Giovedì 22 agosto abbiamo fatto quella che secondo me è stata una delle gite più belle in Val di Susa.
Siamo partiti dal Rifugio Levi Molinari (mt 1850): si può parcheggiare l’auto a pochi minuti dal Rifugio.
Dal Rifugio, si seguono le indicazioni per il Bivacco Sigot.
Il sentiero inizialmente sale molto ripidamente con stretti tornanti.
Si trascura la deviazione per il Monte Chabriere, per sbucare sui ripiani superiori in prossimità di una croce in legno; si continua a salire fino a raggiungere la conca che ospitava i laghi delle monache (ormai asciutti).
Siamo a quota 2600 metri circa.
Si scende brevemente per attraversare il torrente, poi si riprende a salire per portarsi ai piedi delle formazioni rocciose denominate Gros Beuri e Piccolo Beuri.
Si traversa in piano e poi un’ultima ripida salita conduce al bivacco Bruno Sigot (mt 3000 circa).
Dal bivacco, un sentiero che corre tra le pietraie (e che è sempre segnalato con tacche di vernice) permette di raggiungere prima il Lago di Galambra e poi Passo Meridionale dei Fourneaux, dove è sito un piccolo ricovero militare (mt 3094).
Dal passo, in pochi minuti si raggiungono i 3123 metri della Punta Galambra.
Seguendo l’ampia cresta, si scende al Passo di Galambra (mt 3050).
Dal Passo di Galambra, noi abbiamo seguito il sentiero Balcone che conduce alla vetta della Cima del Vallonetto (mt 3222).
Le varie relazioni che abbiamo letto mi avevano procurato qualche ansia di troppo in quanto parlavano di un passaggio di tre metri molto esposto (Vittorio infatti non voleva proprio salirci sulla Cima del Vallonetto, voleva andare sul Truc Peyron ....ce l’ho portato con un subdolo inganno e ho biecamente approfittato della sua mente resa poco lucida dalla stanchezza)
In realtà....o noi abbiamo evitato il passaggio esposto, o non l’abbiamo trovato esposto, o si tratta di un passaggio di un metro circa dove un pò di esposizione c’è ma dove, in condizioni ottimali della montagna, è onestamente piuttosto difficile pensare di cadere (chiaramente se c’è neve o se c’è ghiaccio o se piove può essere diverso).
Scesi dalla Cima del Vallonetto, ci siamo diretti verso il Colle che separa tale vetta da quella del Truc Peyron e io ho raggiunto anche la panoramica cima del Truc Peyron (mt 3189).
Dal colle abbiamo raggiunto il Passo Galambra “a vista”. Fortunatamente la giornata era veramente bellissima e questo ci ha permesso di muoverci agevolmente fuori sentiero.
In realtà, in queste vaste pietraie non sarebbe proprio facile muoversi fuori sentiero se ci fosse nebbia o nuvole basse
Ci siamo fermati al passo a mangiare e poi siamo scesi lungo lo stesso percorso dell’andata.
P.ta Galambra-Cima del Vallonetto-Truc Peyron
Moderator: Moderatori
P.ta Galambra-Cima del Vallonetto-Truc Peyron
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Re: P.ta Galambra-Cima del Vallonetto-Truc Peyron
Punta Galambra
Lago Galambra
Bivacco Sigot
Vista dal Passo Galambra
Cima del Vallonetto
Truc Peyron
Lago Galambra
Bivacco Sigot
Vista dal Passo Galambra
Cima del Vallonetto
Truc Peyron
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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F. NIETZSCHE
Re: P.ta Galambra-Cima del Vallonetto-Truc Peyron
serena wrote:(Vittorio infatti non voleva proprio salirci sulla Cima del Vallonetto, voleva andare sul Truc Peyron ....ce l’ho portato con un subdolo inganno e ho biecamente approfittato della sua mente resa poco lucida dalla stanchezza)
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: P.ta Galambra-Cima del Vallonetto-Truc Peyron
donna diabolica!!!!scinty wrote:serena wrote:(Vittorio infatti non voleva proprio salirci sulla Cima del Vallonetto, voleva andare sul Truc Peyron ....ce l’ho portato con un subdolo inganno e ho biecamente approfittato della sua mente resa poco lucida dalla stanchezza)
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
Re: P.ta Galambra-Cima del Vallonetto-Truc Peyron
gecko wrote:donna diabolica!!!!scinty wrote:serena wrote:(Vittorio infatti non voleva proprio salirci sulla Cima del Vallonetto, voleva andare sul Truc Peyron ....ce l’ho portato con un subdolo inganno e ho biecamente approfittato della sua mente resa poco lucida dalla stanchezza)
ormai riesco raramente
si è fatto furbo ....non si fida più....
