Cima Pagarì
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Cima Pagarì
Domenica 19-9-2010: San Giacomo – Rifugio Pagarì – Cima Pagarì – Passo Pagarì – Rifugio Pagarì – Lago Bianco del Gelas – San Giacomo.
Partecipanti: Lusciandro e Soundofsilence.
Lunghezza: Noi abbiamo fatto 28 Km circa con qualche divagazione, il percorso pulito sarebbe trai 26 e i 27
Dislivello: 1900 circa.
Difficoltà: Si potrebbe anche dire tutto un E, è difficile però non perdere la traccia nella salita dal Passo Pagarì alla cima e quindi affrontare qualche difficoltà di tipo EE. Nel sentiero per il Lago Bianco un solo punto da fare attenzione: esposto e molto stretto, si tratta solo di camminare, ma, per pochi metri, bisogna farlo con molta attenzione, sicuramente quindi EE, ma solo 2 metri su tutto il percorso. Qualche difficoltà di orientamento poi nell’ultima parte del percorso per il Lago Bianco e altrettante, se non di più, per trovare il sentiero in discesa dal lago verso il sentiero dell’andata. Con una descrizione fatta bene, però, non dovrebbero esserci problemi, noi non l’avevamo…
Percorso in macchina: Da Genova fino a Savona sull’Autostrada dei Fiori, poi fino a Mondovì sulla Savona Torino. Da Mondovì si segue per Cuneo e, poi, per Borgo San Dalmazzo dove si prende per Entracque, Valdieri e la Valle Gesso. Al bivio con Entracque si prende a sinistra per Entracque. Si raggiunge quindi la diga della piastra e, poco dopo, si prende a sinistra per San Giacomo e lo si raggiunge. Qui, quindi, si parcheggia in un ampio spiazzo subito prima dell’iniizio del divieto di circolazione.
Percorso a Piedi: Dal parcheggio si prende la strada asfaltata a sinistra (divieto) e si inizia la lunga salita verso il Rifugio Pagarì. Dopo qualche centinaio di metri la strada diventa sterrata e così prosegue per parecchi Km (con lunghi tratti di piano), fino alla quota di 1500-1600 metri, dove si trasforma in sentiero. Si incontrano vari bivi: il primo a sinistra per il Vei del Bouc, il secondo a destra per il Lago Bianco del Gelas, il terzo a sinistra per il Lago dell’Agnel, poi ancora uno per, di nuovo, il Lago Bianco del Gelas sulla destra, subito prima di giungere al Rifugio Pagarì. Tutte le deviazioni sono ottimamente segnalate con cartelli, almeno fin qui non ci si può sbagliare…Sempre subito prima del Rifugio un cartello indica di svoltare a sinistra per il Passo Pagarì, si seguono quindi gli ometti e le tacche rosse e, poco prima del passo, per non perdere qualche decina di metri di quota, si può puntare direttamente e senza traccia alla vetta che si trova a sinistra immediatamente sopra il passo (100 metri più in alto). La salita così facendo diventa EE, ma la salita a vista non presenta difficoltà particolari e si può passare quasi dappertutto. Dalla vetta si scende al passo cercando di seguire senza perderli, non facile, ometti e segni rossi. Dal Passo, sempre ometti e segni rossi riportano al Rifugio. Subito sotto a questo si prende a sinistra il sentiero per il Lago Bianco che con una traversata pressochè pianeggiante (si perdono comunque quasi 300 metri di quota che vanno risaliti quasi per intero) porta a una cascatella sotto una balza rocciosa, in vista della quale la traccia si perde un po’ e solo gli ometti guidano a superare la predetta balza (non vi sarebbe comunque problema a scavalcarla in altri punti). Dal ripiano sovrastante si raggiunge in breve il lago. Noi dal lago ci aspettavamo (come da cartina) di trovare il sentiero di discesa e non avendolo invece trovato siamo scesi dritti senza sentiero per cento-duecento metri di dislivello obliquando poi a sinistra per ritrovare così, per fortuna, il sentiero alla sinistra, appunto, del torrente. Probabilmente avremmo dovuto invece, dal lago, continuare per un poco sul sentiero, segnato da ometti, in salita per scavalcare una nuova balza rocciosa di poche decine di metri dove ci dovrebbe essere un altro lago e il sentiero di discesa. Tale sentiero, segnato sempre a ometti e tacche rosse, porta, dopo una lunga discesa, di nuovo sul sentiero dell’andata a quota 1600 circa.
