Rocca dell'Abisso

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FRANKIE@
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Post by FRANKIE@ »

Bella cima e belle foto!!! Complimenti. :lol:

Se può interessarti, seguendo lo stesso tracciato sino alla Bassa Sovrana di Margheria (praticamente dove inizia il tratto di sentiero che porta al Forte di Giaura) si scende brevemente nel vallone di Limonetto e poi, a naso per tracce di sentiero, al Lago dell'Oro ed alla Rocca della Bastera. Giro un poco fuori dalla norma ma interessante. Tot. 4 ore circa di salita. :wink:

Saluti.

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soundofsilence
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Post by soundofsilence »

FRANKIE@ wrote:Bella cima e belle foto!!! Complimenti. :lol:

Se può interessarti, seguendo lo stesso tracciato sino alla Bassa Sovrana di Margheria (praticamente dove inizia il tratto di sentiero che porta al Forte di Giaura) si scende brevemente nel vallone di Limonetto e poi, a naso per tracce di sentiero, al Lago dell'Oro ed alla Rocca della Bastera. Giro un poco fuori dalla norma ma interessante. Tot. 4 ore circa di salita. :wink:

Saluti.

FRANKIE@
Grazie per le informazioni, c'era un gruppo CAI che ne parlava in vetta, ma mi è parso di capire che si erano persi nel tentativo...
Vedremo se, prima o poi, sarò in grado di fare altrettanto...
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by Sub-Comandante »

Con qualche dubbio sulla neve che avremmo potuto trovare, ieri, io e Martina, ci siamo diretti al colle di Tenda. Nella prima parte la neve si vede solo con sporadiche chiazze, ma quando si traversa sotto il Forte della Giaura la neve dà un po' fastidio, ci saranno 10 cm, non di più però costringe ad un passo più pesante. Superato il laghetto dell'Abisso (senza un goccio d'acqua) e capito quale direzione prendere (con la neve il sentiero non era proprio evidente, per fortuna la relazione era precisa) arriviamo al Prà Giordano. Data l'esposizione nella parte bassa del pendio erboso la neve è assente, ma più in alto quando il sentiero segue molti zig-zag per salire sul pendio sottostante la vetta, la neve è sui 10/20 cm facendoci faticare più del normale, ma ormai potevamo vedere la croce di vetta e passo dopo passo l'abbiamo raggiunta! : Chessygrin :
Dalla Macchina abbiamo impiegato 3 ore e mezza, vista la neve che ci ha rallentato mi sembra un tempo onesto. L'accesso alla vetta reale è più complicato perchè la neve rende i passaggi più pericolosi, per questo l'ho raggiunta solo io. Anche se era un giorno feriale e fuori stagione in cima abbiamo incrociato altri 3 escursionisti, non oso immagginare d'estate quale traffico ci possa essere!
L'ambiente è spettacole, dalla cime il panorama è impagabile! Mi è venuta voglia di andare a sciare in zona quest'inverno :strizzaOcchio::
Anche Limone, che non avevo mai visto, è un bel paesino!

ora alcune foto:

La Rocca dell'Abisso vista appena lasciato il colle di TEnda
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Verso il laghetto dell'Abisso
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sulla vetta reale
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croce di vetta
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Clapier, Maledia, Gèlas
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Alpi Marittime francesi
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Alpi Liguri
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Laghi Peyrefique
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rientro
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p.s. ringrazio Alec che la sera prima di partire mi ha assicurato che la neve non avrebbe dato problemi
p.p.s. devo ringraziare anche Gambeinspalla, mi affido sempre alle sue ottime relazioni!
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by Alec »

Complimenti per la bella salita : Ok :

Un buon tempo direi :wink:

La cresta per la vera vetta non è banalissima, specialmente in queste condizioni.

P.S. Limone è una bella stazione sciistica, ci sono anche tanti fuoripista :skifree:
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

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topo
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by topo »

Una prima spruzzata, magari ne sta arrivando una seconda...

un bel inverno nevoso :D ?


