e sul ciglio del mare, che imbocchiamo verso destra, giungendo subito sul ciglio di una bella spiaggetta, apparentemente inaccessibile; guardando meglio una esile cengia verso sinistra permette di scendervi con attenzione, ma senza difficoltà. Dalla spiaggetta si può percorrere la scogliera verso destra (ovest) per circa 150 metri senza difficoltà, attraverso anche una spettacolare e larga cengia che ci porta ad un ultima spiaggetta, oltre la quale, per proseguire, occorre arrampicare con passaggi di II che permettono di avanzare ancora qualche metro e di giungere a vedere, distante una ventina di metri, il punto in cui ci siamo arrestati precedentemente esplorando la baia Benjamin. Torniamo quindi sui nostri passi fino al punto in cui siamo scesi alla prima spiaggia e continuiamo in direzione opposta (est) passando all’interno di un curioso parapetto di roccia (possibile anche passare all’esterno ma se il mare è mosso si rischia di bagnarsi), per giungere ad una nuova spiaggetta oltre la quale troviamo una punta rocciosa che ci impedisce di proseguire senza compiere un difficile guado saltando sulle rocce, impossibile comunque da eseguire senza bagnarsi se il mare non è più che calmo. Rinunciato quindi al guado torniamo per pochi metri indietro, individuando una cengia terrosa che permette di risalire al soprastante sentiero, che imbocchiamo verso destra (est), trovando subito, in rapida sequenza, due successive brevi discese a mare che, però, nell’occasione ignoriamo. Una trentina di metri dopo la seconda discesa a mare è possibile deviare a destra per raggiungere l’estremità di una punta panoramica, poco prima della quale vi è una terza discesa a mare sulla sinistra, anche questa rimandata ad un’altra volta. Riprendiamo quindi a seguire lo stretto e suggestivo sentierino a picco sul mare in direzione est, saltando una nuova discesa a mare dopo 150 metri, per poi imboccare invece la successiva dopo quasi altrettanti metri, discesa piuttosto impegnativa in cui bisogna usare un poco le mani per giungere ad una nuova spiaggetta. Tornati dalla spiaggetta riprendiamo a percorrere il sentierino verso est, deviando a destra sulla successiva punta rocciosa, per poi riprendere il percorso verso est, giungendo in breve ad una spiaggia dove sono presenti resti di costruzioni, che si raggiunge con pochi metri di deviazione. Da questa spiaggia sarebbe possibile poi proseguire lungamente sull’arenile e sui successivi probabilmente giungendo fin quasi a Capo Mortola, ma nell’occasione, avendo meno di mezza giornata a disposizione, abbiamo preferito evitare. Siamo quindi risaliti pochi metri e, constatato che il sentierino non continua più verso est, abbiamo seguito una traccia che risale verso nord-ovest fin quasi a raggiungere i binari della ferrovia. In vista dei binari si continua su traccia infrascata, parallela agli stessi, sempre in direzione est, scendendo sui sedimenti adiacenti ai binari quando il sentiero non è più percorribile o individuabile, per poi tornare quindi a percorrere il sentiero sempre nella stessa direzione. Dopo quindi oltre 200 metri paralleli, o sui, binari, giungiamo ad incrociare un sentiero più evidente, che imbocchiamo verso destra in discesa, per poi girare a sinistra e percorrere un largo sentiero attraverso le mura di Villa Hanbury. Alla fine delle mura incrociamo quindi un sentiero parallelo alla costa, che imbocchiamo verso destra, iniziando così il periplo di Capo Mortola. Il sentiero quindi svolta a destra e supera un paio di graziosi ponticelli in pietra, ma il terzo purtroppo è franato e costringe a superare un difficile, ma basso e non esposto, salto di roccia per raggiungere la spiaggia di Capo Mortola, ricca di fossili. All’estremità ovest della spiaggetta il sentiero è franato e, a prima vista, il passaggio sembra troppo pericoloso, ma, poi, guardando meglio si individuano appoggi e appigli che permettono di passare con un poco di attenzione. Un breve tratto di scogliera e giungiamo quindi su una nuova, molto più grande spiaggia, proprio in corrispondenza del bar di Villa Hanbury dal quale ci separa un cancello. Anche qui molti fossili- Si può quindi proseguire ancora verso la scogliera di Capo Mortola, dove troneggia anche un bel cannone. Ancora qualche passo e la recinzione di Villa Hanbury che si estende perdipiù un poco all'esterno fino al bordo della scogliera a picco per non lasciare il minimo passaggio impedisce la prosecuzione, torniamo quindi indietro sui nostri passi fino al punto in cui abbiamo iniziato il periplo del capo, proseguendo quindi dritti, invece di svoltare a sinistra tra le mura di Villa Hanbury dove siamo passati all’andata. Novanta metri dopo questo punto troviamo un bivio: continuando dritti a sinistra, e al successivo bivio a destra, arriviamo in breve all’Aurelia, mentre noi prendiamo invece il sentierino a destra, che scende ai binari della ferrovia e poi svolta a destra verso il mare. Si giunge così ad una spiaggia adiacente alla scogliera di Capo Benjamin ed una scarpata ripida e terrosa ci sbarra la strada per la prosecuzione verso il predetto Capo. Per proseguire occorre invece scavalcare un cancello sul retro della spiaggia (scavalcamento facile e anche qui non credo si possa parlare di violazione di proprietà privata, stante la mancanza di segnalazioni e la possibilità di accedervi liberamente dall’altro lato) e quindi piegare a destra su un ripiano erboso, fino al limitare dello stesso. Scendiamo quindi una ripida, ma breve e non difficile, scarpata scavalcando poi un fosso tra le canne e raggiungiamo quindi un viottolo dal quale si può accedere, tramite un basso cancelletto, alla successiva spiaggia e alle rocce di Capo Benjamin. Visitata la spiaggia torniamo quindi al viottolo e lo imbocchiamo verso destra ed, in 200 metri circa, arriviamo all’Aurelia, che imbocchiamo verso sinistra, Sull’Aurelia, in poco più di 200 metri raggiungiamo la galleria della Mortola (450 m. circa), che dobbiamo attraversare su comodo marciapiede e quindi, in meno di 400 metri, raggiungiamo il parcheggio.
Conclusioni: giro breve ma che prende molto più tempo di quanto si possa immaginare per le difficoltà sia di orientamento ed esplorazione su tracce a volte appena accennate, sia per quelle tecniche dovute a tratti esposti o dove si devono usare le mani, è tuttavia possibile ultimarlo in una mezza giornata piena, ma consiglio di dedicarvi una giornata intera per godere appieno dei tanti punti di interesse che il giro presenta, in particolare il bellissimo sentiero a picco sul mare tra Punta Garavano e Capo Mortola costellato di calette solitarie e selvagge, Capo Mortola e i suoi fossili, la scogliera di Punta Garavano con le sue grotte e gli incredibili colori.