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Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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Re: P.ta Galambra-Cima del Vallonetto-Truc Peyron
Io c'ero stato ad Agosto di 3 anni fa facendo + o - lo stesso giro (ero anche arrivato in vetta alla Sommellier) ma con molta piu` neve (il ricovero sulla Cima del Vallonetto era qusi completamente sepolto) e il passaggio esposto sulla cresta c'era.serena wrote:...
Dal Passo di Galambra, noi abbiamo seguito il sentiero Balcone che conduce alla vetta della Cima del Vallonetto (mt 3222).
Le varie relazioni che abbiamo letto mi avevano procurato qualche ansia di troppo in quanto parlavano di un passaggio di tre metri molto esposto (Vittorio infatti non voleva proprio salirci sulla Cima del Vallonetto, voleva andare sul Truc Peyron ....ce l’ho portato con un subdolo inganno e ho biecamente approfittato della sua mente resa poco lucida dalla stanchezza)
In realtà....o noi abbiamo evitato il passaggio esposto, o non l’abbiamo trovato esposto, o si tratta di un passaggio di un metro circa dove un pò di esposizione c’è ma dove, in condizioni ottimali della montagna, è onestamente piuttosto difficile pensare di cadere (chiaramente se c’è neve o se c’è ghiaccio o se piove può essere diverso).
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- soundofsilence
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Re: P.ta Galambra-Cima del Vallonetto-Truc Peyron
Sul mio sito la traccia GPS:http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... Peyron.htm
Martedì 17-8-2021: Grange della Valle (1835) – Rifugio Levi Molinari (1850) – Cima delle Monache (2567) – Bivacco Sigot (2940) – Lago Galambra (2935) – Truc Peyron (3189) – Passo Galambra (3066) – Punta Galambra (3122) – Passo Meridionale Fourneaux (3075) – Laghetti glaciali (2960) - Bivacco Sigot (2940) – Rifugio Levi Molinari (1850) – Grange della Valle (1835).
Partecipanti: Em, Ornella, Ivonne e soundofsilence.
Lunghezza: 17 km. circa.
Dislivello: 1500 m. circa.
Difficoltà: E (per escursionisti medi) fino al bivacco Sigot. La discesa al Lago Galambra è invece EE (per escursionisti esperti), avvenendo su ghiaione abbastanza ripido ed instabile, nonché senza traccia. E invece la salita al Truc Peyron, senza alcuna difficoltà, così come la discesa sulla cresta sud-ovest fino al Passo Galambra. Tenere presente però che si tratta di alta montagna e queste difficoltà possono aumentare molto se le condizioni non sono ottimali. E anche la salita alla Punta Galambra, tranne gli ultimi passi un poco esposti: EE. E ancora la discesa verso il bivacco Sigot e anche la visita ai due laghetti glaciali, che però avviene senza traccia, quindi al limite dell’EE.
Percorso in macchina: da Genova si prende la A21 fino ad Alessandria, dove si prende la A26 per Torino. A Torino si segue la tangenziale per prendere poi la A32 per Bardonecchia, quindi usciamo a Oulx est e prendiamo subito a destra per Exilles ed al successivo incrocio continuiamo dritti per Salbertrand, lasciando a sinistra le indicazioni per Bardonecchia. Giungiamo quindi dopo 2 Km. a Salbertrand, dove proseguiamo ancora e, passati due tornanti, prendiamo la strada a destra con indicazioni per Eclause e Pramand, giungendo quindi al bivio tra le due predette località, dove prendiamo a destra per Eclause e Grange della Valle. Continuiamo quindi su strada asfaltata fino ad un primo parcheggio in località Grange della Valle, oltre il quale la strada diventa sterrata, ma possiamo comunque continuare per oltre 500 metri, se abbiamo una macchina alta, fino ad un secondo parcheggio, dove in effetti noi abbiamo parcheggiato.
