Giro del Ténibres

Moderator: Moderatori

Post Reply
andreaparodi
Utente Molto Attivo
Posts: 274
Joined: Wed Oct 22, 2008 15:58

Giro del Ténibres

Post by andreaparodi »

Dal 26 al 29 agosto, con quattro partecipanti, ho effettuato il giro del Ténibres, che non avevo ancora fatto per intero e mi è piaciuto parecchio, grazie anche al tempo favorevole.

Secondo me è ancora più bello del Trekking delle Meraviglie che avevo organizzato l'anno scorso.

Laghi stupendi, un tratto impegnativo (Passo dl'Ischiator), l'amico Caforio che ci ha accolti al Rifugio Zanotti con una cena tra amici... Ma partiamo dall'inizio:

La prima tappa fino al Ref. de Vens è piuttosto breve e quindi ce la siamo presa calma, partendo a mezzogiorno da Ferrere.

Image

Poi abbiamo risalito piano piano il Vallone Forneris fino al Colle del Ferro...

Image

Passati sul lato francese, l'Arco di Tortisse mi ha fatto uno strano effetto "deja vu" forse perché lo vedo da più di dodici anni sulla copertina del "Laghi, cascate..."

Ho cercato di vederlo da un'angolazione diversa...

Image

Infine il rifugio affacciato sul lago

Image

Il seguito nelle prossime puntate...
User avatar
bade
Amministratore
Posts: 16166
Joined: Thu Dec 29, 2005 15:45
Location: Genova
Contact:

Re: Giro del Ténibres

Post by bade »

Wow, son posti stupendi :D
Attendo le prossime puntate... :strizzaOcchio::
User avatar
delorenzi
Moderatore
Posts: 7111
Joined: Wed Sep 06, 2006 18:18
Location: Genova
Contact:

Re: Giro del Ténibres

Post by delorenzi »

bade wrote:Attendo le prossime puntate... :strizzaOcchio::
Anche io, ciao Andrea : Thumbup :
User avatar
Littletino
Quotazerino doc
Posts: 1443
Joined: Tue Jan 29, 2008 15:41
Location: Arenzano

Re: Giro del Ténibres

Post by Littletino »

Avrei partecipato volentieri con Alessandra a questo tuo giro Andrea, ma come probabilmente saprai a fine luglio abbiamo avuto dei seri problemi, e quindi per un pò niente montagna.

Peccato.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
andreaparodi
Utente Molto Attivo
Posts: 274
Joined: Wed Oct 22, 2008 15:58

Re: Giro del Ténibres

Post by andreaparodi »

Proseguo il cammino con la seconda tappa: dal Ref. de Vens a quello di Rabuons attraverso il Chemin de l'Energie.

Superati i Lacs de Vens si sale al Lac des Babarottes e al successivo colletto...

Image

Poi si raggiunge il Chemin de l'Energie, che taglia in piano un ripidissimo pendio per 13 chilometri

Image

superando alcuni tratti rocciosi con brevi gallerie

Image

E infine si raggiunge il Ref. de Rabuons (inaugurato nel 1906 e mai ingrandito, tanto che w.c., lavabo e doccia sono all'aperto...)

Image

Il rifugio sorge su un dosso roccioso sul bordo del grande e bellissimo Lac de Rabuons, che vedremo nella prossima puntata...
User avatar
em
Quotazerino doc
Posts: 1897
Joined: Fri May 19, 2006 10:56
Location: Genova
Contact:

Re: Giro del Ténibres

Post by em »

Anche secondo me si tratta di una zona e di un percorso bellissimi.
Avendo un po' di tempo ci sono degli altri stupendi laghi (Lacs marie, Lacs de Tenibres, Lac Fer poca sopra lo Chemin de l'Energie e Lacs Chaffour sopra il Rabuons) raggiungibili con brevi deviazioni di percorso.
Una variante del giro un po' piu` impegnativa ma molto panoramica e` quella che passa per la cima del Tenibres.
andreaparodi
Utente Molto Attivo
Posts: 274
Joined: Wed Oct 22, 2008 15:58

Re: Giro del Ténibres

Post by andreaparodi »

Ai Lacs Marie ci siamo andati facendo una deviazione di meno di un'ora fra andata e ritorno: sono belli perché il grande è fatto a mezza luna ed è azzurro, mentre il piccolo è verde e rotondo...

Riguardo alla variante che passa sulla cima del Ténibres, percorsa da molti, non è poi tanto più impegnativa del giro "classico" per il Passo d'Ischiator: quest'ultimo è piuttosto ostico, pur essendo ben segnalato; si deve salire un canale detritico che negli ultimi cento metri diventa stretto e ripido, con pietre mobili.

Noi ci abbiamo trovato anche un tratto coperto di neve dura a fine agosto, che per fortuna si riusciva a contornare sul bordo. Se no c'è un altro canale più ripido e non segnalato, ma che si libera prima dalla neve, a destra del contrafforte roccioso che fa capo al passo. Insomma, non è un passaggio facilissimo, diciamo un buon EE senza neve, che diventa F-F+ fino a metà estate, fino a quando non si scioglie la neve che costringe ad usare ramponi e piccozza.
User avatar
em
Quotazerino doc
Posts: 1897
Joined: Fri May 19, 2006 10:56
Location: Genova
Contact:

Re: Giro del Ténibres

Post by em »

Molti canali della zona quando non c'e` neve sono degli orridi sfasciumi. Fortunatamente la neve di solito permane abbastanza lungo (anche se costringe a portarsi ramponi e picozza).
User avatar
gecko
Moderatore di Sezione
Posts: 11716
Joined: Sun Mar 30, 2008 18:51
Location: Savona

Re: Giro del Ténibres

Post by gecko »

wow!!!!!!! =D> =D> =D>
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
User avatar
amadablam
Sherpani di Quotazero
Posts: 7611
Joined: Tue Jun 08, 2010 21:40
Location: Valle del Kumbu

Re: Giro del Ténibres

Post by amadablam »

andreaparodi wrote:Proseguo il cammino con la seconda tappa: dal Ref. de Vens a quello di Rabuons attraverso il Chemin de l'Energie.

Superati i Lacs de Vens si sale al Lac des Babarottes e al successivo colletto...

