Grotta della Giara e Torrioni del Rio della Valle.
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Grotta della Giara e Torrioni del Rio della Valle.
Domenica 15 aprile 2012: Salto del Lupo (200) – Grotta della Giara (580) – Arco naturale (410) – Torrioni rio della Valle (350) – Salto del Lupo (200).
Partecipanti: Aldo51, EM e Soundofsilence.
Lunghezza: 9 Km circa.
Dislivello: 550 circa.
Difficoltà: vari tratti EE: l’ultima parte della salita alla Giara, la traversata dell’arco naturale, il guado del Rio della Valle e, limitatamente all’orientamento e all’assenza di traccia, tutta la salita ai torrioni del Rio della Valle. La parte più ripida rimane comunque la salita finale alla Giara, per la quale ci si può anche aiutare con un cavo di gomma posto in loco (anche se non per quell’uso probabilmente); in ogni caso se ne può fare tranquillamente a meno e anche passare a destra del tracciato indicato dal cavo, il che allunga un poco il percorso ma lo rende meno ripido, anche se la difficoltà è comunque ridotta e non servono praticamente mai le mani: più che altro occorre un minimo di attenzione in condizioni di terreno scivoloso. Nessuna difficoltà invece per la visita alla parte escursionistica della grotta, che, però richiede di adeguata illuminazione e di un paio di stivali, causa acqua sopra al livello degli scarponi.
Percorso in macchina: Autostrada da Genova fino a Borghetto Santo Spirito, quindi proseguire fino a Toirano e poi, per altri 3 Km, sempre lungo la SP60, fino al ponte del Salto del Lupo, dove, in uno slargo sulla sinistra (spazio per 2/3 macchine), si parcheggia.
Percorso a piedi: Dal Salto del Lupo seguire evidente sentiero segnato (quasi una strada) con rombo rosso fino a costruzione acquedotto con scritta appunto Giara (Giara chiusa in realtà, ma non è vero), qui prendere il sentiero indicato in salita a destra e seguirlo fino ad arrivare a una giacca nera infilata in un albero sulla destra del sentiero. Qui, comunque, dove una volta si procedeva senza sentiero, ometti di pietra indicano chiaramente un’ampia traccia sulla destra; predetta traccia sale con qualche tornante e in corrispondenza dell’ultimo, più ampio, continua dritta in direzione nord-est, parallela al sottostante torrente. Purtroppo in questo punto le segnalazioni latitano ancora, o non sono molto visibili, e, quindi, per essere sicuri di essere sempre sulla traccia giusta occorre rintracciare un successivo ometto di pietra o scorgere il tubo dell’acquedotto affiorante in qualche punto dal terreno.
Da qui in poi gli ometti accompagnano fino alla grotta e non è più così facile sbagliare come in passato. Punti problematici erano in precedenza due svolte a destra, soprattutto la seconda (poco dopo un guado), non molto evidenti. In ogni caso basta seguire sempre la direzione nord-est e gli ometti. Si giunge così dopo un breve passaggio su roccia sopra il torrente (uno spezzone di corda su un albero soprastante aiuta a non scivolare), non impegnativo ma un poco stretto e scivoloso si raggiunge il pendio terminale dove un grosso cavo elettrico blu indica la strada da seguire e può anche essere usato per aiutarsi a salire, sempre che non si preferisca allungare un poco il percorso sfruttando il pendio sulla destra meno roccioso e forse anche meno ripido. Si giunge così in breve alla grotta. Compiutane la visita si ritorna per lo stesso percorso fino al bivio con la scritta “Giara chiusa”.
Da qui abbiamo preso il sentiero sulla destra, e cioè la continuazione del rombo rosso verso il giogo di Toirano, onde andare a vedere un arco naturale. Occorre percorrere dal bivio circa 800 metri per trovarsi una ventina metri sotto l’arco, ma è difficile scorgerlo, specie se gli alberi non sono spogli; conviene allora proseguire ancora un centinaio di metri fino a dove il sentiero passa sull’altro versante della vallata e, di qui, tornare indietro; con un po’ di attenzione così si riesce a vedere l’arco e, volendo, a salirvi (EE, più scomodo per la vegetazione che difficile). Raggiunto l’arco vi si può anche passare sotto e scendere dall’altra parte, più semplice e comodo. Visitato l’arco si torna quindi per la stessa strada al Bivio per la Giara, dal quale si procede verso la macchina per poco più di 200 metri, fino ad incrociare un bivio sulla destra; si imbocca l’evidente mulattiera e poi si segue una labile traccia che scende verso il torrente; raggiuntolo lo si costeggia verso sinistra (se si è seguita la traccia giusta ciò non è necessario perché si dovrebbe arrivare automaticamente al guado) seguendone il corso. Si giunge quindi a un restringimento dello stesso dove è possibile, con un po’ di prudenza, attraversare, saltandolo o scavalcandolo (circa 50 cm.).
