Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
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Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
Domenica 2-1-2011: Passo del Ginestro – Monte Arosio – Pizzo d’Evigno e ritorno
Partecipanti: Soundofsilence.
Lunghezza: 10,9 Km circa A/R.
Dislivello: 550 m circa.
Difficoltà: E.
Percorso in macchina: Da Genova sull’A10 fino ad Albenga. Ad Albenga si prende per Garlenda, quindi si continua sulla SP6 e si arriva a Casanova Lerrone e infine al Passo del Ginestro, dove si parcheggia.
Percorso a piedi: Si prende la sterrata sulla sinistra che si dirige verso sud-est. Dopo pochissimi metri un sentiero non segnato sulla sinistra permette di evitare la sterrata e si dirige con tutta probabilità (io non l’ho percorso) sulla sommità del Monte Arosio, dal quale poi ci si può ricongiungere in breve alla sterrata in corrispondenza del suo termine (il pezzo dal termine della sterrata al Monte Arosio è quello che, invece, ho percorso io). Ritornando alla sterrata la si segue fino al suo termine ignorando alcune deviazioni sulla destra (una segnalata), poco dopo le quali si arriva al termine della sterrata, che continua comunque sulla sinistra restringendosi a sentiero, mentre sulla destra inizia il sentiero segnato per il Pizzo d’Evigno. Pochi metri prima di questo punto una traccia sulla sinistra permette di salire al Monte Arosio, traccia che può essere usata proficuamente per compiere un anello al ritorno. Il sentieo per il Pizzo attraversa prima una zona prativa e poi giunge a un colletto dove occorre non farsi sviare dalla traccia sulla destra, ma continuare invece su una forse meno evidente che continua sul crinale, sulla quale, ma che è quella segnata. Si continua quindi sul crinale e si raggiunge un’elevazione (940 m) sulla cresta che copre la vista del vero Pizzo, ancora distante (oltre 1 Km), giunti in vetta all’elevazione si deve scendere una cinquantina di metri, sempre sul crinale, per percorrere poi tutta la bella cresta fino in vetta. Ritorno per la stessa via o passando per il Monte Arosio come prima descritto.
Racconto: Abbandonato dalla mia ‘Armata Brancaleone’ che preferisce, chissà perché, dedicarsi al gozzoviglio durante le feste, invece di una sana faticata nella nebbia e nel gelo, posso finalmente decidere di testa mia e scegliere una gita senza neve. Giusto però per non annoiarmi troppo riuscirò opportunamente a sostituire la neve col fango: muri di fango così belli che ci si potrebbe leggere la storia dell’ultimo mese di precipitazioni, così come negli strati di arenaria quella delle ere geologiche…
Non sono però questi insignificanti dettagli a poter fermare un ‘riesploratore’ come me, e neppure il ‘simpatico’ sbaglio di sentiero in corrispondenza del colletto dopo la fine della sterrata. La traccia, invece di continuare sul crinale, mi porta a mezza costa lungo il versante ovest del Pizzo: dopo averne percorso un bel po’, mi accorgo della mancanza assoluta di segnavia, ma decido di proseguire ugualmente nell’intenzione di prenderlo da dietro (il monte).
Non del tutto convinto però che tale decisione sia consona alla mia dignità di escursionista, decido infine di risalire fino al crinale.
Qui mi si presenta il magnifico spettacolo della nebbia che lambisce tutta la magnifica e lunghissima cresta del Pizzo senza riuscire a scavalcarla, tanto che se da una parte non s vede niente, dall’altra splende il sole, strana situazione che permette di vedere la propria ombra proiettata nella bianca coltre… Indubbiamente chi sceglie di restare a casa si perde ogni volta qualcosa: la natura sa essere sempre diversa e sempre meravigliosa….
Mi fermo quindi in vetta il tempo necessario per permettere alla nebbia di averla finalmente vinta e di coprire anche l’altro versante. Situazione che mi permetterà un tranquillo ritorno, nonostante un esercito di cacciatori (1 ogni cento metri) impazienti di sparare a qualsiasi cosa si muova: come fanno, infatti, a spararmi se non mi possono vedere?
