Monte Seguret
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Monte Seguret
Qualcuno sa darmi qualche indicazioni su se e come sia possibile raggiungere le 'Canne d'Organo' al Monte Seguret?
Tutte le informazioni che ho sono quelle contenute in questa pagina della rivista CAI...
[web]http://digilander.libero.it/davidepitto/Seguret.JPG[/web]
Tutte le informazioni che ho sono quelle contenute in questa pagina della rivista CAI...
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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Quando ho letto l'articolo sull'ultima Rivista del CAI (non riesco a visualizzare l'immagine ma... immagino quale sia) ho subito pensato che ti avrebbe interessato.
Purtroppo non posso esserti d'aiuto (in zona sono arrivato solo fino al Forte Pramand) ma un'escursione da quelle parti mi interessebbe.
Vedo comunque se riesco a scoprire qualcosa di piu`.
Purtroppo non posso esserti d'aiuto (in zona sono arrivato solo fino al Forte Pramand) ma un'escursione da quelle parti mi interessebbe.
Vedo comunque se riesco a scoprire qualcosa di piu`.
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Vedo che ci intendiamo...em wrote:Quando ho letto l'articolo sull'ultima Rivista del CAI (non riesco a visualizzare l'immagine ma... immagino quale sia) ho subito pensato che ti avrebbe interessato.
Stavo pensando a un'escursione combinata un pezzo in mountain bike e uno a piedi, ma, per il momento, è solo un lontano progetto, probabilmente per l'anno prossimo...em wrote:Purtroppo non posso esserti d'aiuto (in zona sono arrivato solo fino al Forte Pramand) ma un'escursione da quelle parti mi interessebbe.
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La mountain bike non fa per me... comunque dovrebbe essere una scalta azzeccata visto l'avvicinamento su sterrata.
Ravanando un po' in rete ho trovato qualcosa che forse potrebbe esserti utile: http://www.caisusa.it/Escursioni/Pramand.htm
Direi che i riferimenti corrispondono a quelli dell'articolo... a casa poi guardo le cartine della zona.
Un po OT... forse anche queste foto potrebbero interessarti:
http://www.quotazero.com/gallery/data/m ... G_1575.JPG
http://www.quotazero.com/gallery/data/m ... G_1576.JPG
http://www.quotazero.com/gallery/data/m ... G_1618.JPG
http://www.quotazero.com/gallery/data/m ... G_1619.JPG
http://www.quotazero.com/gallery/data/m ... G_1623.JPG
(dalla gallery http://www.quotazero.com/gallery/catego ... cat_id=633 )
Ravanando un po' in rete ho trovato qualcosa che forse potrebbe esserti utile: http://www.caisusa.it/Escursioni/Pramand.htm
Direi che i riferimenti corrispondono a quelli dell'articolo... a casa poi guardo le cartine della zona.
Un po OT... forse anche queste foto potrebbero interessarti:
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Beh, sì solo per quello, comunque, per il momento, mi manca anche una mtb usabile...em wrote:La mountain bike non fa per me... comunque dovrebbe essere una scalta azzeccata visto l'avvicinamento su sterrata.
Ottimo, me lo sono salvato, prima o poi me lo studio....em wrote:Ravanando un po' in rete ho trovato qualcosa che forse potrebbe esserti utile: http://www.caisusa.it/Escursioni/Pramand.htm
Direi che i riferimenti corrispondono a quelli dell'articolo... a casa poi guardo le cartine della zona.
Beh la svizzera l'ho frequentata poco, non sarebbe male ampliare le conoscenze...em wrote:Un po OT... forse anche queste foto potrebbero interessarti:
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Beh nelle Alpi Cozie c'è, magari non nelle meridionali...alec wrote:il topic va in altre montagne
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Ho controllato sulla cartina (purtroppo per quella zona ho solo una IGC 1:50000 e la pessima Multigraphic 1:25000) ed entrambe riportano il percorso descritto in http://www.caisusa.it/Escursioni/Pramand.htm (sentiero 541) come pure un sentiero che si collega a quello descritto partendo da Millaures.
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Grazie, ti sei dato fin troppo da fare per me, mi sento un pò in colpa...em wrote:Ho controllato sulla cartina (purtroppo per quella zona ho solo una IGC 1:50000 e la pessima Multigraphic 1:25000) ed entrambe riportano il percorso descritto in http://www.caisusa.it/Escursioni/Pramand.htm (sentiero 541) come pure un sentiero che si collega a quello descritto partendo da Millaures.
In realtà, quando metto questi topic non è che voglio far lavorare la gente al posto mio, li metto nella speranza che ci sia qualcuno informato a priori....
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Re: Monte Seguret
Forse riuscirò a fare la gita (almeno in parte) la prossima settimana durante un (mini) trekking dal Monceniso alla Valle Stretta.
Ti saprò dire al mio ritorno (dopo il 22 Agosto).
Ti saprò dire al mio ritorno (dopo il 22 Agosto).
Re: Monte Seguret
Viste le canne d'organo (in realta` sapendo dove guardare sono visibili anche da fondovalle) e alcune grotte. Non sono sotto il Monte Seguret ma sul versante meridionale della Cima del Vallonetto.
L'accesso e` dalla Grange Hubert (dove arriva una sterrata che mi e` sembrata in buone condizioni) come descritto nel link che avevo postato o provenendo da Casses Blanches (io provenivo da Casses Blanches e sono poi sceso alle Grange Hubert). Il sentiero da Grange Hubert non e` segnato ma evidente, si perde solo un po' prima di raggiungere il Clot du Vallon ma ormai si e` in vista della meta e della mulattira militare.
