Monte Follia
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Monte Follia
Km. 14
tempo percorrenza: 6.30
dislivello: 670
Quota di partenza: 462
Quota massima: 1031
Volevo proporvi questo bellissimo e tranquillo itinerario storico-paesaggistico di bassa quota per il periodo invernale-primaverile che si svolge tra oliveti, boschi di roverelle e prati.
La valle Prino era un tempo chiamata "conca d'oro" per via della fiorente coltivazione dell'olivo che era fonte di ricchezza.
Per la verita' si sconfina nella valle di S.Lorenzo al Mare per poi percorrere la cresta ovest del Prino.
La camminata inizia dal passo di S.Brigida che si raggiunge uscendo dalla A10 ad Imperia Ovest e seguendo le indicazioni per Dolcedo. All'inizio del paese svolta secca sulla sinistra seguendo le indicazioni Bellissimi-M.Faudo. Nel paese di Bellissimi altra svolta secca sulla sx. (totale 15Km circa).
Lasciata l'auto in un ampio parcheggio nei pressi della chiesetta, guardando verso ovest, si nota il segnavia "passeggiata dei ponti". subito un breve tratto di sentiero che si immette su una strada asfaltata che si seguira' fino in loc. "Battaio". Attenzione alle paline che indicano "andata" e "ritorno": seguire "andata" in direzione rio Merea perdendo lentamente circa 100 mt di quota fino al suggestivo ponte omonimo. Dal ponte si risale un poco e ignorando i segnavia che indicano la sinistra, si prosegue fino a raggiungere strada asfaltata, si prosegue a sx fino a raggiungere uno sterrato (destra) che a suon di tornanti porta in cresta. Poi sempre in cresta, abbandonando e riprendendo la sterrata si arriva al p.so Tre Cammini, poi si raggiunge la Bertolotta e si abbandona definitivamente la sterrata per salire alla Follia.
Si scende la cresta nord fino al passo omonimo dove si incrocia l'evidente sentiero che giunge da p.sso S.Salvatore e che porta sulla cresta est del m. Faudo. Poco dopo una sorgente si svolta a dx e si segue la cresta di discesa e in meno di due ore si arriva al punto di partenza. (la traccia gps e' disponibile all'indirizzo: http://www.gpsies.com/mapUser.do?username=PIERVI" onclick="window.open(this.href);return false;)
Raggiunto il P.sso della Follia, se e' presto o non si e' ancora soddisfatti del dislivello, si prosegue in cresta fino al M.Faudo (1149mt)
Note storiche:
La cappella di S. Brigida e' stata costruita nel 1425.
La facciata è preceduta da un portico, utilizzato come rifugio per i pellegrini. L'abside è di stile romanico,
con due monofore a feritoia e una serie di archetti che si ripete sui due lati.
PONTE MEREA
Il ponte Merea fu costruito intorno agli inizi del 1800. Infatti Trincheri Gio Batta di Bellissimi
tramanda che il nonno materno detto Chichin di Franci morto nel 1921 all’età di 86 anni,lavorò alla costruzione
dell’alto muro che ancor oggi sostiene la mulattiera, appena oltrepassato il ponte in direzione di Pietrabruna.
Racconta lo stesso, che preparata la base per il muro con un notevole scavo di sbancamento, i due si allontanarono
per consumare la colazione e che la parete di terra franò proprio durante tale pausa, lasciandoli quindi fortunatamente indenni.
L’EREMO DI PRE’ LUIGI
Nei pressi del Ponte Merea si trova l’eremo di Prè Luigi, dal nome di Luigi Bellissima, un eremita che aveva scelto
quel luogo per il suo ritiro spirituale. Appena oltrepassato il ponte, al di là del torrente, è ben visibile
quanto rimane del suo misero “alloggio”: sotto un naturale riparo della roccia, i resti del muro a secco, con una
piccola finestrella, che delimitava l’angusto spazio che egli aveva eletto a suo domicilio. Nelle memorie paesane
si tramanda che Orengo G.B. detto Cin classe 1874, ricordava di aver conosciuto all’età di 13 – 14 anni, Prè Luigi, il quale
era solito dire che sarebbe arrivato il tempo in cui gli uomini avrebbero volato e le carrozze sarebbero andate senza cavalli.