Percorso a piedi: dal parcheggio imbocchiamo il sentiero sulla sinistra per il Rifugio Levi Molinari, al successivo e vicino bivio prendiamo quindi a destra (ma anche prendere a sinistra è indifferente) sempre per il Rifugio, come da cartelli. Giungiamo quindi in prossimità di un ponte, prima del quale vi è un bivio per il Colle d’Ambin sulla destra, mentre noi attraversiamo il ponticello sulla sinistra. Subito dopo il ponte ci troviamo in faccia al Rifugio Levi Molinari, che volendo possiamo visitare, ma noi dobbiamo invece prendere il sentiero sulla destra. Il sentiero inizia quindi a salire nel bosco, quindi oltrepassiamo un guado, poi passiamo sulla destra di una cascatella dalle rocce a fianco al sentiero, quindi iniziamo a salire a tornanti verso la Cima e il Lago delle Monache. Troviamo quindi a sinistra il bivio per Monte Chabriere (cartelli), mentre noi continuiamo dritti. Riprendiamo quindi a salire giungendo in vista dei ruderi della caserma posta sulla Cima delle Monache, che raggiungiamo con una breve deviazione. Sotto di noi anche il Lago delle Monache, purtroppo quasi asciutto, riprendiamo quindi il sentiero segnato riprendendo a salire verso il bivacco Sigot. A quota 2720 circa troviamo a destra un nuovo bivio per il Colle d’Ambin, mentre noi pieghiamo a sinistra, sempre verso il bivacco Sigot. Si prende quindi a salire più ripidamente, incontrando anche alcuni vecchi pali della luce che illuminavano una volta la mulattiera militare, fino a giungere al vasto ripiano dove si trova il piccolo Bivacco Sigot. Dal Bivacco seguiamo l’unico sentiero segnato diretto verso il Passo Meridionale dei Fourneaux ma, giunti sopra al Lago Galambra, vi scendiamo per visitarlo alla meglio. Ci portiamo quindi sulla sponda nord-ovest del lago e quindi fiancheggiamo il ghiacciaio che precipita nel lago, per poi piegare a sinistra aggirandolo quindi sulla destra. Saliamo quindi puntando verso la cresta del Truc, a vista o guidati da ometti, ma comunque senza difficoltà fino alla cima. Dalla Cima scendiamo per un breve tratto sul percorso dell’andata, poi continuiamo sul crinale della sud ovest, in direzione della Cima del Vallonetto, quindi, percorso un tratto di cresta, pieghiamo verso destra puntando verso il Passo ed il Monte Galambra, riconoscibili anche per la caserma sulla destra. Così facendo intercettiamo comunque quasi subito il sentiero segnato proveniente dalla Cima del Vallonetto, che seguiamo verso destra fino a giungere al Passo Galambra. Dal Passo saliamo facilmente fin sotto la vetta, costituita da un dente di roccia esposto che saliamo aggirandolo con prudenza su esile traccia. Riscendiamo quindi dalla vetta e prendiamo a sinistra verso la vicina Caserma, dalla quale continuiamo su sentiero segnato, raggiungendo subito il vicino Passo Meridionale dei Fourneaux. Dal Passo prendiamo il sentiero a destra (a sinistra si va verso il Sommeiller) che torna al Bivacco Sigot. Giungiamo quindi in vista dei ruderi di alcune caserme, subito prima delle quali lasciamo il sentiero segnato per prendere a destra per un vicino laghetto, allineato col più lontano Lago Galambra. Continuiamo quindi seguendo un crinale di pietraia sulla sinistra del predetto laghetto, passando poi un centinaio di metri sulla destra del Lago Galambra, per poi giungere ad un primo laghetto e, quindi, ad un secondo più azzurro, sotto i versanti del Truc Peyron. Dal secondo laghetto pieghiamo a sinistra in direzione nord-est, tornando in breve al Bivacco Sigot, dal quale torniamo alla macchina sul sentiero dell’andata.
