Cima del Sabbione e Cima Scandeiera
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Cima del Sabbione e Cima Scandeiera
Gita del 23 agosto .
In cerca di vette non ancora raggiunte e non troppo lontane da casa , mi è caduto l'occhio su quest'angolo della zona di Casterino che presenta una serie di cime poco note ma "naturellement" molto panoramiche. Per diminuire un po' i tempi ed il dislivello ( già piuttosto sensibile ) ho pensato bene di raggiungere in auto la Baisse di Peyrefique ( 2040 mt. ). Dopo Casterino si prosegue sino alla sbarra del Parco e poi si continua a destra ( indicazione per la Baisse ) su strada prima asfaltata ma che poi alterna tratti di (malconcio ) asfalto a tratti di ( discreta ) sterrata . Secondo me , guidando con cautela , è percorribile con qualsiasi auto . Dopo circa 5 km si arriva alla pianeggiante Baisse e si trovano un paio di spiazzi dove parcheggiare .La mattinata è perfetta , limpida e non troppo calda , peccato solo per un forte vento di direzione curiosamente variabile che mi perseguiterà per quasi tutto il giorno . Ora prendo il sentiero a sinistra con indicazioni per i Laghi di Peyrefique e , attraversando un boschetto di conifere , raggiungo la vicina Baisse di Barchenzane ( 2074 mt. ) , con bella visuale sulla cima omonima
Qui lascio a sinistra il sentiero per il Colle del Sabbione ( da cui tornerò ) e , passando accanto ad una lapide in memoria di un pastore , mi inerpico lungo le pendici della Cima di Barchenzane , abbandonando ad un certo punto il sentiero per i Laghi . La vetta ( 2410 mt. , ometto di pietre ) è piuttosto anonima ma offre belle viste sulla Rocca dell'Abisso e sui laghi di Peyrefique
e sulla successiva destinazione , la Cima del Sabbione
che si raggiunge seguendo l'evidente crinale erboso senza difficoltà particolari .Quando arrivo in vetta (2610 mt. )
la visuale si amplia ancora di più , sulla pianura cuneese sino al Monviso ed al Rosa , sul sottostante Colle del Sabbione , contornato da belle cime
e sulla dorsale Barchenzane - Baisse Peyrefique - Chajol - Agnellino , con la conca di Casterino .
Scendo direttamente per prati verso il Colle del Sabbione , sormontato dalla massiccia mole della mia prossima destinazione , la Cima Scandeiera , sulle cui pendici si nota il tortuoso sentiero che si inerpica verso il colle del Vej del Bouc .
Raggiunti i bei Laghetti del Sabbione
ho la piacevole sorpresa di trovare un bel branco di stambecchi al pascolo nei prati circostanti.
Mi intrattengo qualche minuto con una simpatica coppia di Brigaschi intenti in un picnic sul prato e poi mi dirigo al Colle Ovest incontrando una guardinga marmotta .
Al colle appare in tutta la sua bellezza il sottostante Lago della Vacca
e , ripromettendomi di scenderci al ritorno , mi accingo a salire i tornanti del bel sentiero diretto al Col del Vej del Bouc . Molto bello il panorama sulla zona del Colle del Sabbione ,appena lasciato.
In prossimità di due ometti di pietre affiancati, mentre il sentiero si dirige decisamente a destra , bisogna abbandonarlo e salire per prati ( guidati da numerosi ometti ) verso la soprastante Cima Scandeiera . La salita non presenta difficoltà e si arriva facilmente sulla piatta vetta ( 2705 mt. ) , dove si trovano vari mucchi di pietre che mi lasciano indeciso su quale indichi la vera cima...
La cima è , come le altre , panoramicissima sulla pianura , con in più grandi scorci sulla Valmasque dominata dal Bego e dal Grand Capelet
e sul Vallone dell'Agnel , con il Lago omonimo e le massicce vette che lo contornano.
Prima di scendere mi tolgo lo sfizio di salire anche sul vicino , esile spuntone roccioso ( parecchio friabile ! ) , con tanto di cippo di confine , che sembra essere il "picco" più alto del monte .Che non si dica che non sono arrivato in cima...