E le nuove foto:
Piscine naturali andando a Spiaggia delle Uova
Scogliera sotto i Balzi Rossi
Scogliere Balzi Rossi
Balzi Rossi da sotto
Spiaggia delle Uova vista da punta a ovest
Scoglio in mare e vista costa francese andando a Spiaggia delle Uova
Due isolotti da punta a ovest Spiaggia delle Uova
Isolotto da punta a ovest Spiaggia delle Uova più da lontano
Isolotti davanti a punta a ovest Spiaggia delle Uova da sopra
Spiaggia delle Uova da sopra e Punta Garavano
Rocce rosse ad estremità est Spiaggia delle Uova
Spiaggia delle Uova e punta ad ovest
Passaggio tra le rocce in estremità est Spiaggia delle Uova
Spiaggia delle Uova e Punta Garavano
Scogliera e Punta Garavano
Spiaggia delle Uovo da scogliera Punta Garavano
Punta Garavano dalla scogliera
Agave e vista ovest da grotticella in scogliera Punta Garavano
Agave e vista mare da grotticella in scogliera Punta Garavano
Piscinetta tonda in scogliera Punta Garavano
Ingresso Grotta marina a Punta Garavano
Quarzo colorato a Punta Garavano
Ingresso Grotta marina a Punta Garavano
Quarzo intarsiato presso grotta marina Punta Garavano
Secondo ingresso Grotta Marina a Punta Garavano
Grotta Marina Punta Garavano dall'ingresso
Grotta Marina Punta Garavano dall'ingresso più da vicino
Grotta Marina Punta Garavano dall'ingresso più da vicino col flash
Grotta Marina Punta Garavano dall'ingresso più da vicino
Grotta Marina Punta Garavano dall'interno
Grotta Marina Punta Garavano dall'interno col flash più da vicino
Grotta Marina Punta Garavano vista verticale col flash
Buco in volta Grotta Marina Punta Garavano
Grotta Marina Punta Garavano dall'interno
Grotta Marina Punta Garavano dall'interno col flash
Grotta Marina Punta Garavano dall'interno più da vicino
Punta Garavano dalla Grotta Marina
Zona Grotta Marina da sopra
Vena quarzo rosso a Punta Garavano
Vena quarzo rosso e mare a Punta Garavano
Quarzo rosso e piscine verdi a Punta Garavano
Quarzo rosso e piscine verdi a Punta Garavano
Piscinetta verde a Punta Garavano
Primo piano scogli al largo di Punta Garavano
Quarzi gialli e rossi e piscinetta verde a Punta Garavano
Quarzi gialli e rossi e piscinetta verde a Punta Garavano più da lontano
Piscinette a Punta Garavano contornate da quarzi rossi
Quarzi gialli e rossi e piscinetta verde a Punta Garavano più da lontano
Piscinette a Punta Garavano contornate da quarzi rossi più da vicino
Primo piano piscinette e quarzi rossi a Punta Garavano
Primo piano piscinetta tra quarzi rossi e gialli a Punta Garavano
Piscinette a Punta Garavano
Isolotto ad estremità Punta Garavano
Piscinetta ad estremità Punta Garavano
Primo piano quarzi di Punta Garavano
Punta Garavano da spiaggia Benjamin
Spiaggia e Punta Rocciosa in scogliere a ovest Capo Mortola più da vicino
Punte rocciose a est in scogliere a ovest Capo Mortola
Punta rocciosa in primo piano e altre 2 sullo sfondo in scogliere a ovest Capo Mortola
Punta rocciosa con Punta Garavano sullo sfondo in scogliere a ovest Capo Mortola
Larga cengia rocciosa in scogliere a ovest Capo Mortola
Spiaggia tra cengia e punta rocciosa in scogliere a ovest Capo Mortola
Larga cengia rocciosa in scogliere a ovest Capo Mortola più da vicino
Punta rocciosa e vista ovest da larga cengia in scogliere a ovest Capo Mortola
Spiaggia e isolotto in scogliere a ovest Capo Mortola
Spiaggia e isolotto in scogliere a ovest Capo Mortola più da vicino
Punte rocciose a est in scogliere a ovest Capo Mortola
Spiaggia ad arco e punta rocciosa ad ovest in scogliere a ovest Capo Mortola
Isolotto in scogliere ad ovest Capo Mortola risalendo al sentiero
Isolotto risalendo al sentiero
Spiaggia ad arco e vista su Punta Garavano e costa francese risalendo al sentiero
Sentierino a picco sulla scogliera
Punta rocciosa in scogliere a ovest Capo Mortola
Isolotto in scogliere a ovest Capo Mortola e vista su Punta Garavano e costa francese
Promontorio roccioso in scogliere a ovest Capo Mortola
Primo piano punta rocciosa in scogliere a ovest Capo Mortola
Promontorio roccioso in scogliere a ovest Capo Mortola più da vicino
Punta Rocciosa e Cap Ferrat da scogliere a ovest Capo Mortola
Punta Rocciosa e Cap Ferrat da scogliere a ovest Capo Mortola più da lontano
Punte rocciose in scogliere a ovest Capo Mortola e costa francese sullo sfondo viste da sentiero
Grande promontorio in scogliere a ovest Capo Mortola visto da spiaggia
Spiaggia e promontorio roccioso in scogliere a ovest Capo Mortola
Promontorio roccioso in scogliere a ovest Capo Mortola visto da sopra
Agave fiorito e promontorio roccioso in scogliere a ovest Capo Mortola
Promontorio con punta rocciosa in scogliere a ovest Capo Mortola
Punta rocciosa e Cap Ferrat sullo sfondo in scogliere a ovest Capo Mortola
Guglia rocciosa sopra scogliere a ovest Capo Mortola
Guglia rocciosa da sopra in scogliere a ovest Capo Mortola
Due punte rocciose e Capo Mortola da scogliere a ovest
Promontorio con punta rocciosa verso ovest in scogliere a ovest Capo Mortola
Punta rocciosa da sopra in scogliere a ovest Capo Mortola
Punta e promontorio roccioso verso est da sentiero sopra scogliere a ovest Capo Mortola
Punta rocciosa da sopra e Capo Mortola sullo sfondo
Grande spiaggia da sopra da sentiero attraverso scogliere a ovest Capo Mortola
Ponticello in pietra andando a Capo Mortola
Flabellum fossile a Capo Mortola
Flabellum fossile a Capo Mortola
Seconda spiaggia e Capo Mortola
Isolotto a Capo Mortola
Cannone a Capo Mortola
Flabellum fossile in seconda spiaggia Capo Mortola più da vicino
Falesie Capo Mortola con costa francese sullo sfondo
Punta Capo Mortola con isolotto in lontananza
Albero a picco sul mare in scogliere Villa Hanbury
Martedì 8-12-2020: Punta Garavano (30-0) – Capo Mortola (30-0) - Capo Benjamin (45-0) e ritorno per la SS1 Aurelia.
Partecipanti: Chiara, Ivonne e soundofsilence.
Lunghezza: 7,3 Km il giro completo, giro che in effetti risulta dall’unione di più giri esplorativi da me effettuati.
Dislivello: difficile quantificare tutte le discese e risalite, comunque all’incirca 250 m.
Difficoltà: si tratta di un percorso in generale EE, tranne il ritorno su Via Aurelia, classificabile turistico, T, tratto volendo evitabile ripercorrendo in parte a ritroso il percorso effettuato, ma che alla fine è consigliabile per un veloce ritorno, dato anche il tempo che richiede sicuramente l’orientarsi ed esplorare le varie scogliere e cale. Nel dettaglio la spiaggia Benjamin e il periplo di Punta Garavano non presentano difficoltà di sorta, quindi E, eccetto l’ultimo tratto di scogliera ad est della Spiaggia Benjamin, che presenta un tratto attrezzato con cavo d’acciaio (non in ottime condizioni, ma usabile) per superare una breve cengia rocciosa, superabile comunque anche senza; il tratto di sentiero e scogliere poi tra Punta Garavano e Capo Mortola è decisamente impegnativo in quanto stretto ed esposto sul ciglio della scogliera e alcune discese a mare lo sono altrettanto, altre sono semplici e alcune richiedono invece l’uso delle mani con passaggi al massimo di I. Discorso diverso per il periplo invece di Capo Mortola, dove il percorso è in genere facile, ma il crollo dell’ultimo ponticello per la spiaggia di Capo Mortola obbliga ad un passaggio non facile per superare un salto di roccia, direi III grado, data la mancanza di appigli, ma non esposto, ed un secondo passaggio meno tecnico, ma comunque un po’ esposto sul mare è necessario per continuare dalla spiaggia verso ovest; infine la zona di Capo Benjamin presenta un facile cancello da superare e una ripida discesa di una breve scarpata, entrambe le cose considerabile EE, per il resto facile.
