Monte Mongioie
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Mongioie dall'Aseo
Mercoledì 18-6-2008: Viozene – Bocchin dell’Aseo – avvicinamento a Lago Raschera – Bocchin dell’Aseo – Mongioie – Bocchin dell’Aseo – Viozene
Partecipanti: Erika e Davide.
Incertezza sulla destinazione fino all’ultimo: Pania della Croce da Piglionico, Cascate dello Stroppia da Chiappera o Cima della Brignola da Viozene? Scartiamo la Pania perché alcune previsioni danno la possibilità di ancora una certa instabilità ad est, decide quindi mia moglie per la Brignola, evidentemente sentendosi in forma….
L’intento della Gita alla Cima della Brignola sarebbe di ricostruire una gita CAI di 13 anni fa, le cui poche foto sopravvissute mi lasciano sempre a bocca aperta, essendo però poco convinto che la scelta sarebbe caduta su questa gita non credendo assolutamente che mia moglie si sarebbe sentita di fare 1400 metri di dislivello col poco allenamento che siamo riusciti a fare quest’anno, date le innumerevoli malattie che ci hanno perseguitato, lo studio della gita è a dir poco approssimativo, so solo che si dovrebbe partire da Viozene e arrivare alla Cima della Brignola attraverso il Bocchin dell’Aseo e quindi arrivare ai laghi, ma che percorso si debba fare dai laghi e se sia segnalato non lo sapevo affatto, né avevo ancora alcuna idea che per vedere ciò che mi piaceva tanto nelle foto, non sarebbe bastato questo semplice percorso (ma a chi interessa questo può trovare informazioni in un altro topic)…
Partenza alle 8,50 da Genova e arrivo intorno alle 11 a Viozene. Parcheggiamo in corrispondenza dei cartelli che indicano il sentiero per il rifugio mongioie, qui c’è parecchio spazio, si potrebbe però, credo proseguire su strada asfaltata che si dovrebbe incrociare poco più avanti e guadagnare una cinquantina di metri di dislivello, la strada è però stretta e con poche possibilità di parcheggio ed è da verificare non sia vietato l’accesso ai non residenti.
Ad inizio sentiero si incontra subito una fontana, se ne incontrerà un’altra presso il Rifugio Mongioie e una fonte si trova poi a circa quota 2000 prima di giungere a Pian dell’Olio.
Procediamo abbastanza velocemente e in 35 minuti siamo al Rifugio, qui chiediamo informazioni per Cima della Brignola e sui laghi, ma alla fine decidiamo che forse è meglio andare al Mongioie, non possiamo tornare troppo tardi la sera: i bimbi ci aspettano, e andare alla Cima della Brignola sembrerebbe decisamente più lungo. Arriviamo in circa 2,30 complessive al Bocchin dell’Aseo e sono circa le 12,45, siamo venuti su abbastanza velocemente, però la nebbia è stata più veloce di noi e la cima del Mongioie è coperta, mentre è sgombra la vista verso la pianura a nord. Dopo qualche dubbio decidiamo di proseguire sul sentiero verso il Lago Raschera per vedere almeno quello, visto che al rifugio ci hanno detto che salendo al Mongioie non si vede (ma in realtà non è vero, si vede sia il Raschera, che con un po’ di attenzione il lago principale della Brignola). La neve è molto più abbondante qui sul versante settentrionale e bisogna fare delle deviazioni dal sentiero per evitare alcuni punti resi decisamente pericolosi dalla neve appunto, niente di problematico comunque. Scendiamo un po’ per avvicinarci al Lago Raschera, poi decidiamo di tornare sui nostri passi: Cima della Brignola è troppo lontana. Evitiamo però di ridiscendere al Bocchin dell’Aseo, trovandoci una cinquantina di metri più alti, essendo saliti per evitare le chiazze di neve, e traversiamo fuori sentiero fino ad incrociare la traccia per la vetta. La stanchezza comincia a farsi sentire e saliamo molto più lentamente alla vetta. Dalla vetta riusciamo comunque a vedere qualcosa, ogni tanto si rischiara brevemente in un punto e poi in un altro, riusciamo quindi a vedere dappertutto tranne che a sud verso il Rifugio da dove la nebbia sale. Dopo qualche dubbio decidiamo di non scendere per il Bocchino delle Scaglie, siamo stanchi e la nebbia non ci invita a fare un percorso nuovo, ripercorriamo quindi la stessa strada dell’andata fino alla macchina. Durante la salita abbiamo incrociato due deviazioni: una per il Bocchino delle Scaglie, subito dopo il Rifugio, e un’altra al Pian dell’Olio che porta alla dolina chiamata ‘il Profondo’ e al Bric Conoia.
