Gorges du Cians

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soundofsilence
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Gorges du Cians

Post by soundofsilence »

Sul mio sito le foto con didascalia e la traccia GPS: http://www.luoghidasogno.altervista.org ... traversata

Gorges du Cians in traversata

Venerdì 15 Dicembre 2023:Parcheggio bivio Rubi (675) – Tunnel Chabanon (785) – Ciabanon (870) – Petite Clue (965) – Casemate du Raton (1020) – Grande Clue (1040) – Eguilles (1090) – Vallon de Challandre (1095) – Traverses (1140) – Fine Gorges (1230).
Partecipanti: Silvia e soundofsilence.
Lunghezza: 10 Km. circa, più quasi altrettanti in bicicletta per tornare al punto di partenza.
Dislivello: 600 m. circa.
Difficoltà: la strada è T, per turisti, così come dove si passa sulla la vecchia strada (Petite e Grande Clue per esempio, mentre tutte le altre alternative alla strada, discese al torrente e deviazioni in affluenti sono al minimo EE, per escursionisti esperti, ma più frequentemente F, alpinistico facile, per vari passaggi ripidi, esposti e precari, inoltre conviene fare la gita con gli stivali, in quanto alcuni passaggi risultano decisamente più facili, o a volte è l’unica possibilità, passando in acqua. Vi è da dire che comunque tutti i passaggi difficili sono evitabili, anche se comporta perdere alcune delle viste più belle.
Percorso in macchina: da Genova in autostrada A10 fino al confine di Ventimiglia, quindi si continua sull’autostrada francese A8 fino a Nizza, uscita 52, dove si prende per Grenoble e Digne, seguendo lungamente il corso del fiume Var. Seguiamo quindi il fiume Var, e la direzione Grenoble, fino a Touet sur Var, subito dopo il quale, prendiamo a destra per Valberg, Beuil e Gorges du Cians. Seguiamo quindi la nuova strada (D28) e dopo poco meno di 6 Km, troviamo il bivio a sinistra per Rigaud, che ignoriamo, continuando ancora sulla D28, per giungere quindi ad un primo tornante (dopo circa 1,7 Km. dal predetto bivio per Rigaud). Da qui in poi la strada sale ripidamente lasciando il fondovalle e, dopo il secondo tornante, circa 250 metri dopo per l’esattezza, troviamo uno slargo a destra, dove possiamo lasciare il primo mezzo, mentre col secondo (onde effettuare la traversata come abbiamo fatto noi), occorre proseguire ancora per quasi 10 Km, fino a quando le rocce rosse finiscono, ed un cartello sulla sinistra indica l’inizio (per chi viene nell’altro senso) delle Gorges du Cians, tale cartello si trova comunque poco meno di 1 Km. dopo il Tunnel des Traverses.
Percorso a piedi: Noi siamo partiti dal basso, ma se si vuole risparmiare carburante può convenire partire dall’alto ed effettuare la gita in discesa. In ogni caso, dal parcheggio basso si sale su asfalto, giungendo dopo poco meno di 500 metri, al bivio a sinistra per la località Rubi, che ignoriamo, continuando sulla strada principale. Continuiamo quindi sulla strada, volendo in qualche punto, si può scavalcare il guardrail per vedere meglio il torrente, anche se di solito non fa molta differenza, fino a giungere ad un primo breve tunnel (tunnel Chabanon) che, volendo, può essere evitato tramite una cengia erbosa all’esterno, che però presenta un breve passo esposto ed è anche un poco infrascata. Passato quindi il tunnel proseguiamo ancora su asfalto e, dopo poco più di un Km, troviamo a sinistra il bivio su sentiero, chiuso da una transenna, che va verso Rubi e la Tete de Rigaud, ma noi continuiamo ancora dritti su asfalto. Poco dopo troviamo il secondo tunnel (tunnel du Ciabanon), che evitiamo prendendo a destra quello che resta di un vecchio passaggio, attualmente completamente franato, ma comunque percorribile, con attenzione; qui troviamo la prima possibilità di discesa al torrente, cosa che però non ho effettuato perché non mi sembrava ne valesse particolarmente la pena. Continuiamo quindi sulla variante, passando ancora su massi franati e, in breve, torniamo sull’asfalto dopo il tunnel che abbiamo evitato. Poco dopo il tunnel troviamo una seconda possibilità di discesa al torrente, che ignoriamo, giungendo quindi ad un nuovo breve tunnel, che passiamo stavolta sulla strada, essendo impossibile passare all’esterno. Anche dopo questo tunnel troviamo un’ulteriore possibilità di discesa al torrente, anche questa però non l’ho effettuata avendo paura di perdere troppo tempo. Proseguendo quindi su asfalto, 250 metri circa dopo il predetto tunnel, ho scorto nel torrente una bella cascata, alla quale ho deciso di scendere, anche se non è stato facile, dato il terreno assai ripido e franoso per il quale può essere utile, se la si ha, legare una corda al guardrail da usare come corrimano per facilitare soprattutto la discesa. Scesi comunque alla meglio il torrente, lo si percorre fino alla cascata e quindi si ritorna alla strada, che riprendiamo a percorrere in salita. Poco più avanti la strada corre al livello del torrente e, volendo, se ne può percorrere l’alveo, perlomeno a tratti, ma anche qui non l’ho fatto per non perdere troppo tempo in quanto non sembrava la cosa aggiungesse molto. Giungiamo quindi al Tunnel de la Petite Clue, che evitiamo con la vecchia strada a destra, che è chiusa al traffico e anche in stato di abbandono. Durante la variante troviamo prima delle scalette che scendono al torrente, ma in un punto non particolarmente interessante, io sono comunque sceso, ma non visto interessanti possibilità di prosecuzione lungo il torrente. Risalite le scalette arriviamo in breve ad un rifugio dismesso sulla sinistra, quindi continuiamo ancora lungo la Petite Clue, scorgendo una bella cascata nel torrente e, quindi, torniamo sulla strada principale, dove, una esposta scaletta in ferro consente di scendere al torrente. Qui è possibile scendere e percorrere il torrente per circa 300 metri, grazie anche ad una cengia di cemento che corre sulla sinistra dell’alveo, ma anche questa cosa non l’ho fatta, non sapendo a priori che 300 metri dopo ci sarebbe stata la possibilità di risalire, consiglierei quindi di farlo. Dopo questi 300 metri continuiamo ancora su asfalto per altri 500 metri e oltre, giungendo così alla Casemate du Raton, chiusa da una porta blindata sulla sinistra, che ne impedisce la visita. Qui troviamo anche, sempre sulla sinistra, la confluenza della Clue du Raton. Qui è possibile scendere, tramite una scaletta in ferro a servizio di una chiusa, nell’affluente e percorrerne un breve tratto (utili stivali) per giungere in vista di una bella cascata. Torniamo quindi sulla strada e riprendiamo a percorrerla in salita, giungendo quindi, dopo circa 250 metri, ad una scaletta in ferro che scende nel torrente, un po’ infrascata a dire il vero, ma si può percorrere, per risalire quindi pochi metri dopo, superato un piccolo laghetto. In breve giungiamo quindi al Tunnel de la Grande Clue, che evitiamo nuovamente con la vecchia strada, che percorre una gola stretta e suggestiva, oltre la quale ritorniamo sulla strada principale. Proseguendo su asfalto arriviamo quindi al Tunnel des Eguilles, che evitiamo ancora con la vecchia strada. Dopo 100 metri sulla vecchia strada è possibile, e consigliabile, deviare a sinistra per attraversare il tunnel che stiamo evitando (che qui presenta un’interruzione) e inoltrarsi nel Vallon de Challandre, altro affluente del Cians. Qui un sentierino sulla destra consente di iniziare il percorso, per poi guadare subito il torrente scendendo a destra. Da qui il sentierino continua in ripida salita, ma io ho preferito riscendere al torrente e percorrerne un breve tratto per giungere al cospetto di una bella cascata (utili stivali). Giunti alla cascata non si può proseguire oltre e torniamo sui nostri passi alla vecchia strada (potrebbe comunque essere interessante continuare lungo il predetto sentierino per cercare altri punti interessanti del Vallon de Challandre). Ritornati sulla vecchia strada riprendiamo a salire per sbucare quindi nuovamente sulla strada principale, di cui percorriamo poco più di 350 metri, fino al Tunnel des Traverses, dove ancora imbocchiamo a destra la vecchia strada. Dopo poco meno di 300 metri sulla vecchia strada è possibile, e consigliabile, scendere nel torrente e percorrerne un tratto verso valle fino ad un bel canyon (sempre utili gli stivali). Ritorniamo quindi sulla vecchia strada e quindi alla strada principale, di cui dobbiamo percorrere ancora circa un Km. per giungere al parcheggio del secondo mezzo.
Conclusioni: forse non a tutti piacerà una gita prevalentemente su asfalto, ma vi è da dire che i posti meritano e la strada non è molto trafficata e, in ogni caso, è l’unico modo di godere le bellezze delle Gorges du Cians, in quanto scendere al torrente è spesso, purtroppo, impossibile, anche se lo si può fare decisamente di più di quello fatto da me, che mi sono limitato per non perdere troppo tempo, e non sapendo dove e se si potesse risalire, alla strada. Infine è consigliabile usare 2 mezzi, per evitare il ritorno sulla stessa strada ed avere più tempo per esplorare i torrenti.

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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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