Ridisceso al Colle del Sabbione , faccio un veloce salto al bel Lago della Vacca con il suo lago satellite
e poi imbocco la cosiddetta " via sacra " nel Pianoro del Sabbione
nei dintorni del quale pascola un grosso branco di camosci con i cuccioli , neanche tanto timidi
e quindi imbocco l'ampio sentiero a mezza costa che con andamento ondulato taglia il versante sud della Cima di Barchenzane , offrendo un'ottima visuale sulla pittoresca conca di Casterino .
Il sentiero mi conduce alla Baisse de Barchenzane e da lì manca poco a raggiungere la Baisse de Peyrefique e quindi la vettura . In tutta la giornata pochissima gente in circolazione tranne che nei pressi della carrareccia .
Confermo quanto detto all'inizio , gran bel giro su tre cime misconosciute ma assai remunerative dal punto di vista panoramico , in una giornata veramente splendida ( a parte il vento insistente ).
Escursione a 5 stelle , consigliabilissima !
In cerca di vette non ancora raggiunte e non troppo lontane da casa , mi è caduto l'occhio su quest'angolo della zona di Casterino che presenta una serie di cime poco note ma "naturellement" molto panoramiche. Per diminuire un po' i tempi ed il dislivello ( già piuttosto sensibile ) ho pensato bene di raggiungere in auto la Baisse di Peyrefique ( 2040 mt. ). Dopo Casterino si prosegue sino alla sbarra del Parco e poi si continua a destra ( indicazione per la Baisse ) su strada prima asfaltata ma che poi alterna tratti di (malconcio ) asfalto a tratti di ( discreta ) sterrata . Secondo me , guidando con cautela , è percorribile con qualsiasi auto . Dopo circa 5 km si arriva alla pianeggiante Baisse e si trovano un paio di spiazzi dove parcheggiare .La mattinata è perfetta , limpida e non troppo calda , peccato solo per un forte vento di direzione curiosamente variabile che mi perseguiterà per quasi tutto il giorno . Ora prendo il sentiero a sinistra con indicazioni per i Laghi di Peyrefique e , attraversando un boschetto di conifere , raggiungo la vicina Baisse di Barchenzane ( 2074 mt. ) , con bella visuale sulla cima omonima
Qui lascio a sinistra il sentiero per il Colle del Sabbione ( da cui tornerò ) e , passando accanto ad una lapide in memoria di un pastore , mi inerpico lungo le pendici della Cima di Barchenzane , abbandonando ad un certo punto il sentiero per i Laghi . La vetta ( 2410 mt. , ometto di pietre ) è piuttosto anonima ma offre belle viste sulla Rocca dell'Abisso e sui laghi di Peyrefique
e sulla successiva destinazione , la Cima del Sabbione
che si raggiunge seguendo l'evidente crinale erboso senza difficoltà particolari .Quando arrivo in vetta (2610 mt. )
la visuale si amplia ancora di più , sulla pianura cuneese sino al Monviso ed al Rosa , sul sottostante Colle del Sabbione , contornato da belle cime
e sulla dorsale Barchenzane - Baisse Peyrefique - Chajol - Agnellino , con la conca di Casterino .
Scendo direttamente per prati verso il Colle del Sabbione , sormontato dalla massiccia mole della mia prossima destinazione , la Cima Scandeiera , sulle cui pendici si nota il tortuoso sentiero che si inerpica verso il colle del Vej del Bouc .
Raggiunti i bei Laghetti del Sabbione
ho la piacevole sorpresa di trovare un bel branco di stambecchi al pascolo nei prati circostanti.
Mi intrattengo qualche minuto con una simpatica coppia di Brigaschi intenti in un picnic sul prato e poi mi dirigo al Colle Ovest incontrando una guardinga marmotta .
Al colle appare in tutta la sua bellezza il sottostante Lago della Vacca
e , ripromettendomi di scenderci al ritorno , mi accingo a salire i tornanti del bel sentiero diretto al Col del Vej del Bouc . Molto bello il panorama sulla zona del Colle del Sabbione ,appena lasciato.