Attraversato il torrente si prosegue a seguirne il corso verso sinistra, anche se, nella parte iniziale, può essere meglio risalire alcuni metri per non litigare troppo con la vegetazione. Si ridiscende quindi al livello del torrente e si incomincia a distinguere anche una certa qual traccia (appena distinguibile comunque con uno sforzo di volontà e fiducia) che permette più agevolmente di seguirne il corso. In meno di 300 metri dal guado si arriva a doppiare lo spigolo roccioso (si distinguono poco prima alcuni muretti sotto il versante roccioso) e occorre quindi voltare a destra e iniziare a salire verso ovest. Una traccia abbastanza evidente facilita il percorso. Si incontrano ancora resti di muretti e piccoli spiazzi (in particolare una) usate in passato per raccogliere la legna. Si continua a salire stando attenti a che la traccia salita non si allontani troppo dal crinale a destra, che, quando si arriva a intravvedere i torrioni, si può raggiungere per goderne il panorama. Qui, a poche decine di metri dal primo torrione, ci siamo fermati, temendo la pioggia, e siamo tornati indietro per la strada dell’andata fino alla macchina.
Conclusioni: obbligati dal maltempo previsto a decidere per una gita breve scegliamo di andare alla grotta della Giara, breve sia come distanza in macchina, che come percorso a piedi. Dato poi che il tempo reggerà decideremo di estendere un poco la gita andando a vedere alcune bellezze naturali della zona; si tratta, in effetti, di una delle zone che preferisco in tutta la liguria e non solo, e ci torno sempre con piacere anche se, ormai, la conosco molto bene. Non riuscirò, infatti, ad aggiungere nulla di nuovo, se non i 20 metri per salire all’arco naturale. Nonostante ciò sono comunque soddisfatto di essere tornato in posti tanto belli e a cui sono particolarmente affezionato avendoli, perlomeno in parte, scoperti io: la vista dei torrioni del Rio della Valle è comunque, secondo me, impagabile e non ha molto da invidiare a uno scenario dolomitico; la Grotta della Giara poi è sicuramente affascinante per le grandi stalagmiti, le vaschette concrezionali e una grande e colorata colata concrezionale. Meno interessante l’arco naturale, anche perché la vista ne è particolarmente ostacolata dalla vegetazione, anche andandovi; in ogni caso è un arco elegante anche se non particolarmente grande (poco più grande di una persona, diciamo di un giocatore di basket per non creare confusioni). Peccato non essersi fidati a compiere l’intero giro fino alla Punta Alzabecchi, attraverso l’omonima cresta, ritornando poi per il rombo rosso in discesa dal giogo di Toirano.
Link alle foto:
http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... /Giara.htm
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Lunghezza: 9 Km circa.
Dislivello: 550 circa.
Difficoltà: vari tratti EE: l’ultima parte della salita alla Giara, la traversata dell’arco naturale, il guado del Rio della Valle e, limitatamente all’orientamento e all’assenza di traccia, tutta la salita ai torrioni del Rio della Valle. La parte più ripida rimane comunque la salita finale alla Giara, per la quale ci si può anche aiutare con un cavo di gomma posto in loco (anche se non per quell’uso probabilmente); in ogni caso se ne può fare tranquillamente a meno e anche passare a destra del tracciato indicato dal cavo, il che allunga un poco il percorso ma lo rende meno ripido, anche se la difficoltà è comunque ridotta e non servono praticamente mai le mani: più che altro occorre un minimo di attenzione in condizioni di terreno scivoloso. Nessuna difficoltà invece per la visita alla parte escursionistica della grotta, che, però richiede di adeguata illuminazione e di un paio di stivali, causa acqua sopra al livello degli scarponi.