Racconto: Dopo aver ‘riassunto’ una gita di 4 giorni in 2 in Valle delle Meraviglie, cosa potrà essere mai fare questa di 2 giorni e 3 Pagarì (Rifugio Passo e Cima) in uno? Più difficile sarà far saltare la seconda colazione a Lusciandro, dovrò in effetti anticiparlo e andarlo a prendere a casa alle 4,45, prima che abbia il tempo di imboscarsi in qualche bar …Tutto sommato questo mi ricorda qualcosa:Ogni notte ritornar
Per cercarlo in qualche bar
Son le 4 e mezza ormai
Non ho voglia di dormir
A quest’ora cosa vuoiMi va bene pure lui…In ogni caso, per non ripetere l’esperienza stile Rando-perso del Bego, raccogliamo preventivamente più informazioni possibile, peccato che non ce ne siano di coincidenti…Ci toccherà così portarci un equipaggiamento che svaria dai ramponi ai costumi da bagno per affrontare la solita variante/penitenza proposta da Lusciandro in un momento di catarsi post-prandiale… Si tratta di una piccola digressione al Lago Bianco del Gelas, sul quale c’è chi ci dice che per raggiungerlo occorre attraversare 3 ghiacciai, di cui 2 evitabili aspettando il prossimo disgelo in loco, chi invece si inventa addirittura un nuovo livello di difficoltà (AF???) per classificare il percorso, chi lo descrive invece "molto alpino"e pure non si accontenta di una classificazione normale definendolo EE+…Con queste simpatiche premesse il Lago Bianco me lo eviterei volentieri…Sono tranquillo però: ho un piano.
Al ritorno così dai primi 1700 metri di dislivello della Cima Pagarì simulo un mal di pancia e costringo l’ignaro Lusciandro a fermarsi al Rifugio….Lo stratagemma funziona e Lusciandro, una volta ingollatosi 1 Kg. di crostata e 2 litri di birra Pagarina diventa molto più malleabile ed è disposto a tornare sulla stessa strada…Decido così di brindare anch’io allo scampato pericolo con una birra Pagarina…Non l’avessi mai fatto! Da quel momento, infatti, inizio a sentire cose strane: il gestore inizia a raccontare di 3 sentieri diversi che vanno al Lago Bianco, tutti facili, corti e senza dislivello, un avventore, che prima non c’era, conferma e aggiunge di una strana polverina bianca (sarà un detersivo?), proveniente dal ghiacciaio, che rende il Lago Bianco che più Bianco non si può… Conferma poi anche che il sentiero è facile, senza neve e senza dislivello.A questo punto sono bello che incastrato, come posso esimermi di andare a guardare la magica polverina bianca che rende il Lago più bianco della neve?