Sull'importante M. Follia, si sono scoperti relitti abbastanza significativi di un arcaico presumibile Castellaro ligure preromano. I Castellari erano fortezze e abitati difensivi rurali e pastorali, sulle cime dei monti, che furono inattaccabili per i Romani fino alla colonizzazione tarda e faticosa. Gente rude, legata al bosco, a contatti diffidenti con i vicini e poi capace di aprirsi al commercio e alla conoscenza. Gente che ha visto nel mare vicino uno spazio di opportunità.
Gli scavi archeologici hanno riesumato una "struttura di contenimento, di cui sono stati individuati solo la base realizzata da grossi pietroni a secco e il materiale di riempimento, consistente in pietre perlopiù piatte e disposte in senso obliquo e verticale. E' emersa inoltre ceramica preromana in frammenti e resti di scorie metalliche forse consentono di individuare in loco un'officina per la fusione di oggetti di ferro"
Sul FAUDO, per quanto riguarda la CIVILTA' RURALE ARCAICA LIGURE PONENTINA risultano di rilevante interesse storico-documentario le "supenne" o "caselle", costruzioni tronco-coniche in pietra per il riparo dei contadini, del bestiame e per custodire gli attrezzi; la loro particolare metodica di realizzazione che si è tramandata nei secoli in mode pressoché immutato.
tempo percorrenza: 6.30
dislivello: 670
Quota di partenza: 462
Quota massima: 1031
Volevo proporvi questo bellissimo e tranquillo itinerario storico-paesaggistico di bassa quota per il periodo invernale-primaverile che si svolge tra oliveti, boschi di roverelle e prati.
La valle Prino era un tempo chiamata "conca d'oro" per via della fiorente coltivazione dell'olivo che era fonte di ricchezza.
Per la verita' si sconfina nella valle di S.Lorenzo al Mare per poi percorrere la cresta ovest del Prino.
La camminata inizia dal passo di S.Brigida che si raggiunge uscendo dalla A10 ad Imperia Ovest e seguendo le indicazioni per Dolcedo. All'inizio del paese svolta secca sulla sinistra seguendo le indicazioni Bellissimi-M.Faudo. Nel paese di Bellissimi altra svolta secca sulla sx. (totale 15Km circa).
Lasciata l'auto in un ampio parcheggio nei pressi della chiesetta, guardando verso ovest, si nota il segnavia "passeggiata dei ponti". subito un breve tratto di sentiero che si immette su una strada asfaltata che si seguira' fino in loc. "Battaio". Attenzione alle paline che indicano "andata" e "ritorno": seguire "andata" in direzione rio Merea perdendo lentamente circa 100 mt di quota fino al suggestivo ponte omonimo. Dal ponte si risale un poco e ignorando i segnavia che indicano la sinistra, si prosegue fino a raggiungere strada asfaltata, si prosegue a sx fino a raggiungere uno sterrato (destra) che a suon di tornanti porta in cresta. Poi sempre in cresta, abbandonando e riprendendo la sterrata si arriva al p.so Tre Cammini, poi si raggiunge la Bertolotta e si abbandona definitivamente la sterrata per salire alla Follia.
Si scende la cresta nord fino al passo omonimo dove si incrocia l'evidente sentiero che giunge da p.sso S.Salvatore e che porta sulla cresta est del m. Faudo. Poco dopo una sorgente si svolta a dx e si segue la cresta di discesa e in meno di due ore si arriva al punto di partenza. (la traccia gps e' disponibile all'indirizzo: http://www.gpsies.com/mapUser.do?username=PIERVI" onclick="window.open(this.href);return false;)
Raggiunto il P.sso della Follia, se e' presto o non si e' ancora soddisfatti del dislivello, si prosegue in cresta fino al M.Faudo (1149mt)
Note storiche:
La cappella di S. Brigida e' stata costruita nel 1425.
La facciata è preceduta da un portico, utilizzato come rifugio per i pellegrini. L'abside è di stile romanico,
con due monofore a feritoia e una serie di archetti che si ripete sui due lati.