Percorso in macchina: Autostrada da Genova fino a Borghetto Santo Spirito, quindi proseguire fino a Toirano e poi, per altri 3 Km, sempre lungo la SP60, fino al ponte del Salto del Lupo, dove, in uno slargo sulla sinistra (spazio per 2/3 macchine), si parcheggia.
Percorso a piedi: Dal Salto del Lupo seguire evidente sentiero segnato (quasi una strada) con rombo rosso fino a costruzione acquedotto con scritta appunto Giara (Giara chiusa in realtà, ma non è vero), qui prendere il sentiero indicato in salita a destra e seguirlo fino ad arrivare a una giacca nera infilata in un albero sulla destra del sentiero. Qui, comunque, dove una volta si procedeva senza sentiero, ometti di pietra indicano chiaramente un’ampia traccia sulla destra; predetta traccia sale con qualche tornante e in corrispondenza dell’ultimo, più ampio, continua dritta in direzione nord-est, parallela al sottostante torrente. Purtroppo in questo punto le segnalazioni latitano ancora, o non sono molto visibili, e, quindi, per essere sicuri di essere sempre sulla traccia giusta occorre rintracciare un successivo ometto di pietra o scorgere il tubo dell’acquedotto affiorante in qualche punto dal terreno.
Da qui in poi gli ometti accompagnano fino alla grotta e non è più così facile sbagliare come in passato. Punti problematici erano in precedenza due svolte a destra, soprattutto la seconda (poco dopo un guado), non molto evidenti. In ogni caso basta seguire sempre la direzione nord-est e gli ometti. Si giunge così dopo un breve passaggio su roccia sopra il torrente (uno spezzone di corda su un albero soprastante aiuta a non scivolare), non impegnativo ma un poco stretto e scivoloso si raggiunge il pendio terminale dove un grosso cavo elettrico blu indica la strada da seguire e può anche essere usato per aiutarsi a salire, sempre che non si preferisca allungare un poco il percorso sfruttando il pendio sulla destra meno roccioso e forse anche meno ripido. Si giunge così in breve alla grotta. Compiutane la visita si ritorna per lo stesso percorso fino al bivio con la scritta “Giara chiusa”.
Da qui abbiamo preso il sentiero sulla destra, e cioè la continuazione del rombo rosso verso il giogo di Toirano, onde andare a vedere un arco naturale. Occorre percorrere dal bivio circa 800 metri per trovarsi una ventina metri sotto l’arco, ma è difficile scorgerlo, specie se gli alberi non sono spogli; conviene allora proseguire ancora un centinaio di metri fino a dove il sentiero passa sull’altro versante della vallata e, di qui, tornare indietro; con un po’ di attenzione così si riesce a vedere l’arco e, volendo, a salirvi (EE, più scomodo per la vegetazione che difficile). Raggiunto l’arco vi si può anche passare sotto e scendere dall’altra parte, più semplice e comodo. Visitato l’arco si torna quindi per la stessa strada al Bivio per la Giara, dal quale si procede verso la macchina per poco più di 200 metri, fino ad incrociare un bivio sulla destra; si imbocca l’evidente mulattiera e poi si segue una labile traccia che scende verso il torrente; raggiuntolo lo si costeggia verso sinistra (se si è seguita la traccia giusta ciò non è necessario perché si dovrebbe arrivare automaticamente al guado) seguendone il corso. Si giunge quindi a un restringimento dello stesso dove è possibile, con un po’ di prudenza, attraversare, saltandolo o scavalcandolo (circa 50 cm.).
Attraversato il torrente si prosegue a seguirne il corso verso sinistra, anche se, nella parte iniziale, può essere meglio risalire alcuni metri per non litigare troppo con la vegetazione. Si ridiscende quindi al livello del torrente e si incomincia a distinguere anche una certa qual traccia (appena distinguibile comunque con uno sforzo di volontà e fiducia) che permette più agevolmente di seguirne il corso. In meno di 300 metri dal guado si arriva a doppiare lo spigolo roccioso (si distinguono poco prima alcuni muretti sotto il versante roccioso) e occorre quindi voltare a destra e iniziare a salire verso ovest. Una traccia abbastanza evidente facilita il percorso. Si incontrano ancora resti di muretti e piccoli spiazzi (in particolare una) usate in passato per raccogliere la legna. Si continua a salire stando attenti a che la traccia salita non si allontani troppo dal crinale a destra, che, quando si arriva a intravvedere i torrioni, si può raggiungere per goderne il panorama. Qui, a poche decine di metri dal primo torrione, ci siamo fermati, temendo la pioggia, e siamo tornati indietro per la strada dell’andata fino alla macchina.
Conclusioni: obbligati dal maltempo previsto a decidere per una gita breve scegliamo di andare alla grotta della Giara, breve sia come distanza in macchina, che come percorso a piedi. Dato poi che il tempo reggerà decideremo di estendere un poco la gita andando a vedere alcune bellezze naturali della zona; si tratta, in effetti, di una delle zone che preferisco in tutta la liguria e non solo, e ci torno sempre con piacere anche se, ormai, la conosco molto bene. Non riuscirò, infatti, ad aggiungere nulla di nuovo, se non i 20 metri per salire all’arco naturale. Nonostante ciò sono comunque soddisfatto di essere tornato in posti tanto belli e a cui sono particolarmente affezionato avendoli, perlomeno in parte, scoperti io: la vista dei torrioni del Rio della Valle è comunque, secondo me, impagabile e non ha molto da invidiare a uno scenario dolomitico; la Grotta della Giara poi è sicuramente affascinante per le grandi stalagmiti, le vaschette concrezionali e una grande e colorata colata concrezionale. Meno interessante l’arco naturale, anche perché la vista ne è particolarmente ostacolata dalla vegetazione, anche andandovi; in ogni caso è un arco elegante anche se non particolarmente grande (poco più grande di una persona, diciamo di un giocatore di basket per non creare confusioni). Peccato non essersi fidati a compiere l’intero giro fino alla Punta Alzabecchi, attraverso l’omonima cresta, ritornando poi per il rombo rosso in discesa dal giogo di Toirano.
Link alle foto:
http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... /Giara.htm
Last edited by soundofsilence on Thu Apr 19, 2012 10:14, edited 1 time in total.
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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- soundofsilence
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Re: Grotta della Giara e Torrioni del Rio della Valle.
E ancora:
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Grotta della Giara e Torrioni del Rio della Valle.
Ma c'e' mica un'errore nella data?
Non ci siete stati lo scorso week-end?
E poi non dovrebbe essere in Alpi Liguri?
Non ci siete stati lo scorso week-end?
E poi non dovrebbe essere in Alpi Liguri?
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Re: Grotta della Giara e Torrioni del Rio della Valle.
sì c'era un errore e, in effetti, credevo di averlo messo in Alpi Liguri, ma mi sa che mi sono sbagliato.Maury76 wrote:Ma c'e' mica un'errore nella data?
Non ci siete stati lo scorso week-end?
E poi non dovrebbe essere in Alpi Liguri?
Bisognerebbe che qualcuno provvedesse.
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Re: Grotta della Giara e Torrioni del Rio della Valle.
Fatto
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Re: Grotta della Giara e Torrioni del Rio della Valle.
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Grotta della Giara e Torrioni del Rio della Valle.
Aggiorno con nuova versione con esplorazione nuova parte di grotta, qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Gro ... /Giara.htm
Domenica 10 marzo 2019: Salto del Lupo (195) – Grotta della Giara (580) – Salto del Lupo (195).
Partecipanti: Stefs e soundofsilence.
Lunghezza: 5,5 Km. circa.
Dislivello: 450 m. circa.
Difficoltà: E dal Salto del Lupo al bivio a quando si lascia il sentiero per il Giogo di Toirano, E tutto sommato anche il successivo tratto, che, seppur, senza sentiero segnato è comunque indicato con ometti e non presenta particolari difficoltà, EE la parte finale di salita alla grotta, su pendio molto ripido in cui ci si può aiutare con un lungo cavo elettrico. Per quanto riguarda la grotta la prima parte non presenta alcuna difficoltà, ma necessita comunque di illuminazione (con lampade e pile di riserva) e spesso anche di stivali, vista la notevole quantità di acqua che si può trovare. Per la seconda parte poi si consigliano anche guanti e tuta, visto che si striscia nel fango, per quanto riguarda le difficoltà invece la prima strettoia è agevolata con una corda, che serve soprattutto per la risalita, non è comunque molto difficile ed il buco si allarga subito, solo un po’ scomoda. Il percorso successivo è comnque costituito da un cunicolo scivoloso, ma sempre abbastanza vivibile, noi però ci siamo fermati ad una successiva strettoia in cui bisognava iniziare a strisciare nell’acqua, cosa che abbiamo preferito rimandare a un periodo più asciutto.