Partiamo quindi sotto i fumi dell’alcool che però non durano abbastanza da non farci accorgere che il sentiero è tutt’altro che piano (si scendono 200 metri e se ne risalgono altrettanti…), che il lago non è bianco ma verde, che non c’è né ghiacciaio né polverina bianca, che se la sia sniffata tutta il simpatico avventore che ci ha fatto venire fin qui?Sopraffatti dalla delusione, quale miglior modo di rifarci un po’ ravanando allegramente alla ricerca del sentiero di discesa su rocce scivolose ed esposte e ripidi prati bagnati (chissà poi perché dopo tutta una giornata di pieno sole, ce li annaffiano a posta per noi?), dopotutto sono appena le 17,30, abbiamo ancora ben due ore di luce e solo una decina di Km da fare….Arriveremo quindi alla macchina alle 19,40 dove affronteremo la parte AD (Avvisare le Donne…) della gita, che si rivelerà di gran lunga la più pericolosa…
Conclusioni: Già che c’eravamo potevamo andare al Clapier, non sembrava tanto distante, ma, dopotutto c’ero già stato, comunque il panorama dalla Cima Pagarì non è affatto male, soprattutto sulla vicina Cima Peirabroc e il contiguo Clapier. Allietano la vista anche i numerosi laghi, le frastagliate cime francesi sopra il Refuge Nice e l’impressionante nordwand della Maledia… Indubbiamente l’avvicinamento è un po’ lungo e monotono ma in compagnia si passano comunque ore piacevoli.
Link alle foto:
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Percorso in macchina: Da Genova fino a Savona sull’Autostrada dei Fiori, poi fino a Mondovì sulla Savona Torino. Da Mondovì si segue per Cuneo e, poi, per Borgo San Dalmazzo dove si prende per Entracque, Valdieri e la Valle Gesso. Al bivio con Entracque si prende a sinistra per Entracque. Si raggiunge quindi la diga della piastra e, poco dopo, si prende a sinistra per San Giacomo e lo si raggiunge. Qui, quindi, si parcheggia in un ampio spiazzo subito prima dell’iniizio del divieto di circolazione.
Percorso a Piedi: Dal parcheggio si prende la strada asfaltata a sinistra (divieto) e si inizia la lunga salita verso il Rifugio Pagarì. Dopo qualche centinaio di metri la strada diventa sterrata e così prosegue per parecchi Km (con lunghi tratti di piano), fino alla quota di 1500-1600 metri, dove si trasforma in sentiero. Si incontrano vari bivi: il primo a sinistra per il Vei del Bouc, il secondo a destra per il Lago Bianco del Gelas, il terzo a sinistra per il Lago dell’Agnel, poi ancora uno per, di nuovo, il Lago Bianco del Gelas sulla destra, subito prima di giungere al Rifugio Pagarì. Tutte le deviazioni sono ottimamente segnalate con cartelli, almeno fin qui non ci si può sbagliare…Sempre subito prima del Rifugio un cartello indica di svoltare a sinistra per il Passo Pagarì, si seguono quindi gli ometti e le tacche rosse e, poco prima del passo, per non perdere qualche decina di metri di quota, si può puntare direttamente e senza traccia alla vetta che si trova a sinistra immediatamente sopra il passo (100 metri più in alto). La salita così facendo diventa EE, ma la salita a vista non presenta difficoltà particolari e si può passare quasi dappertutto. Dalla vetta si scende al passo cercando di seguire senza perderli, non facile, ometti e segni rossi. Dal Passo, sempre ometti e segni rossi riportano al Rifugio. Subito sotto a questo si prende a sinistra il sentiero per il Lago Bianco che con una traversata pressochè pianeggiante (si perdono comunque quasi 300 metri di quota che vanno risaliti quasi per intero) porta a una cascatella sotto una balza rocciosa, in vista della quale la traccia si perde un po’ e solo gli ometti guidano a superare la predetta balza (non vi sarebbe comunque problema a scavalcarla in altri punti). Dal ripiano sovrastante si raggiunge in breve il lago. Noi dal lago ci aspettavamo (come da cartina) di trovare il sentiero di discesa e non avendolo invece trovato siamo scesi dritti senza sentiero per cento-duecento metri di dislivello obliquando poi a sinistra per ritrovare così, per fortuna, il sentiero alla sinistra, appunto, del torrente. Probabilmente avremmo dovuto invece, dal lago, continuare per un poco sul sentiero, segnato da ometti, in salita per scavalcare una nuova balza rocciosa di poche decine di metri dove ci dovrebbe essere un altro lago e il sentiero di discesa. Tale sentiero, segnato sempre a ometti e tacche rosse, porta, dopo una lunga discesa, di nuovo sul sentiero dell’andata a quota 1600 circa.
