Giro delle rocche di Serpentera
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Giro delle rocche di Serpentera
Ieri con Claudia abbiamo fatto questo bellissimo giro partendo lungo la strada sterrata che porta al rifugio Mondovì (o Havis de Giorgio).
Massima goduria in quanto a Genova c'era un tempo schifoso mentre in zona, nemmeno una nuvola
Una volta posteggiato, abbiamo seguito la strada e in breve abbiamo raggiunto il rifugio, ristrutturato nel 2008, molto bello.
Da li abbiamo proseguito sul sentiero del GTA verso il col del Pas. Attraversiamo un bellissimo pianoro e una salita ripida ci porta nei pressi del Lago Biecal, un lago "di scioglimento" che in agosto è praticamente secco, lasciando spazio a spazi erbosi e fango. Da qui, abbandoniamo il GTA per salire su un sentierino appena accennato a destra (cartello segnalatore) che ci porta, in salita per prati e rocce, al lago delle Moie. Anche per questo la situazione è la stessa. La vegetazione è interessante, e c'è una quantità innumerevole di farfalle.
Interessante il fatto che questo sentiero, molto poco frequentato, ci ha permesso di fare una gita incontrando solo 2 persone. Mentre nel sentiero per il rifugio ce ne saranno state almeno 500
Al lago delle Moie il sentiero praticamente si perde, ma ci sono i segni biancorossi che portano al passo di Serpentera. Non è facile seguire i segni radi senza avere traccia, tra i prati, infatti facciamo qualche errore, ma alla fine raggiungiamo il colle dopo circa 2,30 di cammino.
Piccola pausa e poi scendiamo, sempre seguendo i segni e le rare traccie, dall'altro lato dirigendoci verso la valle dove abbiamo posteggiato.
La discesa è interessantissima, panoramica (segue il versate roccioso delle rocche di Serpentera) ma un po' antipatica in quanto bisogna sempre star attenti a non perdere la direzione giusta. Credo che su questo sentiero ci passeranno 20 persone all'anno...
Raggiunta la strada del rifugio, la seguiamo a ritroso per tornare all'auto.
Bel giro in una zona che conosco poco, ma che vale sicuramente la pena di approfondire!
Qualche foto:
La strada per il rifugio
Il pian Marchisio
Il rifugio Mondovì e punta Havis de Giorgio
Il sentiero per il col del Pas
Bellissimo ambiente quando si scollina dopo la salita ripida
Le zone umide erbose del lago Biecal
Si prosegue senza sentiero
Il colle di Serpentera
Il vallone di discesa. Di fronte, Cima Durand e Mondolè.
Massima goduria in quanto a Genova c'era un tempo schifoso mentre in zona, nemmeno una nuvola
Una volta posteggiato, abbiamo seguito la strada e in breve abbiamo raggiunto il rifugio, ristrutturato nel 2008, molto bello.
Da li abbiamo proseguito sul sentiero del GTA verso il col del Pas. Attraversiamo un bellissimo pianoro e una salita ripida ci porta nei pressi del Lago Biecal, un lago "di scioglimento" che in agosto è praticamente secco, lasciando spazio a spazi erbosi e fango. Da qui, abbandoniamo il GTA per salire su un sentierino appena accennato a destra (cartello segnalatore) che ci porta, in salita per prati e rocce, al lago delle Moie. Anche per questo la situazione è la stessa. La vegetazione è interessante, e c'è una quantità innumerevole di farfalle.
Interessante il fatto che questo sentiero, molto poco frequentato, ci ha permesso di fare una gita incontrando solo 2 persone. Mentre nel sentiero per il rifugio ce ne saranno state almeno 500
Al lago delle Moie il sentiero praticamente si perde, ma ci sono i segni biancorossi che portano al passo di Serpentera. Non è facile seguire i segni radi senza avere traccia, tra i prati, infatti facciamo qualche errore, ma alla fine raggiungiamo il colle dopo circa 2,30 di cammino.
Piccola pausa e poi scendiamo, sempre seguendo i segni e le rare traccie, dall'altro lato dirigendoci verso la valle dove abbiamo posteggiato.