La rocca dell'Abisso ha un panorama stupendo!
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Pazzaura
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by Pazzaura »

Bella cima!! complimenti per averci creduto!
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by Sub-Comandante »

alec wrote:
P.S. Limone è una bella stazione sciistica, ci sono anche tanti fuoripista :skifree:
allora devo andarci assolutamente! : Thumbup :
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by Alec »

Sull'Abisso c'ero andato con Colsub, era la prima gita che facevamo insieme sulle Alpi... :D

c'erano anche suo padre e suo fratello :D
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by andrea67 »

alec wrote:Sull'Abisso c'ero andato con Colsub, era la prima gita che facevamo insieme sulle Alpi... :D

c'erano anche suo padre e suo fratello :D
ci sono stato ben tre volte in spregio ai sacri dogmi di alec (vetta fatta vetta smarcata) ... ci sono davvero affezionato bella e panoramica cima.

Bravi
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Martu
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by Martu »

E' stata una giornata stupenda..salita un po' faticosa a causa della neve ma ampiamente ripagata dal panorama mozzafiato dalla vetta! Poi anche l'ambiente è spettacolare..abituata alla Valle d'Aosta non pensavo che anche un po' più "vicino" a casa esistessero posti dalla bellezza indefinibile, mi devo veramente ricredere sulle alpi liguri e marittime! Grazie Sub-Comandante! : Love :
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by Sub-Comandante »

Martu wrote:E' stata una giornata stupenda..salita un po' faticosa a causa della neve ma ampiamente ripagata dal panorama mozzafiato dalla vetta! Poi anche l'ambiente è spettacolare..abituata alla Valle d'Aosta non pensavo che anche un po' più "vicino" a casa esistessero posti dalla bellezza indefinibile, mi devo veramente ricredere sulle alpi liguri e marittime! Grazie Sub-Comandante! : Love :
:imbarazzo: : Thanks :
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by Ago »

: Thumbup : =D>
Sento il tuo passo sincrono col mio

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gecko
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by gecko »

Bravi!!!!! : Thumbup :
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by giobibo »

Caspita che giornata ! Bravi
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by Ramingo »

=D> : Thumbup :
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by gambeinspalla »

Sub-Comandante wrote:p.p.s. devo ringraziare anche Gambeinspalla, mi affido sempre alle sue ottime relazioni!
Figurati! Sono felice che il mio lavoro possa servire a qualcuno! Tra l'altro, la relazione in questione è una delle più datate, e se l'hai trovata affidabile nonostante tutto, questo mi conforta ...
Bravi per la salita, in queste condizioni secondo me è molto più bella che in piena estate ... E confermo, nei week end è un delirio di gente!!!!
"Io intanto salgo, poi si vedrà ..."
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by Sub-Comandante »

gambeinspalla wrote:
Sub-Comandante wrote:p.p.s. devo ringraziare anche Gambeinspalla, mi affido sempre alle sue ottime relazioni!
Figurati! Sono felice che il mio lavoro possa servire a qualcuno! Tra l'altro, la relazione in questione è una delle più datate, e se l'hai trovata affidabile nonostante tutto, questo mi conforta ...
Bravi per la salita, in queste condizioni secondo me è molto più bella che in piena estate ... E confermo, nei week end è un delirio di gente!!!!
Si è ancora valida : Thumbup : . Al laghetto dell'Abisso, con la neve, non si capiva dove andare, meno male che hai scritto di salire verso sud per riprendere il tornante della strada! :strizzaOcchio::
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by pontefice »

La rocca dell'abisso offre possibilità di salite invernali interessanti?
pace con l'alpe
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by Sub-Comandante »

pontefice wrote:La rocca dell'abisso offre possibilità di salite invernali interessanti?
so che esiste una normale invernale da Limonetto, però credo sia più scialpinistica
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by mazzysan »

La cresta ovest è magnifica in inverno. Piccozza, ramponi e scarponi fino al IV UIAA, non fino al V sup come indicato nel post (IMHO, come sempre...).
In alternativa, la normale è di grande soddisfazione e di minor impegno.
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by Sub-Comandante »

mazzysan wrote:La cresta ovest è magnifica in inverno. Piccozza, ramponi e scarponi fino al IV UIAA, non fino al V sup come indicato nel post (IMHO, come sempre...).
In alternativa, la normale è di grande soddisfazione e di minor impegno.
per l'avvicinamento? d'inverno il colle di Tenda non si può raggiungere in macchina... :pensoso:
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by mazzysan »