Racconto: Dopo aver ‘riassunto’ una gita di 4 giorni in 2 in Valle delle Meraviglie, cosa potrà essere mai fare questa di 2 giorni e 3 Pagarì (Rifugio Passo e Cima) in uno? Più difficile sarà far saltare la seconda colazione a Lusciandro, dovrò in effetti anticiparlo e andarlo a prendere a casa alle 4,45, prima che abbia il tempo di imboscarsi in qualche bar …Tutto sommato questo mi ricorda qualcosa:Ogni notte ritornar
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Al ritorno così dai primi 1700 metri di dislivello della Cima Pagarì simulo un mal di pancia e costringo l’ignaro Lusciandro a fermarsi al Rifugio….Lo stratagemma funziona e Lusciandro, una volta ingollatosi 1 Kg. di crostata e 2 litri di birra Pagarina diventa molto più malleabile ed è disposto a tornare sulla stessa strada…Decido così di brindare anch’io allo scampato pericolo con una birra Pagarina…Non l’avessi mai fatto! Da quel momento, infatti, inizio a sentire cose strane: il gestore inizia a raccontare di 3 sentieri diversi che vanno al Lago Bianco, tutti facili, corti e senza dislivello, un avventore, che prima non c’era, conferma e aggiunge di una strana polverina bianca (sarà un detersivo?), proveniente dal ghiacciaio, che rende il Lago Bianco che più Bianco non si può… Conferma poi anche che il sentiero è facile, senza neve e senza dislivello.A questo punto sono bello che incastrato, come posso esimermi di andare a guardare la magica polverina bianca che rende il Lago più bianco della neve?
Partiamo quindi sotto i fumi dell’alcool che però non durano abbastanza da non farci accorgere che il sentiero è tutt’altro che piano (si scendono 200 metri e se ne risalgono altrettanti…), che il lago non è bianco ma verde, che non c’è né ghiacciaio né polverina bianca, che se la sia sniffata tutta il simpatico avventore che ci ha fatto venire fin qui?Sopraffatti dalla delusione, quale miglior modo di rifarci un po’ ravanando allegramente alla ricerca del sentiero di discesa su rocce scivolose ed esposte e ripidi prati bagnati (chissà poi perché dopo tutta una giornata di pieno sole, ce li annaffiano a posta per noi?), dopotutto sono appena le 17,30, abbiamo ancora ben due ore di luce e solo una decina di Km da fare….Arriveremo quindi alla macchina alle 19,40 dove affronteremo la parte AD (Avvisare le Donne…) della gita, che si rivelerà di gran lunga la più pericolosa…
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Link alle foto:
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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Cima Pagarì
Complimenti, bella gita e belle foto . Da Cima Pagarì ci siamo passati lunedì 20 di ritorno dal Peirabroc.
Grande vista intorno
Ma l'escursione l'avete fatta in 1 giorno o 2?
FRANKIE@
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Ma l'escursione l'avete fatta in 1 giorno o 2?
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"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
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Re: Cima Pagarì
Uno, ho fatto così confusione in quello che ho scritto?FRANKIE@ wrote:Ma l'escursione l'avete fatta in 1 giorno o 2?
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Cima Pagarì
Dalla relazione avrei detto in uno ma il punto seguente:soundofsilence wrote:Uno, ho fatto così confusione in quello che ho scritto?FRANKIE@ wrote:Ma l'escursione l'avete fatta in 1 giorno o 2?
"Racconto: Dopo aver ‘riassunto’ una gita di 4 giorni in 2 in Valle delle Meraviglie, cosa potrà essere mai fare questa di 2 giorni e 3 Pagarì (Rifugio Passo e Cima) in uno?"
mi ha lasciato un poco perplesso, ma rileggendolo con più calma sono io che non l'ho interpretato secondo quello che era il tuo pensiero
Comunque 1900 m. in un giorno sono un bel "tiro" a cui aggiungere il percorso stradale A/R .