Non mi e` sembrato possibile proseguire verso il Colle dell'Argentera ed il Monte Seguret (dopo le grotte la mulattiera si riduce ad un'esile traccia su una stretta cengia da camosci) ma visto che stava inizando a piovere non sono stato ad indagare piu` di tanto.
Sul versante orientale del Seguret ci sono degli altri torrioni da cui penso si possa avvicinarsi arrivando al passo Argentera dall'altro versante.
L'accesso e` dalla Grange Hubert (dove arriva una sterrata che mi e` sembrata in buone condizioni) come descritto nel link che avevo postato o provenendo da Casses Blanches (io provenivo da Casses Blanches e sono poi sceso alle Grange Hubert). Il sentiero da Grange Hubert non e` segnato ma evidente, si perde solo un po' prima di raggiungere il Clot du Vallon ma ormai si e` in vista della meta e della mulattira militare.
Non mi e` sembrato possibile proseguire verso il Colle dell'Argentera ed il Monte Seguret (dopo le grotte la mulattiera si riduce ad un'esile traccia su una stretta cengia da camosci) ma visto che stava inizando a piovere non sono stato ad indagare piu` di tanto.
Sul versante orientale del Seguret ci sono degli altri torrioni da cui penso si possa avvicinarsi arrivando al passo Argentera dall'altro versante.
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Re: Monte Seguret
Grazie , prima o poi ci farò un salto....em wrote:Viste le canne d'organo (in realta` sapendo dove guardare sono visibili anche da fondovalle) e alcune grotte. Non sono sotto il Monte Seguret ma sul versante meridionale della Cima del Vallonetto.
L'accesso e` dalla Grange Hubert (dove arriva una sterrata che mi e` sembrata in buone condizioni) come descritto nel link che avevo postato o provenendo da Casses Blanches (io provenivo da Casses Blanches e sono poi sceso alle Grange Hubert). Il sentiero da Grange Hubert non e` segnato ma evidente, si perde solo un po' prima di raggiungere il Clot du Vallon ma ormai si e` in vista della meta e della mulattira militare.
Non mi e` sembrato possibile proseguire verso il Colle dell'Argentera ed il Monte Seguret (dopo le grotte la mulattiera si riduce ad un'esile traccia su una stretta cengia da camosci) ma visto che stava inizando a piovere non sono stato ad indagare piu` di tanto.
Sul versante orientale del Seguret ci sono degli altri torrioni da cui penso si possa avvicinarsi arrivando al passo Argentera dall'altro versante.
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Re: Monte Seguret
Prego.
Ho visto anche altre zone interessanti, magari le conosci gia`: versante orientale della Punta Clotesse; versante nord Guglia del Mezzodi` (Rocher de Barabbas) e Cime Sueur (Sommet du Guiau) tra Col des Acles e Colle della Scala (Echelle); Gran Serous, Dente e Rocca Bissort (o Bissorte), Gran Adrit (o Adritto) e Torrioni Meccio in Valle Stretta.
Se ti servono dettagli chiedi pure.
Ho visto anche altre zone interessanti, magari le conosci gia`: versante orientale della Punta Clotesse; versante nord Guglia del Mezzodi` (Rocher de Barabbas) e Cime Sueur (Sommet du Guiau) tra Col des Acles e Colle della Scala (Echelle); Gran Serous, Dente e Rocca Bissort (o Bissorte), Gran Adrit (o Adritto) e Torrioni Meccio in Valle Stretta.
Se ti servono dettagli chiedi pure.
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Re: Monte Seguret
Quando ci andrò, sicuramente...em wrote:Se ti servono dettagli chiedi pure.
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Re: Monte Seguret
Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... eguret.htm
Venerdì 30-8-2019: Colletto Pramand (2100) – Via dei Torrioni (2450-2875) – Monte Seguret (2915) – Colle Argentiera (2790) – Galleria dei Saraceni (2215) – Colletto Pramand (2100).
Partecipanti: Maury76 (http://finoincima.altervista.org/" onclick="window.open(this.href);return false;) e soundofsilence.
Lunghezza: 12 Km. circa.
Dislivello: 950 m. circa.
Difficoltà: EE dal Colletto Pramand all’inizio della Via dei Torrioni, dove si affrontano pendii prativi assai ripidi, ma senza difficoltà. F la via dei torrioni, con un canalino iniziale di I grado, con qualche passaggio di II, poi la via non è obbligata e si possono incontrare altri passaggi in prevalenza di primo. Raggiunto quindi un grosso torrione isolato a sinistra, noi ci siamo tenuti poi sulla destra, quasi sicuramente sbagliando, avremmo dovuto direi seguire i prati a sinistra sicuramente più semplici, siamo invece saliti più dritti su lastroni rocciosi senza appigli solidi e ricoperti di un ghiaietto assai pericoloso, sconsiglio assolutamente di passare di lì. EE quindi la cresta sommitale del Seguret e la successiva discesa al Colle Argentiera. Da qui in poi E, tranne la salita al Grottone, su ghiaioni e fango ripidissimo, che è veramente impegnativa e non mi sento di classificarla EE, direi sicuramente paragonabile ad un F come impegno, anche se non vi è alcun passaggio alpinistico. Ancora E poi la parte finale, con l’avvertenza che è assolutamente necessaria una lampada data la lunghezza di 800 metri della stessa.