PONTE MEREA
Il ponte Merea fu costruito intorno agli inizi del 1800. Infatti Trincheri Gio Batta di Bellissimi
tramanda che il nonno materno detto Chichin di Franci morto nel 1921 all’età di 86 anni,lavorò alla costruzione
dell’alto muro che ancor oggi sostiene la mulattiera, appena oltrepassato il ponte in direzione di Pietrabruna.
Racconta lo stesso, che preparata la base per il muro con un notevole scavo di sbancamento, i due si allontanarono
per consumare la colazione e che la parete di terra franò proprio durante tale pausa, lasciandoli quindi fortunatamente indenni.
L’EREMO DI PRE’ LUIGI
Nei pressi del Ponte Merea si trova l’eremo di Prè Luigi, dal nome di Luigi Bellissima, un eremita che aveva scelto
quel luogo per il suo ritiro spirituale. Appena oltrepassato il ponte, al di là del torrente, è ben visibile
quanto rimane del suo misero “alloggio”: sotto un naturale riparo della roccia, i resti del muro a secco, con una
piccola finestrella, che delimitava l’angusto spazio che egli aveva eletto a suo domicilio. Nelle memorie paesane
si tramanda che Orengo G.B. detto Cin classe 1874, ricordava di aver conosciuto all’età di 13 – 14 anni, Prè Luigi, il quale
era solito dire che sarebbe arrivato il tempo in cui gli uomini avrebbero volato e le carrozze sarebbero andate senza cavalli.
Sull'importante M. Follia, si sono scoperti relitti abbastanza significativi di un arcaico presumibile Castellaro ligure preromano. I Castellari erano fortezze e abitati difensivi rurali e pastorali, sulle cime dei monti, che furono inattaccabili per i Romani fino alla colonizzazione tarda e faticosa. Gente rude, legata al bosco, a contatti diffidenti con i vicini e poi capace di aprirsi al commercio e alla conoscenza. Gente che ha visto nel mare vicino uno spazio di opportunità.
Gli scavi archeologici hanno riesumato una "struttura di contenimento, di cui sono stati individuati solo la base realizzata da grossi pietroni a secco e il materiale di riempimento, consistente in pietre perlopiù piatte e disposte in senso obliquo e verticale. E' emersa inoltre ceramica preromana in frammenti e resti di scorie metalliche forse consentono di individuare in loco un'officina per la fusione di oggetti di ferro"
Sul FAUDO, per quanto riguarda la CIVILTA' RURALE ARCAICA LIGURE PONENTINA risultano di rilevante interesse storico-documentario le "supenne" o "caselle", costruzioni tronco-coniche in pietra per il riparo dei contadini, del bestiame e per custodire gli attrezzi; la loro particolare metodica di realizzazione che si è tramandata nei secoli in mode pressoché immutato.
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Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
(Bertolt Brecht)
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Re: Monte Follia
Complimenti, un bel percorso ricco anche di storia, che mi annoto per il periodo autunno-invernale.
Grazie per le notizie storiche relative alla parte bassa del percorso (è quella che viene chiamata dei "Campiventi" ?). Al Follia c'ero già salito anni fa, con partenza da Castellaro>San Salvatore>M. Follia>M. Faudo, ed ero passato sulla cima per vedere i lavori sulle rovine del "castellaro", in quel momento iniziati da poco tempo. Sono proseguiti o sono rimasti come erano?.
Ciao !
Grazie per le notizie storiche relative alla parte bassa del percorso (è quella che viene chiamata dei "Campiventi" ?). Al Follia c'ero già salito anni fa, con partenza da Castellaro>San Salvatore>M. Follia>M. Faudo, ed ero passato sulla cima per vedere i lavori sulle rovine del "castellaro", in quel momento iniziati da poco tempo. Sono proseguiti o sono rimasti come erano?.
Ciao !
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
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Re: Monte Follia
ciao, Frankie, grassie per i complimenti.
La zona che dici tu sono propro i "campiventi".
Poi se sei andato su durante gli scavi e' passato proprio troppo tempo: cerca di rimediare!!!!
I resti trovati ora sono nel museo civico di Sanremo.
ciao!!!
La zona che dici tu sono propro i "campiventi".
Poi se sei andato su durante gli scavi e' passato proprio troppo tempo: cerca di rimediare!!!!
