Grande Alec ,non ti sfugge nullaAlec wrote:Le Aiguilles d'Arvesscinty wrote:Visto su FB... giornata spettacolo e vetta molto interessante che un giorno o l'altro acchiapperò... che vette sono quelle due coniche affiancate? Ora dico una scemenza.... le Levanne?
Foto stupende!
Monte Chaberton 3131 mt.
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- Maury76
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Re: Monte Chaberton 3131 mt.
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- soundofsilence
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Re: Monte Chaberton 3131 mt.
Domenica 30 ottobre 2016: Montgenevre (1875) – Col de Chaberton (2680) – Mont Chaberton (3130) – Col de Chaberton (2680) – Montgenevre (1875).
Partecipanti: Piera. Maury, Pino, Gheroppa, Stefania, Soundofsilence.
Lunghezza: 14,5 Km circa.
Dislivello: 1260 circa.
Difficoltà: E, nessuna difficoltà lungo tutto il percorso, se non quelle che può comportare l’alta montagna, specie al di fuori del periodo estivo. In caso di neve nella parte finale sono consigliabili i ramponi.
Percorso in macchina: da Genova fino a Voltri con la A10 e quindi si prende la A21fino ad Alessandria, dove si prende la A26 per Torino. A Torino si segue la tangenziale per prendere poi la A32 per Bardonecchia. Si segue quindi la A32 fino all’uscita di Oulx Est, dove si prende per Claviere. Si giunge quindi a Cesana Torinese, si passa a fianco a Claviere con dei tunnel e, appena oltrepassato il confine, subito prima dell’abitato di Montgenevre, si prende una strada in salita sulla destra (la prima svolta dal gabbiotto del confine), e la si percorre per quasi 600 metri, parcheggiando quindi in uno slargo sulla destra, di fronte alla partenza del sentiero.
Percorso a a piedi: dal parcheggio si prende il sentiero segnato per il Mont Chaberton, che inizia con una sterrata. Si segue quindi la sterrata per circa 1,3 Km e, quindi, la si lascia sulla destra seguendo le segnalazioni che ci portano a percorrere un sentiero parallelo nei prati (possibile comunque anche proseguire sulla sterrata che poi si riunisce). Dopo circa 1 Km. dall’aver lasciato la sterrata, troviamo alcune svolte sulla sinistra per il Col de Lauze, che ignoriamo e proseguiamo invece dritti verso lo Chaberton, come da cartelli che ne indicano la distanza in Km.
Concludiamo quindi l’attraversamento dell’ampia piana detritica e iniziamo a salire più ripidamente verso il Col de Chaberton. Dopo poco arriviamo su un poggetto con resti di fortificazioni e pannelli esplicativi, quindi proseguiamo la salita e superata quota 2350 guadiamo l’alveo di un torrente portandoci sulla sponda destra orografica (possibile continuare anche sulla sponda sinistra con percorso più breve ma con possibilità di incontrare più neve). Dopo quasi 700 metri si riattraversa l’alveo del torrente e i due sentieri si riuniscono; siamo ormai a quota 2500 e manca poco al Colle dello Chaberton, che raggiungiamo a quota 2650 circa. Da colle seguiamo poi la strada militare sulla destra che ci porta fino all’ampia vetta, dove è costruito un grande forte. Il ritorno avviene per la stessa via.
Conclusioni: splendidi colori autunnali e bella cresta nevosa poco sotto la cima, suggestivo anche il forte in vetta, che la rende diversa da tante altre, ne consiglio indubbiamente la visita in questo periodo, preferibilmente con un po’, ma non troppa, neve, piuttosto che nell’affollatissimo periodo estivo dove la salita e il panorama credo risultino decisamente meno attraenti.
Link alle foto:
http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... berton.htm
Partecipanti: Piera. Maury, Pino, Gheroppa, Stefania, Soundofsilence.
Lunghezza: 14,5 Km circa.
Dislivello: 1260 circa.
Difficoltà: E, nessuna difficoltà lungo tutto il percorso, se non quelle che può comportare l’alta montagna, specie al di fuori del periodo estivo. In caso di neve nella parte finale sono consigliabili i ramponi.
Percorso in macchina: da Genova fino a Voltri con la A10 e quindi si prende la A21fino ad Alessandria, dove si prende la A26 per Torino. A Torino si segue la tangenziale per prendere poi la A32 per Bardonecchia. Si segue quindi la A32 fino all’uscita di Oulx Est, dove si prende per Claviere. Si giunge quindi a Cesana Torinese, si passa a fianco a Claviere con dei tunnel e, appena oltrepassato il confine, subito prima dell’abitato di Montgenevre, si prende una strada in salita sulla destra (la prima svolta dal gabbiotto del confine), e la si percorre per quasi 600 metri, parcheggiando quindi in uno slargo sulla destra, di fronte alla partenza del sentiero.
Percorso a a piedi: dal parcheggio si prende il sentiero segnato per il Mont Chaberton, che inizia con una sterrata. Si segue quindi la sterrata per circa 1,3 Km e, quindi, la si lascia sulla destra seguendo le segnalazioni che ci portano a percorrere un sentiero parallelo nei prati (possibile comunque anche proseguire sulla sterrata che poi si riunisce). Dopo circa 1 Km. dall’aver lasciato la sterrata, troviamo alcune svolte sulla sinistra per il Col de Lauze, che ignoriamo e proseguiamo invece dritti verso lo Chaberton, come da cartelli che ne indicano la distanza in Km.
Concludiamo quindi l’attraversamento dell’ampia piana detritica e iniziamo a salire più ripidamente verso il Col de Chaberton. Dopo poco arriviamo su un poggetto con resti di fortificazioni e pannelli esplicativi, quindi proseguiamo la salita e superata quota 2350 guadiamo l’alveo di un torrente portandoci sulla sponda destra orografica (possibile continuare anche sulla sponda sinistra con percorso più breve ma con possibilità di incontrare più neve). Dopo quasi 700 metri si riattraversa l’alveo del torrente e i due sentieri si riuniscono; siamo ormai a quota 2500 e manca poco al Colle dello Chaberton, che raggiungiamo a quota 2650 circa. Da colle seguiamo poi la strada militare sulla destra che ci porta fino all’ampia vetta, dove è costruito un grande forte. Il ritorno avviene per la stessa via.
Conclusioni: splendidi colori autunnali e bella cresta nevosa poco sotto la cima, suggestivo anche il forte in vetta, che la rende diversa da tante altre, ne consiglio indubbiamente la visita in questo periodo, preferibilmente con un po’, ma non troppa, neve, piuttosto che nell’affollatissimo periodo estivo dove la salita e il panorama credo risultino decisamente meno attraenti.
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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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- Littletino
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Re: Monte Chaberton 3131 mt.
Che bello!
Me lo ero perso ....
Me lo ero perso ....
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Monte Chaberton 3131 mt.
Martedì 4 luglio , seconda giornata della mia breve trasferta in alta Val di Susa . Dopo il bel giro del giorno prima sulla dorsale del Pic de Lauzin , oggi mi dedico alla vera meta di questa due giorni , lo Chaberton . Ho dormito in un piccolo albergo a conduzione familiare a Montgenevre , un due stelle modesto ed economico ma con le cose importanti a posto : bagno in camera , wifi ed abbondante colazione . Il difetto maggiore è che servono la colazione solo dopo le 8 .... Così riesco a partire dalla sterrata vicino al Village du Soleil ( 1880 m. ) solo alle 8,45 , un' ora più tardi di ieri .
La differenza si sente subito . Se la temperatura è ancora freschina ( 11° ) , la prima parte del tracciato , che ieri era tutta all' ombra e aveva richiesto il pile , oggi è già sotto al sole che comincia a scaldare ... C' è anche più gente in circolazione rispetto al giorno prima . Salgo comunque di buon passo e le gambe paiono non soffrire le scorie della gita di ieri , tanto che poi scoprirò da Strava ( che memorizza alcuni tratti più frequentati per " sfide " tra gli utenti ) che nel pezzo in comune sono stato persino più veloce di ieri ... Arrivo così al bivio per lo Chaberton , attraverso l' ampio greto del Rio Secco e comincio la lunga ed impegnativa salita . In zona un cartello avverte che la strada per Fenils è sempre interrotta per frane e non percorribile .
Sarà per il sole che picchiava forte o sarà la stanchezza pregressa ma sinceramente ho trovato la salita parecchio faticosa . Nella parte superiore ho avuto la necessità di fermarmi un paio di volte a rifiatare . Credo che le foto non rendano bene l' idea dell' impegno richiesto per un' ascesa lunga , costante e senza punti per riprendere fiato . Sono comunque arrivato vivo ( ma spompato ) al Colle Chaberton ( 2674 m. ) . E davanti ho ancora quasi 500 metri di dislivello .
Riprendo la salita sul costone roccioso ma mi accorgo subito che continuare dritto per dritto seguendo i tagli di percorso non è alla mia portata . Rimango così sul più facile tracciato della mulattiera militare che si inerpica sulle pendici del monte con una dozzina di lunghi tornanti e con una pendenza decisamente più lieve . Così è molto meglio ! Nella parte più alta si incontrano baraccamenti diroccati e resti di barriere e di filo spinato , con qualche residua striscia di neve . I bei panorami , via via sempre più ampi , contribuiscono ad alleviare la fatica .
Giungo infine sulla piatta terrazza sommitale dello Chaberton ( 3131 m. ) . Ho impiegato poco più di 3 ore , quando il cartello alla partenza ne indicava circa 4 . Non sono andato poi così male ... Non mi resta che godermi le rovine del forte e le magnifiche visuali a 360° che la cima offre in giornate come questa .
La sosta è ovviamente parecchio lunga , tra pappatoria e fotografie , ma poi viene il momento di cominciare il ritorno , anche perchè poi mi aspetterà un interminabile viaggio in auto per tornare in Liguria ... Il percorso di discesa è naturalmente quello dell' andata , approfittando solo di qualche scorciatoia tra i tornanti ( ma solamente quelle meno ripide , perchè il terreno è scivoloso ) .
Quando arrivo alla macchina sono quasi le 15 , sono stanco ed assetato . Mi fermo quindi a Claviere per darmi una sciacquata e per una bibita gelata al bar . Una gita molto impegnativa , certo , ma pure molto soddisfacente , che avevo in mente da parecchio tempo e che da Strava mi risulta di quasi 16,5 km per circa 1250 metri di dislivello .
La differenza si sente subito . Se la temperatura è ancora freschina ( 11° ) , la prima parte del tracciato , che ieri era tutta all' ombra e aveva richiesto il pile , oggi è già sotto al sole che comincia a scaldare ... C' è anche più gente in circolazione rispetto al giorno prima . Salgo comunque di buon passo e le gambe paiono non soffrire le scorie della gita di ieri , tanto che poi scoprirò da Strava ( che memorizza alcuni tratti più frequentati per " sfide " tra gli utenti ) che nel pezzo in comune sono stato persino più veloce di ieri ... Arrivo così al bivio per lo Chaberton , attraverso l' ampio greto del Rio Secco e comincio la lunga ed impegnativa salita . In zona un cartello avverte che la strada per Fenils è sempre interrotta per frane e non percorribile .
Sarà per il sole che picchiava forte o sarà la stanchezza pregressa ma sinceramente ho trovato la salita parecchio faticosa . Nella parte superiore ho avuto la necessità di fermarmi un paio di volte a rifiatare . Credo che le foto non rendano bene l' idea dell' impegno richiesto per un' ascesa lunga , costante e senza punti per riprendere fiato . Sono comunque arrivato vivo ( ma spompato ) al Colle Chaberton ( 2674 m. ) . E davanti ho ancora quasi 500 metri di dislivello .
Riprendo la salita sul costone roccioso ma mi accorgo subito che continuare dritto per dritto seguendo i tagli di percorso non è alla mia portata . Rimango così sul più facile tracciato della mulattiera militare che si inerpica sulle pendici del monte con una dozzina di lunghi tornanti e con una pendenza decisamente più lieve . Così è molto meglio ! Nella parte più alta si incontrano baraccamenti diroccati e resti di barriere e di filo spinato , con qualche residua striscia di neve . I bei panorami , via via sempre più ampi , contribuiscono ad alleviare la fatica .
Giungo infine sulla piatta terrazza sommitale dello Chaberton ( 3131 m. ) . Ho impiegato poco più di 3 ore , quando il cartello alla partenza ne indicava circa 4 . Non sono andato poi così male ... Non mi resta che godermi le rovine del forte e le magnifiche visuali a 360° che la cima offre in giornate come questa .
La sosta è ovviamente parecchio lunga , tra pappatoria e fotografie , ma poi viene il momento di cominciare il ritorno , anche perchè poi mi aspetterà un interminabile viaggio in auto per tornare in Liguria ... Il percorso di discesa è naturalmente quello dell' andata , approfittando solo di qualche scorciatoia tra i tornanti ( ma solamente quelle meno ripide , perchè il terreno è scivoloso ) .
Quando arrivo alla macchina sono quasi le 15 , sono stanco ed assetato . Mi fermo quindi a Claviere per darmi una sciacquata e per una bibita gelata al bar . Una gita molto impegnativa , certo , ma pure molto soddisfacente , che avevo in mente da parecchio tempo e che da Strava mi risulta di quasi 16,5 km per circa 1250 metri di dislivello .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Monte Chaberton 3131 mt.
Ed ecco la registrazione della mia escursione fatta da Strava ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]