Percorso in macchina: da Genova in autostrada fino all’uscita di Ventimiglia, subito dopo l’uscita si prende a destra per Ventimiglia, lasciando a sinistra per Cuneo e Limone, passiamo quindi il viadotto sul Roja e prendiamo subito a destra per Ventimiglia e Villa Hanbury. Continuiamo quindi in direzione mare per oltre 1,5 Km, fino alle segnalazioni verso destra per la Francia, che seguiamo attraversando nuovamente il Roja, oltre al quale prendiamo ancora a destra sempre seguendo le indicazioni per la francia. Superiamo quindi un lungo tunnel e giungiamo quindi in località Latte e, appena superato il centro abitato, troviamo un bivio dove a destra è indicato per Villa Hanbury e Ponte San Luigi, mentre noi prendiamo a sinistra per Ponte San Ludovico e, dopo poco, incontriamo un primo tunnel (Galleria della Mortola), superato il quale cerchiamo un parcheggio sulla sinistra, che troviamo in corrispondenza di un’interruzione del marciapiede dirimpetto ad una piazzola sul mare, il cui accesso è però bloccato dal guardrail.
Percorso a piedi: premetto che il percorso che mi accingo a descrivere è un sunto di più gite diverse in cui ho esplorato le varie parti della zona e che quindi nella traccia GPS qui allegata non troverete il periplo completo di Capo Mortola né la visita a Capo Benjamin, ma volendo potete comunque contattarmi per le altre tracce. Dal parcheggio proseguiamo per un centinaio di metri sulla strada asfaltata (si tratta della SS1 Aurelia) in direzione Francia giungendo così al cancello della Locanda Benjamin, sulla sinistra del quale troviamo un sentierino che vi accede attraverso un varco nella recinzione (direi che non si tratta di una violazione di proprietà privata in quanto vi si può accedere senza recinzioni da ovest, come descritto più avanti). Superata la recinzione continuiamo quindi al margine sinistro del prato successivo, per poi immetterci sulla stradina proveniente dal cancello, con la quale scendiamo verso il mare. Poco prima di giungere al mare la stradina si biforca, proseguendo verso sinistra per una cinquantina di metri, per esaurirsi sopra una spiaggetta di difficile (ma non impossibile) accesso da qui, mentre a destra si scende verso la locanda e la spiaggia principale (Spiaggia Baia Benjamin). Fatta la breve deviazione a sinistra e rinunciato a scendere la spiaggetta, che raggiungeremo successivamente per la più facile scogliera, ci dirigiamo a destra e scendiamo alla spiaggia. Raggiunta la spiaggia la percorriamo verso sinistra giungendo prima alla spiaggetta di cui sopra e quindi ad un punto attrezzato con cavo metallico che aiuta a superare una breve cengia esposta sul mare, superata la quale raggiungiamo una nuova spiaggetta, oltre la quale diventa assai difficile proseguire senza entrare in mare. Invertiamo quindi marcia e ripercorriamo i nostri passi fino al punto in cui siamo scesi in spiaggia, raggiunto il quale continuiamo a percorrere la spiaggia verso ovest fino al suo termine, dove imbocchiamo uno stradino verso destra e quindi, seguendolo, iniziamo il periplo di Punta Garavano. Giunti quindi nei pressi dell’estremità della punta lasciamo il viottolo per continuare su scogliera, che qui presenta alcune belle vene di quarzo e di roccia rossa e anche alcune piccole piscine naturali che vale la pena di visitare. Attraversiamo quindi la scogliera paralleli al viottolo che stavamo percorrendo, per poi riprenderlo poco meno di 100 metri più avanti. Concludiamo quindi il periplo di Punta Garavano arrivando ad un bivio: a sinistra si va ai Balzi Rossi e alla Spiaggia delle Uova, mentre noi prendiamo a destra trovando, dopo poco, un nuovo bivio, dove a sinistra si sale verso Grimaldi, mentre noi prendiamo a destra, raggiungendo dopo 150 metri circa l’Aurelia, che iniziamo a percorrere verso est. Percorriamo quindi la strada superando il breve tunnel della Dogana e quindi passiamo davanti al cancello della Locanda Benjamin, 50 metri dopo il quale imbocchiamo un sentierino a destra, in corrispondenza di una interruzione del marciapiede simile a quella, poco più avanti, presso la quale abbiamo parcheggiato. Scendiamo quindi sul sentierino, poi percorriamo un tratto parallelo e sovrastante alla ferrovia quindi riprendiamo a scendere fino ad incrociare un altro sentiero parallelo alla costa e sul ciglio del mare, che imbocchiamo verso destra, giungendo subito sul ciglio di una bella spiaggetta, apparentemente inaccessibile; guardando meglio una esile cengia verso sinistra permette di scendervi con attenzione, ma senza difficoltà. Dalla spiaggetta si può percorrere la scogliera verso destra (ovest) per circa 150 metri senza difficoltà, attraverso anche una spettacolare e larga cengia che ci porta ad un ultima spiaggetta, oltre la quale, per proseguire, occorre arrampicare con passaggi di II che permettono di avanzare ancora qualche metro e di giungere a vedere, distante una ventina di metri, il punto in cui ci siamo arrestati precedentemente esplorando la baia Benjamin. Torniamo quindi sui nostri passi fino al punto in cui siamo scesi alla prima spiaggia e continuiamo in direzione opposta (est) passando all’interno di un curioso parapetto di roccia (possibile anche passare all’esterno ma se il mare è mosso si rischia di bagnarsi), per giungere ad una nuova spiaggetta oltre la quale troviamo una punta rocciosa che ci impedisce di proseguire senza compiere un difficile guado saltando sulle rocce, impossibile comunque da eseguire senza bagnarsi se il mare non è più che calmo. Rinunciato quindi al guado torniamo per pochi metri indietro, individuando una cengia terrosa che permette di risalire al soprastante sentiero, che imbocchiamo verso destra (est), trovando subito, in rapida sequenza, due successive brevi discese a mare che, però, nell’occasione ignoriamo. Una trentina di metri dopo la seconda discesa a mare è possibile deviare a destra per raggiungere l’estremità di una punta panoramica, poco prima della quale vi è una terza discesa a mare sulla sinistra, anche questa rimandata ad un’altra volta. Riprendiamo quindi a seguire lo stretto e suggestivo sentierino a picco sul mare in direzione est, saltando una nuova discesa a mare dopo 150 metri, per poi imboccare invece la successiva dopo quasi altrettanti metri, discesa piuttosto impegnativa in