Cima del Gelas

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soundofsilence
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Cima del Gelas

Post by soundofsilence »

Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... /Gelas.htm

Giovedì 27-8-2020: Madone de Fenestre (1920) – Lac de Fenestre (2265) – Collet du Lac de Fenestre (2430) – Lac Mort (2530) – Lac Blanc (2655) – Terrasse du Gelas (2945) – Cima dei Gelas (3145) – Terrasse du Gelas (2945) – Lac Cabret (2540) – Lac Balaour (2350) – Madone de Fenestre (1920).

Partecipanti: Maury76 e soundofsilence.

Lunghezza: 12,8 km. circa, ma da tenere conto che il ritorno richiede molto più tempo di quanto si possa prevedere, dato il terreno a tratti difficile e l’assenza di traccia.

Dislivello: 1270 m. circa.

Difficoltà: Dalla Madone de Fenestre al Lac Blanc E, poi la pietraia diventa a tratti ripida, specie dopo la Terrasse du Gelas e può giustificare un EE, seppur facile, in quanto sempre con sentiero riconoscibile e mai troppo ripido. Il canale e la salita successiva alla vetta sono normalmente valutati F+, io sarei più per una valutazione PD, che mi sembra ci sia una discreta differenza a confronto di un F+ come quello della Paur per esempio. Il canale presenta vari saltini tra il I e il II grado, ma la parte più difficile resta quella che si deve effettuare a destra del canale, dove si risale paretina tra il I e il II grado, ma piuttosto esposta e delicata con appigli e appoggi non proprio evidentissimi. Altro passaggio chiave alla forcella dove si deve risalire una fessura perlomeno di III, aiutati da una fettuccia di sosta, non abbastanza lunga però, passaggio che in discesa ci ha consigliato di usare un cordino in doppia; vi è altresì da dire che il passaggio in questione può essere evitato passandovi a sinistra, dove la roccia è più gradinata, ma anche decisamente più esposta. La parte finale quindi è più semplice, ma è comunque esposta e richiede sempre di usare le mani. Il ritorno per visitare i laghi è tutto EE fino al Lac Balaour in quanto privo di sentiero e presenta un paio di canalini e qualche altro punto che merita la valutazione F, essendovi vari passaggi di almeno I grado, alcuni scomodi e instabili; non è detto che i predetti canalini non siano evitabili però seguendo una traccia omettata sulla destra, ma noi abbiamo preferito comunque cercare di visitare tutti i laghi e questo può comportare appunto qualche passaggio più ostico. Dopo i Laghi troviamo poi un sentiero senza difficoltà fino alla Madone e quindi E.

Percorso in macchina: da Genova a Ventimiglia sulla A10, quindi si passa il confine sempre in autostrada (A8) e si continua fino all’uscita 52, Nice-Saint-Isidore (indicazioni, in verde che in Francia, al contrario dell’Italia non indica le autostrade, anche per Grenoble e Digne). Usciti dall’autostrada alla rotonda prendiamo subito a destra seguendo i cartelli verdi per Digne e Grenoble, e proseguiamo dritti sulla D6202 a destra del Fiume Var fino a Saint-Martin-du-Var e quindi a Le-Plan-du-Var, dove, a una rotonda subito dopo un ponte, prendiamo a destra per Lantosque, Roquebilliere e Vallèe de la Vesubie. Procediamo quindi sulla D2565 fino a Saint-Martin-de-Vesubie, dove imbocchiamo a destra il bivio segnalato per la Madone de Fenestre, che raggiungiamo in 11 Km e ivi parcheggiamo.

