Quattro settembre 2010, ripresa dell’attività in montagna. Dopo quasi un mese e mezzo di sospensione, che ci ha ricaricato le pile, sentiamo (parlo anche a nome di Gianfranco e Pierpaolo) il bisogno di una gita che ci faccia riacquistare forma e ritmo.
Dopo aver vagliato e scartato diverse cime la scelta cade sulla Testa Ciaudon (o Tete Chaudon) m. 2386 che si trova sul punto di congiunzione tra il lungo crinale Colle di Tenda – Marguareis e quello altrettanto lungo Besimauda – Bric Costa Rossa – Cima della Fascia.
Anziché seguire la strada sterrata che dal Colle di Tenda vecchio (m.1871) porta sino al Colle della Boaria, punto di inizio dei 300 m. finali della salita, optiamo per la via di cresta che dal secondo colletto dopo il Forte Centrale risale, piuttosto ripida, il versante ovest della Cima di Beccorosso. Superati i 2100 metri foriamo lo strato di nebbia che insieme ad un vento piuttosto freddo (9 gradi) ci aveva accolto al colle e la visuale si apre su gran parte delle vette della Valle Meraviglie. Raggiunta la vetta il sentiero, con alcuni tornanti, costeggia le pendici nord di Cima Pepino, transita su una lunga sella ed inizia a risalire il versante sud di Cima del Becco per poi scendere sul Colle della Perla.
Il grosso complesso delle caserme del Forte Centrale
Il Forte Centrale
Rocca dell'Abisso e Monte Frisson (a destra)
Da sinistra a destra Cime del Basto, Ciamineje, Lusiera e Clapier
Panorama verso nord
Conca pascoliva e sullo sfondo il Bric Costa Rossa
Il Forte Pepino sulle pendici dell'omonima cima
Salendo verso la Cima di Cuni
Nota per escursionisti con tendenze masochistiche: sia Cima Pepino che Cima del Becco e, anche, la successiva Cima di Cuni, possono essere facilmente risalite per tracce di sentiero con dislivelli aggiuntivi da 100 a 150 metri per cima (saldi di stagione - affrettarsi
) facendo così una bella indigestione di cime. 
Dal colle (m. 2083) si risale la cresta in direzione della Cima di Cuni per 110 m. per poi ridiscendere, con un lungo aggiramento in discesa, al Colle della Boaria (m. 2102 - quasi 3 ore di marcia e 530 m. di dislivello) Dal colle splendida vista questa volta in direzione del Marguareis e sulla nostra cima, circa 300 m. più in alto.
Il Colle della Boaria e Testa Ciaudon il alto
Dalle pendici della Testa Ciaudon visuale su parte del percorso di cresta
Marguareis e cime vicine dal canale di salita
Breve sosta per mangiare ed imbocchiamo il sentiero diretto per la Capanna Morgantini che risale con alcuni tornanti il versante sud di Testa Ciaudon. Ad un colletto svolta a nord-est in direzione della Colla Piana di Malabera. Non avendo relazione di salita lo seguiamo attenti a trovare una traccia che ci permetta di riprendere la cresta sud e quindi la nostra cima. Un provvidenziale canalino erboso (parecchio faticoso) ci porta sull’agognata cresta e in ulteriori 10 minuti sulla cima (4 ore - 825 m. di dislivello).
Capanna Moragantini dalla vetta
Autoscatto
Percorso di ritorno: ridiscesi al colle della Boaria (questa volta in maniera più diretta, superando qualche saltino roccioso) decidiamo di ripetere il percorso di andata, solo sino al Colle della Perla, dove il sentiero di ricongiunge alla strada sterrata. Da qui con lungo percorso, ridotto con alcuni tagli, ed ulteriori 265 m di dislivello arriviamo in poco più di 3 ore al Colle di Tenda.
Dati generali dell’escursione:
Dislivello totale: 1090 metri
Tempo complessivo : 7 ore comprese soste.
Sviluppo escursione : "spannometricamente"
tra i 20 ed i 24 km.Saluti.
FRANKIE@