I resti trovati ora sono nel museo civico di Sanremo.
ciao!!!
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Re: Monte Follia
bello!! sono posti che frequento e amo, e grazie alla tua relazione ho approfondito la mia conoscenza!!
Re: Monte Follia
Grazie.... Allora datevi da fare!!
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Re: Monte Follia
bello il pontino!!!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
- mett_costabalenae
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- Location: Santo Stefano al mare
Re: Monte Follia
bonjour,
e che cavoli, uno non può iscriversi a un forum di montagna che si becca il piervi!
il follia è davvero una bella escursione, anche la passeggiata dei ponti merita davvero, fatta con piervi qualche mese fà.
domenica devo fare dalla lampedusa a terzorio, passando da san salvatore, sette fontane, rapaluvo e poi scendere da monte *nero*...qualcuno è libero?
e che cavoli, uno non può iscriversi a un forum di montagna che si becca il piervi!
il follia è davvero una bella escursione, anche la passeggiata dei ponti merita davvero, fatta con piervi qualche mese fà.
domenica devo fare dalla lampedusa a terzorio, passando da san salvatore, sette fontane, rapaluvo e poi scendere da monte *nero*...qualcuno è libero?
date un calcio all'impossibile
Re: Monte Follia
Ti sei sempre a mezzu cumme u zoggiamett_costabalenae wrote:bonjour,
e che cavoli, uno non può iscriversi a un forum di montagna che si becca il piervi!
oppure:
dappertuttu cumme prunsemmu
Vengo io perche' il tempo non pare sia un granche' per andare longi
domenica devo fare dalla lampedusa a terzorio, passando da san salvatore, sette fontane, rapaluvo e poi scendere da monte *nero*...qualcuno è libero?
E posso rinunciare anche ai funghi (anche se mi dispiace un po)
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- mett_costabalenae
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- Location: Santo Stefano al mare
Re: Monte Follia
perfetto, ci vediamo a metà strada o vieni fino alla lampedusa?? cavoli, potrebbe essere una bella idea vedersi tipo a san salvatorePiervi wrote:
Vengo io perche' il tempo non pare sia un granche' per andare longi
E posso rinunciare anche ai funghi (anche se mi dispiace un po)
ti aggiorno sugli orari, direi però di partire abb presto, vabbè, ci sentiamo via mp
date un calcio all'impossibile
Re: Monte Follia
Ho guardato la carta: 3 ore fino al Follia + 1 ora fno a S.Salvatore. Se l'ora dell'aperitivo e' fissata per le 9.30 mi obblighi ad una levataccia.
Il pigato che porto e' degno di essere bevuto in calici di cristallo ma se proprio non vuoi portarli mi raccomando almeno le gavette!
Non fare come con l'altra compagnia che ho dovuto insozzarmi gli scarponi!
Il pigato che porto e' degno di essere bevuto in calici di cristallo ma se proprio non vuoi portarli mi raccomando almeno le gavette!
Non fare come con l'altra compagnia che ho dovuto insozzarmi gli scarponi!
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Re: Monte Follia
Bel racconto dettagliato. I nomi di certi monti sono davvero curiosi.
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Monte Follia
Ramingo e Sub comandante, vi ringrazio per i complimenti.
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- mett_costabalenae
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- Location: Santo Stefano al mare
Re: Monte Follia
il pigato che hai portato è uno dei migliori vini che abbia mai bevuto! sarà stata l'aria delle settefontane o il salamello che ho portato?Piervi wrote: Il pigato che porto e' degno di essere bevuto in calici di cristallo ma se proprio non vuoi portarli mi raccomando almeno le gavette!
Non fare come con l'altra compagnia che ho dovuto insozzarmi gli scarponi!
grande piervi come al solito!!
date un calcio all'impossibile
Re: Monte Follia
Tra u marsu e a muffa......mett_costabalenae wrote:il pigato che hai portato è uno dei migliori vini che abbia mai bevuto! sarà stata l'aria delle settefontane o il salamello che ho portato?