La discesa è interessantissima, panoramica (segue il versate roccioso delle rocche di Serpentera) ma un po' antipatica in quanto bisogna sempre star attenti a non perdere la direzione giusta. Credo che su questo sentiero ci passeranno 20 persone all'anno...
Raggiunta la strada del rifugio, la seguiamo a ritroso per tornare all'auto.
Bel giro in una zona che conosco poco, ma che vale sicuramente la pena di approfondire!
Qualche foto:
La strada per il rifugio
Il pian Marchisio
Il rifugio Mondovì e punta Havis de Giorgio
Il sentiero per il col del Pas
Bellissimo ambiente quando si scollina dopo la salita ripida
Le zone umide erbose del lago Biecal
Si prosegue senza sentiero
Il colle di Serpentera
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Che bello! Come siamo fortunati ad avere questa spropositata quantità di montagne relativamente a portata di mano!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Giro delle rocche di Serpentera
Complimenti, gran bei posti.
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Ah mi sono scordata di chiederti dove si lascia la macchina, da che paese si parte..
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- Pazzaura
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Salendo la strada asfaltata della Valle Ellero, superi la località "ponte Murato" (cartello in legno), e da li la strada diventa alternata sterrato/asfalto. Alcuni posteggiano li, ma per il rifugio è ancora lunghetta. Si può risalire in auto fino a quota 1625, ma la strada è sempre peggio. Noi siamo saliti fino a circa 1500, e abbiamo posteggiato. Ma a quota 1625, dove c'è il divieto, c'erano molte auto normali quindi pian piano si fa.
A quel punto a piedi raggiungi il rifugio e poi segui l'anello che è ben chiaro sulle cartine, e che ti riporta al punto dove c'è il divieto a quota 1625.
A quel punto a piedi raggiungi il rifugio e poi segui l'anello che è ben chiaro sulle cartine, e che ti riporta al punto dove c'è il divieto a quota 1625.
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Hai, per caso, registrato il percorso col GPS?
- Pazzaura
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Eh no, ho pensato che potesse esser utile quando ormai ero la.Ago wrote:Hai, per caso, registrato il percorso col GPS?
Comunque il percorso è intuitivo e segnato sulle pietre con segnavia biancorosso. Semplicemente bisogna star attenti a cercare il segno successivo e comunque mantenere più o meno la direzione ad orientamento.
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
belin che bel posto! Bravi!
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Re: Giro delle rocche di Serpentera
Magico...
... può ben essere, ma ciò lascia spazio alla ricerca di itinerarisu questo sentiero ci passeranno 20 persone all'anno...
ed alla possibilità "di perdersi" un poco !!
Ribadisco ....grandi Montagne le "nostre" Liguri e Marittime!!!
"E®ne" ...VECCHIA BELINA DOC.
Re: Giro delle rocche di Serpentera
Bel giro!
un po' diverso dal Castore...
Re: Giro delle rocche di Serpentera
Verissimo!Pazzaura wrote: Bel giro in una zona che conosco poco, ma che vale sicuramente la pena di approfondire!
per essere pignoli: Lago BiecaiPazzaura wrote: Le zone umide erbose del lago Biecal
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
L'ho visto scritto in entrambi i modi su internet. Sulla mia cartina mi pare sia con la L.
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
la tua cartina è.....Pazzaura wrote:L'ho visto scritto in entrambi i modi su internet. Sulla mia cartina mi pare sia con la L.
sbagliata
Re: Giro delle rocche di Serpentera
Leggo solo ora, che bel giro; potrebbe essere interessante da fare con le ciaspole quest' inverno, sempre che non sia una zona a rischio valanghe!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Complimenti, proprio un bel giro e stupende le foto
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Sabato scorso, dopo lungo e penoso ricercare dove il meteo sarebbe stato meno schifoso, si decide per la valle dell'Ellero, e più precisamente per il giro delle Rocche di Serpentera con divagazione in Valle Pesio, attraverso la Porta Sestrera, al Rifugio Garelli.
Dopo aver percorso la strada sterrata, a tratti asfaltata, parcheggiamo in prossimità del divieto in località Porta di Piano Marchisio da dove parte l'itinerario che intendiamo percorrere.