Sub-Comandante wrote:
mazzysan wrote:La cresta ovest è magnifica in inverno. Piccozza, ramponi e scarponi fino al IV UIAA, non fino al V sup come indicato nel post (IMHO, come sempre...).
In alternativa, la normale è di grande soddisfazione e di minor impegno.
per l'avvicinamento? d'inverno il colle di Tenda non si può raggiungere in macchina... :pensoso:
Prova così...
Oppure così...
:risataGrassa: :risataGrassa: :risataGrassa:
Però sempre attento, mi raccomando!
:strizzaOcchio::
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by Pazzaura »

Oggi col caro amico Fabio siamo fuggiti dal gran caldo per raggiungere la frescura dei 2700 metri :lol:

Saliti dalla normale, ormai perfettamente sgombra da neve. Peccato per i banchi di nuvole che hanno avvolto la vetta dal primo mattino. Infatti, una volta in cima, abbiamo avuto poche possibilità di vedere il panorama.

Fabio è salito alla grande ed ha anche affrontato l'arditissima :lol: cresta che collega l'anticima (croce) alla cima vera (ometto).

Molto bello ed ameno l'ambiente in basso, mentre accattivante ed alpino l'ambiente in alto. Interessante il laghetto dell'abisso, veramente delizioso :D

Gita con parecchio sviluppo, dopo un ora di cammino si son saliti solo 200 metri... il dislivello si fa tutto alla fine ma comunque si sale meno faticosamente di quello che sembra. Molto bello, davvero soddisfatto.


Primavera
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Fabio al Laghetto dell'abisso
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Anticima, e sullo sfondo la vetta
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Ed eccoci!
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Vista:
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by Littletino »

Pazzaura wrote: Peccato per i banchi di nebbia che hanno avvolto la vetta dal primo mattino. Infatti, una volta cima, abbiamo avuto poche possibilità di vedere il panorama.
Eh sì, un vero peccato perchè la vista dalla Rocca è veramente di prim'ordine.

Non sei riuscito a fare foto al Forte Jaura?
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by scinty »

Bello! :D Ti vedo in forma Pazz! : Thumbup :

Hai postato 2 volte! :wink:
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by gecko »

: Thumbup : : Thumbup :
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by Pazzaura »

Littletino wrote:
Pazzaura wrote: Peccato per i banchi di nebbia che hanno avvolto la vetta dal primo mattino. Infatti, una volta cima, abbiamo avuto poche possibilità di vedere il panorama.
Eh sì, un vero peccato perchè la vista dalla Rocca è veramente di prim'ordine.

Non sei riuscito a fare foto al Forte Jaura?
Si ne ho qualcuna, ma nulla di che. Il mio compagno di gita non lascia mai la sua fida Reflex (è un fotografo #-o ) e ne ha fatte parecchie lui, oggi ho pensato solo a godermi la gita. Anche perchè gli avevo promesso che in salita saremmo andati senza troppe soste (odio rompere il ritmo) ma che in discesa gli lasciavo tutto il tempo che voleva per le foto! Risultato? salita 3 ore, discesa 4 ore :lol:
hai postato due volte
Sto perdendo colpi :lol:
Post cancellato grazie.
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by Ago »

: Thumbup : : Thumbup :
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by Maury76 »

Bella la Rocca dell'Abisso ,ho un bel ricordo di quella montagna ,un gran bel panorama...peccato che non siete riusciti ad ammirarlo.....

p.s. Il mio post di allora non l'ho visto :pensoso: , probabilmente esistono due topic per questa bella montagna
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by Piervi »

Vorrei sapere
se per salire sulla Rocca dell'Abisso si incontrano difficolta' di tipo alpinistico.
Se il bivacco libero a bassa quota e' tollerato (es. nei pressi di S.Trinita'.
grassie
ciao a tutti.
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Re: Rocca dell'Abisso m. 2755

Post by Pazzaura »

Per il bivacco non saprei ma io credo che se "levi le tende" al mattino presto non ci siano problemi...