Percorso in macchina: da Genova si prende la A21 fino ad Alessandria, dove si prende la A26 per Torino. A Torino si segue la tangenziale per prendere poi la A32 per Bardonecchia, quindi usciamo a Oulx est e prendiamo subito a destra per Exilles ed al successivo incrocio continuiamo dritti per Salbertrand, lasciando a sinistra le indicazioni per Bardonecchia. Giungiamo quindi dopo 2 Km. a Salbertrand, dove proseguiamo ancora e, passati due tornanti, prendiamo la strada a sinistra con indicazioni per Eclause e Pramand, giungendo quindi al bivio tra le due predette località, dove prendiamo a sinistra per Pramand e Moncellier, lasciando a destra per Eclause e Grange della Valle. In breve giungiamo quindi a Moncellier e, passate le poche case, la strada diventa sterrata. Ora ci aspettano 8 Km. di strada sterrata non sempre buona, ma comunque percorribile, fino a giungere al Colletto Pramand, facilmente riconoscibile per il grande spiazzo pianeggiante e l’incrocio di sterrate ivi presente.
Percorso a piedi: dal parcheggio imbocchiamo a destra un ripido canalino terroso, o anche la più larga traccia a destra, dirigendoci verso gli evidenti torrioni del Monte Seguret. Superato il canalino iniziamo a salire per ripidi prati, talvolta percorsi da qualche traccia che possiamo seguire, non vi sono però né ometti, né altro a guidare la nostra salita, però è molto chiaro già da qui il canale in mezzo ai torrioni che dobbiamo percorrere. Dopo pochi metri di salita incontriamo un boschetto un poco più fitto, che ci consiglia di proseguire un poco più verso destra. Superato il boschetto si continua per ripidi prati, perlopiù a piacimento, avendo sempre come guida il canale sopra di noi. Giunti a 2300 metri circa, facciamo una breve deviazione a destra per raggiungere una croce panoramica sul fondovalle. Riprendiamo quindi a salire verso il canale, che raggiungiamo a quota 2450 circa. Il canale inizia con un tratto di arrampicata continua di I, con forse qualche passo di II, poi si allarga e permette varie scelte. Meglio forse, come abbiamo fatto noi, tenersi sul fondo di un canalino roccioso ivi presente, piuttosto che salire all’esterno su ripido ed insidioso ghiaietto. Quando poi arriviamo ad un punto in cui il canale si biforca, noi prendiamo a sinistra giungendo quindi in vista di un torrione isolato, sulla sinistra appunto, in una zona erbosa. Qui noi abbiamo proseguito dritti per rocce coperte da ghiaietto assai insidioso, ma direi che sarebbe stato molto meglio dirigersi più a sinistra nella zona erbosa vicino al torrione e salire da lì. Giungiamo quindi in vista di uno sperono roccioso sulla destra, che raggiungiamo, siccome offre un bel panorama sui torrioni che costellano la parete sud del Seguret. Poco più sopra lo sperone incrociamo un sentierino, che seguito con attenzione verso destra, porta quasi in mezzo ai torrioni e permette di goderne un buon panorama. Il sentierino in effetti continua ad attraversare in mezzo ai torrioni, ma sembra diventare pericoloso, quindi torniamo indietro e riprendiamo a salire. Ora il terreno, pur sempre ripido, è più facile e cerchiamo di salire il più possibile vicini alla cresta sulla destra, che offre alcuni spunti panoramici. Più avanti troviamo anche una chiara traccia, poco a sinistra della cresta, ma noi preferiamo continuare, ove possibile a seguire la cresta direttamente. Giungiamo così ad una prima vetta segnata da un’asta metallica. Proseguendo per cresta giungiamo quindi in breve a quella che sulle mappe viene segnata come vetta del Seguret, credo erroneamente, visto che proseguendo per poco meno di 300 metri in cresta arriviamo ad un cocuzzolo più alto. Da qui si scende su sentiero segnato, che si tiene a sinistra della cresta e quindi scende al Colle Argentiera. Pochi metri prima del colle si stacca un chiaro sentiero sulla destra (Via Rossa), che proviamo a seguire. Dopo circa 500 metri di facile sentiero giungiamo in vista di una cengia sotto belle pareti rocciose, che sembra pericolosa e difficilmente percorribile, avvicinandosi però, in realtà, una traccetta, seppur esile, consente di passare la cengia in tutta sicurezza. Subito dopo però il sempre esile sentierino viene attraversato da due frane che rendono pericoloso il proseguimento, decidiamo quindi di tornare al Colle Argentiera e scendere sul più facile sentiero dell’altro versante. Arrivati al colle continuiamo quindi sul sentiero a destra, che attraversa facilmente e con poca pendenza un ghiaione, per poi piegare a sinistra ed attraversare in piano i sottostanti pascoli. Giungiamo quindi nei pressi di una casa isolata su un cocuzzolo e, senza raggiungerla, vi passiamo sotto ed a sinistra, raggiungendo in breve una strada militare, che scorciamo il più possibile usando comunque il sentiero segnato e scendendo così in breve alla sottostante strada sterrata che imbocchiamo verso sinistra e che è la continuazione di quella percorsa in macchina. In breve passiamo nei pressi e sulla sinistra, di alcuni ruderi e giungiamo quindi all’imbocco di una galleria. Qui imbocchiamo il sentierino a destra, che una volta permetteva di tornare al punto di partenza, ma che adesso è franato in corrispondenza di una cascata ed è assolutamente impercorribile. Noi comunque usiamo il sentierino in questione per andare a visitare la zona delle grotte, da qui comunque già chiaramente visibile. Percorsa quindi il primo tratto in piano del sentierino (un po’ infrascato comunque), arriviamo appena sotto una prima grotta sulla sinistra, ma la ignoriamo non avendo tempo, e ci dirigiamo invece alla grande grotta sempre a sinistra, ma decisamente più in alto. La risalita su pietraia è molto ripida e faticosa e, giunti all’imbocco della grotta, lo diventa ancora di più, tanto che per salire dobbiamo sfruttare una zona fangosa, dove il fango ci permette appunto di fare un poco di presa con gli scarponi sul terreno. Giunti quindi con fatica all’interno della grotta, la visitiamo e torniamo sui nostri passi fino all’imbocco della galleria. Imbocchiamo quindi la lunga galleria e la percorriamo per tutti gli 800 metri fino all’uscita, per poi continuare su strada militare fino al parcheggio.