Ancora complimenti
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Amedeo Modigliani
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Re: Cima Pagarì
Posti unici!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Cima Pagarì
Complimenti per il megagiro!!!
Bellissima la foto con tutti gli ometti.
Ma Lusciandro come ha fatto per i viveri?
Bellissima la foto con tutti gli ometti.
Ma Lusciandro come ha fatto per i viveri?
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Re: Cima Pagarì
Ha svaligiato 2 volte il Rifugio....gecko wrote:Ma Lusciandro come ha fatto per i viveri?
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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- Lusciandro
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Re: Cima Pagarì
Riservandomi di smentire in seguito tutte le cattiverie sul mio conto (visto che ora sono di fretta) vorrei solo segnalare che lo svaligiare 2 volte 2 il Rifugio significa che all'andata ho bevuto una tazza d'infuso di rosa e al ritorno birrozza pagarina e fetta di crostata ... in pratica: neanche il minimo sindacale (belin Sond, sei peggio di Menzognolini, ehm ... volevo dire Minzolini ).soundofsilence wrote:Ha svaligiato 2 volte il Rifugio....gecko wrote:Ma Lusciandro come ha fatto per i viveri?
Lusciandro il vituperato
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Re: Cima Pagarì
Ah, non dovrai mica andare a mangiare?Lusciandro wrote:visto che ora sono di fretta
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Re: Cima Pagarì
E tu che fai, gli tieni bordone?gecko wrote:Ma Lusciandro come ha fatto per i viveri?
Tocca raccontare anche la mia versione altrimenti tra un pò mi daranno colpa anche del peccato originale
Partenza anticipata a bella posta per non farmi celebrare la colazione, finalmente alle 8,05 siamo pronti all'inizio della strada; sulla direzione da prendere ci sono pochi dubbi (per ora) le indicazioni danno ben 5h (sulla carta sentiero indicato come M13) per il rifugio ma ne impiegheremo 3h40' nonostante il mio passo, debbo dire però che sebbene il mio stomaco si lamentasse ad un certo punto ho sentito uno stimolo superiore, causato da una coppia di leprotte che ci ha superato, ed ho accelerato il passo Dopo svaccamento al Rifugio Pagarì raggiungiamo il Colle e successivamente, seguendo più o meno alcuni ometti, la Cima Pagarì godendo di un bel panorama (Peirabroc, Clapier e più in fondo Bego e Gran Capelet - sperando d'averli azzeccati) mentre alle spalle abbiamo la Maledia Qui sulla cima ci svacchiamo per un'altra ora prima di tornare al Rifugio (e qui terzo svaccamento della giornata con Sound in versione pelandrone76 ).
Prendiamo poi la deviazione subito sotto al rifugio per il Lago del Gelas. Tutti parlano del lago e non dei laghi, questo fatto, oltre all'errore della cartina che ne presenta uno anch'essa, ci farà mancare il bivio per il sentiero M20 costringendoci ad un pò di ravanamento (finalmente un piacevole diversivo in questa noiosa gita ) aggiungendo un pò di pepe visto che iniziava a fare tardi. I nostri (vostri) eroi riusciranno comunque ad arrivare alle 19,40 all'auto per altre 3 ore d'auto verso casa.