Percorso in macchina: Autostrada da Genova fino a Borghetto Santo Spirito, quindi proseguire fino a Toirano e poi, per altri 3 Km, sempre lungo la SP60, fino al ponte del Salto del Lupo, dove, in uno slargo sulla sinistra (spazio per 2/3 macchine), si parcheggia.
Percorso a piedi: Dal Salto del Lupo seguire evidente sentiero segnato con rombo rosso su larga carrareccia fino a costruzione acquedotto con scritta appunto Giara (Giara chiusa in realtà, ma non è vero), qui prendere il sentiero indicato in salita a destra e seguirlo fino ad arrivare (quota 415 circa) ad una giacca nera infilata in un albero sulla destra del sentiero (la giacca nera in effetti non c’è più). Qui, comunque, dove una volta si procedeva senza sentiero, ometti di pietra indicano chiaramente un’ampia traccia sulla destra; predetta traccia sale con qualche tornante e in corrispondenza dell’ultimo, più ampio, continua dritta in direzione nord-est, parallela al sottostante torrente. Purtroppo in questo punto le segnalazioni latitano ancora, o non sono molto visibili, e, quindi, per essere sicuri di essere sempre sulla traccia giusta occorre rintracciare un successivo ometto di pietra o scorgere il tubo dell’acquedotto affiorante in qualche punto dal terreno (anche qui gli ometti sono aumentati e si segue la traccia senza problemi).
Da qui in poi gli ometti accompagnano fino alla grotta e non è più così facile sbagliare come in passato. Punti problematici erano in precedenza due svolte a destra, soprattutto la seconda (poco dopo un guado), non molto evidenti. In ogni caso basta seguire sempre la direzione nord-est e gli ometti. Si giunge così dopo un breve passaggio su roccia sopra il torrente (uno spezzone di corda su un albero soprastante aiuta a non scivolare), non impegnativo ma un poco stretto e scivoloso al pendio terminale dove un grosso cavo elettrico blu indica la strada da seguire e può anche essere usato per aiutarsi a salire, sempre che non si preferisca allungare un poco il percorso sfruttando il pendio sulla destra meno roccioso e forse anche meno ripido. Si giunge così in breve alla grotta. Il ritorno avviene per la stessa via. Per quanto riguarda la visita alla grotta non ci sono molte difficoltà di orientamento, trattandosi di una galleria unica, nella prima parte molto larga e alta, mentre poi, dopo la strettoia dove una volta c’era un portello, si procede per qualche decina di metri in un cunicolo comunque vivibile, per sbucare in una prima sala concrezionata e quindi in un secondo cunicolo discendente che si restringe in una strettoia dove bisogna strisciare nell’acqua, cosa che abbiamo rimandato ad una prossima volta, magari in una stagione più calda ed asciutta.
Conclusioni: Grotta veramente molto bella già nella facilissima parte iniziale, con vaschette ed alcune grandi concrezioni assai suggestive, nella seconda parte le concrezioni aumentano insieme alle difficoltà, che, però, almeno fino a dove siamo arrivati noi, non sono rilevanti, ma richiedono però un po’ di abitudine ai percorsi in grotta, tra fango e strettoie.