Conclusioni: Gli altipiani sommitali di alta quota sono molto suggestivi, bello anche il Lago Galambra con i suoi iceberg, nonché i due laghetti glaciali visitati fuori sentiero al ritorno, un po’ monotona la salita fino al Pian delle Monache, tanto più che si deve percorrere anche al ritorno.
Monte Ambin e Niblè salendo al Rifugio Molinari
Rio Galambra salendo al Rifugio Molinari
Grande masso presso Rifugio Molinari
Cascatella in Rio Galambra
Vista verso Monte Niblè salendo al Pian delle Monache
Torrioni salendo al Pian delle Monache
Cima delle Monache
Lago delle Monache
Truc Peyron dal Pian delle Monache
Vista da finestra rudere in Cima delle Monache
Rudere senza tetto in Cima delle Monache da dentro
Rudere senza tetto in Cima delle Monache
Torrioni Monte Ambin salendo dal Pian delle Monache
Torrioni Monte Ambin salendo dal Pian delle Monache primo piano
Truc Peyron salendo al Bivacco Sigot
Mont Niblè salendo al Bivacco Sigot più da vicino
Monte Galambra salendo al Bivacco Sigot
Bivacco Sigot e Truc Peyron
Lago Galambra da sopra
Lago Galambra scendendovi con Monte Galambra sullo sfondo
Icebergs in Lago Galambra
Lago e Monte Galambra con iceberg
Seracchi in testata Lago Galambra
Lago e Monte Galambra da crepaccio terminale
Seracchi in testata Lago Galambra più da lontano
Lago e Monte Galambra con icebergs
Lago Galambra dalla sponda nord
Lago Galambra e Truc Peyron
Crepaccio terminale in Lago Galambra più da vicino
Crepaccio terminale in Lago Galambra primo piano
Ruderi caserma con Niblè sullo sfondo salendo al Peyron
Pendio salendo al Truc Peyron
Galambra salendo al Truc Peyron
Caserma Galambra con Rognosa Etiache sullo sfondo salendo al Peyron più da vicino
Punta Sommeiller salendo al Truc Peyron
Lago Galambra salendo al Truc Peyron
Lago Galambra e Mont Niblè salendo al Truc Peyron
Pendio sommitale Truc Peyron
Cima del Vallonetto salendo al Truc Peyron più da vicino
Lago Galambra salendo al Vallonetto
Pierre Menue e Rognosa Etiache salendo al Truc Peyron
Vetta Truc Peyron
Torrioni sottostanti salendo al Truc Peyron
Lago Galambra e Punta Sommeiller dal Truc Peyron
Pic de Rochebrune dal Truc Peyron
Cresta Truc Peyron con Vallonetto e Ecrins sullo sfondo
Pierre Menue e Rognosa Etiache dal Truc Peyron
Vallonetto scendendo dal Truc Peyron
Pierre Menue e Rognosa Etiache scendendo dal Truc Peyron
Monviso scendendo dal Truc Peyron
Canne d'Organo Seguret e Chaberton scendendo dal Truc Peyron
Canne d'Organo e Seguret scendendo dal Truc Peyron
Cima del Vallonetto e Ecrins scendendo dal Truc Peyron
Canne d'Organo e Seguret scendendo dal Truc Peyron più da lontano
Seguret e Chaberton scendendo dal Truc Peyron
Pierre Menue e Rognosa Etiache scendendo dal Truc Peyron
Lago di fusione con Pierre Menue sullo sfondo
Lago di fusione con Pierre Menue sullo sfondo più da lontano
Rognosa Etiache e Punta Sommeiller scendendo a Passo Galambra
Pierre Menue e Rognosa Etiache scendendo dal Truc Peyron
Guglie in cresta Vallonetto e Ecrins
Vetta Galambra e torrione sottostante
Cupola sommitale Punta Galambra
Caserma e Mont Niblè salendo al Galambra
Cupola sommitale Punta Galambra
Cupola sommitale Punta Galambra più da vicino