Il cielo è sereno e senza una nuvola, solo deboli vapori vagabondano sul fondo valle, dando l'impressione di dissolversi coll'avanzare della mattinata.
Saliamo sulla destra dell' accesso al Pian Marchisio, seguendo una evidente traccia, perchè di segnavia ne vedremo pochi.
Si procede in salita, tenendo come riferimento la muraglia delle Rocche, alla quale il sentiero, più o meno evidente e più o meno segnalato, sfila accanto.
Considerato che il colle di Serpentera è dove le Rocche si abbassano per diventare morbido prato, non è difficile raggiungerlo seguendo il paretone,
nonostante la fitta nebbia nel frattempo salita.
Peccato per il panorama che bisogna immaginarlo: lì ci sono le Saline, lì il Mongioie ecc. ecc....eh vabbè, intanto scendiamo al lago delle Moie.
Qualche rapido squarcio delle nebbie ci regala l'illusione che il tempo possa migliorare, ma è solo una breve illusione.
Il tempo di intravedere il lago (asciutto) del Biecai e arrivati sul sentiero-autostrada G5 risaliamo la china verso la Porta Sestrera.
Le mucche al pascolo sono davvero tante ed il suono dei loro campanacci, che hanno tonalità diverse, diventa una musica nella conca auditorium del Biecai.
Raggiungiamo la Porta Sestrera tra i fischi delle marmotte ed il volo di piccoli rapaci, la nebbia non molla, e allora scendiamo in silenzio e solitari nella adiacente valle Pesio, alla volta del rifugio Garelli.
Arrivati al rifugio entriamo e chiediamo di poter consumare i nostri panini al tavolo, fuori c'è troppo umido.
I gestori sono cordialissimi e praticamente pranziamo con loro, chiaccherando dei lavori di manutezione del rifugio e delle meraviglie della zona.
La nebbia mette appetito, si sa, e quindi dopo il panino viene spazzolato un piattino di cervo con la polenta: ottimo davvero.
Salutati i simpaticissimi gestori riprendiamo la salita verso il colle e raggiuntolo in mezz'ora, sempre nella nebbia, scendiamo lungo il G5 in direzione del rifugio Mondovì
che raggiungiamo attraverso la porta Biecai sotto una lieve pioggerella.
Giunti al Rifugio Mondovì, recentemente ristrutturato e bellissimo, mi aggiro per un pò intorno ad esso,
ricercando invano una pietra sulla quale in gioventù scalpellai data e gruppo scout col quale trascorremmo lassù una indimenticabile settimana.
Ma trentanni sono tanti, e la pietra non c'è più: confesso che ci sono rimasto un pò male,
non ero più tornato al Mondovì da allora, ma speravo di ritrovarla.
Ormai siamo al Pian Marchisio, e seguendo l'ampia strada sterrata che affianca il torrente ritorniamo alla vettura,
che come al solito, pazientemente aspetta.
Dopo aver percorso la strada sterrata, a tratti asfaltata, parcheggiamo in prossimità del divieto in località Porta di Piano Marchisio da dove parte l'itinerario che intendiamo percorrere.
Il cielo è sereno e senza una nuvola, solo deboli vapori vagabondano sul fondo valle, dando l'impressione di dissolversi coll'avanzare della mattinata.
Saliamo sulla destra dell' accesso al Pian Marchisio, seguendo una evidente traccia, perchè di segnavia ne vedremo pochi.
Si procede in salita, tenendo come riferimento la muraglia delle Rocche, alla quale il sentiero, più o meno evidente e più o meno segnalato, sfila accanto.
Considerato che il colle di Serpentera è dove le Rocche si abbassano per diventare morbido prato, non è difficile raggiungerlo seguendo il paretone,
nonostante la fitta nebbia nel frattempo salita.
Peccato per il panorama che bisogna immaginarlo: lì ci sono le Saline, lì il Mongioie ecc. ecc....eh vabbè, intanto scendiamo al lago delle Moie.