Uscita Grotta della Giara
Grotta della Giara guardando verso le stalagmiti
Stalagmite principale in Grotta della Giara
Stalagmite principale in Grotta della Giara vista verticale
Base stalagmite principale in Grotta della Giara
Stalagmite principale e uscita Grotta della Giara
Vaschette concrezionali presso stalagmite principale in Grotta della Giara
Grandi stalagmiti e uscita Grotta della Giara
Colata concrezionale gialla e bianca in Grotta della Giara
Concrezioni bianche in Grotta della Giara
Grandi stalagmiti e uscita Grotta della Giara da destra
Stalagmite principale e uscita Grotta della Giara da destra
Grandi stalagmiti e uscita Grotta della Giara più da lontano
Concrezioni grigie in Grotta della Giara
Colate concrezionali in Grotta della Giara
Concrezione gialla in Grotta della Giara
Stalattite in volta Grotta della Giara
Vaschette concrezionali e grande colata gialla sullo sfondo in Grotta della Giara
Colata concrezionale color crema in Grotta della Giara
Tante piccole vaschette concrezionali in Grotta della Giara
Grande colata gialla in Grotta della Giara
Grande colata gialla in Grotta della Giara più da lontano
Vaschette concrezionali e stalagmite a sinistra in Grotta della Giara
Primo piano vaschette concrezionali in Grotta della Giara
Grande colata gialla vista di fianco in Grotta della Giara
Parte superiore grande colata gialla in Grotta della Giara
Vaschette e stalagmite in Grotta della Giara
Anfratto luccicante d'oro in Grotta della Giara
Stalattiti in volta Grotta della Giara
Stalattiti gialle e rosa in Grotta della Giara
Stalattiti gialle e rosa in Grotta della Giara più da vicino
Stalattiti gialle e rosa in Grotta della Giara primo piano
Stalattiti gialle e rosa in Grotta della Giara senza flash
Stalattiti gialle e rosa in Grotta della Giara primo piano
Capello d'Angelo in Grotta della Giara più da vicino
Stalattiti bianche in Grotta della Giara
Colata concrezionale oro con stalattiti in Grotta della Giara senza flash
Colata concrezionale oro con stalattiti in Grotta della Giara più da vicino
Colata concrezionale oro con stalattiti in Grotta della Giara senza flash più da lontano
Uscita primo cunicolo in Grotta della Giara
Colonnine e stalattiti in Grotta della Giara
Massi accatastati in sala concrezionata dopo primo cunicolo in Grotta della Giara
Cortina di stalattiti bianche e gialle in Grotta della Giara
Fetta di Prosciutto in Grotta della Giara primo piano
Stalattiti in Grotta della Giara
Fetta di Prosciutto in Grotta della Giara primissimo piano
Cortina di stalattiti bianche e gialle in Grotta della Giara più da vicino
Strettoia con acqua in Grotta della Giara
Canne d'organo gialle e bianche in Grotta della Giara
Colate bianche e Canne d'Organo in Grotta della Giara
Capelli d'Angelo in Grotta della Giara
Capelli d'Angelo e Canne d'Organo in Grotta della Giara
Vista globale sala concrezionata dopo primo cunicolo in Grotta della giara
Stalattiti bianche in Grotta della Giara
Stalattiti bianche in Grotta della Giara primo piano
Stalattiti bianche in Grotta della Giara primo piano
Colonnina e Canne d'Organo in cunicolo Grotta Giara
Colonnina e stalattiti in cunicolo Grotta Giara vista verticale
Stalattiti in volta Grotta Giara
Stefs in uscita da portello Grotta Giara
Stefs in uscita da portello Grotta Giara
Primo piano stalagmite in Grotta della Giara più da lontano
Grossa concrezione gialla in Grotta della Giara
Vaschette concrezionali e stalagmite sullo sfondo in Grotta della Giara
Vaschette concrezionali in Grotta della Giara
Piccola colata gialla in Grotta della Giara
Grandi stalagmiti e uscita Grotta della Giara
Stalagmite principale in Grotta della Giara senza flash
Stalagmite principale in Grotta della Giara
Uscita Grotta della Giara
Domenica 10 marzo 2019: Salto del Lupo (195) – Grotta della Giara (580) – Salto del Lupo (195).
Partecipanti: Stefs e soundofsilence.
Lunghezza: 5,5 Km. circa.
Dislivello: 450 m. circa.
Difficoltà: E dal Salto del Lupo al bivio a quando si lascia il sentiero per il Giogo di Toirano, E tutto sommato anche il successivo tratto, che, seppur, senza sentiero segnato è comunque indicato con ometti e non presenta particolari difficoltà, EE la parte finale di salita alla grotta, su pendio molto ripido in cui ci si può aiutare con un lungo cavo elettrico. Per quanto riguarda la grotta la prima parte non presenta alcuna difficoltà, ma necessita comunque di illuminazione (con lampade e pile di riserva) e spesso anche di stivali, vista la notevole quantità di acqua che si può trovare. Per la seconda parte poi si consigliano anche guanti e tuta, visto che si striscia nel fango, per quanto riguarda le difficoltà invece la prima strettoia è agevolata con una corda, che serve soprattutto per la risalita, non è comunque molto difficile ed il buco si allarga subito, solo un po’ scomoda. Il percorso successivo è comnque costituito da un cunicolo scivoloso, ma sempre abbastanza vivibile, noi però ci siamo fermati ad una successiva strettoia in cui bisognava iniziare a strisciare nell’acqua, cosa che abbiamo preferito rimandare a un periodo più asciutto.