Percorso a piedi: dal parcheggio si prende il sentiero sulla sinistra pochi metri sopra la Madone de Fenestre, con indicazioni per il Col de Fenestre. Il sentiero sale moderatamente e dopo 1 Km. supera un guado, per poi giungere, dopo ulteriori 600 metri, al bivio per il Colle della Finestra, che imbocchiamo a sinistra. Giunti al Lac de Fenestre, imbocchiamo un sentierino a destra, che in poco meno di 300 metri, più o meno in piano, ci riporta sul sentiero abbandonato al bivio, che riprendiamo a seguire fino a giungere, a quota 2430 circa, al Collet du Lac de Fenestre, dal quale continuiamo pressochè in piano per un centinaio di metri, dove deviamo a destra su un rupe per avere un punto di vista su un laghetto sottostante, dopodichè torniamo sul sentiero e riprendiamo a salire. Poco più avanti, affacciandoci verso destra, possiamo poi avere belle viste sui Lacs Balaour da cui passeremo più avanti e, poco dopo, arriviamo al Lac Mort, attualmente asciutto, ma riconoscibile per una conca di rocce più scure. Dal Lac Mort continuiamo quindi su pietraia, ma con sentiero ben tracciato, incontrando prima un laghetto sulla destra e poi trovando, a quota 2620, il bivio a sinistra per il Colle Saint-Robert, indicato da una freccia gialla, che ignoriamo per continuare verso destra e giungere in poco più di 200 metri al Lac Blanc. Contorniamo quindi il Lac Blanc sulla destra e iniziamo a salire verso nord-est sul ciglio della pietraia, guidati da grossi ometti. A quota 2945 circa giungiamo quindi ad una zona pianeggiante, chiamata la Terrasse du Gelas, dove troviamo anche un paio di pozze d’acqua. Dalle pozze prendiamo quindi il crinale di pietraia sulla destra, sempre seguendo gli ometti, e, dopo centocinquanta metri circa (quota 2970 circa), ci troviamo di fronte al canale (nelle pareti a sinistra) che dobbiamo salire. Pieghiamo quindi a sinistra, cercando di scendere il meno possibile e, sempre seguendo gli ometti, arriviamo all’imboccatura del canale. Iniziamo quindi a salire il canale arrivando ad un primo salto con una scritta rossa, che superiamo più agevolmente a sinistra. Dopo una trentina di metri di canale, a quota 3045 circa, ci troviamo di fronte ad un salto decisamente ostico nel canale e prendiamo quindi a destra, salendo le rocce con passi I e II, tenendoci preferibilmente più a destra nella prima parte per poi piegare a sinistra e ritornare nel canale appena possibile (dopo una ventina di metri e a quota 3065 circa). Saliamo quindi il canale più facilmente, ma con ancora alcuni salti di II, non esposti però. Giungiamo quindi ad una forcella dove dobbiamo prendere a destra una liscia fessura che si supera anche con l’aiuto di una fettuccia (possibile in discesa inserirvi una corda in doppia, dovrebbero bastare un 5-6 metri di corda). Passato questo punto chiave si sale più facilmente fino in vetta, ma sempre con attenzione all’esposizione. Il ritorno avviene sulla stessa via fino a dove il sentiero inizia scendere dopo la Terrasse du Gelas (quota 2920 circa): qui prendiamo a sinistra seguendo altri ometti sul fondo della pietraia. Scendiamo quindi tenendoci più o meno al centro della vallata e soprattutto seguendo la conformazione del terreno e, dopo 350 metri (quota 2820 circa), in corrispondenza di un grosso ometto, scendiamo un canale piuttosto impegnativo e scivoloso. Continuiamo quindi a scendere seguendo la conformazione della valle e affrontando alcuni altri salti non facili, per arrivare quindi a quota 2600 circa, ad un primo laghetto. Da qui, proseguendo dritti, o leggermente a sinistra, per altri 300 metri, giungiamo sopra al Lac Cabret. Da qui pieghiamo decisamente a destra, cercando di dirigerci verso il più in alto dei Laghi Balaour che abbiamo iniziato a scorgere. La discesa avviene a vista, ma si incontrano comunque anche degli ometti che si possono parzialmente seguire. Giunti al lago lo costeggiamo a sinistra e ne seguiamo l’emissario, per poi deviare verso destra e raggiungere un laghetto con zolle, visitato il quale torniamo a seguire l’emisssario, giungendo ad un nuovo laghetto. Da questo laghetto pieghiamo a sinistra per circa 150 metri, giungendo ad un nuovo laghetto con zolle, dal quale ritorniamo sulla destra giungendo all’ultimo Lac Balaour, che costeggiamo a destra. Da qui in poi seguiamo una chiara traccia e gli ometti che la indicano, fino a giungere a fondovalle a quota 2120 circa. Qui dobbiamo guadare il Vesubie sulla sinistra e imboccare il sentiero segnato proveniente dal Pas du Mont Colomb, con il quale scendiamo fino ad un primo ponticello, dopo il quale troviamo il bivio per la Baisse des 5 lacs, che lasciamo sulla sinistra e giungiamo in pochi metri ad un secondo ponte, e quindi ad un bivio nei pressi di un terzo, dopo ulteriori 150 metri. Qui imbocchiamo il ponte a destra, che ci permette di attraversare il Vesubie, e risaliamo una trentina di metri fino alla Madone de Fenestre dove abbiamo lasciato la macchina.

Conclusioni: per me che le vette prestigiose non dicono molto, così come superare le difficoltà non dà grande soddisfazione, mentre sono affascinato solo dalla bellezza della natura, non posso dire che sia una gita che mi ha entusiasmato, il panorama di vetta è comunque bello, impreziosito anche dal Lac Long, ma la cosa che ho preferito sono i laghi del ritorno, alcuni veramente suggestivi. Con ciò non voglio dire non sia una bella gita, ma non certo tra le mie preferite.

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Cima Saint-Robert e Gelas dalla Madone de Fenestre

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Madone de Fenestre

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Madone de Fenestre da sopra

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Cima Saint-Robert e Gelas salendo dalla Madone de Fenestre

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Cayre de la Madone salendo a Lac Fenestre

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Cima di Finestra e Saint-Robert sopra Lac Fenestre

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Mont Ponset dietro Cayres Barel e de la Madone

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Laghetto con scogli e Mont Ponset

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Cayre de la Madone primo piano salendo al Lac Mort

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Laghetto con scogli salendo al Lac Mort primo piano

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Mont Ponset salendo al Lac Mort

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Lac Balaour superiore vista parziale dall'alto

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Lac Balaour e Cayre de la Madone salendo al Lac Mort

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Laghi Balaour e Mont Ponset salendo al Lac Mort più da vicino

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Laghi Balaour salendo al Lac Mort

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Lac Mort in secca più da lontano

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Serie di pozze e Monte Ponset salendo al Lac Blanc

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Laghetto da sopra andando al Lac Blanc

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Freccia gialla indica bivio per Saint-Robert

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Cima Saint-Robert dal bivio

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Sentiero verso Lac Blanc

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Lac Blanc vista parziale dalla sponda

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Lac Blanc e Cima Saint-Robert vista parziale

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Due femmine di stambecco spuntano da sopra roccia

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Lac Blanc e Cima Saint-Robert

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Gelas salendo alla Terrasse

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Lac Blanc e Cima Saint-Robert più da lontano

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Lac Blanc dall'alto

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Lagarot alla Terrasse e Balcone del Gelas

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Lagarot alla Terrasse du Gelas da sopra

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Terrasse du Gelas da sopra

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Maledia Clapier Chamineye e Bego salendo dalla Terrasse

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Canale via normale tra le due Cime del Gelas

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Canale via normale Gelas

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Inizio canale via normale Gelas

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Primo salto in canale via normale Gelas

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Maury salendo canale via normale Gelas

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Maury arrampica in canale via normale Gelas

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Persona in discesa su forcella canale via normale Gelas

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Forcella canale Gelas da sopra

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Lac Blanc e Lac Balaour salendo al Gelas più da vicino

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Clapier Chamineye Bego e Grand Capelet sopra Lac Long salendo al Gelas

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Lac Long salendo al Gelas

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Croce e Madonna in vetta Gelas

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Clapier Chamineye Bego e Grand Capelet sopra Lac Long dal Gelas

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Lac Long dal Gelas

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Croce di vetta Gelas e Lac Long

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Croce vetta Gelas e vista verso mare

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Argentera e Monviso dal Gelas

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Croce vetta Gelas e vista verso mare più da vicino

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Madonnina e croce vetta Gelas con vista verso mare

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Cresta sommitale Gelas e vista verso il mare

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Argentera e Monviso dal Gelas

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Clapier Chamineye Bego e Grand Capelet sopra Lac Long dal Gelas

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Croce vetta Gelas e Mont Ponset

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Lac Blanc scendendo a forcella canale Gelas

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Lac Long sotto Chamineye Bego e Grand Capelet scendendo dal Gelas

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Canale Gelas dalla forcella

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Maledia e Clapier da canale Gelas

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Pozza in Terrasse du Gelas più da vicino

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Canale disceso andando verso Laghi Balaour

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Doppio laghetto scendendovi con Cayre de la Madone sullo sfondo

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Picco roccioso guardando indietro scendendo a Laghi Balaour più da vicino

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Lac Cabret e Cayre de la Madone

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Lac Cabret e Mont Ponset

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Lac Cabret e Mont Ponset più da vicino

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Lago Balaour superiore scendendovi più da vicino

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Lago Balaour superiore scendendovi

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Laghi Balaour scendendovi

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Lago Balaour superiore scendendovi più da vicino

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Lago Balaour superiore dalla sponda

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Cayre de la Madone spunta scendendo ai Lacs Balaour

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Laghetto con zolle e Cayre de la Madone che spunta

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Laghetto con zolle e Cayre de la Madone che spunta più da vicino

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Laghetto con zolle e Mont Ponset

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Laghetto con zolle e Cima Saint-Robert

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Laghetto con zolle e Mont Ponset più da lontano

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Laghetti in torrente e Cayre de la Madone andando al Lac Balaour

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Primo piano libellula andando al Lac Balaour

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Laghetti in torrente e Cayre de la Madone andando al Lac Balaour primo piano

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Laghetti in torrente e Cayre de la Madone andando al Lac Balaour primo piano

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Laghetto con zolle presso Lac Balour e Mont Ponset più da vicino

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Laghetto con zolle presso Lac Balour con Mont Ponset riflesso

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Immissario Lac Balaour e Cayre de la Madone

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Isolotto in Lac Balaour e Cayre de la Madone

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Lac Balaour e Cayre de la Madone più da vicino

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Lac Balaour con Saint-Robert e Gelas sullo sfondo più da lontano

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Primo piano Cayre de la Madone scendendo alla Madone de Fenestre

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Torrente in gola da ponticello scendendo a Madone Fenestre

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Madone de Fenestre
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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