Strapiombo Punta Galambra e Rognosa Etiache
Cresta sottostante da Punta Galambra e Pierre Menue
Crest sottostante e Ecrins da Punta Galambra
Cima del Vallonetto da Punta Galambra
Rognosa Etiache e Punta Sommeiller da Punta Galambra
Caserma Galambra e Mont Niblè scendendo dalla Punta
Caserma Galambra arrivandovi
Pendio sceso dalla Punta Galambra
Punta Sommeiller scendendo da Punta Galambra
Lago Galambra scendendo dalla Punta
Lago Galambra e Truc Peyron scendendo dalla Punta
Ruderi di caserme presso Bivacco Sigot
Laghetto e Lago Galambra presso Bivacco Sigot
Laghetto e Lago Galambra con Truc Peyron sullo sfondo
Primo piano laghetto presso ruderi caserme
Lago Galambra andando ai laghetti glaciali
Truc Peyron sopra primo laghetto glaciale vista verticale
Primo laghetto glaciale da sponda sud
Primo laghetto glaciale e punta Sommeiller
Secondo laghetto glaciale nei pressi Bivacco Sigot dalla riva
Secondo laghetto glaciale e Truc Peyron vista verticale
Secondo laghetto glaciale con Rognosa d'Etiache che spunta
Martedì 17-8-2021: Grange della Valle (1835) – Rifugio Levi Molinari (1850) – Cima delle Monache (2567) – Bivacco Sigot (2940) – Lago Galambra (2935) – Truc Peyron (3189) – Passo Galambra (3066) – Punta Galambra (3122) – Passo Meridionale Fourneaux (3075) – Laghetti glaciali (2960) - Bivacco Sigot (2940) – Rifugio Levi Molinari (1850) – Grange della Valle (1835).
Partecipanti: Em, Ornella, Ivonne e soundofsilence.
Lunghezza: 17 km. circa.
Dislivello: 1500 m. circa.
Difficoltà: E (per escursionisti medi) fino al bivacco Sigot. La discesa al Lago Galambra è invece EE (per escursionisti esperti), avvenendo su ghiaione abbastanza ripido ed instabile, nonché senza traccia. E invece la salita al Truc Peyron, senza alcuna difficoltà, così come la discesa sulla cresta sud-ovest fino al Passo Galambra. Tenere presente però che si tratta di alta montagna e queste difficoltà possono aumentare molto se le condizioni non sono ottimali. E anche la salita alla Punta Galambra, tranne gli ultimi passi un poco esposti: EE. E ancora la discesa verso il bivacco Sigot e anche la visita ai due laghetti glaciali, che però avviene senza traccia, quindi al limite dell’EE.
Percorso in macchina: da Genova si prende la A21 fino ad Alessandria, dove si prende la A26 per Torino. A Torino si segue la tangenziale per prendere poi la A32 per Bardonecchia, quindi usciamo a Oulx est e prendiamo subito a destra per Exilles ed al successivo incrocio continuiamo dritti per Salbertrand, lasciando a sinistra le indicazioni per Bardonecchia. Giungiamo quindi dopo 2 Km. a Salbertrand, dove proseguiamo ancora e, passati due tornanti, prendiamo la strada a destra con indicazioni per Eclause e Pramand, giungendo quindi al bivio tra le due predette località, dove prendiamo a destra per Eclause e Grange della Valle. Continuiamo quindi su strada asfaltata fino ad un primo parcheggio in località Grange della Valle, oltre il quale la strada diventa sterrata, ma possiamo comunque continuare per oltre 500 metri, se abbiamo una macchina alta, fino ad un secondo parcheggio, dove in effetti noi abbiamo parcheggiato.
Percorso a piedi: dal parcheggio imbocchiamo il sentiero sulla sinistra per il Rifugio Levi Molinari, al successivo e vicino bivio prendiamo quindi a destra (ma anche prendere a sinistra è indifferente) sempre per il Rifugio, come da cartelli. Giungiamo quindi in prossimità di un ponte, prima del quale vi è un bivio per il Colle d’Ambin sulla destra, mentre noi attraversiamo il ponticello sulla sinistra. Subito dopo il ponte ci troviamo in faccia al Rifugio Levi Molinari, che volendo possiamo visitare, ma noi dobbiamo invece prendere il sentiero sulla destra. Il sentiero inizia quindi a salire nel bosco, quindi oltrepassiamo un guado, poi passiamo sulla destra di una cascatella dalle rocce a fianco al sentiero, quindi iniziamo a salire a tornanti verso la Cima e il Lago delle Monache. Troviamo quindi a sinistra il bivio per Monte Chabriere (cartelli), mentre noi continuiamo dritti. Riprendiamo quindi a salire giungendo in vista dei ruderi della caserma posta sulla Cima delle Monache, che raggiungiamo con una breve deviazione. Sotto di noi anche il Lago delle Monache, purtroppo quasi asciutto, riprendiamo quindi il sentiero segnato riprendendo a salire verso il bivacco Sigot. A quota 2720 circa troviamo a destra un nuovo bivio per il Colle d’Ambin, mentre noi pieghiamo a sinistra, sempre verso il bivacco Sigot. Si prende quindi a salire più ripidamente, incontrando anche alcuni vecchi pali della luce che illuminavano una volta la mulattiera militare, fino a giungere al vasto ripiano dove si trova il piccolo Bivacco Sigot. Dal Bivacco seguiamo l’unico sentiero segnato diretto verso il Passo Meridionale dei Fourneaux ma, giunti sopra al Lago Galambra, vi scendiamo per visitarlo alla meglio. Ci portiamo quindi sulla sponda nord-ovest del lago e quindi fiancheggiamo il ghiacciaio che precipita nel lago, per poi piegare a sinistra aggirandolo quindi sulla destra. Saliamo quindi puntando verso la cresta del Truc, a vista o guidati da ometti, ma comunque senza difficoltà fino alla cima. Dalla Cima scendiamo per un breve tratto sul percorso dell’andata, poi continuiamo sul crinale della sud ovest, in direzione della Cima del Vallonetto, quindi, percorso un tratto di cresta, pieghiamo verso destra puntando verso il Passo ed il Monte Galambra, riconoscibili anche per la caserma sulla destra. Così facendo intercettiamo comunque quasi subito il sentiero segnato proveniente dalla Cima del Vallonetto, che seguiamo verso destra fino a giungere al Passo Galambra. Dal Passo saliamo facilmente fin sotto la vetta, costituita da un dente di roccia esposto che saliamo aggirandolo con prudenza su esile traccia. Riscendiamo quindi dalla vetta e prendiamo a sinistra verso la vicina Caserma, dalla quale continuiamo su sentiero segnato, raggiungendo subito il vicino Passo Meridionale dei Fourneaux. Dal Passo prendiamo il sentiero a destra (a sinistra si va verso il Sommeiller) che torna al Bivacco Sigot. Giungiamo quindi in vista dei ruderi di alcune caserme, subito prima delle quali lasciamo il sentiero segnato per prendere a destra per un vicino laghetto, allineato col più lontano Lago Galambra. Continuiamo quindi seguendo un crinale di pietraia sulla sinistra del predetto laghetto, passando poi un centinaio di metri sulla destra del Lago Galambra, per poi giungere ad un primo laghetto e, quindi, ad un secondo più azzurro, sotto i versanti del Truc Peyron. Dal secondo laghetto pieghiamo a sinistra in direzione nord-est, tornando in breve al Bivacco Sigot, dal quale torniamo alla macchina sul sentiero dell’andata.
Conclusioni: Gli altipiani sommitali di alta quota sono molto suggestivi, bello anche il Lago Galambra con i suoi iceberg, nonché i due laghetti glaciali visitati fuori sentiero al ritorno, un po’ monotona la salita fino al Pian delle Monache, tanto più che si deve percorrere anche al ritorno.
Monte Ambin e Niblè salendo al Rifugio Molinari
Rio Galambra salendo al Rifugio Molinari
Grande masso presso Rifugio Molinari
Cascatella in Rio Galambra
Vista verso Monte Niblè salendo al Pian delle Monache
Torrioni salendo al Pian delle Monache
Cima delle Monache
Lago delle Monache
Truc Peyron dal Pian delle Monache
Vista da finestra rudere in Cima delle Monache
Rudere senza tetto in Cima delle Monache da dentro
Rudere senza tetto in Cima delle Monache
Torrioni Monte Ambin salendo dal Pian delle Monache
Torrioni Monte Ambin salendo dal Pian delle Monache primo piano
Truc Peyron salendo al Bivacco Sigot
Mont Niblè salendo al Bivacco Sigot più da vicino
Monte Galambra salendo al Bivacco Sigot
Bivacco Sigot e Truc Peyron
Lago Galambra da sopra
Lago Galambra scendendovi con Monte Galambra sullo sfondo
Icebergs in Lago Galambra
Lago e Monte Galambra con iceberg
Seracchi in testata Lago Galambra
Lago e Monte Galambra da crepaccio terminale
Seracchi in testata Lago Galambra più da lontano
Lago e Monte Galambra con icebergs
Lago Galambra dalla sponda nord
Lago Galambra e Truc Peyron
Crepaccio terminale in Lago Galambra più da vicino
Crepaccio terminale in Lago Galambra primo piano
Ruderi caserma con Niblè sullo sfondo salendo al Peyron
Pendio salendo al Truc Peyron
Galambra salendo al Truc Peyron
Caserma Galambra con Rognosa Etiache sullo sfondo salendo al Peyron più da vicino
Punta Sommeiller salendo al Truc Peyron
Lago Galambra salendo al Truc Peyron
Lago Galambra e Mont Niblè salendo al Truc Peyron
Pendio sommitale Truc Peyron
Cima del Vallonetto salendo al Truc Peyron più da vicino
Lago Galambra salendo al Vallonetto
Pierre Menue e Rognosa Etiache salendo al Truc Peyron
Vetta Truc Peyron
Torrioni sottostanti salendo al Truc Peyron
Lago Galambra e Punta Sommeiller dal Truc Peyron
Pic de Rochebrune dal Truc Peyron
Cresta Truc Peyron con Vallonetto e Ecrins sullo sfondo
Pierre Menue e Rognosa Etiache dal Truc Peyron
Vallonetto scendendo dal Truc Peyron
Pierre Menue e Rognosa Etiache scendendo dal Truc Peyron
Monviso scendendo dal Truc Peyron
Canne d'Organo Seguret e Chaberton scendendo dal Truc Peyron
Canne d'Organo e Seguret scendendo dal Truc Peyron
Cima del Vallonetto e Ecrins scendendo dal Truc Peyron
Canne d'Organo e Seguret scendendo dal Truc Peyron più da lontano
Seguret e Chaberton scendendo dal Truc Peyron
Pierre Menue e Rognosa Etiache scendendo dal Truc Peyron
Lago di fusione con Pierre Menue sullo sfondo
Lago di fusione con Pierre Menue sullo sfondo più da lontano
Rognosa Etiache e Punta Sommeiller scendendo a Passo Galambra
Pierre Menue e Rognosa Etiache scendendo dal Truc Peyron
Guglie in cresta Vallonetto e Ecrins
Vetta Galambra e torrione sottostante
Cupola sommitale Punta Galambra
Caserma e Mont Niblè salendo al Galambra
Cupola sommitale Punta Galambra
Cupola sommitale Punta Galambra più da vicino
Strapiombo Punta Galambra e Rognosa Etiache
Cresta sottostante da Punta Galambra e Pierre Menue
Crest sottostante e Ecrins da Punta Galambra
Cima del Vallonetto da Punta Galambra
Rognosa Etiache e Punta Sommeiller da Punta Galambra
Caserma Galambra e Mont Niblè scendendo dalla Punta
Caserma Galambra arrivandovi
Pendio sceso dalla Punta Galambra
Punta Sommeiller scendendo da Punta Galambra
Lago Galambra scendendo dalla Punta
Lago Galambra e Truc Peyron scendendo dalla Punta
Ruderi di caserme presso Bivacco Sigot
Laghetto e Lago Galambra presso Bivacco Sigot
Laghetto e Lago Galambra con Truc Peyron sullo sfondo
Primo piano laghetto presso ruderi caserme
Lago Galambra andando ai laghetti glaciali
Truc Peyron sopra primo laghetto glaciale vista verticale
Primo laghetto glaciale da sponda sud
Primo laghetto glaciale e punta Sommeiller
Secondo laghetto glaciale nei pressi Bivacco Sigot dalla riva
Secondo laghetto glaciale e Truc Peyron vista verticale
Secondo laghetto glaciale con Rognosa d'Etiache che spunta
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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