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
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Re: Monte Follia
La vigilia dell'Epifania,in una giornata spettacolare,ho voluto inaugurare il mio anno escursionistico con una passeggiatina semplice ma che non avevo mai fatto... La destinazione finale è stata proprio il Monte Follia,però seguendo un percorso differente da quello qui indicato da Piervi . Da Santa Brigida,percorrendo la bella mulattiera lastricata (almeno nel primo tratto!) ho fatto il cosiddettto "sentiero nel bosco" sino al Passo Bastia. Sono salito al "Casone dei Partigiani" (chiuso) e quindi l'ho aggirato a destra per ripido sentiero,raggiungendo la vetta del Faudo ,costellata di decine di antenne e ripetitori. Fortunatamente la bella giornata limpida mi ha permesso di allontanare lo sguardo da queste schifezze,consentendomi splendidi panorami sulle massime vette (scarsamente innevate) delle Liguri ma pure sulla Corsica! Sono poi sceso sino al vicino Monte Follia,attorno al quale pascolavano 7 o 8 bei cavalli. Ho dato un'occhiata alle rovine del castellaro:purtroppo c'è rimasto ben poco di appezzabile. Alla fine son tornato all'auto ripassando dal "Casone" e dal "Sentiero del bosco".Bella gitarella di mezza giornata,utile per smaltire gli eccessi culinari delle feste... e per valutare meglio un'idea che da un po' mi bazzica in testa : una bella traversate di crinale da Colla d'Oggia ad Arma di Taggia,da farsi magari quando le giornate saranno un po' più lunghe e quando troverò un modo per arrivare a Colla d'Oggia di primo mattino... Vedremo !
Intanto ecco qualche foto...
Intanto ecco qualche foto...
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Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
- mett_costabalenae
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- Joined: Wed May 23, 2012 10:40
- Location: Santo Stefano al mare
Re: Monte Follia
la traversata dal colle d'oggia sino al mare è un mio chiodo fisso da parecchio tempo.
prima o poi la farò, trovando il passaggio (magari in due troviamo un passaggio e sono sicuro che si accoda il piervi)
però il vero obbiettivo del piervi (e anche un pò mio) è la traversata continua in notturna da dolcedo al saccarello, che viene rimandata ormai da troppo tempo...direi che prima che le primavere sulle spalle di piervi comincino ad aumentare troppo
ahahahah è da fare...questa estate dobbiamo trovare il tempo
prima o poi la farò, trovando il passaggio (magari in due troviamo un passaggio e sono sicuro che si accoda il piervi)
però il vero obbiettivo del piervi (e anche un pò mio) è la traversata continua in notturna da dolcedo al saccarello, che viene rimandata ormai da troppo tempo...direi che prima che le primavere sulle spalle di piervi comincino ad aumentare troppo
ahahahah è da fare...questa estate dobbiamo trovare il tempo
date un calcio all'impossibile
Re: Monte Follia
Belin ,che obbiettivo ! Va bene che il tuo motto è "diamo un calcio all'impossibile" , però dev'essere davvero dura da Dolcedo al Saccarello... in notturna poi...mett_costabalenae wrote:
però il vero obbiettivo del piervi (e anche un pò mio) è la traversata continua in notturna da dolcedo al saccarello, che viene rimandata ormai da troppo tempo...direi che prima che le primavere sulle spalle di piervi comincino ad aumentare troppo
ahahahah è da fare...questa estate dobbiamo trovare il tempo
Quanti chilometri e quanto dislivello ci saranno ??
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Monte Follia
@Daniele:
Il Faudo.... era il mio monte.
Ricordo sempre con maliconia, quando bambino si saliva su per falciare il fieno. Le belle notti passate sotto il firmamento con il materasso supertecnico imbottito di fieno sotto una tenda da olive.
Avevamo anche una casetta vicino alla cima e spesso si andava su.
Ora a causa dello scempio non mi piace piu'. molto meglio il vicino Arbozzaro dove si giunge esclusivamente a piedi.
Il Follia ha qualcosa di magico, a me piace. recenti scavi hanno portato alla luce una postazione di un fabbro e qualche anfora custodite ora nel museo di Sanremo
Bellissime foto e magnifica giornata, Complimenti!!!
Il Faudo.... era il mio monte.
Ricordo sempre con maliconia, quando bambino si saliva su per falciare il fieno. Le belle notti passate sotto il firmamento con il materasso supertecnico imbottito di fieno sotto una tenda da olive.