Image

Poi si raggiunge il Chemin de l'Energie, che taglia in piano un ripidissimo pendio per 13 chilometri

Image

superando alcuni tratti rocciosi con brevi gallerie

Image

E infine si raggiunge il Ref. de Rabuons (inaugurato nel 1906 e mai ingrandito, tanto che w.c., lavabo e doccia sono all'aperto...)

Image

Il rifugio sorge su un dosso roccioso sul bordo del grande e bellissimo Lac de Rabuons, che vedremo nella prossima puntata...


.... : Oops : : Sorry! : :offTopic: ...Titti ti saluta, sto cercando di riportarlo ai bei tempi....ma è dura!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! : Sorry! : :offTopic:
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)

Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
andreaparodi
Utente Molto Attivo
Posts: 274
Joined: Wed Oct 22, 2008 15:58

Re: Giro del Ténibres

Post by andreaparodi »

Avevo lasciato in sospeso il foto-racconto del giro...

Dunque, dal Rifugio di Rabuons, con tempo bellissimo, siamo partiti per la terza tappa, la più impegnativa per il superamento del Passo d'Ischiator.

All'inizio si contorna il Lago di Rabuons che è il più grande lago naturale delle Marittime e anche uno dei più belli

Image

Poi bisogna girare a destra e salire, seguendo i segnavia gialli, verso il Passo d'Ischiator, con ascesa abbastanza agevole fino sotto l'ultimo tratto del canallone, che diventa stretto e ripido, con fondo coperto di detriti e massi instabili. Qui occorre esperienza nel muoversi su terrenti impervi e franosi. Noi a fine agosto abbiamo trovato ancora un tratto coperto di neve dura che per fortuna si poteva aggirare senza troppi problemi, ma in genere fino a metà estate qui servono ramponi e piccozza.

Nella foto si vede lo spuntone tra i due canali che fanno capo al passo da nord e, sullo sfondo, un pezzo del Lago di Rabuons

Image

Dal Passo d'Ischiator abbiamo sceso tutto il vallone omonimo con i suoi bei laghi, fino al Rifugio Migliorero, che sorge su un dosso roccioso e somigllia ad un antico castello

Image

Poi siamo saliti al Passo di Rostagno e, con una deviazione al bel Laghetto di Laris, siamo scesi al Rifugio Zanotti, dove l'amico Caforio ci aspettava con l'aperitivo e la cena già pronta...

Image

Infine la quarta tappa, per i passi delle Scolettas e di Stau: niente laghi, parecchi saliscendi, ma comunque mai monotona, con bellissimi panorami

Image
andreaparodi
User avatar
disgaggio
Quotazerino doc
Posts: 2027
Joined: Wed Feb 07, 2007 14:05
Location: chiavari

Re: Giro del Ténibres

Post by disgaggio »

andreaparodi wrote:Ai Lacs Marie ci siamo andati facendo una deviazione di meno di un'ora fra andata e ritorno: sono belli perché il grande è fatto a mezza luna ed è azzurro, mentre il piccolo è verde e rotondo...

Riguardo alla variante che passa sulla cima del Ténibres, percorsa da molti, non è poi tanto più impegnativa del giro "classico" per il Passo d'Ischiator: quest'ultimo è piuttosto ostico, pur essendo ben segnalato; si deve salire un canale detritico che negli ultimi cento metri diventa stretto e ripido, con pietre mobili.

Noi ci abbiamo trovato anche un tratto coperto di neve dura a fine agosto, che per fortuna si riusciva a contornare sul bordo. Se no c'è un altro canale più ripido e non segnalato, ma che si libera prima dalla neve, a destra del contrafforte roccioso che fa capo al passo. Insomma, non è un passaggio facilissimo, diciamo un buon EE senza neve, che diventa F-F+ fino a metà estate, fino a quando non si scioglie la neve che costringe ad usare ramponi e piccozza.
feci questo giro anni fa dopo averlo visto, guarda nu po', su "laghi. cascate..." di un noto autore...e nell'occasione i gestori del refuge de rabuons ci consigliarono di fare il tenibres, dato che la difficolta' era pressoche' identica...poi ricordo con grande nostalgia il pernotto al rifugio zanotti, raggiunto abbandonando il sentiero e zampettando per pendii...nonche' il bagno ristoratore ai laghi di vens, dopo la camminata del primo giorno!
prendi la tacchetta,
la MANARA ti aspetta!!!
...............

usa il cervello, non il martello!
andreaparodi
Utente Molto Attivo
Posts: 274
Joined: Wed Oct 22, 2008 15:58

Re: Giro del Ténibres

Post by andreaparodi »

Quando lo inserii nel Laghi cascate non l'avevo fatto tutto: l'avevo studiato sulla carta ma sul terreno me ne mancavano dei pezzi, per i quali chiesi consulenza al mio amico Giovanni, gestore dell'Ostu d'Oc a Pietraporzio nonché guida naturalistica. Ora che l'ho fatto tutto di seguito, con la fortuna di avere bel tempo, dico che per me è uno dei più bei trekking delle Marittime, più bello del superfamoso Giro delle Meraviglie.
User avatar
Dani80
Quotazerino doc
Posts: 1415
Joined: Mon May 29, 2006 14:17
Location: Savignone
Contact:

Re: Giro del Ténibres

Post by Dani80 »

Con il mio amico Maurizio lunedì 8 Agosto siamo partiti con il progetto di completare il giro del Tenibres così come descritto in "Laghi, cascate e altre meraviglie" di Andrea Parodi, percorrendolo però in senso inverso e spezzando in due la tappa Italiana tra Ferriere e Zanotti in modo da riuscire a raggiungere la cima del Tenibres. In corso d'opera però il giro è cambiato non poco, ecco cosa ne è venuto fuori.

