) . La novità mi attrae , anche perchè nelle Liguri mi sono rimasti davvero pochi stimoli ... 
Così , il 16 agosto arriviamo intorno alle 8,30 in quel di Le Boreon , dopo aver attraversato l' alta valle della Vesubie , che porta ancora molti evidenti segni della drammatica alluvione del 2020 . 
Parcheggiamo qualche centinaio di metri prima dell' ultimo grande posteggio perchè la strada è decisamente malconcia ( 1640 m. ) . La scarpinata inizia intorno alle 8,45 , siamo all' ombra e fa freschino , tanto che dopo un po' dobbiamo indossare la felpa . L' idea è quella di raggiungere il Rifugio Cogourde e da lì , tramite uno dei 4 possibili percorsi non segnati , salire ai Laghi Bessons , zona piuttosto selvaggia e non molto frequentata . Ratasuita ha il gps , io sono riuscito a stamparmi una mappetta OSM per avere un' idea dei tracciati . Ci avviamo quindi lungo il bel sentiero segnato che conduce verso il rifugio , tenendosi spesso vicino al torrente . 
Una volta raggiunta la sponda soleggiata possiamo levarci le maglie mentre saliamo facilmente lungo il percorso segnato . Ad un certo punto troviamo degli ometti a sinistra che indicano una traccia : è quella da cui scenderemo . Poco dopo arriviamo ad una radura dove c'è il bivio per il Lago Trecolpas e ci sono anche i ruderi di una vecchia grange abbandonata .
Ancora un po' di salita ed arriviamo al bel Rifugio Cogourde ( 2100 m.) , dove facciamo una sosta . La giornata è magnifica .
Proseguiamo nel vallone su tracce evidenti , verso la testata .
Passiamo accanto ad una cascatella un po' moscia e poi , salendo per prati , arriviamo al piccolo Lago delle Sagne , piuttosto povero di acque , dominato dalla massiccia mole della Cime de Cogourde .
Qui Ratasuira propone di fare il sentiero che sale direttamente per erba e rocce il ripido pendio a sinistra del laghetto , puntando a sinistra della cima centrale della foto , la Tete des Lacs Bessons .
A lui risulta che sia un percorso più frequentato e segnato di quello alternativo , che sale un po' più avanti e punta a destra della Tete des lacs Bessons . Io , che lo ho già eletto all' unanimità capogita
, naturalmente non faccio obiezioni e mi accodo . La traccia è spesso ripida ma abbastanza visibile , anche grazie ai molti ometti ( forse pure troppi ). Alle spalle si vede il Lago delle Sagne ed anche il lago Trecolpas . Su tutto domina la Cime de Cogourde . 
Tenendo sempre d'occhio gli ometti saliamo lentamente verso il crinale che sembra non arrivare mai . Incominciano a vedersi bene i monti che sovrastano i laghi , La Tete de la Rovina ( credo ) e la Tete des Lacs Bessons .
Arriviamo così ad un primo laghetto tra le rocce del canalone
seguito poco dopo da un secondo piccolo specchio dì acqua .
La salita sta per terminare . Arriviamo così al punto di scollinamento , dove ci troviamo davanti uno stambecco tutt'altro che timido . Rimane tranquillamente al suo posto mentre noi lo fotografiamo da pochi passi .
In contemporanea ci appare anche uno dei Laghi Bessons , quello centrale . Finalmente siamo arrivati alla meta e ci troviamo a circa 2570 metri di altezza !
Ci spostiamo a destra , a sovrastare il terzo lago , il più piccolo , per fotografarli tutti d' infilata .
Siamo poco sotto alla Tete des Lacs Bessons ( 2677 m.) ed io faccio un pensierino a raggiungerla , saranno un centinaio di metri dislivello ed una crestina non molto impegnativi ... Però alla fine rinuncio anche perchè non è proprio presto . E' l' una meno un quarto e noi dobbiamo ancora fare un bel po' di foto ai laghi e mangiare . E poi la via del ritorno non è corta , anche per il lungo viaggio in auto con l' incognita traffico . Ci mettiamo quindi a costeggiare i laghi facendo foto a volontà .
Ci piazziamo a mangiare in un posto un po' riparato dal venticello fresco che si è alzato . In zona c'è anche un piccolo gruppo di 3 o 4 francesi . Dopo la pappa e l'album fotografico di rito decidiamo di iniziare la discesa , anche perchè il tempo sta un po' cambiando , con l' arrivo di un bel po' di nuvoloni , fortunatamente innocui . Si scende seguendo i consueti ometti lungo una traccia piuttosto evidente che passa nel vallone percorso dell' emissario dei laghi .
Il primo tratto è ripido ma non difficile , poi spiana un po' lungo il ruscello , sovrastato da varie montagne tra le quali svetta la Cime de Baissette .
Si perviene poi al bosco di conifere , zona in cui il tracciato torna ripido e pure abbastanza dissestato . La discesa è lunghetta ma poi si arriva al sentiero principale di fondovalle , proprio da quegli ometti di pietre che avevamo visto al mattino
. Manca ancora un bel pezzo di discesa ma oramai è facille , nonostante una bella mandria di bovini cerchi di bloccarci la strada ...
Arriviamo infine alla macchina , stanchi ma soddisfatti , dopo un bel giro che mi risulta di quasi 13,5 km per un dislivello di un migliaio di metri abbondante .
Anche il viaggio di ritorno in auto sarà senza particolare traffico , ma arriveremo comunque a casa dopo le 19 . Un grazie a Ratasuira è doveroso , per aver fatto da guida e pure per aver guidato la macchina ... 
, Little . 
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