cui bisogna usare un poco le mani per giungere ad una nuova spiaggetta. Tornati dalla spiaggetta riprendiamo a percorrere il sentierino verso est, deviando a destra sulla successiva punta rocciosa, per poi riprendere il percorso verso est, giungendo in breve ad una spiaggia dove sono presenti resti di costruzioni, che si raggiunge con pochi metri di deviazione. Da questa spiaggia sarebbe possibile poi proseguire lungamente sull’arenile e sui successivi probabilmente giungendo fin quasi a Capo Mortola, ma nell’occasione, avendo meno di mezza giornata a disposizione, abbiamo preferito evitare. Siamo quindi risaliti pochi metri e, constatato che il sentierino non continua più verso est, abbiamo seguito una traccia che risale verso nord-ovest fin quasi a raggiungere i binari della ferrovia. In vista dei binari si continua su traccia infrascata, parallela agli stessi, sempre in direzione est, scendendo sui sedimenti adiacenti ai binari quando il sentiero non è più percorribile o individuabile, per poi tornare quindi a percorrere il sentiero sempre nella stessa direzione. Dopo quindi oltre 200 metri paralleli, o sui, binari, giungiamo ad incrociare un sentiero più evidente, che imbocchiamo verso destra in discesa, per poi girare a sinistra e percorrere un largo sentiero attraverso le mura di Villa Hanbury. Alla fine delle mura incrociamo quindi un sentiero parallelo alla costa, che imbocchiamo verso destra, iniziando così il periplo di Capo Mortola. Il sentiero quindi svolta a destra e supera un paio di graziosi ponticelli in pietra, ma il terzo purtroppo è franato e costringe a superare un difficile, ma basso e non esposto, salto di roccia per raggiungere la spiaggia di Capo Mortola, ricca di fossili. All’estremità ovest della spiaggetta il sentiero è franato e, a prima vista, il passaggio sembra troppo pericoloso, ma, poi, guardando meglio si individuano appoggi e appigli che permettono di passare con un poco di attenzione. Un breve tratto di scogliera e giungiamo quindi su una nuova, molto più grande spiaggia, proprio in corrispondenza del bar di Villa Hanbury dal quale ci separa un cancello. Anche qui molti fossili- Si può quindi proseguire ancora verso la scogliera di Capo Mortola, dove troneggia anche un bel cannone. Ancora qualche passo e la recinzione di Villa Hanbury che si estende perdipiù un poco all'esterno fino al bordo della scogliera a picco per non lasciare il minimo passaggio impedisce la prosecuzione, torniamo quindi indietro sui nostri passi fino al punto in cui abbiamo iniziato il periplo del capo, proseguendo quindi dritti, invece di svoltare a sinistra tra le mura di Villa Hanbury dove siamo passati all’andata. Novanta metri dopo questo punto troviamo un bivio: continuando dritti a sinistra, e al successivo bivio a destra, arriviamo in breve all’Aurelia, mentre noi prendiamo invece il sentierino a destra, che scende ai binari della ferrovia e poi svolta a destra verso il mare. Si giunge così ad una spiaggia adiacente alla scogliera di Capo Benjamin ed una scarpata ripida e terrosa ci sbarra la strada per la prosecuzione verso il predetto Capo. Per proseguire occorre invece scavalcare un cancello sul retro della spiaggia (scavalcamento facile e anche qui non credo si possa parlare di violazione di proprietà privata, stante la mancanza di segnalazioni e la possibilità di accedervi liberamente dall’altro lato) e quindi piegare a destra su un ripiano erboso, fino al limitare dello stesso. Scendiamo quindi una ripida, ma breve e non difficile, scarpata scavalcando poi un fosso tra le canne e raggiungiamo quindi un viottolo dal quale si può accedere, tramite un basso cancelletto, alla successiva spiaggia e alle rocce di Capo Benjamin. Visitata la spiaggia torniamo quindi al viottolo e lo imbocchiamo verso destra ed, in 200 metri circa, arriviamo all’Aurelia, che imbocchiamo verso sinistra, Sull’Aurelia, in poco più di 200 metri raggiungiamo la galleria della Mortola (450 m. circa), che dobbiamo attraversare su comodo marciapiede e quindi, in meno di 400 metri, raggiungiamo il parcheggio.
Conclusioni: giro breve ma che prende molto più tempo di quanto si possa immaginare per le difficoltà sia di orientamento ed esplorazione su tracce a volte appena accennate, sia per quelle tecniche dovute a tratti esposti o dove si devono usare le mani, è tuttavia possibile ultimarlo in una mezza giornata piena, ma consiglio di dedicarvi una giornata intera per godere appieno dei tanti punti di interesse che il giro presenta, in particolare il bellissimo sentiero a picco sul mare tra Punta Garavano e Capo Mortola costellato di calette solitarie e selvagge, Capo Mortola e i suoi fossili, la scogliera di Punta Garavano con le sue grotte e gli incredibili colori.
E le nuove foto:
Piscine naturali andando a Spiaggia delle Uova
Scogliera sotto i Balzi Rossi
Scogliere Balzi Rossi
Balzi Rossi da sotto
Spiaggia delle Uova vista da punta a ovest
Scoglio in mare e vista costa francese andando a Spiaggia delle Uova
Due isolotti da punta a ovest Spiaggia delle Uova
Isolotto da punta a ovest Spiaggia delle Uova più da lontano
Isolotti davanti a punta a ovest Spiaggia delle Uova da sopra
Spiaggia delle Uova da sopra e Punta Garavano
Rocce rosse ad estremità est Spiaggia delle Uova
Spiaggia delle Uova e punta ad ovest
Passaggio tra le rocce in estremità est Spiaggia delle Uova
Spiaggia delle Uova e Punta Garavano
Scogliera e Punta Garavano
Spiaggia delle Uovo da scogliera Punta Garavano
Punta Garavano dalla scogliera
Agave e vista ovest da grotticella in scogliera Punta Garavano
Agave e vista mare da grotticella in scogliera Punta Garavano
Piscinetta tonda in scogliera Punta Garavano
Ingresso Grotta marina a Punta Garavano
Quarzo colorato a Punta Garavano
Ingresso Grotta marina a Punta Garavano
Quarzo intarsiato presso grotta marina Punta Garavano
Secondo ingresso Grotta Marina a Punta Garavano
Grotta Marina Punta Garavano dall'ingresso
Grotta Marina Punta Garavano dall'ingresso più da vicino
Grotta Marina Punta Garavano dall'ingresso più da vicino col flash
Grotta Marina Punta Garavano dall'ingresso più da vicino
Grotta Marina Punta Garavano dall'interno
Grotta Marina Punta Garavano dall'interno col flash più da vicino
Grotta Marina Punta Garavano vista verticale col flash
Buco in volta Grotta Marina Punta Garavano