Gita comunque molto bella in un ambiente unico, anche se non quella progettata alla Brignola, che probabilmente offre panorami anche superiori; ero comunque già stato al Mongioie parecchi anni fa, salendo sempre dall’Aseo, ma scendendo dalle Scaglie, però in quell’occasione avevo trovato molta più nebbia e non avevamo visto proprio niente, tanto che non ho nemmeno una foto di quella gita….
Link ad alcune foto
Partecipanti: Erika e Davide.
Incertezza sulla destinazione fino all’ultimo: Pania della Croce da Piglionico, Cascate dello Stroppia da Chiappera o Cima della Brignola da Viozene? Scartiamo la Pania perché alcune previsioni danno la possibilità di ancora una certa instabilità ad est, decide quindi mia moglie per la Brignola, evidentemente sentendosi in forma….
L’intento della Gita alla Cima della Brignola sarebbe di ricostruire una gita CAI di 13 anni fa, le cui poche foto sopravvissute mi lasciano sempre a bocca aperta, essendo però poco convinto che la scelta sarebbe caduta su questa gita non credendo assolutamente che mia moglie si sarebbe sentita di fare 1400 metri di dislivello col poco allenamento che siamo riusciti a fare quest’anno, date le innumerevoli malattie che ci hanno perseguitato, lo studio della gita è a dir poco approssimativo, so solo che si dovrebbe partire da Viozene e arrivare alla Cima della Brignola attraverso il Bocchin dell’Aseo e quindi arrivare ai laghi, ma che percorso si debba fare dai laghi e se sia segnalato non lo sapevo affatto, né avevo ancora alcuna idea che per vedere ciò che mi piaceva tanto nelle foto, non sarebbe bastato questo semplice percorso (ma a chi interessa questo può trovare informazioni in un altro topic)…
Partenza alle 8,50 da Genova e arrivo intorno alle 11 a Viozene. Parcheggiamo in corrispondenza dei cartelli che indicano il sentiero per il rifugio mongioie, qui c’è parecchio spazio, si potrebbe però, credo proseguire su strada asfaltata che si dovrebbe incrociare poco più avanti e guadagnare una cinquantina di metri di dislivello, la strada è però stretta e con poche possibilità di parcheggio ed è da verificare non sia vietato l’accesso ai non residenti.
Ad inizio sentiero si incontra subito una fontana, se ne incontrerà un’altra presso il Rifugio Mongioie e una fonte si trova poi a circa quota 2000 prima di giungere a Pian dell’Olio.
Procediamo abbastanza velocemente e in 35 minuti siamo al Rifugio, qui chiediamo informazioni per Cima della Brignola e sui laghi, ma alla fine decidiamo che forse è meglio andare al Mongioie, non possiamo tornare troppo tardi la sera: i bimbi ci aspettano, e andare alla Cima della Brignola sembrerebbe decisamente più lungo. Arriviamo in circa 2,30 complessive al Bocchin dell’Aseo e sono circa le 12,45, siamo venuti su abbastanza velocemente, però la nebbia è stata più veloce di noi e la cima del Mongioie è coperta, mentre è sgombra la vista verso la pianura a nord. Dopo qualche dubbio decidiamo di proseguire sul sentiero verso il Lago Raschera per vedere almeno quello, visto che al rifugio ci hanno detto che salendo al Mongioie non si vede (ma in realtà non è vero, si vede sia il Raschera, che con un po’ di attenzione il lago principale della Brignola). La neve è molto più abbondante qui sul versante settentrionale e bisogna fare delle deviazioni dal sentiero per evitare alcuni punti resi decisamente pericolosi dalla neve appunto, niente di problematico comunque. Scendiamo un po’ per avvicinarci al Lago Raschera, poi decidiamo di tornare sui nostri passi: Cima della Brignola è troppo lontana. Evitiamo però di ridiscendere al Bocchin dell’Aseo, trovandoci una cinquantina di metri più alti, essendo saliti per evitare le chiazze di neve, e traversiamo fuori sentiero fino ad incrociare la traccia per la vetta. La stanchezza comincia a farsi sentire e saliamo molto più lentamente alla vetta. Dalla vetta riusciamo comunque a vedere qualcosa, ogni tanto si rischiara brevemente in un punto e poi in un altro, riusciamo quindi a vedere dappertutto tranne che a sud verso il Rifugio da dove la nebbia sale. Dopo qualche dubbio decidiamo di non scendere per il Bocchino delle Scaglie, siamo stanchi e la nebbia non ci invita a fare un percorso nuovo, ripercorriamo quindi la stessa strada dell’andata fino alla macchina. Durante la salita abbiamo incrociato due deviazioni: una per il Bocchino delle Scaglie, subito dopo il Rifugio, e un’altra al Pian dell’Olio che porta alla dolina chiamata ‘il Profondo’ e al Bric Conoia.