Percorso in macchina: Autostrada da Genova fino a Borghetto Santo Spirito, quindi proseguire fino a Toirano e poi, per altri 3 Km, sempre lungo la SP60, fino al ponte del Salto del Lupo, dove, in uno slargo sulla sinistra (spazio per 2/3 macchine), si parcheggia.
Percorso a piedi: Dal Salto del Lupo seguire evidente sentiero segnato con rombo rosso su larga carrareccia fino a costruzione acquedotto con scritta appunto Giara (Giara chiusa in realtà, ma non è vero), qui prendere il sentiero indicato in salita a destra e seguirlo fino ad arrivare (quota 415 circa) ad una giacca nera infilata in un albero sulla destra del sentiero (la giacca nera in effetti non c’è più). Qui, comunque, dove una volta si procedeva senza sentiero, ometti di pietra indicano chiaramente un’ampia traccia sulla destra; predetta traccia sale con qualche tornante e in corrispondenza dell’ultimo, più ampio, continua dritta in direzione nord-est, parallela al sottostante torrente. Purtroppo in questo punto le segnalazioni latitano ancora, o non sono molto visibili, e, quindi, per essere sicuri di essere sempre sulla traccia giusta occorre rintracciare un successivo ometto di pietra o scorgere il tubo dell’acquedotto affiorante in qualche punto dal terreno (anche qui gli ometti sono aumentati e si segue la traccia senza problemi).
Da qui in poi gli ometti accompagnano fino alla grotta e non è più così facile sbagliare come in passato. Punti problematici erano in precedenza due svolte a destra, soprattutto la seconda (poco dopo un guado), non molto evidenti. In ogni caso basta seguire sempre la direzione nord-est e gli ometti. Si giunge così dopo un breve passaggio su roccia sopra il torrente (uno spezzone di corda su un albero soprastante aiuta a non scivolare), non impegnativo ma un poco stretto e scivoloso al pendio terminale dove un grosso cavo elettrico blu indica la strada da seguire e può anche essere usato per aiutarsi a salire, sempre che non si preferisca allungare un poco il percorso sfruttando il pendio sulla destra meno roccioso e forse anche meno ripido. Si giunge così in breve alla grotta. Il ritorno avviene per la stessa via. Per quanto riguarda la visita alla grotta non ci sono molte difficoltà di orientamento, trattandosi di una galleria unica, nella prima parte molto larga e alta, mentre poi, dopo la strettoia dove una volta c’era un portello, si procede per qualche decina di metri in un cunicolo comunque vivibile, per sbucare in una prima sala concrezionata e quindi in un secondo cunicolo discendente che si restringe in una strettoia dove bisogna strisciare nell’acqua, cosa che abbiamo rimandato ad una prossima volta, magari in una stagione più calda ed asciutta.
Conclusioni: Grotta veramente molto bella già nella facilissima parte iniziale, con vaschette ed alcune grandi concrezioni assai suggestive, nella seconda parte le concrezioni aumentano insieme alle difficoltà, che, però, almeno fino a dove siamo arrivati noi, non sono rilevanti, ma richiedono però un po’ di abitudine ai percorsi in grotta, tra fango e strettoie.