Primo giorno: Ferriere-Regina delle Alpi (Talarico)
Il primo giorno partiamo con comodo da Genova e passati a Pietraporzio a prendere le chiavi dello Zanotti, arriviamo a Ferriere alle 17.00 del pomeriggio. La serata è stupenda e in tre ore circa da Ferriere arriviamo ai Prati del Vallone passandoi per il Passo di Stau. Ai prati del Vallone dove sono ubicati il rifugio Talarico, il complesso della Regina delle Alpi e il progetto di coltivazione di piante di alta quota "Zio Jhon" che poi scopriamo in verità essere gestiti tutti dalle stesse persone.
Il caratteristico borgo di Ferriere
Image
Salendo al Colle di Stau
Image
Semprevivi sul colle di Stau
Image
Forse dei resti di piccoli bacini artificiali sul Colle di Stau
Image
La regina delle Alpi
Image

Secondo giorno: Prati del Vallone-Passo di Scolettas-Monte Tenibres-Rifugio Zanotti
La giornata si preannuncia stupenda, partiamo per le otto dal Regina delle Alpi, in un oretta siamo al colle di Scolettas da dove dobbiamo perdere un duecento metri di quota prima di cominciare a risalire l'infinito vallone verso Passo Tenibres. Il vallone è molto selvaggio, l'ambiente molto suggestivo. Arriviamo per mezzogiorno alla casermetta sotto il passo tenibres. Io sono molto stanco e quindi vista la giornata tersa e il bel tempo stabile propongo a Maurizio di fermarci a riposare un pochino. Mangiamo qualche cosa e ci addormentiamo. Ci svegliamo per le due del pomeriggio: è l'ora di salire sul Tenibres!! Ritemprati dalla sosta affrontiamo senza incontrare difficoltà le facili roccette che ci separano dal Passo del Tenibres (prima del riposo il passaggio ci era parso essere più ostico) e quindi proseguiamo diretti verso la cima segnedo sempre l'ottima e abbondante bollatura messa da Gianfranco Caforio (firma GFC). Dalla vetta del Tenibres il panorama è superbo. Per le tre e mezza cominciamo la discesa verso lo Zanotti. Seguiamo l'itinerario di salito sino al Lago Mongioie da dove parte una traccia segnata con bolli gialli che ridiscende direttamente al rifugio Zanotti, passando prima per pietraia, poi per ripidi prati ed infine per balze glaciali sino alla piana dove sorge il rifugio. Al rifugio troviamo Gianfranco Caforio che fa gli onori di casa e ci prepara persino un'ottima e super abbondante cena.

Salendo al Passo di Scolettas
Image
Segnavia incima al Passo di Scolettas
Image
Una galleria della strada militare che scende dal Passo di Scolettas
Image
La Rocca Rossa vista dal vallone che risale sino al Passo del Tenibres
Image
Il Vallone del Tenibres
Image
La croce di vetta del Tenibres
Image
Vista verso il Monviso
Image
Panorama dalla vetta del Tenibres verso il Mercantour
Image
Ancora Panorama dalla vetta del Tenibres sulle Valli Francesi
Image
I Monti della Val Gesso dal Tenibres
Image
Maurizio si gode il Panorama
Image
Autoscatto in vetta
Image
Scendendo verso il Rifugio Zanotti
Image

Terzo giorno: Rifugio Zanotti-Passo della Rocca Rossa- Rifugio Rabuons-St. Etienne
Il programma del terzo giorno era quello di salire al Passo dell'Ischiator e ridiscendere al Rifugio Rabuons. Caforio però ci informa che il Passo dell'Ischiator è ancora molto innevato e non è fattibile senza piccozza e ramponi. Ci propone allora due alternative per non risalire sul Tenibres, salire sul Becco Alto dell'Ischiator per poi ridiscendere dalla normale francese o fare il passo della Rocca Rossa. Visto che la discesa dal lato francese presenta qualche passaggio in cui bisogna disarampicare optiamo per fare il passo della Rocca Rossa. Il tracciato che conduce al Passo della Rocca Rossa è ben segnato sino alla deviazione per salire su Punta Zanotti. Lasciati a destra i bolli che portano su punta Zanotti e a sinistra i bolli che portano sulla Punta Schiantalà ci si ritrova in una vasta conca (pietraia) che, seguendo le preziose indicazione di Caforio, riusciamo ad attraversare senza perdere quota tenendoci sempre sul versante opposto della Rocca Rossa sino a giungere all'intaglio finale del Colle di Rocca Rossa. Per valicare il passo occorre superare un po' usando le mani e un po' sfruttando qualche cengia un piccolo sbarramento roccioso. Giunti sul versante francese bisogna tenersi sulla sinistra e seguire delle cenge erbose larghe ma un po' esposte sino a raggiungere un ghiaione che scende ripido verso il Lago du Cimon. Questo tratto fatto in assenza di visibilità essendo completamente fuori sentiero secondo me potrebbe risultare molto pericoloso, fortunatamente nel nostro caso la giornata è stupenda. Scesi al Lago del Cimon le difficoltà sono finite e costeggiando prima il Lago di Chaffour (dove ci fermiamo a mangiare e a rinfrescarci un po' i piedi) e poi l'immenso e stupendo lago di Rabuons raggiungiamo l'omonimo rifugio dove ci aspetta una bruttissima sorpresa: non ci sono posti a dormire ed è troppo presto per darci un sistemazione di fortuna (sono solo le tre del pomeriggio)! Il gestore ci sconsiglia di proseguire verso i Laghi di Vens dicendoci che ormai è troppo tardi per intraprendere il Chamin de l'Energie e ci consiglia di ridiscendere verso St. Etienne dove potremmo alloggiare al gite de tape (posto tappa della Grand randonné des Alpes). Detto fatto accoci a ridiscendere verso la Val Tinée, solo che ingannati dalla segnaletica francese ci ritroviamo a ridiscendere per il vallone di Cascai e alle sette di sera ci ritroviamo a cinque Km più a Valle di St. Etienne. Fortunatamanete con l'auto stop riusciamo a raggiungere la Gite de Tape di St. Etienne in tempo per farci dare la cena!