Gita comunque molto bella in un ambiente unico, anche se non quella progettata alla Brignola, che probabilmente offre panorami anche superiori; ero comunque già stato al Mongioie parecchi anni fa, salendo sempre dall’Aseo, ma scendendo dalle Scaglie, però in quell’occasione avevo trovato molta più nebbia e non avevamo visto proprio niente, tanto che non ho nemmeno una foto di quella gita….
Link ad alcune foto
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Re: Mongioie dall'Aseo
è una delle mie gite preferite...soundofsilence wrote:Mercoledì 18-6-2008: Viozene – Bocchin dell’Aseo – avvicinamento a Lago Raschera – Bocchin dell’Aseo – Mongioie – Bocchin dell’Aseo – Viozene
....
Link ad alcune foto
stupendo è anche l'ambiente ai laghi della brignola...
Le cose che possiedi alla fine ti possiedono...
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Beato te che lo puoi fare...marcYYo wrote:bella gita ,bravi! sono salito lo stesso giorno,però piu tardi di voi ,perchè ho bivaccato sulla vetta!
Devo dire semplicemente stupendo il sorgere del sole alle 5 30
Noi con 3 bambini dobbiamo tornare sempre presto a casa...
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Mongioie dall'Aseo
Ieri approfittando della stupenda giornata ho portato la mia ragazza alla scoperta delle Alpi Liguri.
Siamo partiti da Viozene alle 8.10, senza forzare abbiamo seguito il comodo sentiero sembre ben evidente anche se alcuni segni sarebbero da riverniciare. Arrivati al Bocchin dell'Aseo siamo rimasti sorpresi dalla quantià delle stelle alpine e da alcune chiazze di neve, residui di una recente nevicata! La mia ragazza è rimasta sbalordita soprattutto per le stelle alpine, era abbastanza scettica sulle Alpi Liguri e nel suo immaginario non le riteneva delle "vere" montagne, ma la presenza di questo raro fiore le ha dato la certezza di essere sulle Alpi! Superato il Bocchin abbiamo salito il pendio finale ed in vetta (ore 11.25), riparati da un muretto, ci siamo goduti il sole ed il panorama che andava dalle Marittime fino al Rosa!
La discesa è andata bene, soprattutto per il ginocchio della mia ragazza che fino ad un paio di mesi fa dava ancora problemi, ma ora la riabilitazione è quasi conclusa!
Per salire ci abbiamo messo 3.15 ore facendo solo una pausa cioccolata, direi che i tempi della guida CAI/TCI sono più che corretti dando l'escursione per 3.30 ore.
ecco alcune foto:
il Mongioie illuminato dal sole del mattino
i pascoli soprastanti Viozene
verso il Bocchin dell'Aseo
Neve residua
Versante Nord del Monte Rotondo
in prossimità della vetta
le Liguri: al centro il Pizzo d'Ormea
Siamo partiti da Viozene alle 8.10, senza forzare abbiamo seguito il comodo sentiero sembre ben evidente anche se alcuni segni sarebbero da riverniciare. Arrivati al Bocchin dell'Aseo siamo rimasti sorpresi dalla quantià delle stelle alpine e da alcune chiazze di neve, residui di una recente nevicata! La mia ragazza è rimasta sbalordita soprattutto per le stelle alpine, era abbastanza scettica sulle Alpi Liguri e nel suo immaginario non le riteneva delle "vere" montagne, ma la presenza di questo raro fiore le ha dato la certezza di essere sulle Alpi! Superato il Bocchin abbiamo salito il pendio finale ed in vetta (ore 11.25), riparati da un muretto, ci siamo goduti il sole ed il panorama che andava dalle Marittime fino al Rosa!
