Testa Rognosa della Guercia
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Testa Rognosa della Guercia
Domenica 30 agosto 2009: Sant’Anna di Vinadio – Testa Rognosa della Guercia
Partecipanti: Davide
Parto alle 5,30 da Genova con l’idea di una gita ‘sprint’ per paura di possibili code al ritorno e per evitare il pure possibile maltempo. Il risultato ottenuto però, pur evitando la pioggia e le code, non sarà dei migliori: riesco in effetti a centrare, con invidiabile precisione, nel quarto d’ora che rimango in vetta, la finestra di tempo peggiore della giornata, pochi minuti prima c’era in effetti il sole e pochi minuti dopo la nebbia si solleverà …
Riguardo poi al fare presto riuscirò a collezionare una tale serie di sbagli di strada, sia in macchina che a piedi, eccezionale pure per me che in tale campo ho sicuramente pochi rivali…
Ritornando ai fatti: Arrivo al Santuario di Sant’Anna alle 8,30 e posteggio qui la macchina, compiendo così il primo errore della giornata. Il foglio stampato da internet dice in effetti di fermarsi qui, ma non c’è ragione, specie per uno che voglia far presto, di non proseguire altri 700 metri su comoda strada asfaltata per parcheggiare presso la Roccia dell’Apparizione….Arrivato a piedi a detta Roccia mi affretto subito a compiere un altro errore, nella convinzione di recuperare il tempo perso con il primo… Prendo così tutte le scorciatoie possibili e immaginabili e mi trovo così sulla sponda sbagliata del Lago di Sant’Anna: detto così non sembra un errore tanto grave, ma mi costerà almeno 20 minuti di tempo, visto che per tornare sul sentiero dovrò attraversare un’interminabile saliscendi su malagevole pietraia…
Mi ritrovo così dopo 40 minuti dalla partenza sulla sponda giusta del lago, mentre il foglio che ho in tasca ne prevedeva 20. Tanto per cambiare di qui in poi indovino le scorciatoie e in 20 minuti sono al Passo Tesina, tornando in pari con la tempistica prevista dal mio prezioso foglio (1 ora dal Santuario al Passo in questione).
Da qui in poi mi scateno e pur sbagliando ancora 2 volte strada - una volta subito dopo il Col Saboulè, dove mi troverò, seppur per un breve tratto, senza sentiero sul versante italiano, invece di seguire il sentiero sul versante francese; la seconda volta invece perderò il sentiero sulla cresta sommitale, ma qui non sono tanto sicuro di che traccia bisogna seguire: il filo di cresta è un po’ scomodo e lungo da seguire, mentre il sentiero sottostante sul versante francese scende un po’ troppo e non si ricollega (almeno io, al ritorno, il collegamento non l’ho trovato e ho dovuto ritrovare la giusta direzione abbandonando qualsiasi traccia) col sentiero proveniente dal Col Saboulé – impiegherò 1 ora esatta per arrivare in vetta, contro le 2 previste; resta però qualche dubbio se quella raggiunta sia proprio la vetta: un gruppo dopo di me si ferma su una sommità precedente da quella scelta da me come cima, la mia mi sembra più alta, ma così avranno pensato anche gli altri escursionisti….
In cima nessuna croce o scritta solo un grosso e tozzo ometto di pietre forse in parte franato e altri accatastamenti di pietre che, se non altro, permettono di sedersi comodamente, o magari la croce c’è e sono io che non la vedo, data la nebbia che ha deciso di giungere sulla vetta proprio insieme a me…
Il ritorno sarà più tranquillo, solo una piccola digressione per trovare il Col Saboulè, che avevo momentaneamente perso, e un’altra, volontaria, verso i Laghi del Lausfer per dare un’occhiata: mi piacerebbe scendere fino ai laghi e risalire al Colle del Lausfer, da quale, credo sia possibile, anche se non so esattamente come (probabilmente attraverso il Colle Sant’Anna), tornare alla base, ma mi sono ripromesso di evitare le code e, seppur a malincuore, torno indietro. Complessivamente la gita non presenta alcuna difficoltà e mi sono piaciuti i laghi di Sant’Anna e le altre pozze d’acqua nei dintorni, bella sarebbe stata anche la pozza d’acqua poco sotto la vetta, ma era purtroppo asciutta, come, probabilmente, sarebbe stata bella la vista di vetta, se solo, appunto l’avessi vista, ma forse, la Guercia si sarebbe risentita che altri potessero vedere…
Resta da dire del ritorno in macchina, preferirei evitare, ma, dopotutto, credo che la mia reputazione non rischi nulla, non posso certo riuscire a peggiorarla…
In poche parole mi sono distratto e ho ignorato il navigatore e, quindi, sono finito dentro a Cuneo e ho vagato, qui invece seguendo scrupolosamente il navigatore, per un’ora cercando la strada per Mondovì, col GPS che continuava a mandarmi, per quanto io cercassi di allontarmene, in un’area chiusa al traffico per una gara ciclistica…
[web]http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... ognosa.htm[/web]
Partecipanti: Davide