Qualche rapido squarcio delle nebbie ci regala l'illusione che il tempo possa migliorare, ma è solo una breve illusione.
Il tempo di intravedere il lago (asciutto) del Biecai e arrivati sul sentiero-autostrada G5 risaliamo la china verso la Porta Sestrera.
Le mucche al pascolo sono davvero tante ed il suono dei loro campanacci, che hanno tonalità diverse, diventa una musica nella conca auditorium del Biecai.
Raggiungiamo la Porta Sestrera tra i fischi delle marmotte ed il volo di piccoli rapaci, la nebbia non molla, e allora scendiamo in silenzio e solitari nella adiacente valle Pesio, alla volta del rifugio Garelli.
Arrivati al rifugio entriamo e chiediamo di poter consumare i nostri panini al tavolo, fuori c'è troppo umido.
I gestori sono cordialissimi e praticamente pranziamo con loro, chiaccherando dei lavori di manutezione del rifugio e delle meraviglie della zona.
La nebbia mette appetito, si sa, e quindi dopo il panino viene spazzolato un piattino di cervo con la polenta: ottimo davvero.
Salutati i simpaticissimi gestori riprendiamo la salita verso il colle e raggiuntolo in mezz'ora, sempre nella nebbia, scendiamo lungo il G5 in direzione del rifugio Mondovì
che raggiungiamo attraverso la porta Biecai sotto una lieve pioggerella.
Giunti al Rifugio Mondovì, recentemente ristrutturato e bellissimo, mi aggiro per un pò intorno ad esso,
ricercando invano una pietra sulla quale in gioventù scalpellai data e gruppo scout col quale trascorremmo lassù una indimenticabile settimana.
Ma trentanni sono tanti, e la pietra non c'è più: confesso che ci sono rimasto un pò male,
non ero più tornato al Mondovì da allora, ma speravo di ritrovarla.
Ormai siamo al Pian Marchisio, e seguendo l'ampia strada sterrata che affianca il torrente ritorniamo alla vettura,
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"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Che strano...la nebbia nelle Liguri .....
Peccato per il meteo , ma avete fatto un bel giretto
Peccato per il meteo , ma avete fatto un bel giretto
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Eh sì, molto strano trovare nebbia da quelle parti.
Peccato perchè i posti sono stupendi, anche con la nebbia, e infatti il giro è stato molto piacevole.
Il gestore del Garelli ci ha raccomandato di venire a giugno, quando a suo dire le fioriture sono eccezionali.
In effetti è una montagna che sente ancora l'influsso del mare, e quindi la flora ne beneficia assai.
Peccato perchè i posti sono stupendi, anche con la nebbia, e infatti il giro è stato molto piacevole.
Il gestore del Garelli ci ha raccomandato di venire a giugno, quando a suo dire le fioriture sono eccezionali.
In effetti è una montagna che sente ancora l'influsso del mare, e quindi la flora ne beneficia assai.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Giro delle rocche di Serpentera
Ciao e complimenti bel giro che tengo in evidenza, visto che ormai nelle Liguri le nostre idee latitano.
La nebbia purtroppo bisogna metterla in conto, ma se non è troppo fitta e lascia spazio a squarci di visuali, rende l'ambiente molto particolare
Sabato siamo saliti a Rocca dell'Abisso ed in cima ce la siamo beccata anche noi.
Quello che mancava erano gli squarci
La nebbia purtroppo bisogna metterla in conto, ma se non è troppo fitta e lascia spazio a squarci di visuali, rende l'ambiente molto particolare
Sabato siamo saliti a Rocca dell'Abisso ed in cima ce la siamo beccata anche noi.
Quello che mancava erano gli squarci
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Ciao Grande Frankie@,
Da quelle parti la mia media attuale di gite/giornate nebbia è praticamente unitaria.
Non sbaglio un colpo.
Però sono luoghi dove mi sento istintivamente bene, li percepisco domestici, e infatti si chiamano Liguri mica per niente.
Da quelle parti la mia media attuale di gite/giornate nebbia è praticamente unitaria.
Non sbaglio un colpo.