Alla prossima
Lusciandro
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Re: Cima Pagarì
Pelandrone76 vi dice bravi ,gran bel girozzo
Conoscendovi entrambi ,ma soprattutto conoscendo la voracita' di Lusciandro direi che la versione di Sound e' la più plausibile ,sicuramente la crostata sara' stata intorno al kg
Lusciandro e' proprio un soggetto particolare ,sembra sempre che arranchi ma poi riesce sempre ad arrivare in vetta e masochisticamente si inventa immancabilmente delle simpatiche divagazioni....giusto per distruggersi un po e fare arrivare i compagni di gita in evidente ritardo.....con conseguente inc..zatura delle mogli altrui
Conoscendovi entrambi ,ma soprattutto conoscendo la voracita' di Lusciandro direi che la versione di Sound e' la più plausibile ,sicuramente la crostata sara' stata intorno al kg
Lusciandro e' proprio un soggetto particolare ,sembra sempre che arranchi ma poi riesce sempre ad arrivare in vetta e masochisticamente si inventa immancabilmente delle simpatiche divagazioni....giusto per distruggersi un po e fare arrivare i compagni di gita in evidente ritardo.....con conseguente inc..zatura delle mogli altrui
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Re: Cima Pagarì
L'uomo non è fatto di solo stomaco...Lusciandro wrote:debbo dire però che sebbene il mio stomaco si lamentasse ad un certo punto ho sentito uno stimolo superiore, causato da una coppia di leprotte che ci ha superato, ed ho accelerato il passo
Non sarebbe neanche da dire, ma, naturalmente, le hai lasciate passare solo per osservarle meglio...
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Re: Cima Pagarì
sì, ma come l'entomologo ammira due farfalle .... anche perchè a stargli dietro non se ne parlava nemmeno, andavano sù con la leggerezza delle libellule (e avendo saltato un paio di colazioni avevo poche energie, non riuscivo a mettere il turbo).soundofsilence wrote:L'uomo non è fatto di solo stomaco...
Non sarebbe neanche da dire, ma, naturalmente, le hai lasciate passare solo per osservarle meglio...
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Re: Cima Pagarì
Ah sì? Eppure non ti avevo mai visto così turbato....Lusciandro wrote:non riuscivo a mettere il turbo.
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Re: Cima Pagarì
Complimenti per la bella gita. In giornata la Cima Pagari (con la disgressione al lago) mi sembra sufficiente, il Clapier e` decisamente piu` distante (anche se magari non sembra).
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Re: Cima Pagarì
confermo, soprattutto perchè si è costretti a perdere quota...em wrote:il Clapier e` decisamente piu` distante (anche se magari non sembra).
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Re: Cima Pagarì
Sì però se togliamo il Lago Bianco e il ravanage conseguente immagino che, magari, facciamo anche prima....Sub-Comandante wrote:confermo, soprattutto perchè si è costretti a perdere quota...em wrote:il Clapier e` decisamente piu` distante (anche se magari non sembra).
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Re: Cima Pagarì
direi quasi di si!soundofsilence wrote:Sì però se togliamo il Lago Bianco e il ravanage conseguente immagino che, magari, facciamo anche prima....Sub-Comandante wrote:confermo, soprattutto perchè si è costretti a perdere quota...em wrote:il Clapier e` decisamente piu` distante (anche se magari non sembra).
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
- Pazzaura
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Re: Cima Pagarì
Oggi con Claudia "gitona" in assetto trail (in questi casi, citando una rivista del settore, preferisco chiamarlo "speed hiking")... Partiti da San Giacomo abbiamo raggiunto il rifugio Pagarì, abbiamo proseguito per il passo Pagarì ed infine sulla cima Pagarì. Triade completa
Son 1700 D+ secchi... con molto sviluppo (25 km totali). Abbiamo impiegato 3h e 18 ad arrivare in vetta, e siamo molto soddisfatti!! Non abbiamo mai esagerato ma siamo andati molto costanti, correndo nei tratti in piano.
Fino al rifugio sentiero molto agevole, lungo, mai ripido. Tantissimi tornanti... poi per il colle si cambia musica: sentiero più "alpino", sfasciumi, roccette, passaggi più esposti. Dal colle alla vetta son pochi minuti, seguendo una traccia molto labile segnata da ometti.
In cima, anche se "modesta" in mezzo a cime più prominenti, bellissimo panorama.... aria fredda, nuvole alte... sosta breve e giù.