Grotta Marina Punta Garavano dall'interno
Grotta Marina Punta Garavano dall'interno col flash
Grotta Marina Punta Garavano dall'interno più da vicino
Punta Garavano dalla Grotta Marina
Zona Grotta Marina da sopra
Vena quarzo rosso a Punta Garavano
Vena quarzo rosso e mare a Punta Garavano
Quarzo rosso e piscine verdi a Punta Garavano
Quarzo rosso e piscine verdi a Punta Garavano
Piscinetta verde a Punta Garavano
Primo piano scogli al largo di Punta Garavano
Quarzi gialli e rossi e piscinetta verde a Punta Garavano
Quarzi gialli e rossi e piscinetta verde a Punta Garavano più da lontano
Piscinette a Punta Garavano contornate da quarzi rossi
Quarzi gialli e rossi e piscinetta verde a Punta Garavano più da lontano
Piscinette a Punta Garavano contornate da quarzi rossi più da vicino
Primo piano piscinette e quarzi rossi a Punta Garavano
Primo piano piscinetta tra quarzi rossi e gialli a Punta Garavano
Piscinette a Punta Garavano
Isolotto ad estremità Punta Garavano
Piscinetta ad estremità Punta Garavano
Primo piano quarzi di Punta Garavano
Punta Garavano da spiaggia Benjamin
Spiaggia e Punta Rocciosa in scogliere a ovest Capo Mortola più da vicino
Punte rocciose a est in scogliere a ovest Capo Mortola
Punta rocciosa in primo piano e altre 2 sullo sfondo in scogliere a ovest Capo Mortola
Punta rocciosa con Punta Garavano sullo sfondo in scogliere a ovest Capo Mortola
Larga cengia rocciosa in scogliere a ovest Capo Mortola
Spiaggia tra cengia e punta rocciosa in scogliere a ovest Capo Mortola
Larga cengia rocciosa in scogliere a ovest Capo Mortola più da vicino
Punta rocciosa e vista ovest da larga cengia in scogliere a ovest Capo Mortola
Spiaggia e isolotto in scogliere a ovest Capo Mortola
Spiaggia e isolotto in scogliere a ovest Capo Mortola più da vicino
Punte rocciose a est in scogliere a ovest Capo Mortola
Spiaggia ad arco e punta rocciosa ad ovest in scogliere a ovest Capo Mortola
Isolotto in scogliere ad ovest Capo Mortola risalendo al sentiero
Isolotto risalendo al sentiero
Spiaggia ad arco e vista su Punta Garavano e costa francese risalendo al sentiero
Sentierino a picco sulla scogliera
Punta rocciosa in scogliere a ovest Capo Mortola
Isolotto in scogliere a ovest Capo Mortola e vista su Punta Garavano e costa francese
Promontorio roccioso in scogliere a ovest Capo Mortola
Primo piano punta rocciosa in scogliere a ovest Capo Mortola
Promontorio roccioso in scogliere a ovest Capo Mortola più da vicino
Punta Rocciosa e Cap Ferrat da scogliere a ovest Capo Mortola
Punta Rocciosa e Cap Ferrat da scogliere a ovest Capo Mortola più da lontano
Punte rocciose in scogliere a ovest Capo Mortola e costa francese sullo sfondo viste da sentiero
Grande promontorio in scogliere a ovest Capo Mortola visto da spiaggia
Spiaggia e promontorio roccioso in scogliere a ovest Capo Mortola
Promontorio roccioso in scogliere a ovest Capo Mortola visto da sopra
Agave fiorito e promontorio roccioso in scogliere a ovest Capo Mortola
Promontorio con punta rocciosa in scogliere a ovest Capo Mortola
Punta rocciosa e Cap Ferrat sullo sfondo in scogliere a ovest Capo Mortola
Guglia rocciosa sopra scogliere a ovest Capo Mortola
Guglia rocciosa da sopra in scogliere a ovest Capo Mortola
Due punte rocciose e Capo Mortola da scogliere a ovest
Promontorio con punta rocciosa verso ovest in scogliere a ovest Capo Mortola
Punta rocciosa da sopra in scogliere a ovest Capo Mortola
Punta e promontorio roccioso verso est da sentiero sopra scogliere a ovest Capo Mortola
Punta rocciosa da sopra e Capo Mortola sullo sfondo
Grande spiaggia da sopra da sentiero attraverso scogliere a ovest Capo Mortola
Ponticello in pietra andando a Capo Mortola
Flabellum fossile a Capo Mortola
Flabellum fossile a Capo Mortola
Seconda spiaggia e Capo Mortola
Isolotto a Capo Mortola
Cannone a Capo Mortola
Flabellum fossile in seconda spiaggia Capo Mortola più da vicino
Falesie Capo Mortola con costa francese sullo sfondo
Punta Capo Mortola con isolotto in lontananza
Albero a picco sul mare in scogliere Villa Hanbury
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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- soundofsilence
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Re: Capo Mortola.
Errata corrige, le difficoltà e il percorso non le avevo aggiornate correttamente:
Difficoltà: si tratta di un percorso in generale EE, tranne il ritorno su Via Aurelia, classificabile turistico, T, tratto volendo evitabile ripercorrendo in parte a ritroso il percorso effettuato, ma che alla fine è consigliabile per un veloce ritorno, dato anche il tempo che richiede sicuramente l’orientarsi ed esplorare le varie scogliere e cale. Nel dettaglio la spiaggia Benjamin e il periplo di Punta Garavano non presentano difficoltà di sorta, quindi E, eccetto l’ultimo tratto di scogliera ad est della Spiaggia Benjamin, che presenta un tratto attrezzato con cavo d’acciaio (non in ottime condizioni, ma usabile) per superare una breve cengia rocciosa, superabile comunque anche senza; il tratto di sentiero e scogliere poi tra Punta Garavano e Capo Mortola è decisamente impegnativo in quanto stretto ed esposto sul ciglio della scogliera e alcune discese a mare lo sono altrettanto, altre sono semplici e alcune richiedono invece l’uso delle mani con passaggi al massimo di I. Discorso diverso per il periplo invece di Capo Mortola, dove il percorso è in genere facile, ma il crollo dell’ultimo ponticello per la spiaggia di Capo Mortola obbliga ad un passaggio non facile per superare un salto di roccia, direi III grado, data la mancanza di appigli, ma non esposto, ed un secondo passaggio meno tecnico, ma comunque un po’ esposto sul mare è necessario per continuare dalla spiaggia verso ovest. Volendo poi completare il periplo di Capo Mortola sulla costa occore passare sotto un cancello, facile e non troppo scomodo, ma anche scavalcare un nuovo cancello per uscire da Villa Hanbury, passaggio questo assai più delicato per le punte sul cancello, tanto che conviene arrampicare il pilastro a destra su cui è incardinato, passaggio comunque rischioso che non consiglio molto. Infine la zona di Capo Benjamin presenta un facile cancello da superare e una ripida discesa di una breve scarpata, entrambe le cose considerabile EE, per il resto facile.