Però sono luoghi dove mi sento istintivamente bene, li percepisco domestici, e infatti si chiamano Liguri mica per niente.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Giro delle rocche di Serpentera
Riprendo questo topic perchè mercoledì scorso, 5 luglio, organizzo con i miei un nuovo giro, questa volta nelle Alpi Liguri, in alta val Ellero: propio l'anello che parte dal''inizio di Pian Marchisio, oltrepassa il colletto di Rocche di Serpentera, tocca i laghi Moie e Biecai, e discende verso il rif. Mondovì, per poi tornare verso il Pian Marchisio... tutto ben organizzato, tranne i tafani/mosconi , che ci perseguiteranno tutta la giornata nonostante la nebbia in alcuni punti
Si parte dallo spiazzo nei pressi di porta Marchisio, all'inizio del pianoro, dopo aver percorso con cautela tutta la sterrata fino al divieto di accesso...
Sono le 10 passate, ma si sente già il caldo ...
Imbocchiamo quindi un sentierino, o meglio la sua traccia, sulla destra dello spiazzo, che risale subito un dosso, e si mantiene con una certa salita costante per un buon tratto, fin quasi al colletto; dopo poco incrociamo una poderale per i pascoli, ma la seguiamo per un breve tratto, difatti sulla sinistra riprende il sentierino (occhio che non è una deviazione immediata, non si distingue bene il ssegnavia) e rimontiamo sotto la parete nord delle Rocche di Serpentera...
La salita è costellata da mosconi che rendono un po' disagevole il tratto, per fortuna il sole non picchia abbastanza, dato che un po' di nebbia si è alzata verso il crinale.
Oltrepassato un dosso più ripido, si apre un ulteriore vallone che si risale su un ulteriore dosso... il colletto sembra lì, ma "gioca" a nascondino
Finalemente, dopo un'ora e mezza si raggiunge la sella, e la vista si apre sia sul diretto gruppo delle Saline, ma anche parzialmente sul Marguereis.
Ma occorre sbrigarsi, la nebbia tende ad infittirsi...
Nella discesa, la vista viene catturata dalla mole della Cima delle Saline e quella di Pian Ballaur, con a destra il colle del Pas e verso sinistra il vallone del passo delle Saline; in realtà si intravede anche il Mongioie, ma le nubi lo coprono per la maggior parte del tempo, e si vede a tratti...
Scendendo questa volta su un sentiero meglio tracciato arriviamo ai primi pianori in vista del lago Moie, dove ad un abbeveratoio provvisorio, messo lì dai pastori per il bestiame, sembra che alcuni camosci decidano di usufruirne anche loro
Arrivati dal Lago Moie, e dando un'occhiata in giro, "strategicamente" individuiamo alcune pietre a mo' di basamenti, per poter ristorarci, visto che ormai s'è fatta una certa: il menù offre focaccine farcite a base di raschera d'alpeggio e pomodorini secchi
L'ambiente è silenzioso, se non fosse che anche qui alcuni mosconi decidano di rompere un po' le "sfere" di noialtri...
Non appena consumata la libagione, riprendiamo la discesa, questa volta più marcata, verso il pianoro successivo, dove dovremmo incontrare il lago Biecai... appunto, dovremmo, poichè arrivati sul luogo, il pianoro è occupato da una mandria estesa, ma il lago non si vede...
C'è soltanto una enorme conca verde (possibile che sia già prosciugato ), e così continuiamo verso la porta Biecai, dopo aver ricevuto il sentiero che arriva da porta Sestrera, e passiamo attraverso la forcella, che chiude i pianori precedenti per fare un "tuffo" di qualche centinaia di metri verso la conca del rifugio Mondovì.
Scendendo, passiamo sotto il versante nord del gruppo delle Saline, mentre il cielo sembra incredibilmente aprirsi,
e arriviamo intorno alle 15 passate al rifugio, sempre molto accogliente e ristoratore, con il Mongioie finalmente sgombro da nubi, che si staglia sul fondo...
Dopo un caffè, e una bibita, ci attende oramai solo il lungo pianoro Marchisio,
seguendo in pratica la stessa carrarecciache collega il rifugio allo spiazzo dove si lasciano le auto, gustandoci un pomeriggio con una visuale eccezzionale dietro di noi...
