Cima Pianard m. 2306
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Re: Cima Pianard m. 2306
C'era davvero tanta gente!
Molto bella la prima foto con le merittime spazzate dal vento!
Molto bella la prima foto con le merittime spazzate dal vento!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Cima Pianard m. 2306
.... non ci siamo stati (naturalmente in estate) e ...anche noi ci eravamo fermati sulla Cima Pianard perchè veniva brutto tempo ...
quanta neve.......
quanta neve.......
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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Re: Cima Pianard m. 2306
Visto che ci sei appena stata, condizioni della neve?
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Cima Pianard m. 2306
unirei a questo topic
viewtopic.php?f=41&t=4339&hilit=pianard" onclick="window.open(this.href);return false;
viewtopic.php?f=41&t=4339&hilit=pianard" onclick="window.open(this.href);return false;
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Cima Pianard m. 2306
....molta neve e farinosa...... da sci....(prox volta lascio le ciaspole a casa e mi sci-munisco)Sub-Comandante wrote:Visto che ci sei appena stata, condizioni della neve?
Namaste
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"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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Re: Cima Pianard m. 2306
li in zona il rischio valanghe è basso? Volendo andare verso il Frisson?amadablam wrote:....molta neve e farinosa...... da sci....(prox volta lascio le ciaspole a casa e mi sci-munisco)Sub-Comandante wrote:Visto che ci sei appena stata, condizioni della neve?
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Cima Pianard m. 2306
verso la costa Pianard c'è meno rischio perchè è +aperta, bisognerebbe sapere le condizioni di adesso perchè fra sabato pomeriggio e ieri ....penso che ne sarà venuta ancora un pò di neve e tantina...per il Frisson , secondo me potrebbe essere + pericoloso perchè la valle è un po+stretta okkio!!!Sub-Comandante wrote:li in zona il rischio valanghe è basso? Volendo andare verso il Frisson?amadablam wrote:....molta neve e farinosa...... da sci....(prox volta lascio le ciaspole a casa e mi sci-munisco)Sub-Comandante wrote:Visto che ci sei appena stata, condizioni della neve?
Namaste
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Re: Cima Pianard m. 2306
..perchè?? non cen'è abbastanza di sci-muniti in giro per i monti???amadablam wrote:(prox volta lascio le ciaspole a casa e mi sci-munisco)
...se hai soggezione di qualcuno, immaginalo seduto sul cesso.... Tiziano Terzani.
Cerchiamo di costruire parchi per i nostri bambini, non parcheggi per le nostre auto..
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Re: Cima Pianard m. 2306
BRAVA!amadablam wrote:....molta neve e farinosa...... da sci....(prox volta lascio le ciaspole a casa e mi sci-munisco)Sub-Comandante wrote:Visto che ci sei appena stata, condizioni della neve?
Lo farei anche io ..... che non amo molto le ciaspole
Solo che purtroppo non so sciare .....
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Re: Cima Pianard m. 2306
capisco...amadablam wrote:verso la costa Pianard c'è meno rischio perchè è +aperta, bisognerebbe sapere le condizioni di adesso perchè fra sabato pomeriggio e ieri ....penso che ne sarà venuta ancora un pò di neve e tantina...per il Frisson , secondo me potrebbe essere + pericoloso perchè la valle è un po+stretta okkio!!!Sub-Comandante wrote:li in zona il rischio valanghe è basso? Volendo andare verso il Frisson?amadablam wrote:....molta neve e farinosa...... da sci....(prox volta lascio le ciaspole a casa e mi sci-munisco)Sub-Comandante wrote:Visto che ci sei appena stata, condizioni della neve?
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Cima Pianard m. 2306
Che meraviglia!!! Vista la copiosa nevicata e non conoscendo la zona, a valanghe come siamo messi?
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Re: Cima Pianard m. 2306
Quante persone!!
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
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Re: Cima Pianard m. 2306
rischio 3: marcato.gecko wrote:Che meraviglia!!! Vista la copiosa nevicata e non conoscendo la zona, a valanghe come siamo messi?