La discesa è andata bene, soprattutto per il ginocchio della mia ragazza che fino ad un paio di mesi fa dava ancora problemi, ma ora la riabilitazione è quasi conclusa!
Per salire ci abbiamo messo 3.15 ore facendo solo una pausa cioccolata, direi che i tempi della guida CAI/TCI sono più che corretti dando l'escursione per 3.30 ore.
ecco alcune foto:
il Mongioie illuminato dal sole del mattino
i pascoli soprastanti Viozene
verso il Bocchin dell'Aseo
Neve residua
Versante Nord del Monte Rotondo
in prossimità della vetta
le Liguri: al centro il Pizzo d'Ormea
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Mongioie dall'Aseo
Complimenti, adesso dovrà ricredersi sulla bellezza delle Liguri
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
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Re: Mongioie dall'Aseo
Il Mongioie non l'ho scelto a caso, ma per farle scoprire questo angolo di Alpi!FRANKIE@ wrote: Complimenti, adesso dovrà ricredersi sulla bellezza delle Liguri
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Mongioie dall'Aseo
Sub-Comandante wrote:Il Mongioie non l'ho scelto a caso, ma per farle scoprire questo angolo di Alpi!FRANKIE@ wrote: Complimenti, adesso dovrà ricredersi sulla bellezza delle Liguri
Ottima scelta, splendida giornata!!!! Adoro quella luce che irradia il viso ed il cuore ed amo il silenzio della montagna in questa stagione. I toni caldi e malinconici dei colori si fondono per dar luogo a quadri di immensa e delicata bellezza, che ammireresti per ore. Grazie per aver condiviso un così bel racconto, scritto da poche e semplici parole, ma carico di significato. Ed anche per le belle foto che trasmettono ampio respiro e fanno sognare...
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Mongioie dall'Aseo
complimenti per la scelta, mi sembra molto carina la tua ragazza
pace con l'alpe
Re: Mongioie dall'Aseo
C'è ancora pieno di stelle alpine? A luglio era impossibile passare senza pestarle, ma pensavo che ormai fossero sfiorite. Questo comunque dimostra che i fiori diventano rari dove la gente li raccoglie in modo dissennato, visto che per arrivare lì bisogna scarpinare più di due ore i "fiorai" della domenica non ci vanno (peggio per loro).
Ottima la scelta del Mongioie, una delle mie mete preferite.
Ottima la scelta del Mongioie, una delle mie mete preferite.
Re: Mongioie dall'Aseo
pontefice wrote:complimenti per la scelta, mi sembra molto carina la tua ragazza
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Re: Mongioie dall'Aseo
mazzysan wrote:pontefice wrote:complimenti per la scelta, mi sembra molto carina la tua ragazza
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Mongioie dall'Aseo
Ritornando in topic, notevole comunque la neve che si è depositata, e che si vede bene almeno sul versante rivolto a nord; saranno due o tre cm, però a settembre sulle Liguri fa un certo effetto: immagino il freschetto che c'era....
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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Re: Mongioie dall'Aseo
Solo una spolverata. Camminavamo con un pail ma senza sudare quindi la temperatura non era alta, in vetta abbiamo sfruttato un muretto circolare, costrutito per ripararsi mentre si guarda l'alba, per riparci dal vento e goderci il sole!teo-85 wrote:Ritornando in topic, notevole comunque la neve che si è depositata, e che si vede bene almeno sul versante rivolto a nord; saranno due o tre cm, però a settembre sulle Liguri fa un certo effetto: immagino il freschetto che c'era....
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Mongioie dall'Aseo
Rispondo con un po' di ritardo anche qua..La mia prima vetta nelle Alpi Liguri, una zona veramente stupenda! Penso che certe esperienze rimangano per sempre nel cuore, sarà difficile dimenticare tutte quelle stelle alpine e la spruzzata di neve sui versanti a nord, per non parlare della vista su tutto l'arco alpino occidentale!