Si parte dallo spiazzo nei pressi di porta Marchisio, all'inizio del pianoro, dopo aver percorso con cautela tutta la sterrata fino al divieto di accesso...
Sono le 10 passate, ma si sente già il caldo ...
Imbocchiamo quindi un sentierino, o meglio la sua traccia, sulla destra dello spiazzo, che risale subito un dosso, e si mantiene con una certa salita costante per un buon tratto, fin quasi al colletto; dopo poco incrociamo una poderale per i pascoli, ma la seguiamo per un breve tratto, difatti sulla sinistra riprende il sentierino (occhio che non è una deviazione immediata, non si distingue bene il ssegnavia) e rimontiamo sotto la parete nord delle Rocche di Serpentera...
La salita è costellata da mosconi che rendono un po' disagevole il tratto, per fortuna il sole non picchia abbastanza, dato che un po' di nebbia si è alzata verso il crinale.
Oltrepassato un dosso più ripido, si apre un ulteriore vallone che si risale su un ulteriore dosso... il colletto sembra lì, ma "gioca" a nascondino
Finalemente, dopo un'ora e mezza si raggiunge la sella, e la vista si apre sia sul diretto gruppo delle Saline, ma anche parzialmente sul Marguereis.
Ma occorre sbrigarsi, la nebbia tende ad infittirsi...
Nella discesa, la vista viene catturata dalla mole della Cima delle Saline e quella di Pian Ballaur, con a destra il colle del Pas e verso sinistra il vallone del passo delle Saline; in realtà si intravede anche il Mongioie, ma le nubi lo coprono per la maggior parte del tempo, e si vede a tratti...
Scendendo questa volta su un sentiero meglio tracciato arriviamo ai primi pianori in vista del lago Moie, dove ad un abbeveratoio provvisorio, messo lì dai pastori per il bestiame, sembra che alcuni camosci decidano di usufruirne anche loro
Arrivati dal Lago Moie, e dando un'occhiata in giro, "strategicamente" individuiamo alcune pietre a mo' di basamenti, per poter ristorarci, visto che ormai s'è fatta una certa: il menù offre focaccine farcite a base di raschera d'alpeggio e pomodorini secchi
L'ambiente è silenzioso, se non fosse che anche qui alcuni mosconi decidano di rompere un po' le "sfere" di noialtri...
Non appena consumata la libagione, riprendiamo la discesa, questa volta più marcata, verso il pianoro successivo, dove dovremmo incontrare il lago Biecai... appunto, dovremmo, poichè arrivati sul luogo, il pianoro è occupato da una mandria estesa, ma il lago non si vede...
C'è soltanto una enorme conca verde (possibile che sia già prosciugato ), e così continuiamo verso la porta Biecai, dopo aver ricevuto il sentiero che arriva da porta Sestrera, e passiamo attraverso la forcella, che chiude i pianori precedenti per fare un "tuffo" di qualche centinaia di metri verso la conca del rifugio Mondovì.
Scendendo, passiamo sotto il versante nord del gruppo delle Saline, mentre il cielo sembra incredibilmente aprirsi,
e arriviamo intorno alle 15 passate al rifugio, sempre molto accogliente e ristoratore, con il Mongioie finalmente sgombro da nubi, che si staglia sul fondo...
Dopo un caffè, e una bibita, ci attende oramai solo il lungo pianoro Marchisio,
seguendo in pratica la stessa carrarecciache collega il rifugio allo spiazzo dove si lasciano le auto, gustandoci un pomeriggio con una visuale eccezzionale dietro di noi...
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Hai sbagliato la tempistica , teo ! Dovevate salire al pomeriggio così beccavate il bel tempo ...
Scherzi a parte , bel giro , tranquillo , di quelli che io non riesco più a fare , fissato come sono con le vette !
Peccato soprattutto per l' "attacco" dei mosconi e dei tafani , ma purtroppo in questa stagione nelle Liguri capita spesso di aver a che fare con loro ...
Scherzi a parte , bel giro , tranquillo , di quelli che io non riesco più a fare , fissato come sono con le vette !