Conclusioni: ambiente veramente particolare quello del Monte Seguret, costellato di torrioni, grotte ed altri fenomeni erosivi che merita senz’altro di essere visitato. Il giro proposto permette di passare da quasi tutte le zone più interessanti, anche se per visitare appieno, per esempio la zona delle grotte, occorre molto più tempo e, probabilmente un giorno non basta. Ho scritto quasi, perché indubbiamente la Via Rossa (o Rusa in dialetto) sarebbe stata altrettanto, se non più interessante (la si può percorrere in alternativa alla Via dei Torrioni o al ritorno attraverso le grotte e la galleria) però le condizioni attuali ne rendono pericolosa la percorrenza. In realtà noi abbiamo parzialmente rimediato andando un po’ a vedere percorrendone comunque, forse, la parte più interessante, per poi tornare indietro al Colle Argentiera, magari non è troppo logico, ma permette di ammirare una zona veramente selvaggia, costellata di torrioni e l’ardita via scavata dagli alpini a strapiombo; in proposito la prima ardita cengia, presente in tante fotografie in rete, e che vista da lontano sembra impercorribile, è invece facile e senza problemi, è la parte immeditamente dopo, che, attraversata da due piccole frane, sembra piuttosto pericolosa. Le frane sono indubbiamente piccole ed interrompono la stretta traccia per un paio di metri ciascuna, ma lo fanno in due punti molto esposti, quindi l’attraversamento è sicuramente rischioso.
Torrioni Seguret dal Colle Pramand
Torrioni Seguret dal Colle Pramand più da vicino
Torrioni verso il forte Pramand dal Colle
Vista da Pointe des Grands Becs a Punta Charrà salendo dal Colletto Pramand
Vista da Chaberton a Punta Charrà salendo dal Colletto Pramand
Monte Pramand salendo dal Colletto
Torrioni Seguret salendovi più da vicino
Croce salendo a Via dei Torrioni
Torrioni Seguret dalla croce
Torrioni sulla destra dalla croce
Croce e vista Valle Susa
Vista Ecrins da croce salendo al Seguret
Monte Pramand salendo a Via dei Torrioni
Torrioni Seguret e Via dei Torrioni salendovi
Via dei Torrioni salendovi più da vicino
Primo piano torrioni a sinistra Via dei Torrioni
Primo piano torrioni a sinistra Via dei Torrioni
Via dei Torrioni salendovi più da lontano
Paretina ad imbocco canale Via dei Torrioni
Paretina ad imbocco canale Via dei Torrioni più da vicino
Parte finale paretina ad imbocco canale Via dei Torrioni
Due grandi torrioni a sinistra da Via dei Torrioni
Canalino iniziale Via dei Torrioni da sopra
Torrioni a destra Via dei Torrioni e fondovalle
Torrioni sopra via dei Torrioni
Torrioni a destra Via dei Torrioni più da vicino
Torrioni a destra Via dei Torrioni e Forte Pramand
Torrioni sopra via dei Torrioni più da lontano
Finto arco di roccia a sinistra Via dei Torrioni
Grosso Torrione a sinistra Via dei Torrioni
Grosso Torrione a sinistra Via dei Torrioni
Fila di torrioni a sinistra e grosso torrione a destra da Via dei Torrioni
Fila di torrioni a sinistra e grosso torrione a destra da Via dei Torrioni più da lontano
Torrioni parete sud Seguret da sperone panoramico
Torrioni parete sud Seguret da sperone panoramico più da vicino
Masso sospeso in torrioni parete sud Seguret da sperone panoramico
Torrioni parete sud Seguret da sperone panoramico primo piano
Torrione sottostante da sperone panoramico Seguret
Torrioni parete sud Seguret da sperone panoramico
Torrione sottostante da sperone panoramico Seguret
Sperone panoramico Seguret e torrione a sinistra più da lontano
Torrione con cappello da bivio per sentierino verso parete sud Seguret
Sperone panoramico Seguret e torrione a sinistra più da vicino
Torrione con cappello e altri da sentierino verso parete sud Seguret
Torrioni Seguret da sentierino verso parete sud
Pendio roccioso verso cresta sommitale Seguret
Traccia e cresta sommitale Seguret
Torrioni in parete sud Seguret da cresta sommitale
Cresta sommitale Seguret e due piccoli torrioni sullo sfondo più da vicino
Canale con torrioni da cresta sommitale Seguret
Canale con torrioni da cresta sommitale Seguret primo piano
Sperone roccioso da cresta sommitale Seguret
2 Piccoli torrioni da cresta sommitale Seguret più da vicino
