Quest'estate con la mia famiglia abbiamo effettuato un'escursione nel bellissimo scenario dell'entroterra Finalese..
Siamo stati al Ciappo delle Conche: si trova sull'altopiano ubicato tra il torrente Aquila ed il Rio Cornei e misura circa 500 mq, si sale da Orco, se si arriva in autostrada da Genova, l'uscita è Feglino.
E' un sito preistorico pazzesco e la guida che ci ha accompaganto ci ha spiegato con entusiasmo e competenza le varie incisioni sulla grande lapide rocciosa chiamata in dialetto appunto "ciappo" e le ipotesi che sono state fatte nel tempo dagli studiosi sui vari materiali lapidei e metallici usati per le incisioni.
Per chi volesse visitare questo bellissimo posto, noi ci siamo affidati alle guide di Coop Tracce di Finale Ligure, con 5 euo gli adulti e 3 i bambini in estate si effettuano bellissme escursioni (con annesse spiegazioni naturalistiche) che durano due o tre ore al massimo. Difficoltà medio bassa, itinerari anche per famiglie con bambini.
Il finalese riserva smepre fantastiche sorprese e tesori preistorici di rara bellezza e di facile accesso!!
DA CONSIGLIARE!!!
Escursioni nel Finalese
Moderator: Moderatori
Re: Escursioni nel Finalese
Non sapendo come ben collocare questo giro, forse perchè un po' inusuale, provo a metterlo sotto un argomento generale.... ....
Venerdì 19 gennaio confidando in un cielo più sereno a ponente, organizzo con i miei una piccola "divagazione" nel Finalese: il percorso ideato parte da Vezzi Portio (proprio dalla borgata di Portio) per passare poi in val Ponci e risalire al Ciappo del Sale, con successiva risalita verso Rocca degli Uccelli, e ritorno a Portio.
Arrivati alla borgata in questione intorno alle 10 e 30, posteggiamo l'auto nei pressi del primo tornante in discesa sulla strada che collega Vezzi a Boragni, e qua troviamo un piccolo sentiero a bordo strada contrassegnato con segnavia -tre palline rosse- nei pressi di una fermata del bus; seguendo pressochè in piano il sentiero, oltrepassiamo diverse fasce, alcune coltivate altre un po' meno, e anche una piccola edicola votiva;
più in avanti il sentiero tende un po' a salire, e si raggiunge l'imbocco della prima grotta, la Grotta di Portio, con un'entrata un po' angusta e che da subito va a discendere...
andando oltre si raggiunge un quadrivio di strade, in località Cian de Luca (se non sbaglio) e si prosegue sempre sul -tre palline rosse- questa volta in discesa verso il solco della Val Ponci; ci immergiamo così nel bosco ormai fitto, dove di antichi terrazzamenti si intravedono solo qualche muretto lungo la strada, e anche un casone diroccato...
sempre scendendo arriviamo così nella zona della Cà du Puncin, l'antico mulino, ormai invasa da diversi rovi e sterpaglie, anche se i muri stoicamente si ergono solidi come a voler emergere dalla coperta "verde" ...
Da qui seguiremo per un buon tratto il solco della Val Ponci verso mare, oltrepasando tre ponti (il primo nei pressi proprio del vecchio mulino, ponte dell'Acqua, il secondo nei pressi del rio Voze e del sentiero per le Manie, ponte di Voze, e il terzo prima della deviazione per la valle dei Frassini, il ponte Sordo); prima del secondo ponte facciamo una breve deviazione per osservare le antiche cave romane che si trovano sulla sinistra orografica della vallata: sono tre ampie aperture nella parete, con andamento orrizzontale, lungo gli strati della roccia; ridiscesi al sentiero principale, continuiamo verso sud.
Arrivati al terzo ponte, dopo alcuni coltivi ben curati, sulla destra rintracciamo il sentiero con la -H rovesciata rossa- che risale lungo la valletta dei Frassini, un luogo ancora selvaggio, con la vegetazione che tende in certi punti a riprendersi anche il sentiero
Lungo questa valle, troviamo due grotte: la grotta dei Frasci inferiore e quella superiore; la prima è stata utilizzata in epoca antica probabilmente come ricovero, stante la presenza di muratura alla sua entrata, con tanto di portale e finestrella, e l'interno presenta un soffitto molto alto;
la seconda invece è più un "pertugio" molto basso, ma che prosegue in piano;
in tutte e due occorre comunque un pila o torcia per accedere...