Percorso a piedi: premetto che il percorso che mi accingo a descrivere è un sunto di più gite diverse in cui ho esplorato le varie parti della zona e che quindi nella traccia GPS qui allegata non troverete il periplo completo di Capo Mortola né la visita a Capo Benjamin, ma volendo potete comunque contattarmi per le altre tracce.Dal parcheggio proseguiamo per un centinaio di metri sulla strada asfaltata (si tratta della SS1 Aurelia) in direzione Francia giungendo così al cancello della Locanda Benjamin, sulla sinistra del quale troviamo un sentierino che vi accede attraverso un varco nella recinzione (direi che non si tratta di una violazione di proprietà privata in quanto vi si può accedere senza recinzioni da ovest, come descritto più avanti). Superata la recinzione continuiamo quindi al margine sinistro del prato successivo, per poi immetterci sulla stradina proveniente dal cancello, con la quale scendiamo verso il mare. Poco prima di giungere al mare la stradina si biforca, proseguendo verso sinistra per una cinquantina di metri, per esaurirsi sopra una spiaggetta di difficile (ma non impossibile) accesso da qui, mentre a destra si scende verso la locanda e la spiaggia principale (Spiaggia Baia Benjamin). Fatta la breve deviazione a sinistra e rinunciato a scendere la spiaggetta, che raggiungeremo successivamente per la più facile scogliera, ci dirigiamo a destra e scendiamo alla spiaggia. Raggiunta la spiaggia la percorriamo verso sinistra giungendo prima alla spiaggetta di cui sopra e quindi ad un punto attrezzato con cavo metallico che aiuta a superare una breve cengia esposta sul mare, superata la quale raggiungiamo una nuova spiaggetta, oltre la quale diventa assai difficile proseguire senza entrare in mare. Invertiamo quindi marcia e ripercorriamo i nostri passi fino al punto in cui siamo scesi in spiaggia, raggiunto il quale continuiamo a percorrere la spiaggia verso ovest fino al suo termine, dove imbocchiamo uno stradino verso destra e quindi, seguendolo, iniziamo il periplo di Punta Garavano. Giunti quindi nei pressi dell’estremità della punta lasciamo il viottolo per continuare su scogliera, che qui presenta alcune belle vene di quarzo e di roccia rossa e anche alcune piccole piscine naturali che vale la pena di visitare. Attraversiamo quindi la scogliera paralleli al viottolo che stavamo percorrendo, 100 metri più avanti c’è la possibilità di riprendere il viottolo, ma vale la pena invece di continuare sulla scogliera, dove incontriamo ancora vene di quarzo, rocce rosse e una bella grotta marina, accessibile con prudenza (EE). Superata la grotta marina incontriamo anche una grotticella sulla destra, non molto interessante comunque, anche perché usata da abitazione.Continuiamo quindi su scogliera fino ad affacciarci sulla cosiddetta Spiaggia delle Uova sotto i Balzi Rossi, alla quale però è difficile scendere direttamente, ma conviene invece riprendere il viottolo a destra che vi scende senza difficoltà. Visitiamo quindi la Spiaggia delle Uova, così chiamata per i ciotoli tondeggianti, e quindi anche la punta subito ad ovest, caratterizzata da alcuni isolotti, quindi torniamo sui nostri passi fino al punto in cui abbiamo lasciato la scogliera.e proseguiamo sul viottolo in direzione est, giungendo dopo circa 100 metri ad un bivio, dove a destra si compierebbe di nuovo il periplo di Punta Garavano in senso opposto e su sentiero, mentre noi proseguiamo dritti a sinistra, trovando, dopo poco, un nuovo bivio, dove a sinistra si sale verso Grimaldi, mentre noi prendiamo a destra, raggiungendo dopo 150 metri circa l’Aurelia, che iniziamo a percorrere verso est. Percorriamo quindi la strada superando il breve tunnel della Dogana e quindi passiamo davanti al cancello della Locanda Benjamin, 50 metri dopo il quale imbocchiamo un sentierino a destra, in corrispondenza di una interruzione del marciapiede simile a quella, poco più avanti, presso la quale abbiamo parcheggiato. Scendiamo quindi sul sentierino, poi percorriamo un tratto parallelo e sovrastante alla ferrovia quindi riprendiamo a scendere fino ad incrociare un altro sentiero parallelo alla costa e sul ciglio del mare, che imbocchiamo verso destra, giungendo subito sul ciglio di una bella spiaggetta, apparentemente inaccessibile; guardando meglio una esile cengia verso sinistra permette di scendervi con attenzione, ma senza difficoltà. Dalla spiaggetta si può percorrere la scogliera verso destra (ovest) per circa 150 metri senza difficoltà, attraverso anche una spettacolare e larga cengia che ci porta ad un ultima spiaggetta, oltre la quale, per proseguire, occorre arrampicare con passaggi di II che permettono di avanzare ancora qualche metro e di giungere a vedere, distante una ventina di metri, il punto in cui ci siamo arrestati precedentemente esplorando la baia Benjamin. Torniamo quindi sui nostri passi fino al punto in cui siamo scesi alla prima spiaggia e continuiamo in direzione opposta (est) passando all’interno di un curioso parapetto di roccia (possibile anche passare all’esterno ma se il mare è mosso si rischia di bagnarsi), per giungere ad una nuova spiaggetta oltre la quale troviamo una punta rocciosa che ci impedisce di proseguire senza compiere un difficile guado saltando sulle rocce, impossibile comunque da eseguire senza bagnarsi se il mare non è più che calmo. Rinunciato quindi al guado torniamo per pochi metri indietro, individuando una cengia terrosa che permette di risalire al soprastante sentiero, che imbocchiamo verso destra (est), trovando subito, in rapida sequenza, due successive brevi discese a mare che, però, nell’occasione ignoriamo (in altra occasione invece sono sceso per la prima discesa e continuato su scogliera verso est, saltando la seconda discesa e risalendo ad una punta panoramica cengia esposta e delicata) . Una trentina di metri dopo la seconda discesa a mare è possibile deviare a destra per raggiungere l’estremità di una punta panoramica, poco prima della quale vi è una terza discesa a mare sulla sinistra, anche questa rimandata ad un’altra volta (effettuata poi anche questa discesa, resa un po’ delicata dal passaggio su una stretta ed esposta asse di legno).Riprendiamo quindi a seguire lo stretto e suggestivo sentierino a picco sul mare in direzione est, saltando una nuova discesa a mare dopo 150 metri (discesa poi effettuata per un ripido ed instabile canalino roccioso, forse II, evitato poi in salita piegando a destra per cengia), per poi imboccare invece la successiva dopo quasi altrettanti metri, discesa piuttosto impegnativa in cui bisogna usare un poco le mani per giungere ad una nuova spiaggetta. Tornati dalla spiaggetta riprendiamo a percorrere il sentierino verso est, deviando a destra sulla successiva punta rocciosa (prima della quale incontriamo un passaggio esposto nello scavalcare un tronco), per poi riprendere il percorso verso est, giungendo in breve ad una spiaggia dove sono presenti resti di costruzioni, che si raggiunge con pochi metri di deviazione. Da questa spiaggia sarebbe possibile poi proseguire lungamente sull’arenile e sui successivi probabilmente giungendo fin quasi a Capo Mortola, ma nell’occasione, avendo meno di mezza giornata a disposizione, abbiamo preferito evitare. Siamo quindi risaliti pochi metri e, constatato che il sentierino non continua più verso est, abbiamo seguito una traccia che risale verso nord-ovest fin quasi a raggiungere i binari della ferrovia.In vista dei binari si continua su traccia infrascata, parallela agli stessi, sempre in direzione est, scendendo sui sedimenti adiacenti ai binari quando il sentiero non è più percorribile o individuabile, per poi tornare quindi a percorrere il sentiero sempre nella stessa direzione. Dopo quindi oltre 200 metri paralleli, o sui, binari, giungiamo ad incrociare un sentiero più evidente, che imbocchiamo verso destra in discesa, per poi girare a sinistra e percorrere un largo sentiero attraverso le mura di Villa Hanbury. Alla fine delle mura incrociamo quindi un sentiero parallelo alla costa, che imbocchiamo verso destra, iniziando così il periplo di Capo Mortola. Il sentiero quindi svolta a destra e supera un paio di graziosi ponticelli in pietra, ma il terzo purtroppo è franato e costringe a superare un difficile, ma basso e non esposto, salto di roccia per raggiungere la spiaggia di Capo Mortola, ricca di fossili. All’estremità ovest della spiaggetta il sentiero è franato e, a prima vista, il passaggio sembra troppo pericoloso, ma, poi, guardando meglio si individuano appoggi e appigli che permettono di passare con un poco di attenzione. Un breve tratto di scogliera e giungiamo quindi su una nuova, molto più grande spiaggia, proprio in corrispondenza del bar di Villa Hanbury dal quale ci separa un cancello. Anche qui molti fossili- Si può quindi proseguire ancora sulla scogliera di Capo Mortola, dove troneggia anche un bel cannone. Ancora qualche passo e la recinzione di Villa Hanbury che si estende perdipiù un poco all'esterno fino al bordo della scogliera a picco per non lasciare il minimo passaggio impedisce la prosecuzione (in realtà è possibile passare piuttosto facilmente sotto il cancello, ma ciò ci costringerebbe poi a scavalcare un nuovo e decisamente più pericoloso, per la presenza di punte in cima, cancello per uscire da Villa Hanbury), torniamo quindi indietro sui nostri passi fino al punto in cui abbiamo iniziato il periplo del capo, proseguendo quindi dritti, invece di svoltare a sinistra tra le mura di Villa Hanbury dove siamo passati all’andata. Novanta metri dopo questo punto troviamo un bivio: continuando dritti a sinistra, e al successivo bivio a destra, arriviamo in breve all’Aurelia, mentre noi prendiamo invece il sentierino a destra, che scende ai binari della ferrovia e poi svolta a destra verso il mare. Si giunge così ad una spiaggia adiacente alla scogliera di Capo Benjamin ed una scarpata ripida e terrosa ci sbarra la strada per la prosecuzione verso il predetto Capo. Per proseguire occorre invece scavalcare un cancello sul retro della spiaggia (scavalcamento facile e anche qui non credo si possa parlare di violazione di proprietà privata, stante la mancanza di segnalazioni e la possibilità di accedervi liberamente dall’altro lato) e quindi piegare a destra su un ripiano erboso, fino al limitare dello stesso. Scendiamo quindi una ripida, ma breve e non difficile, scarpata scavalcando poi un fosso tra le canne e raggiungiamo quindi un viottolo dal quale si può accedere, tramite un basso cancelletto, alla successiva spiaggia e alle rocce di Capo Benjamin. Visitata la spiaggia torniamo quindi al viottolo e lo imbocchiamo verso destra ed, in 200 metri circa, arriviamo all’Aurelia, che imbocchiamo verso sinistra, Sull’Aurelia, in poco più di 200 metri raggiungiamo la galleria della Mortola (450 m. circa), che dobbiamo attraversare su comodo marciapiede e quindi, in meno di 400 metri, raggiungiamo il parcheggio.