Per le difficoltà, se fatto in estate, nessun problema. La gita è escursionistica e ben segnata. Il tratto finale è in ambiente alpino, con sentiero su massi, ma resta pur sempre una camminata. :wink:
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Re: Rocca dell'Abisso

Post by Pazzaura »

Ho unito i due topic esistenti sulla Rocca. Grazie a Maury per la segnalazione :wink:
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Re: Rocca dell'Abisso

Post by topo »

bella vetta, forse la prima gita fatta nelle Alpi con Elena

mi ricordo che su consiglio di mio pappà avevamo tagliato il versante fuori sentiero raggiungendo, da poco sotto la vetta, la strada molto più in basso...

un ravanage in lussureggiante vegetazione che rese più interessante il rientro :lol:
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Re: Rocca dell'Abisso

Post by Alec »

Era stata la prima vetta alpina salita con Colsub :D

Poco tempo dopo eravamo stati sul Monviso :D
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

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Re: Rocca dell'Abisso

Post by FRANKIE@ »

ROCCA DELL’ABISSO per il canalino ovest sopra il secondo Lago di Peyrafica.

Uscita del 24/9/2011 con Gianfranco e Pierpaolo.
Partenza dalle caserme di Peyrafica (quota 2000 circa) palina nr. 376.
Tempo di salita: 3h 10m (ritorno 1h 45 il parte sulla via normale)
Dislivello: 875+75.
Difficoltà: EE
Meteo: giornata inizialmente bella che poco allo volta si è rovinata causa nebbia.

Abbiamo scelto una via diversa da quella cosiddetta “normale” per evitare il lungo e molto noioso pratone e gli altrettanto noiosi tornanti che adducono alla vetta.

Sino ai Laghi di Peyrafica la salita avviene su comodo sentiero. Arrivati al primo lago, al cospetto delle belle pareti alpinistiche dei Torrioni Saragat, abbiamo svoltato a destra seguendo una lunga serie di ometti (dir. Est) e ci siamo immessi nella comba detritica sopra il secondo lago (che non si tocca).

Proviamo a risalire un costone erboso ma, arrivati in cresta constatiamo che non ci porta dove sperato e, alla fine, siamo costretti a convergere sul canalino che incrociamo a poco più di un terzo della sua lunghezza.
La risalita non presenta particolari difficoltà salvo l’instabilità degli sfasciumi con conseguenti rischi di far cadere pietre su chi segue.
A circa 20 metri dall’uscita un unico saltino che si supera sulla sinistra senza problemi.
Si sbuca sulla cresta sud della Rocca circa 70/80 m. di dislivello più in basso rispetto alla vetta. Per tracce e qualche elementare passaggio su roccia in poco più di 15 minuti raggiungiamo l’anticima (croce) e per facile sentierino la vetta “ufficiale” ed i suoi ometti.

Purtroppo la nebbia ci lascia solo immaginare il panorama circostante.

Ecco alcune foto:

Le caserme di Peyrafica

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In lontananza il Marguareis

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Le vette della Valle Meraviglie

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Rocca dell'Abisso, salendo ai laghi di Peyrafica

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I Torrioni Saragat

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Cima di Peyrafica (sinistra) ,Torrioni Saragat e Lago sup. di Peyrafica

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Il canalino ovest

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I Laghi di Peyrafica dalla cresta, poco sopra l'uscita del canalino

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La croce sull'anticima e sull sfondo, nella nebbia, la cima "ufficiale" :roll:

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Saluti.
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Re: Rocca dell'Abisso

Post by Piervi »

Belle foto, bravi!
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Re: Rocca dell'Abisso

Post by Piervi »

Anch'io con voi lassu' sabato.
Giornata indimenticabile, grande camminata di quasi 10 ore dapprima in un nebbione fittissimo poi pero' sopra le nuvole e' stato un'incanto.
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Saluto dalla via del ritorno
Saluto dalla via del ritorno
Andare la non ho avoto coraggio
Andare la non ho avoto coraggio
I giganti
I giganti
Cascata di nebbia
Cascata di nebbia
Frana sulla ex militare prima del Giaura: un po di stizza.
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Sulla cresta di confine
Sulla cresta di confine
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Re: Rocca dell'Abisso