Il Rifugio Zanotti alla mattina
Image
La Valle del Passo di Rostagno
Image
Laghetti tra Punta Zanotti e la Cima della Montagnetta
Image
Sempre tra Punta Zanotti e la Cima della Montagnetta
Image
La Conca da percorrere per giungere al Passo di Rocca Rossa
Image
Dal Passo di Rocca Rossa, il versante francese
Image
Scendendo al Lago di Chaffour
Image
L'immenso lago di Rabuons
Image
Autoscatto sopra il lago di Rabuons
Image
Il rifugio di Rabuons
Image
Un'ansa del lago di Rabuons
Image
Monte Tenibres, Passo di Rabuons e Rocca Rossa dal Lago di Rabuons
Image

Quarto Giorno: St. Etienne- Chemin de l'Energie-Rifugio di Vens
Il Quarto giorno comincia con la salitona per riportarci dai 1140 metri di St. Etienne sino ai 2400 circa dove inizia le Chemin de l'Energie. E sì perchè più forti dell'imprevvisto non ci basta raggiungere il rifugio di Vens ma vogliamo percorrere anche le Chemin de l'Enrgie nella sua integrità e così da St. Etienne scegliamo il sentiero che ci risale al punto del Chemin de l'Energie più vicino possibile al rifugio di Rabouns. Riusciamo così a percorrere nella quasi sua totalità il bellissimo Chemin de l'Energie e giungiamo così al Rigugio di Vens a pomeriggio inoltrato.
St. Etienne dall'alto (ma non troppo...)
Image
Il bosco di larici che attraversa il sentiero di risalita
Image
Le Chemin de l'Energie verso il rifugio di Rabuons
Image
Ancora le Chemin de l'Energie verso il rifugio di Rabuons
Image
Una galleria del Chemin de l'Energie
Image
Un maccaone
Image
Il Lago di Pietrus
Image
Si attraversa il Vallone del Tenibres
Image
Il Lago di Babarottes e i Laghi di Vens
Image
Il più basso dei Laghi di Vens
Image
La fontana del Rifugio di Vens
Image
Tramonto al rifugio di Vens
Image
Il Lago di Vens dopo il tramonto
Image

Quinto giorno: Rifugio di Vens-Colle Ferro-Ferriere
Eccoci di ritorno a Ferriere. L'ultimo giorno è il più tranquillo, finalemente ci ritroviamo dopo il primo giorno a ripercorrere un tratto del canonico giro del Tenibres senza deviazioni forzate o no.
Il Lago di Vens alla mattina dopo la colazione
Image
Il famoso arco di Tortisse
Image
Sul Colle di Tortisse (praticamente il versante francese di Colle Ferro)
Image
Colle Ferro con il Monviso sullo sfondo
Image
Scendendo verso Ferriere
Image
Eccoci di nuovo a Ferriere!
Image
Cosi' va la vita
User avatar
Dani80
Quotazerino doc
Posts: 1415
Joined: Mon May 29, 2006 14:17
Location: Savignone
Contact:

Re: Giro del Ténibres

Post by Dani80 »

Altre foto le trovate qui https://picasaweb.google.com/1151001663 ... teTenibres#" onclick="window.open(this.href);return false;
Cosi' va la vita
User avatar
Sub-Comandante
Sub-Titano Valdostano
Posts: 5346
Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara

Re: Giro del Ténibres

Post by Sub-Comandante »

Che giro fantastico!!! : WohoW : : WohoW :

e tutte giornate splendide!!! : Thumbup :
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
User avatar
Ago
Il Sognatore
Posts: 6050
Joined: Sun Apr 08, 2007 19:14
Location: Arenzano
Contact:

Re: Giro del Ténibres

Post by Ago »

Come mi piacciono queste attività che durano più giorni :esclamativo: :esclamativo:

Esperienza molto bella. =D> =D>
Sento il tuo passo sincrono col mio

http://ik1ype.blogspot.com/
User avatar
Sub-Comandante
Sub-Titano Valdostano
Posts: 5346
Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara

Re: Giro del Ténibres

Post by Sub-Comandante »

Ago wrote:Come mi piacciono queste attività che durano più giorni :esclamativo: :esclamativo:

Esperienza molto bella. =D> =D>
quoto, le toccate e fughe sulle Alpi sono molto comode per conciliare lavoro, casa e montagna, ma camminare per più giorni è tutt'altra cosa!!! : Thumbup :
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
User avatar
Dani80
Quotazerino doc
Posts: 1415
Joined: Mon May 29, 2006 14:17
Location: Savignone
Contact:

Re: Giro del Ténibres

Post by Dani80 »

Sub-Comandante wrote:
e tutte giornate splendide!!! : Thumbup :
Siamo stati molto fortunati con il tempo, giornate splendide dal mattino alla sera.
ago wrote: Come mi piacciono queste attività che durano più giorni
Ho sempre adorato i trekking di più giorni, è il modo migliore per entrare pienamente nei ritmi della montagna!
Cosi' va la vita
User avatar
Sub-Comandante
Sub-Titano Valdostano
Posts: 5346
Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara

Re: Giro del Ténibres

Post by Sub-Comandante »

Dani80 wrote:
ago wrote: Come mi piacciono queste attività che durano più giorni
Ho sempre adorato i trekking di più giorni, è il modo migliore per entrare pienamente nei ritmi della montagna!
: Thumbup : : Thumbup : : Thumbup :
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
ZD91
Matricola
Posts: 14
Joined: Thu Jun 23, 2011 16:49
Location: Sanremo

Re: Giro del Ténibres

Post by ZD91 »

Che coincidenza! Anch'io da sabato 6 a martedì 9, ho effettuato in compagnia di tre amici, Marina, Giorgio e Gabriele, il giro del Tenibres, sempre ispirandomi al “testo sacro” di Andrea Parodi, ricca fonte di consigli e preziose indicazioni per le mie escursioni in montagna.
Rispetto a quanto propone la guida di Parodi, che sceglie i percorsi più rapidi e di minore dislivello per collegare un rifugio all'altro, noi avevamo intenzione di salire alcune delle cime più rilevanti della zona, rendendo così un po' più impegnativo il trekking.