La valle dei Frassini continua a salire, con il sentiero che si mantiene talvolta vicino alle pareti rocciose...
Fino a che sbuchiamo sull'altipiano sommitale che collega la Rocca di Corno alla Rocca degli Uccelli;
qua seguiamo il sentiero -rombo rosso vuoto- proveniente da Verzi e ci dirigiamo verso nord, in mezzo alla macchia mediterranea, che in certi punti è decisamente fitta, ma la traccia è sempre ben presente.
Il panorama, nei momenti in cui la vegetazione si dirada, permette un'ottima visuale verso le vicine pareti e anche verso Savona... Dopo un falsopiano arriviamo al Ciappo del Sale, dove sono presenti diverse incisioni; dal momento che la zona è abbastanza aperta ma anche riparata, e il sole scalda bene, decidiamo per organizzare la sosta-pranzo.
Dopo la sosta, ripartiamo sempre verso nord, lungo lo stesso sentiero, fino al punto in cui la traccia si allarga a mo' di carrareccia: qui sulla sinistra sale con pendenza costante la carrareccia, e dopo 4 tornanti (o quello che ne resta, data la vegetazione che si è ripresa gli spazi) si giunge ad un costone di roccia, e attraverso un breve senitero si guadagna la cima della Rocca degli Uccelli, con un panorama incredibile verso Boragni, Orco, Portio e la parte alta del Finalese; occorre fare attenzione a non sporgersi troppo sul bordo della Rocca, pena "volare" letteralmente lungo l'estesa parete di roccia sottostante...
Ridiscesi al bivio, continuiamo lungo la carrareccia, che si ricollega al quadrivio del Cian de Luca, per proseguire sul tratto fatto al mattino, fino a tornare a Portio.
Venerdì 19 gennaio confidando in un cielo più sereno a ponente, organizzo con i miei una piccola "divagazione" nel Finalese: il percorso ideato parte da Vezzi Portio (proprio dalla borgata di Portio) per passare poi in val Ponci e risalire al Ciappo del Sale, con successiva risalita verso Rocca degli Uccelli, e ritorno a Portio.
Arrivati alla borgata in questione intorno alle 10 e 30, posteggiamo l'auto nei pressi del primo tornante in discesa sulla strada che collega Vezzi a Boragni, e qua troviamo un piccolo sentiero a bordo strada contrassegnato con segnavia -tre palline rosse- nei pressi di una fermata del bus; seguendo pressochè in piano il sentiero, oltrepassiamo diverse fasce, alcune coltivate altre un po' meno, e anche una piccola edicola votiva;
più in avanti il sentiero tende un po' a salire, e si raggiunge l'imbocco della prima grotta, la Grotta di Portio, con un'entrata un po' angusta e che da subito va a discendere...
andando oltre si raggiunge un quadrivio di strade, in località Cian de Luca (se non sbaglio) e si prosegue sempre sul -tre palline rosse- questa volta in discesa verso il solco della Val Ponci; ci immergiamo così nel bosco ormai fitto, dove di antichi terrazzamenti si intravedono solo qualche muretto lungo la strada, e anche un casone diroccato...
sempre scendendo arriviamo così nella zona della Cà du Puncin, l'antico mulino, ormai invasa da diversi rovi e sterpaglie, anche se i muri stoicamente si ergono solidi come a voler emergere dalla coperta "verde" ...
Da qui seguiremo per un buon tratto il solco della Val Ponci verso mare, oltrepasando tre ponti (il primo nei pressi proprio del vecchio mulino, ponte dell'Acqua, il secondo nei pressi del rio Voze e del sentiero per le Manie, ponte di Voze, e il terzo prima della deviazione per la valle dei Frassini, il ponte Sordo); prima del secondo ponte facciamo una breve deviazione per osservare le antiche cave romane che si trovano sulla sinistra orografica della vallata: sono tre ampie aperture nella parete, con andamento orrizzontale, lungo gli strati della roccia; ridiscesi al sentiero principale, continuiamo verso sud.
Arrivati al terzo ponte, dopo alcuni coltivi ben curati, sulla destra rintracciamo il sentiero con la -H rovesciata rossa- che risale lungo la valletta dei Frassini, un luogo ancora selvaggio, con la vegetazione che tende in certi punti a riprendersi anche il sentiero
Lungo questa valle, troviamo due grotte: la grotta dei Frasci inferiore e quella superiore; la prima è stata utilizzata in epoca antica probabilmente come ricovero, stante la presenza di muratura alla sua entrata, con tanto di portale e finestrella, e l'interno presenta un soffitto molto alto;
la seconda invece è più un "pertugio" molto basso, ma che prosegue in piano;
in tutte e due occorre comunque un pila o torcia per accedere...