Post by scinty »

Che belle foto! :D
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Re: Rocca dell'Abisso

Post by soundofsilence »

Piervi wrote:Anch'io con voi lassu' sabato.
Giornata indimenticabile, grande camminata di quasi 10 ore dapprima in un nebbione fittissimo poi pero' sopra le nuvole e' stato un'incanto.
Noi c'eravamo domenica, un vero peccato aver mancato lo spettacolo del mare di nubi....
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Dirty Harry
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Re: Rocca dell'Abisso

Post by Dirty Harry »

In folle

Già mercoledì l’araldo di Lachesi getta le sorti. Esce la Rocca dell’Abisso.
I più atletici abbozzano ed iniziano ad ipotizzare rinforzini di quella che si presenta come un’insignificante passeggiata da 17 km e 990 metri di dislivello. La pochezza del percorso induce a fissare un appuntamento sbracatissimo alle 6.15 del mattino.

Il numero dei partecipanti consente di inscatolare tutta la truppa sulla Soundmobile ma esclude il povero Gromit, che ringrazia per la scampata fatica.
Pochi chilometri dopo Sampierdarena, le folate di mistral rendono superfluo il ricorso al motore. Con una serie di magistrali manovre, S. mette al vento le ampie fiancate della Renault e, sfruttando ogni refolo, percorrere da par suo i due lati di bolina che ci portano sin quasi all’inizio della A6.

Il successivo cambio di propulsione si rivela più complesso del previsto, tanto da richiedere una sosta tecnica. S. estrae dal bagagliaio una grossa chiave a T, che inserisce in uno strano meccanismo sopra l’asse posteriore. Imprime all’attrezzo diverse vigorose rotazioni, che producono uno strano rumore da ingranaggio di orologio. Dopo un paio di minuti chiede il cambio. Ci alterniamo nella manovra, che diventa via via sempre più faticosa. Quando è impossibile andare oltre, S. si fa spingere sulla corsia di accelerazione e ci invita a saltare velocemente a bordo. L’auto, imbizzarrita, fa un butto tremendo e schizza in avanti a velocità folle. Dopo circa tre km, però, la velocità inizia a calare e il dragster si ferma. Ricarichiamo. Si va avanti così sin quasi a Ceva dove, stremati, rifiutiamo di dare la corda alla Mégane per l’ennesima volta.

Rassegnato, S. affronta la pianura col turbodiesel ausiliario, che conduce con sagacia ineguagliabile ad una media sotto i 2 lt./100 km. La velocità non ne risente più di tanto. Arriviamo infatti in sole 6 ore all’appuntamento con la povera A., che, nulla sapendo dei metodi di S., immaginava potessimo arrivare da Genova a Fontanelle in sole 2 ore e mezzo.
Stante l’eccessivo carico di persone e cose, per contenere i consumi ci vediamo costretti a passare alla propulsione animale. Dal pavimento spuntano le pedaliere. L. batte sull’apposito tamburo un ritmo che a malapena riusciamo a mantenere, ma che ci consente di sfiorare per alcuni brevi tratti i 18 km/ora. Una pattuglia di carabinieri, esasperata, ci supera infischiandosene della linea continua. L’appuntato Cacace ci sberleffa dal finestrino.

Di riffa o di raffa arriviamo a Limone, dove finalmente S. riaccende il motore. Per ottimizzare l’impiego di carburante, la salita al Colle di Tenda viene affrontata in sesta marcia a circa 80 km/ora.

Scendiamo dall’auto almeno un chilometro prima del necessario, e finalmente comincia la parte riposante della giornata.
La strada militare ed un paio di opportuni tagli ci portano con poca fatica alle pendici della nostra montagna.

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Il percorso, in effetti, è assai frequentato e consente incontri con una fauna alquanto folcloristica. Si va dal gruppo casalinghe monregalesi ad una pattuglia di scombinati con barbe, bandane e ragazze al seguito (palesemente mosse da ragioni non escursionistiche che gli idioti dimostrano di non apprezzare adeguatamente).
L. se la passa come Merckx nella tappa di Sanremo e resta intruppato nelle retrovie con il sottoscritto e la povera A., che non si è ripresa dall’infortunio alla caviglia (ma non lo sa ancora).