Sabato 6 dunque raggiungiamo verso l'una il bellissimo e isolato paesino di Ferrere, raggiungibile attraverso una carrozzabile piuttosto stretta e spesso a picco sul precipizio (non abbiamo incontrato nessuno che procedeva in senso contrario fiuuu!). Da Ferrere imbocchiamo il sentiero che risale gradualmente il Vallone di Forneris e porta, in poco più di due ore, al Colle del Ferro, chiaramente visibile sin dall'inizio della salita.
Image

Dal colle, dopo un breve traverso in piano, raggiungiamo la zona di Tortisse, dove si innalzano alcune curiose conformazioni rocciose fra cui il celeberrimo arco naturale. La struttura è davvero maestosa e imponente, ma da vicino rivela la sua debolezza; mi ha ricordato le costruzioni di sabbia sulle spiagge, dalle forme più disparate e originali ma dalla natura effimera, destinate ad essere cancellate da un momento all'altro dall'azione del mare...in effetti i miei amici non erano così tranquilli mentre io scattavo la foto... :risata:
Image

Scampato il pericolo scendiamo rapidamente al Refuge de Vens, situato in una splendida posizione dominante il sottostante Lac superieur de Vens.
Image

Il tempo di attesa della cena passa veloce con un'impegnativa e combattuta partita a Trivial Pursuit, che, essendo rivolto ai francesi, mette alla prova le nostre conoscenze sui programmi di maggior successo della tv d'oltralpe negli anni '60. : WallBash : Sulla cena invece preferisco stendere un pietoso velo... :angry1: dico solo che il minestrone aveva l'aspetto e il gusto di una sciacquatura di piatti in cui galleggiavano minuscoli, insapori e indecifrabili pezzetti di verdura (almeno, credo fosse verdura...).
Il giorno successivo avremmo intenzione di salire il Tenibres dal versante sud-ovest, cioè dalle pietraie che sovrastano il Plan de Tenibres, dove transita il noto Chemin de l'Energie; l'assenza di una traccia certa e di informazioni dettagliate sulla salita avevano già fatto vacillare le nostre ambizioni, ma quando ci alziamo dal letto e non riusciamo neppure a vedere il lago sottostante a causa della fitta nebbia... La giornata è infatti è pessima, la visibilità spesso inferiore ai dieci metri e la pioggia, seppure intermittente, ci terrà compagnia per tutta le ore di cammino. Ad ogni modo lasciamo il Refuge de Vens (anche con la tempesta del secolo ce ne saremmo andati, pur di non degustare di nuovo quel minestrone...), costeggiamo i vari Lacs de Vens e... ci perdiamo nella nebbia: nei pressi dell'ultimo lago infatti il sentiero si suddivide in tante tracce, non segnate sulle carte, che si perdono poi nell'erba e data l'assenza di visibilità perdiamo più di mezz'ora alla ricerca della retta via. Dopo essere tornati più volte sui nostri passi incontriamo due membri del soccorso alpino francese, che ci indirizzano verso il percorso corretto e ci riferiscono che un giovane escursionista italiano, partito il giorno precedente dal Vens e diretto al Rabuons (dove, lo sapremo quella sera, era aiuto gestore), non è mai arrivato a destinazione; nel momento in cui scrivo, dopo più di una settimana, non si hanno ancora notizie su di lui. http://www.gazzettadiparma.it/primapagi ... erche.html :triste:

Seguendo le indicazioni dei soccorritori noi saliamo al Lac de Barbarottes e da qui riscendiamo fino a raggiungere l'inizio dello Chemin; il percorso è davvero bello e suggestivo (ricorda a tratti, anche se più comodo e meno esposto, il nostro Sentiero degli Alpini sul Toraggio), ma la nebbia e la pioggia, oltre a indurci ad una lunga pausa in un edificio abbandonato nel Plan de Tenibres, ci fanno desiderare che il sentiero sia più breve possibile e che la stufa del rifugio sia bella calda...
Image

Image

Finalmente poco dopo l'una siamo al rifugio, completamente immerso nella nebbia;
Image
anche qui il pomeriggio scorre veloce tra una partita e l'altra, mentre la cena è assai diversa da quella del rifugio precedente: il minestrone ha gusto e sostanza, ottimo il pollo col riso e davvero delizioso il dolce di mele e cioccolato (complimenti al giovane gestore, che da solo ci ha offerto un'ottima e abbondante mangiata e ci ha accolto con simpatia, nonostante il momento difficile a causa della sparizione del suo collaboratore =D> ).
La notte scorre tranquilla :dormendo: e all'alba dell'indomani, dopo tanta attesa, torniamo a vedere i raggi del sole, anche se il cielo non è ancora totalmente sereno e il vento si è rafforzato notevolmente, con raffiche ci procureranno non poco fastidio nella prima parte della giornata.
Image

Dal Rabuons costeggiamo il lago omonimo, che finalmente possiamo ammirare in tutta la sua maestosità, e ci dirigiamo verso il Passo d'Ischiator; giunti alla base del pendio che vi fa capo, lasciamo la traccia principale e ci inoltriamo, seguendo radi ometti, nel selvaggio e detritico valloncello compreso fra i contrafforti delle Cimes de Chalanches e il versante ovest del Corborant.
Lo risaliamo fino a raggiungere, con un po' di fatica a causa della natura del terreno, il Passo del Corborant, da cui ci ricolleghiamo alla via normale italiana che, tra facili camini e una cengia abbastanza comoda, ci porta in vetta al Corborant;
Image

splendido il panorama, con il Vallone dell'Ischiator e i Laghi Lausfer in bella evidenza, ma le fredde raffiche ci impediscono di fermarci a lungo.
Image

Ripartiamo dopo pochi minuti, senza avere nemmeno tolto lo zaino di spalla, e ci dirigiamo verso la Forcella est, raggiungibile senza difficoltà anche grazie alle catene metalliche poste sulle placche poco sopra l'insellatura. La discesa del canale nord, dalla parte opposta al Buco della Marmotta, è più complicata, dato il terreno mobile e la presenza di nevai residui che mettono alla prova le nostre (scarse) abilità di gradinatori (ci siamo portati due picozze, temendo questo tratto). Usciti con sollievo dal canale riprendiamo la traccia principale che costeggia lo splendido Lago superiore d'Ischiator e scende verso i Laghi di Mezzo (in fondo, simile ad un castello medievale, il bellissimo Migliorero);
Image

Image

prima di arrivare ai Laghi lasciamo di nuovo il sentiero e, con un lungo traverso, ci portiamo sulla traccia che sale al Passo di Laris;
Image

da qui risaliamo seguendo gli evidentissimi bolli rossi e superando un gruppo di stambecchi totalmente indifferenti alla nostra presenza, fino a raggiungere la sommità del Becco Alto d'Ischiator. Il panorama è ancora più bello che dalla vetta del Corborant: dall'Ischiator è infatti possibile ammirare il sottostante, magnifico, Lac de Rabuons e i Laghi Chaffour, oltre che le principali vette della zona.
Image