In prossimità di due ometti di pietre affiancati, mentre il sentiero si dirige decisamente a destra , bisogna abbandonarlo e salire per prati ( guidati da numerosi ometti ) verso la soprastante Cima Scandeiera . La salita non presenta difficoltà e si arriva facilmente sulla piatta vetta ( 2705 mt. ) , dove si trovano vari mucchi di pietre che mi lasciano indeciso su quale indichi la vera cima...
La cima è , come le altre , panoramicissima sulla pianura , con in più grandi scorci sulla Valmasque dominata dal Bego e dal Grand Capelet
e sul Vallone dell'Agnel , con il Lago omonimo e le massicce vette che lo contornano.
Prima di scendere mi tolgo lo sfizio di salire anche sul vicino , esile spuntone roccioso ( parecchio friabile ! ) , con tanto di cippo di confine , che sembra essere il "picco" più alto del monte .Che non si dica che non sono arrivato in cima...
Ridisceso al Colle del Sabbione , faccio un veloce salto al bel Lago della Vacca con il suo lago satellite
e poi imbocco la cosiddetta " via sacra " nel Pianoro del Sabbione
nei dintorni del quale pascola un grosso branco di camosci con i cuccioli , neanche tanto timidi
e quindi imbocco l'ampio sentiero a mezza costa che con andamento ondulato taglia il versante sud della Cima di Barchenzane , offrendo un'ottima visuale sulla pittoresca conca di Casterino .
Il sentiero mi conduce alla Baisse de Barchenzane e da lì manca poco a raggiungere la Baisse de Peyrefique e quindi la vettura . In tutta la giornata pochissima gente in circolazione tranne che nei pressi della carrareccia .
Confermo quanto detto all'inizio , gran bel giro su tre cime misconosciute ma assai remunerative dal punto di vista panoramico , in una giornata veramente splendida ( a parte il vento insistente ).
Escursione a 5 stelle , consigliabilissima !
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
- Maury76
- Fotomodello delle vette
- Posts: 4778
- Joined: Tue Sep 16, 2008 17:51
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Re: Cima del Sabbione e Cima Scandeiera
Che bello
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Re: Cima del Sabbione e Cima Scandeiera
, Maury .Maury76 wrote:Che bello
E' un giretto che merita...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
- Littletino
- Quotazerino doc
- Posts: 1434
- Joined: Tue Jan 29, 2008 15:41
- Location: Arenzano
Re: Cima del Sabbione e Cima Scandeiera
Daniele, grazie.
Infaticabile e avventuroso camminatore ci hai descritto e mostrato un giro che mi piacerebbe proprio fare, me lo studio meglio sulla mappa.
Sono zone affascinanti che per me hanno anche il sapore dei ricordi di gioventù.
Al Lago della Vacca non torno dal 1980, quando campeggiai sulle sue sponde, bevendo l'acqua dei suoi immissari che scendono dai Passi circostanti.
Saliti da Trinità per il Vallone del Sabbione il giorno seguente scendemmo in modo piuttosto avventuroso a Casterino sotto un nubifragio di inizio luglio, mentre il progetto era la traversata per il colle del Vej del Bouc che oltretutto in quel momento era intasato di neve. Ma che ne sapevamo ?
Beata gioventù, si partiva con zaini da 24 kg (tende, cibo, fornelli, pronto soccorso ecc.) e via!!
Aaaaahh che tempi!!
Infaticabile e avventuroso camminatore ci hai descritto e mostrato un giro che mi piacerebbe proprio fare, me lo studio meglio sulla mappa.
Sono zone affascinanti che per me hanno anche il sapore dei ricordi di gioventù.
Al Lago della Vacca non torno dal 1980, quando campeggiai sulle sue sponde, bevendo l'acqua dei suoi immissari che scendono dai Passi circostanti.
Saliti da Trinità per il Vallone del Sabbione il giorno seguente scendemmo in modo piuttosto avventuroso a Casterino sotto un nubifragio di inizio luglio, mentre il progetto era la traversata per il colle del Vej del Bouc che oltretutto in quel momento era intasato di neve. Ma che ne sapevamo ?
Beata gioventù, si partiva con zaini da 24 kg (tende, cibo, fornelli, pronto soccorso ecc.) e via!!
Aaaaahh che tempi!!
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Cima del Sabbione e Cima Scandeiera
, Little.Littletino wrote:Daniele, grazie.