La valle dei Frassini continua a salire, con il sentiero che si mantiene talvolta vicino alle pareti rocciose...
Fino a che sbuchiamo sull'altipiano sommitale che collega la Rocca di Corno alla Rocca degli Uccelli;
qua seguiamo il sentiero -rombo rosso vuoto- proveniente da Verzi e ci dirigiamo verso nord, in mezzo alla macchia mediterranea, che in certi punti è decisamente fitta, ma la traccia è sempre ben presente.
Il panorama, nei momenti in cui la vegetazione si dirada, permette un'ottima visuale verso le vicine pareti e anche verso Savona... Dopo un falsopiano arriviamo al Ciappo del Sale, dove sono presenti diverse incisioni; dal momento che la zona è abbastanza aperta ma anche riparata, e il sole scalda bene, decidiamo per organizzare la sosta-pranzo.
Dopo la sosta, ripartiamo sempre verso nord, lungo lo stesso sentiero, fino al punto in cui la traccia si allarga a mo' di carrareccia: qui sulla sinistra sale con pendenza costante la carrareccia, e dopo 4 tornanti (o quello che ne resta, data la vegetazione che si è ripresa gli spazi) si giunge ad un costone di roccia, e attraverso un breve senitero si guadagna la cima della Rocca degli Uccelli, con un panorama incredibile verso Boragni, Orco, Portio e la parte alta del Finalese; occorre fare attenzione a non sporgersi troppo sul bordo della Rocca, pena "volare" letteralmente lungo l'estesa parete di roccia sottostante...
Ridiscesi al bivio, continuiamo lungo la carrareccia, che si ricollega al quadrivio del Cian de Luca, per proseguire sul tratto fatto al mattino, fino a tornare a Portio.
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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Re: Escursioni nel Finalese
Bella escursione e belle foto , Teo !
Il Finalese mi ha sempre attirato assai , ma ci sono talmente tanti percorsi in zona che non so da dove cominciare ... E poi per visitare qualche grotta ci vorrebbero l'attrezzatura e la compagnia adatta .
Il Finalese mi ha sempre attirato assai , ma ci sono talmente tanti percorsi in zona che non so da dove cominciare ... E poi per visitare qualche grotta ci vorrebbero l'attrezzatura e la compagnia adatta .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Escursioni nel Finalese
Beh... per gli itinerari sono tanti, ma per iniziare ti consiglierei proprio la Val Ponci (magari partendo da Verzi), salendo dapprima alla Rocca di Corno e poi scendendo da nord lungo i ponti (così becchi le cave), oppure la zona di Pian Marino,e se non ho visto male Sound ha lasciato ottime relazioni per quella zona; o ancora l'altipiano di s.Bernardino (con due punti di partenza: Orco o altrimenti la fraz. di s.Bernardino sopra Finale); ma c'è anche l'altipiano delle Manie, e il prolungamento fino a capo Noli... e lì hai anche alcune grotte "fattibili" (anche qua Sound credo abbia lasciato ottime relazioni).daniele64 wrote:Bella escursione e belle foto , Teo !
Il Finalese mi ha sempre attirato assai , ma ci sono talmente tanti percorsi in zona che non so da dove cominciare ... E poi per visitare qualche grotta ci vorrebbero l'attrezzatura e la compagnia adatta .
Per le grotte: certo alcune sono più abbordabili, quasi non serve neanche tanta attrezzatura, l'ho visto alla grotta dei Frasci inferiore, altre sono più difficoltose... dipende da quanto uno si senta di entrare in tali spazi
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"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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Re: Escursioni nel Finalese
Ogni volta mi domando e dico perchè mai il finalese venga postato nell'Appenino ligure.
Re: Escursioni nel Finalese
Verissimo , ma siccome è dal 2011 che esiste questo topic ( mentre altri sulla stessa zona sono al loro posto ) , forse qualche adm avreppe potuto spostarlo ...Conte Ugolino 1 wrote:Ogni volta mi domando e dico perchè mai il finalese venga postato nell'Appenino ligure.
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Escursioni nel Finalese
delorenzi wrote:Spostato
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