Domenica 18 Settembre 2017: Ferrere (1920) – Gias Colombart (2210) – Monte Pebrun (2800) – Passo Gorgia Grossa (2735) – Laghi Morgon (2470) – Pas de Morgon (2720) – Colle del Ferro (2590) – Ferrere (1920).
Partecipanti: Gianni, Piero e Soundofsilence.
Lunghezza: 18,5 Km circa.
Dislivello: 1400 m. circa.
Difficoltà: Tutto E, qualche difficoltà nel reperimento del sentiero in discesa dal Passo Gorgia Grossa e andando verso i Laghi Morgon, ma esistono comunque tracce e ometti, anche se non sempre chiarissimi.
Percorso in macchina: Da Genova a Savona con l’A10, quindi con la Savona-Torino fino a Mondovì. Da Mondovì si segue per Cuneo e, poco prima di entrarvi, si svolta a sinistra per Borgo San Dalmazzo. A Borgo San Dalmazzo si prende a destra per Demonte, dove si arriva dopo una quindicina di Km.; si prosegue quindi verso il colle della Maddalena e giunti a Bersezio si prende a sinistra per Ferrere. Poco prima del paese vi è un bivio dove occorre prendere a sinistra in discesa e, prima di entrarvi, si parcheggia a sinistra in una delle due aree parcheggio presenti.
Percorso a piedi: dal parcheggio si scende al paese e lo si attraversa, tralasciando un bivio a sinistra per i Becchi Rossi, quindi si scende ancora fino al torrente, dove lasciamo a sinistra il sentiero per il Colle del Ferro e proseguiamo dritti sul sentiero per il Col Puriac. Saliamo quindi sulla carrareccia fino al Gias Colombart, dove troviamo una casetta in pietra, e proseguiamo ancora sulla carrareccia. Trecento metri dopo la casetta, incrociamo la sterrata proveniente dal parcheggio, posto una cinquantina di metri sopra quello in cui abbiamo parcheggiato noi, e la imbocchiamo verso sinistra. Dopo ulteriori 400 metri lasciamo a destra la sterrata per prendere una scorciatoia segnata sulla sinistra. (quota 2300 circa) che seguiamo per circa 550 metri, giungendo a quota 2410 circa; qui prendiamo una traccetta in ripida salita a sinistra coll’intenzione di giungere al crinale soprastante. Giunti a quota 2520, causa neve e ghiaccio, abbiamo deciso di abbandonare la traccia, non evidentissima, ma presente, per tagliare verso destra e giungere al crinale più facilmente. Traversiamo quindi una breve pietraia cercando di non perdere quota e ci dirigiamo al colletto soprastante che si raggiunge in breve a quota 2580 circa. Iniziamo quindi a seguire il crinale verso sinistra, su traccia comunque segnata da evidenti ometti, e risaliamo le pendici del Monte Pebrun, che raggiungiamo a quota 2800 circa, quindi, dopo un breve tratto in piano, giungiamo ad una seconda cima, segnata con un ometto, alla stessa quota della precedente. Da qui scendiamo una settantina di metri per giungere al Passo di Gorgia Grossa, dove abbandoniamo il crinale per prendere a sinistra e scendere sul versante ovest, seguendo vaghe tracce non segnate. Scesi fino a quota 2360 circa, intercettiamo una leggermente meno vaga traccia diretta verso sinistra, che imbocchiamo. Ci dirigiamo così all’evidente colletto posto in alto a sinistra, che raggiungiamo dopo un centinaio di metri di dislivello. Da qui in poi la traccia diventa più evidente e compare anche qualche ometto, proseguiamo così pressochè in piano o leggera discesa, fino a raggiungere una vasta zona di rocce montonate, fra le quali sono incastonati i bei Laghi Morgon. Visitiamo quindi i laghi, scendendo un poco a quelli leggermente più in basso sulla destra, per poi invertire la marcia e dirigerci verso il Passo Morgon. Per il Passo Morgon esistono varie tracce, io ho seguito quella più di destra che sale ripida e alta sopra i laghi, indicata da ometti, e raggiunge ed atttraversa una pietraia, per poi ricongiungersi, superato prima dall’alto un ulteriore lago, scendendo pochi metri verso sinistra, al sentiero di fondovalle. Forse è però più comodo salire direttamente dal sentiero di fondovalle, che credo parta dal più alto dei laghi, del quale invece io sono passato a destra, senza raggiungerlo. Raggiunto quindi il più chiaro e meglio segnato sentiero di fondovalle, lo si segue fino al Passo Morgon, ad oltre 2700 metri di quota, per poi proseguire in falsopiano e discesa verso il Colle del Ferro. Giunti al Colle prendiamo a sinistra in discesa il sentiero per Ferrere, che seguiamo fino al Paese, incontrando solo un bivio verso la fine (a quota 1940 circa), sulla destra in discesa e, quindi, quello presso il ponte sull’affluente del Rio Ferriere dove ci ritroviamo sul sentiero dell’andata, che, in breve ci ripora a Ferrere.
Conclusioni: gita modificata rispetto al progetto, che prevedeva di continuare sul crinale e salire perlomeno al Monte Aiga, causa la neve e il ghiaccio trovati e la conseguente insufficiente attrezzatura di alcuni dei partecipanti, ma comunque ben riuscita. In particolare bellissimi i Laghi Morgon, che avrebbero anche meritato un’esplorazione più approfondita, che mi riprometto di fare in futuro, bella anche la cavalcata di cresta, anche se indubbiamente piuttosto breve rispetto a quanto previsto, suggestivo poi il pianoro, percorso per raggiungere i laghi, e soprastante al Salso Moreno, l’incomparabile altopiano costellato di crateri scavati nelle rocce ricche di gesso.
Campanile a Ferrere
Campanile vecchio a Ferrere
Carrareccia e Monte Aiga salendo da Ferrere
Monte Bassura salendo al Gias Colombart
Monte Pebrun andando a Gias Colombart
Cima delle Lose salendo al Gias Colombart più da vicino
Cima delle Lose salendo al Gias Colombart più da lontano
Gias Colombart
Cima delle Lose salendo dal Gias Colombart
Enciastraia più da vicino
Cima delle Lose salendo verso il Pebrun
Oronaye salendo verso crinale Pebrun più da vicino
Brec e Aiguille Chambeyron salendo verso crinale Pebrun
Traccia nella neve salendo a crinale Pebrun
Rocca 3 Vescovi e Enciastraia dal crinale del Pebrun
Crinale e Pebrun
Crinale verso Enciastraia
Oronaye da crinale Pebrun
Oronaye e Cima delle Lose salendo al Pebrun
Vista da Mont Pelat a Tete de Pelouse da crinale Pebrun
Salso Moreno da crinale Pebrun
Monte Aiga da crinale Pebrun
Clai Superieur e Mont Bal da crinale Pebrun
Salendo crinale Pebrun
Matto e Argentera dal Pebrun
Monviso dal Pebrun
Rocca 3 Vescovi e Enciastraia dal Pebrun
Torrione sotto il Passo di Gorgia Grossa
Vista da Castel de la Tour a Enciastraia scendendo da Passo Gorgia Grossa
Cime Pelousette Bonnet Carrè e Castel de la Tour scendendo da Passo Gorgia Grossa
Vista da Bonnet Carrè a Enciastraia scendendo da Passo Gorgia Grossa
Primo piano Rocca 3 Vescovi e Enciastraia scendendo da Passo Gorgia Grossa
Bonnet Carrè e Castel de la Tour spuntano andando ai Laghi Morgon
Mont Bal andando ai Laghi Morgon
Bonnet Carrè Castel de la Tour Tete Carrèe e Pas de la Cavale andando ai Laghi Morgon
Salso Moreno andando ai Laghi Morgon
Salso Moreno andando ai Laghi Morgon
Mont Bal andando ai Laghi Morgon
Rocce montonate presso i Laghi Morgon
Primo Lago Morgon
Laghetto e secondo Lago Morgon
Pozza d'acqua su rocce montonate con Fort Carra sullo sfondo
Bonnet Carrè e Castel de la Tour dai Laghi Morgon
Vista parziale secondo Lago Morgon con Bonnet Carrè sullo sfondo
Vista parziale secondo Lago Morgon con Bonnet Carrè sullo sfondo
Vista parziale secondo Lago Morgon con Bonnet Carrè sullo sfondo
Vista parziale secondo Lago Morgon con Bonnet Carrè sullo sfondo
Secondo Lago Morgon con Bonnet Carrè sullo sfondo
Secondo Lago Morgon con Bonnet Carrè sullo sfondo
Secondo Lago Morgon con terzo appena visibile
Secondo Lago Morgon dalla sponda con Rocca 3 Vescovi e Enciastraia sullo sfondo
Terzo Lago Morgon con Rocca 3 Vescovi e Enciastraia sullo sfondo
Quarto Lago Morgon
Quarto Lago Morgon più da vicino
Secondo Lago Morgon dalla sponda con Tete Carrèe Rocca 3 Vescovi e Enciastraia sullo sfondo
Secondo Lago Morgon dalla sponda con vista da Tete Carrèe a Enciastraia
Secondo Lago Morgon dalla sponda più da vicino con Rocca 3 Vescovi e Enciastraia sullo sfondo
Secondo e Terzo Lago Morgon dall'alto
Secondo e Terzo Lago morgon con vista da Cime Pelousette a Tete Carrèe
Primo Lago Morgon dall'alto
Primo Lago Morgon dall'alto
Parte primo e secondo e terzo Lago Morgon dall'alto con vista da Bonnet Carrè a Enciastraia
Primo e Secondo Lago Morgon con sullo sfondo Rocca 3 Vescovi e Enciastraia
Quarto Lago Morgon salendo al Passo
Primi 3 Laghi Morgon con sullo sfondo Rocca 3 Vescovi e Enciastraia
Primi 3 Laghi Morgon con sullo sfondo Tete Carrèe Rocca 3 Vescovi e Enciastraia
Primi 3 Laghi Morgon con sullo sfondo Tete Carrèe Rocca 3 Vescovi e Enciastraia
Primi 3 Laghi Morgon dall'alto
Salendo al Passo Morgon
Primi 3 Laghi Morgon dall'alto
Quattro Laghi Morgon con sullo vista da Cime de la Bonette a Rocca 3 Vescovi
Quattro Laghi Morgon con sullo vista da Bonnet Carrè a Rocca 3 Vescovi più da vicino
Quattro Laghi Morgon dall'alto
Mont Bal e Laghi Morgon alti salendo al Passo
Laghi Morgon alti salendo al Passo più da vicino
Lago Morgon alto da sopra
Lago Morgon alto dall'alto
Lago Morgon alto dall'alto con sullo sfondo Tete Carrèe Rocca 3 Vescovi e Enciastraia
Passo Morgon innevato
Mont Bal spunta arrivando al Passo Morgon
Clai Superieur dal Passo Morgon
Laghetto andando verso Colle del Ferro
Clai Superieur andando al Colle del Ferro
Rio Forneris tornando a Ferrere
Anello Monte Pe Brun e Laghi Morgon da Ferrere
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Anello Monte Pe Brun e Laghi Morgon da Ferrere
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Anello Monte Pe Brun e Laghi Morgon da Ferrere
Complimenti Sound Un gran bell'anello, con panorami abbastanza ampi, e molto suggestivi i laghetti e notevole sviluppo, già così mi sembra un ottimo itinerario... per essere in parte un ripiego...
Per curiosità, c'è tanta distanza da dove avete abbandonato il crinale al monte Aiga
Per curiosità, c'è tanta distanza da dove avete abbandonato il crinale al monte Aiga
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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Re: Anello Monte Pe Brun e Laghi Morgon da Ferrere
No, non c'è molta distanza, un centinaio di metri di dislivello ed è subito lì sopra. In ogni caso sono tornato a completare l'opera sia col Monte Aiga, sia con i laghetti sottostanti i Laussets, anch'essi bellissimi e ho avuto la fortuna di beccare una bella giornata di sole dove tutto è risultato molto più bello, soprattutto i colori dei laghi. Nonostante questo il giro non è ancora completo perchè non abbiamo salito il Bal essendoci accorti che ci avrebbe preso troppo tempo che non sarebbe poi bastato per tutti i laghetti, torneremo ancora quindi....teo-85 wrote:Complimenti Sound Un gran bell'anello, con panorami abbastanza ampi, e molto suggestivi i laghetti e notevole sviluppo, già così mi sembra un ottimo itinerario... per essere in parte un ripiego...
Per curiosità, c'è tanta distanza da dove avete abbandonato il crinale al monte Aiga
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