Arco naturale e 2 piccoli torrioni da cresta sommitale Seguret più da vicino
Arco naturale e 2 piccoli torrioni da cresta sommitale Seguret primo piano
Arco naturale e 2 piccoli torrioni da cresta sommitale Seguret più da vicino
3 Buchi e torrione da cresta sommitale Seguret
3 Buchi e torrione da cresta sommitale Seguret visti di profilo
Cresta sommitale Seguret e forte Pramand da sopra
Anticima e cima Seguret
Torrioni sottostanti avvicinandosi ad anticima Seguret
Cresta torrioni e fondovalle da anticima Seguret
Torrioni a sinistra da anticima Seguret
Canne d'Organo in Cima Vallonetto andando a seconda anticima Seguret
Torrioni sottostanti da seconda anticima Seguret più da vicino
Torrioni sottostanti da seconda anticima Seguret primo piano
Torrioni gessosi andando a cima Seguret
Piana calcarea sottostante andando a cima Seguret
Cresta Seguret dalla vetta
Vetta e cresta Seguret
Piana calcarea sottostante dal Seguret
Cima Vallonetto e canne d'organo dal Seguret più da vicino
Vena gessosa e piana calcarea scendendo dal Seguret
Cima Vallonetto e canne d'organo scendendo dal Seguret più da vicino
Colle Argentiera scendendovi con Cima Vallonetto sullo sfondo
Piana calcarea scendendo dal Seguret più da vicino
Cima Vallonetto e canne d'organo scendendo dal Seguret
Torrione bucato scendendo dal Seguret
Rocce che si sfiorano e sentiero scendendo dal Seguret
Monte Seguret scendendolo più da lontano
Torrioni dal Colle Argentiera
Doppio torrione sopra Via Rusa
Via Rusa con canne d'organo che spuntano appena sullo sfondo
Gruppo di torrioni sopra Via Rusa
Gruppo di torrioni sopra Via Rusa più da lontano
Anfiteatro roccioso con torrione sopra Via Rusa
Torrioni da sotto in via Rusa
Torrioni da sotto in via Rusa più da lontano
Tratto esposto Via Rusa
Curva in Via Rusa con Cima Vallonetto sullo sfondo
Tratto esposto Via Rusa
Parte franata Via Rusa
Parte franata Via Rusa più da vicino
Parte esposta Via Rusa guardando indietro
Torrioni da sotto in via Rusa più da lontano
Via Rusa con pietre miliari
Via Rusa tornando al Colle Argentiera
Via Rusa da sotto tetto di roccia
Torrioni tornando al Colle Argentiera
Arco naturale sotto la Via Rusa
Torrione e roccione scendendo dal Colle Argentiera
Cima Vallonetto spunta scendendo dal Colle Argentiera
Monte Seguret scendendo dal Colle Argentiera
Ricovero Vin Vert
Ruderi caserma e calanchi sullo sfondo scendendo a strada Jafferau
Ruderi caserma su strada Jafferau
Grotta dei Saraceni e Monte Seguret
Grotta dei Saraceni e Monte Seguret più da vicino
Cascata in vecchio sentiero franato
Grotta dei Saraceni salendovi
Canyon andando a Grotta dei Saraceni
Grotticella sopra il sentiero salendo a Grotta dei Saraceni
Uscita Grotta dei Saraceni
Uscita Grotta dei Saraceni più da lontano
Uscita Grotta dei Saraceni più da lontano
Uscita Grotta dei Saraceni più da lontano
Grotte dei Saraceni
Cascata in vecchio sentiero franato più da vicino
Galleria dei Saraceni
2 Stalattiti sottili in volta Galleria dei Saraceni
2 Stalattiti sottili su colata bianca in Galleria dei Saraceni
Colonnine e piccole stalattiti su colata bianca in Galleria dei Saraceni
Stalattiti sottili in Galleria dei Saraceni
Colonnine e piccole stalattiti su colata bianca in Galleria dei Saraceni più da lontano
Colonnine e piccole stalattiti su colata bianca in Galleria dei Saraceni più da vicino
Colonnine e piccole stalattiti su colata bianca in Galleria dei Saraceni primo piano
Stalattiti spesse su colata bianca in Galleria dei Saraceni
Galleria dei Saraceni
Grotta sopra strada tornando al Colletto Pramand
Uscita galleria in sterrata per Colletto Pramand
Grotte e torrioni sopra strada per Colletto Pramand più da vicino
Torrione slanciato tornando al Colletto Pramand
Torrione slanciato tornando al Colletto Pramand primo piano
Torrione slanciato tornando al Colletto Pramand visto da dietro
Venerdì 30-8-2019: Colletto Pramand (2100) – Via dei Torrioni (2450-2875) – Monte Seguret (2915) – Colle Argentiera (2790) – Galleria dei Saraceni (2215) – Colletto Pramand (2100).
Partecipanti: Maury76 (http://finoincima.altervista.org/" onclick="window.open(this.href);return false;) e soundofsilence.
Lunghezza: 12 Km. circa.
Dislivello: 950 m. circa.