Peccato soprattutto per l' "attacco" dei mosconi e dei tafani , ma purtroppo in questa stagione nelle Liguri capita spesso di aver a che fare con loro ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Complimenti ,bel giro
Io più che altro direi che hai sbagliato il periodo.....io ce l'ho in mente da anni ,ma per una cosa o per l'altra rimando, e il suo periodo ideale ,secondo me, e' la prima metà di Giugno.....meno mosche e tafani,fioriture nel pieno e ,soprattutto, la presenza del Lago Biecai...che poi spariscedaniele64 wrote:Hai sbagliato la tempistica , teo ! Dovevate salire al pomeriggio così beccavate il bel tempo ...
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Ci sono le 3 Cime Serpentera li sopra, che si raggiungono con poco sforzo e molta soddisfazione.daniele64 wrote:Scherzi a parte , bel giro , tranquillo , di quelli che io non riesco più a fare , fissato come sono con le vette !
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Tre cime Quando si parte ??soundofsilence wrote:Ci sono le 3 Cime Serpentera li sopra, che si raggiungono con poco sforzo e molta soddisfazione.daniele64 wrote:Scherzi a parte , bel giro , tranquillo , di quelli che io non riesco più a fare , fissato come sono con le vette !
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Giro delle rocche di Serpentera
a tutti.
Sì in effetti il periodo migliore sarebbe entro Giugno, e difatti mentre salivo pensavo a tutti i possibili rododendri fioriti (e altri ) qualche settimana prima...ma il tempo è quello che è...
Mi immaginavo invece una situazione diversa per il lago Biecai, anche perchè acque ce n'èra abbastanza lungo i ruscelli, e poi qualche chiazza di neve sui versanti a nord (si vede qualcuna nelle foto) faceva ben sperare, invece niet
Per i tafani stesso discorso sul periodo... hai ragione su questo Maury
@ Sound: non immaginavo si potesse salire su quelle bifide punte... da sotto sembrano "inespugnabili"
Sì in effetti il periodo migliore sarebbe entro Giugno, e difatti mentre salivo pensavo a tutti i possibili rododendri fioriti (e altri ) qualche settimana prima...ma il tempo è quello che è...
Mi immaginavo invece una situazione diversa per il lago Biecai, anche perchè acque ce n'èra abbastanza lungo i ruscelli, e poi qualche chiazza di neve sui versanti a nord (si vede qualcuna nelle foto) faceva ben sperare, invece niet
Per i tafani stesso discorso sul periodo... hai ragione su questo Maury
@ Sound: non immaginavo si potesse salire su quelle bifide punte... da sotto sembrano "inespugnabili"
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Inespugnabili? La cima serpentera sud e un panettone erboso immediatamente sopra il lago delle moglie collegata alle altre due con facile cresta erbosa..
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Dal versante nord sembrano un muro... in effetti ora che mi fai pensare dal colletto la parte verso sud- sudovest è una dorsale molto inerbita, sempre che non cali la nebbia....soundofsilence wrote:Inespugnabili? La cima serpentera sud e un panettone erboso immediatamente sopra il lago delle moglie collegata alle altre due con facile cresta erbosa..
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Sì, va fatto senza nebbia, o nel caso, con strumentazione adeguata tipo gps, perchè non esistono tracce e si va sempre a vista, bisogna raggiungere il crinale, e si può comunque fare in vari modi e in tanti punti (io sono salito prima alla nord attraverso bella zona calcarea) e poi ho percorso il crinale fino alla sud (sempre senza traccia, ma sempre facile e rilassante) e quindi fino alla sottostante Porta Sestrera.teo-85 wrote:Dal versante nord sembrano un muro... in effetti ora che mi fai pensare dal colletto la parte verso sud- sudovest è una dorsale molto inerbita, sempre che non cali la nebbia....soundofsilence wrote:Inespugnabili? La cima serpentera sud e un panettone erboso immediatamente sopra il lago delle moglie collegata alle altre due con facile cresta erbosa..
Allego mappa della zona sperando possa essere più chiara di me.