Difficoltà: si tratta di un percorso in generale EE, tranne il ritorno su Via Aurelia, classificabile turistico, T, tratto volendo evitabile ripercorrendo in parte a ritroso il percorso effettuato, ma che alla fine è consigliabile per un veloce ritorno, dato anche il tempo che richiede sicuramente l’orientarsi ed esplorare le varie scogliere e cale. Nel dettaglio la spiaggia Benjamin e il periplo di Punta Garavano non presentano difficoltà di sorta, quindi E, eccetto l’ultimo tratto di scogliera ad est della Spiaggia Benjamin, che presenta un tratto attrezzato con cavo d’acciaio (non in ottime condizioni, ma usabile) per superare una breve cengia rocciosa, superabile comunque anche senza; il tratto di sentiero e scogliere poi tra Punta Garavano e Capo Mortola è decisamente impegnativo in quanto stretto ed esposto sul ciglio della scogliera e alcune discese a mare lo sono altrettanto, altre sono semplici e alcune richiedono invece l’uso delle mani con passaggi al massimo di I. Discorso diverso per il periplo invece di Capo Mortola, dove il percorso è in genere facile, ma il crollo dell’ultimo ponticello per la spiaggia di Capo Mortola obbliga ad un passaggio non facile per superare un salto di roccia, direi III grado, data la mancanza di appigli, ma non esposto, ed un secondo passaggio meno tecnico, ma comunque un po’ esposto sul mare è necessario per continuare dalla spiaggia verso ovest. Volendo poi completare il periplo di Capo Mortola sulla costa occore passare sotto un cancello, facile e non troppo scomodo, ma anche scavalcare un nuovo cancello per uscire da Villa Hanbury, passaggio questo assai più delicato per le punte sul cancello, tanto che conviene arrampicare il pilastro a destra su cui è incardinato, passaggio comunque rischioso che non consiglio molto. Infine la zona di Capo Benjamin presenta un facile cancello da superare e una ripida discesa di una breve scarpata, entrambe le cose considerabile EE, per il resto facile.
Percorso a piedi: premetto che il percorso che mi accingo a descrivere è un sunto di più gite diverse in cui ho esplorato le varie parti della zona e che quindi nella traccia GPS qui allegata non troverete il periplo completo di Capo Mortola né la visita a Capo Benjamin, ma volendo potete comunque contattarmi per le altre tracce.Dal parcheggio proseguiamo per un centinaio di metri sulla strada asfaltata (si tratta della SS1 Aurelia) in direzione Francia giungendo così al cancello della Locanda Benjamin, sulla sinistra del quale troviamo un sentierino che vi accede attraverso un varco nella recinzione (direi che non si tratta di una violazione di proprietà privata in quanto vi si può accedere senza recinzioni da ovest, come descritto più avanti). Superata la recinzione continuiamo quindi al margine sinistro del prato successivo, per poi immetterci sulla stradina proveniente dal cancello, con la quale scendiamo verso il mare. Poco prima di giungere al mare la stradina si biforca, proseguendo verso sinistra per una cinquantina di metri, per esaurirsi sopra una spiaggetta di difficile (ma non impossibile) accesso da qui, mentre a destra si scende verso la locanda e la spiaggia principale (Spiaggia Baia Benjamin). Fatta la breve deviazione a sinistra e rinunciato a scendere la spiaggetta, che raggiungeremo successivamente per la più facile scogliera, ci dirigiamo a destra e scendiamo alla spiaggia. Raggiunta la spiaggia la percorriamo verso sinistra giungendo prima alla spiaggetta di cui sopra e quindi ad un punto attrezzato con cavo metallico che aiuta a superare una breve cengia esposta sul mare, superata la quale raggiungiamo una nuova spiaggetta, oltre la quale diventa assai difficile proseguire senza entrare in mare. Invertiamo quindi marcia e ripercorriamo i nostri passi fino al punto in cui siamo scesi in spiaggia, raggiunto il quale continuiamo a percorrere la spiaggia verso ovest fino al suo termine, dove imbocchiamo uno stradino verso destra e quindi, seguendolo, iniziamo il periplo di Punta Garavano. Giunti quindi nei pressi dell’estremità della punta lasciamo il viottolo per continuare su scogliera, che qui presenta alcune belle vene di quarzo e di roccia rossa e anche alcune piccole piscine naturali che vale la pena di visitare. Attraversiamo quindi la scogliera paralleli al viottolo che stavamo percorrendo, 100 metri più avanti c’è la possibilità di riprendere il viottolo, ma vale la pena invece di continuare sulla scogliera, dove incontriamo ancora vene di quarzo, rocce rosse e una bella grotta marina, accessibile con prudenza (EE). Superata la grotta marina incontriamo anche una grotticella sulla destra, non molto interessante comunque, anche perché usata da abitazione.Continuiamo quindi su scogliera fino ad affacciarci sulla cosiddetta Spiaggia delle Uova sotto i Balzi Rossi, alla quale però è difficile scendere direttamente, ma conviene invece riprendere il viottolo a destra che vi scende senza difficoltà. Visitiamo quindi la Spiaggia delle Uova, così chiamata per i ciotoli tondeggianti, e quindi anche la punta subito ad ovest, caratterizzata da alcuni isolotti, quindi torniamo sui nostri passi fino al punto in cui abbiamo lasciato la scogliera.e proseguiamo sul viottolo in direzione est, giungendo dopo circa 100 metri ad un bivio, dove a destra si compierebbe di nuovo il periplo di Punta Garavano in senso opposto e su sentiero, mentre noi proseguiamo dritti a sinistra, trovando, dopo poco, un nuovo bivio, dove a sinistra si sale verso Grimaldi, mentre noi prendiamo a destra, raggiungendo dopo 150 metri circa l’Aurelia, che iniziamo a percorrere verso est. Percorriamo quindi la strada superando il breve tunnel della Dogana e quindi passiamo davanti al cancello della Locanda Benjamin, 50 metri dopo il quale imbocchiamo un sentierino a destra, in corrispondenza di una interruzione del marciapiede simile a quella, poco più avanti, presso la quale abbiamo parcheggiato. Scendiamo quindi sul sentierino, poi percorriamo un tratto parallelo e sovrastante alla ferrovia quindi riprendiamo a scendere fino ad incrociare un altro sentiero parallelo alla costa e sul ciglio del mare, che imbocchiamo verso destra, giungendo subito sul ciglio di una bella spiaggetta, apparentemente inaccessibile; guardando meglio una esile cengia verso sinistra permette di scendervi con attenzione, ma senza difficoltà. Dalla spiaggetta si può percorrere la scogliera verso destra (ovest) per circa 150 metri senza difficoltà, attraverso anche una spettacolare e larga cengia