Parto alle 5,30 da Genova con l’idea di una gita ‘sprint’ per paura di possibili code al ritorno e per evitare il pure possibile maltempo. Il risultato ottenuto però, pur evitando la pioggia e le code, non sarà dei migliori: riesco in effetti a centrare, con invidiabile precisione, nel quarto d’ora che rimango in vetta, la finestra di tempo peggiore della giornata, pochi minuti prima c’era in effetti il sole e pochi minuti dopo la nebbia si solleverà …
Riguardo poi al fare presto riuscirò a collezionare una tale serie di sbagli di strada, sia in macchina che a piedi, eccezionale pure per me che in tale campo ho sicuramente pochi rivali…
Ritornando ai fatti: Arrivo al Santuario di Sant’Anna alle 8,30 e posteggio qui la macchina, compiendo così il primo errore della giornata. Il foglio stampato da internet dice in effetti di fermarsi qui, ma non c’è ragione, specie per uno che voglia far presto, di non proseguire altri 700 metri su comoda strada asfaltata per parcheggiare presso la Roccia dell’Apparizione….Arrivato a piedi a detta Roccia mi affretto subito a compiere un altro errore, nella convinzione di recuperare il tempo perso con il primo… Prendo così tutte le scorciatoie possibili e immaginabili e mi trovo così sulla sponda sbagliata del Lago di Sant’Anna: detto così non sembra un errore tanto grave, ma mi costerà almeno 20 minuti di tempo, visto che per tornare sul sentiero dovrò attraversare un’interminabile saliscendi su malagevole pietraia…
Mi ritrovo così dopo 40 minuti dalla partenza sulla sponda giusta del lago, mentre il foglio che ho in tasca ne prevedeva 20. Tanto per cambiare di qui in poi indovino le scorciatoie e in 20 minuti sono al Passo Tesina, tornando in pari con la tempistica prevista dal mio prezioso foglio (1 ora dal Santuario al Passo in questione).
Da qui in poi mi scateno e pur sbagliando ancora 2 volte strada - una volta subito dopo il Col Saboulè, dove mi troverò, seppur per un breve tratto, senza sentiero sul versante italiano, invece di seguire il sentiero sul versante francese; la seconda volta invece perderò il sentiero sulla cresta sommitale, ma qui non sono tanto sicuro di che traccia bisogna seguire: il filo di cresta è un po’ scomodo e lungo da seguire, mentre il sentiero sottostante sul versante francese scende un po’ troppo e non si ricollega (almeno io, al ritorno, il collegamento non l’ho trovato e ho dovuto ritrovare la giusta direzione abbandonando qualsiasi traccia) col sentiero proveniente dal Col Saboulé – impiegherò 1 ora esatta per arrivare in vetta, contro le 2 previste; resta però qualche dubbio se quella raggiunta sia proprio la vetta: un gruppo dopo di me si ferma su una sommità precedente da quella scelta da me come cima, la mia mi sembra più alta, ma così avranno pensato anche gli altri escursionisti….
In cima nessuna croce o scritta solo un grosso e tozzo ometto di pietre forse in parte franato e altri accatastamenti di pietre che, se non altro, permettono di sedersi comodamente, o magari la croce c’è e sono io che non la vedo, data la nebbia che ha deciso di giungere sulla vetta proprio insieme a me…
Il ritorno sarà più tranquillo, solo una piccola digressione per trovare il Col Saboulè, che avevo momentaneamente perso, e un’altra, volontaria, verso i Laghi del Lausfer per dare un’occhiata: mi piacerebbe scendere fino ai laghi e risalire al Colle del Lausfer, da quale, credo sia possibile, anche se non so esattamente come (probabilmente attraverso il Colle Sant’Anna), tornare alla base, ma mi sono ripromesso di evitare le code e, seppur a malincuore, torno indietro. Complessivamente la gita non presenta alcuna difficoltà e mi sono piaciuti i laghi di Sant’Anna e le altre pozze d’acqua nei dintorni, bella sarebbe stata anche la pozza d’acqua poco sotto la vetta, ma era purtroppo asciutta, come, probabilmente, sarebbe stata bella la vista di vetta, se solo, appunto l’avessi vista, ma forse, la Guercia si sarebbe risentita che altri potessero vedere…
Resta da dire del ritorno in macchina, preferirei evitare, ma, dopotutto, credo che la mia reputazione non rischi nulla, non posso certo riuscire a peggiorarla…
In poche parole mi sono distratto e ho ignorato il navigatore e, quindi, sono finito dentro a Cuneo e ho vagato, qui invece seguendo scrupolosamente il navigatore, per un’ora cercando la strada per Mondovì, col GPS che continuava a mandarmi, per quanto io cercassi di allontarmene, in un’area chiusa al traffico per una gara ciclistica…
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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Ti confermo che e` possibile fare l'anello passando da Laghi e Colle del Lausfer e dal Colle di Sant'Anna (la prima parte su sentiero, con qualche tratto un po' franato, poi su ex stradina militare).