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
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Re: Mongioie dall'Aseo
Martu wrote:Rispondo con un po' di ritardo anche qua..La mia prima vetta nelle Alpi Liguri, una zona veramente stupenda! Penso che certe esperienze rimangano per sempre nel cuore, sarà difficile dimenticare tutte quelle stelle alpine e la spruzzata di neve sui versanti a nord, per non parlare della vista su tutto l'arco alpino occidentale!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Mongioie dall'Aseo
Quoto anch'io. Benvenuta su quota zero. Bella la firmaMartu wrote:Rispondo con un po' di ritardo anche qua..La mia prima vetta nelle Alpi Liguri, una zona veramente stupenda! Penso che certe esperienze rimangano per sempre nel cuore, sarà difficile dimenticare tutte quelle stelle alpine e la spruzzata di neve sui versanti a nord, per non parlare della vista su tutto l'arco alpino occidentale!
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Mongioie dall'Aseo
Grazie mille! Gozzano è il mio autore preferito, ed era anche amante della Val d'Ayas!ramingo wrote:Benvenuta su quota zero. Bella la firma
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
Re: Mongioie dall'Aseo
Benvenuta e complimentoni, ora anche tu sei di qz. Il mongioie io non l'ho mai salito mi sei già passata avanti
pace con l'alpe
Re: Mongioie dall'Aseo
pontefice wrote:Il mongioie io non l'ho mai salito mi sei già passata avanti
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
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Re: Mongioie dall'Aseo
Il Mongioie - da qualunque parte si salga - è sempre un gran bel monte.
Monte Mongioie
La scelta di venire in Liguria questo week end, oltre che per faccende personali è stata dettata anche dal fatto che ci sono tutti i presupposti per ritentare una cima che tre anni fa mancammo per un soffio, a pochi metri dalla croce, che rabbia quella volta! Ci siamo poi tornati due anni fa facendo un riadattamento del bellissimo trekking del Mongioie-Marguareis (se a qualcuno dovesse interessare, potremmo dargli delle dritte niente male per evitare il percorso classico e ricavarne un trekking a nostro parere più remunerativo ).
Oggi “dobbiamo” arrivare in cima. L’attrezzatura ce l’abbiamo tutta, racchette, piccozza, ramponi, il tempo è ottimo per cui via!
Partiamo prestissimo da Andora, lasciamo la A6 Savona-Torino all'uscita di Ceve, imbocchiamo la SS 28 in direzione Garessio, dove ci fermiamo quando sta per sorgere il sole e non ci sembra vero trovare un bar già aperto e, meraviglie delle meraviglie, il gestore ci dice che il panettiere è al lavoro, il negozio è ancora chiuso ma possiamo passare dal retro. Se passate da Garessio dovete assolutamente comprare il pane del posto, è eccezionale! Riprendiamo la SS28 fino a Ponte di Nava, dove svoltiamo a destra in direzione Viozene. Salendo incrociamo tre splendidi caprioli, per cui la giornata inizia più che bene!
Posteggiamo alla chiesa di Viozene, ci carichiamo di tutto e partiamo. Arriviamo al rifugio Mongioie che ancora dormono tutti, neve se ne vede poca, dovremmo trovarla dopo i 2000 m. Saliamo verso il Pian dell’Olio, e poco dopo infatti cominciamo a pestarla. Qui il sole ancora non è arrivato, anche oggi tira un vento forte e freddo e grazie a questo la neve tiene bene per cui saliamo senza problemi al Bocchin d’Aseo. Qui purtroppo il sole arriva subito per cui la neve comincia a cedere, ci ramponiamo subito, perché se dovessimo farlo più in alto ciò diventerebbe piuttosto scomodo vista la forte pendenza che ha la salita. Vorrei lasciare qui le racchette perché tanto sicuramentenon le metterò, tuttavia temo di poter sfondare troppo lassù in alto e di dover rinunciare un’altra volta a pochi metri dalla cima, per cui, anche se non so bene come le racchette pssano aiutarmi su una pendenza simile, decidiamo di portarle con noi. Rimaniamo sulla dorsale a dx, dove passa anche il sentiero estivo, il primo tratto ha poca neve e tratti anche puliti lo saliamo zigzagando incontrando più volte il sentiero vero e proprio, gli ultimi 200 m però saliamo praticamente diritti cercando di portarci sempre leggermente verso sx e andare a prendere così la cresta nel tratto che ci sembra più accessibile. Si sfonda abbastanza e procediamo lentamente, non c’è più un filo di vento e nelle giacche stiamo sudando alla grande ma sarebbe troppo complicato fermarsi per toglierle per cui sopportiamo. Ancora pochi metri e siamo in cresta, bellissima! Devono essere giorni che non sale qualcuno perché non c’è nessuna traccia, lasciamo gli zaini per alleggerirci un poco e percorriamo gli ultimi metri fino a toccare la croce, finalmente nostra! E non ci sembra vero riuscire a godere anche del panorama poiché le due volte precedenti eravamo saliti immersi nella nebbia. Foto, foto e ancora foto, notiamo due persone che stanno ricalcando le nostre tracce ma sono ancora in basso per cui abbiamo la cima tutta per noi ancora per un po’, torniamo agli zaini, altre foto qualche biscotto e un po’ d’acqua e poi cominciamo a scendere. Ora sfondiamo parecchio, tante volte oltre il ginocchio, incrociamo i ragazzi che stanno salendo e che ci ringraziano per la traccia fatta, la differenza di un’ora ha reso la neve orribile, salire ora e senza neanche una traccia sarebbe stato un bagno di sudore, lo è per noi che stiamo scendendo! Al Bocchin dell’Aseo facciamo un'altra breve sosta e poi giù al Pian dell’Olio, qui il sole non ha ancora fatto grandi danni per cui si scende bene. Dopo i tre caprioli vediamo ora le prime due marmotte dell’anno, piccole ma carinissime, sono lì tranquille a prendere il sole sopra un sasso. Sosta panino al rifugio Mongioie e poi giù alla macchina perché ci aspetta un lungo rientro.