Uscita Grotta della Giara
Grotta della Giara guardando verso le stalagmiti
Stalagmite principale in Grotta della Giara
Stalagmite principale in Grotta della Giara vista verticale
Base stalagmite principale in Grotta della Giara
Stalagmite principale e uscita Grotta della Giara
Vaschette concrezionali presso stalagmite principale in Grotta della Giara
Grandi stalagmiti e uscita Grotta della Giara
Colata concrezionale gialla e bianca in Grotta della Giara
Concrezioni bianche in Grotta della Giara
Grandi stalagmiti e uscita Grotta della Giara da destra
Stalagmite principale e uscita Grotta della Giara da destra
Grandi stalagmiti e uscita Grotta della Giara più da lontano
Concrezioni grigie in Grotta della Giara
Colate concrezionali in Grotta della Giara
Concrezione gialla in Grotta della Giara
Stalattite in volta Grotta della Giara
Vaschette concrezionali e grande colata gialla sullo sfondo in Grotta della Giara
Colata concrezionale color crema in Grotta della Giara
Tante piccole vaschette concrezionali in Grotta della Giara
Grande colata gialla in Grotta della Giara
Grande colata gialla in Grotta della Giara più da lontano
Vaschette concrezionali e stalagmite a sinistra in Grotta della Giara
Primo piano vaschette concrezionali in Grotta della Giara
Grande colata gialla vista di fianco in Grotta della Giara
Parte superiore grande colata gialla in Grotta della Giara
Vaschette e stalagmite in Grotta della Giara
Anfratto luccicante d'oro in Grotta della Giara
Stalattiti in volta Grotta della Giara
Stalattiti gialle e rosa in Grotta della Giara
Stalattiti gialle e rosa in Grotta della Giara più da vicino
Stalattiti gialle e rosa in Grotta della Giara primo piano
Stalattiti gialle e rosa in Grotta della Giara senza flash
Stalattiti gialle e rosa in Grotta della Giara primo piano
Capello d'Angelo in Grotta della Giara più da vicino
Stalattiti bianche in Grotta della Giara
Colata concrezionale oro con stalattiti in Grotta della Giara senza flash
Colata concrezionale oro con stalattiti in Grotta della Giara più da vicino
Colata concrezionale oro con stalattiti in Grotta della Giara senza flash più da lontano
Uscita primo cunicolo in Grotta della Giara
Colonnine e stalattiti in Grotta della Giara
Massi accatastati in sala concrezionata dopo primo cunicolo in Grotta della Giara
Cortina di stalattiti bianche e gialle in Grotta della Giara
Fetta di Prosciutto in Grotta della Giara primo piano
Stalattiti in Grotta della Giara
Fetta di Prosciutto in Grotta della Giara primissimo piano
Cortina di stalattiti bianche e gialle in Grotta della Giara più da vicino
Strettoia con acqua in Grotta della Giara
Canne d'organo gialle e bianche in Grotta della Giara
Colate bianche e Canne d'Organo in Grotta della Giara
Capelli d'Angelo in Grotta della Giara
Capelli d'Angelo e Canne d'Organo in Grotta della Giara
Vista globale sala concrezionata dopo primo cunicolo in Grotta della giara
Stalattiti bianche in Grotta della Giara
Stalattiti bianche in Grotta della Giara primo piano
Stalattiti bianche in Grotta della Giara primo piano
Colonnina e Canne d'Organo in cunicolo Grotta Giara
Colonnina e stalattiti in cunicolo Grotta Giara vista verticale
Stalattiti in volta Grotta Giara
Stefs in uscita da portello Grotta Giara
Stefs in uscita da portello Grotta Giara
Primo piano stalagmite in Grotta della Giara più da lontano
Grossa concrezione gialla in Grotta della Giara
Vaschette concrezionali e stalagmite sullo sfondo in Grotta della Giara
Vaschette concrezionali in Grotta della Giara
Piccola colata gialla in Grotta della Giara
Grandi stalagmiti e uscita Grotta della Giara
Stalagmite principale in Grotta della Giara senza flash
Stalagmite principale in Grotta della Giara
Uscita Grotta della Giara
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Grotta della Giara e Torrioni del Rio della Valle.
Molto bello, se tornate prova a dirlo, che magari.............
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
- soundofsilence
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Re: Grotta della Giara e Torrioni del Rio della Valle.
Dovremmo tornare a giugno, che non l'abbiamo finita e manca la parte piu bella....psiconauta wrote:Molto bello, se tornate prova a dirlo, che magari.............
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Re: Grotta della Giara e Torrioni del Rio della Valle.
Avvisa che cerco di venire a tutti i costisoundofsilence wrote:Dovremmo tornare a giugno, che non l'abbiamo finita e manca la parte piu bella....psiconauta wrote:Molto bello, se tornate prova a dirlo, che magari.............
- soundofsilence
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Re: Grotta della Giara e Torrioni del Rio della Valle.
okRatasuira wrote:Avvisa che cerco di venire a tutti i costisoundofsilence wrote:Dovremmo tornare a giugno, che non l'abbiamo finita e manca la parte piu bella....psiconauta wrote:Molto bello, se tornate prova a dirlo, che magari.............
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