Rifugio Pagarì
Moderator: Moderatori
Rifugio Pagarì
Ciao a tutti,
per il prox we sto pensando ad un we in rifugio sulle alpi marittime con la mia morosa che sto portando sulla via della perdizione (alpinistica). Pensavo di affrontare il Tenibres dormendo al rifugio non custodito Zanotti, oppure arrivare fino al rifugio Pagari, che deve essere una bella sfacchinata anche senza proseguire per il Clapier..
Mi sapete dire qualcosa su Tenibres e Clapier? Per il Clapier, in particolare, il ghiacciaio esiste ancora? Oltre ai ramponi si va su normalmente legati?
Buona serata!
per il prox we sto pensando ad un we in rifugio sulle alpi marittime con la mia morosa che sto portando sulla via della perdizione (alpinistica). Pensavo di affrontare il Tenibres dormendo al rifugio non custodito Zanotti, oppure arrivare fino al rifugio Pagari, che deve essere una bella sfacchinata anche senza proseguire per il Clapier..
Mi sapete dire qualcosa su Tenibres e Clapier? Per il Clapier, in particolare, il ghiacciaio esiste ancora? Oltre ai ramponi si va su normalmente legati?
Buona serata!
alex75
Re: salita al rifugio pagarì
Ciao, il cammino per il Pagarì oltre ad essere un pò fuori mano (sono pur sempre 1400m di dislivello...) penso sia abbastanza ingombro di neve...anche se sicuramente fattibile.lucente75 wrote:Ciao a tutti,
per il prox we sto pensando ad un we in rifugio sulle alpi marittime con la mia morosa che sto portando sulla via della perdizione (alpinistica). Pensavo di affrontare il Tenibres dormendo al rifugio non custodito Zanotti, oppure arrivare fino al rifugio Pagari, che deve essere una bella sfacchinata anche senza proseguire per il Clapier..
Mi sapete dire qualcosa su Tenibres e Clapier? Per il Clapier, in particolare, il ghiacciaio esiste ancora? Oltre ai ramponi si va su normalmente legati?
Buona serata!
Il ghiacciaio? quello di Pagarì è ormai ridotto a glacionevato, inoltre la traccia non lo attraversa più (c'è una variante più "dritta" tracciata qualche anno fa dal gestore del rifugio); per il Clapier invece serve solo senso di orientamento e una bella giornata (è una gigantesca pietraia inclinata, nella quale è facile perdersi ) in genere (a meno che non vuoi risalire i due canalini - pendenza circa 45°) per il Clapier non ci si lega, bastano picca e ramponi per eventuali nevai.
Comunque puoi chiedere al simpatico Aladar (gestore del rifugio) che è sempre informatissimo...
Re: salita al rifugio pagarì
Ciao Lucente.lucente75 wrote:Ciao a tutti,
per il prox we sto pensando ad un we in rifugio sulle alpi marittime con la mia morosa che sto portando sulla via della perdizione (alpinistica). Pensavo di affrontare il Tenibres dormendo al rifugio non custodito Zanotti, oppure arrivare fino al rifugio Pagari, che deve essere una bella sfacchinata anche senza proseguire per il Clapier..
Mi sapete dire qualcosa su Tenibres e Clapier? Per il Clapier, in particolare, il ghiacciaio esiste ancora? Oltre ai ramponi si va su normalmente legati?
Buona serata!
Sarebbe cosa gradita sapere qualcosa in più di te e della tua "perdizione" alpinistica.
Per questo puoi trovare la sezione di "presentazione nuovi iscritti"
Per quanto riguarda le info:
a me è sempre piaciuta la salita al Pagarì, che mi ricorda i grandi valloni tibetani. Tempi lunghi e riflessivi conducono in un luogo affascinante ed indimenticabile.
Re: salita al rifugio pagarì
mazzysan wrote:Ciao Lucente.lucente75 wrote:Ciao a tutti,
per il prox we sto pensando ad un we in rifugio sulle alpi marittime con la mia morosa che sto portando sulla via della perdizione (alpinistica). Pensavo di affrontare il Tenibres dormendo al rifugio non custodito Zanotti, oppure arrivare fino al rifugio Pagari, che deve essere una bella sfacchinata anche senza proseguire per il Clapier..