Difficoltà: EE dal Colletto Pramand all’inizio della Via dei Torrioni, dove si affrontano pendii prativi assai ripidi, ma senza difficoltà. F la via dei torrioni, con un canalino iniziale di I grado, con qualche passaggio di II, poi la via non è obbligata e si possono incontrare altri passaggi in prevalenza di primo. Raggiunto quindi un grosso torrione isolato a sinistra, noi ci siamo tenuti poi sulla destra, quasi sicuramente sbagliando, avremmo dovuto direi seguire i prati a sinistra sicuramente più semplici, siamo invece saliti più dritti su lastroni rocciosi senza appigli solidi e ricoperti di un ghiaietto assai pericoloso, sconsiglio assolutamente di passare di lì. EE quindi la cresta sommitale del Seguret e la successiva discesa al Colle Argentiera. Da qui in poi E, tranne la salita al Grottone, su ghiaioni e fango ripidissimo, che è veramente impegnativa e non mi sento di classificarla EE, direi sicuramente paragonabile ad un F come impegno, anche se non vi è alcun passaggio alpinistico. Ancora E poi la parte finale, con l’avvertenza che è assolutamente necessaria una lampada data la lunghezza di 800 metri della stessa.
Percorso in macchina: da Genova si prende la A21 fino ad Alessandria, dove si prende la A26 per Torino. A Torino si segue la tangenziale per prendere poi la A32 per Bardonecchia, quindi usciamo a Oulx est e prendiamo subito a destra per Exilles ed al successivo incrocio continuiamo dritti per Salbertrand, lasciando a sinistra le indicazioni per Bardonecchia. Giungiamo quindi dopo 2 Km. a Salbertrand, dove proseguiamo ancora e, passati due tornanti, prendiamo la strada a sinistra con indicazioni per Eclause e Pramand, giungendo quindi al bivio tra le due predette località, dove prendiamo a sinistra per Pramand e Moncellier, lasciando a destra per Eclause e Grange della Valle. In breve giungiamo quindi a Moncellier e, passate le poche case, la strada diventa sterrata. Ora ci aspettano 8 Km. di strada sterrata non sempre buona, ma comunque percorribile, fino a giungere al Colletto Pramand, facilmente riconoscibile per il grande spiazzo pianeggiante e l’incrocio di sterrate ivi presente.
Percorso a piedi: dal parcheggio imbocchiamo a destra un ripido canalino terroso, o anche la più larga traccia a destra, dirigendoci verso gli evidenti torrioni del Monte Seguret. Superato il canalino iniziamo a salire per ripidi prati, talvolta percorsi da qualche traccia che possiamo seguire, non vi sono però né ometti, né altro a guidare la nostra salita, però è molto chiaro già da qui il canale in mezzo ai torrioni che dobbiamo percorrere. Dopo pochi metri di salita incontriamo un boschetto un poco più fitto, che ci consiglia di proseguire un poco più verso destra. Superato il boschetto si continua per ripidi prati, perlopiù a piacimento, avendo sempre come guida il canale sopra di noi. Giunti a 2300 metri circa, facciamo una breve deviazione a destra per raggiungere una croce panoramica sul fondovalle. Riprendiamo quindi a salire verso il canale, che raggiungiamo a quota 2450 circa. Il canale inizia con un tratto di arrampicata continua di I, con forse qualche passo di II, poi si allarga e permette varie scelte. Meglio forse, come abbiamo fatto noi, tenersi sul fondo di un canalino roccioso ivi presente, piuttosto che salire all’esterno su ripido ed insidioso ghiaietto. Quando poi arriviamo ad un punto in cui il canale si biforca, noi prendiamo a sinistra giungendo quindi in vista di un torrione isolato, sulla sinistra appunto, in una zona erbosa. Qui noi abbiamo proseguito dritti per rocce coperte da ghiaietto assai insidioso, ma direi che sarebbe stato molto meglio dirigersi più a sinistra nella zona erbosa vicino al torrione e salire da lì. Giungiamo quindi in vista di uno sperono roccioso sulla destra, che raggiungiamo, siccome offre un bel panorama sui torrioni che costellano la parete sud del Seguret. Poco più sopra lo sperone incrociamo un sentierino, che seguito con attenzione verso destra, porta quasi in mezzo ai torrioni e permette di goderne un buon panorama. Il sentierino in effetti continua ad attraversare in mezzo ai torrioni, ma sembra diventare pericoloso, quindi torniamo indietro e riprendiamo a salire. Ora il terreno, pur sempre ripido, è più facile e cerchiamo di salire il più possibile vicini alla cresta sulla destra, che offre alcuni spunti panoramici. Più avanti troviamo anche una chiara traccia, poco a sinistra della cresta, ma noi preferiamo continuare, ove possibile a seguire la cresta direttamente. Giungiamo così ad una prima vetta segnata da un’asta metallica. Proseguendo per cresta giungiamo quindi in breve a quella che sulle mappe viene segnata come vetta del Seguret, credo erroneamente, visto che proseguendo per poco meno di 300 metri in cresta arriviamo ad un cocuzzolo più alto. Da qui si scende su sentiero segnato, che si tiene a sinistra della cresta e quindi scende al Colle Argentiera. Pochi metri prima del colle si stacca un chiaro sentiero sulla destra (Via Rossa), che proviamo a seguire. Dopo circa 500 metri di facile sentiero giungiamo in vista di una cengia sotto belle pareti rocciose, che sembra pericolosa e difficilmente percorribile, avvicinandosi però, in realtà, una traccetta, seppur esile, consente di passare la cengia in tutta sicurezza. Subito dopo però il sempre esile sentierino viene attraversato da due frane che rendono pericoloso il proseguimento, decidiamo quindi di tornare al Colle Argentiera e scendere sul più facile sentiero dell’altro versante. Arrivati al colle continuiamo quindi sul sentiero a destra, che attraversa facilmente e con poca pendenza un ghiaione, per poi piegare a sinistra ed attraversare in piano i sottostanti pascoli. Giungiamo quindi nei pressi di una casa isolata su un cocuzzolo e, senza raggiungerla, vi passiamo sotto ed a sinistra, raggiungendo in breve una strada militare, che scorciamo il più possibile usando comunque il sentiero segnato e scendendo così in breve alla sottostante strada sterrata che imbocchiamo verso sinistra e che è la continuazione di quella percorsa in macchina. In breve passiamo nei pressi e sulla sinistra, di alcuni ruderi e giungiamo quindi all’imbocco di una galleria. Qui imbocchiamo il sentierino a destra, che una volta permetteva di tornare al punto di partenza, ma che adesso è franato in corrispondenza di una cascata ed è assolutamente impercorribile. Noi comunque usiamo il sentierino in questione per andare a visitare la zona delle grotte, da qui comunque già chiaramente visibile. Percorsa quindi il primo tratto in piano del sentierino (un po’ infrascato comunque), arriviamo appena sotto una prima grotta sulla sinistra, ma la ignoriamo non avendo tempo, e ci dirigiamo invece alla grande grotta sempre a sinistra, ma decisamente più in alto. La risalita su pietraia è molto ripida e faticosa e, giunti all’imbocco della grotta, lo diventa ancora di più, tanto che per salire dobbiamo sfruttare una zona fangosa, dove il fango ci permette appunto di fare un poco di presa con gli scarponi sul terreno. Giunti quindi con fatica all’interno della grotta, la visitiamo e torniamo sui nostri passi fino all’imbocco della galleria. Imbocchiamo quindi la lunga galleria e la percorriamo per tutti gli 800 metri fino all’uscita, per poi continuare su strada militare fino al parcheggio.
Conclusioni: ambiente veramente particolare quello del Monte Seguret, costellato di torrioni, grotte ed altri fenomeni erosivi che merita senz’altro di essere visitato. Il giro proposto permette di passare da quasi tutte le zone più interessanti, anche se per visitare appieno, per esempio la zona delle grotte, occorre molto più tempo e, probabilmente un giorno non basta. Ho scritto quasi, perché indubbiamente la Via Rossa (o Rusa in dialetto) sarebbe stata altrettanto, se non più interessante (la si può percorrere in alternativa alla Via dei Torrioni o al ritorno attraverso le grotte e la galleria) però le condizioni attuali ne rendono pericolosa la percorrenza. In realtà noi abbiamo parzialmente rimediato andando un po’ a vedere percorrendone comunque, forse, la parte più interessante, per poi tornare indietro al Colle Argentiera, magari non è troppo logico, ma permette di ammirare una zona veramente selvaggia, costellata di torrioni e l’ardita via scavata dagli alpini a strapiombo; in proposito la prima ardita cengia, presente in tante fotografie in rete, e che vista da lontano sembra impercorribile, è invece facile e senza problemi, è la parte immeditamente dopo, che, attraversata da due piccole frane, sembra piuttosto pericolosa. Le frane sono indubbiamente piccole ed interrompono la stretta traccia per un paio di metri ciascuna, ma lo fanno in due punti molto esposti, quindi l’attraversamento è sicuramente rischioso.
Torrioni Seguret dal Colle Pramand
Torrioni Seguret dal Colle Pramand più da vicino
Torrioni verso il forte Pramand dal Colle
Vista da Pointe des Grands Becs a Punta Charrà salendo dal Colletto Pramand
Vista da Chaberton a Punta Charrà salendo dal Colletto Pramand
Monte Pramand salendo dal Colletto
Torrioni Seguret salendovi più da vicino
Croce salendo a Via dei Torrioni
Torrioni Seguret dalla croce
Torrioni sulla destra dalla croce
Croce e vista Valle Susa
Vista Ecrins da croce salendo al Seguret
Monte Pramand salendo a Via dei Torrioni
Torrioni Seguret e Via dei Torrioni salendovi
Via dei Torrioni salendovi più da vicino
Primo piano torrioni a sinistra Via dei Torrioni
Primo piano torrioni a sinistra Via dei Torrioni
Via dei Torrioni salendovi più da lontano
Paretina ad imbocco canale Via dei Torrioni
Paretina ad imbocco canale Via dei Torrioni più da vicino
Parte finale paretina ad imbocco canale Via dei Torrioni
Due grandi torrioni a sinistra da Via dei Torrioni
Canalino iniziale Via dei Torrioni da sopra
Torrioni a destra Via dei Torrioni e fondovalle
Torrioni sopra via dei Torrioni
Torrioni a destra Via dei Torrioni più da vicino
Torrioni a destra Via dei Torrioni e Forte Pramand
Torrioni sopra via dei Torrioni più da lontano
Finto arco di roccia a sinistra Via dei Torrioni
Grosso Torrione a sinistra Via dei Torrioni
Grosso Torrione a sinistra Via dei Torrioni
Fila di torrioni a sinistra e grosso torrione a destra da Via dei Torrioni
Fila di torrioni a sinistra e grosso torrione a destra da Via dei Torrioni più da lontano
Torrioni parete sud Seguret da sperone panoramico
Torrioni parete sud Seguret da sperone panoramico più da vicino
Masso sospeso in torrioni parete sud Seguret da sperone panoramico
Torrioni parete sud Seguret da sperone panoramico primo piano
Torrione sottostante da sperone panoramico Seguret
Torrioni parete sud Seguret da sperone panoramico
Torrione sottostante da sperone panoramico Seguret
Sperone panoramico Seguret e torrione a sinistra più da lontano
Torrione con cappello da bivio per sentierino verso parete sud Seguret
Sperone panoramico Seguret e torrione a sinistra più da vicino
Torrione con cappello e altri da sentierino verso parete sud Seguret
Torrioni Seguret da sentierino verso parete sud
Pendio roccioso verso cresta sommitale Seguret
Traccia e cresta sommitale Seguret
Torrioni in parete sud Seguret da cresta sommitale
Cresta sommitale Seguret e due piccoli torrioni sullo sfondo più da vicino
Canale con torrioni da cresta sommitale Seguret
Canale con torrioni da cresta sommitale Seguret primo piano
Sperone roccioso da cresta sommitale Seguret
2 Piccoli torrioni da cresta sommitale Seguret più da vicino
Arco naturale e 2 piccoli torrioni da cresta sommitale Seguret più da vicino
Arco naturale e 2 piccoli torrioni da cresta sommitale Seguret primo piano
Arco naturale e 2 piccoli torrioni da cresta sommitale Seguret più da vicino
3 Buchi e torrione da cresta sommitale Seguret
3 Buchi e torrione da cresta sommitale Seguret visti di profilo
Cresta sommitale Seguret e forte Pramand da sopra
Anticima e cima Seguret
Torrioni sottostanti avvicinandosi ad anticima Seguret
Cresta torrioni e fondovalle da anticima Seguret
Torrioni a sinistra da anticima Seguret
Canne d'Organo in Cima Vallonetto andando a seconda anticima Seguret
Torrioni sottostanti da seconda anticima Seguret più da vicino
Torrioni sottostanti da seconda anticima Seguret primo piano
Torrioni gessosi andando a cima Seguret
Piana calcarea sottostante andando a cima Seguret
Cresta Seguret dalla vetta
Vetta e cresta Seguret
Piana calcarea sottostante dal Seguret
Cima Vallonetto e canne d'organo dal Seguret più da vicino
Vena gessosa e piana calcarea scendendo dal Seguret
Cima Vallonetto e canne d'organo scendendo dal Seguret più da vicino
Colle Argentiera scendendovi con Cima Vallonetto sullo sfondo
Piana calcarea scendendo dal Seguret più da vicino
Cima Vallonetto e canne d'organo scendendo dal Seguret
Torrione bucato scendendo dal Seguret
Rocce che si sfiorano e sentiero scendendo dal Seguret
Monte Seguret scendendolo più da lontano
Torrioni dal Colle Argentiera
Doppio torrione sopra Via Rusa
Via Rusa con canne d'organo che spuntano appena sullo sfondo
Gruppo di torrioni sopra Via Rusa
Gruppo di torrioni sopra Via Rusa più da lontano
Anfiteatro roccioso con torrione sopra Via Rusa
Torrioni da sotto in via Rusa
Torrioni da sotto in via Rusa più da lontano
Tratto esposto Via Rusa
Curva in Via Rusa con Cima Vallonetto sullo sfondo
Tratto esposto Via Rusa
Parte franata Via Rusa
Parte franata Via Rusa più da vicino
Parte esposta Via Rusa guardando indietro
Torrioni da sotto in via Rusa più da lontano
Via Rusa con pietre miliari
Via Rusa tornando al Colle Argentiera
Via Rusa da sotto tetto di roccia
Torrioni tornando al Colle Argentiera
Arco naturale sotto la Via Rusa
Torrione e roccione scendendo dal Colle Argentiera
Cima Vallonetto spunta scendendo dal Colle Argentiera
Monte Seguret scendendo dal Colle Argentiera
Ricovero Vin Vert
Ruderi caserma e calanchi sullo sfondo scendendo a strada Jafferau
Ruderi caserma su strada Jafferau
Grotta dei Saraceni e Monte Seguret
Grotta dei Saraceni e Monte Seguret più da vicino
Cascata in vecchio sentiero franato
Grotta dei Saraceni salendovi
Canyon andando a Grotta dei Saraceni
Grotticella sopra il sentiero salendo a Grotta dei Saraceni
Uscita Grotta dei Saraceni
Uscita Grotta dei Saraceni più da lontano
Uscita Grotta dei Saraceni più da lontano
Uscita Grotta dei Saraceni più da lontano
Grotte dei Saraceni
Cascata in vecchio sentiero franato più da vicino
Galleria dei Saraceni
2 Stalattiti sottili in volta Galleria dei Saraceni
2 Stalattiti sottili su colata bianca in Galleria dei Saraceni
Colonnine e piccole stalattiti su colata bianca in Galleria dei Saraceni
Stalattiti sottili in Galleria dei Saraceni
Colonnine e piccole stalattiti su colata bianca in Galleria dei Saraceni più da lontano
Colonnine e piccole stalattiti su colata bianca in Galleria dei Saraceni più da vicino
Colonnine e piccole stalattiti su colata bianca in Galleria dei Saraceni primo piano
Stalattiti spesse su colata bianca in Galleria dei Saraceni
Galleria dei Saraceni
Grotta sopra strada tornando al Colletto Pramand
Uscita galleria in sterrata per Colletto Pramand
Grotte e torrioni sopra strada per Colletto Pramand più da vicino
Torrione slanciato tornando al Colletto Pramand
Torrione slanciato tornando al Colletto Pramand primo piano
Torrione slanciato tornando al Colletto Pramand visto da dietro
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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