che ci porta ad un ultima spiaggetta, oltre la quale, per proseguire, occorre arrampicare con passaggi di II che permettono di avanzare ancora qualche metro e di giungere a vedere, distante una ventina di metri, il punto in cui ci siamo arrestati precedentemente esplorando la baia Benjamin. Torniamo quindi sui nostri passi fino al punto in cui siamo scesi alla prima spiaggia e continuiamo in direzione opposta (est) passando all’interno di un curioso parapetto di roccia (possibile anche passare all’esterno ma se il mare è mosso si rischia di bagnarsi), per giungere ad una nuova spiaggetta oltre la quale troviamo una punta rocciosa che ci impedisce di proseguire senza compiere un difficile guado saltando sulle rocce, impossibile comunque da eseguire senza bagnarsi se il mare non è più che calmo. Rinunciato quindi al guado torniamo per pochi metri indietro, individuando una cengia terrosa che permette di risalire al soprastante sentiero, che imbocchiamo verso destra (est), trovando subito, in rapida sequenza, due successive brevi discese a mare che, però, nell’occasione ignoriamo (in altra occasione invece sono sceso per la prima discesa e continuato su scogliera verso est, saltando la seconda discesa e risalendo ad una punta panoramica cengia esposta e delicata) . Una trentina di metri dopo la seconda discesa a mare è possibile deviare a destra per raggiungere l’estremità di una punta panoramica, poco prima della quale vi è una terza discesa a mare sulla sinistra, anche questa rimandata ad un’altra volta (effettuata poi anche questa discesa, resa un po’ delicata dal passaggio su una stretta ed esposta asse di legno).Riprendiamo quindi a seguire lo stretto e suggestivo sentierino a picco sul mare in direzione est, saltando una nuova discesa a mare dopo 150 metri (discesa poi effettuata per un ripido ed instabile canalino roccioso, forse II, evitato poi in salita piegando a destra per cengia), per poi imboccare invece la successiva dopo quasi altrettanti metri, discesa piuttosto impegnativa in cui bisogna usare un poco le mani per giungere ad una nuova spiaggetta. Tornati dalla spiaggetta riprendiamo a percorrere il sentierino verso est, deviando a destra sulla successiva punta rocciosa (prima della quale incontriamo un passaggio esposto nello scavalcare un tronco), per poi riprendere il percorso verso est, giungendo in breve ad una spiaggia dove sono presenti resti di costruzioni, che si raggiunge con pochi metri di deviazione. Da questa spiaggia sarebbe possibile poi proseguire lungamente sull’arenile e sui successivi probabilmente giungendo fin quasi a Capo Mortola, ma nell’occasione, avendo meno di mezza giornata a disposizione, abbiamo preferito evitare. Siamo quindi risaliti pochi metri e, constatato che il sentierino non continua più verso est, abbiamo seguito una traccia che risale verso nord-ovest fin quasi a raggiungere i binari della ferrovia.In vista dei binari si continua su traccia infrascata, parallela agli stessi, sempre in direzione est, scendendo sui sedimenti adiacenti ai binari quando il sentiero non è più percorribile o individuabile, per poi tornare quindi a percorrere il sentiero sempre nella stessa direzione. Dopo quindi oltre 200 metri paralleli, o sui, binari, giungiamo ad incrociare un sentiero più evidente, che imbocchiamo verso destra in discesa, per poi girare a sinistra e percorrere un largo sentiero attraverso le mura di Villa Hanbury. Alla fine delle mura incrociamo quindi un sentiero parallelo alla costa, che imbocchiamo verso destra, iniziando così il periplo di Capo Mortola. Il sentiero quindi svolta a destra e supera un paio di graziosi ponticelli in pietra, ma il terzo purtroppo è franato e costringe a superare un difficile, ma basso e non esposto, salto di roccia per raggiungere la spiaggia di Capo Mortola, ricca di fossili. All’estremità ovest della spiaggetta il sentiero è franato e, a prima vista, il passaggio sembra troppo pericoloso, ma, poi, guardando meglio si individuano appoggi e appigli che permettono di passare con un poco di attenzione. Un breve tratto di scogliera e giungiamo quindi su una nuova, molto più grande spiaggia, proprio in corrispondenza del bar di Villa Hanbury dal quale ci separa un cancello. Anche qui molti fossili- Si può quindi proseguire ancora sulla scogliera di Capo Mortola, dove troneggia anche un bel cannone. Ancora qualche passo e la recinzione di Villa Hanbury che si estende perdipiù un poco all'esterno fino al bordo della scogliera a picco per non lasciare il minimo passaggio impedisce la prosecuzione (in realtà è possibile passare piuttosto facilmente sotto il cancello, ma ciò ci costringerebbe poi a scavalcare un nuovo e decisamente più pericoloso, per la presenza di punte in cima, cancello per uscire da Villa Hanbury), torniamo quindi indietro sui nostri passi fino al punto in cui abbiamo iniziato il periplo del capo, proseguendo quindi dritti, invece di svoltare a sinistra tra le mura di Villa Hanbury dove siamo passati all’andata. Novanta metri dopo questo punto troviamo un bivio: continuando dritti a sinistra, e al successivo bivio a destra, arriviamo in breve all’Aurelia, mentre noi prendiamo invece il sentierino a destra, che scende ai binari della ferrovia e poi svolta a destra verso il mare. Si giunge così ad una spiaggia adiacente alla scogliera di Capo Benjamin ed una scarpata ripida e terrosa ci sbarra la strada per la prosecuzione verso il predetto Capo. Per proseguire occorre invece scavalcare un cancello sul retro della spiaggia (scavalcamento facile e anche qui non credo si possa parlare di violazione di proprietà privata, stante la mancanza di segnalazioni e la possibilità di accedervi liberamente dall’altro lato) e quindi piegare a destra su un ripiano erboso, fino al limitare dello stesso. Scendiamo quindi una ripida, ma breve e non difficile, scarpata scavalcando poi un fosso tra le canne e raggiungiamo quindi un viottolo dal quale si può accedere, tramite un basso cancelletto, alla successiva spiaggia e alle rocce di Capo Benjamin. Visitata la spiaggia torniamo quindi al viottolo e lo imbocchiamo verso destra ed, in 200 metri circa, arriviamo all’Aurelia, che imbocchiamo verso sinistra, Sull’Aurelia, in poco più di 200 metri raggiungiamo la galleria della Mortola (450 m. circa), che dobbiamo attraversare su comodo marciapiede e quindi, in meno di 400 metri, raggiungiamo il parcheggio.
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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