Per la Rognosa della Guercia e` molto bello ma un po' impegnativo l'anello con partenza e arrivo da Callieri: vallone Sauma-passo Sometta-vallone Gorgia dei Laghi-colle del Bue-Rognosa della Guercia-colle Saboulet-colle Tesina-vallone Tesina. Volendo abbreviare un po' il percorso e` possibile scendere direttamente per traccia dal Colle Saboulet nel vallone di Tesina (facendo attenzione ad abbondonare la mulattiera militare per il colle del Bue prima che inizi a risalire). Percorrendo l'intera cresta sicuramene non si rimane col dubbio di aver raggunto la cima!
Per la Rognosa della Guercia e` molto bello ma un po' impegnativo l'anello con partenza e arrivo da Callieri: vallone Sauma-passo Sometta-vallone Gorgia dei Laghi-colle del Bue-Rognosa della Guercia-colle Saboulet-colle Tesina-vallone Tesina. Volendo abbreviare un po' il percorso e` possibile scendere direttamente per traccia dal Colle Saboulet nel vallone di Tesina (facendo attenzione ad abbondonare la mulattiera militare per il colle del Bue prima che inizi a risalire). Percorrendo l'intera cresta sicuramene non si rimane col dubbio di aver raggunto la cima!
Re: Testa Rognosa della Guercia
soundofsilence wrote:come, probabilmente, sarebbe stata bella la vista di vetta, se solo, appunto l’avessi vista, ma forse, la Guercia si sarebbe risentita che altri potessero vedere…
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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In effetti ho visto un pò di gente che saliva a piedi al Santuario...keiji1976 wrote:Allora mi avrai sicuramente "sorpassato" salendo al Santuario di Sant'Anna..
Come tutti gli anni ennesima salita a piedi sino al santuario partendo dall'abitato di Pratolungo...
Ma c'era una ricorrenza o succede tutte le domeniche?
P.S.: il bel laghetto nel tuo Avatar è quello della Maledia?
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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- soundofsilence
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scinty wrote:Beh dai in vetta almeno ci sei arrivato!
Sì, credo, ma non ne sono sicuro al 100%...
Grazie, ma la vetta in sè stessa non è che mi dia grande soddisfazione, magari allenamento, quello sì....scinty wrote:Bravo sound!
Forse sarebbe stato meglio fare il giro dei laghi in basso, ma il tempo fino a che non sono arrivato in vetta era anche abbastanza bello...
In ogni caso sono solo constatazioni non lamentente, sono comunque più che contento di stare bene e poter andare di nuovo in montagna.
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Ottimo consiglio, proporrei anzi, per sicurezza, di proseguire in cresta anche verso ovest, invece di scendere al Saboulé, c'è una bella cima anche lì, sì che sembra più bassa, ma magari la prospettiva inganna....em wrote:Percorrendo l'intera cresta sicuramene non si rimane col dubbio di aver raggunto la cima!
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soundofsilence wrote:scinty wrote:Beh dai in vetta almeno ci sei arrivato!
Sì, credo, ma non ne sono sicuro al 100%...
Grazie, ma la vetta in sè stessa non è che mi dia grande soddisfazione, magari allenamento, quello sì....scinty wrote:Bravo sound!
Forse sarebbe stato meglio fare il giro dei laghi in basso, ma il tempo fino a che non sono arrivato in vetta era anche abbastanza bello...
In ogni caso sono solo constatazioni non lamentente, sono comunque più che contento di stare bene e poter andare di nuovo in montagna.
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Già, addirittura un mio amico settimana scorsa è partito da Benevagienna, sono circa 90 km, per 20 ore di marcia!!!!!granpasso wrote:C'è chi parte da Borgokeiji1976 wrote:Allora mi avrai sicuramente "sorpassato" salendo al Santuario di Sant'Anna..