Le foto su :
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Oggi “dobbiamo” arrivare in cima. L’attrezzatura ce l’abbiamo tutta, racchette, piccozza, ramponi, il tempo è ottimo per cui via!
Partiamo prestissimo da Andora, lasciamo la A6 Savona-Torino all'uscita di Ceve, imbocchiamo la SS 28 in direzione Garessio, dove ci fermiamo quando sta per sorgere il sole e non ci sembra vero trovare un bar già aperto e, meraviglie delle meraviglie, il gestore ci dice che il panettiere è al lavoro, il negozio è ancora chiuso ma possiamo passare dal retro. Se passate da Garessio dovete assolutamente comprare il pane del posto, è eccezionale! Riprendiamo la SS28 fino a Ponte di Nava, dove svoltiamo a destra in direzione Viozene. Salendo incrociamo tre splendidi caprioli, per cui la giornata inizia più che bene!
Posteggiamo alla chiesa di Viozene, ci carichiamo di tutto e partiamo. Arriviamo al rifugio Mongioie che ancora dormono tutti, neve se ne vede poca, dovremmo trovarla dopo i 2000 m. Saliamo verso il Pian dell’Olio, e poco dopo infatti cominciamo a pestarla. Qui il sole ancora non è arrivato, anche oggi tira un vento forte e freddo e grazie a questo la neve tiene bene per cui saliamo senza problemi al Bocchin d’Aseo. Qui purtroppo il sole arriva subito per cui la neve comincia a cedere, ci ramponiamo subito, perché se dovessimo farlo più in alto ciò diventerebbe piuttosto scomodo vista la forte pendenza che ha la salita. Vorrei lasciare qui le racchette perché tanto sicuramentenon le metterò, tuttavia temo di poter sfondare troppo lassù in alto e di dover rinunciare un’altra volta a pochi metri dalla cima, per cui, anche se non so bene come le racchette pssano aiutarmi su una pendenza simile, decidiamo di portarle con noi. Rimaniamo sulla dorsale a dx, dove passa anche il sentiero estivo, il primo tratto ha poca neve e tratti anche puliti lo saliamo zigzagando incontrando più volte il sentiero vero e proprio, gli ultimi 200 m però saliamo praticamente diritti cercando di portarci sempre leggermente verso sx e andare a prendere così la cresta nel tratto che ci sembra più accessibile. Si sfonda abbastanza e procediamo lentamente, non c’è più un filo di vento e nelle giacche stiamo sudando alla grande ma sarebbe troppo complicato fermarsi per toglierle per cui sopportiamo. Ancora pochi metri e siamo in cresta, bellissima! Devono essere giorni che non sale qualcuno perché non c’è nessuna traccia, lasciamo gli zaini per alleggerirci un poco e percorriamo gli ultimi metri fino a toccare la croce, finalmente nostra! E non ci sembra vero riuscire a godere anche del panorama poiché le due volte precedenti eravamo saliti immersi nella nebbia. Foto, foto e ancora foto, notiamo due persone che stanno ricalcando le nostre tracce ma sono ancora in basso per cui abbiamo la cima tutta per noi ancora per un po’, torniamo agli zaini, altre foto qualche biscotto e un po’ d’acqua e poi cominciamo a scendere. Ora sfondiamo parecchio, tante volte oltre il ginocchio, incrociamo i ragazzi che stanno salendo e che ci ringraziano per la traccia fatta, la differenza di un’ora ha reso la neve orribile, salire ora e senza neanche una traccia sarebbe stato un bagno di sudore, lo è per noi che stiamo scendendo! Al Bocchin dell’Aseo facciamo un'altra breve sosta e poi giù al Pian dell’Olio, qui il sole non ha ancora fatto grandi danni per cui si scende bene. Dopo i tre caprioli vediamo ora le prime due marmotte dell’anno, piccole ma carinissime, sono lì tranquille a prendere il sole sopra un sasso. Sosta panino al rifugio Mongioie e poi giù alla macchina perché ci aspetta un lungo rientro.
