Mi dirigo nel Ponente più estremo perchè di solito lì il meteo è un po' migliore . Devo scegliere tra il sentiero del Beodo di Bordighera con annesso Monte Nero oppure un impegnativo anello sopra Montecarlo . Lungo l' autostrada opto per quest' ultimo , vedendo qualche raggio di sole in lontananza ... Esco dall' autostrada a Roquebrune e scendo verso Monaco sulla Moyenne Corniche procedendo verso Cap d' Ail . Purtroppo faccio parecchia confusione 
e perdo tempo prima di identificare la zona da cui vorrei partire , l'incrocio tra la Corniche e Avenue De Gaulle . Quando la riconosco purtroppo ho difficoltà con i parcheggi .... 
Alla fine decido di salire un po' di quota lungo la strada dipartimentale 37 per La Tourbie , dove trovo finalmente uno slargo per lasciare l' auto . Questo mi costringerà ad affrontare una maggiore salita al ritorno .... 
Per lo meno il posteggio è vicino al punto da cui si stacca il sentiero contrassegnato dalla palina " Chemin romain " , che devo seguire verso la Tete de Chien . 
Il percorso sale con lunghi tornanti tra la macchia mediterranea incrociando un paio di volte l' asfalto , sotto un tiepido sole che mi convince presto a restare in maniche corte . Il tracciato è facile e ben indicato e sale verso la mia prima meta passando accanto alle pareti da arrampicata , con discrete visuali verso Cap Ferrat . 
In cima c' è uno spiazzo roccioso , molto panoramico anche a levante , con bei panorami sulla tentacolare Montecarlo , proprio sotto di me
e sulla soprastante fortificazione ottocentesca ( chiusa al pubblico - 573 m. ) .
Aggirando la fortezza , si hanno poi altre belle visuali verso la bastionata de La Simboula ( prossima destinazione ) e la Rocca di Monaco .
Siccome il sentiero di crinale tra il forte e La Tourbie mi pare un po' infrascato , raggiungo il vicino paese su asfalto e passo accanto al celebre Trofeo delle Alpi , monumento fatto costruire da Augusto per celebrare la definitiva sottomissione delle tribù galliche . Il sito però oggi è chiuso , comunque l' avevo già visitato in passato .
Attraversato rapidamente il centro del villaggio medievale , arrivo sulla Route de Nice che seguo per pochi metri . Sulla destra trovo infatti una palina che indica la deviazione per la Cime de La Forna e La Simboula . Dopo un breve tratto di asfalto la via si riduce a sentiero che risale la breve ma panoramica dorsale per la Cime de La Forna ( 621 m. ) .
La giornata è così così , con il sole che va e viene nel cielo velato , però è sempre calda e senza vento .
Seguendo le paline , proseguo sul facile tratto dell' altipiano lungo una sterrata militare, che poi lascio ( sempre seguendo le indicazioni ) per arrivare alla panoramica sommità de La Simboula ( 668 m. ) , dove si trova una torretta con una bella tavola orientativa . 
Quinci con una breve discesa mi dirigo verso il vicino Fort de La Revere
che raggiungo con una breve risalita su asfalto , dopo aver superato un paio di aree picnic e qualche bel punto panoramico .
Questo è il punto di massima elevazione del mio lungo giro ( 694 m. ) e mi ci fermo a sgranocchiare qualcosa , approfittando di una panca soleggiata vicino alla tavola orientativa .
Dallo spiazzo dietro al forte , poi , mi godrò alcune ottime visuali anche verso le Marittime innevate , oltre che un bello scorcio con La Simboula e le Tete de Chien .
Dal forte , che è raggiungibile in auto , scendo un po' su asfalto ed un po' su sentiero indicato da paline , verso il Col d' Eze ( 507 m. ) . All' incrocio prendo a destra su Avenue des Diables Blues ( verso Nizza ) e dopo 300 metri a sinistra c' è un' evidente sterrata con diverse paline . Imbocco la salita per il Mont Bastide , che s'inerpica dolcemente tra la garrigue sino alla panoramica sommità ( 568 m. ) . Arrivato sulla rocciosa cima , scendo sul versante opposto verso Eze con un bel sentiero che offre ottimi scorci dello sperone roccioso su cui sorge il villaggio .
Il sentiero David termina proprio all' imbocco del viadotto sotto Eze , che raggiungo con l' intenzione di salire ancora una volta alle rovine del castello con il giardino botanico .
Purtroppo quando arrivo in cima , scopro che era aperto solo sino alle 12,30 e che oggi non riaprirà ...
Vabbè , tanto ci sono stato altre volte in giornate decisamente migliori .... 
Mi faccio un giretto per i vicoli del caratteristico borgo medievale ( è quasi tutto chiuso ) e poi imbocco il Sentiero Nietzsche , che mi deve condurre giù sino al mare . Chissà perchè , io mi immaginavo che questo famoso tracciato fosse qualcosa di simile alla ancor più nota Scala Fenicia di Capri ... Devo dire che invece è tutt' altro . Decisamente meglio dal punto di vista escursionistico ... In pratica è una semplice mulattiera - sentiero che scende con tratti anche ripidi nella selvatica boscaglia , con solo qualche tratto di vecchi gradini cementati qua e là . Non molto turistico , direi ; anzi , con l' umidità può essere parecchio scivoloso . 
In compenso nella parte inferiore ci sono belle visuali sul mare e sulle rocce soprastanti .
Alla fine arrivo sulla statale costiera , la cosiddetta Bassa Corniche , alle ultime case di Eze Bord de Mar . Per fortuna c'è un piccolo marciapiede che costeggia l' asfalto e così , dopo aver aggirato anche una lunga galleria , arrivo in vista di Cap d' Ail
e mi posso godere anche delle belle visuali delle soprastanti La Simbuola e Tete de Chien nella luce del pomeriggio avanzato .
Alla rotonda in centro a Cap d' Ail inizio a risalire e devo dire che stavolta ho buon naso ad individuare alcune scalinate nascoste che mi permettono di tagliare i tornanti e di raggiungere la Moyenne Corniche , proprio nell'incrocio semaforico in cui comincia la viuzza del Chemin Romain . La risalgo ripidamente tra le casette ed in breve arrivo proprio dove al mattino avevo lasciato la mia auto .
E' stato un anello lungo ed abbastanza faticoso , ma non difficile , dato che il tracciato è sempre segnato molto bene . 
Mi risulta un percorso di 23,5 km per un dislivello di circa 1100 metri totali . In effetti sono partito così tardi che ho finito che era quasi il tramonto ... 
, Walter . La palestra di roccia de La Loubiere era ben frequentata anche quando sono passato io e c'erano parecchie auto parcheggiate nei tornanti più vicini . Nelle giornate migliori il panorama da lassù dev'essere spettacolare ... La Simboula da La Tourbie è una passeggiata , però l'ambiente è molto bello . È una lunga e panoramica bastionata rocciosa ( usata anche a scopi militari ) , in lieve salita dalla Cime de La Forna alla torre panoramica . Però non so se ci si arrampica pure lì . A Gorbio stranamente non sono mai stato ma se non ci sei mai andato ti consiglio Sainte Agnes . Da Genova è una zona lontanuccia ma io a Natale avevo la base ad Imperia .... 