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Cima Pianard m. 2306
orpoSub-Comandante wrote:rischio 3: marcato.gecko wrote:Che meraviglia!!! Vista la copiosa nevicata e non conoscendo la zona, a valanghe come siamo messi?
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
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Re: Cima Pianard m. 2306
..tutti e due non siamo molto scialpinisti, saliamo bene ..in discesa curvette, cadute e molte curve all'alpina, insomma : testa e c..o...serena wrote:BRAVA!amadablam wrote:....molta neve e farinosa...... da sci....(prox volta lascio le ciaspole a casa e mi sci-munisco)Sub-Comandante wrote:Visto che ci sei appena stata, condizioni della neve?
Lo farei anche io ..... che non amo molto le ciaspole
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Re: Cima Pianard m. 2306
..meglio cambiare zona e nei prossimi giorni dovebbe nevicare .....okkio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!gecko wrote:orpoSub-Comandante wrote:rischio 3: marcato.gecko wrote:Che meraviglia!!! Vista la copiosa nevicata e non conoscendo la zona, a valanghe come siamo messi?
Namaste
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Re: Cima Pianard m. 2306
resto a quaotazeroamadablam wrote:..meglio cambiare zona e nei prossimi giorni dovebbe nevicare .....okkio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!gecko wrote:orpoSub-Comandante wrote:rischio 3: marcato.gecko wrote:Che meraviglia!!! Vista la copiosa nevicata e non conoscendo la zona, a valanghe come siamo messi?
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
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Re: Cima Pianard m. 2306
amadablam wrote:..tutti e due non siamo molto scialpinisti, saliamo bene ..in discesa curvette, cadute e molte curve all'alpina, insomma : testa e c..o...serena wrote:BRAVA!amadablam wrote:....molta neve e farinosa...... da sci....(prox volta lascio le ciaspole a casa e mi sci-munisco)Sub-Comandante wrote:Visto che ci sei appena stata, condizioni della neve?
Lo farei anche io ..... che non amo molto le ciaspole
Solo che purtroppo non so sciare .....
dunque dici che ci posso riuscire???
io scio proprio male e inoltre sono anni che non metto gli sci ai piedi....
tra l'altro ....ih ih ...sarebbe anche divertente provare .....
Sono un viandante, un valicatore di monti.
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Non si può vivere che da come si è.
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Re: Cima Pianard m. 2306
Molto bella la prima foto !!!!
Bella zona che sinora ho frequentato solo senza neve.
Complimenti
FRANKIE@
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Complimenti
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"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
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Re: Cima Pianard m. 2306
....Sub-Comandante wrote:Molto bella la prima foto con le merittime spazzate dal vento!
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Rocca d' Orel
Diciamocela tutta, ogni stagione ha il suo perchè...ma le montagne non appena si vestono della loro coltre bianca assumono un fascino irresistibile...
Per qualcuno è comefosse kriptonite, ma per altri è come miele per le api...
E così la voglia di pestare neve ha preso il sopravvento su ogni tipo di attività...
Unico problema, tipico di questa stagione, è che si aprono sempre un sacco di incognite...ci sarà neve, di che tipo sarà, sarà sicura, e gli accessi?
L'unica certezza è la mia...non sciando sono l'unico che non si fa scrupoli sul tipo e sulla quantità di neve...noi con le racchette siamo meno "fighetti" degli skialp , ci sappiamo accontententare... l'invidia è una brutta bestia!!!!!!!!
L'idea iniziale era quella di provare a salire le Saline passando per il canalino delle masche, ma l'incognita legata all'accesso in auto ha diretto le nostre attenzioni ad una montagna che, a mio parere, proprio in veste invernale assume un fascino particolare: la Rocca d'Orel.
Siamo in 3, io, Fabrizio ed Andrea...anche loro optano per camallarsi dietro le racchette, al momento non vogliono ancora lasciare trucioli di sci tra i monti.
Ariviamo a Palanfrè piuttosto presto e la prima cosa che ci colpisce è la temperatura...fa già piuttosto caldo, siamo sicuramente vicini allo zero, ma siamo già positivi...
Anche a prima vista l'innevamento non sembra granchè, comunque pare che sia continuo sino in cima...e qui torniamo al discorso iniziale...noi con le racchette non siamo fighetti, ci basta veamente poco per accontenarci...
Addirittura sono già presenti tracce di qualcuno che ci ha preceduto...bene, non dobbiamo nemmeno faticare...peccato che, dopo nemmeno 100 mt, le tracce scompaiono...e da qui in avanti sarà una lunga mattinata di ravanamenti ...optiamo infatti per salie i primi pendii sulla destra in direzione dell'evidente "cresta" che porta alla Rocca d'Orel...la neve è inizialmente poca e inconsistente, sovente scivoliamo sull'erba sottostante salendo un passo per ridiscenderne mezzo...poi man mano che si sale le neve aumenta di quantità...
Purtroppo è la qualità che lascia alquanto a desiderare, trattandosi poi di ampi pendii esposti ad est, il sole sta già facendo il suo sporco lavoro e la fatica si fa sentire...
Ma noi non siamo fighetti ...noi abbiamo le racchette...al momento rimangono sulla schiena, ma presto...
Una volta giunti sulla dorsale la situazione cambia decisamente e tenendosi leggermente verso nord la neve risulta abbondante (poco sotto il ginocchio) e, anche se non dura, permette un'avanzata più veloce...ma decidiamo comunque che le racchette al momento possono rimanere sullo zaino...
Ci alterniamo a batter traccia e, seguendo più possibilmente la cresta ci portiamo al di sopra del castello roccioso della Rocca d' Orel...l'ambiente è davvero molto bello, ci sono numerosi canalini, la roccia contrasta bene con la neve presente...un ultimo sforzo e siamo a quella che è considerata la cima della Rocca d'Orel.
Spettacolo ...non un alito di vento...certo, c'è un po' di foschia, ma il sole è caldo e permette una lunga sosta...in giro non c'è anima viva...
La zona dell'Argentera, delle Aste e del Matto sotto questa coltre nevosa hanno già assunto quel fascino severo che a loro compete...quanto vorrei poterle avvicinare nella stagione invernale... ma noi non siamo "fighetti" con gli sci e certe uscite risultano precluse...
Dopo le solite foto di rito ed un pasto molto frugale è ora di scendere...
Anche in questo caso le racchette rimangono sullo zaino ed affrontiamo l'intera discesa scivolando con gli scarponi...
Ora ho capito...non è che noi non siamo fighetti è che ci sentiamo più cinghiali e ravanare nella neve si confà molto di più al mio/nostro essere...
Basta guardare le nostre tracce di discesa...altro che curve perfette...
A parte gli scherzi, purtroppo l'invidia è proprio una brutta bestia...e, dopo l'incidente al ginocchio, la paura prevale pure sulla voglia...
Pazienza, cercherò di accontentarmi come posso...
Per il momento, come prima uscita su neve, proprio non mi posso lamentare...ero con due amici, in montagna, sulla neve, spensierato...
che volete di più?
Qualche foto:
Salendo al mattino...neve non ce ne sarà stata molta, ma notare le due valanghette...
Sulla dorsale:
Dalla cima il percorso in "cresta":
Il Pianard con la sua bellissima croce (vero Scinty?):
Io, Andrea e Fabrizio:
:
giochi di luce:
Uno sguardo indietro, bellissima Rocca e cinghiali in azione:
bell'ambiente:
Situazione neve, in attesa delle nuove nevicate previste da stasera...
Un pensiero particolare durante questa gita l'ho avuto per Ale (Ramingo)...anche lui non scia, anche lui, come me, invidia chi può farlo...
Bhè, vedrai che più presto di quanto tu possa pensare sarai nuovamente a regalarci emozioni con le tue salite..
Per qualcuno è comefosse kriptonite, ma per altri è come miele per le api...
E così la voglia di pestare neve ha preso il sopravvento su ogni tipo di attività...
Unico problema, tipico di questa stagione, è che si aprono sempre un sacco di incognite...ci sarà neve, di che tipo sarà, sarà sicura, e gli accessi?
L'unica certezza è la mia...non sciando sono l'unico che non si fa scrupoli sul tipo e sulla quantità di neve...noi con le racchette siamo meno "fighetti" degli skialp , ci sappiamo accontententare... l'invidia è una brutta bestia!!!!!!!!
L'idea iniziale era quella di provare a salire le Saline passando per il canalino delle masche, ma l'incognita legata all'accesso in auto ha diretto le nostre attenzioni ad una montagna che, a mio parere, proprio in veste invernale assume un fascino particolare: la Rocca d'Orel.
Siamo in 3, io, Fabrizio ed Andrea...anche loro optano per camallarsi dietro le racchette, al momento non vogliono ancora lasciare trucioli di sci tra i monti.
Ariviamo a Palanfrè piuttosto presto e la prima cosa che ci colpisce è la temperatura...fa già piuttosto caldo, siamo sicuramente vicini allo zero, ma siamo già positivi...
Anche a prima vista l'innevamento non sembra granchè, comunque pare che sia continuo sino in cima...e qui torniamo al discorso iniziale...noi con le racchette non siamo fighetti, ci basta veamente poco per accontenarci...
Addirittura sono già presenti tracce di qualcuno che ci ha preceduto...bene, non dobbiamo nemmeno faticare...peccato che, dopo nemmeno 100 mt, le tracce scompaiono...e da qui in avanti sarà una lunga mattinata di ravanamenti ...optiamo infatti per salie i primi pendii sulla destra in direzione dell'evidente "cresta" che porta alla Rocca d'Orel...la neve è inizialmente poca e inconsistente, sovente scivoliamo sull'erba sottostante salendo un passo per ridiscenderne mezzo...poi man mano che si sale le neve aumenta di quantità...
Purtroppo è la qualità che lascia alquanto a desiderare, trattandosi poi di ampi pendii esposti ad est, il sole sta già facendo il suo sporco lavoro e la fatica si fa sentire...
Ma noi non siamo fighetti ...noi abbiamo le racchette...al momento rimangono sulla schiena, ma presto...
Una volta giunti sulla dorsale la situazione cambia decisamente e tenendosi leggermente verso nord la neve risulta abbondante (poco sotto il ginocchio) e, anche se non dura, permette un'avanzata più veloce...ma decidiamo comunque che le racchette al momento possono rimanere sullo zaino...
Ci alterniamo a batter traccia e, seguendo più possibilmente la cresta ci portiamo al di sopra del castello roccioso della Rocca d' Orel...l'ambiente è davvero molto bello, ci sono numerosi canalini, la roccia contrasta bene con la neve presente...un ultimo sforzo e siamo a quella che è considerata la cima della Rocca d'Orel.
Spettacolo ...non un alito di vento...certo, c'è un po' di foschia, ma il sole è caldo e permette una lunga sosta...in giro non c'è anima viva...
La zona dell'Argentera, delle Aste e del Matto sotto questa coltre nevosa hanno già assunto quel fascino severo che a loro compete...quanto vorrei poterle avvicinare nella stagione invernale... ma noi non siamo "fighetti" con gli sci e certe uscite risultano precluse...
Dopo le solite foto di rito ed un pasto molto frugale è ora di scendere...
Anche in questo caso le racchette rimangono sullo zaino ed affrontiamo l'intera discesa scivolando con gli scarponi...
Ora ho capito...non è che noi non siamo fighetti è che ci sentiamo più cinghiali e ravanare nella neve si confà molto di più al mio/nostro essere...
Basta guardare le nostre tracce di discesa...altro che curve perfette...
A parte gli scherzi, purtroppo l'invidia è proprio una brutta bestia...e, dopo l'incidente al ginocchio, la paura prevale pure sulla voglia...
Pazienza, cercherò di accontentarmi come posso...
Per il momento, come prima uscita su neve, proprio non mi posso lamentare...ero con due amici, in montagna, sulla neve, spensierato...
che volete di più?
Qualche foto:
Salendo al mattino...neve non ce ne sarà stata molta, ma notare le due valanghette...
Sulla dorsale:
Dalla cima il percorso in "cresta":
Il Pianard con la sua bellissima croce (vero Scinty?):
Io, Andrea e Fabrizio:
:
giochi di luce:
Uno sguardo indietro, bellissima Rocca e cinghiali in azione:
bell'ambiente:
Situazione neve, in attesa delle nuove nevicate previste da stasera...
Un pensiero particolare durante questa gita l'ho avuto per Ale (Ramingo)...anche lui non scia, anche lui, come me, invidia chi può farlo...
Bhè, vedrai che più presto di quanto tu possa pensare sarai nuovamente a regalarci emozioni con le tue salite..
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
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Re: Rocca d' Orel
keiji1976 wrote:Ma noi non siamo fighetti ...noi abbiamo le racchette...al momento rimangono sulla schiena, ma presto...
keiji1976 wrote:Ora ho capito...non è che noi non siamo fighetti è che ci sentiamo più cinghiali e ravanare nella neve si confà molto di più al mio/nostro essere...
keiji1976 wrote:Il Pianard con la sua bellissima croce (vero Scinty?):
Divertente racconto, sicuramente vi siete divertiti e questo vale molto più della qualità della neve 'a cinghiali!!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Rocca d' Orel
keiji1976 wrote:Ma noi non siamo fighetti ...noi abbiamo le racchette...al momento rimangono sulla schiena, ma presto...
C' è poco da ridere ...scinty wrote:
non sapendo come poteva essere il manto in alto abbiamo portato anche picca e ramponi a prendere un po' di aria buona in quota...
A questa stagione capita molto sovente...
come direbbe un caro amico:
Tutto allenamento...tutto allenamento...
Sarà...
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
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Re: Cima Pianard m. 2306
...pensavo di essere l'unica .... a camallarmi le ciaspole tutto il giorno sulla schiena...
in realtà in inverno è il mio sport principale......
le porto perchè "non si sa mai"..... poi però ...io non amo molto le ciaspole ....e se posso non le uso......
il più delle volte non si muovono da dove le posiziono al mattino, cioé appese allo zaino........
solo che ...io NON sono contenta a fine giornata se mi sono trascinata dietro del peso superfluo.....
in realtà in inverno è il mio sport principale......
le porto perchè "non si sa mai"..... poi però ...io non amo molto le ciaspole ....e se posso non le uso......
il più delle volte non si muovono da dove le posiziono al mattino, cioé appese allo zaino........
solo che ...io NON sono contenta a fine giornata se mi sono trascinata dietro del peso superfluo.....
Sono un viandante, un valicatore di monti.
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Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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Re: Cima Pianard m. 2306
Io anche non le amo particolarmente...anche se, sovente, devo ammettere di essermi divertito, soprattutto quando c'è tanta neve farinosa e si riesce a sfruttare le linee di massima pendenza...serena wrote:...pensavo di essere l'unica .... a camallarmi le ciaspole tutto il giorno sulla schiena...
Racchette ripide!!!!! Tornando
Le racchette però sono l'unico mezzo che durante buona parte dell'inverno, mi permette di andare in montagna...e pace se qualche volta prenderanno solo aria buona...
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
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Re: Rocca d' Orel
e nient'altro? che so, snowboard, pattini, slittino...keiji1976 wrote:C' è poco da ridere ...
non sapendo come poteva essere il manto in alto abbiamo portato anche picca e ramponi a prendere un po' di aria buona in quota...
keiji1976 wrote:
Io l'ho provato bobalpinismo
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Rocca d' Orel
Bhè c'è un vostro compaesano, tale Giorgio Bavastrello (Sborderzena) che si camalla pure la tavola...e scende dove io, forse, nemmeno salirei...scinty wrote:e nient'altro? che so, snowboard, pattini, slittino...
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Re: Rocca d' Orel
ce n'è di gente che fa cose allucinanti... io invece con la neve non ho un ottimo rapporto. Spero comunque che quest'anno ci siano le giuste nevicate, e anche qui in Appennino la neve non ci faccia sentire la sua mancanza!keiji1976 wrote:Bhè c'è un vostro compaesano, tale Giorgio Bavastrello (Sborderzena) che si camalla pure la tavola...e scende dove io, forse, nemmeno salirei...scinty wrote:e nient'altro? che so, snowboard, pattini, slittino...
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Re: Rocca d' Orel
quotissssimokeiji1976 wrote:Diciamocela tutta, ogni stagione ha il suo perchè...ma le montagne non appena si vestono della loro coltre bianca assumono un fascino irresistibile...
Per qualcuno è comefosse kriptonite, ma per altri è come miele per le api...
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"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
Re: Rocca d' Orel
Speriamo che anzichè portare disastri (la Valle Tanaro dove lavoro e dove abitavo, tristemente famosa per l'alluvione del 1994, è una di quelle zone dove dovrebbe abbattersi maggiormente la perturbazione prevista...) porti un sacco di neve in quota...amadablam wrote:quotissssimokeiji1976 wrote:Diciamocela tutta, ogni stagione ha il suo perchè...ma le montagne non appena si vestono della loro coltre bianca assumono un fascino irresistibile...
Per qualcuno è comefosse kriptonite, ma per altri è come miele per le api...
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
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Re: Cima Pianard m. 2306
Complimenti per la bellissima gita e per le foto!
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Re: Cima Pianard m. 2306
Gita fatta un paio di anni fa, bellissimi posti con la neve!!!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Cima Pianard m. 2306
..dunque la Rocca d'orel l'avevemo salita un pò di "tempo " fa.....(anni) ...poi l'avevamo ritentata , mi sembra nel 2010....arrivati fino alla Pianard per brutto tempo.
Ieri nuovamente fino alla Pianard....moltisssssima neve .....abbiamo cercato (invano ) di raggiungere la cima della Rocca...neve oltre la cintura dei calzoni (per me ) ....vento ....
ma contentissimi : Palanfrè è sempre un posto incantevole, dalla Pianar il panorama è bello, tanta neve....anche tanto freddo....
al mattino (ore 8.00) dal parcheggio -10°....vetta -5° con vento ...neve farinosssssssssssssssssssssima
a dopo le foto
Ieri nuovamente fino alla Pianard....moltisssssima neve .....abbiamo cercato (invano ) di raggiungere la cima della Rocca...neve oltre la cintura dei calzoni (per me ) ....vento ....
ma contentissimi : Palanfrè è sempre un posto incantevole, dalla Pianar il panorama è bello, tanta neve....anche tanto freddo....
al mattino (ore 8.00) dal parcheggio -10°....vetta -5° con vento ...neve farinosssssssssssssssssssssima
a dopo le foto
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
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Re: Cima Pianard m. 2306
amadablam wrote:..dunque la Rocca d'orel ...
a dopo le foto
come al solito sul nostro sito
http://www.robyrobiglio.it/gite_2013/02 ... /index.htm
...se hai soggezione di qualcuno, immaginalo seduto sul cesso.... Tiziano Terzani.
Cerchiamo di costruire parchi per i nostri bambini, non parcheggi per le nostre auto..
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Re: Cima Pianard m. 2306
Che Meraviglia..
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
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Re: Cima Pianard m. 2306
Sul mio sito le foto con didascalia e la traccia GPS: http://www.luoghidasogno.altervista.org ... %25C3%25A8
Monte Bussaia, Rocca d’Orel e Cima Pianard da Palanfrè
Sabato 18 Novembre 2023:Palanfré (1375) – Monte Pianard (2306) – Rocca d’Orel (2439) – Monte Bussaia (2451) – Rocca d’Orel (2439) - Palanfré (1375).
Partecipanti: Ornella, Maury76, EM, Aldo, Stella Polare, Soundofsilence.
Lunghezza: 10,5 Km. circa.
Dislivello: 1200 m. circa.
Difficoltà: in genere EE, per escursionisti esperti, per la mancanza di sentiero che comporta di procedere a vista, anche se il terreno permette di passare più o meno dappertutto e l’orientamento non è difficile. Un po’ ripida la salita alla Rocca d’Orel, che può risultare insidiosa in discesa. Il punto più difficile è comunque la variante di discesa passando dal torrione bifido, comunque facoltativa, ma che comporta una discesa assai ripida ed insidiosa, adatta sicuramente solo ad escursionisti decisamente esperti.
Percorso in macchina: da Genova in autostrada fino a Mondovì, quindi si segue per Cuneo e, poco prima di giungervi, si prende a sinistra per Limone. Giunti a Vernante si prende a destra per Palanfrè ed al tornante prima dell’abitato si prende a destra una stradina usata come parcheggio, dove troviamo anche cartelli indicatori del parco.
Percorso a piedi: dal parcheggio si continua sulla stradina fino a quando compie un tornante per tornare alla strada principale, qui continuiamo dritti su una carrareccia, ignorando, dopo poco, un bivio a destra per il Sentiero Natura (da cui torneremo). Quando la carrareccia si esaurisce continuiamo quindi nella stessa direzione, restando sulla sinistra e paralleli dell’evidente solco torrentizio del Rio Pascariund. Seguiamo quindi lungamente il solco del torrente, più o meno a piacimento o seguendo una delle varie tracce che si possono incontrare. A quota 1950 metri circa raggiungiamo una baracca con tetto in lamiera, quindi continuiamo fino a giungere sotto il Monte Pianard, qui deviamo a sinistra, lasciando il solco del torrente, e saliamo ripidamente per prati fino al crinale a sinistra della cima. Giunti sul crinale troviamo un sentiero segnato, che imboccato verso destra, ci porta in breve in vetta. Dalla vetta scendiamo brevemente, sempre seguendo il crinale, al sottostante colletto, da dove iniziamo a salire il roccioso e ripido crinale verso la Rocca d’Orel. Giunti ad una prima zona rocciosa è possibile evitarla con un’esile traccia a destra o risalirla direttamente come ho fatto io all’andata (F, alpinistico facile per qualche passo di I grado), quindi si continua su traccia più semplice e si arriva in breve in vetta. Dalla vetta si continua in cresta o sul sentiero sottostante sulla destra, fino a giungere, senza grandi difficoltà, al Monte Bussaia, oltre la cui cima la cresta precipita. Si torna quindi sui propri passi fino alla vetta della Rocca d’Orel, quindi si scende ancora sui propri passi fino alla zona rocciosa, dove all’andata ho seguito la cresta, qui invece prendiamo il sentiero a sinistra e, compiuto un breve tornante, che ci riporta sulla cresta, la lasciamo per dirigerci, con attenzione, a sinistra, verso un torrione bifido. Raggiunto il torrione scendiamo a sinistra dello stesso e, quindi, pieghiamo a destra per ricongiungerci al sentiero poco prima del colletto sottostante al Monte Pianard. Da qui proseguiamo ancora fin quasi al colletto, per scendere poi a sinistra il ripido pendio erboso, pendio che continuiamo a scendere sulla sinistra del solco torrentizio. Scendiamo quindi senza alcuna traccia, sempre alla sinistra del torrente, fino a quota 1580 circa, dove pieghiamo a destra, seguendo una traccia di sentiero, che attraversa il solco del torrente, per imboccare quindi una traccia in discesa sull’altra sponda. Dopo poco raggiungiamo il Sentiero Natura, indicato con segni gialli, che dobbiamo imboccare verso sinistra (noi lo abbiamo imboccato, sbagliando, brevemente verso destra, cosa che, continuando, ci avrebbe portato, con percorso decisamente più lungo, fino all’abitato di Palanfrè). Seguiamo quindi il sentiero natura che, più avanti, scavalca nuovamente il torrente, portandoci a percorrere una traccia parallela a quella dell’andata, fino a ricongiungervisi poco prima dell’arrivo al parcheggio.
Conclusioni: bella cresta rocciosa e bella vista sulle Alpi Marittime, ma, in effetti, la cosa che mi è piaciuta di più è il torrione bifido visitato al ritorno con una breve, ma impegnativa, variante.
Monte Bussaia, Rocca d’Orel e Cima Pianard da Palanfrè
Sabato 18 Novembre 2023:Palanfré (1375) – Monte Pianard (2306) – Rocca d’Orel (2439) – Monte Bussaia (2451) – Rocca d’Orel (2439) - Palanfré (1375).
Partecipanti: Ornella, Maury76, EM, Aldo, Stella Polare, Soundofsilence.
Lunghezza: 10,5 Km. circa.
Dislivello: 1200 m. circa.
Difficoltà: in genere EE, per escursionisti esperti, per la mancanza di sentiero che comporta di procedere a vista, anche se il terreno permette di passare più o meno dappertutto e l’orientamento non è difficile. Un po’ ripida la salita alla Rocca d’Orel, che può risultare insidiosa in discesa. Il punto più difficile è comunque la variante di discesa passando dal torrione bifido, comunque facoltativa, ma che comporta una discesa assai ripida ed insidiosa, adatta sicuramente solo ad escursionisti decisamente esperti.
Percorso in macchina: da Genova in autostrada fino a Mondovì, quindi si segue per Cuneo e, poco prima di giungervi, si prende a sinistra per Limone. Giunti a Vernante si prende a destra per Palanfrè ed al tornante prima dell’abitato si prende a destra una stradina usata come parcheggio, dove troviamo anche cartelli indicatori del parco.
Percorso a piedi: dal parcheggio si continua sulla stradina fino a quando compie un tornante per tornare alla strada principale, qui continuiamo dritti su una carrareccia, ignorando, dopo poco, un bivio a destra per il Sentiero Natura (da cui torneremo). Quando la carrareccia si esaurisce continuiamo quindi nella stessa direzione, restando sulla sinistra e paralleli dell’evidente solco torrentizio del Rio Pascariund. Seguiamo quindi lungamente il solco del torrente, più o meno a piacimento o seguendo una delle varie tracce che si possono incontrare. A quota 1950 metri circa raggiungiamo una baracca con tetto in lamiera, quindi continuiamo fino a giungere sotto il Monte Pianard, qui deviamo a sinistra, lasciando il solco del torrente, e saliamo ripidamente per prati fino al crinale a sinistra della cima. Giunti sul crinale troviamo un sentiero segnato, che imboccato verso destra, ci porta in breve in vetta. Dalla vetta scendiamo brevemente, sempre seguendo il crinale, al sottostante colletto, da dove iniziamo a salire il roccioso e ripido crinale verso la Rocca d’Orel. Giunti ad una prima zona rocciosa è possibile evitarla con un’esile traccia a destra o risalirla direttamente come ho fatto io all’andata (F, alpinistico facile per qualche passo di I grado), quindi si continua su traccia più semplice e si arriva in breve in vetta. Dalla vetta si continua in cresta o sul sentiero sottostante sulla destra, fino a giungere, senza grandi difficoltà, al Monte Bussaia, oltre la cui cima la cresta precipita. Si torna quindi sui propri passi fino alla vetta della Rocca d’Orel, quindi si scende ancora sui propri passi fino alla zona rocciosa, dove all’andata ho seguito la cresta, qui invece prendiamo il sentiero a sinistra e, compiuto un breve tornante, che ci riporta sulla cresta, la lasciamo per dirigerci, con attenzione, a sinistra, verso un torrione bifido. Raggiunto il torrione scendiamo a sinistra dello stesso e, quindi, pieghiamo a destra per ricongiungerci al sentiero poco prima del colletto sottostante al Monte Pianard. Da qui proseguiamo ancora fin quasi al colletto, per scendere poi a sinistra il ripido pendio erboso, pendio che continuiamo a scendere sulla sinistra del solco torrentizio. Scendiamo quindi senza alcuna traccia, sempre alla sinistra del torrente, fino a quota 1580 circa, dove pieghiamo a destra, seguendo una traccia di sentiero, che attraversa il solco del torrente, per imboccare quindi una traccia in discesa sull’altra sponda. Dopo poco raggiungiamo il Sentiero Natura, indicato con segni gialli, che dobbiamo imboccare verso sinistra (noi lo abbiamo imboccato, sbagliando, brevemente verso destra, cosa che, continuando, ci avrebbe portato, con percorso decisamente più lungo, fino all’abitato di Palanfrè). Seguiamo quindi il sentiero natura che, più avanti, scavalca nuovamente il torrente, portandoci a percorrere una traccia parallela a quella dell’andata, fino a ricongiungervisi poco prima dell’arrivo al parcheggio.
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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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