Image

Image

Image

Dopo una lunga sosta (il vento si è fatto decisamente sopportabile e il sole scalda a dovere) ripercorriamo i nostri passi fino al Passo di Laris (io sarei voluto scendere dal Passo delle Tres Puncias, ma abbiamo preferito tenerci sulla normale), poi prendiamo il sentiero che proviene dallo Zanotti sino al Laghetto di Laris, se possibile ancora più bello del Rabuons per il suo straordinario colore turchese.
Image

Un'altra lunga sosta “contemplativa” e poi scendiamo fino alla Bassa di Schiantalà, dove ci dedichiamo alla raccolta dei pinaroli che crescono abbondanti e che costituiranno parte della nostra cena.
Image

Poco dopo giungiamo allo Zanotti e troviamo il gestore, il buon Gianfranco Caforio, intento a spaccare legna e a dipingere gli infissi;
Image

ci sistemiamo comodamente (saremo gli unici ospiti quella notte) e ci dedichiamo alle solite partite di carte, questa volta sotto un caldo sole, e alla preparazione della cena, che condividiamo con il gestore: finalmente possiamo utilizzare il barattolo di pesto che mi portavo nello zaino da sabato e preparare una sontuosa pasta, a cui seguono i funghi appena raccolti e il pane scaldato sulla stufa...

L'ultimo giorno di trekking inizia prima dell'alba: una rapida colazione e siamo in marcia, mentre i primi raggi di sole inondano le vette circostanti.
Image

Dal rifugio, attraverso una traccia bollata con segni gialli che supera le Rocce Mongioie, raggiungiamo in poco meno di un'ora il Lago Mongioie, all'inizio dell'ampio Vallone superiore del Piz;
Image

percorriamo per poche decine di metri il sentiero proveniente dal Gias del Piz e, in prossimità di una scritta “Piz” su un masso, risaliamo con fatica un ripido pendio di erba e detriti fino al Passo del Vallone; da qui, seguendo i bolli rossi opera del buon Gianfranco, arriviamo senza difficoltà in vetta al Becco Alto del Piz. Sono da poco passate le otto, il tempo è perfetto, il cielo senza una nuvola e la visibilità è magnifica (forse la migliore che abbia mai incontrato, anche perché non sono mai giunto in vetta così presto); superfluo dire che il panorama è eccezionale, davvero a 360 gradi, dal Delfinato alle Liguri, dal Monviso all'Argentera... : Thumbup :

Image

Image

Image

Image

Image

A malincuore lasciamo la vetta dopo quasi mezz'ora dall'arrivo e, tornati al Passo, scendiamo dal versante opposto rispetto a quello di salita, lungo una pietraia spaccaginocchia che ci porta sul fondo del Vallone superiore di Pontebernardo, dove incrociamo il sentiero (un'autostrada a quattro corsie in confronto al tratto precedente) diretto alla Testa dell'Ubac; noi continuiamo la discesa fino a incontrare, poco sopra i Prati del Vallone, la mulattiera della GTA diretta al Colle di Stau. Si tratta dell'ultima salita di questi quattro giorni e, per quanto il sentiero sia comodissimo e il dislivello poco superiore ai 700 metri, ci sembra parecchio faticosa, in particolare per Marina, che soffre per un'infiammazione al tendine del ginocchio rimediata qualche giorni prima. Giunti al passo cI guardiamo per l'ultima volta indietro, ammirando lo splendido panorama offertoci dalla giornata tersissima;
Image

poi iniziamo la discesa che, attraverso un bel vallone punteggiato nella parte inferiore da larici sparsi qua e là, ci riporta sul sentiero percorso il primo giorno da Ferrere al Colle del Ferro; sono passati solo tre giorni, ma a me, come succede spesso quando vado in montagna per più giorni, sembra che sia passato un secolo... L'arrivo a Ferrere, verso le quattro del pomeriggio, ci rende da una parte felici (in particolare rende felici i nostri piedi), dall'altra ci fa capire che una bella esperienza è ormai alle nostre spalle...
Che dire, sono stati quattro giorni bellissimi in compagnia di cari amici in uno dei luoghi più belli delle nostre Alpi; stupendo il versante francese con i vari laghi e lo Chemin de l'Energie (anche se il maltempo ci ha impedito di goderci appieno queste zone), appaganti e non troppo impegnative le salite al Corborant, all'Ischiator e al Piz, bellissimo anche il versante italiano, in particolare il Laghetto di Laris e la vicina Bassa di Schiantalà con lo Zanotti, un vero paradiso in terra...
Una discesa vista dal basso assomiglia molto ad una salita.
User avatar
FRANKIE@
Quotazerino doc
Posts: 1757
Joined: Fri Sep 14, 2007 15:29
Location: IMPERIA

Re: Giro del Ténibres

Post by FRANKIE@ »

=D> =D> =D> =D>
Grandi !!! Giro notevole, panorami e foto molto belli, complimenti a tutti. : Thumbup : : Thumbup :

Tipo di escursioni oramai a me precluse (causa età e nessuna voglia di frequentare rifugi :pensoso: :strizzaOcchio:: )

Ciao!
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".

Amedeo Modigliani
User avatar
Martu
Quotazerino doc
Posts: 1077
Joined: Fri Oct 15, 2010 13:42
Location: Mignanego

Re: Giro del Ténibres

Post by Martu »

Complimenti, gran bel giro!!! =D>
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
User avatar
topo
mus musculus januensis mont.
Posts: 3805
Joined: Tue Apr 10, 2007 14:46
Location: qui

Re: Giro del Ténibres

Post by topo »

complimenti a entrambi i gruppi :D !

bellissimi posti e giro del tenibre che per due volte ho programmato e due volte rimandato (ahimè!)

semplicemente fantastico starsene a macinare sentieri in posti così belli!
User avatar
andrea67
Quotazerino
Posts: 838
Joined: Mon Apr 30, 2007 11:58
Location: Genova

Re: Giro del Ténibres

Post by andrea67 »

complimenti davvero a tutti per i giri bellissimi ma un o in particolare a dani: le tue foto sono davvero entusiasmanti : Thumbup :
User avatar
granpasso
Uomo di pietra
Posts: 6235
Joined: Mon Oct 02, 2006 22:41
Location: Genova-San Teodoro

Re: Giro del Ténibres

Post by granpasso »