Mi sapete dire qualcosa su Tenibres e Clapier? Per il Clapier, in particolare, il ghiacciaio esiste ancora? Oltre ai ramponi si va su normalmente legati?
Buona serata!
Sarebbe cosa gradita sapere qualcosa in più di te e della tua "perdizione" alpinistica.
Per questo puoi trovare la sezione di "presentazione nuovi iscritti"
Per quanto riguarda le info:
a me è sempre piaciuta la salita al Pagarì, che mi ricorda i grandi valloni tibetani. Tempi lunghi e riflessivi conducono in un luogo affascinante ed indimenticabile.
Ciao Mazzy, ho visto nel tuo profilo che vivi a Genova,
io invece ci lavoro. Una di queste sere vado in sede del Cai in galleria a iscrivermi. Quest'estate andrò ad Alleghe, in Veneto, con la morosa e non vedo l'ora di fare qualche bella camminata. Ho letto sulla via normale al Pelmo e del passo del gatto, che credo faremo accucciati per terra.. Sei già stato in zona?
Hai reso molto bene le tue impressioni sulla clapier-zona, in due parole mi hai messo voglia di andarci! Sentirò il rifugio per il discorso neve sul cammino..
Alla prox!
alex75
Re: salita al rifugio pagarì
e non è solo il paesaggio a ricordarlimazzysan wrote: a me è sempre piaciuta la salita al Pagarì, che mi ricorda i grandi valloni tibetani.
Re: salita al rifugio pagarì
gabry wrote:Ciao, il cammino per il Pagarì oltre ad essere un pò fuori mano (sono pur sempre 1400m di dislivello...) penso sia abbastanza ingombro di neve...anche se sicuramente fattibile.lucente75 wrote:Ciao a tutti,
per il prox we sto pensando ad un we in rifugio sulle alpi marittime con la mia morosa che sto portando sulla via della perdizione (alpinistica). Pensavo di affrontare il Tenibres dormendo al rifugio non custodito Zanotti, oppure arrivare fino al rifugio Pagari, che deve essere una bella sfacchinata anche senza proseguire per il Clapier..
Mi sapete dire qualcosa su Tenibres e Clapier? Per il Clapier, in particolare, il ghiacciaio esiste ancora? Oltre ai ramponi si va su normalmente legati?
Buona serata!
Il ghiacciaio? quello di Pagarì è ormai ridotto a glacionevato, inoltre la traccia non lo attraversa più (c'è una variante più "dritta" tracciata qualche anno fa dal gestore del rifugio); per il Clapier invece serve solo senso di orientamento e una bella giornata (è una gigantesca pietraia inclinata, nella quale è facile perdersi ) in genere (a meno che non vuoi risalire i due canalini - pendenza circa 45°) per il Clapier non ci si lega, bastano picca e ramponi per eventuali nevai.
Comunque puoi chiedere al simpatico Aladar (gestore del rifugio) che è sempre informatissimo...
Ciao Gabry,
sentirò il sig.Aladar allora per il discorso neve, dici che ancora a luglio è così? L'idea era di pernottare al pagarì, sai com'è il rifugio, come si mangia ad esempio visto che cerchiamo sempre di unire l'utile al dilettevole..
In particolare vado pazzo per la torta di grano saraceno e il capriolo..
Alla prox!
alex75
in anticipo puoi dare un'occhiata qui http://www.rifugiopagari.com/
PS hmm...il capriolo non lo troverai sicuramente, ma una buona bistecca di soia sì
PS hmm...il capriolo non lo troverai sicuramente, ma una buona bistecca di soia sì
Re: salita al rifugio pagarì
Il passo del gatto del Pelmo se non ricordo male è attrezzato, ma non è da sottovalutare! In che periodo sei da quelle parti? Megari ci becchiamo; se non cambiamo idea noi dovremmo essere sù dal 10 di Agosto!lucente75 wrote:mazzysan wrote:Ciao Lucente.lucente75 wrote:Ciao a tutti,
per il prox we sto pensando ad un we in rifugio sulle alpi marittime con la mia morosa che sto portando sulla via della perdizione (alpinistica). Pensavo di affrontare il Tenibres dormendo al rifugio non custodito Zanotti, oppure arrivare fino al rifugio Pagari, che deve essere una bella sfacchinata anche senza proseguire per il Clapier..
Mi sapete dire qualcosa su Tenibres e Clapier? Per il Clapier, in particolare, il ghiacciaio esiste ancora? Oltre ai ramponi si va su normalmente legati?
Buona serata!
Sarebbe cosa gradita sapere qualcosa in più di te e della tua "perdizione" alpinistica.
Per questo puoi trovare la sezione di "presentazione nuovi iscritti"
Per quanto riguarda le info:
a me è sempre piaciuta la salita al Pagarì, che mi ricorda i grandi valloni tibetani. Tempi lunghi e riflessivi conducono in un luogo affascinante ed indimenticabile.
Ciao Mazzy, ho visto nel tuo profilo che vivi a Genova,
io invece ci lavoro. Una di queste sere vado in sede del Cai in galleria a iscrivermi. Quest'estate andrò ad Alleghe, in Veneto, con la morosa e non vedo l'ora di fare qualche bella camminata. Ho letto sulla via normale al Pelmo e del passo del gatto, che credo faremo accucciati per terra.. Sei già stato in zona?
Hai reso molto bene le tue impressioni sulla clapier-zona, in due parole mi hai messo voglia di andarci! Sentirò il rifugio per il discorso neve sul cammino..
Alla prox!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
Re: salita al rifugio pagarì
gecko wrote:Il passo del gatto del Pelmo se non ricordo male è attrezzato, ma non è da sottovalutare! In che periodo sei da quelle parti? Megari ci becchiamo; se non cambiamo idea noi dovremmo essere sù dal 10 di Agosto!lucente75 wrote:mazzysan wrote:Ciao Lucente.lucente75 wrote:Ciao a tutti,
per il prox we sto pensando ad un we in rifugio sulle alpi marittime con la mia morosa che sto portando sulla via della perdizione (alpinistica). Pensavo di affrontare il Tenibres dormendo al rifugio non custodito Zanotti, oppure arrivare fino al rifugio Pagari, che deve essere una bella sfacchinata anche senza proseguire per il Clapier..
Mi sapete dire qualcosa su Tenibres e Clapier? Per il Clapier, in particolare, il ghiacciaio esiste ancora? Oltre ai ramponi si va su normalmente legati?
Buona serata!
Sarebbe cosa gradita sapere qualcosa in più di te e della tua "perdizione" alpinistica.
Per questo puoi trovare la sezione di "presentazione nuovi iscritti"
Per quanto riguarda le info:
a me è sempre piaciuta la salita al Pagarì, che mi ricorda i grandi valloni tibetani. Tempi lunghi e riflessivi conducono in un luogo affascinante ed indimenticabile.
Ciao Mazzy, ho visto nel tuo profilo che vivi a Genova,
io invece ci lavoro. Una di queste sere vado in sede del Cai in galleria a iscrivermi. Quest'estate andrò ad Alleghe, in Veneto, con la morosa e non vedo l'ora di fare qualche bella camminata. Ho letto sulla via normale al Pelmo e del passo del gatto, che credo faremo accucciati per terra.. Sei già stato in zona?
Hai reso molto bene le tue impressioni sulla clapier-zona, in due parole mi hai messo voglia di andarci! Sentirò il rifugio per il discorso neve sul cammino..
Alla prox!
Sì, ho letto anch'io che dovrebbe esserci un cavo metallico fisso, e il passaggio è molto delicato. A quanto sembra al di sotto ci sono 100 mt o più di volo. Mi chiedo se le guide che vi accompagnano i loro clienti facciano loro sicurezza con uno spezzone di corda..
E' molto interessante anche il fatto che da terra i primi salitori non videro la cengia, e fu Ball a scoprire questo passaggio che si apriva d'improvviso, quasi per magia!
Io e Silvia saremo ad Alleghe dal 20 al 30 luglio, se per caso ti trovassi da quelle parti in quei giorni..
E in questi we stai già facendo qualche escursione? Noi siamo stati domenica alla Cima di Pian Ballaur, dormendo al rifugio Garelli e facendo il passo della sestrera i il colle del Pas. Salita molto piacevole, abbiamo visto alcuni caprioli anche abb.da vicino, sia in alto che a scendere dal rifugio nel bosco..
alex75
Nelle dolomiti la verticalità regna sovrana ma dopo un pò ci fai l'abitudine se ti può interessare al passo di Staulanza si trova un libro molto bello, edito del Cai di san Vito di Cadore, che racchiude la storia del Pelmo. Luglio ahimè per noi è off limits, il consorte lavora ancora! Magari ci si incontra dalle nostre parti; se hai bisogno di informazioni sulle dolomiti di quelle zone non hai che da chiedere, noi solitamente abbiamo il campo base a Falcade, 12 km da Alleghe! Ciao
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
La salita al rif Pagarì merita sicuramente.
anche in alta stagione è poco frequentata, regala sensazioni di "alta montagna" che sui 4000 più frequentati non immagini nemmeno.
Il rifugio è splendidamente condotto dal mitico Aladar, una persona straordinaria.
Per salire al Clapier (primo 3000 dell'arco alpino), o anche alla Maledia (splendida cuspide che incombe sul rifugio) utili ramponi e piccozza, quest'anno l'innevamento dovrebbe essere consistente.
Il gestore sa anche indicarti a che ora precisa, in ogni periodo della stagione alpinistica, la Maledia e le montagne intorno si tingono di viola, poi di rosa, poi d'oro, all'alba. E' uno spettacolo mozzafiato....
la cucina è ottima, vedi
http://www.quotazero.com/forum/viewtopic.php?p=84282#84282
Buona salita! (e buona discesa, non finisce mai............)
anche in alta stagione è poco frequentata, regala sensazioni di "alta montagna" che sui 4000 più frequentati non immagini nemmeno.
Il rifugio è splendidamente condotto dal mitico Aladar, una persona straordinaria.
Per salire al Clapier (primo 3000 dell'arco alpino), o anche alla Maledia (splendida cuspide che incombe sul rifugio) utili ramponi e piccozza, quest'anno l'innevamento dovrebbe essere consistente.
Il gestore sa anche indicarti a che ora precisa, in ogni periodo della stagione alpinistica, la Maledia e le montagne intorno si tingono di viola, poi di rosa, poi d'oro, all'alba. E' uno spettacolo mozzafiato....
la cucina è ottima, vedi
http://www.quotazero.com/forum/viewtopic.php?p=84282#84282
Buona salita! (e buona discesa, non finisce mai............)
.
.
...a predicar la pace
ed a bandir la guerra
la pace tra gli oppressi
la guerra all'oppressor
.
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ed a bandir la guerra
la pace tra gli oppressi
la guerra all'oppressor
Re: salita al rifugio pagarì
ti riferisci mica alla lunghezza del percorsogabry wrote:e non è solo il paesaggio a ricordarlimazzysan wrote: a me è sempre piaciuta la salita al Pagarì, che mi ricorda i grandi valloni tibetani.
Re: salita al rifugio pagarì
certo e anche alle bandierine nei pressi del rifugio e all'atmosfera tipicamente "orientale" che Andrea vi mantiene!mazzysan wrote:ti riferisci mica alla lunghezza del percorsogabry wrote:e non è solo il paesaggio a ricordarlimazzysan wrote: a me è sempre piaciuta la salita al Pagarì, che mi ricorda i grandi valloni tibetani.
Gita al rifugio pagarì
Da solo stavolta ho deciso di provare un 1400 metri e passa di dislivello...
così non sapevo che fare....
All'inizio baldanzoso sfido il sentiero con aria di finta superiorità....
e che ce vuole è una strada asfaltata, la quale taglia una faggeta.
Ma dopo poche centinaia di metri l'asfalto lascia posto ad uno stradone sterrato carrabile...
(emmenomale aggiungerei!)
Peccato che ci sia una nebbia da paura (infatti niente foto)
Finita la faggeta, lo stradone sale fino ad arrivare ad un pianoro enorme.
per fortuna che la nebbia ha pensato di levar le tende mentre il sole fa capolino dalle montagne!
purtroppo questo picolo fatto nn trascurabile, (mancanza del sole) ha influito negativamente sulla qualità delle foto in basso.
da quel punto il sentiero sale dolcissimo (falsopiano), ma tanto so che prima o poi inizierà a picchiare, ma intanto mi godo il paesaggio meraviglioso (la macchina farà foto del cav... ma gli occhi vanno alla grande!)
Dopo un pò il sentiero attraversa un ponte di legno sul fiume ed inizia nuovamente a salire....
per poco, perchè diventa nuovamente falsopiano, ma dura poco il sentiero sale e non si ferma piùùùù!
In compenso a parte rari punti, il sentiero è ben tenuto e segnato dove serve (non ci si può perdere!)
Esso si inerpica lento ma continuo ed inesorabile fino alla cima con una serie infinita di tornanti circondati da un paesaggio semplicemente meraviglioso, mentre finalmente il sole fa il suo dovere illuminando gli stupendi paesaggi.
Continua a salire mentre il panorama cambia continuamente e non ti stanca mai (potessero dire lo stesso le mie gambe )
E quando alla fine sei sfinito, e ti sembra che non puoi farcela più, spunta la bandiera italiana sintomo che sei arrivato...
Ce l'ho fatta!
4 ore e 20 min 1436mt di dislivello ma la gita merita veramente tutta la fatica!
Bè arrivato in rifugio, decido che è ora di mangiare anche se purtroppo non ho fotografato nè visto marmotte stambecchi o camosci...
quand'ecco appunto che giusto per rovinarmi il pranzo spunta uno stambecco dietro al rifugio no 2 no 3 no 4 ecc...
bè mica me li lasci scappare tanto i panini restano....
finito di far foto e di mangiare attacco bottone con dei simpatici tizi appena conosciuti poi sulla via del ritorno (in tutto son stato 40 min 10 dei quali seduto evidentemente nn ero abbastanza stanco )
Subito trovo altri stambecchi
non mi lamenterò più della nn presenza di animali dora in avanti!
Come ho detto il sentiero è ben teneto ed in 3 ore arrivo alla macchina e poi a casa!
ciao consiglio vivamente a chiunque abbia il fiato per farlo (in due giorni credo sia alla portata di tutti!)
così non sapevo che fare....
All'inizio baldanzoso sfido il sentiero con aria di finta superiorità....
e che ce vuole è una strada asfaltata, la quale taglia una faggeta.
Ma dopo poche centinaia di metri l'asfalto lascia posto ad uno stradone sterrato carrabile...
(emmenomale aggiungerei!)
Peccato che ci sia una nebbia da paura (infatti niente foto)
Finita la faggeta, lo stradone sale fino ad arrivare ad un pianoro enorme.
per fortuna che la nebbia ha pensato di levar le tende mentre il sole fa capolino dalle montagne!
purtroppo questo picolo fatto nn trascurabile, (mancanza del sole) ha influito negativamente sulla qualità delle foto in basso.
da quel punto il sentiero sale dolcissimo (falsopiano), ma tanto so che prima o poi inizierà a picchiare, ma intanto mi godo il paesaggio meraviglioso (la macchina farà foto del cav... ma gli occhi vanno alla grande!)
Dopo un pò il sentiero attraversa un ponte di legno sul fiume ed inizia nuovamente a salire....
per poco, perchè diventa nuovamente falsopiano, ma dura poco il sentiero sale e non si ferma piùùùù!
In compenso a parte rari punti, il sentiero è ben tenuto e segnato dove serve (non ci si può perdere!)
Esso si inerpica lento ma continuo ed inesorabile fino alla cima con una serie infinita di tornanti circondati da un paesaggio semplicemente meraviglioso, mentre finalmente il sole fa il suo dovere illuminando gli stupendi paesaggi.
Continua a salire mentre il panorama cambia continuamente e non ti stanca mai (potessero dire lo stesso le mie gambe )
E quando alla fine sei sfinito, e ti sembra che non puoi farcela più, spunta la bandiera italiana sintomo che sei arrivato...
Ce l'ho fatta!
4 ore e 20 min 1436mt di dislivello ma la gita merita veramente tutta la fatica!
Bè arrivato in rifugio, decido che è ora di mangiare anche se purtroppo non ho fotografato nè visto marmotte stambecchi o camosci...
quand'ecco appunto che giusto per rovinarmi il pranzo spunta uno stambecco dietro al rifugio no 2 no 3 no 4 ecc...
bè mica me li lasci scappare tanto i panini restano....
finito di far foto e di mangiare attacco bottone con dei simpatici tizi appena conosciuti poi sulla via del ritorno (in tutto son stato 40 min 10 dei quali seduto evidentemente nn ero abbastanza stanco )
Subito trovo altri stambecchi
non mi lamenterò più della nn presenza di animali dora in avanti!
Come ho detto il sentiero è ben teneto ed in 3 ore arrivo alla macchina e poi a casa!
ciao consiglio vivamente a chiunque abbia il fiato per farlo (in due giorni credo sia alla portata di tutti!)
per conto mio è uno dei rifugi più curati e ben tenuti, in un ambiente meraviglioso ma selvaggio (non verdi prati fioriti ma severe pietraie e pareti rocciose). Solitario, quando incontri qualcuno ne apprezzi la presenza, contrariamente a quello che succede su itinerari di gran moda affollati.
Dal rifugio partono ancune belle ascensioni "facili" (F), ma "in ambiente", che mi hanno dato grande soddisfazione.
Un "must" nelle Marittime!
Dal rifugio partono ancune belle ascensioni "facili" (F), ma "in ambiente", che mi hanno dato grande soddisfazione.
Un "must" nelle Marittime!
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la pace tra gli oppressi
la guerra all'oppressor
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Complimenti per la gita e per le foto bellissime! Devo solo trovare il coraggio di incamminarmi
Per Pazz: visto il tuo allenamento e la buona forma fisica dovresti organizzare
Per Pazz: visto il tuo allenamento e la buona forma fisica dovresti organizzare
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Credo di si, a meno di non partire da qualche rifugio.....Pazzaura wrote:Bella gita! Non sono mai stato quel rifugio... Belin un bel dislivello eh? Ma è il modo più veloce per arrivarci?
comunque il sentiero non è mai ripido, quindi 1400 metri li senti a malapena (in realtà io mi son dovuto fermare per riprendere fiato ma io sono molto fuori allenamento!!)
ps
merita veramente troppo!!
- Pazzaura
- Titano di Quotazero
- Posts: 15183
- Joined: Fri Feb 09, 2007 9:23
- Location: Genova Sestri
- Contact:
il mio allenamento?? ma dai...gecko wrote:Complimenti per la gita e per le foto bellissime! Devo solo trovare il coraggio di incamminarmi
Per Pazz: visto il tuo allenamento e la buona forma fisica dovresti organizzare
Comunque perchè no, mi interesserebbe farci un salto!
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Bellissima gita!
Sono salita al Pagarì martedì 26 con figli ed amici e ci siamo fermati a dormire. Salendo pensavo che era un peccato fosse troppo tardi per vedere i rododenri fioriti.... li ho visti nelle tue foto! GRAZIE
Lella 62
-
- Matricola
- Posts: 36
- Joined: Tue Nov 25, 2008 2:29
- Location: mandrogne al
rifugio pagari
bellissima esursione io l'ho già effetuata tre volte ma ancora quando il
rifugio non era ancora ristrutturato . se hai l'occasione di ritornarci sarei
contento di parteipare anch'io all'escursione
ciao
rifugio non era ancora ristrutturato . se hai l'occasione di ritornarci sarei
contento di parteipare anch'io all'escursione
ciao
pier luigi
Posti fantastici, in cui non sono ancora stato...
Approfitto del topic e ringrazio per le splendide fotografie per domandare info sulla via De Cessole sulla parete nord-est della Maledia.
Ho la relazione su "Le Alpi del Sole" di Parodi, ma mi piacerebbe qualche impressione da chi l'abbia scalata.
Chiodatura, soste, difficoltà effettive, qualità della roccia, logicità della via, rischi di perdere la via, discesa...
Mahler, ci sei?
Approfitto del topic e ringrazio per le splendide fotografie per domandare info sulla via De Cessole sulla parete nord-est della Maledia.
Ho la relazione su "Le Alpi del Sole" di Parodi, ma mi piacerebbe qualche impressione da chi l'abbia scalata.
Chiodatura, soste, difficoltà effettive, qualità della roccia, logicità della via, rischi di perdere la via, discesa...
Mahler, ci sei?
Ciao, ho ripetuto la via diversi anni fà...
E' una via storica di De Cessole e come tutte le vie di quest'ultimo sfrutta la parte più "debole" della parete.
Le difficoltà non vanno oltre il III grado, la roccia non è delle migliori e c'è parecchia erba.
La via esce sulla cresta sud-est all'incirca ai piedi del terzo torrione, la chiodatura, almeno allora, è scarsissima ma non ci sono problemi basta portarsi qualche chiodo,fettucce e tasselli.
E' una via in un bel ambiente.
E' decisamente migliore come roccia la cresta sud-est
E' una via storica di De Cessole e come tutte le vie di quest'ultimo sfrutta la parte più "debole" della parete.
Le difficoltà non vanno oltre il III grado, la roccia non è delle migliori e c'è parecchia erba.
La via esce sulla cresta sud-est all'incirca ai piedi del terzo torrione, la chiodatura, almeno allora, è scarsissima ma non ci sono problemi basta portarsi qualche chiodo,fettucce e tasselli.
E' una via in un bel ambiente.
E' decisamente migliore come roccia la cresta sud-est
ma dai chi si vede ciao Bunny!!!Bunny wrote:Ciao, ho ripetuto la via diversi anni fà...
E' una via storica di De Cessole e come tutte le vie di quest'ultimo sfrutta la parte più "debole" della parete.
Le difficoltà non vanno oltre il III grado, la roccia non è delle migliori e c'è parecchia erba.
La via esce sulla cresta sud-est all'incirca ai piedi del terzo torrione, la chiodatura, almeno allora, è scarsissima ma non ci sono problemi basta portarsi qualche chiodo,fettucce e tasselli.
E' una via in un bel ambiente.
E' decisamente migliore come roccia la cresta sud-est
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
Rieccomi, son stato a spalare neve da mia madre ad Altare (che però mi a rimpinzato bene con congrui manicaretti), e solo ora vedo. Bhe bunny ha già ampiamente risposto al quesito. Posso solo aggiungere che da informazioni di ripetitori (L. Pizzorni e c.) la via Grisolle (300 m TD-) pare sia abbastanza bella e su roccia migliore così come la via di Comino del 1933 (che parte in comune con la DeCessole). Ma la via forse più remunerativa della parete (da me salita già da ormai quasi 20 anni fa) è Viaggio postmoderno (500 m D+, Parodi/Villani 1984) che attacca praticamente nel punto più basso della parete, sale dritta incociando la De Cessole ed esce dopo una traversata a destra in comune con la Comino. La roccia non è male. Occorre portare chiodi (lame soprattutto) nut piccoli con cavetto, friends piccoli e medio piccoli e un paio di medi con uno grande (all'epoca avevo usato dei più grandi il n 3 Wild Country che corrisponde al 2 BD, quello giallo). Voglio concludere ricordando che sulla parete SW vi sono altre vie tra cui una di Ellena, e spesso salite da cordate francesi. La Maledia e la zona circostante sono a mio parere uno dei posti più belli delle marittime in assoluto e dove ancora tanto ci sarebbe da fare (anni fa ho salito una bella via moderna di Pittavino, Aria di montagna alla Cima del Lago dell'Agnel). Direi che è una delle zone assieme a poche altre dove poter Ri-sviluppare l'arrampicata fatta di chiodi e protezioni amovibili, che pare sarà di nuovo in auge nei prossimi anni sulle alpi, anche su vie estreme . Per chi vuole fare una bella via non troppo difficile la Cresta Sud Est è assolutamente da consigliare (AD-), così come la via normale (PD+) con annesso canale della Maledia (max 45°), salita assai adatta anche ai corsi. Poi naturalmente da fare la Traversata degli Italiani fino al Gelas.Andreino wrote:Posti fantastici, in cui non sono ancora stato...
Approfitto del topic e ringrazio per le splendide fotografie per domandare info sulla via De Cessole sulla parete nord-est della Maledia.
Ho la relazione su "Le Alpi del Sole" di Parodi, ma mi piacerebbe qualche impressione da chi l'abbia scalata.
Chiodatura, soste, difficoltà effettive, qualità della roccia, logicità della via, rischi di perdere la via, discesa...
Mahler, ci sei?
rifugio Pagarì
Sabato 25 giugno io e il mio compagno siamo saliti al pagarì!
Partenza da San Giacomo con un pò di nebbia che abbiamo superato al Gias soprano del Muraion, da li in poi cielo terso e giornata meravigliosa.
Dal Bivio per il lago Bianco la salita è diventata impervia ( almeno per me) a causa dei numerosi nevai che ti costringono a scalinare o a fare deviazioni meno agevoli.
A parte gruppi di camosci e stambecchi non abbiamo incontrato molto traffico.
Il gestore, gentilissimo, ci ha detto che a luglio inizieranno i lavori per aggiungere il locale invernale ma che non aumenteranno il numero dei posti letto. I lavori dureranno circa due settimane.
Scusate la lunga assenza ma sono una montanara estiva, spero che queste notizie possano esservi utili.
Ciao a tutti
Partenza da San Giacomo con un pò di nebbia che abbiamo superato al Gias soprano del Muraion, da li in poi cielo terso e giornata meravigliosa.
Dal Bivio per il lago Bianco la salita è diventata impervia ( almeno per me) a causa dei numerosi nevai che ti costringono a scalinare o a fare deviazioni meno agevoli.
A parte gruppi di camosci e stambecchi non abbiamo incontrato molto traffico.
Il gestore, gentilissimo, ci ha detto che a luglio inizieranno i lavori per aggiungere il locale invernale ma che non aumenteranno il numero dei posti letto. I lavori dureranno circa due settimane.
Scusate la lunga assenza ma sono una montanara estiva, spero che queste notizie possano esservi utili.
Ciao a tutti
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
- Posts: 5346
- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
Re: rifugio Pagarì
per le info!isi wrote:Sabato 25 giugno io e il mio compagno siamo saliti al pagarì!
Partenza da San Giacomo con un pò di nebbia che abbiamo superato al Gias soprano del Muraion, da li in poi cielo terso e giornata meravigliosa.
Dal Bivio per il lago Bianco la salita è diventata impervia ( almeno per me) a causa dei numerosi nevai che ti costringono a scalinare o a fare deviazioni meno agevoli.
A parte gruppi di camosci e stambecchi non abbiamo incontrato molto traffico.
Il gestore, gentilissimo, ci ha detto che a luglio inizieranno i lavori per aggiungere il locale invernale ma che non aumenteranno il numero dei posti letto. I lavori dureranno circa due settimane.
Scusate la lunga assenza ma sono una montanara estiva, spero che queste notizie possano esservi utili.
Ciao a tutti
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
- Pazzaura
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Re: Gita al rifugio pagarì
Ho unito i 3 topic esistenti sul Rifugio Pagarì.
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
- skeno
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Re: Rifugio Pagarì
Sono salito al Pagarì ieri. Giornata quasi bella, incontrate una decina di persone in tutto, svariati camosci, stambecchi (decisamente fiduciosi, ci manca che ti salutino e ti augurino buona gita) e marmotte (grasse all'inverosimile).
La gestione è proprio leggendaria come me l'avevano raccontata, bellissimo.
I lavori procedono, Aladar sta intonacando i nuovi locali.
Nel 2012 sarà ancora più bello.
Ciao
Skeno
La gestione è proprio leggendaria come me l'avevano raccontata, bellissimo.
I lavori procedono, Aladar sta intonacando i nuovi locali.
Nel 2012 sarà ancora più bello.
Ciao
Skeno
Re: Rifugio Pagarì
Occorrerà tornarci. Ho un conto da chiudere in zona!
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
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Re: Rifugio Pagarì
è un luogo mitico!skeno wrote:Sono salito al Pagarì ieri. Giornata quasi bella, incontrate una decina di persone in tutto, svariati camosci, stambecchi (decisamente fiduciosi, ci manca che ti salutino e ti augurino buona gita) e marmotte (grasse all'inverosimile).
La gestione è proprio leggendaria come me l'avevano raccontata, bellissimo.
I lavori procedono, Aladar sta intonacando i nuovi locali.
Nel 2012 sarà ancora più bello.
Ciao
Skeno
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser