Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... ie/Eco.htm
Martedì 13-8-2019: Colle del Preit (2055) – Rifugio Gardetta (2345) – Passo Gardetta (2450) – Punta Eco (2700) – Passo Gardetta (2450) – Colle del Preit (2055).
Partecipanti: Ornella e soundofsilence.
Lunghezza: 10,5 Km circa.
Dislivello: 650 m. circa.
Difficoltà: E fino al Passo della Gardetta. EE la salita alla Punta Eco, comunque facile fino al tratto, quasi in cima, attrezzato con catene, dove la cresta si restringe e diventa abbastanza esposta, non ci sono passaggi difficili, ma la presenza di ghiaietto unita all’esposizione può creare problemi ai meno esperti. E anche il ritorno, anche se in parte su tracce non segnate, ma comunque facili e con percorso sempre evidente.
Percorso in macchina: Da Genova a Savona coll’autostrada dei fiori e quindi fino a Mondovì con la Savona-Torino. Da Mondovì si segue per Cuneo e, da Cuneo, per Caraglio, Dronero e Val Maira. Si Risale la Val Maira e, a metà strada tra Stroppo e Prazzo, si prende un bivio sulla sinistra con segnalazioni per Marmora e Canosio. Si segue quindi la stretta strada asfaltata e, superati, i 2 paesini si continua verso il Preit, e passato anche quest’ultimo paese si prosegue, sempre su strada asfaltata, ma stretta e ripida, fino ad un parcheggio a sinistra, poche centinaia di metri prima del colle. Trattasi di parcheggio a pagamento (5 Euro), forse evitabile parcheggiando in un tornante un po’ più in basso o nei pressi dell’agriturismo dopo il Colle.
Percorso a piedi: dal parcheggio seguiamo la strada asfaltata fino al Colle del Preit, quindi, al Colle, si prende la sterrata in salita sulla destra, lasciando a sinistra quella che scende all’Agriturismo, seguendo le indicazioni per il Passo della Gardetta. Seguiamo quindi la sterrata, scorciandone volendo i tornanti, per circa 380 metri, per prendere quindi a destra il sentiero segnato che ne taglia un lungo pezzo. Dopo circa 750 metri il sentiero ci riporta sulla sterrata, che imbocchiamo verso destra in corrispondenza di un tornante. Seguiamo ora la sterrata per circa 1,3 km, fino al successivo tornante, dove lasciamo a sinistra la sterrata che prosegue verso il Passo Bernoir e prendiamo un sentierino nei prati dritto davanti a noi, mentre a destra la sterrata prosegue verso il Rifugio Gardetta con percorso leggermente più lungo, ma che possiamo anche seguire in alternativa. Giunti al Rifugio Gardetta in un modo o nell’altro, riprendiamo la sterrata verso il Passo, che seguiamo più o meno fedelmente (possibilità di scorciare qualche curva), fino a destinazione. Dal Passo Gardetta prendiamo a sinistra, trovando subito una scritta rossa su un masso che vorrebbe essere Punta Eco, ma che appare più come: “DECO”. Non formalizzandoci sull’ortografia della scritta continuiamo nella direzione indicata dal masso, nonché dai successivi bolli rossi, che ci guidano forse più a destra di quello che sembrerebbe necessario, verso il crinale che si affaccia verso Prato Ciorliero. Seguito quindi per un poco il predetto crinale, i bolli rossi piegano a sinistra verso Punto Eco, su traccia che diventa più evidente. Risaliamo quindi il pendio verso, e poi lungo, il crinale di Punta Eco, seguendo i bolli rossi che ci evitano di salire troppo ripidamente per arrivare quindi, quasi in cima, al punto chiave dove la cresta si restringe e presenta alcuni passaggi aerei aiutati da un cavo metallico. Superato questo tratto si arriva con pochi passi in vetta, dalla quale ridiscendiamo sullo stesso percorso fino al Passo della Gardetta. Giunti al passo risaliamo brevemente sull’altro versante sul sentiero diretto al Bric Cassin, per circa 70 metri, per dirigerci quindi pochi metri a sinistra fuori sentiero per visitare una pozza gialla che abbiamo scorto dall’alto (non è detto ci sia sempre, probabile trovarla solo dopo la pioggia). Visitata la pozza torniamo al sentiero, dal quale dovremmo scorgere, poco sotto, sul versante del Rifugio, alcuni laghetti, ai quali ci dirigiamo, liberamente, o seguendo varie tracce ivi presenti. Dopo le prime pozze\laghetti (alcune asciutte), giungiamo, continuando nella stessa direzione (est), ad un laghetto un po’ più grosso. Continuiamo quindi ancora verso est, magari un poco più a destra della traccia, onde visitare altre pozze, per poi riprendere la traccia verso est, la quale ci porta ad un secondo laghetto (comunque già visibile dal primo). Dal secondo laghetto continuiamo piegando leggermente verso destra e cercando di seguire una delle varie tracce, che ci portano poi ad incrociare un sentiero segnato, che imboccato verso sinistra, ci porta in breve nuovamente alla sterrata, con la quale torniamo sui nostri passi fino alla macchina.