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Re: Monte Mongioie
Complimenti per la salita! Bravi.....
PS ...accidentaccio c'è ancora tantissima tantissima neve.......
Mi sa che per almeno un mesetto ancora .....noi dovremo aspettare
PS ...accidentaccio c'è ancora tantissima tantissima neve.......
Mi sa che per almeno un mesetto ancora .....noi dovremo aspettare
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Re: Monte Mongioie
Complimenti, bella salita come pure le foto. Molto particolare quella dell'erba ghiacciata
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
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Re: Monte Mongioie
molte belle le foto ...serena wrote:Complimenti per la salita! Bravi.....
PS ...accidentaccio c'è ancora tantissima tantissima neve.......
Mi sa che per almeno un mesetto ancora .....noi dovremo aspettare
- Maury76
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Re: Monte Mongioie
Bravi gran belle foto
Un' unico appunto ai mod : mi sembra che esistesse già un topic intitolato Mongioie dall'Aseo, credo sarebbero da unire
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Re: Monte Mongioie
Bella salita e belle foto, complimenti.
Quanta neve.
Salire sul Mongioie rende felici.
Quanta neve.
Salire sul Mongioie rende felici.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Monte Mongioie
Belle foto, soprattutto le marmottine!
Il rifugio è già aperto?
Il rifugio è già aperto?
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Re: Monte Mongioie
Si, è già aperto e ben gestito come al solito (almeno secondo i miei gusti).gecko wrote: Il rifugio è già aperto?
Grazie a tutti per i commenti; a me la zona piace tantissimo, e il Mongioie con la neve ha quel certo nonsochè....
Mi piacerebbe provare anche il Marguareis in queste condizioni, ma non so se quest'anno farò in tempo.
Re: Monte Mongioie
hyppo wrote:Si, è già aperto e ben gestito come al solito (almeno secondo i miei gusti).gecko wrote: Il rifugio è già aperto?
Grazie a tutti per i commenti; a me la zona piace tantissimo, e il Mongioie con la neve ha quel certo nonsochè....
Mi piacerebbe provare anche il Marguareis in queste condizioni, ma non so se quest'anno farò in tempo.
Se ti muovi con piccozze e ramponi.... hai tempo sino a metà giugno...circa
Re: Monte Mongioie
Beh, direi che in questo momento sono d'obbligo. Tu, parlando di piccozze al plurale, penso ti riferisca a qualche canale (Genovesi, Torinesi), io invece pensavo alla salita normale dal Don Barbera.gecko wrote:
Se ti muovi con piccozze e ramponi.... hai tempo sino a metà giugno...circa
I canali, prima di affrontarli con la neve, preferisco vedere come sono in estate, e quelli del Marguareis non li ho mai percorsi.
Re: Monte Mongioie
dipende dalle tue capacità... ma direi che se ti muovi cum grano salis ... non dovresti aver problemi... ma siamo ot...hyppo wrote:Beh, direi che in questo momento sono d'obbligo. Tu, parlando di piccozze al plurale, penso ti riferisca a qualche canale (Genovesi, Torinesi), io invece pensavo alla salita normale dal Don Barbera.dags1972 wrote:
Se ti muovi con piccozze e ramponi.... hai tempo sino a metà giugno...circa
I canali, prima di affrontarli con la neve, preferisco vedere come sono in estate, e quelli del Marguareis non li ho mai percorsi.
da Milano vale la pena del viaggio...
Re: Monte Mongioie
Oggi siamo saliti sul Mongioie da Viozene.