Come tutti gli anni ennesima salita a piedi sino al santuario partendo dall'abitato di Pratolungo...
io mi sono accontentato dell' uscita con la moglie e mio papà...
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
Profilo Instagram: keiji76
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Si, in effetti c'è sempre un po' di dubbio su quale sia le vera vetta della Guercia ... Io sono salito l'anno scorso per il tuo itinerario, e mi ero fermato sulla prima cima incontrata sulla cresta. Poi però, parlando anche con Andrea Parodi, credo di aver capito che la vera vetta si trovi spostata più a Ovest, in direzione del Passo del Bue, e per raggiungerla bisogna seguire per un tratto la cresta, facile ma piuttosto lunga.
Comunque, le differenze altimetriche sono minime: direi che puoi dire in tutta tranquillità di aver raggiunto la cima !
Andrea
Comunque, le differenze altimetriche sono minime: direi che puoi dire in tutta tranquillità di aver raggiunto la cima !
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"Io intanto salgo, poi si vedrà ..."
- soundofsilence
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Beh, in effetti, io non mi sono fermato alla prima cima ma ho proseguito ad ovest, diciamo sulla seconda evidente elevazione e, dopo, la cresta scende decisamente....gambeinspalla wrote:Si, in effetti c'è sempre un po' di dubbio su quale sia le vera vetta della Guercia ... Io sono salito l'anno scorso per il tuo itinerario, e mi ero fermato sulla prima cima incontrata sulla cresta. Poi però, parlando anche con Andrea Parodi, credo di aver capito che la vera vetta si trovi spostata più a Ovest, in direzione del Passo del Bue, e per raggiungerla bisogna seguire per un tratto la cresta, facile ma piuttosto lunga.
Comunque, le differenze altimetriche sono minime: direi che puoi dire in tutta tranquillità di aver raggiunto la cima !
Andrea
Anche le mappe GPS, soprattutto quella francese (provence alpes et cote d'azur) sembrano confermare che magari, per una volta, c'ho anche preso, visto che segna la vetta a pochi metri da quella rilevata da me...
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Bel giro, oggi eravamo in zona pure noi
Dal colle del Lausfer se prosegui per la strada ritorni al Santuario chiudendo l'anello
In alternativa dal colle del Sabulè fino alla vetta del Sabulè e da qui per mezza costa su tracce arrivi nuovamente al colle del Lausfer e da lì al Santuario. Quest'ultimo itinerario è molto panoramico e selvaggio
Dal colle del Lausfer se prosegui per la strada ritorni al Santuario chiudendo l'anello
In alternativa dal colle del Sabulè fino alla vetta del Sabulè e da qui per mezza costa su tracce arrivi nuovamente al colle del Lausfer e da lì al Santuario. Quest'ultimo itinerario è molto panoramico e selvaggio
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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- soundofsilence
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Grazie delle informazioni , immaginavo si potesse fare qualcosa del genere.gecko wrote:Bel giro, oggi eravamo in zona pure noi
Dal colle del Lausfer se prosegui per la strada ritorni al Santuario chiudendo l'anello
In alternativa dal colle del Sabulè fino alla vetta del Sabulè e da qui per mezza costa su tracce arrivi nuovamente al colle del Lausfer e da lì al Santuario. Quest'ultimo itinerario è molto panoramico e selvaggio
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- Dirty Harry
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Fatto ieri l' anello con salita sino (quasi) in cima alla Rognosa (anticima).
Santuario - lago s.anna - passo tesina - colle saboulè - testa rognosa - colle saboulè - passo lausfer - colle s. anna - santuario
In tutto direi 5.00 passeggiando come vecchi pensionati.
Nessuna difficoltà di orientamento o di sentiero.
Unica attenzione: il pezzo dal colle saboulé in vetta è da fare solo con tempo asciutto e buona visibilità: il traverso sino alla sella sotto la vetta non ha nulla di difficile ma se scivoloso potrebbe creare qualche problema; in caso di poca visibilità mancando a tratti un sentiero visibile potrebbero esserci difficoltà di orientamento (gli ometti bisogna un po' cercarli...).
Giornata splendida, secca e ventilata.
Bellissimi i laghetti (c' era anche quello alla base dell' ultima rampa), interessanti le vecchie stradelle militari e le varie casermette che si vedono; bella l' alternanza di paesaggi più o meno bucolici e di pietraie di tutti i tipi e misure.
Consigliatissimo per la stagione (santuario già chiuso, assenza di merenderos).
Max
Santuario - lago s.anna - passo tesina - colle saboulè - testa rognosa - colle saboulè - passo lausfer - colle s. anna - santuario
In tutto direi 5.00 passeggiando come vecchi pensionati.
