Rocca Soprana di San Giovanni e Lago Valcuca

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soundofsilence
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Rocca Soprana di San Giovanni e Lago Valcuca

Post by soundofsilence »

Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... alcuca.htm

Sabato 18 agosto 2018: Terme di Valdieri (1390) – Pian del Valasco (1765) – Lago di Valcuca (2200) – Rocca Soprana San Giovanni (2630) - Lago di Valcuca (2200) - Pian del Valasco (1765) – Terme di Valdieri (1390).

Partecipanti: soundofsilence.

Lunghezza: 12,2 Km circa.

Dislivello: 1250 circa.

Difficoltà: E fino al Pian del Valasco, quindi EE il sentiero per il Lago di Valcuca, ripido e con qualche punto in cui usare le mani nella parte superiore. EE le pietraie che portano fin sotto alle pareti della Rocca, non difficili, ma con traccia non sempre facilmente individuabile e gli ultimi metri un po’ ripidi e instabili. F+ la salita alla Rocca, caratterizzata nella prima parte da insidiosi e molto ripidi prati, con un passaggio in un canalino erbos-terroso abbastanza ostico (forse II), magari evitabile a sinistra, ma non ne sono sicuro. In ogni caso dato anche il percorso non sempre evidente, non è difficile imbattersi in punti in cui occorre fare affidamento sull’erba per risalire il pendio. La seconda parte della salita è invece rocciosa ed abbastanza esposta e, dopo aver traversato una prima cresta, ci troviamo a risalire una canale terroso\roccioso che porta sulla cima di una prima elevazione, canalino con passaggi di I e/o II, a seconda anche di dove si passa, facili ma insidiosi per il terreno friabile (in questa parte non ho trovato ometti e può darsi anche si possa evitare a sinistra, ma forse non ne vale la pena). Troviamo poi una cresta rocciosa orizzontale con alcuni passaggi un po’ esposti ma senza eccessive difficoltà e quindi arriviamo alla vetta.
A queste difficoltà bisogna aggiungere quelle poi di orientamento dovute ad una traccia non sempre chiara sulle pietraie, il che consiglia di dotarsi di strumentazione e traccia GPS o di effettuare solo la gita conoscendo i posti e godendo di buona visibilità. Da evitare altresì anche la possibilità di trovare l’erba dei pendii sommitali innevata o bagnata, a meno di non dotarsi di ramponi, in quanto si attraversano vari tratti in cui una scivolata sarebbe pericolosa.

Percorso in macchina: Da Genova con la A10 fino a Savona, quindi con la A6 fino all’uscita di Mondovì. Da Mondovì si prosegue per Cuneo e poco prima di entrarvi si prende a sinistra per Borgo San Dalmazzo alla rotonda ivi presente. Giunti a Borgo San Dalmazzo si prende a sinistra per Valdieri e Entracque. Giunti a Valdieri si prende a destra al bivio per Entracque e si giunge quindi alle Terme; qui si prende a destra lasciando a sinistra il bivio per il Gias delle Mosche e il Pian della Casa e 350 metri dopo tale bivio si può parcheggiare in uno slargo sulla sinistra, subito prima di giungere al parcheggio a pagamento e pochissimi metri prima del ponte sul torrente Gesso. In questo caso, non trovando posto, ho dovuto lasciare la macchina nel parcheggio a pagamento, comunque non molto caro (3 Euro al giorno).

Percorso a piedi: dal parcheggio si prosegue sulla sterrata per Rifugio Valasco e dopo 900 metri circa la si lascia per il sentiero che continua dritto a sinistra, evitando così i tornanti della strada. Dopo altri 900 metri ci ritroviamo brevemente sulla strada, per imboccare quindi una nuova scorciatoia, un poco più corta della precedente, poco dopo la quale notiamo a destra il bivio per la Valmiana, che trascuriamo per proseguire dritti sulla sterrata, orma alle porte del Pian del Valasco. Pochi metri dopo ammiriamo sulla sinistra una bella cascata nel torrente e, quindi, subito dopo, imbocchiamo il bivio sulla sinistra che attraversa il torrente su un ponte e, quindi, giunge ad un bivacco in lamiera.
Il sentiero prosegue quindi pressochè in piano in direzione sud, mantenendosi al margine sinistro di una zona acquitrinosa. Passata tale zona il sentiero diventa più evidente ed inizia a salire a tornanti con una traccia sempre chiara e segnata con ometti, ma, indubbiamente non è larghissima e comodissima. Più in alto troviamo poi un paio di canalini rocciosi dove può essere necessario usare le mani, per poi affrontare una zona meno ripida con la quale arriviamo al Lago di Valcuca. Costeggiamo quindi il lago sulla sponda sinistra e seguendo gli ometti di pietra risaliamo una pietraia in un canalino dove è comunque presente anche una traccia che facilita il percorso.
Al termine del canalino ci manteniamo sulla destra, seguendo una traccia che evita le pietraie e sale su rocce miste ad erba in direzione sud; arrivati quindi in cima al pendio ci troviamo su una vasta conca di pietraie, dove dobbiamo dirigerci, guidati dagli ometti, verso sinistra (est). Nel tratto successivo superiamo quindi vari ripiani rocciosi, dove è difficile comunque seguire gli ometti non essendo presente una vera e propria traccia. Sbuchiamo quindi, sempre mantenendo direzione est, su una ripida e mobile pietraia che dobbiamo risalire su vaga traccia, aiutati nella direzione anche da un paletto di legno visibile a distanza. Giunti al paletto siamo ormai al termine della pietraia ed imbocchiamo quindi a sinistra una ripida cengia di erba e rocce, seguendo sempre gli ometti, immettendoci così sui ripidi prati che dobbiamo risalire per giungere poi ad un colletto roccioso a 2600 circa. La risalita dei prati presenta in particolare un ripido e breve canalino di erba e roccia con un passaggio un poco delicato, direi di II grado (non escludo si possa passare meglio a sinistra dello stesso, ma non ci ho provato). Passato il canalino giungiamo quindi ad un colletto su una cresta rocciosa, dal quale ci dirigiamo a sinistra per giungere alla base del ripido pendio che sostiene la prima vetta, segnata in cima da un grosso ometto. Da qui si sale con attenzione il ripido canalino che porta in cima e, dopo, si continua su cresta più pianeggiante, ma più esposta, fino ad una seconda vetta, dalla quale si scende ad un intaglio e si risale alla croce. Il ritorno avviene per la stessa via.