Conclusioni: sempre bellissimo l’ambiente della Gardetta, dominato dalla stupenda Rocca la Meja, a cui comunque fanno da degno contorno le altre cime quali Oserot, Rocca Brancia, Cassin e Cassorso; la salita alla Punta Eco offre un’ottima visuale sui predetti monti, oltrechè sulle doline sottostanti al Passo della Gardetta, peccato invece non essere riusciti a sentire i 4 Echi che danno il nome alla vetta. Interessante e pittoresco il ritorno attraverso i piccoli laghetti dell’altopiano della Gardetta, a patto di non andarvi in stagione troppo avanzata, quando presumibilmente sono tutti asciutti.
Monte Cassorso dal parcheggio
Monte Cassorso salendo al Colle Preit
Rocca la Meja salendo al Colle Preit
Monte Cassorso salendo verso Rifugio Gardetta
Rocca la Meja salendo verso Rifugio Gardetta
Ornella sui prati verso il il Rifugio Gardetta
Rocca la Meja salendo verso Rifugio Gardetta più da lontano
Contrafforti Monte Cassorso salendo verso Rifugio Gardetta primo piano
Monte Giordano e Servagno salendo verso Rifugio Gardetta
Rocca la Meja salendo verso Rifugio Gardetta
Ruderi e Rocca la Meja salendo verso Rifugio Gardetta
Rocca Brancia e Punta Eco salendo verso Rifugio Gardetta
Rifugio Gardetta
Rifugio Gardetta con Rocca la Meja sullo sfondo più da lontano
Rocca Brancia e Punta Eco andando al Passo Gardetta primo piano
Rifugio Gardetta e Rocca la Meja andando al passo
Ponte sotto Monte Servagno e Bric Bernoir andando al Passo Gardetta
Monte Cassorso andando al Passo Gardetta
Scaletta Vanclava e Oronaye dal Passo Gardetta
Scritta per Punta Eco
Doline e Bric Cassin salendo a Punta Eco
Doline salendo a Punta Eco
Cassorso e Rocca la Meja salendo a Punta Eco
Doline salendo a Punta Eco
Oserot e Rocca Brancia salendo a Punta Eco più da lontano
Doline e Cassorso salendo a Punta Eco
Rocca Brancia e Punta Eco salendola
Punta Eco salendola
Cupola sommitale Punta Eco salendola
Cassorso e Rocca la Meja salendo a Punta Eco
Monte Cassorso salendo a Punta Eco
Vetta Punta Eco salendola
Cresta Punta Eco con passaggio attrezzato da sopra
Ornella in passaggio attrezzato Punta Eco
Ornella giungendo in vetta a Punta Eco
Cresta Punta Eco da sopra
Rocca Brancia da Punta Eco
Vista da Scaletta a Brec Chambeyron da Punta Eco
Monte Cassorso da Punta Eco
Monviso da Punta Eco
Monte Cassorso e Rocca la Meja da Punta Eco
Doline da Punta Eco
Doline e Cassorso da Punta Eco
Rocca la Meja scendendo da Punta Eco
Pozza gialla e Oronaye sullo sfondo alla Gardetta
Pozza gialla e Oronaye sullo sfondo alla Gardetta più da lontano
Pozza semiasciutta con Rocca la Meja sullo sfondo
Pozza rotonda e Rocca la Meja sullo sfondo
Laghetto e Rocca la Meja sullo sfondo
Marmotta scendendo dal Passo Gardetta
Pozza Rossa e Rocca la Meja
3 Pozze e Rocca la Meja
Secondo laghetto con Rocca la Meja sullo sfondo
Rocca la Meja tornando al Preit
Vista da Becco Nero a Cima Salsas Blancias tornando al Preit
Punta Eco
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Punta Eco
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Re: Punta Eco
Che dire, se non complimenti
Splendidi panorami dall'altopiano
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"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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Re: Punta Eco
Bellissimi posti e belle foto . Questa la riuscivo a salire anch'io ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]