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Lo scorso 10 agosto ho fato il giro, in verso opposto a Pazzaura. Segnalo subito che la strada è stata sistemata, per cui per ora si può salire senza patemi fino alla sbarra. Il sentiero è sempre poco segnalato, ma con la cartina e la visibilità non ci si perde.
Come si vede dalle foto i prati erano tutti gialli, ma un pastore stava comunque monticando.
Qualche foto
Come si vede dalle foto i prati erano tutti gialli, ma un pastore stava comunque monticando.
Qualche foto
«Vai finché sei giovane, perché da vecchio puoi solo andare al ricovero» (Saggezza occitana)
Re: Giro delle rocche di Serpentera
Bravi e complimenti
Un giro che dà sempre ottime soddisfazioni... i pascoli han già una colorazione quasi autunnale, anche lì il caldo ha picchiato... grazie per la segnalazione dello stato della strada
Un giro che dà sempre ottime soddisfazioni... i pascoli han già una colorazione quasi autunnale, anche lì il caldo ha picchiato... grazie per la segnalazione dello stato della strada
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Vedo che nessuno sale alle Cime di Serpentera, facilmente aggiungibili a questo giro, un vero peccato, perchè sono molto belle e facili.
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Non proprio nessuno
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- cortomaltese
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Ciao,
qualcuno ha una traccia gpx del giro del Serpentera?
Grazie
qualcuno ha una traccia gpx del giro del Serpentera?
Grazie
- soundofsilence
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Io.cortomaltese wrote:Ciao,
qualcuno ha una traccia gpx del giro del Serpentera?
Grazie
Tu invece conosci qualche grotta nei dintorni facile e con qualche interesse?
Mi avevano parlato di una nei dintorni del lago delle Moglie, ma non l'ho trovata.
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- cortomaltese
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Mmm...
Li in giro sono stato solo al Ferro di Cavallo che però ha un ingresso subito verticale e non può essere.
Potrebbe trattarsi della Voragine del Biecai che è lì intorno ma dove però io non sono mai stato e non saprei dirti dovè (ma lo trovi facilmente su Openspeleo).
Se non ricordo male l'ingresso è percorribile: quando facevo il campo con quelli del San Giorgio lo usavano come frigo dato che spesso conservava la neve anche in piena estate. Però occhio perché dal rilievo vedo che dopo qualche decina di metri c'è un bel pozzone da 40!
Comunque appena incontro qualcuno del San Giorgio mi informo. Effettivamente potrebbe interessare anche me...
Li in giro sono stato solo al Ferro di Cavallo che però ha un ingresso subito verticale e non può essere.
Potrebbe trattarsi della Voragine del Biecai che è lì intorno ma dove però io non sono mai stato e non saprei dirti dovè (ma lo trovi facilmente su Openspeleo).
Se non ricordo male l'ingresso è percorribile: quando facevo il campo con quelli del San Giorgio lo usavano come frigo dato che spesso conservava la neve anche in piena estate. Però occhio perché dal rilievo vedo che dopo qualche decina di metri c'è un bel pozzone da 40!
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- soundofsilence
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Ok, grazie. Dimmi come preferisci che ti mandi la traccia.cortomaltese wrote:Mmm...
Li in giro sono stato solo al Ferro di Cavallo che però ha un ingresso subito verticale e non può essere.
Potrebbe trattarsi della Voragine del Biecai che è lì intorno ma dove però io non sono mai stato e non saprei dirti dovè (ma lo trovi facilmente su Openspeleo).
Se non ricordo male l'ingresso è percorribile: quando facevo il campo con quelli del San Giorgio lo usavano come frigo dato che spesso conservava la neve anche in piena estate. Però occhio perché dal rilievo vedo che dopo qualche decina di metri c'è un bel pozzone da 40!
Comunque appena incontro qualcuno del San Giorgio mi informo. Effettivamente potrebbe interessare anche me...
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- cortomaltese
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Re: Giro delle rocche di Serpentera
Ti ho mandato mp con la mia mail.soundofsilence wrote:Ok, grazie. Dimmi come preferisci che ti mandi la traccia.
Grazie e ciao