Giornata perfetta al mattino, sole e caldo (per i miei gusti decisamente troppo caldo....noi siamo partiti alle 8 e mezzo da Viozene ma a dire la verità sarebbe meglio partire un pò prima.....)
Poi, all'ora di pranzo, ha iniziato ad annuvolarsi ma non si è mai corso il rischio che potesse piovere...
Visto che non credo di dover spiegare a nessuno il percorso di questa "classicissima" ...mi limito a condividere con voi qualche foto....
Poichè per me la gita intesa come tranquilla passeggiata nella natura è un concetto sconosciuto....ho iniziato a tirare come se avessi il diavolo alle calcagna fin dall'inizio e alla fine da Viozene alla vetta ci ho impiegato due ore e 10 minuti (con zaino e scarponi.......per me in questo momento non è neanche male .....un buon allenamento!!)
Ridiscesi al Bocchin dell'Aseo, siamo risaliti in direzione della Cima Revelli .. dove non eravamo mai stati (da biechi collezionisti quali siamo ci dispiaceva un pò .....esserci mossi da Genova per salire una sola cima )
Tuttavia, non abbiamo raggiunto la vetta della Cima Revelli a causa dell'aspetto un pò sinistro della cresta finale (foto sotto).
Chissà ..magari l'abbiamo sopravvalutata..........
Questo invece è il Mongioie visto da quella che a tutti gli effetti è ...l'anticima della Cima Revelli....
L'intenzione sarebbe stata quella di proseguire ancora verso il Rotondo ed il Conoia ma la nebbia e le nuvole basse che oramai li avvolgevano ci hanno spinti a desistere (un paio d'anni fa abbiamo avuto una bruttissima esperienza e da allora il cattivo tempo non lo sottovalutiamo più )
Giornata perfetta al mattino, sole e caldo (per i miei gusti decisamente troppo caldo....noi siamo partiti alle 8 e mezzo da Viozene ma a dire la verità sarebbe meglio partire un pò prima.....)
Poi, all'ora di pranzo, ha iniziato ad annuvolarsi ma non si è mai corso il rischio che potesse piovere...
Visto che non credo di dover spiegare a nessuno il percorso di questa "classicissima" ...mi limito a condividere con voi qualche foto....
Poichè per me la gita intesa come tranquilla passeggiata nella natura è un concetto sconosciuto....ho iniziato a tirare come se avessi il diavolo alle calcagna fin dall'inizio e alla fine da Viozene alla vetta ci ho impiegato due ore e 10 minuti (con zaino e scarponi.......per me in questo momento non è neanche male .....un buon allenamento!!)
Ridiscesi al Bocchin dell'Aseo, siamo risaliti in direzione della Cima Revelli .. dove non eravamo mai stati (da biechi collezionisti quali siamo ci dispiaceva un pò .....esserci mossi da Genova per salire una sola cima )
Tuttavia, non abbiamo raggiunto la vetta della Cima Revelli a causa dell'aspetto un pò sinistro della cresta finale (foto sotto).
Chissà ..magari l'abbiamo sopravvalutata..........
Questo invece è il Mongioie visto da quella che a tutti gli effetti è ...l'anticima della Cima Revelli....
L'intenzione sarebbe stata quella di proseguire ancora verso il Rotondo ed il Conoia ma la nebbia e le nuvole basse che oramai li avvolgevano ci hanno spinti a desistere (un paio d'anni fa abbiamo avuto una bruttissima esperienza e da allora il cattivo tempo non lo sottovalutiamo più )
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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Re: Monte Mongioie
Bello il mare di nuvole! Sul Mongioie non sono mai stata, un giorno o l'altro andrò a trovarlo!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Monte Mongioie
scinty wrote:Bello il mare di nuvole! Sul Mongioie non sono mai stata, un giorno o l'altro andrò a trovarlo!
se non ci sei mai stata ...devi andarci assolutamente!
io sono molto affezionata a questa montagna....ci torno quasi ogni anno se posso, così come sul Marguareis......
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Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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- amadablam
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Re: Monte Mongioie
e belandi, Scinty...a lè na classica, cumme dì che nu te mai steta in scè L'Antula!!!!!!!!!!!!!!!!!!!scinty wrote:Bello il mare di nuvole! Sul Mongioie non sono mai stata, un giorno o l'altro andrò a trovarlo!
ciao ..ti mando un bacino
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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