Siamo scesi poi con più calma e ci siamo goduti il rifugio e lo splendido luogo in cui è posizionato. Abbiamo preso una fetta di crostata ed una birra che produce Aladar (il gestore) sul posto... uno spettacolo
Dopo aver fatto 2 chiacchere con un ragazzo che vedendomi mi dice "tu sei Pazzaura di quotazero!!" scendiamo... sempre passo alternato a corsetta... 2 ore e siamo giù.
Una gita veramente bella... luogo stupendo, il sentiero per il Pagarì compie un percorso "perfetto", sembra disegnato...
E poi... più sali, più è natura incontaminata, anche se oggi qualcuno in giro c'era. In un punto mi son trovato faccia a faccia con uno stambecco femmina... era tranquillo e seduto a pochi metri da me! Son riuscito a far una bella foto nonostante avessi solo il cellulare.
Una piccola considerazione, anche se sarà scontata: a me piace girare per monti, prima di ogni altra cosa. Non serve correre, ok. Però la sensazione di "libertà" che ti da un allenamento mirato (come praticare trail running) e le possibilità che ti si aprono praticandolo... ecco, io lo trovo semplicemente fantastico. Sarà che per anni ho faticato come un matto e 1700 d+ li vedevo come fantascienza... però... oggi pensavo proprio a questa cosa. E sono contento.
Son 1700 D+ secchi... con molto sviluppo (25 km totali). Abbiamo impiegato 3h e 18 ad arrivare in vetta, e siamo molto soddisfatti!! Non abbiamo mai esagerato ma siamo andati molto costanti, correndo nei tratti in piano.
Fino al rifugio sentiero molto agevole, lungo, mai ripido. Tantissimi tornanti... poi per il colle si cambia musica: sentiero più "alpino", sfasciumi, roccette, passaggi più esposti. Dal colle alla vetta son pochi minuti, seguendo una traccia molto labile segnata da ometti.
In cima, anche se "modesta" in mezzo a cime più prominenti, bellissimo panorama.... aria fredda, nuvole alte... sosta breve e giù.
Siamo scesi poi con più calma e ci siamo goduti il rifugio e lo splendido luogo in cui è posizionato. Abbiamo preso una fetta di crostata ed una birra che produce Aladar (il gestore) sul posto... uno spettacolo
Dopo aver fatto 2 chiacchere con un ragazzo che vedendomi mi dice "tu sei Pazzaura di quotazero!!" scendiamo... sempre passo alternato a corsetta... 2 ore e siamo giù.
Una gita veramente bella... luogo stupendo, il sentiero per il Pagarì compie un percorso "perfetto", sembra disegnato...
E poi... più sali, più è natura incontaminata, anche se oggi qualcuno in giro c'era. In un punto mi son trovato faccia a faccia con uno stambecco femmina... era tranquillo e seduto a pochi metri da me! Son riuscito a far una bella foto nonostante avessi solo il cellulare.
Una piccola considerazione, anche se sarà scontata: a me piace girare per monti, prima di ogni altra cosa. Non serve correre, ok. Però la sensazione di "libertà" che ti da un allenamento mirato (come praticare trail running) e le possibilità che ti si aprono praticandolo... ecco, io lo trovo semplicemente fantastico. Sarà che per anni ho faticato come un matto e 1700 d+ li vedevo come fantascienza... però... oggi pensavo proprio a questa cosa. E sono contento.
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Re: Cima Pagarì
Grandiiii!! Ottima scelta della gita, visto che è un posto che amo molto, ottimi tempi!!! Se penso al male ai piedi ogni volta che vado sù di lì, immagino al sollievo di andarci "più leggeri" come avete fatto voi!
Bello bello e una sosta al Pagarì merita sempre
Bello bello e una sosta al Pagarì merita sempre
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Cima Pagarì
Caspita complimenti!!!
Che bei posti, purtroppo non ho ancora avuto modo di andare al rifugio Pagarì, ed è una lacuna che presto voglio colmare!
Bello davvero
Che bei posti, purtroppo non ho ancora avuto modo di andare al rifugio Pagarì, ed è una lacuna che presto voglio colmare!