Nessuna difficoltà di orientamento o di sentiero.
Unica attenzione: il pezzo dal colle saboulé in vetta è da fare solo con tempo asciutto e buona visibilità: il traverso sino alla sella sotto la vetta non ha nulla di difficile ma se scivoloso potrebbe creare qualche problema; in caso di poca visibilità mancando a tratti un sentiero visibile potrebbero esserci difficoltà di orientamento (gli ometti bisogna un po' cercarli...).
Giornata splendida, secca e ventilata.
Bellissimi i laghetti (c' era anche quello alla base dell' ultima rampa), interessanti le vecchie stradelle militari e le varie casermette che si vedono; bella l' alternanza di paesaggi più o meno bucolici e di pietraie di tutti i tipi e misure.
Consigliatissimo per la stagione (santuario già chiuso, assenza di merenderos).
Max
- roby49
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Re: Testa Rognosa della Guercia
In un Radioso Giovedi (mentre a Genova era brutto) Io e Dino siamo andati alla Testa Rognosa.
Da s. Anna -Colle di Tesina _ col Saboule - Vetta.
tornati sui nostri passi sino al Saboule proseguiamo verso il lago del Lausfer, Colle del Lausfer , S. Anna. Tempo splendido (anzi Radioso)
Da s. Anna -Colle di Tesina _ col Saboule - Vetta.
tornati sui nostri passi sino al Saboule proseguiamo verso il lago del Lausfer, Colle del Lausfer , S. Anna. Tempo splendido (anzi Radioso)
...se hai soggezione di qualcuno, immaginalo seduto sul cesso.... Tiziano Terzani.
Cerchiamo di costruire parchi per i nostri bambini, non parcheggi per le nostre auto..
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Re: Testa Rognosa della Guercia
....il solito c**o dei pensionati....ed io pago...roby49 wrote:In un Radioso Giovedi (mentre a Genova era brutto) Io e Dino siamo andati alla Testa Rognosa.
Da s. Anna -Colle di Tesina _ col Saboule - Vetta.
tornati sui nostri passi sino al Saboule proseguiamo verso il lago del Lausfer, Colle del Lausfer , S. Anna. Tempo splendido (anzi Radioso)
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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Re: Testa Rognosa della Guercia da Isola (Tinèe - Francia)
Ieri con Claudia siamo saliti su questa cima (però partendo da Sant'Anna di Vinadio... se volete cambiare il titolo levando "da Isola")
Abbiamo unito la cima al classico percorso a anello dei laghi del Lausfer, molto interessante e vario, ma parecchio frequentato. Invece nella divagazione per la cima eravamo praticamente soli.
L'accesso alla cima è interessante e particolare, si passa sull'anticima percorrendo una cresta/crinale facile ma abbastanza scenografica, che sembra decisamente la cima giusta. Invece la vera vetta è distante 15 minuti circa seguendo la costa, leggermente più alta ma più ampia (grosso ometto di pietre).
Il giro nel suo complesso è poco faticoso e molto vario, consigliato direi in periodi più tranquilli (magari settembre/ottobre) per evitare la troppa gente.
Degna conclusione della domenica in campagna dai miei... pizza nel forno a legna!!
Abbiamo unito la cima al classico percorso a anello dei laghi del Lausfer, molto interessante e vario, ma parecchio frequentato. Invece nella divagazione per la cima eravamo praticamente soli.
L'accesso alla cima è interessante e particolare, si passa sull'anticima percorrendo una cresta/crinale facile ma abbastanza scenografica, che sembra decisamente la cima giusta. Invece la vera vetta è distante 15 minuti circa seguendo la costa, leggermente più alta ma più ampia (grosso ometto di pietre).
Il giro nel suo complesso è poco faticoso e molto vario, consigliato direi in periodi più tranquilli (magari settembre/ottobre) per evitare la troppa gente.
Degna conclusione della domenica in campagna dai miei... pizza nel forno a legna!!
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
- Maury76
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Re: Testa Rognosa della Guercia da Isola (Tinèe - Francia)
Umh...interessante....l'anello lo vorrei tanto fare ,magari il prossimo anno...avevo pensato di unire all'anello la salita alla Testa Auta del Lausfer ma con la Rognosa della Guercia mi sembra decisamente più interessante
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Re: Testa Rognosa della Guercia da Isola (Tinèe - Francia)
Che spettacolo, anche le pizze!!!
Si questa gita era anche nelle nostre mire, a ottobre tutta la montagna è ancora più bella.... da tenere in considerazione!!! Dislivello? Ore?