Conclusioni: Gita sempre tenuta di riserva in attesa di una giornata di brutto tempo che non permettesse altro, mi ha fatto invece abbastanza ricredere: il Pizzo, infatti, non è per niente un’’insulsa’ collinetta boscosa come temevo, ma fa fede al suo nome con una aguzza sommità, per di più coronata, verso nord, da una lunghissima e spettacolare cresta erbosa dove pascolano liberi numerosi cavalli e mucche: un ambiente veramente piacevole… Sul panorama, invece, poco posso dire perché le Alpi le ho viste solo dalla macchina, poi più nulla…
Infine il Monte Arosio, salita fatta per curiosità e per perdere un po’ di tempo mentre vedevo, o meglio non vedevo, il Pizzo avvolto nella nebbia, ma che non vale granchè la pena se non per variare un po’ il percorso al ritorno, si tratta infatti di una collinetta boscosa che si eleva pochi metri sopra il sentiero, pochi metri però decisamente invasi dalla vegetazione e che si percorrono quindi non tanto agevolmente…
Link alle foto:
http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... Evigno.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
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Lunghezza: 10,9 Km circa A/R.
Dislivello: 550 m circa.
Difficoltà: E.
Percorso in macchina: Da Genova sull’A10 fino ad Albenga. Ad Albenga si prende per Garlenda, quindi si continua sulla SP6 e si arriva a Casanova Lerrone e infine al Passo del Ginestro, dove si parcheggia.
Percorso a piedi: Si prende la sterrata sulla sinistra che si dirige verso sud-est. Dopo pochissimi metri un sentiero non segnato sulla sinistra permette di evitare la sterrata e si dirige con tutta probabilità (io non l’ho percorso) sulla sommità del Monte Arosio, dal quale poi ci si può ricongiungere in breve alla sterrata in corrispondenza del suo termine (il pezzo dal termine della sterrata al Monte Arosio è quello che, invece, ho percorso io). Ritornando alla sterrata la si segue fino al suo termine ignorando alcune deviazioni sulla destra (una segnalata), poco dopo le quali si arriva al termine della sterrata, che continua comunque sulla sinistra restringendosi a sentiero, mentre sulla destra inizia il sentiero segnato per il Pizzo d’Evigno. Pochi metri prima di questo punto una traccia sulla sinistra permette di salire al Monte Arosio, traccia che può essere usata proficuamente per compiere un anello al ritorno. Il sentieo per il Pizzo attraversa prima una zona prativa e poi giunge a un colletto dove occorre non farsi sviare dalla traccia sulla destra, ma continuare invece su una forse meno evidente che continua sul crinale, sulla quale, ma che è quella segnata. Si continua quindi sul crinale e si raggiunge un’elevazione (940 m) sulla cresta che copre la vista del vero Pizzo, ancora distante (oltre 1 Km), giunti in vetta all’elevazione si deve scendere una cinquantina di metri, sempre sul crinale, per percorrere poi tutta la bella cresta fino in vetta. Ritorno per la stessa via o passando per il Monte Arosio come prima descritto.
Racconto: Abbandonato dalla mia ‘Armata Brancaleone’ che preferisce, chissà perché, dedicarsi al gozzoviglio durante le feste, invece di una sana faticata nella nebbia e nel gelo, posso finalmente decidere di testa mia e scegliere una gita senza neve. Giusto però per non annoiarmi troppo riuscirò opportunamente a sostituire la neve col fango: muri di fango così belli che ci si potrebbe leggere la storia dell’ultimo mese di precipitazioni, così come negli strati di arenaria quella delle ere geologiche…
Non sono però questi insignificanti dettagli a poter fermare un ‘riesploratore’ come me, e neppure il ‘simpatico’ sbaglio di sentiero in corrispondenza del colletto dopo la fine della sterrata. La traccia, invece di continuare sul crinale, mi porta a mezza costa lungo il versante ovest del Pizzo: dopo averne percorso un bel po’, mi accorgo della mancanza assoluta di segnavia, ma decido di proseguire ugualmente nell’intenzione di prenderlo da dietro (il monte).
Non del tutto convinto però che tale decisione sia consona alla mia dignità di escursionista, decido infine di risalire fino al crinale.
Qui mi si presenta il magnifico spettacolo della nebbia che lambisce tutta la magnifica e lunghissima cresta del Pizzo senza riuscire a scavalcarla, tanto che se da una parte non s vede niente, dall’altra splende il sole, strana situazione che permette di vedere la propria ombra proiettata nella bianca coltre… Indubbiamente chi sceglie di restare a casa si perde ogni volta qualcosa: la natura sa essere sempre diversa e sempre meravigliosa….
Mi fermo quindi in vetta il tempo necessario per permettere alla nebbia di averla finalmente vinta e di coprire anche l’altro versante. Situazione che mi permetterà un tranquillo ritorno, nonostante un esercito di cacciatori (1 ogni cento metri) impazienti di sparare a qualsiasi cosa si muova: come fanno, infatti, a spararmi se non mi possono vedere?
Conclusioni: Gita sempre tenuta di riserva in attesa di una giornata di brutto tempo che non permettesse altro, mi ha fatto invece abbastanza ricredere: il Pizzo, infatti, non è per niente un’’insulsa’ collinetta boscosa come temevo, ma fa fede al suo nome con una aguzza sommità, per di più coronata, verso nord, da una lunghissima e spettacolare cresta erbosa dove pascolano liberi numerosi cavalli e mucche: un ambiente veramente piacevole… Sul panorama, invece, poco posso dire perché le Alpi le ho viste solo dalla macchina, poi più nulla…
Infine il Monte Arosio, salita fatta per curiosità e per perdere un po’ di tempo mentre vedevo, o meglio non vedevo, il Pizzo avvolto nella nebbia, ma che non vale granchè la pena se non per variare un po’ il percorso al ritorno, si tratta infatti di una collinetta boscosa che si eleva pochi metri sopra il sentiero, pochi metri però decisamente invasi dalla vegetazione e che si percorrono quindi non tanto agevolmente…
Link alle foto:
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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
E ancora:
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
Bravo Sound! Però "l'armata brancaleone" non aveva tutti i torti a restare a casa!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
il monte Cepposoundofsilence wrote:decido di proseguire ugualmente nell’intenzione di prenderlo da dietro (il monte).
Bellissime le foto del crinale spartinebbia
sul Pizzo c'ero stato con mia madre e mia sorella
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
Ma non avevi detto che facevi la traversata Rocche Reopasso-Reale? Belin ti avevo detto che il Pizzo d'Evigno mi interessava e che ci si poteva andare a Febbraio.....e invece fai sempre di testa tua Vabbeh fa lo stesso poi ci andro' ......comunque io lo sapevo che era carino il Pizzo d'Evigno e in effetti la nebbia un pò di fascino lo aggiunge ,però io spero di andarci in una giornata limpida che mi conceda un po' di panorama
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- soundofsilence
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Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
Ho visto la mattina la webcam di busalla: non si vedeva niente, solo un poco di neve sui tetti, due cose che entrambe mi hanno sconsigliato la gita....Maury76 wrote: Ma non avevi detto che facevi la traversata Rocche Reopasso-Reale? Belin ti avevo detto che il Pizzo d'Evigno mi interessava e che ci si poteva andare a Febbraio.....e invece fai sempre di testa tua Vabbeh fa lo stesso poi ci andro' ......comunque io lo sapevo che era carino il Pizzo d'Evigno e in effetti la nebbia un pò di fascino lo aggiunge ,però io spero di andarci in una giornata limpida che mi conceda un po' di panorama
Per il resto faccio un pò come posso, se devo evitare tutti i monti dove non sei stato tu non vado più da nessuna parte...
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Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
Maury76 wrote: Ma non avevi detto che facevi la traversata Rocche Reopasso-Reale? Belin ti avevo detto che il Pizzo d'Evigno mi interessava e che ci si poteva andare a Febbraio.....e invece fai sempre di testa tua Vabbeh fa lo stesso poi ci andro' ......comunque io lo sapevo che era carino il Pizzo d'Evigno e in effetti la nebbia un pò di fascino lo aggiunge ,però io spero di andarci in una giornata limpida che mi conceda un po' di panorama
...le mie ciaspole ti attendono...
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Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
Vabeh per sta volta ti perdonosoundofsilence wrote:Ho visto la mattina la webcam di busalla: non si vedeva niente, solo un poco di neve sui tetti, due cose che entrambe mi hanno sconsigliato la gita....
Cosa vorresti dire ....per essere solo tre anni che faccio escursioni e con i tempi limitati che ho per fare gite ,la mia discreta quantita di vette le ho anche fatte e cime da poter fare che vadano bene ad entrambi ce ne sono.....soundofsilence wrote:Per il resto faccio un pò come posso, se devo evitare tutti i monti dove non sei stato tu non vado più da nessuna parte...
Comunque ribadisco ,ti perdono ,ma che non accada mai più.....prima mi devi chedere il permesso
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Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
andrea67 wrote:Maury76 wrote: Ma non avevi detto che facevi la traversata Rocche Reopasso-Reale? Belin ti avevo detto che il Pizzo d'Evigno mi interessava e che ci si poteva andare a Febbraio.....e invece fai sempre di testa tua Vabbeh fa lo stesso poi ci andro' ......comunque io lo sapevo che era carino il Pizzo d'Evigno e in effetti la nebbia un pò di fascino lo aggiunge ,però io spero di andarci in una giornata limpida che mi conceda un po' di panorama
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Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
Maury76 wrote: Ma non avevi detto che facevi la traversata Rocche Reopasso-Reale? Belin ti avevo detto che il Pizzo d'Evigno mi interessava e che ci si poteva andare a Febbraio.....e invece fai sempre di testa tua Vabbeh fa lo stesso poi ci andro' ......comunque io lo sapevo che era carino il Pizzo d'Evigno e in effetti la nebbia un pò di fascino lo aggiunge ,però io spero di andarci in una giornata limpida che mi conceda un po' di panorama
sempre nella stessa zona ma lato mare:
http://web.tiscali.it/cai.imperia/SenTovo.html" onclick="window.open(this.href);return false;
e comunque il pizzo d'evigno si può raggiungere anche da chiusanico...
o da Evigno ( paesino nell'entroterra di Diano Marina )
http://www.taggiasca.com/itinerari/itinerario3.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
purtroppo in rete si trova poco o niente
Le cose che possiedi alla fine ti possiedono...
http://www.adessospiana.it" onclick="window.open(this.href);return false;
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- soundofsilence
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Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
Grazie!giumork wrote:sempre nella stessa zona ma lato mare:
http://web.tiscali.it/cai.imperia/SenTovo.html" onclick="window.open(this.href);return false;
e comunque il pizzo d'evigno si può raggiungere anche da chiusanico...
o da Evigno ( paesino nell'entroterra di Diano Marina )
http://www.taggiasca.com/itinerari/itinerario3.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Per questo ci siamo noi....giumork wrote:purtroppo in rete si trova poco o niente
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
Bella gita e belle foto. Il Pizzo di Evigno e` chiamato anche (su diverse carte) Monte Torre.
Io avevo fatto anni fa tutta la dorsale partendo da Andora e arrivando al Passo di San Giacomo e quindi a Testico con rientro in autobus.
Se non ricordo male il percorso era descritto su un vecchio numero della rivista del CAI.
Io avevo fatto anni fa tutta la dorsale partendo da Andora e arrivando al Passo di San Giacomo e quindi a Testico con rientro in autobus.
Se non ricordo male il percorso era descritto su un vecchio numero della rivista del CAI.
- soundofsilence
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Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
Sì anche sulle mappe GPS è presente come Monte Torre, però Pizzo d'Evigno è più caratteristico e meno generico...em wrote:Bella gita e belle foto. Il Pizzo di Evigno e` chiamato anche (su diverse carte) Monte Torre.
Io avevo fatto anni fa tutta la dorsale partendo da Andora e arrivando al Passo di San Giacomo e quindi a Testico con rientro in autobus.
Se non ricordo male il percorso era descritto su un vecchio numero della rivista del CAI.
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Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
Meglio pero` indicare anche l'altro nome.
Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
se cerchi tracci GPS ok.. ma io che abito li vicino.. se mi chiedono dov'è il monte Torre.. gli dico di cercare su internet!em wrote:Meglio pero` indicare anche l'altro nome.
(Ho 'scoperto' il discorso del nome grazie a questo topic)
Qui da noi è per tutti il pizzo d'Evigno..
stesso discorso x il monte Ceresa e il pizzo Aguzzo.. che io so sempre sentito nominare il dialetto come
monte da cieja e monte du tecu.....
Le cose che possiedi alla fine ti possiedono...
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Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
Oltra che per il GPS anche sulle carte e` indicato come Monte Torre quindi se non si conosce gia` la zona indicando nella relazione solo Pizzo di Evigno potrebbe esserci qualche difficolta` a capire di che monte si sta parlando (e magari anche a ripetere la gita ).
Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
Pizzo d'Evigno da Chiusanico
Domenica 26 febbraio 2012
Km. 14,5
tempo percorrenza: 6.30
dislivello: 750
Quota di partenza:400
Quota massima: 989
Sono salito da Castello di Chiusanico che si raggiunge in auto abbandonando la statale 28 del Colle di Nava tra Pontedassio e Chiusavecchia. Giunti a Castello si lascia l'auto in un bel parcheggio e ci si inoltra nei carruggi del borgo.
L'itinerario e' molto bello e molto ben segnalato col sentiero pulito recentemente con molta cura.
Sono salito con calma in 2ore e mezza. Per il ritorno ho scelto la cresta opposta (sud-ovest) per Diano Arentino. Dopo aver mancato due sentieri di discesa, ho lasciato la cresta in localita' Monti di Pontedassio ho svoltato a destra per una strada da poco asfaltata che mi ha portato al luogo di partenza.
Tutto l'itinerario e' stato previsto, ma giudico poco interessante il ritorno su asfalto verso Chiusanico.
Il Pizzo d'Evigno, a dispetto della sua quota modesta, e' una bella balconata panoramica sulla costa e sulle montagne delle alpi Liguri: difficile arrivare li ed essere soli. Domenica c'era piu' gente che in Piazza de Ferrari. Davvero da consigliare in inverno e fino al mese di giugno.
La traccia gps e' disponibile all'indirizzo: http://www.gpsies.com/mapUser.do?username=PIERVI" onclick="window.open(this.href);return false;
Domenica 26 febbraio 2012
Km. 14,5
tempo percorrenza: 6.30
dislivello: 750
Quota di partenza:400
Quota massima: 989
Sono salito da Castello di Chiusanico che si raggiunge in auto abbandonando la statale 28 del Colle di Nava tra Pontedassio e Chiusavecchia. Giunti a Castello si lascia l'auto in un bel parcheggio e ci si inoltra nei carruggi del borgo.
L'itinerario e' molto bello e molto ben segnalato col sentiero pulito recentemente con molta cura.
Sono salito con calma in 2ore e mezza. Per il ritorno ho scelto la cresta opposta (sud-ovest) per Diano Arentino. Dopo aver mancato due sentieri di discesa, ho lasciato la cresta in localita' Monti di Pontedassio ho svoltato a destra per una strada da poco asfaltata che mi ha portato al luogo di partenza.
Tutto l'itinerario e' stato previsto, ma giudico poco interessante il ritorno su asfalto verso Chiusanico.
Il Pizzo d'Evigno, a dispetto della sua quota modesta, e' una bella balconata panoramica sulla costa e sulle montagne delle alpi Liguri: difficile arrivare li ed essere soli. Domenica c'era piu' gente che in Piazza de Ferrari. Davvero da consigliare in inverno e fino al mese di giugno.
La traccia gps e' disponibile all'indirizzo: http://www.gpsies.com/mapUser.do?username=PIERVI" onclick="window.open(this.href);return false;
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Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
(Bertolt Brecht)
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Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
Complimenti per la salita e le foto. Bella cima con grandi vedute sul golfo dianese e non solo.
Con Gianfranco e Pierpaolo lo abbiamo salito come gita di chiusura dell'anno il 31/12/2011, partendo da Cesio.
Da Chiusanico non sono mai salito causa scarsa manutenzione del sentiero. Mi fa piacere apprendere che finalmente hanno provveduto !!!
Saluti
Con Gianfranco e Pierpaolo lo abbiamo salito come gita di chiusura dell'anno il 31/12/2011, partendo da Cesio.
Da Chiusanico non sono mai salito causa scarsa manutenzione del sentiero. Mi fa piacere apprendere che finalmente hanno provveduto !!!
Saluti
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
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Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
L'ARCIGNO PIZZO D'EVIGNO
Ieri, incuriosito da questo topic, sono stato sul monte in oggetto... Con l'amico Fabio abbiamo percorso il crinale partendo dal Passo del Ginestro, muniti di reflex (allungando così i tempi a dismisura )
Inizialmente abbiamo seguito il consiglio di Sound salendo al monte "Arosio" dal sentierino che affianca la strada. Abbiamo raggiunto una croce ma non ho capito se la vetta è quella o quella dopo più boscosa... per riprendere la strada dopo la vetta ci siamo fatti una bella ravanata su roveto ed arbusteto (abbiamo perso la traccia)... fabio era molto contento
Una volta su sentiero segnato la gita è "sbocciata" e ci siamo fatti il percorso segnato con vero piacere. Il crinale è estetico e piacevole, si superano due gobbette e poi si vede "l'arcigno" che si raggiunge con una ripida rampa su crinale.
La vetta è molto panoramica, si stava d'incanto. Sole caldo e vento fresco.
Pranzo in vetta e discesa sulla stessa via (evitando però il Monte Arosio, quindi scendendo dalla sterrata).
Bella gita!
La vetta del Monte Arosio
Ravanata...
Crinale dopo il colletto
In vetta al Pizzo
In cima non siamo soli...
Crinale percorso per la vetta
Cavalli al pascolo
Punti di vista...
Tratti di sentiero
Il crinale intero
Ieri, incuriosito da questo topic, sono stato sul monte in oggetto... Con l'amico Fabio abbiamo percorso il crinale partendo dal Passo del Ginestro, muniti di reflex (allungando così i tempi a dismisura )
Inizialmente abbiamo seguito il consiglio di Sound salendo al monte "Arosio" dal sentierino che affianca la strada. Abbiamo raggiunto una croce ma non ho capito se la vetta è quella o quella dopo più boscosa... per riprendere la strada dopo la vetta ci siamo fatti una bella ravanata su roveto ed arbusteto (abbiamo perso la traccia)... fabio era molto contento
Una volta su sentiero segnato la gita è "sbocciata" e ci siamo fatti il percorso segnato con vero piacere. Il crinale è estetico e piacevole, si superano due gobbette e poi si vede "l'arcigno" che si raggiunge con una ripida rampa su crinale.
La vetta è molto panoramica, si stava d'incanto. Sole caldo e vento fresco.
Pranzo in vetta e discesa sulla stessa via (evitando però il Monte Arosio, quindi scendendo dalla sterrata).
Bella gita!
La vetta del Monte Arosio
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In cima non siamo soli...
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Il crinale intero
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
Bello
Bellissime le coccinelle e il cavallo a pois
Bellissime le coccinelle e il cavallo a pois
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
- Maury76
- Fotomodello delle vette
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Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
Belle foto ,complimenti
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- soundofsilence
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Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
E' il minimo che ti potevi aspettare seguendo i miei 'consigli'....Pazzaura wrote: Inizialmente abbiamo seguito il consiglio di Sound salendo al monte "Arosio" dal sentierino che affianca la strada. Abbiamo raggiunto una croce ma non ho capito se la vetta è quella o quella dopo più boscosa... per riprendere la strada dopo la vetta ci siamo fatti una bella ravanata su roveto ed arbusteto (abbiamo perso la traccia)... fabio era molto contento
In ogni caso avevo avvisato che ci poteva essere da ravanare:
soundofsilence wrote:Infine il Monte Arosio, salita fatta per curiosità e per perdere un po’ di tempo mentre vedevo, o meglio non vedevo, il Pizzo avvolto nella nebbia, ma che non vale granchè la pena se non per variare un po’ il percorso al ritorno, si tratta infatti di una collinetta boscosa che si eleva pochi metri sopra il sentiero, pochi metri però decisamente invasi dalla vegetazione e che si percorrono quindi non tanto agevolmente…
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
Bellissime foto!
inizia la primavera. Lo noto dall'erba che comincia a verdeggiare.
Il gran numero di coccinelle presenti mi ha colpito anche a me ma mi pare una costante dei ns monti. ne ho visto in gran quantita' sui monti che visito spesso tipo Arbozzaro, Follia, Moro e Acquarone.
inizia la primavera. Lo noto dall'erba che comincia a verdeggiare.
Il gran numero di coccinelle presenti mi ha colpito anche a me ma mi pare una costante dei ns monti. ne ho visto in gran quantita' sui monti che visito spesso tipo Arbozzaro, Follia, Moro e Acquarone.
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
(Bertolt Brecht)
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Re: Pizzo d'Evigno e Monte Arosio dal Passo del Ginestro
Mi poteva mancare questa cima praticamente dietro casa? E soprattutto poteva mancare la nebbia per chiudere l'anno in torbida bellezza??