Bello davvero
Re: Cima Pagarì
Ritengo che sulla Maledia tu potresti anche trovare delle vie alpinistiche di tuo interesse......acdie81 wrote:Caspita complimenti!!!
Che bei posti, purtroppo non ho ancora avuto modo di andare al rifugio Pagarì, ed è una lacuna che presto voglio colmare!
Bello davvero
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Re: Cima Pagarì
State inanellando una serie di cime ( e di prestazioni) di tutto rispetto Complimenti
Notevolissimo il tempo di salita. Forse era meglio postare in "Corsa in montagna"
Notevolissimo il tempo di salita. Forse era meglio postare in "Corsa in montagna"
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
Amedeo Modigliani
Re: Cima Pagarì
Pazzaura wrote:Una piccola considerazione, anche se sarà scontata: a me piace girare per monti, prima di ogni altra cosa. Non serve correre, ok. Però la sensazione di "libertà" che ti da un allenamento mirato (come praticare trail running) e le possibilità che ti si aprono praticandolo... ecco, io lo trovo semplicemente fantastico. Sarà che per anni ho faticato come un matto e 1700 d+ li vedevo come fantascienza... però... oggi pensavo proprio a questa cosa. E sono contento.
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Re: Cima Pagarì
Grazie... non abbiamo mai molto tempo per andare in Alpi, dato che abbiamo un solo giorno libero assieme (domenica) tranne casi rari come i due giorni in Stura della settimana scorsa, però quando il meteo (quest'anno.... grrrr) e la stagione lo consentono, cerchiamo di andare e di sfruttare le giornate!FRANKIE@ wrote: State inanellando una serie di cime ( e di prestazioni) di tutto rispetto Complimenti
Notevolissimo il tempo di salita. Forse era meglio postare in "Corsa in montagna"
Per me l'essenza dell'andare in montagna è sempre la stessa, che sia a piedi, di corsa, o con gli sci, ecc.... quindi anche se associo volentieri un aspetto "sportivo" alle mie gite, restano comunque escursioni in montagna fatte con lo spirito di chi la ama. Per tale motivo posto qui questo genere di gite!
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Re: Cima Pagarì
Per me l'essenza dell'andare in montagna è sempre la stessa, che sia a piedi, di corsa, o con gli sci, ecc.... quindi anche se associo volentieri un aspetto "sportivo" alle mie gite, restano comunque escursioni in montagna fatte con lo spirito di chi la ama. Per tale motivo posto qui questo genere di gite!
condivido a pieno lo spirito! .. e complimenti x i tempi!!!
Re: Cima Pagarì
Grande Pazz
...anche io nelle ferie volevo salire lassù...spero di riuscirci ancora a settembre, un anno senza Pagarì ed Aladar non si può fare...
...anche io nelle ferie volevo salire lassù...spero di riuscirci ancora a settembre, un anno senza Pagarì ed Aladar non si può fare...
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
Profilo Instagram: keiji76
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Re: Cima Pagarì
Dopo aver fatto 2 chiacchere con un ragazzo che vedendomi mi dice "tu sei Pazzaura di quotazero!!"
Ciao Pazzaura...il "ragazzo" ero io
Grazie per avermi chiamato "ragazzo"
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Re: Cima Pagarì
Eccotivecchiounno wrote:Dopo aver fatto 2 chiacchere con un ragazzo che vedendomi mi dice "tu sei Pazzaura di quotazero!!"
Ciao Pazzaura...il "ragazzo" ero io
Grazie per avermi chiamato "ragazzo"
Ti è andata bene che in discesa avevo il rimorchio
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Re: Cima Pagarì
Eccoti
Ti è andata bene che in discesa avevo il rimorchio
Certo che farti "superare" da uno più "vecchio"....
Cmq quel vallone è veramente bello...e poi la birra di Aladar è ottima (forse perchè ti camalli ore e ore e ore di cammino per poterla bere?)