Si questa gita era anche nelle nostre mire, a ottobre tutta la montagna è ancora più bella.... da tenere in considerazione!!! Dislivello? Ore?
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Re: Testa Rognosa della Guercia
Compresa la vetta, sono circa 900 di dislivello. Noi abbiamo impiegato 4 ore per tutto il giro. Considera dalle 4 alle 6 ore in base a come ci si muove!
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Re: Testa Rognosa della Guercia
Ultima gita fatta: 27 giugno 2015
Due mesi senza montagna, tra ferie lontano dalle nostre Alpi (seppur in splendidi posti ), matrimoni , brutto tempo
La maggior parte di voi capirà le sensazioni che si provano... luglio e agosto, estate piena e ...montagne zero. Andare in viaggio è bello, ma ci credete che mi turba stare lontano dalle Alpi? Speravo almeno in settembre... e quel giorno finalmente è arrivato... ieri.
Optiamo per questa meta facendo un bel giro partendo da Callieri, risaliamo il Vallone di Tesina fino all'omonimo passo. Bel percorso nei boschi che costeggia per un tratto un grazioso ruscello: il rumore dell'acqua tra le rocce, i maestosi alberi dal colore verde scuro, l'odore del sottobosco... finalmente riesco a immergermi nuovamente in queste meravigliose e uniche sensazioni...
Il paesaggio si apre poi tra dolci declivi dove pascolano alcune pecore, prima di salire verso il passo. Lì facciamo il primo incontro con cinque o sei grossi rapaci che cerco di individuare: aquile? gipeti? Sono stupendi ma non riesco a vedere bene nonostante volino piuttosto bassi a tratti... bisognerebbe sempre avere con sè i binocoli...
Dal passo di Tesina raggiungiamo il Colle Sabulè, in quel tratto c'è un grande afflusso di escursionisti, molti salgono dal Santuario di Sant'Anna. Ovunque si può vedere la fitta rete di sentieri della zona, ci sono percorsi che si snodano in ogni parte. Noi ci lasciamo alle spalle la folla per raggiungere in cresta la Testa Auta del Lausfer (non vogliamo mica farci sfuggire la vetta più alta del Nodo del Lausfer ).
Mentre saliamo si ripresentano i rapaci, che per quasi tutta la giornata si sono visti volare sulla zona: aquile, gipeti o grifoni come poi ho visto zoomando sulle foto fatte (e sto per fare accertamenti con un ornitologo), quello che fossero in quel momento non importava, erano semplicemente splendidi e maestosi ed erano una delle tante risposte alla domanda "perchè ti piace la montagna?" se mai ci fosse stato bisogno di conferme...
Dalla vetta si vedono i laghi, da una parte, e dall'altra una serie di monti che evocano una serie di ricordi e un'analoga serie di aspirazioni... "l'ho fatto, l'abbiamo salito insieme, lo vorrei fare, l'avrei voluto fare ma non lo farò mai..." e con questi discorsi ce ne stiamo un po' in vetta e mangiamo il nostro pranzo, ottimi panini e salatini di Agnello (dove la mattina ho ritrovato il piacere di sbafarmi un'enorme brioche al cioccolato ).
Stare un po' in vetta, soli, tranquilli... questa era una delle cose che mi mancava di più... ho bisogno di nutrirmi di tutto questo, di questi panorami, dei fischi delle marmotte, di questa libertà e perchè no... delle prelibatezze di Agnello
Riprendiamo il nostro cammino e dal Colle invece che imboccare i sentieri principali saliamo dritti in cresta fino a raggiungere la Testa Rognosa della Guercia. Ero un po' in apprensione per la discesa dal Passo del Bue perchè avevo letto che è ripido ed esposto: in effetti può essere pericoloso perchè è stretto e in un punto come quello non puoi permetterti di scivolare, ma basta andare piano e con cautela, il sentierino fa lunghi tornanti per scendere dolcemente, in pratica non è il sentiero a essere ripido ma la parete erbosa sulla quale si trova. Una volta in fondo scendiamo verso il Rifugio Laus - De Alexandris Foches, da lì su un largo sentiero ci sarà ancora un bel tratto per San Bernolfo e poi di nuovo fino a Callieri.
Grata per questa giornata... sulle amate Alpi, alla prossima, spero non tra troppo tempo ancora...
Due mesi senza montagna, tra ferie lontano dalle nostre Alpi (seppur in splendidi posti ), matrimoni , brutto tempo
La maggior parte di voi capirà le sensazioni che si provano... luglio e agosto, estate piena e ...montagne zero. Andare in viaggio è bello, ma ci credete che mi turba stare lontano dalle Alpi? Speravo almeno in settembre... e quel giorno finalmente è arrivato... ieri.