Avevamo anche una casetta vicino alla cima e spesso si andava su.
Ora a causa dello scempio non mi piace piu'. molto meglio il vicino Arbozzaro dove si giunge esclusivamente a piedi.
Il Follia ha qualcosa di magico, a me piace. recenti scavi hanno portato alla luce una postazione di un fabbro e qualche anfora custodite ora nel museo di Sanremo
Bellissime foto e magnifica giornata, Complimenti!!!
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
(Bertolt Brecht)
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Re: Monte Follia
Tutti gli anni si fa.daniele64 wrote:
Belin ,che obbiettivo ! Va bene che il tuo motto è "diamo un calcio all'impossibile" , però dev'essere davvero dura da Dolcedo al Saccarello... in notturna poi...
Quanti chilometri e quanto dislivello ci saranno
Si parte da Piazza Roma a porto Maurizio attorno alle 18
Da Imperia sono 35 km e 2000 mt D+
Io ho idea di partire da Dolcedo risparmiando cira 6 km
Visto chi mi avvicino ai 60, non si puo' piu' tergiversare
Poi il problema di arrivare proprio non c'e': quando sono stanco mi fermo e dormo.
Ci sono 3 vie di fuga per l'eventuale recupero: passo Teglia, passo di Mezzaluna e Colle del Garezzo
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
(Bertolt Brecht)
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Re: Monte Follia
Non so se mi spaventerebbe di pù la distanza,il dislivello o... il buio!!Piervi wrote:Tutti gli anni si fa.daniele64 wrote:
Belin ,che obbiettivo ! Va bene che il tuo motto è "diamo un calcio all'impossibile" , però dev'essere davvero dura da Dolcedo al Saccarello... in notturna poi...
Quanti chilometri e quanto dislivello ci saranno
Si parte da Piazza Roma a porto Maurizio attorno alle 18
Da Imperia sono 35 km e 2000 mt D+
Io ho idea di partire da Dolcedo risparmiando cira 6 km
Visto chi mi avvicino ai 60, non si puo' piu' tergiversare
Poi il problema di arrivare proprio non c'e': quando sono stanco mi fermo e dormo.
Ci sono 3 vie di fuga per l'eventuale recupero: passo Teglia, passo di Mezzaluna e Colle del Garezzo
E poi come si torna giù dal Saccarello? In eliambulanza?
Io ho qualche anno meno di te ma simili "imprese" temo siano già fuori dalla mia portata... Vedremo... In che periodo si fa ,di solito?
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Monte Follia
In estate, non ricordo il mese. (forse la prima di agosto)daniele64 wrote: Non so se mi spaventerebbe di pù la distanza,il dislivello o... il buio!!
E poi come si torna giù dal Saccarello? In eliambulanza?
Io ho qualche anno meno di te ma simili "imprese" temo siano già fuori dalla mia portata... Vedremo... In che periodo si fa ,di solito?
Peril buio, basta una pila e si e' in comitiva.
La discesa avviene in auto (ci si organizza)
Ma nessuno ci vieta di organizzare un ponte aereo
Tutto questo dopo aver abbondantemente dormito in vetta
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
(Bertolt Brecht)
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Re: Monte Follia
Dopo due mesi di inattività dovuta al brutto tempo ma soprattutto ad uno stupidissimo infortunio , ho approfittato dell' unica giornata davvero bella del recente weekend pasquale per testare le mie condizioni . Purtroppo tale giorno è coinciso con la giornata di Pasqua e così ho dovuto far collimare le esigenze mie con quelle familiari che prevedevano la mia presenza al pranzo festivo ... Ho quindi dovuto fare un po' di corsa , senza potermi gustare con calma i magnifici panorami che l' ambiente e la giornata offrivano . E ho dovuto scegliere un punto di partenza molto vicino ad Imperia per ridurre al minimo i tempi di spostamento in auto .
Sono quindi partito presto , verso le 7,30 , da sopra Cipressa , nei pressi della bella Torre Gallinara .
Raggiunto il crinale presso il Monte della Costa , ho deviato a sinistra sulla sterrata e , attraversando la bella pineta , ho seguito la dorsale costellata dai paletti del metanodotto , toccando tutta la lunga serie di cimette , iniziando dal Monte Pian delle Vigne .