Conclusioni: gita effettuabile anche in mezza giornata, meglio al mattino comunque, date le non trascurabili possibilità di perdere la traccia, specie se non si è dotati di GPS. Per il resto bello il Lago di Valcuca, anche se non certo il più bello della zona, e interessante la crestina finale in ambiente assai selvaggio e severo. Escursione comunque a mio parere non bella quanto le altre effettuabili in zona, per esempio ai Laghi Fremamorta, Valscura e Claus, nonché al Passo del Prefouns e alle cime circostanti.

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Sterrata per il Valasco con Rocca San Giovanni a sinistra e Claus sullo sfondo

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Cascata sotto il Pian del Valasco

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Torrente Gesso presso ponte

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Ponte e torrente Gesso

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Torrente Gesso dal ponte

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Prati sotto Rocca San Giovanni e Claus sullo sfondo

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Pian del Valasco sotto Monte Matto nelle nuvole

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Canalino roccioso nel sentiero per il Lago Valcuca

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Acque trasparenti Lago Valcuca

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Parte sinistra Lago Valcuca

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Lago di Valcuca vista verticale

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Acque trasparenti Lago Valcuca

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Masso e Lago Valcuca

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Lago e Cima Valcuca

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Lago Valcuca da sopra

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Lago Valcuca da sopra

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Lago Valcuca da sopra più da lontano

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Pietraie sopra il Lago di Valcuca

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Pozza d'acqua in pietraie sopra Lago Valcuca

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Risalti rocciosi e pietraie verso la Rocca San Giovanni

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Cresta dentellata salendo alla Rocca San Giovanni

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Cresta dentellata salendo alla Rocca San Giovanni più da vicino

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Risalti rocciosi salendo alla Rocca San Giovanni

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Ultime pietraie verso la Rocca San Giovanni

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Lago di Valcuca dalle pietraie sotto la Rocca San Giovanni

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Palo segnavia in pietraie verso Rocca San Giovanni

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Canalino ad inizio pareti Rocca San Giovanni

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Canalino ad inizio pareti Rocca San Giovanni più da vicino

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Lago Valcuca e Rifugio Valasco salendo alla Rocca San Giovanni

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Primo piano Lago Valcuca salendo alla Rocca San Giovanni

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Ripidi prati sommitali Rocca San Giovanni

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Cresta sommitale verso sud Rocca San Giovanni

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Cresta sommitale verso sud Rocca San Giovanni

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Anticima Rocca San Giovanni con cima sullo sfondo quasi invisibile

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Anticima Rocca San Giovanni con croce di vetta che spunta dietro

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Cresta sommitale verso sud Rocca San Giovanni

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Spunzone in cresta sommitale verso sud Rocca San Giovanni

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Ripido canalino erboso verso anticima Rocca San Giovanni

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Seconda anticima e vetta Rocca San Giovanni da prima anticima

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Seconda anticima e vetta Rocca San Giovanni da prima anticima più da vicino

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Cresta percorsa da prima anticima Rocca San Giovanni

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Seconda anticima e vetta Rocca San Giovanni andandovi

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Seconda anticima e vetta Rocca San Giovanni andandovi più da vicino

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Primo piano vetta Rocca San Giovanni da seconda anticima

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Primo piano vetta Rocca San Giovanni da seconda anticima

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Canalino di possibile discesa verso il Gias delle Mosche

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Anticime Rocca San Giovanni dalla vetta

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Argentera dalla Rocca San Giovanni

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Croce vetta Rocca San Giovanni con Asta Soprana sullo sfondo

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Croce vetta Rocca San Giovanni con Asta Soprana sullo sfondo più da vicino

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Lago di Valcuca da cresta sommitale Rocca San Giovanni

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Seconda anticima Rocca San Giovanni e vetta tornando alla prima

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Cresta verso sud da prima anticima Rocca San Giovanni

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Ripido canalino erboso verso anticima Rocca San Giovanni

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Cresta sommitale verso sud Rocca San Giovanni

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Passaggio chiave nei ripidi prati verso la Rocca San Giovanni

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Traccia nei ripidi prati per la Rocca San Giovanni

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Lago Valcuca e Rifugio Valasco scendendo dalla Rocca San Giovanni più da vicino

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Pozza d'acqua in pietraia scendendo al Lago Valcuca

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Lago Valcuca arrivandovi più da vicino

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Acque Lago Valcuca

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Canalino scendendo verso il Valasco

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Bivacco in lamiera presso il Valasco
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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