Optiamo per questa meta facendo un bel giro partendo da Callieri, risaliamo il Vallone di Tesina fino all'omonimo passo. Bel percorso nei boschi che costeggia per un tratto un grazioso ruscello: il rumore dell'acqua tra le rocce, i maestosi alberi dal colore verde scuro, l'odore del sottobosco... finalmente riesco a immergermi nuovamente in queste meravigliose e uniche sensazioni...
Il paesaggio si apre poi tra dolci declivi dove pascolano alcune pecore, prima di salire verso il passo. Lì facciamo il primo incontro con cinque o sei grossi rapaci che cerco di individuare: aquile? gipeti? Sono stupendi ma non riesco a vedere bene nonostante volino piuttosto bassi a tratti... bisognerebbe sempre avere con sè i binocoli...
Dal passo di Tesina raggiungiamo il Colle Sabulè, in quel tratto c'è un grande afflusso di escursionisti, molti salgono dal Santuario di Sant'Anna. Ovunque si può vedere la fitta rete di sentieri della zona, ci sono percorsi che si snodano in ogni parte. Noi ci lasciamo alle spalle la folla per raggiungere in cresta la Testa Auta del Lausfer (non vogliamo mica farci sfuggire la vetta più alta del Nodo del Lausfer ).
Mentre saliamo si ripresentano i rapaci, che per quasi tutta la giornata si sono visti volare sulla zona: aquile, gipeti o grifoni come poi ho visto zoomando sulle foto fatte (e sto per fare accertamenti con un ornitologo), quello che fossero in quel momento non importava, erano semplicemente splendidi e maestosi ed erano una delle tante risposte alla domanda "perchè ti piace la montagna?" se mai ci fosse stato bisogno di conferme...
Dalla vetta si vedono i laghi, da una parte, e dall'altra una serie di monti che evocano una serie di ricordi e un'analoga serie di aspirazioni... "l'ho fatto, l'abbiamo salito insieme, lo vorrei fare, l'avrei voluto fare ma non lo farò mai..." e con questi discorsi ce ne stiamo un po' in vetta e mangiamo il nostro pranzo, ottimi panini e salatini di Agnello (dove la mattina ho ritrovato il piacere di sbafarmi un'enorme brioche al cioccolato ).
Stare un po' in vetta, soli, tranquilli... questa era una delle cose che mi mancava di più... ho bisogno di nutrirmi di tutto questo, di questi panorami, dei fischi delle marmotte, di questa libertà e perchè no... delle prelibatezze di Agnello
Riprendiamo il nostro cammino e dal Colle invece che imboccare i sentieri principali saliamo dritti in cresta fino a raggiungere la Testa Rognosa della Guercia. Ero un po' in apprensione per la discesa dal Passo del Bue perchè avevo letto che è ripido ed esposto: in effetti può essere pericoloso perchè è stretto e in un punto come quello non puoi permetterti di scivolare, ma basta andare piano e con cautela, il sentierino fa lunghi tornanti per scendere dolcemente, in pratica non è il sentiero a essere ripido ma la parete erbosa sulla quale si trova. Una volta in fondo scendiamo verso il Rifugio Laus - De Alexandris Foches, da lì su un largo sentiero ci sarà ancora un bel tratto per San Bernolfo e poi di nuovo fino a Callieri.
Grata per questa giornata... sulle amate Alpi, alla prossima, spero non tra troppo tempo ancora...
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Testa Rognosa della Guercia
Vado di fretta poi leggerò; foto comunque invoglianti
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
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Re: Testa Rognosa della Guercia
posti molto belli che, fra l'altro, non avevo mai visto in assoluto!giobibo wrote:Vado di fretta poi leggerò; foto comunque invoglianti
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Testa Rognosa della Guercia
70 giorni senza montagna ... in piena estate poi...
Mannaggia mannaggia...
Ci voleva proprio una bella escursione come questa per riprendere contatto con l'altitudine !
Mannaggia mannaggia...
Ci voleva proprio una bella escursione come questa per riprendere contatto con l'altitudine !
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
- Littletino
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Re: Testa Rognosa della Guercia
La Rognosa l'ho salita da S.Bernolfo la prima volta e da S.Anna la seconda.
Mi mancava la versione laica da Callieri.
Belli i rapaci. Ne abbiamo visti parecchi anche noi ieri, in val Varaita. Guardare il loro volo é sempre affascinante.
Mi mancava la versione laica da Callieri.
Belli i rapaci. Ne abbiamo visti parecchi anche noi ieri, in val Varaita. Guardare il loro volo é sempre affascinante.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Testa Rognosa della Guercia
..ma una mezza fotina di questo matrimonio...scinty wrote:Ultima gita fatta: 27 giugno 2015
Due mesi senza montagna, tra ferie lontano dalle nostre Alpi (seppur in splendidi posti ), matrimoni , brutto tempo
I panini sono strepitosi...i salatini sono...un buon allenamento, nel senso che un paio hanno l'equivalente in peso di un paio di ramponi...scinty wrote:panini e salatini di Agnello (dove la mattina ho ritrovato il piacere di sbafarmi un'enorme brioche al cioccolato ).
Come hai fatto a mangiarti un intera brioches al cioccolato!!!???
Bello però...una gita in ambiente super rilassante...
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
Profilo Instagram: keiji76
Re: Testa Rognosa della Guercia
Complimenti per l'escursione, molto belle le foto e la relazione che privilegia, come sempre, quello che è l'aspetto interiore del tuo rapporto con la montagna.
Ciao
FRANKIE@
Ciao
FRANKIE@
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
Amedeo Modigliani
Re: Testa Rognosa della Guercia
sembrava una punizione divinadaniele64 wrote:70 giorni senza montagna ... in piena estate poi...
Mannaggia mannaggia...
la versione laicaLittletino wrote:La Rognosa l'ho salita da S.Bernolfo la prima volta e da S.Anna la seconda.
Mi mancava la versione laica da Callieri.
pazienta...keiji1976 wrote: ..ma una mezza fotina di questo matrimonio...
ecco io ne ho mangiati due più un panino al salame (avevo preso due salatini ma temendo di azzannare poi i panini di Alec ho comprato anche il panino, se fosse servito un rinforzino.. una volta aperto il sacchetto però non ho esitato a ingurgitare tutto senza dubbio alcuno )keiji1976 wrote:i salatini sono...un buon allenamento, nel senso che un paio hanno l'equivalente in peso di un paio di ramponi...
eh ma ragazzo che stomachino hai? e non ti ho detto che al pomeriggio sono ripassata a prendere due brioche alla marmellata per me e mia mamma per la colazione ma...la mia non ha passato la nottekeiji1976 wrote:Come hai fatto a mangiarti un intera brioches al cioccolato!!!???
già...FRANKIE@ wrote: Complimenti per l'escursione, molto belle le foto e la relazione che privilegia, come sempre, quello che è l'aspetto interiore del tuo rapporto con la montagna.
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Testa Rognosa della Guercia
Pazienteremo...scinty wrote:pazienta...keiji1976 wrote: ..ma una mezza fotina di questo matrimonio...
Tra l'altro sono rimasto proprio contento dalla news...
Ho provato al massimo lo strudel (che ti tagliano a fette)...le brioches sono troppo grandi, non oso nemmeno avvicinarmi...scinty wrote:eh ma ragazzo che stomachino hai? e non ti ho detto che al pomeriggio sono ripassata a prendere due brioche alla marmellata per me e mia mamma per la colazione ma...la mia non ha passato la nottekeiji1976 wrote:Come hai fatto a mangiarti un intera brioches al cioccolato!!!???
Mi pare già troppo la crostatina alla marmellata o cioccolato con la stella...
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
Profilo Instagram: keiji76
Re: Testa Rognosa della Guercia
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Testa Rognosa della Guercia
Ripetuta questa salita partendo dal Santuario di Sant'Anna di Vinadio
Dall'anticima Orientale alla cima Occidentale , cima propriamente detta, evidentemente non ho trovato il percorso giusto , così mi sono trovato ad affrontare alcuni passaggi non propriamente facili (II II+) in discesa su blocchi da non "guardare" troppo intensamente altrimenti si muovono, fortunatamente ciascun blocco è di ottima roccia e non ti si sgretola in mano ...
Al ritorno seguendo una traccia che non tocca l'anticima nessun problema, quindi corretta secondo me la valutazione EE per alcuni passaggi dove si usano un poco le mani.
Peccato per il meteo non ottimale la vista è stata scarsa
Dall'anticima Orientale alla cima Occidentale , cima propriamente detta, evidentemente non ho trovato il percorso giusto , così mi sono trovato ad affrontare alcuni passaggi non propriamente facili (II II+) in discesa su blocchi da non "guardare" troppo intensamente altrimenti si muovono, fortunatamente ciascun blocco è di ottima roccia e non ti si sgretola in mano ...
Al ritorno seguendo una traccia che non tocca l'anticima nessun problema, quindi corretta secondo me la valutazione EE per alcuni passaggi dove si usano un poco le mani.
Peccato per il meteo non ottimale la vista è stata scarsa