), parto da Casterino verso le 8,00 , con una temperatura di 6° 
. Il giro che ho in mente è molto facile , comunque già al ponte presso il parcheggio c' è una freccia indicatrice . Il fondovalle è all' ombra ma le cime intorno sono già soleggiate .
Incontro subito un bivio con paline indicatrici e procedo dritto perchè quella a destra è la strada da cui tornerò . Il tracciato procede nel bosco di conifere su ampia sterrata , che sale ripidamente anche con qualche tratto lastricato .
Sono comunque evidenti alcuni tagli che permettono di addentrarsi un po' meglio nella pineta . Il terreno è piuttosto secco e ci sono pochi funghi , piccoli e poco appetitosi . Guadagnando velocemente quota si esce dal bosco e si comincia a vedere intorno qualche bel monte , come il Bego
o come la massiccia Cima Scandeiera .
Supero una bergerie abitata e sono ormai vicino alla Baisse de Peyrefique ( 2026 m.) , dove il sole comincia a scaldarmi . Intorno alla dorsale pullulano i bunker dell' ultima guerra .
Mentre salgo ancora verso i ruderi delle casermette sovrastanti , la vista si apre sempre di più sulla Rocca dell'Abisso
e verso le alte cime che contornano la più lontana Valmasque .
Salendo incrocio un grosso gregge di ovini , con pastore e 5 o 6 cagnoni al seguito . Per fortuna non sono particolarmente aggressivi e si limitano ad abbaiare un po' ...
Subito dopo arrivo alla panoramica anticima dello Chajol , con ometto di pietre
e , salendo la bella dorsale ,
giungo sulla vera vetta dello Chajol ( 2283 m.), abbellita da un ripetitore
Da quassù i panorami sono notevoli , verso il Bego ,
verso il Colle di Tenda e le Liguri
e verso l' opposto versante dello Chajol che scende in maniera aspra verso la Baisse d'Ourne .
Dopo una breve sosta , scendo appunto questo pietroso crinale lungo una traccia piuttosto evidente , passando accanto a diverse grandi guglie rocciose di aspetto caratteristico
Nella parete c' è anche quello sembra
un grande arco di pietra , ma non sono riuscito a trovare l'angolazione giusta per osservarlo bene ...
Da questa parte in effetti lo Chajol ha un aspetto molto più selvaggio rispetto a quella di salita .
Arrivato alla Baisse D' Ourne ( 2039 m.) , ritrovo la sterrata ed imbocco il ramo di destra ( quello di sinistra scende a Tenda ) . La strada passa accanto al modesto Mont Ourne ed io ne raggiungo l' anonima cima ( 2120 m.) con una veloce deviazione . Ad ogni modo , bei panorami verso est , con le Liguri in evidenza .
Tornando sulla carrareccia , raggiungo subito un bivio . A sinistra si va al forte sotterraneo ed a destra al Mont Agnelino . Io vado a sinistra ed utilizzerò l' altra strada per il ritorno . Arrivo all' ingresso del forte
ed entro all' interno esplorando le prime sale , dove arriva ancora la luce esterna . Tutto pare ancora in buone condizioni e facilmente visitabile ( con torce ) .
Con un ripido ma brevissimo sentiero mi ricongiungo con la sterrata principale . Dal soprastante cocuzzolo , belle visuali sul Mont Ourne , con annessa frana ,
e sul sottostante ameno vallone di Casterino .
In pochi minuti si arriva poi alla vetta del Mont Agnelino ( 2201 m. ) , raggiungibile con brevissima deviazione indicata da freccia .
I panorami sono più o meno gli stessi delle altre cime . Di nuovo c' è solo uno scenografico mare di nuvole basse che sta tracimando dal Colle di Tenda
.
Il mio giro sarebbe terminato , però ...
poco più avanti , sulla dorsale leggermente digradante , vedo un cucuzzolo con un pilastro in vetta 
Come resistere 
La sterrata termina poco dopo l' Agnelino , ma il sentiero continua in discesa per poi risalire su questo rilievo che scoprirò essere la Cime du Pretre ( 2140 m. ) . In vetta in effetti c' è un malconcio pilastrino di cemento con rudimentale tavola orientativa in pietra .
Stavolta il giro è davvero finito e posso tornare indietro , passando accanto alle 4 postazioni esterne di artiglieria del forte sotterraneo .
Torno ai prati della Baisse d' Ourne , dove riesco finalmente a fotografare una delle tante marmotte fischianti .
Un' ultima occhiata all' aspro versante est dello Chajol
e poi imbocco il sentiero tra l' erba , che scende direttamente verso il fondovalle .
Entro nel bosco seguendo le tante tacche gialle ed arrivo ad un punto panoramico su Casterino ,
dopodichè proseguo la discesa fino a raggiungere il fondovalle poco a sud di Casterino e quindi il parcheggio .
Bell' anello fatto in un' ottima giornata di sole . Sono stati quasi 16 km di percorso per un dislivello totale di poco superiore ai 1000 metri .
). E' stato comunque un buon allenamento. Arrrivati all'auto si è messo a piovere, ma quello che volevamo fare lo abbiamo fatto 
.
Grazie , steop . Se ti ricordi , questo è il giro che ti volevo far fare un paio di mesi fa ... 
. Invece c'eri appena stato ... 
Pure io avevo dubbi sulla cresta dopo il Chajol , che invece è fattibilissima , al massimo può definirsi EE . La traccia è evidente , c'è solo da fare attenzione a non scivolare sulle tante pietre ... In basso addirittura c'è un punto dove devono aver pascolato a lungo le pecore o altre bestie , perchè avevano spianato tutto ... C' era proprio una strana e lunga fascia di terreno completamente diserbata ! Mi ha fatto addirittura pensare ad un accenno di frana ... 
, però dall'alto nell'erba si vede un'evidente traccia che scende nel pratone sino a diventare più visibile e a mostrare i primi segnavia gialli . Dopo è facile , anche se in basso è parecchio rovinato .
ad esempio la Rocca dell'Abisso (è una roba fattibile?) mi ispira molto, non foss'altro per il nome...............per non parlare della Valle delle Meraviglie..... 