Stupendo ! In dieci anni di frequentazione della valle Stura non sono ancora riuscito a farlo............
X Dani80: Ci siamo incrociati in macchina sulla strada per Ferrere :wink: Ti ho riconosciuto.........In queste settimane siamo saliti spesso a hotel miramonti per arrampicare.........
In ogni caso giro magnifico da fare............ : Thumbup : : Thumbup :
Belin !
User avatar
Dani80
Quotazerino doc
Posts: 1415
Joined: Mon May 29, 2006 14:17
Location: Savignone
Contact:

Re: Giro del Ténibres

Post by Dani80 »

Cavolo! Io proprio non ti ho visto, si vede che ero un po' cotto del giro : Oops :
ZD91 wrote:Sulla cena invece preferisco stendere un pietoso velo... :angry1: dico solo che il minestrone aveva l'aspetto e il gusto di una sciacquatura di piatti in cui galleggiavano minuscoli, insapori e indecifrabili pezzetti di verdura (almeno, credo fosse verdura...).
Una piccola nota di merito al rifugio di Vens. Io e Maurizio ci siamo trovati ottimamente e anche il rancio ci è sembrato più che accettabile. Forse la minestra era un po' insipida ma a noi ha fatto un gran piacere e ne abbiamo preso tre volte!
Cosi' va la vita
User avatar
scinty
Amministratore
Posts: 12276
Joined: Mon Apr 30, 2007 21:42
Location: Genova

Re: Giro del Ténibres

Post by scinty »

:D Complimenti per il meraviglioso giro, sogno anche io un trekking così... magari un giorno...

Dani ho fatto scorrere le tue foto davanti allo stupore dei miei occhi ma meriterebbero di essere osservate parecchi minuti ciascuna!!! Se i posti sono splendidi attraverso i tuoi scatti rendono ancora di più! Incredibile...

=D>
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
ZD91
Matricola
Posts: 14
Joined: Thu Jun 23, 2011 16:49
Location: Sanremo

Re: Giro del Ténibres

Post by ZD91 »

Dani80 wrote:Cavolo! Io proprio non ti ho visto, si vede che ero un po' cotto del giro : Oops :
ZD91 wrote:Sulla cena invece preferisco stendere un pietoso velo... :angry1: dico solo che il minestrone aveva l'aspetto e il gusto di una sciacquatura di piatti in cui galleggiavano minuscoli, insapori e indecifrabili pezzetti di verdura (almeno, credo fosse verdura...).
Una piccola nota di merito al rifugio di Vens. Io e Maurizio ci siamo trovati ottimamente e anche il rancio ci è sembrato più che accettabile. Forse la minestra era un po' insipida ma a noi ha fatto un gran piacere e ne abbiamo preso tre volte!
Per carità, anche noi, stanchi e affamati, ci siamo riempiti parecchie (tipo cinque o sei :risata: ) volte il piatto di minestra... Il fatto che era decisamente poco saporita e sostanziosa, mentre ad esempio quella del Rabuons era un vero minestrone, gustoso e ricco; e un discorso simile si può fare per il secondo e il dolce. Se poi agggiungi il fatto che il gestore del Rabuons era solo e ci ha preparato un'ottima cena facendoci per di più pagare una ventina di euro (circa cinque euro in meno a persona) in meno che al rifugio di Vens....
A parte questo, davvero complimenti Dani per le tue foto; alcune immagini rendono davvero più suggestivi quei luoghi già di per sè meravigliosi =D>
Una discesa vista dal basso assomiglia molto ad una salita.
User avatar
scinty
Amministratore
Posts: 12276
Joined: Mon Apr 30, 2007 21:42
Location: Genova

Re: Giro del Ténibres

Post by scinty »

Help: Urgente:

una persona che conosco vorrebbe fare con la moglie un trekking in zona proprio di 5 giorni, dormendo la prima notte a valle e le restanti 4 notti in rifugio (ma se il primo rifugio è raggiungibile brevemente forse gli consiglierei di andare a dormire direttamente lì, mi pare meglio).

E' una coppia a cui piace camminare e non conosce ancora le Marittime, questo mi sembra un ottimo giro tuttavia uno di loro (se non entrambi non ho capito bene) soffre di vertigini e dovrebbero percorrere sempre sentieri belli comodi senza passaggi esposti (anche minimi, da quanto ho capito).

Scusate ma non ho tempo di leggere nei dettagli tutto :imbarazzo: (mi sa che lo farò) però ho visto che Parodi all'inizio parlava di un passaggio impegnativo..

Potete darmi lumi a riguardo? Non vorrei consigliare qualcosa di inadatto... i luoghi sono meravigliosi e se sono fortunati col meteo (primi di settembre) si godranno sicuramente le gite. In quanto alle vette toccate, sono tutte escursionistiche? Si possono evitare se non hanno voglia di salire, magari aggiungendo qualcosa al posto della vetta? (es. visita a un lago o ricerca di incisioni o raggiungere un posto dove possono vedere stambecchi o altro...)

Grazie : Thanks :
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
User avatar
scinty
Amministratore
Posts: 12276
Joined: Mon Apr 30, 2007 21:42
Location: Genova

Re: Giro del Ténibres

Post by scinty »

Vabbuò....... :|

l'agenzia scinty ha proposto il trekking e pare che il passo d'Ischiator possa essere affrontato (se non è esposto, non dovrebbero avere problemi) pur suscitando preoccupazione, così, visto che per tutto il resto il giro di Parodi mi sembra assolutamente fattibile (nel senso che mi sento di non mandarli a rotolare giù da qualche parte), torno a chiedervi una cosa: sarà ancora innevato il passo d'Ischiator?

Secondo Caforio a metà agosto era ancora molto innevato... come sarà tra qualche giorno? :(

Che alternative ci sono per due escursionisti medi?

Ancora una cosa che non ho capito: lo Zanotti è gestito da Caforio ma non sempre e bisogna prendere le chiavi comunque? Scusate se magari mi sono persa qualcosa ma il tempo di leggere è quel che è...
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
andreaparodi
Utente Molto Attivo
Posts: 274
Joined: Wed Oct 22, 2008 15:58

Re: Giro del Ténibres

Post by andreaparodi »

Cara Scinty,
Riguardo al Passo d'Ischiator, se non è innevato si tratta di un canale detritico piuttosto ripido con detriti mobili, ma non esposto e ben segnalato con strisce gialle. Noi l'anno scorso a fine agosto abbiamo trovato ancora un nevaio, che però si contornava senza grossi problemi.
Per notizie aggiornate sull'innevamento e sulla percorribilità del canale è meglio telefonare al Ref. de Rabuons. Le altre alternative al Passo d'Ischiator sono tutte ugualmente o più impegnative (ad es. salire sul Tenibres o passare per il Passo di Rabuons o il Passo Tres Puncias).
Riguardo a Caforio, dovrebbe essere al rifugio fino a fine agosto, poi non so. Meglio comunque prendere le chiavi.
User avatar
scinty
Amministratore
Posts: 12276
Joined: Mon Apr 30, 2007 21:42
Location: Genova

Re: Giro del Ténibres

Post by scinty »

andreaparodi wrote:Cara Scinty,
Riguardo al Passo d'Ischiator, se non è innevato si tratta di un canale detritico piuttosto ripido con detriti mobili, ma non esposto e ben segnalato con strisce gialle. Noi l'anno scorso a fine agosto abbiamo trovato ancora un nevaio, che però si contornava senza grossi problemi.
Per notizie aggiornate sull'innevamento e sulla percorribilità del canale è meglio telefonare al Ref. de Rabuons. Le altre alternative al Passo d'Ischiator sono tutte ugualmente o più impegnative (ad es. salire sul Tenibres o passare per il Passo di Rabuons o il Passo Tres Puncias).
Riguardo a Caforio, dovrebbe essere al rifugio fino a fine agosto, poi non so. Meglio comunque prendere le chiavi.
Oh, grande Andrea, grazie mille! : Thumbup : :feliceModerato:
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
User avatar
Dani80
Quotazerino doc
Posts: 1415
Joined: Mon May 29, 2006 14:17
Location: Savignone
Contact:

Re: Giro del Ténibres

Post by Dani80 »

Allungando un po' il giro forse c'è la possibilità di percorrere solo sentieri prettamente escursionistici passando per il passo di Barbacana. Il giro potrebbe venire così
primo giorno:
Ferriere-Zanotti
secondo giorno:
Zanotti-San Bernolfo
terzo giorno
San Bernolfo-St.Etienne (da studiare parte francese, in fondovalle autobus per arrivare in paese)
quarto giorno
St. Etienne-Rif. Rabuons
quinto giorno
Rif. Rabuons-Rif. Vens
sesto giorno
Rif. Vens-Ferriere

Le ultime due tappa si possono unire tranquillamente se si hanno problemi di tempo.
Come detto da Andrea Parodi invece se si vogliono evitare pietraie e punti esposti io eviterei le alternative al Passo dell'Ischiator. Passando dalla cima del Tenibres, per scendere al rifugio Rabuons c'è un breve tratto di cresta che mi sembrava un poco esposto, per salire al passo di Rabuons dal versante italiano c'è un bel tratto di pietraia e sfasciumi e forse ancora qualche lingua di neve da attraversare. Io ho fatto il passo di Rocca Rossa il cui percorso però dalle pendici di Punta Zanotti in poi non è segnato e si svolge su pietraia e roccette dal lato italiano e su detriti da quello francese.
Cosi' va la vita
User avatar
scinty
Amministratore
Posts: 12276
Joined: Mon Apr 30, 2007 21:42
Location: Genova

Re: Giro del Ténibres

Post by scinty »

Grazie Dani! :D Eh già il tutto dipende dalla neve al passo... questa alternativa potrebbe essere valida, quindi si dovrebbe cercare un bus da San Bernolfo-a St.Etienne?
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
User avatar
amadablam
Sherpani di Quotazero
Posts: 7611
Joined: Tue Jun 08, 2010 21:40
Location: Valle del Kumbu

Re: Giro del Ténibres

Post by amadablam »

foto fantastiche =D> =D> =D>
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)

Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
User avatar
Maury76
Fotomodello delle vette
Posts: 4778
Joined: Tue Sep 16, 2008 17:51
Location: genova marassi
Contact:

Re: Giro del Ténibres

Post by Maury76 »

Complimenti a tutti =D>
Image

http://www.finoincima.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;

https://www.facebook.com/finoincima" onclick="window.open(this.href);return false;
User avatar
Dani80
Quotazerino doc
Posts: 1415
Joined: Mon May 29, 2006 14:17
Location: Savignone
Contact:

Re: Giro del Ténibres

Post by Dani80 »

Non da San Bernolfo... Da San Bernolfo si fa il Passo di Barnacana (http://www.alpioccidentali.it/escursioni/Barbacana.htm" onclick="window.open(this.href);return false;) da cui si svalica in Francia. Dalla cartina che ho a disposizione dal Passo si scende in Val Tinée ad un paese chiamato Douans che si trova più a valle di Sant Etienne. E' da Duans a St. Etienne che bisogna vedere se c'è la possibilità di prendere un bus (credo di sì visto che c'è una linea che risale la Valle partendo da Nizza, ma bisogna informarsi meglio).
Cosi' va la vita
User avatar
dags1972
dags1972 di quotazero
Posts: 4689
Joined: Sun Jan 08, 2006 15:19

Re: Giro del Ténibres

Post by dags1972 »

ma del ragazzo scomparso nessuna notizia ?
Image
ZD91
Matricola
Posts: 14
Joined: Thu Jun 23, 2011 16:49
Location: Sanremo

Re: Giro del Ténibres

Post by ZD91 »

dags1972 wrote:ma del ragazzo scomparso nessuna notizia ?
Purtroppo del ragazzo scomparso non si hanno notizie.... Sembra svanito nel nulla :triste:
Certo è davvero strano, le ricerche sono andate avanti parecchi giorni sia sul lato francese che su quello italiano (nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa abbiamo visto più volte l'elicottero in volo) e hanno addirittura fatto venire dei sommozzatori per ispezionare i laghi. Un'escursionista ha riferito alla polizia di avere avvistato una persona corrispondente alla descrizione del ragazzo scomparso a poco meno di un'ora dal Rabuons verso le dieci del mattino di sabato e questo avrebbe dovuto circoscrivere ancora di più il campo delle ricerche, eppure nulla.
Resta sempre l'ipotesi dell'allontanamento volontario, ma anche questa ipotesi mi pare piuttosto azzardata.
Una discesa vista dal basso assomiglia molto ad una salita.
Post Reply

Return to “Escursionismo”