A sinistra ho bei panorami sul mare e la costa ed a destra sui rilievi dell' entroterra , con in lontananza il Follia ed il Faudo . Superato il dosso del Monte Selletta , raggiungo anche il Monte Croce .
Da qui comincia a vedersi bene la lunga dorsale innevata Saccarello - Frontè .
Raggiungo anche la cima del bifido Monte Sette Fontane , che conserva pochi resti di un antico castellaro ligure ed offre ottimi scorci su Arma e Sanremo .
Proseguendo , arrivo all' antica chiesuola campestre di San Salvatore , che conserva all' interno affreschi quattrocenteschi assai rovinati .
Qui inizia la parte dura dell' escursione : si tratta di salire il roccioso ed arcigno crinale ricoperto di macchia mediterranea , cercando di seguire le molteplici tracce presenti tra gli arbusti . Va da sè che ho dovuto ravanare un pochetto ( presenti persino residue tracce di una recente grandinata ! ), ma il risultato finale è che sono giunto senza troppe difficoltà alla bella cima del Monte Follia , sede di un altro antico castellaro .
Il tempo per il rientro stringe un po' , ma la vista del vicino Monte Faudo ( per quanto ricoperto da una selva di ripetitori ! )
mi convince a proseguire ancora . Incontro quindi , poco più su , una bella mandria di cavalli al pascolo , con tanto di puledri al seguito .
Mi tolgo infine la soddisfazione di raggiungere la cima del Faudo , che , tra le antenne , consente belle viste sulle cime maggiori delle Alpi Liguri ben innevate .
Ci sono alcuni cavalli pure in vetta , tra cui una tenera femmina con puledro da latte che non si stacca un attimo da lei .
Soddisfatto ma piuttosto in ritardo , ritorno indietro per lo stesso percorso dell' andata , aggirando solo alcune delle cime minori e godendomi anche in discesa gli straordinari panorami che la zona riesce ad offrire , come questo su Civezza , Imperia e Capo Berta .
Arrivo all'auto all' una passata , quasi in orario per raggiungere il meritato desco familiare .
Bella gitarella di circa 20 km con almeno 1000 metri di dislivello totale percorsi ( un po' troppo velocemente per i miei gusti ... ) in poco più di 5 ore e mezza , in una giornata bellissima e panoramica , con solo un pochino di vento in alto .
Insomma un altro bel modo di raggiungere il Faudo ed il Follia in alternativa al più noto ( e già percorso ) sentiero che sale da Santa Brigida ...
Sono quindi partito presto , verso le 7,30 , da sopra Cipressa , nei pressi della bella Torre Gallinara .
Raggiunto il crinale presso il Monte della Costa , ho deviato a sinistra sulla sterrata e , attraversando la bella pineta , ho seguito la dorsale costellata dai paletti del metanodotto , toccando tutta la lunga serie di cimette , iniziando dal Monte Pian delle Vigne .
A sinistra ho bei panorami sul mare e la costa ed a destra sui rilievi dell' entroterra , con in lontananza il Follia ed il Faudo . Superato il dosso del Monte Selletta , raggiungo anche il Monte Croce .
Da qui comincia a vedersi bene la lunga dorsale innevata Saccarello - Frontè .
Raggiungo anche la cima del bifido Monte Sette Fontane , che conserva pochi resti di un antico castellaro ligure ed offre ottimi scorci su Arma e Sanremo .
Proseguendo , arrivo all' antica chiesuola campestre di San Salvatore , che conserva all' interno affreschi quattrocenteschi assai rovinati .
Qui inizia la parte dura dell' escursione : si tratta di salire il roccioso ed arcigno crinale ricoperto di macchia mediterranea , cercando di seguire le molteplici tracce presenti tra gli arbusti . Va da sè che ho dovuto ravanare un pochetto ( presenti persino residue tracce di una recente grandinata ! ), ma il risultato finale è che sono giunto senza troppe difficoltà alla bella cima del Monte Follia , sede di un altro antico castellaro .
Il tempo per il rientro stringe un po' , ma la vista del vicino Monte Faudo ( per quanto ricoperto da una selva di ripetitori ! )
mi convince a proseguire ancora . Incontro quindi , poco più su , una bella mandria di cavalli al pascolo , con tanto di puledri al seguito .
Mi tolgo infine la soddisfazione di raggiungere la cima del Faudo , che , tra le antenne , consente belle viste sulle cime maggiori delle Alpi Liguri ben innevate .
Ci sono alcuni cavalli pure in vetta , tra cui una tenera femmina con puledro da latte che non si stacca un attimo da lei .
Soddisfatto ma piuttosto in ritardo , ritorno indietro per lo stesso percorso dell' andata , aggirando solo alcune delle cime minori e godendomi anche in discesa gli straordinari panorami che la zona riesce ad offrire , come questo su Civezza , Imperia e Capo Berta .
Arrivo all'auto all' una passata , quasi in orario per raggiungere il meritato desco familiare .
Bella gitarella di circa 20 km con almeno 1000 metri di dislivello totale percorsi ( un po' troppo velocemente per i miei gusti ... ) in poco più di 5 ore e mezza , in una giornata bellissima e panoramica , con solo un pochino di vento in alto .
Insomma un altro bel modo di raggiungere il Faudo ed il Follia in alternativa al più noto ( e già percorso ) sentiero che sale da Santa Brigida ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Monte Follia
Complimenti, trovare la giornata giusta di questi tempi è come prendere un "terno secco" al lotto
Da Cipressa non sono mai salito: Santa Brigida (un classico giro che mi serve da allenamento), Castellaro (Santuario), Pompeiana, Pietrabruna e Montalto sono i miei punti di partenza. La prossima volta saprò da dove partire .
Saluti
Da Cipressa non sono mai salito: Santa Brigida (un classico giro che mi serve da allenamento), Castellaro (Santuario), Pompeiana, Pietrabruna e Montalto sono i miei punti di partenza. La prossima volta saprò da dove partire .
Saluti
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
Amedeo Modigliani
Re: Monte Follia
, FRANKIE .
Il giorno festivo è stato un po' una scelta obbligata visto il meteo .
Se sei salito da Pompeiana , direi che non è molto diverso che da Cipressa . Ti sei perso solo i monticelli prima del Sette Fontane , nulla di notevole , a parte qualche panorama . Io ho sempre in testa l' idea di farmi la traversata da Colla d' Oggia al mare lungo il crinale . Prima o poi ...
Il giorno festivo è stato un po' una scelta obbligata visto il meteo .
Se sei salito da Pompeiana , direi che non è molto diverso che da Cipressa . Ti sei perso solo i monticelli prima del Sette Fontane , nulla di notevole , a parte qualche panorama . Io ho sempre in testa l' idea di farmi la traversata da Colla d' Oggia al mare lungo il crinale . Prima o poi ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
- Littletino
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- Location: Arenzano
Re: Monte Follia
Per essere reduce da due mesi di fermo e un infortunio direi che il test prestazionale lo hai superato brillantemente.
Buon per noi che riprenderemo a goderci le tue belle gite.
Sul Follia ero stato parecchi anni fa (2009) , in una tetra giornata di febbraio, e quindi panorama poco e grigio.
Le tue foto mi suggeriscono che sarebbe ora di ritornare, che è un pò che non vengo a ponente ....
Buon per noi che riprenderemo a goderci le tue belle gite.
Sul Follia ero stato parecchi anni fa (2009) , in una tetra giornata di febbraio, e quindi panorama poco e grigio.
Le tue foto mi suggeriscono che sarebbe ora di ritornare, che è un pò che non vengo a ponente ....
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Monte Follia
, little !
Lo sai meglio di me , i monti costieri della Liguria sono eccezionali punti panoramici in questa stagione , se si becca la giornata buona ... e a ponente è un pochino più facile azzeccarla ! Prossimamente comunque vorrei tornare a farmi un giro nell' entroterra arenzanese .
Lo sai meglio di me , i monti costieri della Liguria sono eccezionali punti panoramici in questa stagione , se si becca la giornata buona ... e a ponente è un pochino più facile azzeccarla ! Prossimamente comunque vorrei tornare a farmi un giro nell' entroterra arenzanese .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]