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Come in ogni retroguardia che si rispetti, la salita viene presa poco sul serio; prova ne è il fatto che sotto l’ultima rampa sbrachiamo definitivamente cominciando a parlare di mangiare e passando poi alle vie di fatto. La mite A. ingoia, nell’ordine, un paio di succhi di frutta, una banana ed infine un intero, enorme, panino multifarcito. L. si dà da fare con miele e parmigiano. Io cerco di compensare limitandomi ad un pugno di uvetta (fate un po’ voi la crasi).
Ringalluzziti raggiungiamo in vetta gli amici, che ci davano ormai per dispersi.

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Le casalinghe di Mondovì aprono gli zaini e ne esce ogni ben di Dio: frittate, polpettoni, pizza, bastoncini Findus (mah!). Evito di controllare il reparto bevande che potrebbe rendermi aggressivo. Dopo ampia discussione decidiamo di separarci. Io ed L. torniamo per la via dell’andata; i più ardimentosi (contando sul fatto che il viaggio di ritorno in auto sarà in discesa) si lanciano verso gli imprendibili Lacs De Peyrefique.

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Io ed Eddy, lamentandoci delle rispettive cervicali, arriviamo in qualche modo alla strada militare, che decidiamo di seguire integralmente. La fregatura, però, è dietro l’angolo. Come in un cartone di Vilcoyote, un pezzo di strada è sparito nel nulla. Superiamo il buco con un ardita arrampicata su terriccio e malfidi appigli mobili, approdando illesi dall’altro lato. Le casalinghe monregalesi, che ci seguivano (!) non se la sentono di affrontare il mauvais pas e risalgono al bivio per percorrere il sentiero di salita.

In prossimità dell’auto cominciamo a fare i conti sulle ore di attesa che ci toccheranno, quando alle nostre spalle cominciamo a sentire, in lontananza, il caratteristico rumore di ferraglia. Trattasi, ovviamente, di S. che, come al solito, usa i bastoncini da trekking per arare la strada.
Il sollievo è di breve durata perché scatta l’operazione Salvate la soldato A., rimasta con la caviglia in mano da qualche parte sul versante francese.

La notizia che bisogna andare a recuperarla in auto ci getta nello sconforto. Immaginiamo terrificanti discese in folle che dovremo poi risalire a spinta. Ci imbarchiamo. Grazie ai miei posati consigli, raggiungiamo il resto della truppa e torniamo al colle senza farci del male.

Risollevati, apriamo la caccia al bar che, presi dalla foga, concludiamo ingenuamente in un osceno finto rifugio alla partenza degli impianti. La birra è di una marca improponibile. Un barista semiritardato per tre volte cerca inutilmente di aprire il chinotto di S. con un patetico gioco di destrezza. Alla quarta occhiataccia, stappa normalmente e serve. I toast hanno una gestazione come quella di un elefante africano. Il conto, ovviamente, è stratosferico.

Indispettiti ed infreddoliti ci imbarchiamo sull’ Enterprise che, grazie all’abbrivio accumulato nella discesa di Limone arriva in folle sino a Fontanelle, dove sbarchiamo A.
Un paio di spinte e qualche sana pedalata ci consentono di scavalcare l’Appennino e di scendere, trionfalmente in folle, a Savona. Cominciamo a temere il peggio quando S., con un gesto atletico, prende al lazo il gancio traino di un Volkswagen T1 color LSD carico di hippies sessantenni che stanno rientrando dal loro pellegrinaggio annuale a Woodstock.
Respirando a pieni polmoni gli strani gas di scarico, veniamo trascinati – GRATIS – sino a Genova Est dove l’ennesima abile discesa in folle ci riporta al posteggio di partenza.

La vettura di cortesia del cinquestelle di Prato Zanino è già lì ad aspettarci. Basta solo spingerla un pochino.
Last edited by Dirty Harry on Tue Oct 18, 2011 15:45, edited 1 time in total.
`Cause tramps like us, baby we were born to run
il mio blog: http://stellainaltomare.blogspot.com
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