Infaticabile e avventuroso camminatore ci hai descritto e mostrato un giro che mi piacerebbe proprio fare, me lo studio meglio sulla mappa.
Sono zone affascinanti che per me hanno anche il sapore dei ricordi di gioventù.
Al Lago della Vacca non torno dal 1980, quando campeggiai sulle sue sponde, bevendo l'acqua dei suoi immissari che scendono dai Passi circostanti.
Saliti da Trinità per il Vallone del Sabbione il giorno seguente scendemmo in modo piuttosto avventuroso a Casterino sotto un nubifragio di inizio luglio, mentre il progetto era la traversata per il colle del Vej del Bouc che oltretutto in quel momento era intasato di neve. Ma che ne sapevamo ?
Beata gioventù, si partiva con zaini da 24 kg (tende, cibo, fornelli, pronto soccorso ecc.) e via!!
Aaaaahh che tempi!!
Quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia .....
ma restano sempre dei bellissimi ricordi !
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
- paolocerreta
- Quotazerino
- Posts: 696
- Joined: Mon Feb 02, 2015 22:05
- Location: Valbrevenna
Re: Cima del Sabbione e Cima Scandeiera
Molto bello daniele Sei sempre fonte di ottimi spunti
"Dagli gli alberi ho capito il significato della pazienza. Dall'erba ho imparato ad apprezzare la persistenza."
[Hal Borland]
[Hal Borland]
Re: Cima del Sabbione e Cima Scandeiera
Grazie , paolo.paolocerreta wrote:Molto bello daniele Sei sempre fonte di ottimi spunti
Del resto tu sei uno dei miei punti di riferimento per l'Appennino Genovese ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Cima del Sabbione e Cima Scandeiera
In questo periodo stai picchiando veramente duro Complimenti
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
Amedeo Modigliani
Re: Cima del Sabbione e Cima Scandeiera
, FRANKIE .FRANKIE@ wrote: In questo periodo stai picchiando veramente duro Complimenti
Il tempo era favorevolissimo , avevo le ferie ... mi è andata bene .
Ho ancora un paio di escursioni da inserire .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Cima del Sabbione e Cima Scandeiera
Bravo Daniele e bel giro Direi azzeccatissima la giornata, con panorami da urlo (grazie al vento immagino ), e molta fauna!
P.s. per arrivare alla Bassa di Peyrafique con l'auto forse la strada è messa un po' meglio arrivando dal cole di Tenda... quasi in falsopiano, e meno buche...
P.s. per arrivare alla Bassa di Peyrafique con l'auto forse la strada è messa un po' meglio arrivando dal cole di Tenda... quasi in falsopiano, e meno buche...
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
Re: Cima del Sabbione e Cima Scandeiera
, teo-85.teo-85 wrote: Bravo Daniele e bel giro Direi azzeccatissima la giornata, con panorami da urlo (grazie al vento immagino ), e molta fauna!
P.s. per arrivare alla Bassa di Peyrafique con l'auto forse la strada è messa un po' meglio arrivando dal cole di Tenda... quasi in falsopiano, e meno buche...
Eh sì , la giornata era perfettissima , forse anche grazie al vento .
Per quanto riguarda la strada , ho parlato con due Brigaschi ai laghi del Sabbione e mi hanno detto che è meglio il tratto Casterino - Baisse che quello Baisse - Col di Tenda .Comunque il tratto che ho percorso non presentava difficoltà serie .
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- amadablam
- Sherpani di Quotazero
- Posts: 7611
- Joined: Tue Jun 08, 2010 21:40
- Location: Valle del Kumbu
Re: Cima del Sabbione e Cima Scandeiera
la zona di Casterino è bella c'ero stata anni fa ma ne ho un bel ricordo..............
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
Re: Cima del Sabbione e Cima Scandeiera
Anche a me piace parecchio e quando sono ad Imperia ( da cui non è troppo distante ) è sempre una delle mie destinazioni preferite ...amadablam wrote:la zona di Casterino è bella c'ero stata anni fa ma ne ho un bel ricordo..............
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Cima del Sabbione e Cima Scandeiera
vedo ora, posti meritevoli e quanti animaletti
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa